Papa
Benedetto XV
(1914-22)
- segretario di Stato: card. P.
Gasparri.
1915
Agosto
-
"Operazione
Eisbär"
[orso bianco]
«segue da luglio»
1915
Agosto
-
«segue»
"Seconda Internazionale"
«segue da 1914»
1915
Zimmerwald, solo ora il crollo dell'internazionalismo proletario e le
deboli resistenze opposte nei vari paesi da piccoli gruppi o singoli individui
alle direzioni dei partiti, rendono possibile la convocazione di questa
conferenza internazionale.
Vi partecipano i rappresentanti della corrente antibellicista che sono
però divisi fra:
- i sostenitori di una semplice azione tendente a promuovere trattative
fra le potenze, in vista di una pace senza indennità e senza annessioni,
- i fautori di una lotta rivoluzionaria internazionale tendente a trasformare
la guerra imperialista in guerra civile.
La conferenza decide anche la creazione di una Commissione socialista
internazionale.
«segue 1916»
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«Il
Messaggero»
«segue da 1911»
1915, la proprietà passa ai Perrone dell'Ansaldo
e alla Banca italiana di sconto;
«segue 1943»
«segue da 1906»
1915, di fronte alla grande guerra il quotidiano sostiene una linea decisamente
neutralistica;
«segue 1918»
«La Vittoria»
«segue da mag 1915»
1915
- direttore: Francesco Raspagliesi Nicolosi;
Agosto
Roma, arriva il giornalista napoletano Mario
Pomarici per appianare i malintesi sorti tra Francesco
Raspagliesi Nicolosi e i finanziatori del giornale; improvvisamente
il canale delle sovvenzioni si è asciugato e si rischia la chiusura
definitiva del giornale;
a Civitavecchia Mario Pomarici s'incontra
con Francesco Raspagliesi Nicolosi e mons.
Germano Straniero che ha organizzato l'avventurosa
visita del barone Franz von Stockhammern
al papa.
Il prelato sostiene che non ci sono più soldi per il giornale.
Mario Pomarici lo contraddice dicendogli
che ci sono invece 50.000 lire;
il giorno dopo mons. Germano Straniero versa
20.000 lire a Francesco Raspagliesi Nicolosi.
[In realtà Mario Pomarici era stato
incaricato dal barone di controllare la contabilità dei fondi assegnati
a mons. R.
von Gerlach ma, all'insaputa del barone aveva fatto con Francesco
Raspagliesi Nicolosi un accordo segreto: prendeva una percentuale
su ogni finanziamento al giornale.]
L'amministrazione delle sovvenzioni al giornale era stata affidata da
mons. R.
von Gerlach a un parente di mons. Germano
Straniero.
Ora, dopo l'intervento di Mario Pomarici,
mons. R.
von Gerlach non si fida più di quella persona perché
nei rendiconti figura una fattura gonfiata da 5000 lire a 25.000 lire.
Passa l'incarico di cassiere a Giuseppe Ambrogetti
e per coprirsi gli raccomanda di far credere che dei sussidi ai giornali
se ne sia sempre occupato mons. Baumgarten
già rientrato in Germania.
«segue set 1915»
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