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ANNO 1948
APRILE
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Papa Pio XII
(1939-58)

- responsabile dell'Entità: card. P. Fumasoni Biondi.

ONU
[Organizzazione delle nazioni unite]

1948
segr.gen.: Trygve Lie (1946 feb - mar 1953);
Aprile
-

OAS
(Organization of American States)

1948, Bogotà, Colombia, la IX conferenza internazionale americana, sviluppando l'Unione americana fondata nel 1890, approva lo Statuto di questa organizzazione degli Stati Americani che
raggruppa gli stati dell'America latina e gli Stati Uniti con lo scopo di promuovere la mutua comprensione e la cooperazione tra le nazioni dell'emisfero occidentale ed è caratterizzata dalla forte presenza degli Stati Uniti;
«segue 1951»


Sionismo

«segue da 1903»
1948
Aprile

ottiene il suo scopo con la costituzione dello Stato d'Israele.

Sinistra democristiana

«segue da gen 1946»
1948, dopo il successo elettorale di A. De Gasperi, che, forte dell'appoggio assicuratogli dal Vaticano bada ormai soltanto ad estromettere dal governo socialisti e comunisti, questa "frazione " democristiana si avvia al declino e i suoi stessi uomini migliori cercano rifugio in formazioni più robuste e promettenti.
I più passano a "Iniziativa democratica" o al gruppo dei sindacalisti.
Qualcuno, incapace di legare con la sinistra dossettiana per la sua insensibilità nei riguardi del confessionalismo del partito, tenta addirittura vie nuove.
[Es.: Ada Alessandrini e Guido Miglioli, danno vita al "Movimento cristiano della pace" il quale si allea al "Fronte democratico popolare" nelle elezioni del 18 aprile ed è tra gli animatori del "Movimento unitario dei cristiani progressisti", per sboccare finalmente nel "Movimento Partigiani della pace".]
Qualche altro ancora, dopo il 18 aprile, si lascia fagocitare dalla maggioranza, domato dalle astuzie del suo irresistibile leader (è il caso dello stesso capo della Sinistra, Domenico Ravaioli).
Nello stesso tempo, uscendo con irregolarità sempre maggiori, la rivista «Politica d'oggi», «quindicinale dei democratici cristiani della corrente repubblicana e di sinistra», sempre diretta da Domenico Ravaioli, si strascina fino alla fine dell'anno.

 





1948
Aprile
Schweizerische Eidgenossenschaf
Confédération suisse
Confederazione svizzera
[Repubblica federale]
- Presidente
-
- Primo ministro
-
-

1948
Febbraio
24
, il testo del decreto del Consiglio federale concernente i discorsi politici degli stranieri, che consente solo agli stranieri domiciliati il diritto di esprimere pubblicamente le proprie opinioni politiche, fa espressamente ricorso alla legge del 1931 (art. 10, 1er alinéa).
[Lo straniero potrà, tra l'altro, essere espulso «s'il a abusé de l'hospitalité suisse par des contraventions graves ou reitérées».
Il progetto (maggio 1976) della nuova legge sul soggiorno e il domicilio degli stranieri abrogherà questo decreto: a ogni straniero sarà concesso di esercitare un'attività politica nella misura in cui non comprometterà la sicurezza interna ed esterna della Svizzera.
Se il padronato vorrà sbarazzarsi di qualche straniero non sarà difficile comunque trovare il paragrfo adatto!]
[Jean Ziegler, Una Svizzera al di sopra di ogni sospetto, Arnoldo Mondadori Editore Milano 1976]


1948
Aprile
Fürstentum Liechtenstein
[Monarchia costituzionale]

Francesco Giuseppe II

Albero genealogico
(1906 - 1989)
figlio di
1938-89
, principe di Liechtenstein;


 
-
[il FBP (Partito borghese del progresso), centrodestra, è al potere dal 1928]

1948
Aprile

-


1948
Aprile
Republik Osterreich
- Presidente
Karl Renner
(1945 20 dic - 31 dic 1950)
[SPÖ, Partito socialdemocratico]
- Cancelliere
Leopold Figl
(1945 20 dic - 2 apr 1953)
[ÖVP, Partito popolare cattolico]
-

1948
Aprile

-



1948
Aprile
GERMANIA
Entro le 4 zone di occupazione si trovano ora 17 Stati:
- USA: Baviera, Assia, Württemberg-Baden, Brema (dal 1/4/1947)
- Regno Unito: Renania Settentrionale-Vestfalia, Bassa Sassonia, Schleswig-Holstein, Amburgo, Brema (sino al 1/4/1947)
- Francia: Württemberg-Hohenzollern, Renania-Palatinato, Baden
- URSS: Sassonia, Sassonia-Anhalt, Turingia, Brandeburgo, Meclemburgo
Berlino inizialmente è sottoposta ad uno statuto speciale.

1948
Aprile
, Berlino, si accentua la crisi; nuove misure sovietiche di restrizione sul traffico ferroviario e stradale;
3, i sovietici chiudono le linee ferroviarie Amburgo-Berlino e Baviera-Berlino, obbligando a convogliare tutte le merci per Berlino attraverso Helmstedt;
ogni giorno si verificano nuovi incidenti, cosicché il gen. Lucius Clay si sfoga con Washington con un rapporto di questo tenore: «Abbiamo perso la Cecoslovacchia. La Norvegia è sotto minaccia. A Berlino siamo in ritirata. Ma se cade Berlino, prima o poi cadrà tutta la Germania occidentale. Se vogliamo difendere l'Europa dal comunismo, dobbiamo stare attenti a non fare errori. Non possiamo accettare ricatti e umiliazioni qui a Berlino, senza per questo lasciarci trascinare in guerra. Ma se ci allontaniamo da Berlino, tutta la nostra posizione in Europa è minacciata».

10, PROCESSO AGLI EINSATZGRUPPEN (09), vengono emanate le sentenze:

PROCESSO AGLI EINSATZGRUPPEN [09]
9° Processo
secondario
[1947 29 set - 10 apr 1948]
The United States of America vs. Otto Ohlendorf, et. al.
[Norimberga]
[…]
I giudici di questo caso, appartenenti dal Tribunale Militare II-A, sono:
. Michael A. Musmanno (giudice presidente), della Pennsylvania,
. John J. Speight, dell'Alabama,
. Richard D. Dixon, del North Carolina.
Il capo del consiglio d'accusa è Telford Taylor e il pubblico ministero Benjamin B. Ferencz.
L'accusa è stata depositata inizialmente il 3 luglio e modificata il 29 luglio 1947 per includere gli accusati E. Steimle, W. Braune, W. Haensch, E. Strauch, W. Klingelhöfer e W. von Radetzky.
Capi di accusa:
1 - Crimini contro l'umanità […]
2 - Crimini di guerra […]
3 - Appartenenza ad organizzazioni criminali […].
Tutti gli imputati sono stati accusati di tutti i capi d'accusa e tutti si sono dichiarati «non colpevoli».
Il tribunale sentenzia nel suo giudizio:
(EN)
«[...] In this case the defendants are not simply accused of planning or directing wholesale killings through channels. They are not charged with sitting in an office hundreds and thousands of miles away from the slaughter. It is asserted with particularity that these men were in the field actively superintending, controlling, directing, and taking an active part in the bloody harvest.»
(IT)
«[...] In questo caso gli imputati non sono semplicemente accusati di aver pianificato o diretto uccisioni massive attraverso canali di comando. Non sono accusati di aver seduto in un ufficio a centinaia o migliaia di miglia lontano dal massacro. È stato dimostrato con dovizia di particolari che questi uomini ebbero un ruolo attivo sul campo supervisionando, controllando, dirigendo e prendendo attiva parte al sanguinoso raccolto.»evoli
».
Il tribunale li giudica colpevoli di tutte le accuse ad esclusione di F. Ruehl e M. Graf trovati colpevoli solamente del terzo capo di accusa.
Imputato
Grado e Carica
Capi d'accusa
Condanna
1
2
3

01. Otto Ohlendorf

- SS-Gruppenführer [membro dell'SD]
- comandante dell'Einsatzgruppe D
C C C
Impiccagione
02. Heinz Jost
- SS-Brigadeführer
[membro dell'SD]
- comandante dell'Einsatzgruppe A
C C C
Ergastolo
03. Erich Naumann
- SS-Brigadeführer
[membro dell'SD]
- comandante dell'Einsatzgruppe B
C C C
Impiccagione

04. Emil Otto Rasch
- SS-Brigadeführer;
[membro dell'SD e della Gestapo]
- comandante dell'Einsatzgruppe C
C C C
Dismesso dal processo il 5 febbraio 1948 a causa delle condizioni di salute.
05. Erwin Schulz
- SS-Brigadeführer
[membro della Gestapo]
- comandante dell'Einsatzkommando 5 (Einsatzgruppe C)
C C C
20 anni
06. Franz Alfred Six
- SS-Brigadeführer;
[membro dell'SD]
- comandante del Vorkommando Moscow (Einsatzgruppe B)
C C C
20 anni
07. Paul Blobel
- SS-Standartenführer
[membro dell'SD]
- comandante del Sonderkommando 4a (Einsatzgruppe C)
C C C
Impiccagione
08. Walter Blume
- SS-Standartenführer
[membro dell'SD e della Gestapo]
- comandante del Sonderkommando 7a (Einsatzgruppe B)
C C C
Impiccagione
09. Martin Sandberger
- SS-Standartenführer;
[membro dell'SD]
- comandante del Sonderkommando 1a (Einsatzgruppe A)
C C C
Impiccagione
10. Willy Seibert
- SS Standartenführer
[membro dell'SD]
- vice responsabile del Einsatzgruppe D
C C C
Impiccagione
11. Eugen Steimle
- SS-Standartenführer
[membro dell'SD]
- comandante del Sonderkommando 7a (Einsatzgruppe B) e del Sonderkommando 4a (Einsatzgruppe C)
C C C
Impiccagione
12. Ernst Biberstein
- SS-Obersturmbannführer;
[membro dell'SD]
- comandante del Einsatzkommando 6 (Einsatzgruppe C)
C C C
Impiccagione
13. Werner Braune
- SS-Obersturmbannführer
[membro dell'SD e della Gestapo]
- comandante del Sonderkommando 11b (Einsatzgruppe D)
C C C
Impiccagione
14. Walter Haensch
- SS Obersturmbannführer; [membro dell'SD]
- comandante del Sonderkommando 4b (Einsatzgruppe C)
C C C
Impiccagione
15. Gustav Nosske
- SS-Obersturmbannführer
[membro della Gestapo]
- comandante del Einsatzkommando 12 (Einsatzgruppe D)
C C C
Ergastolo
16. Adolf Hermann Ott
- SS-Obersturmbannführer [membro dell'SD]
- comandante del Sonderkommando 7b (Einsatzgruppe B)
C C C
Impiccagione
17. Eduard Strauch
- SS-Obersturmbannführer
[membro dell'SD]
- comandante del Einsatzkommando 2 (Einsatzgruppe A)
C C C
Impiccagione
18. Emil Haussmann
- SS-Sturmbannführer;
[membro dell'SD]
- ufficiale del Einsatzkommando 12 (Einsatzgruppe D)
C C C
† suicida il 31 lug 1947
19. Waldemar Klingelhöfer
- SS-Sturmbannführer
[membro dell'SD]
- ufficiale del Sonderkommando 7b (Einsatzgruppe B)
C C C
Impiccagione
20. Lothar Fendler
- SS-Sturmbannführer
[membro dell'SD]
- vice responsabile del Sonderkommando 4b (Einsatzgruppe C)
C C C
10 anni [1]
21. Waldemar von Radetzky
- SS-Sturmbannführer
[membro dell'SD]
- vice responsabile del Sonderkommando 4a (Einsatzgruppe C)
C C C
20 anni
22. Felix Ruehl
- SS-Hauptsturmführer
[membro della Gestapo]
- ufficiale del Sonderkommando 10b (Einsatzgruppe D)
I I C
10 anni [2]
23. Heinz Schubert
- SS-Obersturmführer
[membro dell'SD]
- ufficiale dell'Einsatzgruppe D
C C C
Impiccagione
24. Mathias Graf
- SS-Untersturmführer
[membro dell'SD]
- ufficiale dell'Einsatzkommando 6 (Einsatzgruppe D)
C C C
Rilasciato per decorrenza dei termini d'accusa

I - Indiziato - C colpevole
Le Einsatzgruppen erano suddivise in reparti che prendevano il nome di Einsatzkommando oppure Sonderkommando. Tra parentesi è riportato il nome dell'unità principale alla quale il reparto apparteneva.

[1] Sebbene Lothar Fendler sia ritenuto colpevole di tutti i capi d'accusa, il tribunale considera insufficienti le prove presentate di organizzazione e pianificazione dei massacri, ma sembra avere un incarico primario.
[2] Felix Ruehl è ritenuto colpevole del capo d'accusa 3; sui capi d'accusa 1 e 2 il tribunale ritiene che, come ufficiale subalterno, non era responsabile delle atrocità commesse dall'Einsatzgruppe D e nemmeno di ostacolarle, e sebbene sapesse dei massacri non si può provare che vi avesse partecipato.

«segue marzo 1950»

14-26, 3° Processo Amburgo Ravensbrück:

3° Processo Amburgo Ravensbrück o "processo Uckermark"
3° Processo
Amburgo Ravensbrück
[14 - 26 apr 1948]
-
[]

È il terzo processo, cosiddetto "processo Uckermark", tenuto a Ravensbrück.
Cinque donne sorveglianti del campo di concentramento satellitare di Uckermark sono state incriminate per il maltrattamento delle prigioniere e la partecipazione alla selezione delle medesime per la camera a gas.
Il sottocampo Uckermark si trovava a circa un miglio dal campo di concentramento di Ravensbrück. Fu aperto nel maggio del 1942 come prigione o campo di concentramento parallelo per ragazze adolescenti dai 16 ai 21 anni, soprannominate criminali o "difficili" dalle SS.
Diventate maggiorenni, le ragazze sono state trasferite al campo femminile di Ravensbrück. L'amministrazione del campo è stata fornita dal campo principale di Ravensbrück.
Nel gennaio del 1945, la prigione per i minorenni fu chiusa sebbene l'infrastruttura di gas fosse successivamente utilizzata per lo sterminio di "donne malate, non più efficienti e con più di 52 anni" di Ravensbrück.


Capi d'accusa:

01. - Abuso di donne prigioniere alleate (1942 mag - apr 1945) nel campo per ragazze di Uckermark;
02. - Partecipazione alla selezione di donne prigioniere alleate per la camera a gas (1942 mag - apr 1945) nel campo per ragazze di Uckermark;
03. - Abuso di prigioniere alleate (1944 - apr 1945) nel campo di concentramento di Ravensbrück;
04. - Partecipazione alla selezione di prigioniere alleate femminili per la camera a gas (1942 mag - apr 1945) nel campo di concentramento di Ravensbrück.

Imputato
Carica
Foto
Condanna

01. Johanna Braach

Ispettore criminale

Aufseherin
(vice direttore)
Uckermark
[1942 giu - apr 1945]
ASSOLTO
?
02. Maria Charlotte [Lotte] Toberentz
Aufseherin
(capo sorvegliante)
Uckermark
[1944 dic - apr 1945]

Lagerführerin

(capo campo)
Ravensbrück
[1944 dic - apr 1945]
ASSOLTO
?
03. Elfriede Mohneke
Aufseherin
(guardia, capo blocco)
Uckermark
[nov-dic 1944]

Aufseherin
(capo Blocco 13)
Ravensbrück
[1944 dic - apr 1945]
10 anni
rilasciata
14 giu 1952
† 11 dice 1994
04. Margarete Rabe
Aufseherin
(guardia)
Uckermark
[1944 dic - apr 1945]
Ergastolo
21 anni nel 1950
rilasciata il ?
?
05. Ruth Neudeck
Blockführerin
(capo blocco)
Ravensbrück
[lug-nov 1944]

Oberaufseherin
(capo guardia)
Uckermark
[1944 dic - mar 1945]

comandante
Barth
[mar-apr 1945]
Impiccagione
† 29 lug 1948

J. Braach e M.Ch. [Lotte] Toberentz sono state assolte perché avevano lavorato a Uckermark solo mentre era ancora un campo di minorenni, e in quel momento non c'erano donne alleate; il campo era esclusivamente per ragazze tedesche, il cui destino o trattamento era al di fuori delle competenze del tribunale.

 

 


18, Pio XII invia un'enciclica all'episcopato cattolico e al popolo tedesco;

 

 



1948
Aprile
Royaume de Belgique
Konikrijk België

Leopoldo III

Albero genealogico

(1901 - ?)
figlio di Alberto I e di Elisabetta di Baviera;
1934-51, re dei belgi;

Primo ministro
Spaak
(1947 - 1949)
Ministro delle finanze
Gaston Eyskens
(1947 - 1949)

1948
Aprile

-




1948
Aprile
Koninkrijk der Nederlanden
[Regno dei Paesi Bassi]

Guglielmina

Albero genealogico

(l'Aia 1880 - castello di Het Loo, presso Apeldoorn 1962)
figlia di Guglielmo III re d'Olanda e della sua seconda moglie Emma di Waldeck-Pyrmont;
1890-1948, regina dei Paesi Bassi;
[dal 31 agosto 1898 ha assunto ufficialmente il potere]
1948
Aprile

-

Giuliana

Albero genealogico

(l'Aia 1909 - ?)
figlia di Guglielmina regina dei Paesi Bassi e del principe consorte Enrico di Meclemburgo-Schwerin;
1937, sposa il principe Bernardo di Lippe-Biesterfeld;
1948-80, regina dei Paesi Bassi;
[dopo l'abdicazione della madre]


Primo ministro
-
Willem Drees
(1948 - 1958)
[Partito socialista (SDAP)]
-

1948
Aprile

-

 



1948
Aprile
Grousherzogden Lezebuurg
Grand-Duché de Luxemburg

Charlotte di Nassau-Weilburg

Albero genealogico

(1896 - ?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;
[dal 1919 il paese ha una costituzione democratica]

1948
Aprile

il paese rinuncia alla neutralità perpetua (proclamata nel 1867), istituisce il servizio militare obbligatorio e diventa uno degli stati membri della NATO;



1948
Aprile
Kongeriget Danmark
[Regno di Danimarca]
Federico IX
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Cristiano X e di Alessandrina di Mecklenburg;
1947-72, re di Danimarca;

1948
Aprile

-


1948
Aprile
REPUBBLICA d'ISLANDA
[dal 17 giugno 1944]
Presidente
-
Primo ministro
-
1948
Aprile

-


1948
Aprile
Kongeriket Norge
[Regno di Norvegia]
[dal 1905]
Haakon VII
Albero genealogico

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57
, re di Norvegia;

Primo ministro
Einar Gerhardsen
(1945 - 1951)
[leader del Partito laburista]
[il Partito laburista è al potere dal 1935]
1948
Aprile

-


1948
Aprile
Konungariket Sverige
[Regno di Svezia]
Gustavo V
Albero genealogico

(Stoccolma, castello di Drottningholm 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950)
figlio di Oscar II e di Sofia di Nassau;
1907-50, re di Svezia;
osserva correttamente le regole del sistema parlamentare;

Primo ministro
Tage Fritiof Erlander
(1946 - 1969)
[Partito socialdemocratico]
1948
Aprile

-


1948
Aprile
Suomen Tasavalta
Republiken Finland
[Repubblica di Finlandia]
Presidente
-
Primo ministro
-
[prevalenza dei partiti di centrodestra ma anche una forte presenza comunista]

1948
Aprile
6
, firma di un patto di amicizia russo-finlandese per dieci anni;

 





1948
Aprile
Repubblica Popolare Federativa
di Jugoslavia

[Federativna Narodna Republika Jugoslavija]
(dal 29 Novembre 1945)
- Presidente dell'assemblea federale:
-
- Vicepresidente del governo federale:
Milovan Gilas
(1945-54)
- Vicepresidente del consiglio:
Edvard Kardeij
(1946-63)
- Ministro degli esteri:
Edvard Kardeij
(1948-52)
- Ministro degli interni e della sicurezza
Alexander Rankovic
(? - ?)

1948
Aprile
13
, nella lettera spedita ai loro omologhi russi, i membri del Comitato Centrale jugoslavo denunciano con vigore:
«Noi consideriamo ingiusto il fatto che gli organi del Servizio d'Informazioni sovietico cerchino di accaparrarsi da noi nostri cittadini per proprio conto: noi non possiamo comprendere ciò che come azione diretta contro gli interessi del nostro paese… Non possiamo consentire che il Servizio d'Informazioni sovietico tessa le sue reti in Jugoslavia».
Alla fine del mese, a dimostrazione di quanto profonda sia la penetrazione sovietica, E. Kardeij e Alexander Rankovic (soprannominato "il boia" dalla propaganda del Kominform) danno il via alle epurazioni annunciando all'Assemblea Nazionale una serie di aspre misure contro spie e doppiogiochisti, mentre già un processo svoltosi a Lubiana proprio in questi giorni si è concluso con la condanna a morte di undici militanti.
Segue poi la liquidazione di alcuni fra i personaggi più in vista del comunismo jugoslavo, come:
. Andrija Hebrong,
. Sreten Zujovic,
. Peko Dapcevic, capo partigiano,
tutti sospettati di russofilia.

Stalin invia a Tito (Josip Broz) una lettera nella quale gli ingiunge di sottomettersi alle regole dei rapporti fra l'URSS e i paesi a democrazia popolare, di riconoscere cioè il primato sovietico e seguire la linea dello stato guida; convocato il comitato centrale, Tito propone di respingere l'ultimatum di Stalin sostenendo che non si tratta di dispute ideologiche ma di una sopraffazione nei confronti di uno stato jugoslavo al quale viene impedito di trattare con l'URSS su un piano di uguaglianza e che quindi le critiche di Stalin vanno respinte come "infondate";
in risposta, Stalin convoca a Bucarest il Kominform;

 



6 REPUBBLICHE POPOLARI
SLOVENIA - cap. Lubiana
1948
Aprile

-
CROAZIA - cap. Zagabria
1948
Aprile

-
SERBIA - cap. Belgrado
1948
Aprile

-
Vojvodina - capol. Novi Sad
[Provincia autonoma, dal settembre 1945, con la sua forte minoranza ungherese.]
1948
Aprile

-
Kosovo-Metohija - capol. Pristina
[o "Kosmet", Territorio autonomo (autonoma oblast), dal settembre 1945]
1948
Aprile

-
poichè Enver Hoxha cerca di infiltrare nel Kosovo agenti e gruppi armati per operazioni di sabotaggio, la Jugoslavia reagisce rafforzando il proprio regime poliziesco nella "regione più pericolosa del paese".
Alexander Rankovic, membro della direzione del Pcj, ministro degli interni e della sicurezza per tutta la Jugoslavia, avvia una vera e propria campagna di terrorismo di stato (raggiungerà il suo apice alla metà degli anni '50 con le cosiddette "operazioni di disarmo".
Il Kosovo è la provincia più arretrata della Jugoslavia: l'80,9% della popolazione vive di agricoltura. Ogni contadino dispone in media di 0,54 ettari, un enorme esubero di forza agricola rispetto alle medie europee.
L'industria, a parte il complesso minerario-industriale di Trepca per la produzione di zinco e piombo, è praticamente assente.

BOSNIA-ERZEGOVINA - cap. Sarajevo

1948
Aprile
22
, viene arrestato mons. Peter Cule, vescovo di Mostar;
[Processato nel luglio successivo, sarà condannato a 11 anni di prigione.]

 

MONTENEGRO - cap. Podgorica-Titograd
1948
Aprile

-
MACEDONIA - cap. Skoplje
1948
Aprile

-


1948
Aprile
REPUBBLICA POPOLARE SOCIALISTA di ALBANIA
[RPSSh (Republika Popullore Socialiste
e Shqipërisë
)]
Presidente
Enver Hoxha
(1946 - 1982)

1948
Aprile

-

 

 

 

 




1948
Aprile
REGNO di GRECIA
(1935 - 1947)

Paolo I

Albero genealogico

(Atene 1901 - 1964)
terzo figlio di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
vive per lungo tempo all'estero a causa delle travagliate vicende della monarchia greca;
1935, in seguito alla restaurazione monarchica, fa ritorno in patria divenendo principe della corona;
1938, sposa Federica di Brunswick;
1940-45, ufficiale di marina durante la seconda guerra mondiale, ripara all'estero dopo l'occupazione del paese a opera delle truppe italo-tedesche;
1947-64, re di Grecia;
[1° aprile, salito al trono alla morte del fratello.]

- da settembre 1946 c'è la guerra civile -

-
-

1948
Aprile

sotto la guida del comunista M. Vafiadis, l'ELAS ha istituito un governo rivoluzionario in Epiro che regge per il momento l'urto delle truppe monarchiche;

 

 



1948
Aprile
REPUBBLICA di TURCHIA
(novembre 1923)
[dal 1925 la shari'a (vecchia legge religiosa islamica) è stata sostituita dai moderni codici, modellati su quelli europei.]
Presidente
della Repubblica
Ismet Inönü
(1938 - 1950)
Primo ministro
?
(1938 - ?)
-
Partito repubblicano del popolo
[partito unico]
[alcune personalità uscite dal Partito repubblicano del popolo hanno fondato il Partito democratico che Ismet Inönü preferisce tollerare per non inasprire i contrasti]
1948
Aprile

-




1948
Aprile
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
Segretario generale del PCUS
Stalin
(1922 apr - 1953)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.]
MVD
(?)
[Ministero per gli affari interni]
Ministro
col. S.N. Kruglov
(1946 mar - ?)
MGB
(?)
[Ministero per la sicurezza dello stato]
Ministro
col. V.N. Merkulov
(1941 feb - ?)
[con funzioni specifiche di polizia politica]
da dicembre 1944 un decreto del Cremlino ha istituito un nuovo Dipartimento Speciale dandone il controllo a G.M. Malenkov; il suo compito è di impadronirsi, per mezzo di commandos speciali, di tutta l'attrezzatura militare industriale e scientifica che potrebbe essere di qualche utilità all'URSS e che sarà confiscata a titolo di riparazioni di guerra.
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
Alexej
(1944 set - † 1970)

1948
Aprile
6
, firma di un patto di amicizia russo-finlandese per dieci anni;

 

Repubblica della Ceceno-Inguscezia
(repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa)
1948
Aprile

1944, repubblica autonoma creata nel 1936 all'interno della Repubblica Russa, viene ora disciolta;
[sarà ricostituita nel 1957.]

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)
presidente della repubblica
-
1948
Aprile

-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1948
Aprile

-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1948
Aprile

-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1948
Aprile

-

- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1948
Aprile

-

a


1948
Aprile

Repubblica Socialista Sovietica
di Estonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1948
Aprile

tornata a far parte dell'URSS, procede l'opera di collettivizzazione delle terre e di nazionalizzazione delle industrie;

Per quanto riguarda la Chiesa cattolica, i preti sono ridotti a due. [Sembra che mons. Edoardo Profittlich sia morto in un campo di concentramento in Siberia.]
 
1948
Aprile
Repubblica Socialista Sovietica
di Lettonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1948
Aprile

-
 
1948
Aprile
Repubblica Socialista Sovietica
di Lituania
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1948
Aprile

-
CHIESA CATTOLICA: all'inizio dell'anno solo 700 preti restano ancora nel paese, ossia meno del 50% di quanti erano nel 1940;

 

1948
Aprile
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
August Zaleski
(1947 9 giu - 7 apr 1972)
Primo ministro
Tadeusz Komorowski
(1947 2 lug - 10 feb 1949)
 
 
1948
Aprile
Presidente
B. Bierut
(1947 5 feb - 20 nov 1952)
Primo ministro
Józef Cyrankiewicz
(1947 6 feb - 22 lug 1952)
Pubblica Amministrazione
Wladislaw Wolski
(1946 - ?)
Segretario generale del Poup

1948
Aprile
17
-18, Kalisz, preti cattolici, ex detenuti nei campi di concentramento tedeschi, protestano contro le tendenze filo-tedesche manifestate da Pio XII nella lettera del 1° marzo ai cattolici tedeschi;

 






1948
Aprile
REPUBBLICA di CECOSLOVACCHIA
Presidente della repubblica
Edward Beneš
(1946 mag - giu 1948)
Primo ministro
K. Gottwald
(1946 mag - feb 1948)
- Segretario generale del Pcc (Partito comunista cecoslovacco)
Rudolf Slánsky
(1945 - 1951)
Ministro degli Esteri
-
Ministro aggiunto degli Esteri
-
- l'ordinamento regionale è stato soppresso -

1948
Aprile
10
, i Socialdemocratici si fondono con il Pcc;
21, è approvato il progetto di legge relativo al monopolio dello Stato sulla Scuola;
[Per il momento le Chiese non protestano, sia perché le confische fondiarie non colpiscono che proprietà superiori ai 57 ettari, sia perché si spera di garantire in ogni modo l'insegnamento religioso. Anzi, tanto la Chiesa cattolica che la Chiesa ortodossa assicurano le autorità circa il loro leale atteggiamento verso il nuovo ordine di cose.]




1948
Aprile
REPUBBLICA d'UNGHERIA
(dal 1° febbraio 1946)
Presidente della repubblica
Zoltán Tildy
(1946 3 feb - 2 ago 1948)
[Partito dei piccoli proprietari]
Primo Ministro
Lajos Dinnyés
(1947 31 mag - 10 dic 1948)
[Partito dei piccoli proprietari]
Ministro degli esteri
L. Rajk
(1948 - 1949)
Ministro degli interni e capo della polizia politica
János Kádár
(1948 - 1951)
Ministro della difesa
Lajos Dinnyés
(1947 - 1948)
Ministro per il culto e la pubblica istruzione
Gyula Ortutay
(1947 - 1950)
segretario generale
del Partito comunista ungherese
Mátyás Rákosi
(1946 feb - 1982)
-

1948
Aprile
il ministro per il culto e la pubblica istruzione Gyula Ortutay rende noto il progetto di una statalizzazione delle scuole confessionali; decisione resa irrevocabile il mese successivo;




1948
Aprile
REPUBBLICA POPOLARE ROMENA
(30 dicembre 1947)
Presidente
-
Primo ministro
-
Ministro degli esteri
Anna Pauker
(1948 - 1952)
[simbolo dello stalinismo]
Segretario generale del Partito comunista rumeno
Gheorghe Gheorghiu-Dej
(1947 nov - 1948)
-
-
-
-

1948
Aprile
13
, la Costituente vara una costituzione modellata su quella sovietica;
[La fretta è stata però così mal consigliera che quattro anni più tardi, il 24 settembre 1952, si sarà costretti a sostituirla con un nuovo testo.]
Per quanto riguarda lal libertà religiosa, l'art. 27 dice:
«La libertà di coscienza e la libertà di culto religioso saranno garantite dallo Stato.
Le denominazioni religiose saranno libere di organizzarsi e potranno funzionare liberamente, purché i loro riti e le loro pratiche non siano contrari alla Costituzione, alla sicurezza pubblica o alla morale.
Nessuna denominazione religiosa, congregazione o comunità può aprire e mantenere istituti per l'educazione generale, ma può sotlanto dirigere speciali scuole teologiche per la formazione dei ministri necessari al loro servizio religioso sotto il controllo dello Stato.
La Chiesa ortodossa romena è autocefala e unitaria nella sua organizzazione.
Il metodo della organzzazione e del funzionamento delle denominazioni religiose sarà stabilito per legge.
»




1948
Aprile
REPUBBLICA POPOLARE di BULGARIA
(30 dicembre 1947)
Presidente del consiglio di stato
G. Dimitrov
(1946 nov - 1949)

1948
Aprile

G. Dimitrov è nominato anche segretario generale del Partito comunista bulgaro (1948-49);







1948
Aprile
Costituzione del 1946
IV REPUBBLICA
Presidente della Repubblica
Vincent Auriol
(1947 16 gen - 16 gen 1954)
Presidente del Consiglio della Repubblica
Gaston Monnerville
(1947 mar - ott 1958)
Presidente dell'Assemblea Nazionale
Presidente del Parlamento
(Senato+Camera)
Presidente del Consiglio
R. Schuman
I
(1947 24 nov - 19 lug 1948)
- Vicepresidente del Consiglio
Interni
Jules Moch
(1947 24 nov - 7 feb 1950)
Affari Esteri
Georges Bidault
(1947 22 gen - 26 lug 1948)
Colonie
Regioni liberate
Difesa
Guerra
Marina
Aviazione
Economia
Finanze e Affari Economici
René Mayer
(1947 24 nov - 26 lug 1948)
Commercio
e Industria
Lavori Pubblici
Lavoro
Giustizia
André Marie
(1947 22 gen - 26 lug 1948)
Pubblica Istruzione
e dei Culti

1948
Aprile
16
, Parigi, la ll Conferenza dei sedici si conclude con la creazione dell'OECE (Organizzazione Europea di Cooperazione Economica);
viene altresì firmato l'accordo per l'Erp (piano di ricostruzione economica europea).

 


Legione straniera
Il suo impiego:
1946-54, sud-est asiatico a fronteggiare i Vietminh nella sanguinosa guerra d'Indocina;




1948
Aprile
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio VI
Albero genealogico

(York Cottage, Sandringham, Norfolk 14.12.1895 - Sandringham House, Norfolk 6.2.1952)
secondogenito di Giorgio V e della p.ssa Vittoria Maria von Teck;
1936-52, re di Gran Bretagna e Irlanda, imperatore delle Indie;

Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
C. Attlee
laburista
(1945 26 lug - 26 ott 1951)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
sir R. Stafford Cripps
(1947 13 nov - 19 ott 1950)
Segretari di Stato
Affari Esteri e Commonwealth
Ernest Bevin
(1945 lug - ott 1951)
Guerra
Affari Interni
Giustizia
Colonie
Affari economici
sir R. Stafford Cripps
(1947 13 nov - 19 ott 1950)
Carburanti
ed Energia
Commercio estero
Harold Wilson
(1947 13 nov - 26 ott 1951)
Sanità
A. Bevan
(1945 - 26 ott 1951)
GRAN BRETAGNA

1948
Aprile

-

IRLANDA
Irlanda del Nord
1948
Aprile

-
Eire
- Presidente
Thomas O'Kelley
(1948 feb - ?)
- Capo del Governo
John A. Costello
(1948 feb - ?)
- Nunzio di Dublino
mons. Pasquale Robinson
(1928 27 nov - 27 ago 1948)

1948
Aprile

-

 





1948
Aprile
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
1948
Aprile

-
legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico";

Galvão, "delegato" dell'Angola a Lisbona, viene arrestato, dopo un discorso pronunciato davanti all'Assemblea.
[Nel 1959 fuggirà dal carcere e riparerà nel Sudamerica.]

 



1948
Aprile
SPAGNA
-
IV governo*
[1951 - gennaio 1957]
Capo dello Stato
F. Franco Bahamonde
[el Caudillo]
(1938 30 gen - 9 giu 1973)
Presidente
de la Gubernaciòn
Interno
-
Affari Esteri
Alberto Martìn Artajo
(1945 - gen 1957) 
Casa
-
Finanze
-
Commercio
-
Lavoro
José Antonio Giròn de Velasco
(1941 gen - gen 1957)
Educazione
-
* esclusi rimpasti o brusche sostituzioni;
[il governo si regge sulla triade classica: cattolici-militari-Falange.]

1948
Aprile

-

 


don Juan
Albero genealogico
(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;

1948
Aprile

-





1948
Aprile
Repubblica Italiana
Presidente
della Repubblica
E. De Nicola
(1948 1° gen - 12 mag 1948)
Presidente
della Camera
 
Presidente
del Senato
 
Presidente
del Consiglio
A. De Gasperi (Dc)
(1947 31 mag - 23 mag 1948) IV
vicepresidenti

Luigi Einaudi (Dc)
(1947 31 mag - 23 mag 1948)

R. Pacciardi
(1947 31 mag - 23 mag 1948)
G. Saragat (Psdi)
(1947 31 mag - 12 gen 1950)
Sottosegretari
alla Presidenza
G. Andreotti (Dc)
(1947 31 mag - 18 gen 1954)
il "Delfino"
Edoardo Martino
(1947 31 mag - 16 lug 1953)
Affari Esteri
conte C. Sforza (Pri)
toscano
(1947 2 feb - 26 lug 1951)
Sottosegretari Giuseppe Brusasca (Dc)
(1947 31 mag - 26 lug 1951)
Africa Italiana
A. De Gasperi (Dc)
(1947 31 mag - 19 apr 1953)
[ad interim]
Interno
M. Scelba (Dc)
(1947 2 feb - 16 lug 1953)
Sottosegretari A. Marazza (Dc)
(1947 31 mag - 27 gen 1950)
Grazia e Giustizia
G. Grassi (Pli)
pugliese
(1947 31 mag - 25 gen 1950)
Sottosegretari G. Cassiani (Dc)
(1947 31 mag - 27 gen 1950)
V. Badini Confalonieri (Pli)
(1947 31 mag - 23 mag 1948)
Difesa
C. Facchinetti (Pri)
(1947 15 dic - 23 mag 1948)
Sottosegretari Ugo Rodinò
(1947 22 dic - 23 nov 1949)
Luigi Meda
(1947 15 feb - 27 gen 1950)
Marina Mercantile
Paolo Cappa
(1947 31 mag - 23 mag 1948)
Sottosegretari  
Finanze
G. Pella (Dc)
(1947 4 giu - 23 mag 1948)
Sottosegretari Piero Malvestiti
(1947 25 ott - 23 mag 1948)
Tesoro
G. Del Vecchio
(1947 4 giu - 23 mag 1948)
Antonio Cifaldi
(1947 4 giu - 23 mag 1948)
Bilancio
L. Einaudi (Dc)
(1947 4 giu - 23 mag 1948)
Industria e Commercio
R. Tremelloni
(1947 15 dic - 23 mag 1948)
Sottosegretari Antonio Cavalli (Dc)
(1947 12 set - 23 mag 1948)
Lavoro e
Previdenza sociale
A. Fanfani (Dc)
(1947 31 mag - 27 gen 1950)
Sottosegretari Luciano Magrini
(1947 22 dic - 23 mag 1948)
Commercio estero
C. Merzagora (Indip.)
(1947 31 mag - 1° apr 1949)
Sottosegretari Pietro Bulloni
(1947 31 mag - 23 mag 1948)
Agricoltura e foreste
A. Segni (Dc)
(1946 13 lug - 26 lug 1951)
Sottosegretari Giovanni Cartia
(1947 22 dic - 23 mag 1948)
Lavori Pubblici
U. Tupini (Dc)
(1947 31 mag - 27 gen 1950)
Sottosegretari Emilio Canevari
(1947 22 dic - 23 mag 1948)
Trasporti
G. Corbellini (Dc)
(1947 31 mag - 27 gen 1950)
Angelo Raffaele Jervolino (Dc)
(1946 13 lug - 23 mag 1948)
Istruzione Pubblica
G. Gonella (Dc)
(1946 13 lug - 26 lug 1951)
Sottosegretari G. Perrone Capano (Pli)
(1947 22 dic - 5 apr 1949)
Poste e Telecomunicazioni
L. D'Aragona (Psdi)
(1947 15 dic - 23 mag 1948)
Sottosegretari Francesco De Vita
(1947 22 dic - 23 mag 1948)
Ministri senza portafoglio
(senza portafoglio)
Giuseppe Togni
(1947 15 dic - 23 mag 1948)
Nella quota di diritto al Senato [1/3 non elettivo quindi] entrano gli ex parlamentari rimasti indenni da compromissioni nel ventennio ed ex perseguitati politici con più di cinque anni scontati di carcere.
-
Repubblica Italiana

1948
Aprile
3, il Congresso americano approva il Piano Marshall per gli aiuti all'Europa occidentale.
Parigi, viene costituita l'Ocse.
La legge elettorale emanata dall'Assemblea costituente stabilisce che non sono eleggibili per un periodo di cinque anni "gli autori di libri o di testi scolastici di propaganda fascista e i docenti di mistica fascista".

Milano. «Gladio Rossa»: all'Hotel Ambasciatori si svolge una riunione ad alto livello dell'apparato del Pci per discutere «dei piani insurrezionali, in quanto i dirigenti comunisti sono perfettamente consci che non sarà loro possibile conquistare il potere legalmente» con l'assegnazione dei rispettivi compiti.
Sono presenti:
. on. Luigi Longo,
[comandante in capo dell'apparato per tutto il territorio dell'Alta Italia, nonché comandante regionale lombardo]
. on. Francesco [Gemisto] Moranino,
[pure lui comandante dell'apparato in tutto il Nord Italia (forse vice del precedente)]
. on. Giancarlo Pajetta,
. on. Francesco Scotti,
[comandante militare delle formazioni lombarde]
. on. Marco Cavallotti,
. Bussetti Italo,
. Giovanni Pesce, medaglia d'oro, segretario dell'Anpi per la provincia di Milano,
. on. Ciro [sic] Moscatelli [Vincenzo Moscatelli [Cino]], comandante dell'Avanguardia Rossa;
[comandante militare delle formazioni piemontesi, in particolare della zona della Valdossola].
Viene elaborato il piano generale di operazioni militari per la Lombardia e il Piemonte ecc.
Nella sola Lombardia i comunisti avrebbero a disposizione 12.000 mitra, parecchie centinaia di mitragliatrici pesanti e leggere, vari mortai da 81 e cannoncini, abbondantissimo munizionamento, un rilevante numero di fucili e moschetti, moltissime rivoltelle e bombe a mano di varo tipo.
Il Pci ha fatto una vera e propria prova generale d'insurrezione nei giorni del "caso Troilo" quando vi è stata l'occupazione della prefettura di Milano e sono giunti nel capoluogo lombardo «numerose forze comuniste anche da punti lontani».
Non appena il vertice del Pci darà il via libera a un'azione di forza – come sostenuto in uno scritto dal magg. Antonio Di Dato, comandante dei carabinieri di Milano – nuclei di ex partigiani rossi saranno in grado di creare in pochi minuti dei blocchi stradali ecc..
[Da documenti rinvenuti – perquisizione del 1974 – in casa dell'ex partigiano cattolico Pietro Cattaneo.]


16, da questo momento fino al 2 maggio, poiché alla frontiera orientale la Iugoslavia sarebbe pronta ad intervenire in caso di vittoria delle sinistre, mille uomini del 3 Cvl (Terzo Corpo Volontari della Libertà) assumono uno schieramento occulto ma vigile sul confine orientale.
Quando alcuni informatori del 3 Cvl (Terzo Corpo Volontari della Libertà) forniscono al col. Luigi Olivieri la notizia che la Iugoslavia sta ammassando un grosso numero di formazioni partigiane lungo il confine, egli dà ordine di dislocare lungo la zona compresa tra la val Resia e il fiume Judro alcune unità del Corpo. Dopo alcuni giorni il gen. Biglino gli chiede di incrementare queste unità e il colonnello progetta un più articolato piano di difesa del confine, schierando così i propri osovani:

Piano di difesa del confine orientale
[previsto dal col. Luigi Olivieri]
N. uomini
Zona di schieramento

25
18
17
30
82
38
35
75
72
148
80
134
86
45
115

Uccea
Montenaggiore
a sud di Robedeschis
Prossenico
Prestento-Torreano
Pulfero
San Pietro al Natisone
Savogna
San Leonardo
Stregna
Topolò-Grimaceo
Drenchia
Podresca
Prepotto
Monfalcone
Trattasi della più importante mobilitazione della brigata "OSoppo" dal momento della sua ricostituzione, tanto che a inizio maggio questi osovani, su disposizione del gen. Biglino, come premio per l'ottimo lavoro svolto riceveranno un'elargizione speciale di 80.000 lire.

16, lo stesso giorno a Parigi viene firmato l'accordo per l'Erp (piano di ricostruzione economica europea).

17, Lombardia, in vista delle elezioni, il Maci (Movimento avanguardista cattolico italiano) di Pietro Cattaneo ha preso contatti – questa è però la sua attività pubblica, quella alla luce del sole – con i Comitati civici del dott. L. Gedda.
Ma la Dc lombarda, tramite Vincenzo Sangalli, segretario della Dc milanese, con una lettera su carta intestata Democrazia cristiana/Comitato provinciale di Milano dà al Maci anche una vera e propria investitura ufficiale, riconoscendolo quale unica organizzazione paramilitare legittimata a operare sul territorio italiano.
[Lo si evincerà da una lettera scoperta nel 1974 tra le carte di Carlo Fumagalli.]
Parallelamente al Maci "ufficiale" esiste quindi "un movimento a carattere segreto e militare" collegato alla curia milanese e il cui comando centrale è situato a Milano.
[Mai alcun dirigente democristiano ammetterà pubblicamente che il partito nell'immediato dopoguerra disponesse di un organismo militare; l'unico a farne un accenno, nel gennaio 1992, sarà F. Cossiga, in seguito a una delle tante polemiche che scoppieranno sul caso "Gladio".]
Al vertice di tale struttura occulta vi sono nove comandanti di zona, tutti ex ufficiali reduci della Russia posti agli ordini di Pietro Cattaneo.
Gruppi armati del Maci sono regolarmente costituiti e funzionanti nelle province di Milano, Como, Pavia, Cremona, Varese, Bergamo […], ogni zona è suddivisa in settori, i capi settore sono in ocntatto con i comandanti di zona […], in ogni gruppo è stata costituita una squadra di pronto impiego facilmente mobilitabile in qualsiasi circostanza.
In una lettera indirizzata al presidente dell'Agip, Enrico Mattei (ne farebbe fede un'altra lettera spedita nel gennaio 1951 al medesimo e rinvenuta accanto a questa) Pietro Cattaneo chiede ed otterrà finanziamenti per la struttura.]

Lo stesso giorno, con una nota "riservata personale", il Segretario Generale del Ministero della Difesa informa direttamente M. Scelba del fatto che «tutto l'apparato clandestino comunista è da parecchi giorni in stato di allarme e prontamente mobilitabile». La "talpa" che ha fornito l'infomazione delicatissima, un misterioso "x", come viene definito nella nota, aggiunge che questa mobilitazione è in relazione con l'eventualità di «un colpo di stato per impadronirsi del potere (in caso d'insuccesso elettorale) o per rafforzarlo a somiglianza di quanto avvenuto in Cecoslovacchia».
Nella realtà, tale ipotesi viene ridimensionata, se non smentita, dal parere dei carabinieri in proposito, riportato ad inizio della nota dal Segretario Generale suddetto: «… secondo i CC non corrisponde al vero che nelle file comuniste si prevede il colpo di stato dopo le elezioni».
Tuttavia le considerazioni restano allarmanti.

18, si svolgono le prime elezioni politiche della Repubblica italiana (I Legislatura: 1948 8 mag - 24 giu 1953)

[In questa I Legislatura alcune persone sono nominate senatori "di diritto".
La III disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana stabilisce infatti che per la prima legislatura in Senato siedano, accanto ai senatori elettivi, alcuni membri di diritto, sulla base di determinati requisiti.
Sono senatori "di diritto" tutti i deputati dell'Assemblea Costituente che possiedono i requisiti di legge per essere senatori e che rispettano una delle seguenti richieste:
- essere stato presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia o presidente di una delle assemblee legislative;
- aver fatto parte del Senato del Regno d'Italia (sciolto nel 1946);
- essere stato eletto almeno tre volte (compresa l'elezione all'Assemblea Costituente);
- essere stato dichiarato decaduto nella seduta della Camera dei deputati del 9 novembre 1926 (per aver partecipato alla secessione aventiniana);
- aver scontato una reclusione non inferiore a cinque anni in seguito a condanna del Tribunale speciale per la sicurezza dello Stato.
Inoltre, sono senatori "di diritto" tutti i membri del disciolto Senato del Regno che hanno poi fatto parte della Consulta Nazionale.
I senatori "di diritto" servono a operare una sorta di sutura tra i nuovi ceti parlamentari e la classe politica prefascista.
Da questa disposizione (che nomina nel complesso 106 senatori se ne avvantaggiano ovviamente le sinistre (PCI, PSI, PSLI, gruppo Democratico di Sinistra), che raccolgono in totale 59 senatori "di diritto", ma anche l'area liberale che, tra PLI, Unione Democratica Nazionale e altri indipendenti, riporta in parlamento il vertice della sopravvissuta classe di governo prefascista.
Svantaggiata ne risulta invece la Democrazia Cristiana che senza i senatori "di diritto" avrebbe la maggioranza al Senato (131 seggi sui 237 elettivi), ma che invece è obbligata a costituire un governo di coalizione con PLI, PSLI, PRI.]

Elezioni politiche
[18 aprile 1948]
[Deputati e Senatori del I Parlamento della Repubblica.]

[Tab. 1]

Maschi
%
Femmine
%
- Elettori: 29.117.554
13.908.860
47,8
15.208.694
52,2
- Votanti: 26.855.741
12.854.208
47,9
14.001.583
52,1
Ha cioè votato, complessivamente, l'92,2% degli aventi diritto al voto.
Elezioni per la Camera:
- Schede invalide: 585.174 (2,2%), Schede bianche: 164.392 (0,6%).
Si sono divise i suffragi 42 liste, 10 delle quali hanno ottenuto seggi.
Elezioni per il Senato:
- Schede invalide: 1.185.629 (5%), Schede bianche: 480.104 (1,8%).
I Legislatura
[Tab. 2
]
Camera dei deputati Senato
- Elettori
- Votanti
29.117.554
26.854.203

(92,2%)
25.874.809
23.842.919

(92,1%)
Partiti Voti % Seggi Voti % Seggi
Democrazia cristiana 12.741.299 48,5 305 10.899.640 48,1 131
Fronte democratico popolare 8.137.047 31,0 183 6.969.122 30,8 72
Unità socialista 1.858.346 7,1 33 943.219 4,2 8
Blocco nazionale 1.004.889 3,8 19 1.216.934 5,4 7
Lista comune Us-Pri 607.792 2,7 4
Partito nazionale monarchico 729.174 2,8 14 393.510 1,7 3
* Pnm 22.114 0,1 1
Partito repubblicano italiano 652.477 2,5 9 594.178 2,6 4
Movimento sociale italiano 526.670 2,0 6 164.092 0,7
* Msi 23.576 0,1 1
Südtiroler Volkspartei - Part. popolare sudtirolese 124.385 0,5 3 95.406 0,4 2
* Pli 89.642 0,4 3
Partito dei contadini d'Italia 96.025 0,3 1
Partito sardo d'azione 61.919 0,2 1 65.743 0,3 1
Altre liste 336.681 1,3 572.322 2,5
Totale voti validi 26.268.912 92,2 574 22.657.290 92,1 344
Schede nulle 420.899 1,6 705.525 3,0 -
Schede bianche 164.392 0,6 480.104 2,0
Totale voti non validi 585.291 1.185.629 5,0
* Formazione minore facente riferimento al ?.
Elettori dei partiti condannati dalla Chiesa: 11.669.878 su 26.268.912 pari al 44,42%.
[Carlo Falconi, La Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960, Edizioni di Comunità.]

 

1948
Aprile
PARTITI
Riferimento: Elezioni politiche 18 aprile 1948
Seggi
Camera Senato
Dc (Democrazia cristiana)
305
131

Ottiene il 48,5% dei voti alla camera dei deputati con la maggioranza assoluta dei seggi;
[La Commissione parlamentare sulla mafia rileverà il prezioso "soccorso" mafioso all'affermazione democristiana.]
Poiché la maggioranza alla Camera non trova corrispondenza al Senato (per la presenza dei senatori di diritto) A. De Gasperi incarica G. Andreotti di tenere con loro quotidiani rapporti.

Fdp (Fronte democratico popolare)    
Pli (Partito liberale italiano)    
Nelle elezioni per la camera dei deputati (nelle quali presenta liste comuni col Fronte dell'uomo qualunque, il che provoca l'uscita dal partito di M. Pannunzio e di altri esponenti della sinistra), ottiene il 3,8%, perdendo parte dei suffragi fra l'elettorato del Pnm e del Msi.
Fronte dell'uomo qualunque    
Nelle elezioni per la camera dei deputati presenta liste comuni col Pli.
Pri (Partito repubblicano italiano)    
Svp (Südtiroler Volkspartei - Part. popolare sudtirolese)    
Miste (Dc-Pri)    
Totale    
Us (Unità socialista)    
Psi e Pci: affrontano le elezioni con liste comuni che vedono però dimezzati i parlamentari socialisti.
Psli (Partito socialista dei lavoratori italiani)    
Psli ottiene il 7,1% dei voti per la camera;
Bn (Blocco nazionale)    
Totale    
Pnm (Partito nazionale monarchico)    
Msi (Movimento sociale italiano)    
Raccogliendo l'eredità del Fronte dell'Uomo qualunque, cerca di raccogliere tutte le forze ex fasciste e neofasciste intorno ad un programma anticomunista e nazionalista: ottiene il 2% dei voti per la camera indebolendo le posizioni della corrente oltranzista di Giorgio Almirante, che fino a questo momento ha guidato il partito.
Alleanza democratica nazionale    
Partito dei contadini d'Italia    
Partito sardo d'azione    
Totale    
Totale Seggi    
Note:

 



Elzione regionale nel Trentino-Alto Adige.

Nel frattempo, Raffaele Cadorna – dal febbraio 1947 non è più capo di S.M. dell'Esercito e in seguito alle recenti elezioni è diventato senatore per la Dc – prende la decisione, con il consenso dei vertici militari alleati, di far figurare sciolto il 3 Cvl e di dargli una nuova denominazione, quella di Vdci VIII (Volontari Difesa Confini Italiani VIII).

21, Milano, parlando di fronte a un gran numero di iscritti al Pci radunatisi nei locali della Federazione cittadina ai Bastioni di Porta Garibaldi, G.C. Pajetta sostiene con il consueto impeto: «Non bisogna far vedere di essere abbattuti perché come partito il Partito Comunista ha vinto, avendo ottenuto nella nuova Camera 130 seggi al posto di 104».
E il segretario federale Alberganti: «Se attaccati o provocati bisogna rispondere con la massima energia, senza timori ed esitazioni», pur ammonendo che bisogna «rimanere nella più stretta legalità, specie nelle officine, per non scindere maggiormente l'unità sindacale».
Interviene anche L. Longo: «Il Governo sarà messo in minoranza prima di cinque anni, perchè molti che hanno dato il loro voto alla Democrazia Cristiana ritorneranno in seno al Fronte» poiché «L'attuazione del piano Marshall aumenterà la disoccupazione».
22, in una dichiarazione a «l'Unità» P. Togliatti suggerisce "ufficialmente" ai suoi: «Quella del 18 aprile non è stata una libera consultazione, l'intervento straniero (ha coartato) la volontà degli elettori».
23, un telespresso "riservatissimo" del Ministero degli Esteri riferisce a quello degli Interni di aver appreso dalla Legazione italiana in Romania che «i Partiti comunisti rumeno, bulgaro ed ungherese hanno raccolto ed inviato notevoli somme al Partito coumunsta italiano per contribuire alla propaganda e alla lotta elettorale nella recente consultazione».
Ferrara, lo stesso giorno, – come riportato da una nota del prefetto – durante il "giro" di riunioni in Emilia, Arturo Colombi affronta una discussione con i militanti del Pci tutto teso a dimostrare che «non è vero che il Fronte sia indebolito o decimato da questo scontro elettorale con il blocco coalizzato anticomunista, ma al contrario ha tratto nuova forza e vitalità». Afferma pure: «la politica elettorale del 18 aprile non è stata sbagliata così come l'ha impostata il Pci». Non può però non notare «un senso di scoraggiamento, di depressione nei compagni che non giustifico e non trovo giustificato».
Ma subito dopo Arturo Colombi però si contraddice, quando precisa che «la parte potente e sana sta ancora dalla parte del Fronte. Forza decisa, che è in orgasmo, che è impaziente di lottare e che è trattenuta dai dirigenti…». E conclude: «I 12 milioni della Dc in maggioranza sono composti di preti, suore, donne, uomini vecchi, persone timorate, ecc. che domani, all'atto di un eventuale impiego, non sarebbero pronti a battersi come i lavoratori del Pci…».
Alcuni intellettuali presenti muovono «serie appunti» – sempre secondo la nota del Prefetto – alla "relazione Colombi":
«- Il comunismo tipo russo non è per gli italiani, dotati di storia millenaria e civile, diversa dall'asiatica e dall'orientale… pur riconoscendo (nella Russia) la madre del socialismo e la nostra maggiore protettrice;
- la questione di Trieste avrebbe dovuto aver l'appoggio della Russia;
- ammissione dell'Italia all'Onu: il rigetto ad ennesimo voto ha deposto in senso sempre più sfavorevole verso la Russia e il Pci;
- questione religiosa: non si è tenuto conto dello stato cattolico in cui si vive;
- critica sulle cifre date circa i risultati elettorali… che mentre in un primo momento hanno infuso un senso di assoluto ottimismo hanno oggi depresso tutti;
- critica sulla rigida posizione nei riguardi del piano R.E.
».
Naturalmente contro queste voci critiche i militanti presenti «cominciano a rumoreggiare» scagliandosi contro gli autori di questi rilievi, che vengono sbeffeggiati ed accusati di essere «i soliti opportunisti venuti dentro il Pci per fare carriera».
Questo tipo di critica dunque non è ammesso.
25, Roma, parlando all'Assemblea dei quadri di federazione riuniti nella capitale, D'Onofrio esalta la «compattezza dimostrata» dal Pci, ma bolla duramente il comportamento dei socialisti «analoga coesione non è stata riscontrata specie nei piccoli centri fra gli iscritti del Psi che in violazione degli impegni assunti all'atto della costituzione del Fronte avrebbero in maggioranza votato contro il Fronte e in favore della Democrazia Cristiana».

26, le tensioni lungo il confine italo-slavo sfociano in uno scontro a fuoco – nei pressi della località di Topolò (piccolo paese nell'estrema provincia orientale di Udine) – tra soldati italiani della Divisione Mantova e militi di Tito.
Nel combattimento breve ma cruento che segue «cadono colpiti l'ufficiale e tre soldati italiani; solo un nostro caporale maggiore reagisce immediatamente con il fuoco, uccidendo un graduato jugoslavo».
I soldati italiani vengono tratti in salvo dal precipitoso accorrere degli uomini del 3 Cvl di stanza a Topolò che riescono a disperdere gli slavi.
[Trattasi del primo caso conosciuto di un conflitto in cui sono stati coinvolti un'organizzazione segreta sul suolo italiano e soldati di un esercito contrapposto.
A causare lo scontro – secondo quanto si leggerà in una relazione del gen. Ernesto Cappa del comando militare di Padova – a causare lo scontro sarebbe stata la «provocatoria» decisione dei titini di costruire una staccionata nel territorio italiano.]
L'intervento degli uomini del 3 Cvl non sfuggono ovviamente alla federazione provinciale friulana del Pci che, con il proprio servizio informazioni, è riuscita a conoscere l'esistenza della pur disciolta e ridenominata brigata.
E infatti, nel giro di poche settimane, il gruppo Vdci VIII (Volontari Difesa Confini Italiani VIII) riprenderà la sua attività organizzativa, tanto da raggiungere l'efficienza voluta dallo S.M. dell'Esercito.]

Lo stesso giorno, nella riunione della Direzione del Pci per valutare la situazione post-elettorale, non si pone neppure il problema di ridiscutere non diciamo la posizione, ma la linea politica di P. Togliatti, pur tuttavia il gruppo dirigente si interroga sulle cause dell'insuccesso. E si divide.
La "destra" togliattiana percepisce forse la possibilità di un recupero delle posizioni interne perdute dopo la "svolta" cominformista, e attacca. Ma non la linea politica di P. Togliatti, bensì il modo in cui si è lavorato per applicarla e in cui si è mossi da parte soprattutto dei «compagni del Nord» (qui il Fronte ha subito un ridimensionamento inaspetttato). Sono questi, in molti casi, i nuclei di partito più intransigenti, più vicini al settore-organizzazione, più vicini a P. Secchia. La critica e i rilievi di questi ultimi ora li investono in pieno:
. Amendola: «In Campania e nel Molise noi abbiamo migliorato le nostre posizioni. I voti presi da noi corrispondono al buon lavoro fatto… Il cedimento della nostra posizione nella valle Padana deriva a mio parere dal fatto che non siamo riusciti a fare una politica settentrionale e che inoltre è mancata una vera e prorpia politica di Fronte»;
. E. Sereni: «Non abbiamo previsto giustamente i risultati elettorali e questo dimostra il nostro distacco dalle masse»;
. C. Negarville: «Bisogna che ci occupiamo attentamente di vedere come è stato possibile commettere gli errori che abbiamo commesso nelle nostre previsioni. Nel Sud il Fronte aveva una vita propria e un proprio peso. Nel Nord al contrario è stato solamente una formula. Nel Nord abbiamo subito una grave sconfitta e non è opportuno cercare di attenuarla. Nel Nord le prospettive sono completamente fallite. Nel Nord esistono gravi debolezze anche nelle nostre roccaforti».
Di fronte a critiche tanto decise i togliattiani di "sinistra" si trovano a mal partito: le loro tesi sono giustificazioniste, chiamano in causa i brogli elettorali, i ricatti americani, le provocazioni poliziesche, l'azione della Chiesa.
. Giacomo Pellegrini denuncia lo "stato di terrore" creato dal clero in Veneto: «Abbiamo avuto episodi di istigazione al linciaggio di nostri candidati, organizzati da frati, preti, particolarmente attivi e pericolosi».
. Umberto Massola va anche oltre: «Il terrorismo religioso ha dilagato dappertutto insieme con l'intervento padronale, il terrorismo economico e l'intervento sfacciato e provocatorio della Polizia».
. G.G. Pajetta: «Noi non abbiamo fatto delle elezioni ordinarie ma piuttosto un plebiscito la cui domanda era: volete il comunismo o no? È evidente che posta su questo terreno la questione, noi non potremmo mai avere una maggioranza legale».
La battaglia politica interna è insomma aperta.
. E. Sereni: «Le cause del nostro insuccesso non (vanno) ricercate soltanto nell'intervento dei preti, dell'America, ecc…»;
. Terracini ammonisce a non fare della «questione dei brogli la nota dominante della nostra politica».
. Pessi, responsabile genovese: «Fra le nostre deficienze deve essere sottolineata soprattutto la sottovalutazione dell'attività e della forza avversaria e il fatto che i nostri sono riusciti a mantenere i legami soltanto con il nostro solito corpo elettorale… Avevamo pensato che i buoni risultati delle elezioni sindacali, l'imponente partecipazione ai nostri comizi, il carattere offensivo della nostra propaganda fossero dei segni premonitori della nostra vittoria. Invece tali indicazioni hanno dimostrato di essere solo relativamente importanti…».
. Mazzetti, dirigente siciliano, con riferimento alla necessita di iniziative più energiche nella lotta alla mafia: «Ci dobbiamo mettere sul suo stesso terreno di azione e dobbiamo pensare alla liquidazione fisica dei suoi esponenti: Non possiamo abbandonare le posizioni che abbiamo conquistato solo perché la mafia così vuole».
Questi rilievi però non scalfiscono le convinzioni dei "duri"…:
. Arturo Colombi: «La Polizia e lo Stato cercano di provocarci… Bisognerà affrontare e resistere all'attacco che i padroni scateneranno nelle fabbriche e nello stesso tempo occorrerà sviluppare il nostro lavoro nelle forze armate e nella Polizia. Sono d'accordo con quei compagni che propongono l'uso di altri mezzi più energici nella lotta contro la mafia in Sicilia: ma credo che analoghi mezzi debbano usarsi per stroncare l'offensiva e le provocazioni padronali».
Sulla linea di non cedimento anche altri dirigenti autorevoli:
. Spano: «Sottolineo il fatto che dopo il 18 aprile si è aperta più minacciosa di prima una propaganda di provocazione e di persecuzioni individuali. Il mio parere è che ad essa si debba rispondere con altrettanta violenza»;
. Grieco: «Mi pare debba essere rilevato il pericolo di una situazione di chiaro stile fascista, almento per quanto risulta dall'atteggiamento e dalle velleità di De Gasperi… dovremo impegnare una grossa battaglia in difesa della libertà minacciata»;
. Scoccimarro: «Si tratta di creare le condizioni per una grande offensiva di massa»;
. L. Longo esprime una linea di reazione al soverchio pessimismo riscontrabile in questa riunione assieme all'urgenza di «riacquistare come avevamo prima la strada e la piazza e qui fissare il nostro Parlamento, la nostra più efficace tribuna»;
. P. Secchia: «non abbiamo saputo mobilitare tutte le nostre organizzazioni di massa»;
. D'Onofrio: «Quando dei risultati negativi si hanno su scala così vasta, tanto nelle organizzaazioni dirette da quadri qualificati, quanto in quelle dirette da quadri modesti, allora significa che vi è un difetto nella nostra politica». «Dobbiamo dare al partito una prospettiva chiara ma la prospettiva non può essere solo quella di rifare le elezioni. Noi dobbiamo dare al partito la prospettiva della lotta per la realizzazione del programma del Fronte, la lotta per le riforme di struttura attraverso la lotta delle masse». «La reazione spontanea di alcuni gruppi di compagni è stata in genere orientata in questo motivo: col metodo democratico non siamo riusciti a vincere, poiché la reazione ci ha battuti, bisogna prendere il mitra»;
. Giuseppe Rossi: «Tutti hanno compreso che l'avvenuta riorganizzazione dell'apparato dello stato borghese impedisce la conquista del potere con le elezioni dopo il 18 aprile, ma tutti si chiedono se noi lasceremo mano libera ai democristiani»;
. P. Togliatti: «La discussione non è stata buona. La critica dei risultati è stata troppo superficiale e non collegata con la necessaria autocritica»; e riferendosi a G.C. Pajetta: «ci aspettavamo da lui una maggiore autocritica se non altro credevamo che ci risparmiasse questo suo atteggiamento di stanchezza e di insoddisfazione»; e continua: «…abbiamo attenuato lo nostra fisionomia di partito che lotta per il socialismo… dovevamo batterci contro il piano Marshall, sicché su questo punto mi pare che abbiamo tenuto una posizione giusta. Per quanto riguarda il problema di Trieste mi pare che è stato sbagliato pretendere una risposta favorevole da parte sovietica… Per quanto riguarda l'intervento della Chiesa sono anch'io del parere che avremo potuto rispondere meglio a questo attacco».
Ma per allontanare il dibattito dallo sterile terreno delle recriminazioni, il leader del Pci cita i «fatti»:
«Intanto il concentramento delle forze borghesi e reazionarie intorno ad una sola organizzazione politica; secondo, il riflusso dell'ondata rivoluzionaria visibile in tutto il paese. Il ceto medio cittadino è stato trascinato a destra ed ha influenzato anche una parte della classe operaia»: E poi altri due «fatti» di «straordinaria importanza»: «Primo, lo spostamento del centro organizzativo della reazione dal Parlamento sull'Azione Cattolica, i cui capi sono il Papa, i vescovi, i parroci. Secondo, apparizione in forze della socialdemocrazia. Dobbiamo costatare d'altra parte la riduzione della massa elettorale nostra, a cui va aggiunta una massa di elettori nuovi, dal 15 al 20%, e un 5% di brogli elettorali…».
Dall'analisi dei «fatti» P. Togliatti muove ora per ricoagulare al centro il gruppo dirigente e frenare le spinte centrifughe espressesi sotto forma di battaglia politica interna.
«La nostra prospettiva generale naturalmente rimane la trasformazione socialista della società… non bisogna cadere nell'errore di credere che la prospettiva della democrazia progressiva sia definitivamente liquidata. L'importante è orientarsi bene sulle prospettive concrete. Non sarà facile smascherare la Democrazia Cristiana, né sarà facile che essa si smascheri da sola con la sua azione. Ma bisogna evitare di cadere nell'errore di difenderci solamente. Al contrario, dovremo attaccare, attaccare vivamente e dare questo tono a tutta la nostra politica. L'avvento della Dc al potere ci apre delle possibilità nuove, crea nuove formule ed alleanze, ma naturalmente impone la necessità di non cadere nella provocazione e nella leggerezza… Credo che dovremmo andare all'attacco contestando la validità delle elezioni con un grande gesto politico… Intanto bisognerà mantenere il Fronte e svilupparlo nonostante le difficoltà. Porre un'attenzione particolare al problema degli alleatI: cercarne di nuovi e potenziare i vecchi legami».

 

 

 

 





OVEST
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1948
Aprile

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DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Dal 1° gennaio 1947, in base al Canadian Citizenship Act, i canadesi diventano a pieno titolo cittadini del loro paese.
Governatore generale
Harold R.L.G. Alexander
conte Alexander of Tunis
(1946 - 1952)
Primo ministro
W.L. Mackenzie King
(1935 23 ott - 15 nov 1948)
[liberale]
Louis Saint-Laurent
(1948 nov - 1957)
[liberale]
Ministro degli Esteri
Louis Saint-Laurent
(1946 - 1948)
Lester B. Pearson
(1948 - ?)

1948
Aprile

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QUÉBEC
Primo ministro
Maurice Duplessis
(1944 ago - 1959)
[Union nationale]
Sindaco di Montréal
Camillien Houde
(1928 - 1954)
[liberale di destra]
Vescovo di Montréal
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1948
Aprile

il pittore Paul-Émile Borduas (1905-1960) lancia una critica devastante contro la società del suo tempo con il manifesto Réfus global et projections libérantes.
Il manifesto, sottoscritto da altri intellettuali del gruppo detto "automatista", chiede la liberazione dell'arte e dell'immaginazione da tutte le convenzioni sociali. Con il suo aggressivo anticlericalismo e la sua radicale difesa del libero pensiero esso procura vita dura al pittore che viene anche licenziato dalla sua cattedra alla "École du meuble" di Montréal.
[Il direttore di «Le Devoir», André Laurendeau, cattolico progressista, pur criticando l'anticlericalismo di Paul-Émile Borduas protesta contro il suo licenziamento.]

 


 

 

ONTARIO
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1948
Aprile


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NEW BRUNSWICK
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1948
Aprile


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NOVA SCOTIA
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1948
Aprile


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MANITOBA [dal 1870]
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1948
Aprile


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BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
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1948
Aprile


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ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1948
Aprile


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TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
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1948
Aprile


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ALBERTA [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia
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1948
Aprile


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SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia
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1948
Aprile


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TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934, torna allo status di colonia dipendendo intieramente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico.
Governatore
(1934 - 1949)
[governo commissariato]

1948
Aprile

-
dopo la II Guerra mondiale (1939-45) le condizioni dell'isola si modificano radicalmente con lo stanziamento di basi militari americane e canadesi che portano a una temporanea prosperità;
il governo di Londra, alle prese con un'economia devastata dal conflitto, mostra chiaramente la propria intenzione di rinunciare alla gestione dell'isola, mentre al contempo a Ottawa prevale la volontà di negoziare il suo ingresso nella Confederazione come decima provincia;

 

 


UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
H.S. Truman [33°]
(1945 12 apr - 20 gen 1953)
[Pd]
Vicepresidente
-
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
G.C. Marshall
(1947 gen - 1949)
Ministro del Tesoro
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Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
F.M. Vinson
(1946 24 giu - 8 set 1953)

1948
Aprile
3
, il Congresso dà il suo assenso all'Economic Cooperation Act – "piano Marshall" – stanziando inizialmente 5,3 Mdi di dollari;
[Ulteriori finanziamenti portano lo stanziamento totale a 13,2 Mdi dollari.]

 

 

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1948
Aprile

fine anni '40 inizio anni '50, ha una parte di primo piano nella campagna Maccartista condotta contro i comunisti e i loro presunti simpatizzanti;

 

 

CIA
(Central Intelligence Agency)
- Agenzia centrale d'informazione -
- Direttore:
. R.H. Hillenkoetter [3°] (1947 1º mag-7 ott 1950).

1948
Aprile

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[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
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1948
Aprile

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[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
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1948
Aprile

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[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
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1948
Aprile

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[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
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1948
Aprile

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[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
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1948
Aprile

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[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
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1948
Aprile

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[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
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1948
Aprile

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[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
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1948
Aprile

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[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
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1948
Aprile

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[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
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1948
Aprile

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[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
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1948
Aprile

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[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
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1948
Aprile

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[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
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1948
Aprile

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[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
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1948
Aprile

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[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
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1948
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[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
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1948
Aprile

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[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
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[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
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1948
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[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
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[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
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1948
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[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
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Governatore
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1948
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[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
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1948
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[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
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Governatore
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1948
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[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
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1948
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[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
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1948
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[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
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1948
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[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
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1948
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[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
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[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
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1948
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[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
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1948
Aprile

-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1948
Aprile

-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1948
Aprile

-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1948
Aprile

-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1948
Aprile

-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1948
Aprile

-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1948
Aprile

-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1948
Aprile

-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1948
Aprile

-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1948
Aprile

-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1948
Aprile

-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1948
Aprile

-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1948
Aprile

-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1948
Aprile

-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1948
Aprile

-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1948
Aprile

-

[-] Territorio delle HAWAII [dal 7 luglio 1898] - cap. Honolulu
 
Governatore
-
-

1948
Aprile

-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1948
Aprile

-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1948
Aprile

-

[-] Territorio dell'ALASKA [dal 1912] - cap. Juneau
[1867, 9 aprile, il senato ratifica l'atto d'acquisto del territorio dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
18 ottobre [Alaska day], avviene il passaggio di sovranità;
1884, diviene un distretto dell'Oregon;
1898, viene scoperto l'oro: questo fatto provoca una vera e propria invasione di cercatori d'oro; altro oro viene poi scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska è utilizzata come base di partenza per i cercatori.]
Governatore
-
-

1948
Aprile

-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1948
Aprile

-


a





1948
Aprile

GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
R. Grau San Martin
(1944 - 1948)
C.P. Socarrás
(1948 - 1952)
[mentre dal 1903 gli Stati Uniti hanno una loro base militare a Guantánamo, dal 1934 hanno rinunciato al diritto formale d'intervento stabilito dall'emendamento Platt»
1948
Aprile

mentre insorge la guerra fredda e si assiste ad un'ennesima depressione del mercato zuccheriero, arriva alla presidenza C.P. Socarrás;
Haiti
-
?
(? - ?)
1948
Aprile

-
- Presidente della repubblica
1948
Aprile

-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1948
Aprile

-


1948
Aprile
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
?
(? - ?)

1948
Aprile

si assiste ora a un progressivo abbandono della politica anticlericale, per cui la chiesa e i gruppi tradizionalisti vengono inseriti nell'area di consenso del sistema "istituzionale";



1948
Aprile
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1948
Aprile


-



1948
Aprile
- Presidente
J.J. Arévalo
(1945 - 1951)
(formalmente indipendente dal 1847)
1948
Aprile


-


1948
Aprile

- Presidente
gen. Maximiliano Hernández Martínez
(1931 - ?)
1948
Aprile

nella seconda guerra mondiale il paese si mantiene rigorosamente neutrale;

1948
Aprile

Honduras
- Dittatore
T. Carias Andino
(1932 - 1949)
1948
Aprile


-


1948
Aprile

- Presidente
gen. Anastasio Somoza Debayle
(1937 - 1956)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1948
Aprile


-

1948
Aprile

- Presidente della repubblica
T. Picado Michalski
(? - 1948)
[liberale]
1948
Aprile

il congresso, a maggioranza conservatrice, non accetta il risultato delle elezioni presidenziali, favorevole al riformista O. Ulate Blanco;
la mediazione dell'Organizzazione degli Stati americani riesce ad impedire una grave crisi centroamericana, in quanto Nicaragua e Honduras si sono schierati dalla parte dei conservatori, guidati da R.A. Calderón Guardia e dal presidente uscente T. Picado Michalski, mentre i riformisti hanno l'appoggio del Guatemala;
da ora si alterneranno al potere conservatori e riformisti;

1948
Aprile

República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1948
Aprile


-




1948
Aprile
- Presidente
?
(? - ?)
 

1948
Aprile
30
, Bogotà, la 9ª Conferenza panamericana decide la creazione dell'OSA (Organizzazione degli Stati Americani);



1948
Aprile

- Presidente della repubblica

?
(1936 - ?)
[dal 1945 opera una giunta rivoluzionaria instaurata da R. Betancourt di Acción democrática]
1948
Aprile

la giunta rivoluzionaria ha già promulgato una nuova costituzione che ha introdotto per la prima volta in Venezuela il suffragio universale, legalizzato i partiti politici anche d'estrema sinistra (1947) ed ora, attraverso libere elezioni, porta alla presidenza della repubblica lo scrittore R. Gallegos (1948), ma un golpe militare diretto dai conservatori lo rovescia;



1948
Aprile
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra
(1944 - ?)II
[velasquismo]
[sarà deposto anche questa volta prima della scadenza del mandato]
1948
Aprile

il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari;




1948
Aprile

- Presidente della repubblica

J.L. Bustamante Rivero
(1945 - 1950)
[Frente Democrático Nacional]
(Repubblica indipendente dal 1827)
1948
Aprile

-


1948
Aprile

- Presidente della repubblica

?
(?-?)
1948
Aprile

un nuovo blocco di forze della sinistra, raggruppando accanto alla piccola borghesia radicale strati di operai e di contadini, ha dato vita nel 1941 al MNR (Movimento nazionalista rivoluzionario) sotto la guida di V. Paz Estenssoro ma l'esercito riesce sempre a strocare con le armi qualsiasi movimento di massa per l'emancipazione;
l'oligarchia conservatrice abbatte con un colpo di stato rivoluzionario il governo progressista di J. Villaroel.

1948
Aprile

- Presidente della repubblica

G. Gonzáles Videla
(1946 - 1952)
[radicale del Frente Popular]
- Ministro della sanità
-
1948
Aprile

dopo aver inserito per la prima volta in un governo sudamericano tre ministri comunisti, il presidente interrompe bruscamente l'esperimento riformista perché premuto dagli Stati Uniti nel nuovo clima della guerra fredda; si sbarazza quindi della sinistra ponendo il PCCh (Partito comunista cileno) fuori legge;
l'ipoteca statunitense è altresì giustificata dall'apertura di un nuovo ciclo del rame;

1948
Aprile
dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica
[dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo]

- Governatore

?
(? - ?)
1948
Aprile

-
Suriname (olandese)

- Governatore

?
(? - ?)
1948
Aprile

-
Guyane Française
[dal 1946 integrata alla metropoli come dipartimento d'oltremare.]

- Governatore

?
(? - ?)
1948
Aprile

-


1948
Aprile

- Dittatore

?
(? - ?)
1948
Aprile

-



1948
Aprile

- Dittatore

gen. H. Morinigo
(1940 - 1948)
1948
Aprile

la protesta sociale esplosa in scioperi e in ribellioni di militari e liberali, inDuce H. Morinigo a dure repressioni e infine alle dimissioni;


1948
Aprile

- Presidente della repubblica

gen. J.D. Perón
(1946 giu - set 1955)
[il presidente ha instaurato la dittatura;
da maggio 1946 esiste solo il Partito unico della rivoluzione.]
1948
Aprile

-

 



Patagonia
1948
Aprile

-

1948
Aprile
-
?
(1943 - ?)
1948
Aprile

Montevideo,




1948
Aprile
Mongolia
(Repubblica popolare)
-
?
(? - ?)
[dal 1921 la vita politica è dominata dal partito unico comunista, il PRPM (Partito rivoluzionario del popolo)]
1948
Aprile

-

1948
Aprile
CINA
-
Repubblica Cinese

presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1935 dic - gen 1949)

- Presidente del PCC (Partito comunista cinese)

Mao Tse-tung
(1935 - 1949)

[i giapponesi hanno già occupato la Manciuria, Jehoi (provincia nordorientale della Cina), Chahar e Sui-yüan;
guerra cino-giapponese (1937-45): col pretesto della situazione bellica, Chiang Kai-shek riDuce al silenzio ogni forma di opposizione interna; il Kuomintang (KMT), di cui è ora diventato presidente, nel giro di un ventennio si è trasformato da forza progressista in baluardo della conservazione.]
1948
Aprile

-

Repubblica sovietica cinese
degli operai e dei contadini

(Repubblica di Kiangsi - Cina meridionale)
presidente del PCC (Partito comunista cinese)
Mao Tse-tung
(1935 - 1949)
1948
-

a


1948
Aprile
DAE HAN
(Corea)
lo stato coreano ha cessato di esistere come entità autonoma nel 1910 essendo stato annesso dal Giappone;
la conferenza interalleata del Cairo aveva deciso nel 1943 di restaurare l'indipendenza e l'integrità territoriale della penisola all'indomani del conflitto;
nonostante le due conferenze di Mosca (settembre e dicembre 1945) si siano pronunciate in favore dell'unità della penisola, il deteriorarsi della situazione internazionale per gli sviluppi della guerra fredda ha congelato la situazione esistente sicchè sorgono ora due stati distinti e rivali:

Choson
(Repubblica Democratica Popolare di Corea – a Nord)
[con capitale Pyongyang, nell'orbita sovietica.]
- Presidente
-
Kim Il Sung
(1948 set - 1972)
[segretario del Partito dei lavoratori (partito unico)]

1948
Aprile

-


DAE HAN
(Repubblica di Corea – a Sud)
[con capitale Seoul (sotto l'egida statunitense)]
- Presidente
-
Syngman Rhee
(1948 ago - ?)

1948
Aprile

-


1948
Aprile
Pakistan
(dominion del Commonwealth britannico a prevalenza musulmana)
Prima fase (1947-56): relativo predominio della Lega musulmana e dei ceti agrari tradizionalisti;
1948
Aprile

conflitto con l'India per il Kashmir (1947 dicembre-gennaio 1949):

1948
Aprile
Unione Indiana
(dominion del Commonwealth britannico a prevalenza indù)
- Primo ministro
-
Sri Jawaharlal NEHRU [Pandit] (1948 - 1964)
[Partito del Congresso]
1948
Aprile

-

a


1948
Aprile
Guerra d'Indocina
[la Francia, decisa a mantenere il controllo di tutta l'Indocina ma consapevole della necessità di soddisfare la voglia d'indipendenza dei suoi popoli, concede una ridotta autonomia al Laos e alla Cambogia;
l'ala radicale dei nazionalisti, facente capo ai movimenti Khmer Issarak e Khmer Vietminh, aderisce però alla guerriglia antifrancese coinvolgendo la Cambogia nella guerra;]
1948
dal 23 novembre 1946 è iniziato il conflitto

la lotta ha carattere prevalentemente di guerriglia;

1948
Aprile
Repubblica Democratica del Vietnam
(dal 2 settembre 1945)

1948
Aprile

-


a





1948
Aprile
(periodo Showa: 1926-45)
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901 - 1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;
[dal 1.1.1946 ha rinunciato alle proprie prerogative divine pur di salvare l'istituto monarchico.]



[Nuova costituzione dal 1° gennaio 1946]

1948
Aprile

governa ora il Partito conservatore (l'ex Partito liberale ora diventato Partito liberal-democratico) che con l'appoggio degli Stati Uniti svolge una politicia filoccidentale volta alla ricostruzione economica e a un nuovo sviluppo capitalistico;

a




1948
Aprile
[colonia spagnola dal 1900, con capitale Villa Cisneros già protettorato dal 1884, le è stata annessa militarmente nel 1934 la regione di Saguia el Hamra]
-
-
1948
Aprile

-


1948
Aprile
MAROCCO
[dal 1912 il paese è un protettorato della Francia che ha riconosciuto alla Spagna una zona di sua spettanza (Rif, Ifni, Tarfaya);
con la convenzione di Parigi la città di Tangeri è stata internazionalizzata con un proprio statuto autonomo.]
mentre il paese continua ad opporre una strenua resistenza alla "pacificazione", egli si avvicina decisamente a quei movimenti che reclamano una maggiore autonomia del Marocco, non nascondendo le sue simpatie per l'Istiqlal o Partito dell'indipendenza attorno a cui si riunisce gran parte delle forze autonomistiche; dal canto suo la Francia ha creato una residenza militare che lascia insoddisfatta ogni istanza autonomista;
Maometto V
-

(Fez 1909 - Rabat 1961)
figlio di Mulay Yusuf;
1927-57, sultano del Marocco;
[alla morte del padre]

1957-61, re del Marocco;

1948
Aprile

-


1948
Aprile
Algeria
-
-
1948
Aprile

mentre ancor prima della fine del conflitto mondiale le autorità francesi si erano impegnate a garantire alcune concessioni alla comunità musulmana, ora, con il nuovo statuto organico che istituisce un'assemblea algerina con limitati poteri deliberanti, quelle concessioni rimangono in pratica inoperanti per le forti resistenze opposte a qualsiasi modificazione del regime coloniale dalla consistente minoranza europea, i cosiddetti pieds noirs preoccupati di salvaguardare il loro predominio economico e politico rispetto alla massa della popolazione musulmana;

1948
Aprile
TUNISIA
[protettorato francese dal 1883, anche se il bey conserva formalmente le sue prerogative]
il Neo-Destur (presidente: H. Bourghiba, in carcere 1934-36 e 1938-42) dal 1934 ha come obiettivo la fine del protettorato;
- Bey
?
(?-?)

1948
Aprile

-


1948
Aprile
LIBIA
[nome romano riesumato durante il conflitto per indicare le due regioni della Tripolitania e della Cirenaica]
-
1948
in mano agli alleati;


Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;


1948, emiro di Cirenaica;


1950-69, re di Libia(Idris I);



1948
Aprile
Faruk  
(Il Cairo 1920 - Roma 1965)
figlio di re Fu'ad I;
1936-52, re d'Egitto;
mentre gode di un certo prestigio da quando nell'immediato dopoguerra ha patrocinato la creazione della Lega araba e nel 1947 ha ottenuto l'evacuazione delle truppe britanniche dal paese, la leggerezza con cui impegna l'Egitto nella disastrosa guerra contro Israele, mette in luce l'inettitudine e la corruzione degli ambienti di corte; il suo ritorno a velleità di governo personale segna inoltre il suo declino politico;


1951-52, re d'Egitto e del Sudan;
- Primo Ministro
Nukrashi Pasha
(1946 dic - dic 1948)
1948
Aprile

-


1948
Aprile
Sudan
[dalla convenzione del 18 gennaio 1899, il paese è stato costituito in "condominio" anglo-egiziano, di fatto in possedimento britannico;
la dominazione inglese ne ha accentuato la dipendenza coloniale, contestata fin dal periodo tra le due guerre mondiali dai nazionalisti sudanesi divisi tra una tendenza indipendentistica e una tendenza favorevole all'unione con l'Egitto;
nel settembre 1946 il RDA (Rassemblement Démocratique Africain) è diventato un'organizzazione popolare di massa nel Sudan (poi Mali).]
   
1948
Aprile
la WAA (Workers Affairs Association) proclama una serie di scioperi;

1948
Aprile
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896.]
-
?
(?-?)
1948
Aprile

-



1948
Aprile
Africa Occidentale Francese
(AOF – 1895-1958)

[Dall'inizio del 1946 è diventato un possedimento d'oltremare dell'Union Française, con la conseguente trasformazione dei suoi abitanti in cittadini francesi; il governatore generale viene affiancato da un Grand Conseil formato da 5 delegati di ogni singolo territorio.]

Senegal [sotto controllo francese dal 1817, sottomesso e pacificato dal 1865.] cap. Dakar.
1948
Aprile

-
il leader nazionalista Léopold Sédar Senghor, che alla conferenza di Brazzaville del 1944 ha già impostato il cammino verso l'indipendenza, è uno dei principali ispiratori dell'Union Française.

Léopold Sédar Senghor esce dal Partito socialista francese e fonda il SDB (Senegalese Democratic Bloc - Blocco democratico senegalese).
Mauritania [protettorato francese dal 1904, il territorio vi è stato annesso dal 1920 ma le autorità coloniali non verranno mai completamente a capo dello spirito d'indipendenza mauro]
1948
Aprile

-
Sudan francese [ex Senegal-Niger dal 1904, nel 1921 è tornato al suo nome originario.]
1948
Aprile

dal 1946 l'UDS (Union démocratique soudanaise), sezione locale del RDA (Rassemblement démocratique africain), ha assunto con il suo leader Modibo Keita la testa del movimento nazionale;

Alto Volta [1932-47, la colonia è soppressa e smembrata tra Costa d'Avorio, Sudan Francese e Niger]
1948
Aprile

-
Niger [completamente colonizzato dal 1920] cap. Zinder.
1948
Aprile

-
Guinea Francese [protettorato francese dal 1889, è sorta la città di Conakry nel 1890; colonia francese dal 1891;
con l'acquisizione dell'isola di Los nel 1904 ha assunto il suo assetto territoriale definitivo.]
1948
Aprile

dal 1946 sono iniziati i primi movimenti nazionalisti guidati dal PDG (Parti dèmocratique de Guinée), emanazione del moderato RDA (Rassemblement démocratique africain) dal quale il primo si distanzia anche per influenza del blocco sovietico, assumendo posizioni più radicali sotto direzione di Sékou Touré uno dei più prestigiosi leader del nascente "risveglio africano";
Costa d'Avorio [colonia francese dal 1893.]
1948
Aprile

-
Dahomey [annesso dal 1899 ma, completamente, dal 1916]
1948
Aprile

-

1948
Aprile
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1948
Aprile

-

1948
Aprile
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833;
dalla fine della prima guerra mondiale è diventata una dipendenza economica degli Stati Uniti che si sono assicurati importanti concessioni per lo sfruttamento delle piantagioni di caucciù attraverso la società Firestone;
dal 1946 mira ora a diventare uno dei maggiori "paradisi fiscali" del mondo fornendo la propria "bandiera ombra" alle flotte mercantili private di ogni nazionalità; partito di governo è il TWP (True Whig Party) che domina la scena politica liberiana da oltre un secolo.]
-
-
1948
Aprile

-

1948
Aprile
Costa d'Oro
[colonia della corona britannica dal 1874, si è ingrandita nel 1922 con l'annessione della parte occidentale (Togoland) dell'ex Togo tedesco;
dal 1946 è in vigore la "Costituzione Burns".]
- Governatore
-

1948
Aprile

-


1948
Aprile
Togo
[sotto mandato francese dalla fine della prima guerra mondiale, dal 1922 il territorio comprende solo la parte orientale dell'ex Togo tedesco e mantiene una distinta fisionomia giuridica.]
?
(?-?)
1948
Aprile

-


1948
Aprile
comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1948
Aprile


Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1948
Aprile

all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
vari elementi di divisione si portano avanti dal 1922;
sale il movimento nazionalista;
Lagos
1948
Aprile

-





1948
Aprile
Camerun
[dal 1920 l'ex protettorato franco-britannico è diviso in due mandati coloniali previsti dal trattato di Versailles]
Njoya
-
(? - ?) c
1883-1933, re dei bantu;

Mandato (1) [alla Gran Bretagna, la porzione nordorientale, circa un quinto del paese]
1948
Aprile

-
Mandato (2) [alla Francia, il resto (ha recuperato anche i territori ceduti nel 1911); dal 1946 è entrato a far parte dell'Union Française.]
1948
Aprile

l'UPC (Union des populations du Cameroun) è alla testa della lotta per l'indipendenza (1948-58);

1948
Aprile
Africa Equatoriale Francese
(1910-1958)
1910, la Francia crea questa nuova unità amministrativa che, pur mantenendo a Brazzaville la sede del governatore generale, è divisa in quattro ripartizioni:
Medio Congo [ex Congo Francese»
-
1948
Aprile

André Matsua, fondatore nel 1925 della Société amicale des originaires de l'Afrique Equatoriale Française e finora sopravvissuta nella clandestinità, si trova ora arruolato nell'esercito francese;
nuovamente arrestato sotto l'imputazione di "intelligenza col nemico" è ricondotto a Brazaville. Qui tutti gli esponenti del movimeno amicale, divenuti fautori sempre più decisi delle rivendicazioni autonomiste delle popolazioni Bakongo, sono condannati a morte e fucilati.

Gabon [già assorbito dal Congo Francese nel 1888 e ora separato]
-
1948
Aprile

-
Ubangi Sciari (Oubangui-Chari) [ex Impero Centrafricano, diventato colonia francese dal 1905; Territorio d'oltremare dal 1946.]
-
1948
Aprile

-

Ciad [Territorio d'oltremare dal 1946.]
-
1948
Aprile

-


1948
Aprile
Congo Belga
[colonia dello stato belga dal 1908]
(capitale: Lépoldville)
[il territorio dello Zaire, già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda:
- nel 1880 è stato posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;
- 1885-1908, sotto la sovranità (esercitata a titolo personale) di Leopoldo II re del Belgio.]
Governatore
-
1948
Aprile

Dalla fine della seconda guerra mondiale si sviluppa nel paese un movimento di liberazione con orientamenti progressisti, diffuso specialmente nelle città, fra gli strati di popolazione indigena che, venuti a contatto con la cultura europea, hanno abbandonato gli antichi costumi tribali e maturato una coscienza nazionale.
Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1948
nella zona dell'attuale Jadotville, la Union Minière:
- nel 1917, a Likasi, ha aperto un'altra grande miniera di rame (dopo quella iniziale a Elisabethville);
- nel 1921, a Panda, ha installato un concentratore di minerale;
- nel 1928, a Shituru, ha inaugurato un nuovo complesso industriale, di gran lunga il maggiore del Congo e fra i più imponenti dell'intera Africa.
ll complesso industriale [intitolato a Jean Jadot] forma una delle capitali mondiali del rame.
Ruanda-Urundi [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1948
-



1948
Aprile
-
ETIOPIA
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]
-

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio del principe Makonnen e nipote di Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
da maggio 1941 è rientrato insieme alle truppe inglesi ad Addis Abeba;

ERITREA

1948
Aprile

-
dopo il trattato di pace del 1947 è sotto l'amministrazione provvisoria della Gran Bretagna;

SOMALIA
L'integrazione amministrativa da parte degli inglesi dei due territori ex Somalia Britannica ed ex Somalia Italiana, favorisce l'aggregazione delle forze nazionaliste nel partito Somali Youth League (Lega dei Giovani Somali) avviando il movimento indipendentista;
Progetto della Grande Somalia: rimane inoperante.

Dimostrazioni anti-italiane per l'indipendenza sono segnalate a Mogadiscio. Alcuni italani perdono la vita. Il governo di "amminsitrazione fiduciaria" reagisce duramente, mentre l'Italia è retta da un governo di coalizione, presieduto da A. De Gasperi.
1948
Aprile

-
i partiti socialista e comunista "bianchi" della Somalia dichiarano all'assemblea dell'ONU: «Ci dovrebbe essere una differenza di salario tra lavoratori bianchi e lavoratori negri».

Viene costituita la Società Approvvigionamenti Navigazione Italo-Somala (cap. L. 100.000).
Attraverso questa società l'armatore Marsano possiede anche due bananiere:
- piroscafo Giuba
[subirà la perdita totale del carico, nolo pagato quasi per intero ed effettiva perdita per l'azienda di oltre 100 Mni di lire; ciò nonostante sarà ancora noleggiato]
- piroscafo Genale
[arriverà a Napoli con il carico interamente danneggiato dal cattivo funzionamento delle stive frigorifere e quindi deprezzato del 50%; ciò nonostante sarà rinoleggiato per altri quattro anni].
Ernesto Rossi, I nostri quattrini, Laterza Bari 1964.]

Somalia Francese [Territorio d'oltremare dal 1946.]
il porto di Gibuti (1888) è collegato per ferrovia alla capitale etiopica Addis Abeba (1897-1917);
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1948
Aprile

-
a



1948
Aprile
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894]
-
-
1948
Aprile

formalmente diviso in quattro regni federati, è uno dei possedimenti più prosperi della Gran Bretagna in Africa.

Mukasa forma l'UAFU (Uganda African Farmers Union - Unione Ugandese degli Agricoltori Africani) come ramificazione dei "Figli di Kintu" e fonda una "Scuola Indipedente".
La fame di terre e i ristagno politico spingono i Baganda all'insurrezione e alla richiesta del diritto di voto. Il popolo rifiuta il sistema del Lukiko e il consiglio "Legislativo" consultivo.

Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
-
-
1948
Aprile

Il partito nazionalista KAU (Kenya African Union) è diretto dall'antropologo Jomo Kenyatta.

Gli inglesi espellono trentamila africani, tra donne, bambini e uomini, da Ol-Engruoen, e ne confiscano il bestiame. I contadini oppongono resistenza: 73, incluse 26 donne, vengono imprigionati.
La polizia britannica redige un rapporto sulle "attività segrete" di una nuova organizzazione, i Mau-Mau, attivi nella Rift Valley (Kenya).






1948
Aprile
[dalla fine del primo conflitto mondiale (novembre 1918) il territorio è attribuito dalla Società delle Nazioni in mandato [Mandato B] alla Gran Bretagna che concede una relativa autonomia interna.]
-
-
1948
Aprile

nel Consiglio Legislativo vengono ammessi i primi membri africani (quattro) e asiatici (tre).

1948
Aprile
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica.]
-
?
(?-?)
1948
Aprile

scioperi popolari e regime d'emergenza;


1948
Aprile
Angola
- Governatore
?
(? - ?)

1948
Aprile

-


1948
Aprile
Rhodesia
1948
Aprile

ribattezzato Rhodesia dal 1895 in onore di Cecil J. Rhodes;
dal 1890 la British South Africa Chartered Co., società fondata da Cecil J. Rhodes, ha ottenuto da re LoBenguella la concessione esclusiva di sfruttamento venticinquennale del territorio del protettorato sui maTabele;
Rhodesia del Nord-Ovest [protettorato dal 1899, dal 1914, è uno dei più poveri possedimenti britannici]
-
-
1948
Aprile

passata dal 1924 sotto il controllo statale, ha mantenuto lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office;
la crescente opposizione africana porta alla formazione del NRAC (Congresso Africano della Rhodesia del Nord) guidato da G.L. Mbikusita;
Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911]
-
-
1948
Aprile

passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese;
[la situazione rimarrà così fino al secondo dopoguerra: vedi 1953]

1948
Aprile
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907]
-
-
1948
Aprile

sin dall'inizio del secolo fermenti antibritannici sono già sorti e ora si diffondono a causa dell'indiscriminata diffusione delle piantagioni coloniali a scapito delle colture alimentari per il fabbisogno della popolazione (in costante aumento);
dal 1944 il movimento nazionalista nero ha ripreso vigore con la fondazione del NAC (Nyasaland African Congress);


1948
Aprile
Mozambico
-
-
1948
Aprile

il Portogallo, che nel 1923 ha integrato il triangolo di Kionga, procede tra le due guerre al riassetto definitivo del possedimento gestito in parte dalla società privata Companhia de Moçambique;


1948
Aprile
Madagascar
(Imérina)
[annesso alla Francia dal 1896]
- Governatore
Cayla
(? - ?)
1948
Aprile

continuano le repressioni provocate dal fallito moto insurrezionale del 1947 diretto dal MDRM (Mouvement Démocratique de la Rénovation Malgache);




1948
Aprile
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931)]
- Primo ministro
J.C. Smuts
(1939 - 1948)
[Partito afrikaner (unionista)]
D.F. Malan (1948 - 1954)
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministr azione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni; nel tentativo di diminuire il costo del lavoro nell'industria mineraria colpita da recessione in conseguenza del declino del gold standard, il primo ministro fa ricorso alla manodopera africana semispecializzata;
mentre dal 1925 l'afrikaans ha rimpiazzato l'olandese come seconda lingua ufficiale dell'Unione, sono in vigore: Native Land Act (dal 1913) e Colour Bar Act (dal 1926);
dal 1934 il Partito afrikaner (unionista) di J.C. Smuts e il Nationalist Party (nazionalista) di J.B.M. Hertzog si sono fusi nell'United Party favorendo così l'aggregazione in partito politico della destra ultrarazzista e apertamente filonazista di D.F. Malan (Purified Nationalist Party) a cui nel 1936 Hertzog e Smuts hanno dovuto concedere il Representation of Natives Act che sospende i diritti politici della comunità nera;
grazie alla posizione favorevole all'ingresso del paese nel congflitto a fianco degli alleati (80 voti contro 67)

1948
Aprile

-







1948
Aprile
LEGA ARABA
Il 22 marzo 1945 è nata al Cairo questa lega fondata da Egitto, Libano, Siria, Giordania, Iraq, Arabia Saudita e Yemen;
1953, Libia
1956, Sudan
1958, Tunisia e Marocco
1961, Kuwait
1962, Algeria.
Fa parte anche l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina), presieduta da Yasir Arafat.
1948
Aprile

-




1948
Aprile
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
'Abd al-'Aziz III o ibn Sa'ud
Albero genealogico
(Riyadh 1887-Taif 1953)
discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1891, la dinastia viene scalzata dalla capitale Riyadh a opera dei rivali Banu Rashid del Gebel Shammar;
1902-13, ristabilisce con una serie di campagne l'unità del Neged, intraprendendo dopo il crollo dell'impero ottomano l'unificazione della penisola arabica;
1915-18, prima guerra mondiale: pur avendo stipulato un accordo di alleanza con la Gran Bretagna (1915), si mantiene neutrale dedicandosi al consolidamento interno dello stato, da lui organizzato sulla base di colonie agricolo-militari di contadini soldati legati al sovrano da un patto ("fratelli fedeli");
1918, approfitta dei contrasti anglo-francesi nel Vicino Oriente per sviluppare una tempestiva politica di annessioni;
1919, si annette il Gebel Shammar;
1924, si annette la Mecca;
1925, si annette Gidda;
1926, re del Higiaz;
1927-32, re del Higiaz e del Neged;
[… e dipendenze];
riconosciuto al congresso musulmano universale della Mecca, ottiene anche il riconoscimento della Gran Bretagna (trattato di Gidda);
1932 (27 settembre) procede alla piena integrazione dei suoi possedimenti dando ad essi il nome di Regno Arabo Saudita;
1932-53, re dell'Arabia Saudita;
uno dei principali protagonisti del risorgimento arabo;
1948
Aprile

guerra arabo-israeliana (1948-49): coinvolge il paese solo nominalmente;


1948
Aprile
Yemen
(imamato)
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
? 

1948
Aprile

una congiura di palazzo capeggiata dagli stessi membri della famiglia reale, sopprime il vecchio Yahya, al potere dal 1911, tentando così di avviare una cauta modernizzazione tramite il ricorso a capitali occidentali e di inserire il paese nei nuovi equilibri panarabi;


1948
Aprile
Regno Hashemita del Giordano
(Giordania)
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
Abdullah o 'Abd Allah ibn al-Husayn
(La Mecca 1882 - Gerusalemme 1951) secondogenito del re del Higiaz Husayn ibn 'Ali, della dinastia degli Hashimiti o Hashemiti;
1920, re dell'Iraq;
[designato dal Congresso panarabo di Damasco]
1921, deve cedere il trono iracheno al fratello maggiore Faysal, espulso dalla Siria dai francesi, ottenendo in cambio l'emirato autonomo di Transgiordania, sotto mandato britannico;
1921-46, emiro di Transgiordania [sotto mandato britannico];
1933, dopo la morte del fratello Faysal, ne riprende il progetto di creazione di una "grande Siria" (Transgiordania, Palestina, Libano e Siria) rinsaldando a tale scopo l'alleanza con la Gran Bretagna;
1946-51, re del Regno hashemita del Giordano;
[ottenuta l'indipendenza dal mandato britannico, assume il titolo di re e muta il nome dell'emirato autonomo di Transgiordania in questo]
1948
Aprile

guerra arabo-israeliana (1948-49):


1948
Aprile

[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]

- Presidente
Bachara al-Khury
(1943 - 1952)
1948
Aprile

la Francia continua a intrattenere con Beirut rapporti privilegiati in campo militare e finanziario, che consentono ai ceti dirigenti del periodo coloniale di serbare la loro autonomia;
guerra arabo-israeliana (1948-49):


1948
Aprile
Repubblica araba di Siria

[dall'aprile 1946 il paese ha conseguito la piena indipendenza.]

- Presidente
Shukri al-Quwwatli
(1946 apr - ?)
[leader nazionalista]
1947
guerra arabo-israeliana (1948-49): vi prende parte come membro della "Lega araba";


1948
Aprile
[dal 1922 la regione è stata attribuita in mandato dalla Società delle Nazioni alla Gran Bretagna, sulla base del piano di spartizione del levante convenuto da inglesi e francesi (accordo Sykes-Picot);
dal 1939 (libro bianco del maggio 1939) il governo inglese ha formulato la proposta, respinta dagli interessati, di istituire uno stato arabo palestinese indipendente, nell'arco di un decennio;
dal 1942 a New York l'Organizzazione sionistica mondiale pensa di dar vita a uno stato ebraico indipendente,
… ogni mediazione è improponibile;
dal 1947 la risoluzione dell'ONU di spartire la Palestina in due stati nazionali, internazionalizzando pro tempore Gerusalemme, non viene accettata dagli arabi;
l'URSS appoggia la costituzione dello stato di Israele.]
- Alto Commissario britannico
?
(?-?)
 

1948
Aprile
vengono sferrati attacchi contro i villaggi arabi in posizioni strategiche.
Unità arabe irregolari, circa 3000 volontari, cominciano ad infiltrarsi nel paese dalla Siria, dal Libano e dall'Egitto per aiutare gli arabi della Palestina nei loro attacchi contro le comunità ebraiche e impedire il traffico nelle vie di comunicazione.

L'esercito di liberazione araba riscuote alcuni successi iniziali, ma non può far molto contro le superiori forze sionistie.








1948
Aprile
Repubblica di Israele
 
- Presidente  
?
(1948 - 1952)
- Primo ministro  
David Ben Gurion
(1948 - dic 1953)
[MAPAL]
MAPAL (Organizzazione sionistica mondiale - Partito laburista);
David Ben Gurion è a capo di una coalizione di centro-sinistra; parlamento unicamerale (Knesset);

1948
Aprile

-



1948
Aprile
Iraq
[dal 1930 l'Iraq è "formalmente" indipendente; dal 1930 rimane infatti ancora legato alla Gran Bretagna da un trattato 25le;
membro fondatore delle Nazioni Unite (1945) e della "Lega araba" (22 marzo 1945).]
Faysal II

(? - 1958)
figlio di Ghazi I
1939-58, re dell'Iraq;


- Presidente del consiglio di reggenza
Nuri al-Sa'id
(?-?)
Kurdistan (iracheno)
1948
Aprile

le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk;



1948
Aprile
Iran
[mentre dal 1928 sono state annullate tutte le concessioni di extraterritorialità, dal 1933 è stato rinegoziato l'accordo con la AIOC (Anglo-Iranian Oil Company) che continua a sfruttare (1909-51) gli ingenti giacimenti petroliferi.]
Muhammad Reza Pahlavi

(Teheran 1919 - Il Cairo 1980)
primogenito di Reza Khan Pahlavi imperatore (scià) dell'Iran, educato all'occidentale;
1941-79, scià dell'Iran;
sale al trono dopo l'abdicazione del padre;



1948
Aprile

-

Alcuni negoziati avviati con la AIOC (Anglo-Iranian Oil Company) per aumentare i dividendi iraniani vengono vanificati da M. Mossadeq e dai suoi seguaci al Maglis, insistendo sul diritto dell'Iran a riconquistare il controllo sulla principale risorsa natuarale del paese.







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