Papa
Benedetto XV
(1914-22)
- segretario di Stato: card. P.
Gasparri.
1915
Luglio
una nota imbarazzata del card. P.
Gasparri dice che alla Santa Sede non spetta risolvere la "questione
storica" sulle responsabilità assunte dalla Germania
con l'invasione del Belgio;
Il conte Gerolamo Marazzi, console di Lugano,
avverte il Ministero degli Esteri che il canonico Carlo
Grassi farebbe da corriere speciale di mons. R.
von Gerlach.
[Trattasi del segretario di mons. Roberto Peri Morosini,
vescovo di Lugano, cognato di mons. Riccardo Sans
De Samper, maestro di camera del papa e grande amico di mons. R.
von Gerlach.
Nei suoi frequenti viaggi a Roma con la valigia diplomatica, è
latore di lettere destinate a monsignore "il
quale terrebbe in Vaticano le file del servizio informazioni".
Di ritorno, con lo stesso mezzo, il canonico porterebbe messaggi del monsignore
agli agenti tedeschi.]
Il solito Carlo Monti si adopera per rassicurare
il governo italiano che non c'è niente di vero
"Operazione
Eisbär"
[orso bianco]
«segue da giugno»
1915
Luglio
-
«segue»
"Seconda Internazionale"
«segue da 1914»
1915
Zimmerwald, solo ora il crollo dell'internazionalismo proletario e le
deboli resistenze opposte nei vari paesi da piccoli gruppi o singoli individui
alle direzioni dei partiti, rendono possibile la convocazione di questa
conferenza internazionale.
Vi partecipano i rappresentanti della corrente antibellicista che sono
però divisi fra:
- i sostenitori di una semplice azione tendente a promuovere trattative
fra le potenze, in vista di una pace senza indennità e senza annessioni,
- i fautori di una lotta rivoluzionaria internazionale tendente a trasformare
la guerra imperialista in guerra civile.
La conferenza decide anche la creazione di una Commissione socialista
internazionale.
«segue 1916»
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«Il
Messaggero»
«segue da 1911»
1915, la proprietà passa ai Perrone dell'Ansaldo
e alla Banca italiana di sconto;
«segue 1943»
«segue da 1906»
1915, di fronte alla grande guerra il quotidiano sostiene una linea decisamente
neutralistica;
«segue 1918»
«Le
Journal»
«segue da gen 1914»
. direttore politico:
. Charles Humbert (1911-?);
1915
Luglio
20, desideroso di avere il suo quotidiano, Charles
Humbert apprende che sta per essere venduto a Pierre
Lenoir e a un prestanome, Guillaume Desouches;
26, sotto intimidazioni e ricatti,
Charles Humbert ottiene da loro la direzione
del quotidiano per dieci anni;
26, Henri Letellier
vende il giornale a una società in formazione rappresentata da
Charles Humbert, per un importo di 10 milioni
di franchi, fornendo Pierre Lenoir una grande
parte del finanziamento.
Il mese successivo muore Alphonse Lenoir.
«segue dic 1915»
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