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ANNO 1940
NOVEMBRE
STORIA e POLITICA RELIGIONE e FILOSOFIA ARTE Bancarella Libri usati
Cosa Nostra
SCIENZE ECONOMIA LETTERE e TEATRO CINEMA

Papa Pio XII
(1939-58)

- segretario di Stato: card. L. Maglione
(1939 mar-ago 1944);
- responsabile dell'Entità: card. P. Fumasoni Biondi.

FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)

«segue da 1939»
1940, nata e sviluppatasi come associazione d'élite, inquadrata nell' "Opera dei congressi",
al suo interno si formano numerosi esponenti cattolici della classe dirigente italiana;
guardata a vista dal regime fascista, si deve occupare solo di religione;
1939-42, presidente Aldo Moro;
1940, giugno, Giulio Andreotti è direttore del periodico «Azione Fucina»;
assistenti ecclesiastici:
. mons. Guido Anichini,
. don Emilio Guano,
. don Franco Costa;
«segue 1941» USA

1940, 5 novembre, Franklin Delano Roosevelt viene rieletto per la terza volta presidente degli Stati Uniti;

II GUERRA MONDIALE





1940
Novembre
Austria
(Ostmark - "Marca Orientale" del Terzo Reich)
"Anschluss" [annessione]: l'Austria è stata unita alla Germania.
[Ufficialmente dal 21 Marzo 1938 (sancito dal plebiscito successivo del 10 Aprile).]
1940
Novembre

Mauthausen, nei due mesi appena trascorsi 240 studenti e ufficiali polacchi sono stati uccisi;



GERMANIA
1940
Novembre
Partito unico: NSDAP (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei – Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori).
- Führer e Cancelliere del Reich
Adolf Hitler
(1934 agosto-aprile 1945)
[In lui sono unificati i poteri di capo dell'esecutivo e di comandante delle forze armate tedesche.]
- Segretario della Cancelleria
H.H. Lammers
(1933 gen-1943)
Propaganda
Joseph Paul Goebbels
(1933 mar-apr 1945)
Interno
Wilhelm Frick
(1933 gen-ago 1943)
Affari Esteri
Joachim von Ribbentrop
(1938 feb-apr 1945)
OKW
(Oberkommando der Wehrmacht - Comando supremo delle forze armate germaniche)
Wilhelm Keitel
(1938 feb-mag 1945)
[Capo ma senza alcun potere esecutivo, facente funzione anche di ministro della difesa]
Esercito
col.gen. Walter von Brauchitsch
(1938 4 feb - 19 dic 1941)
Marina
gen.amm. Erich Raeder
(1937 - gen 1943)
Aviazione
Hermann Göring
(1933 gen-apr 1945)
Giustizia
Franz Gürtner
(1932 lug-gen 1941)
Economia
Wirtschaftsbeauftragter
Walther Funk
(1938 feb - apr 1945)
Finanze
conte J.L. Schwerin von Krosigk
(1933 gen-apr 1945)
Alimentazione
e Agricoltura
Walter Darré
(1933 gen-mag 1942)
Lavoro
Franz Seldte
(1933 gen-apr 1945)
Trasporti
Julius Dorpmüller
(1937-apr 1945)
Dal 14 luglio 1933 ufficialmente tutti i partiti sono aboliti.

1940
Nazismo

Novembre
Molotov, giunto a Berlino, raggiunge la sua ambasciata;



1940
Novembre
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
Wladyslaw Raczkiewicz
(1939 30 set - 6 giu 1947)
Primo ministro
W.E. Sikorsky
(1940 18 lug - 4 lug 1943)
Esponente del nazionalismo polacco rifugiatosi in Francia nel 1925 ed ora trasferitosi a Londra, W.E. Sikorsky stringe rapporti di alleanza con l'URSS che permettono la costituzione di un'armata di ex prigionieri polacchi agli ordini del gen. W. Anders.
-
1940
Novembre
Governatorato di Polonia
(dal 1° settembre 1939)
1940
Novembre

-


1940
Novembre
Governo cecoslovacco
in esilio a Londra
Capo del governo
E. Beneš
(1939 - 1945)
Ministro degli Esteri
Jan Masaryk
(1939 - 1945)
1940
Novembre
- dal 15 marzo 1939 le truppe naziste
hanno occupato la Boemia e la Moravia
-
1940
Novembre

ora A. Hitler dispone delle ricche miniere di Joachimstal in Boemia, e la Wehrmacht non perde tempo nello sfruttare al massimo i giacimenti di minerale pesante ivi presenti;


1940
Novembre
SLOVACCHIA
Presidente del governo regionale
mons. J. Tiso
(1938 - 1945)
[governo orientato in senso fascista]
-

1940
Novembre
ad opera dell'ambasciatore tedesco a Bratislava von Killinger, si tiene il cosiddetto "compromesso di Salisburgo";
il presidente accetta di fatto di dividere il potere con le "Guardie di Hlinka";
l'arrivo al potere di Tuka e di Mach determina un aggravarsi delle condizioni degli ebrei slovacchi;





1940
Novembre
FRIULI-VENEZIA GIULIA,
ISTRIA, Fiume e Zara
VENEZIA GIULIA
Trattato di Rapallo: 12 novembre 1920.
- il confine fra l'Italia e lo stato S.H.S. è stabilito al Monte Nevoso in Carniola, con l'Istria, Zara e un perimetro di circa 7 km intorno a questa città, le isole di Cherso, Lussin, Lagosta e Pelagosa con gli isolati adiacenti attribuiti all'Italia.
1940
Novembre
-



ISTRIA
1940
Novembre

-
Fiume
Con questi accordi (Roma 23 ott 1922, gen 1924, feb 1925 e Nettuno 20 lug 1925) lo stato libero di Fiume scompare per essere assorbito nel Regno d'Italia.
[In seguito si avranno vivaci controversie tra l'Italia e la Jugoslavia perché la sistemazione è tutt'altro che esauriente, ma non ci saranno ulteriori modifiche territoriali.]
1940
Novembre

-
Zara [in Dalmazia]
Con questi accordi (Roma 23 ott 1922, gen 1924, feb 1925 e Nettuno 20 lug 1925) la Jugoslavia viene a comprendere tutta la Dalmazia meno Zara.
1940
Novembre

-

1940
Novembre

- dal 1918: unificazione di serbi, croati, sloveni, macedoni, montenegrini; regno privo del litorale dalmata (rimasto all'Italia in seguito al trattato di pace) e della Carinzia (rimasta all'Austria);
- dal 1921 monarchia parlamentare ereditaria;
- dal 1929 è sospesa la costituzione del 1921;
- dall'aprile 1937 il governo italofilo di Stojadinovich ha concluso un trattato di amicizia e di strette e intense relazioni commerciali con l'Italia;
- dal 1938 i partiti democratici serbi hanno stipulato un accordo politico con il Partito contadino croato ed ora il principe Pavel realizza un accordo con i croati, concedendo alla Provincia unita di Croazia un'effettiva autonomia di governo.

Petar II Karagjorgjevic
Albero genealogico

( Belgrado 6 settembre 1923 – Denver, USA 3 novembre 1970)
figlio di Alessandro I e della p.ssa Maria di Romania;
1934 9 ott-29 nov 1945, re di Jugoslavia;
[a 11 anni sotto un Consiglio di reggenza presieduto dal principe Pavel Karagjorgjevic, cugino di Alessandro I.]
1940
Novembre

-

Primo ministro
Dragisa Cvetkovic
(1939 feb - mar 1941)
 
SLOVENIA
dal 1918 è entrata a far parte del regno con un proprio governo locale;
1940
Novembre

-
CROAZIA - [banato autonomo di Croazia]
postasi sin dal 1929 al servizio del fascismo tedesco e italiano, l'organizzazione nazionalista croata (gli ustaša guidati da Ante Pavelic) nel 1939 è riuscita ad ottenere un banato autonomo.

1940
Novembre
Zagabria, in piena clandestinità, Tito (Josip Broz) organizza la V conferenza del Partito comunista jugoslavo ed è eletto formalmente segretario generale; differenziandosi dalla linea di Mosca e dagli altri partiti europei, condizionati dal "patto Ribbentrop-Molotov", pone come obiettivo strategico dei comunisti jugoslavi la preparazione della resistenza nazionale contro l'aggressione nazifascista, che considera imminente;

A partire da questo mese, il governo jugoslavo è impegnato in due negoziati paralleli, sia con la Germania, che con l’Italia, nel tentativo di trarre il massimo vantaggio dalla rivalità italo-tedesca nei Balcani e ottenere garanzie di sicurezza da entrambe le parti.
Oltre al desiderato sbocco sull’Egeo, il governo tedesco offre alla
Jugoslavia la firma di un patto di non aggressione, che avrebbe messo il paese al riparo da eventuali complicazioni belliche, in cambio dell’adesione al Patto tripartito (concluso il 27 settembre del 1940 da Germania, Italia e Giappone, per la creazione e il
mantenimento di un “nuovo ordine” in Europa e in Asia orientale).
È lo stesso A. Hitler a dichiarare al ministro degli Esteri jugoslavo, Aleksandar Cincar Markovic, che la Germania, impegnata su altri fronti e priva di obiettivi territoriali nei Balcani, è favorevole al rafforzamento della Jugoslavia e al potenziamento dei legami politici ed economici tra i due paesi; ed è sempre lo stesso A. Hitler a far notare che, alla luce della fallimentare offensiva italiana contro la Grecia, le aperture tedesche rappresentano un’occasione unica per il consolidamento della posizione internazionale della Jugoslavia, perché il governo di Berlino ha la forza necessaria per “indurre” il regime fascista ad accettare definitivamente l’esistenza dello Stato slavo meridionale e a rispettarne l’integrità territoriale.
Naturalmente, le offerte di A. Hitler hanno un prezzo politico rilevante, perché l’ingresso nel tripartito, oltre a facilitare l’intervento tedesco in Grecia, avrebbe comportato il definitivo allineamento del governo di Belgrado alle potenze dell’Asse, divenendone un vero e proprio satellite (alla stregua di Ungheria, Romania, Slovacchia e Bulgaria, che aderirano al tripartito tra il novembre 1940 e il marzo 1941).
I negoziati con il governo di Roma, invece, hanno come obiettivo l’approfondimento e l’ampliamento dell’accordo italo-jugoslavo del marzo 1937, per trasformarlo – come scrive lo stesso B. Mussolini - in una e vera propria alleanza.

 

SERBIA

1940
Novembre

Belgrado, un vero esercito di agenti segreti prende parte alla lotta (1939-1941) tra la diplomazia britannica e quella tedesca. Ognuna nei Balcani ha i suoi piani a lunga scadenza:
- i tedeschi lavorano metodicamente minando dall'interno tutta la struttura dello stato jugoslavo sì da farla crollare al primo attacco come un castello di carte;
- i britannici, prevedendo la possibilità di una guerra fra la Germania e l'Unione Sovietica, e una vittoria sovietica in questa guerra, si occupa essenzialmente di procurarsi agenti fra i potenziali rinnegati che in tempo di guerra portano l'etichetta di "antifascista" e di "eroi" nazionali.

 

MONTENEGRO
1940
Novembre

-
MACEDONIA
1940
Novembre

-


1940
Novembre
Regno di Albania
- dal 16 aprile 1939 il paese è stato unito al Regno d'Italia -
Luogotenente Regio
F. Jacomoni
marchese di San Savino
(1939 22 apr - 18 mar 1943)
Comandante delle truppe italiane di presidio
gen. Ubaldo Soddu
(1940 nov - ?)

1940
Novembre
9
, Dervisciani, arriva al comando il nuovo comandante delle truppe di Albania gen. Ubaldo Soddu in sostituzione del gen. S. Visconti Prasca che viene destituito;
il neo comandante del "Gruppo di Armate" porta con sé il suo capo di S.M. col. Domenico Bartiromo, ufficiale esperto (anche se affetto da grave sordità) che dell'Albania tuttavia (come del resto il suo comandante) non conosce niente;
16, il gen. C. Geloso assume il comando dell'11ª armata, l'ala destra, e ripiega lentamente verso il vecchio confine; la 9ª armata è ancora sulla carta; non esiste che il corpo d'armata del gen. Nasci il quale resiste bene sulle posizioni arretrate su cui si è allineato;
intanto le divisioni che arrivano di rinforzo sono frantumate e demoralizzate; la bella divisione Mantova è ridotta a un rottame;
la prevalenza delle forze greche è nettissima, anche per la facilità che esse hanno di giungere sul fronte del combattimento al completo dei loro mezzi;
17, cade Erseke;
18, il gen. Ubaldo Soddu autorizza i comandanti delle due armate a ripiegare sul margine meridionale del ridotto montano albanese, sulla linea Pogradec, M. Kamia, M. Ostravice, Porto Palermo;
19-25, ripiega anche l'11ª armata;
21-22, nella notte avviene la ritirata in accordo fra il gen. Carlo Vercellino e il gen. Ubaldo Soddu, nonostante il contrario parere del gen. Nasci;



1940
Novembre
Regno di Grecia
(1935-47)
Giorgio II

Albero genealogico
(Tatoi, Atene 1890 - Atene 1947)
primogenito di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1922-24, 1935-47, re di Grecia;


Dittatura militare
[filofascista]
gen. I. Metaxas
(1936 ago - 1941)

1940
Novembre

, da ottobre attacco italiano alla Grecia;
il btg "Vicenza" (magg. Francesco Confalonieri) e il btg L'Aquila (-) attraversano l'alta dorsale dello Smolika e scendono nel fondovalle della Vojussa (per i greci fiume Aoos);
nel pomeriggio gli alpini del btg "Vicenza" occupano Eleutero che trovano vuota;
[Nei pressi di Eleutero, essendo la busta con le parole d'ordine venuta in mano ai greci, la 60ª cia perde tre alpini e la 61ª cia perde un'intera squadra.
Da questo momento si decide quindi di usare una sola parola d'ordine: "Mona" pronunciata con l'accento vicentino, trentino e friulano, inconfondibile; sarà usata fino allo Scindeli ed avrà come risposta "Magari".]
prima di sera il btg "Vicenza" raggiunge il corso del fiume mentre il btg L'Aquila si piazza fra Paleoseli e Pales; poiché i due ponti in legno sono in fiamme e non si riesce a trovare un guado superabile si decide di rinviare il tentativo al giorno successivo;
2, gli alpini tentano ripetutamente di superare l'ostacolo sotto l'abitato di Paleoseli ma invano; verso sera una squadra della 60ª riesce a mettere piede sulla sponda opposta ma i temerari alpini dovranno rimanere immobili per tre notti e due giorni tra i sassi del fiume per non essere individuati dal nemico che con le artiglierie martella le loro posizioni, anche grazie all'aiuto della popolazione che invia dei segnali mediante dei rintocchi convenuti delle campane e spostamenti di greggi nelle vicinanze degli accampamenti;
ci sono alcuni morti e feriti;
2/3, la notte due obici della 17ª batteria piazzati arditamente vicino al fiume non riescono a far tacere le mitragliatrici greche protette da una boscaglia sull'altra sponda;
poiché la Vojussa si sta ingrossando si decide di risalirne il corso; la fame si fa sentire sempre di più;
4, si fanno altri tentativi per passare la Vojussa; un colpo delle batterie greche centra in pieno i muli della 17ª batteria uccidendone sei e ferendo diversi artiglieri;
nel frattempo sul fronte dell'8° alpini il btg Gemona è stato sopraffatto dopo strenua e sanguinosa resistenza dopo essers tato attaccato da alcuni battglioni greci scesi da Samarina; in tal modo l'azione nemica, estendendosi allo Smolika, punta a separare le forze dell'8° da quelle del 9° alpini;

Perdite italiane dal 28 ottobre al 5 novembre 1940
Reparti
Morti
Feriti
Dispersi
Totale
Totale complessivo
Div. Parma
-
18
4
114
1
17
5
149
154
Div. Venezia
4
60
10
230
3
*289
17
579
596
Div. Piemonte
-
3
1
6
-
-
1
9
10
C. d'ARMATA Ciamuria
Div. Ferrara
3
82
11
238
-
40
14
360
374
Div. Siena
1
9
3
99
-
-
4
108
112
Div. Centauro
2
60
12
197
-
-
14
257
271
GENIO
1
-
1
-
2
2
Div. Julia
6
120
24
248
6
300
36
§668
704
Raggrupp. Litorale
1
2
-
1
-
1
1
4
5
Div. Bari
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale complessivo
17
354
65
1.134
10
648
92
2.136
2.228
*Nella quasi totalità del bgl. albanese Tomori;
§ Molti appartenenti alle salmerie, in parte in via di rientro dei reparti.


5-6, finalmente dopo tanti giorni (dal giorno 23 ottobre) spunta il sole; il btg "Vicenza" riceve l'ordine di concentrare le sue forze nella zona di Kutjura, sulla dorsale ovest dello Smolika (necessario per sostenere il btg L'Aquila mossosi per occupare la cima dello Smolika per contrattaccare i greci);
il battaglione, meno un plotone della 60ª cia e metà della 17ª batteria, marcia velocemente e si porta insieme con il resto della 17ª sotto qt. 2221 (cima Kleftis) raggiungendo la posizione nel pomeriggio; a sorvegliare il corso della Vojussa nel lungo tratto tra Eleutero e Pades rimangono solamente pochi alpini e due obici da 75/13 posizionati nei pressi di quest'ultimo paese;
7, la 59ª cia e la 61ª cia attaccano di sorpresa le forze greche (ca un reggimento), che hanno tentato di tagliare la via dei rifornimenti che porta a Conitza, infliggendo numerose perdite di uomini e materiali;
verso sera reparti greci, provenienti dal passo Furka, trovata la cima della Smolika occupata dal btg L'Aquila, si spostano ad ovest ed attaccano il btg "Vicenza" ma sono respinti;
la situazione continua ad aggravarsi poiché il btg L'Aquila si trova contrastato frontalmente mentre il il btg "Vicenza" di fronte e sul fianco sinistro, il pericolo maggiore è di vedere tagliata la mulattiera di Cristo Basile, unica via di comunicazione per la quale può sfilare la Div. Julia;
ore 19:00, entrambi i battaglioni del 9° ricevono l'ordine di ripiegare immediatamente su Sella Cristo Basile in modo da coprire il ripiegamento dell'8° alpini;
lungo la Vojussa il plotone della 60ª cia è ormai circondanto ma approfittando del buio e dell'intervento della 59ª cia riesce ad unirsi al resto del battaglione;
sotto una fitta nevicata la 60ª cia raccoglie velocemente i propri alpini e parte immediatamente per raggiungere la Sella, abbandonando sul posto i preziosi zaini e ogni altro carico per arrivare prima portando con se solo armi e munizioni;
il resto del btg "Vicenza" si raccoglie ad Eleutero ed inizia a sua volta la salita per raggiungere la Sella Cristo Basile (per i greci Cristos Vassili);
8, le compagnie marciano tutta la notte in un buio tremendo sprofondando nel fango…
ore 05:00, la 60ª cia arriva alla Sella e trovandola sgombra dal nemico la occupa e poco dopo viene raggiunta dalle altre compagnie del btg "Vicenza"; l'occupazione viene estesa a destra e a sinistra dei roccioni di Limigadia, fin oltre il quadrivio di mulattiere sul costone di Messaria; sono inviate alcune squadre verso Messaria e qt. 1847, con l'intento di affrontare le avanguardie nemiche, che ormai sono vicine;
verso sera la 61ª cia attacca una colonna nemica in avvicinamento e riesce a metterla in fuga; poco dopo arriva il btg L'Aquila assieme alla 17ª e 18ª batteria;
per ordine del comando del 9° alpini il btg "Vicenza" deve restare a difesa della Sella per attendere l'8° alpini, il comando Julia ed il gruppo Conegliano e lasciarli poi sfilare completamente; il btg L'Aquila (magg. Giacomo Fatuzzo) deve portarsi a Sella San Atanasio, ma il comandante di quel btg decide di bivaccare alle spalle del btg "Vicenza" che lo proteggerrebbe dalle brutte sorprese;
intanto Eleutero è in fiamme e leluci dell'incendio illuminano le posizioni del btg "Vicenza" che sovrastano l'abitato;
9-10, al mattino il btg L'Aquila parte per Sella San Atanasio in quanto i greci che già premono contro la 61ª cia sul costone di Messaria, si sono affacciati sul costone di Stopino, alle spalle di Cristobasile. Questa pericolosa infiltrazione costringe il btg "Vicenza" ad arretrare la propria ala difensiva sinistra;
ore 10:00, la 61ª cia viene investita sul costone di Messaria da forze molto supeiori ma riesce a respingerle sostenendo un accanito combattimento; vista la situazione, ripiega sul quadrivio per accorciare la linea di difesa facendo blocco con la 60ª cia su un fronte a tre lati, mentre alla loro destra nella Sella, è disposta la 59ª cia;
non si riesce a mettersi in contatto con l'8° ma i continui spari nei dintorini di Eleutero indicano che i fratelli friulani stanno combattendo per aprirsi la strada;
verso sera due colonne greche, una proveniente da Messaria e una da qt. 1847, attaccano la 60ª cia e la 61ª cia, ma gli alpini non cedono un palmo;
durante la notte vengono avvistati e accolti i primi alpini dell'8°, che iniziano ad attraversare la Sella mettendosi in salvo, anche grazie ai ripetuti contrassalti della 59ª cia che bloccano gli attacchi greci;
in oltre 24 ore attraversano Sella Cristo Basile i resti del reggimento friulano, prima il Gemona, poi il Tolmezzo ed infine il Cividale, mentre verso sera sfilano il comando dell'8° assieme al gruppo Conegliano;
11, il btg "Vicenza" riceve l'ordine di retrocedere a sua volta su Sella San Atanasio; ma un repentino contrordine lo obbliga a tenere Sella Cristo Basile a qualunque costo;
le compagnie si apprestano a rioccupare le posizioni presso il quadrivio ma negli stessi istanti le forze greche enormemente superiori irrompono contro di loro sulla sinista;
la 60ª cia e la 61ª cia sotto il poderoso urto nemico devono ripiegare sulla Sella;
ore 10:00, gli alpini vi giungono incalzati dai greci che vi arrivano contemporaneamente a loro; durante la lotta furiosa vengono impiegati tutti gli uomini disponibili, compresi feriti leggeri, furieri, conDucenti, trasmettitori ed anche i genieri asseganti al battaglione, oltre a due plotoni della 93ª cia del btg L'Aquila;
per permettere al battaglioe di lasciare la linea, senza essere attaccato alle spalle, vengono lasciate sul posto delle squadre, una per compagnia, che devono far credere ai greci che il reparto sia ancora lì;
[Come è facile immaginare il destino di questi sfortunati prescelti, al primo attacco greco, è segnato]
A Sella San Atanasio (detta anche Sella Conitza), distante qualche km, si trovano intanto già dal giorno 9 il btg L'Aquila e il gruppo Udine (17ª e 18ª batteria) schierati in direzione nord-est. Raggiungerla, per il btg "Vicenza" non è semplice e deve passare per un punto difficile dove in precedenza sono state colpite due colonne di alpini i cui resti sono ancora lì.
11/12, durante la notte le pattuglie degli alpini segnalano il continuo affluire di reparti greci nel vallone di piclari, antistante la Sella San Atanasio;
12, al mattino, occultandosi nella nebbia, forze elleniche si scagliano contro il fianco orientale della Sella approfittando della protezione offerta loro dal bosco;
questo tratto è difeso dal btg L'Aquila che rischia di essere travolto ma interviene provvidenzialmente l'eroico ten. Giuseppe De Martini (Thiesi (SS) 1911) che contrattacca con la sua 61ª cia;
ore 16:00, dopo ripetuti attacchi greci, scende improvvisamente il silenzio, rotto solo dai lamenti dei numerosi feriti ellenici verso il Topolitza;
la 61ª cia si piazza di fianco alla 93ª cia e gli alpini approfittano della tregua per sgomberare i feriti e per riparare alla buona i danni provocati dall'artiglieria nemica;
verso sera la 60ª cia, rimasta temporaneamente di rincalzo, prende posizione all'estrema sinistra dove si è verificata la preoccupante falla;
13, ore 10:00, i greci, che come loro consuetudine non attaccano di notte, lanciano diverse onddate contro la 61ª cia e la 93ª cia e sulla sinistra contro la 60ª cia;
l'azione combinata delle mitragliatrici italiane e delgi obici da 75/13 del gruppo Udine, appostato a qt. 1072, frena l'azione degli attaccanti;
verso mezzogionro, un assalto greco si incunea tra le due compagnie ma il pronto contrassalto della 60ª cia e della 61ª cia, appoggiate da due plotoni della 108ª cia respinge nuovamente gli avversari che vengono inseguiti dal tiro dei mortai fin nelle loro posizioni: moltissimi greci rimangono sul terreno ma anche tra gli alpini ci sono diversi caduti, tra i qual il sten. Vincenzo Cassini della 61ª cia, e feriti, come il sten Aldo De Barberis;
verso sera la 93ª cia viene sostituita dalla 59ª cia, rinforzata da un plotone di assaltatori della cia comando reggimentale e da un nucleo di una novantina di conDucenti del 29° reparto salmerie;
un prigioniero greco, catturato dalla 61ª cia, riferisce che sono pronti all'attacco contro gli alpini ben due reggimenti greci;
14, per rafforzare la linea viene messo a disposiozne il VII btg del 1° Rgt bersaglieri, appena giunto dall'Italia e quindi al battesimo del fuoco;
una compagnia dà il cambio alla 61ª cia, ma appena schierata viene subito attaccata e dopo breve e disordinata reazione i suoi uomini sono presi dal panico, rovesciati e travolti; nella precipitosa fuga scompigliano anche la loro seconda compagnia che si trova di rincalzo cosicché tocca alla 59ª cia prontamente accorsa tappare la falla assieme alla 60ª cia e 143ª cia, che agiscono dai fianchi;
ore 11:00, un ferito del btg "Vicenza" scendendo dalla linea si mette a gridare che i bersaglieri stanno scappando; a fianco del magg. Francesco Confalonieri sta il ten.col. Tirabassi, comandante di quel reparto, che sentendo l'invettiva dell'alpino e vedendo i suoi sbandati scendere di corsa per la mulattiera raduna l'altra compagnia, e gli sbandati appena ritiratisi vengono ricondotti verso la linea; volendo essere di esempio ai suoi si espone inutilmente restando subito colpito a morte da una raffica;
le due compagnie di quel reparto bersaglieri vengono subito riposizionate in linea ma due ore dopo il nemico rompe nuovamente in quel settore e tocca alla 59ª cia (ten. Stanislao Valenti) contrattaccare e respingere i greci;
[A favore dei bersaglieri c'è da dire comunque che il loro reparto era destinato a Corfù e all'ultimo momento è stato inviato a Conitza, senza la dovuta preparazione e senza molti materiali.]
Ormail il btg "Vicenza" è ridotto a poco più della metà dei suoi effettivi, poiché solo in questa giornata si contano 120 morti e numerosi feriti; da parte greca i caduti sono stimati in 1500.
Intanto le munizioni scarseggiano sempre più e in queste ore c'è un increscioso atto di sabotaggio; una corvée arriva da Conitza per portare munizioni in linea e il sten Egidio Furlan si accorge che molte cassette contengono caricatori da esercitazione con pallottole di legno…; per fortuna nella notte un autista della Cafulli porta delle munizioni buone;
15, ore 09:00, i greci attaccano la Sella ma sono respinti;
la 60ª cia riesce a bloccare un'infiltrazione ellenica in corrispondenza della 108ª e per evitare problemi il magg. Francesco Confalonieri invia a qt. 1640 un plotone di rinforzo;
fortunatamente per il 9°, l'azione combinata dei mortai da 81 e dei 75/13 del gruppo Udine riesce sempre ad infliggere disastrose perdite agl attaccanti, in ogni modo rimpiazzati senza sosta da reparti affluenti dal Topolitza;
in mattinata l'artiglieria della div.ne Bari spara per errore sulla prima linea procurando al btg "Vicenza" diverse perdite;
durante la giornata le compagnie del btg "Vicenza" respingono altri due attacchi tanto che ormai i greci decidono che è troppo dispendioso insistere contro la linea difesa dagli alpini quindi attaccano violentemente il 139ª Rgt fanteria della div.ne Bari;
nel pomeriggio i fanti sono travolti e lasciano aperta un'irreparabile falla che impone l'abbandono del Sella San Atanasio;
15/16, nella notte i resti del 9° alpini, assieme al gruppo Udine ed ai reparti di bersagileri e fanti ricevono l'ordine di ritirarsi lungo la rotabile per Burazani; la 60ª cia si schiera presso il ponte di Conitza per evitare che i greci prendano alle spalle gli alpini che si ritirano dalla Sella;
i reparti del 9° rimangono compatti e ripiegano con ordine; non è così purtroppo per quelli delle altre divisioni;

16, all'alba il btg "Vicenza" (magg. Francesco Confalonieri) giunge non lontano dal ponte di Burazani, a circa 10 km da Conitza e si schiera sulle alture di Sanovo, tra la destra della Vojussa e qt. 690, con il btg L'Aquila alla propria sinistra; gli alpini si mettono subito a costruire delle postazioni in vista dell'imminente attacco greco;
17, all'alba i greci iniziano ad attaccare la 108ª ma la 59ª e la 61ª intervengono bloccando il nemico;
durante l'attacco greco su qt. 725 cade un altro ufficiale, il triestino sten. Valdemar Zamola della 61ª cia;
verso mezzogiorno i greci attaccano inizialmente la 61ª e poi tutta la linea, ma sono respinti;
ormai rassegnati a questa terribile situazione gli alpini cercano di farsi coraggio l'un l'altro;
intanto la 60ª cia, staccatasi per ultima da Conitza, riesce dopo tante difficoltà a ricongiungersi al resto del btg "Vicenza";
18, all'alba un violento attacco arrecato ai fanti del 139° provoca un improvviso cedimento della linea e, in conseguenza di questo, viene immediatamente ordinato di arretrare oltre il Sarandaporos;
ore 12:00, il btg "Vicenza" oltrepassa il ponte di Burazani e si dirige al ponte di Perati;
mentre alcuni reparti stanno attraversando il Sarandaporos, viene ordinato di costituire una testa di ponte sulla riva sinistra al btg L'Aquila e al btg Cividale, assieme ad un btg del 139° Rgt fanteria Bari, mentre il btg "Vicenza" rimane di rincalzo;
19, ore 12:00, la cia comando attraversa il ponte di Perati schierandosi oltre il fiume, appoggiando il proprio fianco destro ai roccioni di Cesarea, mentre la 59ª, la 61ª e la 60ª restano schierate sulla sponda greca, pronte ad intervenire;
20, il pomeriggio i greci attaccano ma sono prontamente respinti;
21, grazie ai continui rinforzi i greci rinnovano gli attacchi ma l'eroica resistenza dei reparti che tengono la testa di ponte di Perati, supportati dal tiro preciso del plotone mortai da 81 del btg "Vicenza", li bloccano fino a sera;
con l'arrivo del buio la pressione greca diviene insostenibile e giunge l'ordine di ritirarsi oltre il Sarandaporos;
la 60ª cia si unisce al resto del battaglione e velocemente i reparti in linea cercano di attraversare il ponte, prima della sua distruzione;
poco dopo i genieri del II btg misto genio Julia fanno saltare il ponte e un centinaio di uomini rimasti sulla riva sinistra, sono costretti ad immergersi nell'acqua gelida per portarsi nella sponda tenuta dagli alpini;
la nuova linea viene presto abbandonata a causa del cedimento in un settore vicino quindi ai due battaglioni del 9° viene ordinato di dirigersi verso Ogren, lungo la valle della Vojussa;
non essendo più in possesso delle carte topografiche albanesi – ritirate prima del 28 ottobre, all'inizio della campagna di Grecia, dall' "alto" Comando Supremo italiano –, oltrepassato il ponte di Perati gli alpini si trovano in estrema difficoltà;

24, dopo una marcia senza sosta di 40 ore, la 59ª cia e la 61ª cia raggiungono la destra del torrente Lengatizza e si schierano nella zona di Ogren-Selenizza;

il compito della Julia è ora quelllo di arrestare l'offensiva ellenica nel settore tra la valle della Vojussa e l'abitato di Frasheri;
ad aiutare il 9° alpini arriva il btg Val Fella, da poco sbarcato in Albania, pertanto la 271ª di questo battaglione è inserita nel vallone di Ogren, nei pressi della confluenza del Lengatizza;
27, il btg Val Fella viene attaccato per tutta la giornata e resiste agli assalti greci, ostacolati dal tiro preciso dei mortai e delle armi automatiche del btg "Vicenza";
28, Ogren-Selenizza, viene a congiungersi anche la 60ª cia finora impegnata a Radohove per ritardare l'avanzata greca;
mentre la 59ª e la 61ª si dispongono a difesa del Mali Tabori sul costone delle quote 1099, 1094 e 1012, la 60ª cia resta di rincalzo nei peessi di qt. 1186;
i collegamenti sono tenuti a destra col VII btg bersaglieri e a sinistra col btg Tolmezzo;
alcune ore dopo arriva il btg L'Aquila che si dispone con la 143ª a cavallo del costone che dal Mali Tabori scende sul Lengatizza e lascia la 108ª di rincalzo nei pressi di Ogren;
nel pomeriggio, ingenti forze greche provenienti da Zavalan tentano un aggiramento sulla sinistra della linea tenuta dal 9°, mentre altri reparti greci attaccano il VII btg bersaglieri venendo dovunque respinti;
29, purtroppo i bersaglieri cedono e ripiegano verso la cima del Tabori, mettendo in crisi l'intero schieramento;
per evitare l'aggiramento, la 143ª e la 93ª del btg L'Aquila devono arretrare, protette dalla 60ª cia;
per porre rimedio alla situazione critica, la 60ª cia viene avviata sulla cima del Tabori, a disposizione del btg L'Aquila dove non esiste alcun apprestamento difensivo e gli unici ripari sono alberi e rocce;
un brusco abbassamento delle temperature e una violenta bufera di neve (imperverserà dalla sera fino al mattino del 1° dicembre), aggrava le condizioni degli alpini;
molti alpini, sprovvisti di mantelline, coperte e teli tenda muoiono assiderati;

 


[Manuel Grotto, Alpini del Btg. Vicenza, Ass. Naz. Alpini, 2010.]



1940
Novembre
REPUBBLICA di TURCHIA
(novembre 1923)
[dal 1925 la shari'a (vecchia legge religiosa islamica) è stata sostituita dai moderni codici, modellati su quelli europei.]
Presidente
della Repubblica
Ismet Inönü
(1938 - 1950)
Primo ministro
?
(1938 - ?)
-
Partito repubblicano del popolo
[partito unico]
1940
Novembre

seconda guerra mondiale (1939-45): la Turchia sposta un po' per volta le proprie simpatie verso gli alleati;




1940
Novembre
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
Segretario generale del PCUS
Stalin
(1922 apr - 1953)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.]

Il metropolita Sergej di Novgorod ha assunto nel 1924 la direzione del patriarcato della Chiesa ortodossa, senza però trasferire la propria sede a Mosca. Solo dal 1934 (dopo i due decreti del 1929) le autorità hanno smesso le loro vessazioni contro la Chiesa ortodossa anche se la "Lega dei senza Dio" ha condotto una grande campagna contro la fede religiosa. Risultati vani i tentativi di quest'ultima, nel 1937 lo Stato sovietico ha sferrato un quarto attacco contro la Chiesa ortodossa privandola di ogni appoggio esterno, >distruggendo la sua organizzazione, soffocando la sua libertà interna e sottoponendo a controllo statale anche l'esercizio del culto.

NKVD
(Narodnyi Komissariat Vnutrennic Del)
[Commissariato del popolo per gli affari interni]
Presidente
L.P. Berija
(1938 dic - gen 1946)
vice-presidente
Mekhlis
(1938 dic - gen 1946)
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)

1940
Novembre

-

Repubblica della Ceceno-Inguscezia
(repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa)

1940
Novembre

-

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)
presidente della repubblica
-
1940
Novembre

-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1940
Novembre

-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1940
Novembre

-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)

1940
Novembre

-

- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1940
Novembre

-



1940
Novembre
REPUBBLICA POPOLARE d'UNGHERIA
(dal 16 novembre 1918)
Dopo il "patto di Monaco l'Ungheria ha ottenuto i distretti meridionali della Slovacchia e della Rutenia.

Reggente

Miklós Horthy von Nagybánya
(1920 mar - ott 1944)
[dal 1937 ha istituito di fatto una autocrazia conservatrice.]
Primo ministro
Pal Teleki
(1939 feb - apr 1941)

1940
il paese è retto da governi più o meno apertamente reazionari;
dal 1938 ha sempre più peso il partito di estrema destra delle "croci frecciate" diretto da F. Szálasi che ha rivendicato le frontiere storiche anteriori al 1918 ed è vicino alla Germania hitleriana;



1940
Novembre
REGNO di ROMANIA

Michele I

Albero genealogico

(Sinaia, Valacchia 1921 - ?)
figlio del principe ereditario Carlo e di Elena di Grecia;
1927-30, 1940-47, re di Romania;
sale al trono (giugno) in seguito alla rinuncia del padre (1926) ai suoi diritti, ma il potere effettivo viene esercitato da un consiglio di reggenza;
dal 1930 è ridiventato principe ereditario;
dal 1940 (settembre) è ridiventato re dopo la nuova rinuncia del padre;


Conducator
mar.llo Jon Antonescu
(1940 4 set - 23 ago 1944)
ministro dell'Interno
-
ministro degli Affari Esteri
-
ministro delle Finanze
-
1940
Novembre
scoppia una violentissima agitazione dei "Legionari", in cui numerosi individui che avevano partecipato al regime di Carlo II sono alla loro volta assassinati, fra i quali il prof. Nicola Iorga, certo il meno responsabile delle malefatte dell'ex sovrano.
La rivolta è in parte una reazione contro il mar.llo Jon Antonescu – il quale, pur essendo venuto al potere con l'appoggio dei "Legionari" e avendo assorbito la parte migliore delle loro idee adesso vuole liberarsene –, ma è anche in parte il risultato della grave situazione nazionale.
Antonescu però, atteso il momento opportuno, agisce con grande vigore. Licenzia Horia Sima e gli altri ministri "Legionari" e ricostituisce il gabinetto su basi dittatoriali con l'appoggio tedesco.
Dopo pochi giorni la rivolta è completamente domata.
23, la Romania aderisce al Tripartito;
a


1940
Novembre
REGNO di BULGARIA

Boris III

Albero genealogico

(Sofia 1894 - 28 ago 1943)
figlio di Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Saalfeld-Koháry e di Maria Luisa di Borbone-Parma;
1918, 3 ottobre, il padre abdica a suo favore;
1918-43, zar dei bulgari;
- dal 1923 ha progressivamente aumentato il proprio potere personale;
- dal 1930 è sposato con Giovanna di Savoia (1907-2000);
- dal 1934 ha sospeso la costituzione e imposto un regime autoritario;
- dal 1937 si è avvicinato alla Jugoslavia alleandosi alle potenze nazifasciste;

Primo ministro
-

1940
Novembre
seconda guerra mondiale (1939-45):





1940
Novembre
STATO FRANCESE
[detto]
Regime di Vichy

(dal 10 Luglio)
[nella zona della Francia non occupata]
Presidente della Repubblica

Capo di Stato

Ph. Pétain
(11 lug - 19 ago 1944)

[Legge costituzionale del 1940]

Presidente del Senato
Jules Jeanneney
(1932 3 giu - 10 lug 1942)
Presidente della Camera
Presidente dell'Assemblea nazionale
(Senato+Camera)
Presidente del Consiglio
mar.llo Ph. Pétain
(1940 16 giu - 18 apr 1942)
vicepresidente
P. Laval
(1940 12 lug - 13 dic 1940)
[con delega all'Informazione (18 luglio 1940)]
Interno
M. Peyrouton
(1940 6 set - 14 feb 1941)
Esteri
P. Laval
(1940 28 ott - 13 dic 1940)
Colonie
amm. Charles Platon
(1940 set - apr 1942)
Finanze e Commercio
Y. Bouthillier
(1940 5 giu - 25 feb 1941)
Difesa nazionale
-
Guerra (Esercito)
gen. Ch. Huntziger
(1940 6 set - 11 ago 1941)
Marina
amm. F. Darlan
(1940 set - 18 apr 1942)
Aviazione
gen. Jean Bergeret
(1940 set - ?)
Giustizia
R. Alibert
(1940 12 lug - gen 1941)
Interno
Adrien Marquet
(1940 27 giu - 6 set 1940)
(nominato da Ph. Pétain))
Agricoltura
e Approvvigionamenti
Segretario di Stato
P. Caziot
(1940 6 set 13 dic 1940
Comunicazioni
Jean Berthelot
(1940 set - apr 1942)
Produzione Industriale e il Lavoro
René Belin
(1940 12 lug - feb 1941), poi ministro del Lavoro (fino al aprile 1942)
Pubblica Istruzione e le Belle Arti
Georges Ripert
(1940 set - 13 dic 1940)
Famiglia e Gioventù
-
Segretari generali
Giustizia
Georges Dayras
(1940 16 lug -?)
Finanze pubbliche
Henri Deroy
(1940 16 lug -?)
Presidenza del Consiglio
Jean Fernet
(1940 16 lug -?)
Lavori pubblici e Trasporti
Maurice Schwartz
(1940 16 lug -?)
Gioventù
Georges Lamirand
(1940 set - ?)
Capo dello Stato
 
Auguste Laure
(1940 18 nov - ?)
 

petainismo: luglio-dicembre 1940
[I periodo]

1940
Novembre
9
, Parigi, durante una conversazione di due ore, P. Laval dice al mar.llo H. Göring che affinché i francesi accettino la nuova politica, Vichy ha bisogno di risultati che "saltino agli occhi" (die ins Auge fallen);

11-21, a dispetto delle obiezioni di O. Abetz, e in contrasto con la nuova era di buone relazioni inaugurata a Montoire tre settimane prima, il Gauleiter della Lorena, Bürckel, espelle 116.000 "indesiderabili" francofoni, tra cui molti notabili, dal territorio di sua competenza;

a metà del mese, P. Baudoin, Y. Bouthillier, M. Peyrouton, Raphael Alibert, l'amm. F. Darlan e il gen. Ch. Huntziger stanno facendo pressioni sul mar.llo Ph. Pétain per far licenziare P. Laval dall'incarico;
[Ci riusciranno il mese successivo, durante il quale P. Baudoin sarà anche brevemente ministro dell'Informazione.]

27, il gen. Doyen notifica alla Commissione per l'armistizio tedesca che "il mar.llo Pétain ha deciso di spostare la sede del governo a Versailles" fra il 10 e il 15 dicembre, per cui si chiede alle autorità tedesche di lasciare i palazzi di Versailles in modo che il mar.llo Ph. Pétain possa insediarsi al Trianon; lo accompagneranno millecinquecento uomini della Guardia mobile;

29, le autorità tedesche inviano a Parigi un rappresentante ad hoc, il gen. Warlimont, dell'OKW (Oberkommando der Wehrmacht) per conferire con P. Laval e con i capi militari francesi; il suo compito è appurare quali siano esattamente i piani francesi per riconquistare le regioni dell'Africa equatoriale cadute sotto l'influenza gollista e quali siano, inoltre, le prospettive per un attacco ai possedimenti inglesi in Africa;
[Non è previsto che la Francia dichiari guerra alla Gran Bretagna, ma "è importante portare la Francia a un chiaro scontro (Frontstellung) con la Gran Bretagna per mezzo di un attacco (dovesse anche solo trattarsi di un attacco alla Gambia)";
in pratica, secondo O. Abetz, ciò dovrà costituire un passo avanti verso "l'unificazione del continente contro l'Inghilterra";



Fonti:
. Francois-Georges Dreyfus, Histoire de Vichy (Paris 1990, Perrin);
. R.O. Paxton, Vichy (Milano 1999, Il Saggiatore);


1940
Novembre
REGNO dei PAESI BASSI

Guglielmina

Albero genealogico

(l'Aia 1880 - castello di Het Loo, presso Apeldoorn 1962)
figlia di Guglielmo III re d'Olanda e della sua seconda moglie Emma di Waldeck-Pyrmont;
1890-1948, regina dei Paesi Bassi;
[dal 31 agosto 1898 ha assunto ufficialmente il potere;
dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la regina e i suoi ministri si sono trasferiti in Inghilterra.]

Primo ministro
(? - ?)

1940
Novembre
II guerra mondiale:



1940
Novembre
REGNO del BELGIO

Leopoldo III

Albero genealogico

(1901 - ?)
figlio di Alberto I e di Elisabetta di Baviera;
1934-51, re dei belgi;
[dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, il re è deportato in Germania e il "rexismo di L. Degrelle ha le sue unità paramilitari, sullo stampo delle squadre fasciste, chiamate "Formations de Combat".]

1940
Novembre
II guerra mondiale:
-



1940
Novembre
Granducato di Lussemburgo

Charlotte di Nassau-Weilburg

Albero genealogico

(1896-?)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1919-64, duchessa di Nassau;
1919-64, granduchessa di Lussemburgo;
[dal 1919 il paese ha una costituzione democratica;
dal maggio 1940 il paese è occupato dai tedeschi, e la sovrana e i ministri si sono rifugiati presso gli Alleati.]

1940
Novembre

II guerra mondiale:




1940
Novembre
Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio VI
Albero genealogico

(York Cottage, Sandringham, Norfolk 14.12.1895 - Sandringham House, Norfolk 6.2.1952)
secondogenito di Giorgio V e della p.ssa Vittoria Maria von Teck;
1936-52, re di Gran Bretagna e Irlanda, imperatore delle Indie;

Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
W. Churchill
conservatore
governo di coalizione
(1940 10 mag - 26 lug 1945)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
sir Kingsley Wood
(1940 12 mag - 24 set 1943)
Segretari di Stato
Affari Esteri e Commonwealth
Dominions
A.R. Eden
(1939 - dic 1940)
Guerra
Affari Interni
Giustizia
Colonie
Commercio
Sanità
GRAN BRETAGNA

1940
Novembre
14/15
, deliberatamente W. Churchill lascia che la Luftwaffe sganci 150.000 bombe incendiarie e 1400 bombe dirompenti su Coventry; questo tremendo raid dura dieci ore e soltanto un bombardiere tedesco viene abbattuto dalla contraerea;
[Si conteranno ca mille vittime tra morti, feriti e ustionati.]

IRLANDA
Irlanda del Nord
1940
Novembre

-
Eire

1940
Novembre

durante la seconda guerra mondiale l'Eire si mantiene neutrale, anche se molti irlandesi si arruolano nell'esercito britannico;



1940
Novembre
DANIMARCA e ISLANDA
Cristiano X
Albero genealogico

(Charlottenlund 1870 - Copenaghen 1947)
figlio di Federico VIII e di Luisa di Svezia;
1912-47, re di Danimarca;
continua a favorire l'evoluzione democratica del paese;
1919-44, re d'Islanda;
[rimane re dell'isola (fino alla proclamazione della repubblica nel 1944) anche se, staccatasi dalla Danimarca, si è costituita in stato sovrano.]

REGNO di DANIMARCA

1940
Novembre
-
dal 1915 il paese ha una nuova costituzione che istituisce, fra l'altro, il nuovo sistema bicamerale ed estende il diritto di voto alle donne;

REGNO d'ISLANDA

1940
Novembre

-



1940
Novembre
REGNO DI NORVEGIA
[dal 1905]
Haakon VII
Albero genealogico

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57
, re di Norvegia;

Primo ministro
1940
Novembre

una coalizione governativa tra il Partito laburista e il Partito dei contadini permette di superare le difficoltà economiche;



1940
Novembre
REGNO di SVEZIA
Gustavo V
Albero genealogico

(Stoccolma, castello di Drottningholm 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950)
figlio di Oscar II e di Sofia di Nassau;
1907-50, re di Svezia;
osserva correttamente le regole del sistema parlamentare;

1940
Novembre

-



1940
Novembre
FINLANDIA
[Repubblica parlamentare]

1940
Novembre

-





1940
Novembre
REPUBLICA PORTÚGUESA
[Estado Novo]
Presidente
del consiglio
Antonio de Oliveira Salazar
(1932-68)
[unico detentore del potere reale]
unico partito legalmente funzionante: Unione nazionale
1940
Novembre

legato al regime di F. Franco Bahamonde [el Caudillo] con il cosiddetto "patto iberico",nonostante le sue simpatie per le potenze dell'asse tiene il paese fuori dalla II guerra mondiale;



1940
Novembre
SPAGNA
Presidente
del Consiglio
F. Franco Bahamonde
[el Caudillo]
(1938 30 gen - 9 giu 1973)
Ministro de la Gubernación
(ex Ordine Pubblico e Interno)
Ministro de Asuntos Exteriores
(Ministro degli Esteri)
R. Serrano Suñer
(1940 17 ott - 3 set 1942)
[di Acción popular, partito cattolico, nonché presidente della giunta politica della Fet y de las Jons (Falange Española Tradicionalista y de las Juntas de Ofensiva Nacional Sindicalista);
cognato di F. Franco Bahamonde [el Caudillo]
1940
Novembre

don Juan
Albero genealogico

(1913 - ?)
terzogenito di Alfonso XIII di Borbone e di Vittoria Eugenia di Battenberg;
conte di Barcellona
dal 1931 pretendente al trono di Spagna;

1940
Novembre

-




1940
Novembre
Regno d'Italia
Fascismo
Vittorio Emanuele III
Albero genealogico

(Napoli 1869 - Alessandria d'Egitto 1947)
figlio di Umberto I e di Margherita di Savoia;
1878-1900, principe di Piemonte;
1900-46, re d'Italia;
dal 1922, è esautorato da qualsiasi esercizio del potere dalla dittatura fascista;
1936-43, imperatore d'Etiopia;
1939-43, re d'Albania;
1940-45, II guerra mondiale;

Umberto di Savoia
Albero genealogico

(Racconigi 1904-Ginevra 1983)
unico figlio maschio e terzogenito di Vittorio Emanuele III e di Elena di Montenegro;
1930, sposa la principessa Maria José, figlia del re Alberto I del Belgio, dalla quale avrà quattro figli;
1936, generale di corpo d'armata;
1938, generale d'armata;
1940-45, II guerra mondiale:
all'atto di dichiarazione di guerra alla Francia (10 giugno 1940) ha assunto il comando del gruppo di armate dell'ovest;

1946, re d'Italia (Umberto II);

 

-
PARLAMENTO
XXX Legislatura
(1934 23 mar - 2 ago 1943)
Presidente del Senato
conte G. Suardo
(1934 23 mar - 28 lug 1943)
Presidente della
Camera dei Fasci e delle Corporazioni
(150+500)
Dino Grandi (Pnf)
(1939 30 nov - 2 ago 1943)
 
Partito unico: Pnf (Partito nazionale fascista)
Segretario
Adelchi Serena (Pnf)
(1940 31 ott - 26 dic 1941)
Duce cav. B. Mussolini (Pnf)
(1932 22 lug - 25 lug 1943)
Segretario Adelchi Serena (Pnf)
(1940 31 ott - 26 dic 1941)
Sottosegretario Luigi Russo (Pnf)
(1939 31 ott - 5 feb 1943)
Interno
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1926 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario G. Buffarini Guidi (Pnf)
toscano
(1933 8 mag - 5 feb 1943)
Affari Esteri
G. Ciano (Pnf)
toscano
(1936 9 giu - 6 feb 1943)
Sottosegretario Zenone Benini
(1939 18 apr - 31 lug 1941)
[Affari albanesi]
Africa Italiana
A. Teruzzi (Pnf)
lombardo (Pnf)
(1939 31 ott - 25 lug 1943)
Sottosegretario  
Guerra
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1933 22 lug - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario Ubaldo Soddu
(1939 31 ott - 30 nov 1940)
Capo di S.M. Generale mar.llo P. Badoglio
(1925 4 mag - 4 dic 1940)
Marina
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1933 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario amm. Domenico Cavagnari
(1933 6 nov - 7 dic 1940)
Capo di S.M. Marina amm. Domenico Cavagnari
(1934 1° giu - 8 dic 1940)
Aeronautica
cav. B. Mussolini (Pnf)
(1933 6 nov - 25 lug 1943)
[ad interim]
Sottosegretario gen. Francesco Pricolo
(1939 31 ott - 15 nov 1941)
Capo di S.M. Aeronautica gen. Francesco Pricolo
(1939 10 nov - 15 nov 1941)
Esercito
 
Capo di S.M. Esercito mar.llo R. Graziani
(1939 3 nov - 24 mar 1941)
Corporazioni
R. Ricci (Pnf)
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
Sottosegretario Ermanno Amicucci
(1939 4 nov - 25 lug 1943)
Finanze
P. Thaon di Revel (Pnf)
piemontese
(1935 17 gen - 6 feb 1943)
Sottosegretario  
Scambi e valute
R. Riccardi (Pnf)
nato a Mosca
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
Agricoltura e foreste
G. Tassinari (Pnf) (Pnf)
(1939 31 ott - 26 dic 1941)
Sottosegretario Sergio Nannini
(1939 31 ott - 13 feb 1943)
[Bonifica Integrale]
Lavori Pubblici
Giuseppe Gorla (Pnf)
(1940 30 ott - 6 febbraio 1943)
Sottosegretario  
Grazia e Giustizia
D. Grandi (Pnf)
(1939 12 lug - 5 feb 1943)
Sottosegretario Antonio Putzolu
(1940 5 mar - 25 lug 1943)
Educazione nazionale
G. Bottai (Pnf)
(1936 15 nov - 5 feb 1943)
Sottosegretario Riccardo Del Giudice
(1939 5 dic - 13 feb 1943)
Comunicazioni
G. Host Venturi (Pnf)
istriano
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
Sottosegretari Giovanni Marinelli
(1939 5 nov - 13 feb 1943)
M. Jannelli (Pnf)
lucano
(1935 24 gen - 13 feb 1943)
Cultura popolare
(Minculpop!)
A. Pavolini (Pnf)
(1939 31 ott - 6 feb 1943)
 
 
-
- dal 10 Giugno 1940 l'Italia è entrata in guerra -

1940
Novembre
2
, B. Mussolini fa ritorno a Roma dalle Puglie;
5, designato dal Duce (che mostra impazienza per il ritardo nelle operazioni di guerra contro la Grecia), il gen. Ubaldo Soddu parte per Tirana come nuovo comandante delle forze armate di Albania in sostituzione del gen. S. Visconti Prasca;
9, il gen. Ubaldo Soddu è nominato comandante superiore delle forze armate in Albania conservando le cariche di sottosegretario di Stato e sottocapo di S.M. Generale;
[Come sottosegretario il gen. Ubaldo Soddu non potrebbe essere promosso, ma lo è nell'altra sua qualità di sottocapo di S.M. Generale, ufficio che di fatto non ha esercitato ma che spunta fuori opportunamente, con tardiva registrazione alla corte dei Conti.]
11/12, battaglia navale di Taranto: nella notte la portaerei Illustrious, a circa 170 miglia da Taranto, fa partire due successive ondate di 12 aerei siluranti [a.f.: 11 aerosiluranti e 9 bombardieri] per attaccare le corazzate italiane ancorate nel mar Grande; vengono colpite e danneggiate gravemente le tre corazzate:
- Littorio,
- Duilio e
- Cavour [stazza 23.622 tonn. varata a La Spezia nel 1915 e rimodernata nel 1937 a Sestri Ponente; sarà recuperata e trasferita a Trieste];
dal fuoco della piazza e delle navi vengono abbattuti sei aerei [a.f.: 2 aerei];
c'è anche un attacco di bombardieri sugli incrociatori ancorati nel mar Piccolo ma senza risultati;
contemporaneamente le navi di scorta dell'Illustrious (3 incrociatori e 2 C.T.), inoltratesi nel Canale d'Otranto, affondano un convoglio di tre navi per l'Albania, privo di scorta [la segnalazione della sua partenza è dovuta un "soffiata" italiana]; inoltre danneggiano la vecchia torpediniera Fabrizi, lanciatasi arditamente all'attacco;
questo audace attacco inglese mette anche fuori causa due navi italiane di linea per qualche settimana e una per qualche mese.
[Lo studio dell'episodio servirà ai giapponesi per effettuare, il 7 dicembre 1941, l'attacco di Pearl Harbor.]
La superiorità in naviglio corazzato che l'Italia aveva ad agosto, viene temporaneamente perduta.
15, fra i mar.lli W. Keitel e P. Badoglio avviene un incontro a Innsbrück; il mar.llo tedesco non nasconde il suo risentimento per essere stato tenuto all'oscuro dell'azione militare italiana in Grecia: azione che egli peraltro avrebbe sicuramente sconsigliato;
18, in un discorso ai suoi gerarchi, il Duce afferma: «vi dico che spezzeremo le reni alla Grecia. In due o dodici mesi, poco importa.»
18 e 19, a Salisburgo si svolgono i colloqui tra G. Ciano, J. von Ribbentrop e A. Hitler: i tedeschi mostrano il loro profondo disappuinto; A. Hitler annuncia che risolverà la situazione marciando contro la Grecia attraverso la Bulgaria, però solo a marzo; accenna pure all'opportunità di ritirare dal Belgio il Corpo Aereo Italiano poiché i nostri mezzi possono servire meglio nel Mediterraneo;
alla fine del convegno, l'ambasciatore A. von Mackensen informa G. Ciano circa il colloquio W. Keitel-P. Badoglio dicendo che quest'ultimo ha tenuto di far sapere di essere stato contrario alla spedizione in Grecia, di aver giudicato le forze insufficienti e sicuro l'insuccesso, e che respinge ogni responsabiltà perché la decisione è stata presa contro il suo parere;
19, muore il capo della PS Arturo Bocchini;
il successore Carmine Senise, nel giorno dell'investitura, fa annullare da B. Mussolini la norma che consente le promozioni per merito straordinario;
21, a B. Mussolini arriva una lettera di A. Hitler la quale mette bene in chiaro le funeste conseguenze che sulla situazione generale ha avuto e avrà la insensata decisione di aprire un fronte nei Balcani;
[Nella lettera il Führer ricorda al Duce di averlo pregato a Firenze di iniziare l'azione in un momento più propizio, in ogni caso dopo le elezioni del presidente americano; lo prega comunque di non iniziare l'azione senza prima occupare in modo fulmineo Creta; lo informa altresì che lo stato di cose che si è venuto a creare ha conseguenze psicologiche e militari gravissime…]
23, ne «Il Regime Fascista» – stampato a Cremona ma che per la personalità del direttore ha assunto ormai importanza nazionale – R. Farinacci attacca da Roma P. Badoglio; riferendosi all'affare greco parla di «iprevidenza e intempestività del CComando di Stato Maggiore Generale»;
24, P. Badoglio scrive al giornale una rettifica (che «Il Regime Fascista» dovrebbe pubblicare) offrendo al Duce come alternativa le sue dimissioni;
25, verso sera, viene segnalata l'uscita da Gibilterra di un convoglio di tre piroscafi (carichi di carri armati e automezzi) diretto a Malta e Alessandria, e scortato dalla "Forza H" (amm. Sommerville) della Mediterranean Fleet, composta delle navi:
- incrociatore corazzato Renown da 32 mila tonn.,
- portaerei Ark Royal,
- 3 [4] incrociatori leggeri di cui uno da 110 mila tonn.,
- 8 [9] C .T.;
- 4 dragamine;
frattanto, un altro gruppo navale inglese proveniente da Alessandria (diretto a Gibilterra per essere impiegato nell'Oceano Atlantico), composto di:
- corazzata Ramillies,
- 2 incrociatori leggeri,
- 4 C.T.,
cerca di unirsi al primo;
le forze navali italiane (menomate dopo l'attacco di Taranto), al comando dell'amm. Inigo Campioni, costituite da;
- Vittorio Veneto,
- Giulio Cesare,
- 6 incrociatori da 10 mila tonn.,
- 14 [16] C.T.,
ricevuto l'ordine da Supermarina (che ha avuto incomplete notizie sui movimenti inglesi) le forze navali italiane muovono da Messina e da Napoli ad incontrare il nemico dirigendosi a sud della Sardegna;
26, battaglia navale di Capo Teulada (promontorio della Sardegna meridionale) [per gli inglesi battaglia di Capo Spartivento]:
all'alba, quando la Squadra navale italiana, arriva a contatto con le unità inglesi, i due gruppi si sono già riuniti e l'amm. Inigo Campioni ripiega verso Napoli;
intanto, però, gli incrociatori al comando dell'amm. Angelo Jachino che stavano più a sud, vengono a contatto con i 5 incrociatori leggeri inglesi;
ore 12:30, le formazioni arrivano a contatto balistico;
il Berwick, il più potente degli incrociatori leggeri, viene colpito e si allontana avariato dalla formazione; a questo punto, mentre i rimanenti 5 incrociatori inglesi vengono protetti dal fuoco delle corazzate, un gruppo di aerosiluranti attacca la Vittorio Veneto che, solo grazie all'abilità del cap. di vascello Sparzani, riesce ad evitare i siluri abbattendo tre aerosiluranti;
gli idrovolanti inglesi attaccano in una seconda ondata, ma anche stavolta senza risultato; l'intera Squadra navale italiana si ritira protetta dai colpi della Vittorio Veneto (dotata con pezzi da 381 moderni, di assai maggior gittata di quelli della vecchia Renown);
come al solito (grazie alla burocrazia dei comandi italiani!) i reparti dell'armata aerea italiana che si trovavano ad Elmas (a 80 miglia soltanto dal luogo dello scontro) giungono a cose fatte e attaccano le navi nemiche senza risultato.
Alla fine dello scontro, agli inglesi rimangono danneggiati il Berwick e i due Birmingham, invece il C.T. Lanciere, pur danneggiato, viene rimorchiato in salvo.

29, la radio comunica ufficialmente la nomina del gen. A. Guzzoni a entrambe le cariche di sottocapo di S.M. Generale e di sottosegretario di Stato alla Guerra;



Partito comunista italiano
(Pci)

1940
Novembre
-

[Stefano Schiapparelli, Ricordi di un fuoruscito, Edizioni del Calendario, Milano 1971; con prefazione di Giorgio Amendola.]

 

Intelligence e repressione politica in Italia

1940
Novembre

«segue da Ottobre 1940»



«segue Dicembre 1940»


[Carlo Gentile, Intelligence e repressione politica. Appunti per la storia del servizio di informazioni SD in Italia 1940-1945]




OVEST
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-
-
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1940
Novembre

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Governatore generale
John Buchan
barone Tweedsmuir of Eisfield
(1935 2 nov - 11 feb 1940)
Primo ministro
W.L. Mackenzie King
(1935 23 ott - 15 nov 1948)
[liberale]

1940
Novembre

-


 


QUÉBEC
Primo ministro
J.-A. Godbout
(1939 nov - ago 1944)
[liberale]
Sindaco di Montréal
Camillien Houde
(1928 - 1954)
[liberale di destra]
Arcivescovo di Montréal
-
Arcivescovo di Quèbec
-

1940
Novembre

-

 


 

 

ONTARIO
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-

1940
Novembre

-

 

 


NEW BRUNSWICK
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1940
Novembre

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NOVA SCOTIA
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1940
Novembre

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MANITOBA [dal 1870]
-
-

1940
Novembre

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BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1940
Novembre

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1940
Novembre

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1940
Novembre

-
ALBERTA [creata nel 1905]
   
1940
Novembre

-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
   
1940
Novembre

-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934, torna allo status di colonia dipendendo intieramente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico.
Governatore
(1934 - 1949)
[governo commissariato]

1940
Novembre

-

 

 

UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
F.D. Roosevelt [32°]
(1933 4 mar - 12 apr 1945)
[Pd]
Vicepresidente
H.A. Walface
(? - ott 1944)
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
-
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
C.E. Hughes
(1930 - 1941)

1940
Novembre
5
, F.D. Roosevelt viene rieletto, per la terza volta, presidente degli Stati Uniti;

Elezioni presidenziali
 
voto popolare
voto elettorale
. F.D. Roosevelt (Democratico)
27.244.160
449
. Wendell L. Wilkie (Repubblicano)
22.305.198
82

-

 

 

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: John Edgar Hoover (1924-72)

1940
Novembre

-

 

 

[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1940
Novembre

-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1940
Novembre

-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1940
Novembre

-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1940
Novembre

-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1940
Novembre

-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1940
Novembre

-

[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1940
Novembre

-

[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1940
Novembre

-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1940
Novembre

-

[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1940
Novembre

-

[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1940
Novembre

-

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1940
Novembre

-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1940
Novembre

-

[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1940
Novembre

-

[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1940
Novembre

-

[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
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-

1940
Novembre

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[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
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1940
Novembre

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[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
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1940
Novembre

-

[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
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-

1940
Novembre

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[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
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1940
Novembre

-

[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
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-

1940
Novembre

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[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1940
Novembre

-

[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
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1940
Novembre

-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
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-

1940
Novembre

-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
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1940
Novembre

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[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
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1940
Novembre

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[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1940
Novembre

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[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
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1940
Novembre

-

[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1940
Novembre

-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1940
Novembre

-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1940
Novembre

-

[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1940
Novembre

-

[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1940
Novembre

-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1940
Novembre

-

[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1940
Novembre

-

[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1940
Novembre

-

[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1940
Novembre

-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1940
Novembre

-

[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1940
Novembre

-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1940
Novembre

-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1940
Novembre

-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1940
Novembre

-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1940
Novembre

-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1940
Novembre

-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1940
Novembre

-

[-] Territorio delle HAWAII [dal 7 luglio 1898] - cap. Honolulu
 
Governatore
-
-

1940
Novembre

-

[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1940
Gennaio
-

[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1940
Novembre

-

[-] Territorio dell'ALASKA [dal 1912] - cap. Juneau
[1867, 9 aprile, il senato ratifica l'atto d'acquisto del territorio dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
18 ottobre [Alaska day], avviene il passaggio di sovranità;
1884, diviene un distretto dell'Oregon;
1898, viene scoperto l'oro: questo fatto provoca una vera e propria invasione di cercatori d'oro; altro oro viene poi scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska è utilizzata come base di partenza per i cercatori.]
Governatore
-
-

1940
Novembre

-

[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1940
Novembre

-


a

 

 



1940
Novembre
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
[mentre dal 1903 gli Stati Uniti hanno una loro base militare a Guantánamo, dal 1934 hanno rinunciato al diritto formale d'intervento stabilito dall'emendamento Platt»
1940
Novembre

intanto l'ex sergente F.E. Batista y Zaldivar smorza ogni opposizione interna con un sapiente dosaggio di trame clientelari e di richiami demagogici cui non sfuggono neppure il comunista PSP (Partido socialista popular) e il Directorio Estudiantil;
Haiti
-
?
(? - ?)
1940
Novembre

-
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
1940
Novembre

-
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1940
Novembre

-

1940
Novembre
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Lázaro Cárdenas del Rio
(1934 1º dic - 30 nov 1940)
[del Partido de la revolución mexicana (da lui creato nel 1938)]
["seconda rivoluzione messicana" all'insegna di una ripresa massiccia della riforma agraria]

1940
-

1940
Novembre
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1940
Novembre

-



1940
Novembre
- Capo del governo
-
gen. Jorge Ubico
(1931 - 1944)
(formalmente indipendente dal 1847)
1940
Novembre

-


1940
Novembre
- Presidente
gen. Maximiliano Hernández Martínez
(1931 - ?)
1940
Novembre

nella seconda guerra mondiale il paese si mantiene rigorosamente neutrale;

1940
Novembre
Honduras
- Dittatore
T. Carias Andino
(1932 - 1949)
1940
Novembre

-


1940
Novembre
- Presidente
gen. Anastasio Somoza Debayle
(1937 - 1956)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza]
1940
Novembre

-

1940
Novembre
- Presidente della repubblica
?
(? - ?)
[liberale]
1940
Novembre

ritorna ora il regime liberale;

1940
Novembre
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1940
Novembre

-







1940
Novembre
- Presidente
-
[presidenze di E. Olaya Herrera, di A. López Pumarejo e di altri]
1940
Novembre

ripristinato il regime di separazione fra stato e chiesa, i presidenti liberali tentano, con alterno successo, di avviare il paese verso un regime di democrazia rappresentativa, mentre in politica estera essi si allineano sempre più con gli Stati Uniti (la cui influenza nella vita economica del paese si va sempre più estendendo).

1940
Novembre

- Presidente della repubblica

?
(1936 - ?)
[dal 1903 fino al 1938 decine di migliaia di oppositori vengono incarcerati o esiliati.]
1940
Novembre

Una graduale trasformazione del regime militare condotta tra la fine degli anni Trenta e l'inizio degli anni Quaranta da due generali di origine andina (E.L. Contreras, poi, dal 1941, I. Medina Angarita) consentono un certo sviluppo del movimento sindacale e dell'opposizione non marxista, schierando il Venezuela accanto gli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale.



1940
Novembre
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

J.M. Velasco Ibarra
(1934 - ?)
[velasquismo]
1940
Novembre

il presidente cerca di attuare riforme sociali ed economiche nel quadro di un regime autoritario;



1940
Novembre

- Presidente della repubblica

O.R. Benavides
(? - 1939)
(Repubblica indipendente dal 1827)
1940
Novembre

la crisi economica del 1929-31 ha causato la restaurazione militare e la messa fuori legge del partito radicalpopulista
APRA (Alianza Popular Revolucionaria Americana), fondato da V.R. Haya de la Torre;


1940
Novembre

- Presidente della repubblica

?
(?-?)
1940
Novembre

la sconfitta nella guerra con il Paraguay, ha messo in luce l'arretratezza sociale e il marasma politico (sotto l'apparenza di successive costituzioni liberali di importaazione europea) in cui si dibatte il paese;
le reazioni della piccola borghesia al disastro del paese a cui si aggiungono le sanguinose lotte dei lavoratori, provocano un forte sviluppo del movimento nazionalista e saldano un nuovo blocco di forze della sinistra (finora caratterizzata da tendenze a ribellioni elementari dell popolazione indigena e da vivaci minoranze anarco-sindacaliste e marxiste).

1940
Novembre

- Presidente della repubblica

P. Aguirre Cerda
(1938 - 1941)
[Frente Popular]
- Ministro della sanità
S. Allende Gossens
(1938 - 1941)
1940
Novembre

-

1940
Novembre
dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica [dal 1928 ha un proprio governo rappresentativo]

- Governatore

?
(? - ?)
1940
Novembre

-
Suriname (olandese)

- Governatore

?
(? - ?)
1940
Novembre

-
Guyane Française
[già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852,
di un bagno penale (fino al 1945)]

- Governatore

?
(? - ?)
1940
Novembre

-


1940
Novembre

- Dittatore

Getulio Dornelles Vargas
(1937 - ott 1945)
[dal 1937 vige il cosiddetto Estado Nôvo, ispirato al modello corporativo-fascista portoghese]
1940
Novembre

rivolta contadina di Caldeirão (1936-38);



1940
Novembre

- Dittatore

gen. H. Morinigo
(1940 - 1948)
1940
Novembre

-


1940
Novembre

- Presidente della repubblica

R. Ortiz Lizardi
(1938 feb - giu 1942)
[conservatore]
- Presidente ad interim
R.S. Castillo
(1940 ago - giu 1942)
[conservatore]
1940
Novembre

Buenos Aires,

 



Patagonia
1940
Novembre

-

1940
Novembre
- capo militare
A. Baldomir
(1938 - 1943)
1940
Novembre

Montevideo,



1940
Novembre
CINA
-
Repubblica Cinese

presidente della repubblica

Chiang Kai-shek
(1935 dic - gen 1949)

[i giapponesi hanno già occupato la Manciuria, Jehoi (provincia nordorientale della Cina), Chahar e Sui-yüan;
guerra cino-giapponese (1937-45): col pretesto della situazione bellica, Chiang Kai-shek riDuce al silenzio ogni forma di opposizione interna; il Kuomintang (KMT), di cui è ora diventato presidente, nel giro di un ventennio si è trasformato da forza progressista in baluardo della conservazione.]
1940
Novembre

-
Repubblica sovietica cinese
degli operai e dei contadini

(Repubblica di Kiangsi - Cina meridionale)
presidente del PCC (Partito comunista cinese)
Mao Tse-tung
(1935 - 1949)
1940
Novembre

-

a


1940
Novembre
DAE HAN
(Corea)
[lo stato coreano ha cessato di esistere come entità autonoma nel 1910 essendo stato annesso dal Giappone;
la dominazione di Tokyo è improntata a uno spietato regime poliziesco;
è attivo comunque un movimento di resistenza nazionale che dal 1931 organizza la guerriglia antigiapponese.]
1940
Novembre

-

a





1940
Novembre
(periodo Showa: 1926-45)
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901-1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;

dal 1937 è in atto una lunga guerra con la Cina

1939

il rafforzamento delle posizioni giapponesi nel continente asiatico e in altre aree dell'Estremo Oriente ha inoltre accresciuto l'antagonismo soprattutto con gli Stati Uniti e con la Gran Bretagna che prendono misure punitive contro il Giappone (come per esempio la proibizione di esportarvi petrolio e altre materie di vitale importanza).

a




1940
Novembre
[colonia spagnola dal 1900, con capitale Villa Cisneros già protettorato dal 1884, le è stata annessa militarmente nel 1934 la regione di Saguia el Hamra]
-
-
1940
Novembre

-


1940
Novembre
Marocco
[dal 1912 è un protettorato della Francia che ha riconosciuto alla Spagna una zona di sua spettanza (Rif, Ifni, Tarfaya) e lasciato sul trono l'ex sultano Mulay 'Abd al-Hafiz;
con la convenzione di Parigi la città di Tangeri è stata internazionalizzata con un proprio statuto autonomo.]
Maometto V  
(Fez 1909 - Rabat 1961)
figlio di Mulay Yusuf;
la rivolta (1920-26) delle popolazioni berbere della regione Rif è stata domata ed il loro leader M. ibn 'Abd el-Krim è stato deportato nell'isola di Réunion;
1927-57, sultano del Marocco;
[alla morte del padre]

1957-61, re del Marocco;

1940
Novembre

mentre il paese continua ad opporre una strenua resistenza alla "pacificazione", il sultano si avvicina decisamente a quei movimenti che reclamano una maggiore autonomia del Marocco, non nascondendo le sue simpatie per l'Istiqlal o Partito dell'indipendenza; dal canto suo la Francia crea una residenza militare che lascia insoddisfatta ogni istanza autonomista;



1940
Novembre
Algeria
-
-
1940
Novembre

agitazione nazionalista dell'emiro Khaled, nipote di 'Abd el-Kader († Damasco 1883);

1940
Novembre
Tunisia
[con il trattato del Bardo del 1881, perfezionato nel 1883 con il trattato della Marsa, la Francia è riuscita a imporvi il suo protettorato.
Il bey conserva formalmente le sue prerogative.]
1940
Novembre

il Neo-Destur (presidente: M. Matari; segretario generale: H. Bourghiba, in carcere 1934-36), che dal 1934 si è posto come obiettivo la fine del protettorato, riceve come risposta una politica forte da parte delle autorità francesi che proibiscono i partiti nazionalisti, ne internano i principali dirigenti senza tuttavia arrestare la crescita del movimento;

1940
Novembre
LIBIA
[nome romano riesumato durante il conflitto per indicare le due regioni della Tripolitania e della Cirenaica]
– dal 1913 l'Italia esercita la sua sovranità sulla Libia;
dagli anni '20 è iniziato un vasto programma di colonizzazione delle terre coltivabili ai margini del deserto, mentre Tripolitania (1925) e Cirenaica sono state ormai "pacificate" (1931)
dal 1934 la Libia è divisa in quattro province:
Tripolitania, Sirtica, Cirenaica, e Fezzan

Governatore
LIBIA
mar.llo R. Graziani
(1940 lug - 24 mar 1941)

1940
seconda guerra mondiale (1940-45)
Novembre
19
, ha luogo uno scontro, a sud del dispositivo italiano, nello spazio fra il raggruppamento del gen. Pietro Maletti e la div.ne Cirene;
21
, il gen. Berti, comandante della X Armata, chiede di andare in licenza in Italia per disturbi di colite e anche perché preoccupato per la salute della moglie (partirà in aereo il giorno 25);
25, partito il gen. Berti per l'Italia, il comando ad interim della X Armata viene assunto dal gen. Italo Gariboldi comandante della V;

Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi
-

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1923-48, è costretto all'esilio;


1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia(Idris I);



1940
Novembre
Faruk  
(Il Cairo 1920 - Roma 1965)
figlio di re Fu'ad I;
1936-52, re d'Egitto;



1951-52, re d'Egitto e del Sudan;
- Primo Ministro
'Ali Mahir
(1939 ago - ?)
- Ambasciatore britannico
sir Miles Lampson
(1936 - 1946)
1940
Novembre

-

1940
Novembre
Sudan
[dalla convenzione del 18 gennaio 1899, il paese è stato costituito in "condominio" anglo-egiziano, di fatto in possedimento britannico;
dal 1924 la White Flag League fondata da Ali Abd al-Latif (condannato a tre anni in carcere lo stesso anno) ha abbandonato il programma unitario della Valle del Nilo e adottato una nuova strategia orientata verso l'obiettivo di una nazione sudanese autonoma.]
-
?
(?-?)
1940
Novembre

-


1940
Novembre
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896.]
-
?
(?-?)
1940
Novembre

-


1940
Novembre
Africa Occidentale Francese
(AOF – 1895-1958)

[possedimenti retti, dal 1895, da un governatore generale, dipendente dal ministero delle colonie, in forma accentuatamente centralizzata]

- Governatore generale
?
(? -?)
Senegal [sotto controllo francese dal 1817, sottomesso e pacificato dal 1865.] cap. Dakar.
1940
Novembre

-
Mauritania [protettorato francese dal 1904, il territorio vi è stato annesso dal 1920 ma le autorità coloniali non verranno mai completamente a capo dello spirito d'indipendenza mauro]
1940
Novembre

-
Sudan francese [ex Senegal-Niger dal 1904, nel 1921 è tornato al suo nome originario.]
1940
Novembre

-
Alto Volta [1932-47, la colonia è soppressa e smembrata tra Costa d'Avorio, Sudan Francese e Niger]
1940
Novembre

-
Niger [completamente colonizzato dal 1920] cap. Zinder.
1940
Novembre

-
Guinea Francese [protettorato francese dal 1889, è sorta la città di Conakry nel 1890; colonia francese dal 1891;
con l'acquisizione dell'isola di Los nel 1904 ha assunto il suo assetto territoriale definitivo.]
1940
Novembre

-
Costa d'Avorio [colonia francese dal 1893.]
1940
Novembre

-
Dahomey [annesso dal 1899 ma, completamente, dal 1916]
1940
Novembre

-

1940
Novembre
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1940
Novembre

-

1940
Novembre
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
-
-
1940
Novembre

-


1940
Novembre
Costa d'Oro
[colonia della corona britannica dal 1874; nel 1922 si è ingrandita con l'annessione dell'ex Togo tedesco, la parte occidentale (Togoland) del territorio;]
- Governatore
-
1940
Novembre

-

1940
Novembre
Togo
[sotto mandato francese dalla fine della prima guerra mondiale, dal 1922 il territorio comprende solo la parte orientale dell'ex Togo tedesco e mantiene una distinta fisionomia giuridica.]
?
(?-?)
1940
Novembre

-


1940
Novembre
comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1940
Novembre

-

Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1940
Novembre

all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese, resa ora, nel primo dopoguerra, ancora più improbabile dall'accessione, sotto mandato britannico, di un quinto del Camerun tedesco;
ulteriori elementi di divisione si portano avanti dal 1922;






1940
Novembre
Camerun
[dal 1920 l'ex protettorato franco-britannico è diviso in due mandati coloniali previsti dal trattato di Versailles]
Njoya
-
(? - ?) c
1883-1933, re dei bantu;

Mandato (1) [alla Gran Bretagna, la porzione nordorientale, circa un quinto del paese]
1940
Novembre

-
Mandato (2) [alla Francia, il resto (ha recuperato anche i territori ceduti nel 1911)]
1940
Novembre

in agosto ha aderito alla Francia libera;

1940
Novembre
Africa Equatoriale Francese
(1910-1958)
1910, la Francia crea questa nuova unità amministrativa che, pur mantenendo a Brazzaville la sede del governatore generale, è divisa in quattro ripartizioni:
Medio Congo [ex Congo Francese»
-
1940
Novembre

André Matsua, fondatore nel 1925 della Société amicale des originaires de l'Afrique Equatoriale Française e finora sopravvissuta nella clandestinità, si trova ora arruolato nell'esercito francese;
nuovamente arrestato sotto l'imputazione di "intelligenza col nemico" è ricondotto a Brazaville. Qui tutti gli esponenti del movimeno amicale, divenuti fautori sempre più decisi delle rivendicazioni autonomiste delle popolazioni Bakongo, sono condannati a morte e fucilati.

Gabon [già assorbito dal Congo Francese nel 1888 e ora separato]
-
1940
Novembre

-
Ubangi Sciari (Oubangui-Chari) [ex Impero Centrafricano, diventato colonia francese dal 1905]
-
1940
Novembre

-
Ciad [pur annesso dalla Francia, la resistenza all'interno continuerà fino al 1917]
-
1940
Novembre

Durante la seconda guerra mondiale la colonia aderisce alla Francia libera.




1940
Novembre
Congo Belga
[colonia dello stato belga dal 1908]
(capitale: Lépoldville)
[il territorio dello Zaire, già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda:
- nel 1880 è stato posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;
- 1885-1908, sotto la sovranità (esercitata a titolo personale) di Leopoldo II re del Belgio.]
Governatore
-
1940
Novembre

Lépoldville [1940] ha 47.000 abitanti.
Nel periodo tra le due guerre vengono estese le piantagioni ed avviato lo sfruttamento delle ricchissime risorse minerarie, senza che ciò comporti alcun miglioramento del livello di vita delle popolazioni indigene e delle condizioni igienico-sanitarie.
Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1940
Novembre

nella zona dell'attuale Jadotville, la Union Minière:
- nel 1917, a Likasi, ha aperto un'altra grande miniera di rame (dopo quella iniziale a Elisabethville);
- nel 1921, a Panda, ha installato un concentratore di minerale;
- nel 1928, a Shituru, ha inaugurato un nuovo complesso industriale, di gran lunga il maggiore del Congo e fra i più imponenti dell'intera Africa.
ll complesso industriale [intitolato a Jean Jadot] forma una delle capitali mondiali del rame.
Ruanda-Urundi [dal 1919 sotto amministrazione belga, nel 1925 è stato annesso alla colonia.]
1940
Novembre

-







1940
Novembre
ETIOPIA
[il paese è annesso all'impero coloniale italiano dal 1936]
[Abissinia: con il termine si intende indicare la regione etiopica (comprendente il Tigré, lo Scioà, l'Amara e il Goggiam) che si estende a Nord del fiume Auasc e dello spartiacque tra l'Omo e l'Abbai]

(Harar 1891 - † 1975)
Tafari Makonnen, figlio secondogenito del principe Makonnen e nipote di Menelik II;
1930-75, imperatore di Etiopia;
negus neghesti
(re dei re);
1940
Novembre

dal 4 Luglio si trova a Khartum (Sudan);

- dal 1936 è costretto all'esilio -

Viceré
Governatore Generale
civile e militare

(dal 21 lug 1940)
Amedeo di Savoia
duca d'Aosta
(1937 nov - nov 1941)
vicegovernatore civile
Daodiace
(1940 21 giu - ?)
vicegovernatore militare
gen. Trezzani
(1940 21 giu - ?)
[da agosto 1940, in pratica, il vero comandante in capo delle truppe dell'A.O.I. in guerra.]

1940
seconda guerra mondiale (1940-45)
Novembre
cinquemila italiani muoiono in Etiopia prima della resa a Gondar.

 

ERITREA
[colonia italiana dal 1° gennaio 1890, con il fiume Mareb come confine con l'Etiopia, è integrata nell'AOI dal 1936]
1940
Novembre

-
SOMALIA ITALIANA
[protettorato italiano dal 1889, sotto la piena responsabilità del governo italiano dal 1905, colonia italiana dal 1927, integrata nell'AOI dal 1935]
1940
Novembre

il gen. Cunningham, appena arrivato in Kenia, comincia a costituire e a schierare sul fronte della Somalia le due Div.ni africane:
- 11ª, composta di una brigata dell'Est Africa e di una brigata dell'Africa occidentale (Costa d'Oro e Nigeria);
- 12ª, che comincia a comprendere la 1ª brigata sudafricana;
fa inoltre organizzare e inquadrare 7 bande di indigeni della zona di frontiera, ciascuna della forza di un battaglione circa;
gli ufficiali sono naturalmente scelti tra coloni conoscitori delle lingue e dei costumi dei Turkana;
6, gli inglesi attaccano Gallabat; per riconquistare questo fortino impiegano la V brigata di fanteria indiana (4 btg.), rafforzata da un rgt. di art. camp. su 10 batterie e una batteria di medio calibro, oltre a 20 carri pesanti e un centinaio di velivoli da cooperazione;
la postazione è tenuta dai btg. coloniali italiani n. 25, 27 e 77, con 10 mitragliatrici e 8 cannoni da campagna; comanda il settore il gen. Martini;
9, dopo aver indietreggiato su una posizione più atta alla difesa, ricevuti rinforzi accorsi da Gondar gli italiani rioccupano Gallabat;
11, gli inglesi, respinti definitivamente, perdono nell'operazione 800 uomini, 18 carri e 21 aeroplani abbattuti dai caccia italiani;
15, alle 7 bande di indigeni della zona di frontiera, organizzate agli inizi del mese, si aggiungono ora 8 compagnie di etiopici (circa 2.500 uomini) composte di briganti fuggiti dal territorio italiano di Galla e Sidamo per reati comuni commessi in A.O.I.;
30, un ulteriore attacco inglese rimane senza esito;
intanto, in seguito all'arrivo in Kenia della II e V brigata sudafricana, il gen. Cunningham comincia a costituire la 1ª div.ne sudafricana (gen. Brink);




1940
Novembre
SOMALIA
Somalia Francese [colonia francese dal 1896]
il porto di Gibuti (1888) è collegato per ferrovia alla capitale etiopica Addis Abeba (1897-1917);
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1940
Novembre

-
Somalia Britannica [SOMALILAND, protettorato inglese dal 1884,occupata dall'Italia dall'agosto 1940]

1940
Novembre

-

- vedi Africa Orientale Italiana -

 


1940
Novembre
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894]
-
-
1940
Novembre

formalmente diviso in quattro regni federati, è uno dei possedimenti più prosperi della Gran Bretagna in Africa;

Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
-
-
1940
Novembre
, arriva in Kenia il gen. Cunningham, il quale ha ricevuto dal gen. Wawell il comando di tutte le forze sudafricane ed est africane nonché di tutti gli armati dell'impero britannico a sud dell'Equatore; egli organizza dette forze per procedere dapprima alla difesa del Kenia e, successivamente, ad una offensiva contro l'A.O.I. (che prevede possibile non prima della metà del 1941);
30, intanto sono arrivate in Kenia la II e la V brigata sudafricana e il gen. Cunningham comincia a costituire la 1ª div.ne sudafricana (gen. Brink);



1940
Novembre
Africa Orientale Tedesca
(Deutsch-Ost-Afrika)
Ruanda-Urundi
-
-
1940
Novembre

[dal 1919 il Burundi con il contiguo regno del Ruanda sono sotto l'amministrazione belga [Mandato B].
il territorio viene annesso al Congo Belga;
Tanganica [dalla fine del primo conflitto mondiale (novembre 1918) il territorio è attribuito dalla Società delle Nazioni in mandato [Mandato B] alla Gran Bretagna che concede una relativa autonomia interna.]
-
-
1940
Novembre

-

1940
Novembre
Zanzibar
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica]
-
-
1940
Novembre

-


1940
Novembre
Angola
- Governatore
?
(? - ?)

1940
Novembre

-


1940
Novembre
Rhodesia
1940
Novembre

ribattezzato Rhodesia dal 1895 in onore di Cecil J. Rhodes;
dal 1890 la British South Africa Chartered Co., società fondata da Cecil J. Rhodes, ha ottenuto da re LoBenguella la concessione esclusiva di sfruttamento venticinquennale del territorio del protettorato sui maTabele;
Rhodesia del Nord-Ovest [protettorato dal 1899, dal 1914, è uno dei più poveri possedimenti britannici]
-
-
1940
Novembre

passata ora sotto il controllo statale, mantiene lo status di protettorato, dipendendo dal Foreign Office e restando in gran parte sotto il controllo della Compagnia ; [vedi 1948»

Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911]
-
-
1940
Novembre

passata sotto il controllo statale nel 1923, si è rifiutata d'integrarsi nell'Unione Sudafricana divenendo colonia autonoma della corona e godendo così di maggiore libertà amministrativa; a forte immigrazione bianca, adotta una legislazione razziale analoga a quella sudafricana (apartheid) sancendo la completa esclusione dell'elemento indigeno dalla vita politica del paese;
[la situazione rimarrà così fino al secondo dopoguerra: vedi 1953]

1940
Novembre
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907]
-
-
1940
Novembre

sin dall'inizio del secolo fermenti antibritannici sono già sorti e ora si diffondono a causa dell'indiscriminata diffusione delle piantagioni coloniali a scapito delle colture alimentari per il fabbisogno della popolazione (in costante aumento);
gli inglesi devono far fronte ad una sollevazione popolare guidata dal pastore protestante nero John Chilembwe;
[vedi 1944]


1940
Novembre
Mozambico
[già nel 1891 il Portogallo completava la conquista delle regioni interne ma solo nel 1915 è riuscito a pacificarle;
nel 1923 ha integrato il triangolo di Kionga, già possedimento tedesco sino alla fine della prima guerra mondiale.]
-
?
(? - ?)
1940
Novembre

-


1940
Novembre
Madagascar
(Imérina)
[annesso alla Francia dal 1896]
- Governatore
Cayla
(? - ?)
1940
Novembre

mentre Cayla, governatore del paese, aderisce al governo di Vichy, il VVS, la società segreta organizzata tra i volontari malgasci dell'esercito francese, diretto da J. Ralaimongo assume posizioni più nette rispetto a quelle già tenute durante la prima guerra mondiale;




1940
Novembre
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910 ma indipendente sul piano internazionale (statuto di Westminster, 1931)]
- Primo ministro
J.C. Smuts
(1939 - 1948)
[Partito afrikaner (unionista)]
dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress) – dal 1925 mutato in ANC (African National Congress) – formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;
dal 1918 si è annessa con una serie di decisioni unilaterali l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest, ricevuta invece in amministr azione fiduciaria dalla Lega delle Nazioni; nel tentativo di diminuire il costo del lavoro nell'industria mineraria colpita da recessione in conseguenza del declino del gold standard, il primo ministro fa ricorso alla manodopera africana semispecializzata;
mentre dal 1925 l'afrikaans ha rimpiazzato l'olandese come seconda lingua ufficiale dell'Unione, sono in vigore: Native Land Act (dal 1913) e Colour Bar Act (dal 1926);
dal 1934 il Partito afrikaner (unionista) di J.C. Smuts e il Nationalist Party (nazionalista) di J.B.M. Hertzog si sono fusi nell'United Party favorendo così l'aggregazione in partito politico della destra ultrarazzista e apertamente filonazista di D.F. Malan (Purified Nationalist Party) a cui nel 1936 Hertzog e Smuts hanno dovuto concedere il Representation of Natives Act che sospende i diritti politici della comunità nera;

1940
Novembre

-

 

 



1940
Novembre
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
'Abd al-'Aziz III o ibn Sa'ud
Albero genealogico
(Riyadh 1887-Taif 1953)
discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1891, la dinastia viene scalzata dalla capitale Riyadh a opera dei rivali Banu Rashid del Gebel Shammar;
1902-13, ristabilisce con una serie di campagne l'unità del Neged, intraprendendo dopo il crollo dell'impero ottomano l'unificazione della penisola arabica;
1915-18, prima guerra mondiale: pur avendo stipulato un accordo di alleanza con la Gran Bretagna (1915), si mantiene neutrale dedicandosi al consolidamento interno dello stato, da lui organizzato sulla base di colonie agricolo-militari di contadini soldati legati al sovrano da un patto ("fratelli fedeli");
1918, approfitta dei contrasti anglo-francesi nel Vicino Oriente per sviluppare una tempestiva politica di annessioni;
1919, si annette il Gebel Shammar;
1924, si annette la Mecca;
1925, si annette Gidda;
1926, re del Higiaz;
1927-32, re del Higiaz e del Neged;
[… e dipendenze];
riconosciuto al congresso musulmano universale della Mecca, ottiene anche il riconoscimento della Gran Bretagna (trattato di Gidda);
1932 (27 settembre) procede alla piena integrazione dei suoi possedimenti dando ad essi il nome di Regno Arabo Saudita;
1932-53, re dell'Arabia Saudita;

1940
Novembre

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1940
Novembre
Emirato di Transgiordania
Abdullah o 'Abd Allah ibn al-Husayn 
(La Mecca 1882 - Gerusalemme 1951) secondogenito del re del Higiaz Husayn ibn 'Ali, della dinastia degli Hashimiti o Hashemiti;
1920, re dell'Iraq;
[designato dal Congresso panarabo di Damasco]
1921, deve cedere il trono iracheno al fratello maggiore Faysal, espulso dalla Siria dai francesi, ottenendo in cambio l'emirato autonomo di Transgiordania, sotto mandato britannico;
1921-46, emiro di Transgiordania [sotto mandato britannico];
1933, dopo la morte del fratello Faysal, ne riprende il progetto di creazione di una "grande Siria" (Transgiordania, Palestina, Libano e Siria) rinsaldando a tale scopo l'alleanza con la Gran Bretagna;

1946-51, re del Regno hashemita del Giordano;
1940
Novembre

seconda guerra mondiale (1939-1945): a fianco della Gran Bretagna contro la Germania;


1940
Novembre
Repubblica Libanese
(1926)
[nel 1936 i governi di Beirut e di Parigi hanno concluso un trattato che ha posto fine al regime mandatario (dal 1920), non ratificato tuttavia dal governo francese;
dallo stesso periodo il maronita Pierre Gemayel guida le Falangi libanesi]
- Presidente
?
(? - ?)
1940
Novembre

coinvolta nel secondo conflitto mondiale, da luglio 1940 subisce l'occupazione delle forze collaborazioniste francesi di Vichy;



1940
Novembre
[posta dal 1920 sotto mandato francese dalla Società delle Nazioni e poi divisa in tre distretti autonomi;
dal 1930 è una repubblica parlamentare con la Francia quale supervisore degli affari esteri e della sicurezza.]
 

1940
Novembre

coinvolta nel secondo conflitto mondiale, da luglio 1940 subisce l'occupazione delle forze collaborazioniste francesi di Vichy;


1940
Novembre
[dal 1922 la regione è stata attribuita in mandato dalla Società delle Nazioni alla Gran Bretagna, sulla base del piano di spartizione del levante convenuto da inglesi e francesi (accordo Sykes-Picot);
l'orientamento dell'amministrazione britannica, legandosi sin dall'inizio:
- sia agli ambienti sionisti ("dichiarazione Balfour" del 1917),
- sia al movimento nazionalista arabo in funzione antiturca,
ha creato attriti acuti tra le due comunità, che dal 1920 vanno organizzandosi sul piano militare dando vita a violenti scontri.]
 
1940
Novembre

i continui scontri tra palestinesi ed israeliani sfociano, dopo il massiccio afflusso nella regione di ebrei profughi dalla Germania nazista, in guerra aperta (disordini arabi del 1936-39);
l'accresciuta importanza strategica del Vicino Oriente in conseguenza dello sviluppo dell'industria petrolifera, inducono il governo inglese ad un tardivo ripensamento (conferenza della tavola rotonda del febbraio-marzo 1939) e a formulare la proposta, respinta dagli interessati, di istituire uno stato arabo palestinese indipendente, nell'arco di un decennio (libro bianco del maggio 1939);



1940
Novembre
Iraq
[dal 1930 l'Iraq è "formalmente" indipendente e dal 1932 fa parte della Società delle Nazioni;
[rimane infatti ancora legato alla Gran Bretagna da un trattato 25le in base al quale gli inglesi mantengono il controllo degli aeroporti militari, e inglesi rimangono i quadri dell'amministrazione e dell'esercito.]
Ghazi I

(? - ?)

1933-39, re dell'Iraq;


- Primo Ministro
Nuri al-Said
(1938 - ?)
1940
Novembre

1936-41: sette colpi di stato;
Kurdistan (iracheno)
1940
Novembre

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1940
Novembre
Iran
[mentre dal 1928 sono state annullate tutte le concessioni di extraterritorialità, dal 1933 è stato rinegoziato l'accordo con la AIOC (Anglo-Iranian Oil Company) che continua a sfruttare (1909-51) gli ingenti giacimenti petroliferi.]
Reza Khan Pahlavi

(Sevad Kuh, Mazandaran 1878 - Johannesburg 1944)
1925, rafforzato il proprio potere personale e deposto l'ultimo sovrano della dinastia Qajar, assume per sé e per la propria famiglia la corona imperiale;
1925-41, scià dell'Iran;
[legittimato dal parlamento e dall'appoggio dell'esercito]
il suo regno segna una tappa cruciale nel processo di trasformazione della Persia dalla monarchia feudale in moderno stato nazionale;
tutti i diritti feudali vengono aboliti;


1940
Novembre

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