Papa
Benedetto XV
(1914-22)
- segretario di Stato: card. P.
Gasparri.
1915
Febbraio
21, alcuni agenti dell'Entità
intercettano l'arrivo a Roma di M.
Erzberger, leader del partito centrista cattolico in Germania,
un uomo che gode del rispetto delle alte sfere del Vaticano e noto anche
al papa;
è arrivato a Roma per ordine del kaiser Guglielmo
II per offrire le terre irredente al papa che, in cambio,
dovrebbe convincere l'Italia a non intervenire nel conflitto;
in pratica l'offerta presentata dalla spia M.
Erzberger prevede la cessione al Vaticano del Trentino austriaco,
dove verrebbe creata un'enclave papale indipendente che permetterebbe
allo Stato pontificio di avere uno sbocco sul mare; mentre l'SP
appoggia la proposta, l'Entità
consiglia il card. P.
Gasparri di rifiutarla; sia il papa che il segretario di Stato
sanno infatti che, accettando l'offerta, finirebbe anche la neutralità
del Vaticano;
nel frattempo, divenuto un canale sicuro per lo scambio di informazioni
tra il Vaticano e Berlino, M.
Erzberger diventa presto un alleato dell'Entità
e una fonte di finanziamento per il Vaticano perché, su ordine
del kaiser Guglielmo II, versa grandi somme
di denaro, a titolo di "donazioni", al Tesoro papale.
[Questa questione del denaro sarà fonte di contrasto tra gli storici.
Comunque, il Vaticano, se non è proprio in bancarotta, si trova
in una situazione finanziaria molto delicata tale da poter mettere in
pericolo, in un futuro non troppo lontano, la stessa macchina del papato.]
Mentre i flussi finanziari tra la Germania e il Vaticano vengono inclusi
nella contabilità relativa all' "obolo di San Pietro",
come unità di collegamento l'Entità
sceglie padre Antonio Lapoma, un sacerdote
filotedesco che lavora a Potenza;
inizia così la:
"Operazione
Eisbär"
[orso bianco]
così chiamata dal nome con cui lo spionaggio tedesco a Roma riferisce
al papa;
come prima mossa l'operazione prevede la raccolta di denaro per il Vaticano
tra i cittadini degli Imperi centrali; con un sistema di canalizzazione
creato appositamente dalle banche svizzere, mentre ai cittadini tedeschi
si dice che i soldi sono destinati ai feriti di guerra, il flusso del
denaro, a cui non è stato posto alcun limite, arriva in Vaticano;
mentre l'intelligence italiana non immagina tutto ciò, convinta
invece che le casse vaticane siano vuote, l'agente del kaiser M.
Erzberger ha già strette relazioni con un diplomatico
dell'ambasciata tedesca a Roma, Franz von Stockhammern
che allo scoppio della guerra ha assunto la direzione dei servizi segreti
tedeschi in Italia;
i quattro:
. M. Erzberger;
. Antonio Lapoma, prete di Potenza;
. l'Entità;
. Franz von Stockhammern, ospite all'Hotel
de Russie di Roma,
realizzano operazioni coperte per evitare l'ingresso dell'Italia in guerra;
per appoggiare le voci neutraliste dei giornali cattolici Franz
von Stockhammern decide di inviare ai loro direttori un aiuto economico
piuttosto sostanzioso e di chiedere ai sacerdoti filo-tedeschi di aiutarlo
a sostenere la propaganda tedesca attraverso la stesura di articoli che
possano influenzare la posizione dei lettori cattolici;
sir Henry Howard, ambasciatore britannico
presso la Santa Sede, venuto a conoscenza di alcune riunioni sospette
tenutesi nelle stanze riservate all'Hotel de Russie
di Roma, presenta una protesta ufficiale in Vaticano al card. P.
Gasparri ma senza alcun effetto;
mentre Franz von Stockhammern si lavora la
stampa, M.
Erzberger coltiva i rapporti con Antonio
Lapoma che si occupa di diffondere la propaganda neutralista per
conto dell'ambasciata tedesca, scrive relazioni sull'opinione politica
delle regioni del Sud, distribuisce denaro tedesco alle diocesi rurali
della Basilicata e della Calabria sotto forma di "offerte di massa"
e spinge i vescovi delle regioni meridionali a far pressione sui delegati
parlamentari delle loro diocesi affinché si oppongano alla guerra;
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"Seconda Internazionale"
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1915
Zimmerwald, solo ora il crollo dell'internazionalismo proletario e le
deboli resistenze opposte nei vari paesi da piccoli gruppi o singoli individui
alle direzioni dei partiti, rendono possibile la convocazione di questa
conferenza internazionale.
Vi partecipano i rappresentanti della corrente antibellicista che sono
però divisi fra:
- i sostenitori di una semplice azione tendente a promuovere trattative
fra le potenze, in vista di una pace senza indennità e senza annessioni,
- i fautori di una lotta rivoluzionaria internazionale tendente a trasformare
la guerra imperialista in guerra civile.
La conferenza decide anche la creazione di una Commissione socialista
internazionale.
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«Il
Messaggero»
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1915, la proprietà passa ai Perrone dell'Ansaldo
e alla Banca italiana di sconto;
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1915, di fronte alla grande guerra il quotidiano sostiene una linea decisamente
neutralistica;
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