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Papa
Leone XII - segretario di Stato (nuovo): card. Tommaso
Bernetti, di chiara tendenza moderata; 1826
cardinali: Sacra Congregatio de Propaganda fide «segue da 1641»
1826, Edward Irving (1792-1834), ministro
presbiteriano scozzese, comincia a predicare nella sua chiesa scozzese
idee millenaristiche e si considera investito dalla missione di "profeta
degli ultimi tempi" con il compito di rinnovare, in vista di una
prossima fine del mondo, gli uffici di apostolo, profeta, evangelista,
pastore, dottore, propri della chiesa primitiva; «Edinburgh Magazine» «segue
da 1817» Society for the Diffusion of Useful Knowledge 1826,
viene fondata questa società da Charles
Knight; Librairie Hachette 1816, L.C. Hachette (1800-64) fonda a
Parigi questa casa editrice, al primo posto in Francia nel campo editoriale; |
ANNO 1826
– Afanas'ev, Aleksandr Nikolaevic (Voronez 1826-71) studioso russo del folclore, uno dei più importanti studiosi del folclore e della mitologia slava; Il domovoj (1850) Stregone e strega (1851) Racconti popolari russi (1855-64, in 8 voll., circa 600 fiabe e novelle) Leggende popolari russe (1859, vietato dalla censura zarista fino al 1914) Opinioni poetiche degli slavi sulla natura (1866-69, in 3 voll.). – Ahlqvist-Oksanen, August (Kuopo 1826-Helsinki 1889) poeta e filologo finlandese; collaboratore della rivista «Kieletär» (La lingua); Scintille (1860-81). – Altamura, Francesco Saverio (Foggia 1826-Napoli 1897), pittore italiano. – Baccarini, Alfredo (Russi 1826 - ivi 1890), politico italiano – Bagehot, Walter (Langport, Somerset 1826-1877) economista e scrittore politico inglese [spesso oggetto di citazioni], laureatosi in matematica presso l'University College di Londra; Il monopolio monetario (1848) 1852, inizia l'attività forense; 1860-77, dopo una breve esperienza come banchiere nell'azienda paterna, succede al suocero come direttore del periodico «The Economist»; La costituzione inglese (1865-67) La moneta universale (1869) Fisica e politica (1872) Lombard Street. Illustrazione del mercato monetario (1873) Postulati dell'Economia politica inglese (1876) Studi economici (1880). – Bastian, Adolf (Brema 1826-Port of Spain, Trinidad 1905) etnologo tedesco L'uomo nella storia (1860, in 3 voll.) Ricerche etnologiche (1871-73, in 3 voll.) Il pensiero etnico (1881). – Gerardi, Bonaventura (Limone S. Giovanni, Brescia - in seguito Limone sul Garda, Brescia - 27 dicembre 1826 – Tremosine, Brescia 19 marzo 1898) politico italiano. – Bonghi, Ruggero (Napoli 21 marzo 1826 – Torre del Greco, Napoli 22 ottobre 1895) politico, letterato e storico italiano. – Cannizzaro, Stanislao (Palermo 1826-Roma 1910) chimico italiano, allievo di Piria all'università di Pisa; fondatore del sistema atomico moderno, partendo dall'ipotesi di A. Avogadro; 1856-61, già professore al Collegio Nazionale di Alessandria, insegna all'università di Genova; 1858, espone le sue idee in uno "Scritto di un corso di filosofia chimica", diffuso poi durante il primo Congresso Internazionale di chimica, tenutosi in Germania, a Karlsruhe nel 1860, dove esprime una serie di dati così rigorosi e decisivi che l'ipotesi di A. Avogadro viene finalmente accettata; [Il metodo da lui proposto per la determinazione dei pesi atomici basato sulla considerazione che in un composto può entrare un atomo di un elemento ma mai meno di un atomo, permetterà di determinare correttamente i pesi atomici degli elementi; proprio su questo sistema di pesi atomici, basato sopra criteri sicuri, D.I. Mendeleev (uno dei congressisti di Karlsruhe) fonderà quelle considerazioni che lo condurranno poi alla scoperta della legge periodica degli elementi.] 1861-71, …all'università di Palermo; 1871-1910, … all'università di Roma; 1871, eletto senatore, fa parte della commissione per l'istruzione pubblica. – Carrington, Richard Christopher (Chelsea 1826-Court, Surrey 1875) astronomo inglese, da cui «meridiano di Carrington», il meridiano di riferimento per la determinazione della longitudine sul Sole. – Costa, Giovanni detto Nino (Roma 1826-Bocca d'Arno, Pisa 1903) pittore italiano. – Danilo I Petrovic Njegoš (presso Cattaro 1826-1860 assassinato) principe del Montenegro 1851, vladika (principe-Vescovo); 1852, secolarizza il suo potere prendendo il titolo di knez (principe); 1852-53, difende l'autonomia del suo stato sconfiggendo i turchi; 1858, nella battaglia di Grahovo sconfigge nuovamente i turchi; 1860, muore assassinato da un fuoruscito montenegrino. – De Forest, John William (1826-1906) scrittore statunitense, viaggiò in Europa e in Oriente, e combatté nell'esercito nordista durante la Guerra civile americana; Miss Ravenel's Conversion from Secession to Loyalty (1867, La conversione di Miss Ravenel dalla secessione al lealismo) [È il primo romanzo "realista" americano. In altri due successivi romanzi affronta il tema della corruzione politica.] – Delisle, Léopold-Victor (valognes, Cotentin 1826-Chantilly 1910) storico e paleografo francese, conservatore dal 1874 della Bibliothèque Nationale di Parigi, pubblicò quasi 2000 titoli; Ricerche sulle entrate pubbliche in Normandia (1849) Memorie sugli atti d'Innocenzo III (1857) Gabinetto dei manoscritti della Biblioteca Nazionale (1868-1881, in tre voll.) Memorie su antichi sacramentari (1886) Memorie sulle operazioni finanziarie dei templari (1889) Memorie sulla scuola calligrafica di Tours nel IX secolo (1895) Raccolta degli atti di Enrico II re d'Inghilterra (1909). – De Tivoli, Serafino (Livorno 1826-Firenze 1892) pittore italiano. – Eugenia Maria de Montijo de Guzmán (Granada 1826-Madrid 1920) imperatrice dei francesi 1834, di nobile famiglia spagnola, si trasferisce con la madre a Parigi 1853, va in sposa a Napoleone III; strettamente legata al Partito cattolico è ostile all'appoggio dato dall'imperatore alla causa italiana, vedendo una minaccia agli interessi della chiesa 1870, ha una parte non secondaria nella dichiarazione di guerra alla Prussia; dopo il crollo del secondo impero e la proclamazione della repubblica viene fatta fuggire da Parigi dall'ambasciatore austriaco e dall'ambasciatore italiano C. Nigra (di cui è molto amica) precedendo in esilio il marito in Inghilterra 1873, alla morte di Napoleone III si mette alla testa del partito bonapartista. – Ferri, Luigi (1826-95) scrittore italiano, allievo di T. Mamiani Della Rovere; Saggio sulla storia della filosofia in Italia nel secolo XIX (Parigi 1869) 1885, cambia il titolo della rivista fondata nel 1870 da T. Mamiani Della Rovere e da lui diretta fino alla morte «Filosofia delle scuole italiane» in «rivista italiana di filosofia». – Gramme, Zénobe-Théophile (Jehay-Bodegnée, Liegi 1826-Bois Colombes, Parigi 1901) inventore belga, brevettò numerose macchine a corrente alternata, 1869, mette a punto una efficiente dinamo che costruisce su vasta scala, nonostante le proteste di Pacinotti che rivendica la priorità nell'invenzione; 1878, produce con la sua società di costruzioni elettrotecniche il primo alternatore di dimensioni adatte per applicazioni industriali. – Gyulai, Pál (1826-1909) critico letterario ungherese, il più illustre dell'epoca del "dualismo", dalle tendenze idealistiche. – Jacini, Stefano conte (Casalbuttano ed Uniti, Cremona 20 giugno 1826 – Milano, 25 marzo 1891) politico italiano, cattolico e liberale moderato. – Lega, Silvestro (Modigliana, Forlì 1826-Firenze 1895) pittore italiano. – Liebknecht, Wilhelm (Giessen 1826-Charlottenburg 1900) politico tedesco, padre di Karl (1871-1919); 1848, febbraio, influenzato dal socialismo utopistico francese, partecipa alla rivoluzione di Parigi; 1849, partecipa all'insurrezione del Baden; 1850, si rifugia in Svizzera e poi a Londra, dove conosce K.H. Marx che lo converte al socialismo scientifico; 1862, torna in Germania; 1864, è tra i promotori della Prima Internazionale; 1867, deputato al Reichstag, si oppone alla guerra franco-prussiana; 1869, fonda a Eisenach, insieme con A. Bebel, il "Partito operaio socialdemocratico"; 1870, dicembre, vota contro i crediti di guerra; 1872, processato per tradimento, viene condannato a due anni di carcere; 1874, ancora deputato al Reichstag, direttore del quotidiano del partito «volksstaat» è uno degli esponenti più rappresentativi del socialismo tedesco; 1875, è tra i protagonisti del congresso di Gotha, che sancisce la fusione (di cui egli è uno dei principali fautori) fra le due correnti socialiste esistenti in Germania, quella marxista e quella lassalliana, dando origine al Partito socialdemocratico tedesco; 1889, la ricostituzione della seconda Internazionale dipende molto dalla sua attività. – Lorenzini, Carlo o Carlo Collodi (Firenze 1826-1890) scrittore italiano. vedi Il Mondo delle Fiabe. – Morelli, Domenico (Napoli 1826-1901) pittore italiano. – Mosti Trotti Estense, Tancredi - marchese (Ferrara 8 febbraio 1826 – Ferrara 16 maggio 1903) militare e politico italiano. – Nicolis, Carlo Felice – conte di Robilant (Torino, 8 agosto 1826 – Londra, 17 ottobre 1888) diplomatico, militare e politico italiano, di nobile famiglia piemontese. – Nullo, Francesco (Bergamo 1° marzo 1826-Krzykawka o Olkusz Polonia 1863) patriota italiano; 1848, 18-22 marzo, a capo di una colonna di bergamaschi, combatte nelle cinque giornate di Milano e vince gli austriaci a Porta Lodovica; entrato quindi nella schiera di volontari combatte nella prima guerra d'indipendenza facendo parte della campagna del Tirolo; 1849, partecipa alla difesa della Repubblica romana nelle file della legione italiana di G. Garibaldi, che accompagna poi fino al disastroso viaggio che dovrebbe condurre i fuorusciti a venezia; esule in Piemonte, vive del proprio lavoro; 1859, ancora con G. Garibaldi nella seconda guerra d'indipendenza; 1860, è uno dei principali organizzatori della spedizione dei Mille, alla quale apporta il contributo di più di duecento bergamaschi; finisce la campagna con il grado di colonnello; 1862, aprile, arrestato nel corso del fallito tentativo garibaldino di invadere il Trentino e rilasciato nel giugno; partecipa alla spedizione di Aspromonte e viene relegato nel forte di Bard; 1863, scoppiata l'insurrezione polacca, si reca a Cracovia dove e nominato generale di un corpo di spedizione che deve attaccare russi; 2 maggio, esce con il suo gruppo da Cracovia; 5 maggio, viene ucciso presso Olkusz in uno scontro con le truppe russe. – Palizzolo, Mario (Trapani 1826-?) patriota siciliano, uno dei più ferVIdi cospiratori contro la tirannide borbonica 1848, capo degli insorti e membro del Comitato provvisorio; 1859, dopo aver sempre partecipato ai moti scoppiati nell'isola, è ora tra i primi ad incitare alla rivolta e a sollecitare a Genova con gli altri immigrati la spedizione garibaldina; – Riemann, Bernhard (Breselenz, Hannover 17 set 1826 - Selasca, Intra, Novara 20 lug 1866) matematico tedesco; [Figlio di un pastore protestante.] frequenta l'università a Gottinga, seguendo le lezioni di M. Stern e di K.F. Gauss; trasferitosi ancora studente a Berlino, segue i corsi di P.G. Lejeune Dirichlet sulla teoria dei numeri, sull'integrazione e sulla teoria delle equazioni differenziali alle derivate parziali, e frequentò le lezioni di meccanica analitica e di algebra superiore impartite da K.G. Jacobi, e quelle di geometria di J. Steiner; tornato a Gottinga, si dedica per tre semestri allo studio della filosofia (di Herbart in particolare) e della fisica; I fondamenti di una teoria generale delle funzioni di una variabile complessa (1850, sua tesi di laurea) 1854, in occasione della sua abilitazione a Privatdozent, presenta due grandi lavori; Sulle ipotesi che stanno alla base della geometria (1854, ma pubblicato postumo nel 1867) Sulla rappresentabilità di una funzione mediante una serie trigonometrica (1854, pure pubblicato postumo nel 1867) Teoria delle funzioni abeliane (1857) 1859, succede alla morte di Dirichlet alla cattedra di insegnamento a Gottinga; Sul numero dei numeri primi inferiori ad un dato numero (1859, che contiene la celebre "funzione zeta di Riemann") 1862, cominciano a manifestarsi in lui i primi sintomi della tubercolosi; 1863, intraprende un primo viaggio in Italia, immediatamente seguito da un soggiorno di un paio d'anni a Pisa dove stringe amicizia con il matematico italiano E. Betti già conosciuto nel 1858 in occasione di una sua visita a Gottinga; 1866, tornato a Gottinga è costretto a ritornare subito in Italia dove muore poco dopo a Selasca sulle sponde del lago Maggiore. – Saigo Takamori (Kagoshima 1826 ca-1877) militare giapponese, samurai del feudo di Satsuma, 1868, è uno dei principali capi militari che appoggiano la restaurazione imperiale 1873, deluso per il crollo delle antiche istituzioni sotto la spinta delle riforme tendenti a modernizzare il paese, esce dal governo; a Kagoshima apre una scuola d'armi all'antica, che diviene il centro dell'opposizione samurai all'occidentalizzazione del Giappone 1877, la legge che abolisce l'uso delle due sciabole (simbolo sacro dei samurai) suscita la rivolta dei samurai (rivolta di Satsuma), a capo della quale egli perde la vita nella sanguinosa repressione comandata da suo fratello Saigo Yorimichi (1843-1902), ministro della guerra. – Saltykov, Michail Evgrafovic o Nepanov Šcedrin o Saltykov-Šcedrin (Spas-Ugol, Tver 1826-Pietroburgo 1889) scrittore russo, per molti anni leader riconosciuto dell'intelligencija radicale; lavorò fino al 1848 come impiegato al ministero della guerra Un affare imbrogliato (1848) 1848-56, per questo racconto per la stampa occidentalizzante, viene trasferito a vjatka dove lavora negli uffici del governatorato; tornato a Pietroburgo, lavora per il ministero degli interni Schizzi provinciali (1956-57) La morte di Pazucin (1857) 1858-68, svolge quasi ininterrottamente vari incarichi burocratici in città di provincia partecipando attivamente alla lotta per la liberazione dei serVI della gleba; dirige assieme a N.A. Nekrasov «Annali patri», una delle più diffuse riviste dell'impero zarista I Pompadour e le Pompadour (1863-73) I signori di Taškent (1869-77) Storia di una città (1869-79, romanzo, dove la città di Glupov diventa il simbolo di un secolo di storia russa) 1878, dopo la morte di Nekrasov, dirige «Annali patri» da solo I signori Golovlëv (1880) Favole (1880-85) 1884, la rivista «Annali patri» viene soppressa I racconti di Pošechone (1886) Le antichità di Pošechone (1890). – Scheffel, Josef Victor von (Karlsruhe 1826-1886) scrittore tedesco, terminati gli studi giuridici, s'impegnò sino al 1853 nella pubblica amministrazione del Baden, con compiti vari; Der Trompeter von Säckingen (1854, Il trombettiere di Säckingen, poemetto eroicomico) Ekkehard (1855, romanzo storico alla Walter Scott) 1858, un viaggio a Roma gli suggerisce forme di vita più consone alla sua accesa fantasia; conduce un'esistenza libera ed errabonda, trattenendosi soprattutto nella regione del lago di Costanza (è tra l'altro bibliotecario della casata dei Fürstenberg a Donaueschingen); povero di vero talento, ma abile versificatore, diviene così il beniamino della borghesia tedesca dell'età bismarckiana; Gaudeamus (1868, canto ispirato alla goliardia medievale) Alt Heidelberg du feine (vecchia Heidelberg, o bella; canzone) Als die Römer frech geworden (Quando i romani diventarono sfacciati; canzone) [Usciti dalle stamperie a centinaia di migliaia nel periodo 1840-80, i suoi lavori rimangono documenti del cattivo gusto imperversante tra la borghesia inglese e tedesca dell'età Vittoriana. Lo accompagnano in questo anche i lavori di Emanuel Geibel e Martin Tupper.] – Soares de Passos, António Augusto (Oporto 1826-1860) poeta portoghese; 1851, fonda la rivista «O Novo Trovador» erede ideale di quel «O Trovador» che è stato l'organo ufficiale del romanticismo portoghese; Poesias (1856, Poesie; 1858, II ediz., con efficaci traduzioni dall'Ossian). – Villari, Pasquale (Napoli 1826-Firenze 1917) storico e politico italiano, il primo a porre alla classe politica e all'opinione pubblica la "questione meridionale"; 1847-48, partecipa con fervore al movimento liberale; 1848, dopo il colpo di stato reazionario del 15 maggio, è costretto all'esilio e fissa la sua residenza a Firenze; 1859.65, professore di storia all'università di Pisa; Storia di Girolamo Savonarola e de' suoi tempi (1859-61) 1865-1913, professore di storia nell'Istituto di studi superiori a Firenze; 1870-76, deputato; Niccolò Machiavelli e i suoi tempi (1877-82) Lettere meridionali (1878, ed. definitiva) 1880-82, deputato; 1891-92, ministro della pubblica istruzione con A. Starabba, marchese di Rudini; Primi due secoli della storia di Firenze (1893) 1896-1903, presiede la società Dante Alighieri. – Zanardelli, Giuseppe (Brescia, 26 ottobre 1826 – Maderno, Brescia 26 dicembre 1903) giurista e politico italiano. |
«segue
da 1825» «segue da 1825» «segue
da 1824» «Annali universali di statistica» 1826-1871,
l'editore Francesco Lampato fonda questo periodico. Mantenendo
sempre un orientamento liberale e progressista, gli annali sono ispirati
prima da G.D. Romagnosi e poi da G.
Sacchi. «segue
da 1818» «segue da 1700» |
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