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Il Viandante |
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ANNO 1946 |
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Papa Pio XII |
– Cech, Thomas (Chicago 1946) chimico statunitense, premio Nobel per la chimica
nel 1989 assieme al canadese Sidney Altman;
entrambi hanno separatamente scoperto le proprietà catalitiche
dell'acido ribonucleico (RNA) che hanno permesso di chiarire meccanismi
fondamentali della genetica.
Torna su– Köhler, Georges Jean Franz (Monaco di Baviera 1946-Friburgo 1995) biologo molecolare e immunologo tedesco; 1984, premio Nobel per la medicina con C. Milstein e N.K. Jerne per i suoi studi sugli anticorpi monoclonali; 1986, condirettore dell'Istituto di immunologia Max Planck di Friburgo. – Malerba, Franco (Busalla, Genova 1946) astronauta italiano, laureato in ingegneria elettronica e in fisica, ricercatore: - del CRN a Genova, - dei National Institutes of Health a Bethesda negli Stati Uniti, - del Centro NATO Saclant di La Spezia e - del Centro di ricerche spaziali ESA-ESTET a Noordwijk in Olanda; ingegnere della pianificazione strategica alla Digital Equipment Corporation di Ginevra; consulente di tecnologie dell'informazione e delle telecomunicazioni nei Centri Digital di Roma e di Sophia Antipolis in Francia; 1989, selezionato dall'ASI (Agenzia spaziale italiana) come astronauta, completa l'addestramento al volo spaziale presso la NASA, al Johnson Space Center of Houston, nel Texas 1992, compie la prima sua impresa spaziale a bordo dello space shuttle Atlantis come operatore scientifico dell'ASI nella prima sperimentazione in orbita del sistema Tethered ("satellite a filo"); 31 luglio, lanciata dal Kennedy Space Center (Cape Canaveral, Florida) con un equipaggio di sette astronauti, la missione spaziale Atlantis (STS-46) realizza la messa in orbita della piattaforma spaziale europea Eureca e il primo lancio e recupero del satellite italiano Tethered; si conclude dopo 126 orbite, allo stesso Kennedy Space Center l'8 agosto; membro fondatore della Italian Space Society, è eletto al parlamento europeo; è membro della commissione per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'energia, e della commissione per le relazioni economiche internazionali. – 'T Hooft, Gerardus (Den Helder 1946) fisico olandese, da cui il "metodo Veltman-'t Hooft"; negli anni '60 e '70, lavora con il suo insegnante Martinus J.G. Veltman sulla teoria che unifica due delle forze fondamentali, l'elettromagnetismo e la forza debole, mostrandone l'appartenenza a una sola forza, quella poi detta "elettrodebole"; 1972, ottiene il dottorato in fisica all'università di Utrecht; 1999, professore di fisica in questa università, è premio Nobel per la fisica (per gli studi negli anni '60 e '70), insieme a M.J.G. Veltman, per aver sviluppato un metodo per prevedere matematicamente le proprietà delle particelle subatomiche che compongono tutta la materia dell'universo e le forze che tengono unite tali particelle; grazie anche all'elaborazione di un programma per computer da loro applicato a tali ricerche, il loro lavoro ha offerto alla fisica delle particelle un fondamento matematico più solido, e il metodo Veltman-'t Hooft ha portato alla scoperta di una nuova particella subatomica, il top quark. – Zewail, Ahmed H.(Damanhur 1946) chimico statunitense di origine egiziana, ha studiato all'università di Alessandria d'Egitto e ha conseguito il dottorato all'università di Pennsylvania; 1976, entra come professore di chimica fisica e di chimica al Caltech (California Institute of Technology) dove sviluppa una tecnica che consente di studiare "al rallentatore" le reazioni chimiche, visualizzando in tempo reale ciò che realmente accade quando si spezzano dei legami chimici e se ne formano di nuovi. La nuova scoperta ha aperto un nuovo campo della chimica fisica, la femtochimica che usa flash al laser superveloci. I flash agiscono sulla stessa scala di tempo in cui avvengono le reazioni chimiche, e cioè in poche decine di fs (femtosecondi; 1 fs corrisponde a 0, 000000000000001 s, ossia 10 -15 secondi).1999, premio Nobel per la chimica, per aver profondamento mutato, con la spettroscopia dei femtosecondi, la nostra visione della chimica, offrendo la possibilità di un sempre maggiore controllo sul risultato delle reazioni, sì da poter realizzare i soli prodotti desiderati, riDucendone quindi i costi di produzione. |
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