Papa
Benedetto XV
(1914-22)
- segretario di Stato: card. P.
Gasparri.
1915
Novembre
-
"Operazione
Eisbär"
[orso bianco]
«segue da ottobre»
1915
Novembre
i servizi segreti tedeschi fanno sapere che sono state date quasi
duecentomila lire a padre Antonio Lapoma
e a mons. Francesco Marchetti Selvaggini,
il nunzio papale in Svizzera;
[Quando, scoppiato lo "scandalo Gerlach",
l'Italia chiederà al Vaticano di consegnare i responsabili, Benedetto
XV risponderà che la Santa Sede è stata la principale
vittima.]
«segue»
"Operazione Eire"
1915
Novembre
2, l'irlandese sir R.
Casement arriva a Berlino e partecipa a diversi incontri dove
sostiene la necessità di espellere gli inglesi dall'Irlanda;
Franz von Stockhammern, a cui è affidata l'operazione, ascolta
sir R.
Casement il quale propone la creazione di una truppa composta
da prigionieri irlandesi appartenenti all'esercito britannico e rinchiusi
nei campi di prigionia tedeschi; mentre sir R.
Casement si occupa del reclutamento, Franz
von Stockhammern procura il denaro… i fondi versati in Svizzera
al papa per il suo appoggio alla neutralità italiana;
l'Entità, attraverso
padre Antonio Lapoma, intercetta la deviazione
dei fondi dai conti vaticani ad uno intestato a sir R.
Casement e ne informa il segretario di Stato e il papa;
Lucerna, viene convocata una riunione urgente con Franz
von Stockhammern il quale dichiara che stanno reclutando irlandesi
che odiano gli inglesi e che vogliono combattere a fianco dei tedeschi;
la truppa reclutata da sir R.
Casement viene inviata a Zossen, un luogo sicuro a sud di Berlino;
l'ex diplomatico irlandese al servizio britannico ottiene anche la liberazione
di tre irlandesi catturati in Francia e rinchiusi nel campo di Ruthleben
i quali vengono inviati clandestinamente in Irlanda per incontrare i capi
rivoluzonari dell'isola; ma uno dei tre viene fatto prigioniero dagli
inglesi e svela l' "operazione Eire"
e i rapporti di sir R.
Casement con i tedeschi;
deciso a non continuare nell'operazione, nonostante l'obbligo impostogli
da Franz von Stockhammern, sir R.
Casement lascia il controllo dell'operaione a John
Devoy, un capo rivoluzionario irlandese negli Stati Uniti; sia
John Devoy che il giudice Cohalan,
altro nazionalista irlandese a Washington, chiedono ai tedeschi di appoggiare
la creazione di una Repubblica d'Irlanda… ma il kaiser non è interessato
a questioni utopiche;
i telegrammi tra l'ambasciata di Germania a Washington e lo spionaggio
tedesco a Berlino permettono invece agli inglesi di ottenere le informazioni
più importanti del piano:
lo sbarco dovrebbe avvenire sulle spiagge della baia di Tralee;
"Seconda Internazionale"
«segue da 1914»
1915
Zimmerwald, solo ora il crollo dell'internazionalismo proletario e le
deboli resistenze opposte nei vari paesi da piccoli gruppi o singoli individui
alle direzioni dei partiti, rendono possibile la convocazione di questa
conferenza internazionale.
Vi partecipano i rappresentanti della corrente antibellicista che sono
però divisi fra:
- i sostenitori di una semplice azione tendente a promuovere trattative
fra le potenze, in vista di una pace senza indennità e senza annessioni,
- i fautori di una lotta rivoluzionaria internazionale tendente a trasformare
la guerra imperialista in guerra civile.
La conferenza decide anche la creazione di una Commissione socialista
internazionale.
«segue 1916»
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«Il
Messaggero»
«segue da 1911»
1915, la proprietà passa ai Perrone dell'Ansaldo
e alla Banca italiana di sconto;
«segue 1943»
«segue da 1906»
1915, di fronte alla grande guerra il quotidiano sostiene una linea decisamente
neutralistica;
«segue 1918»
«Il Bastone»
[settimanale satirico ultraclericale]
«segue da 1908»
1915
- direttore: Vitaliano Garcea, calabrese;
Novembre
il giornale inizia a ricevere finanziamenti da mons. R.
von Gerlach tramite lo spedizioniere pontificio Giuseppe
Ambrogetti.
«segue dic 1916»
«La Vittoria»
«segue da set 1915»
1915
- direttore: Francesco Raspagliesi Nicolosi;
Novembre
18, senza informare gli "Affari riservati", l'avv.
Archita Valente parte per Lucerna munito
di una lettera di presentazione per il giornalista napoletano Mario
Pomarici; il direttore gli raccomanda altresì di far sapere
al barone Franz von Stockhammern che la situazione
economica del giornale è sempre difficile.
L'offerta di collaborazione di Archita Valente
viene accettata dal barone che s'impegna a dargli uno stipendio di 1500
lire al mese, per la fornitura di notizie politiche, economiche e militari,
più compensi varianti dalle 2500 alle 5000 lire se le informative
assumeranno il carattere più impegnativo di relazioni.
Le informazioni saranno inserite, usando una fraseologia convenzionale,
nella rubrica degli annunci amorosi pubblicati quotidianamente da «Il
Giornale d'Italia».
Per l'invio delle relazioni e per i pagamenti si seguirà la stessa
via delle sovvenzioni al quotidiano «La Vittoria» e al settimanale
«Il Bastone»: Giuseppe
Ambrogetti-Mario Pomarici.
L'avvocato fa ritorno a Roma.
[Naturalmente l'avv. Archita Valente è
tenuto all'oscuro del rapporto tra mons. R.
von Gerlach e Giuseppe Ambrogetti.
Egli lo conosce ma non lo fa trapelare.]
«segue dic 1915»
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