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Papa Pio VII |
ANNO 1807
– Ascásubi, Hilario (Fraile Muerto 1807-Buenos Aires 1875) poeta argentino, esponente della letteratura "gauchesca"; Santos vega (1872) Paulino Lucero (1839-51, 1872). – Bertrand, Aloysius (Ceva, Cuneo 1807-Parigi 1884) poeta francese; 1815, vive a Digione; 1828, si trasferisce a Parigi, dove conduce vita di bohème; non riuscirà mai a pubblicare le sue opere e morirà in miseria. Postumi: Gaspard de la nuit (1842, Gaspard della notte, raccolta di poemi in prosa dove descrive la Borgogna) Oeuvres poétiques (1926, raccolta completa delle sue opere). – Brénier de Renaudière, Anatole – barone (Parigi 22 agosto 1807 – Lucassière, Indre-et-Loire 27 marzo 1885) diplomatico e politico francese; [Coniuge: Isabelle Hutchinson, inglese, sposata quando è ambascatore a Napoli.] 1837-42, console di Francia a Varsavia (capitale del regno di Polonia sotto la tutela dell'imperatore di Russia); 1851, 24 gen - 10 apr, ministro degli Affari esteri; 1853, segretario generale del ministero; 1861, senatore. – Carteret, Nicolas Henri (Châtillon-sur-Seine, Côte-d'Or 7 novembre 1807 – Parigi 29 gennaio 1862) politico francese; [Coniuge: Jeanne Adrienne Thoré (1808-1834).] 1834-44, notaio a Reims; 1840, consigliere municipale; 1842, secondo aggiunto; 1845-48, sindaco di Reims; 1848, 10 maggio-28 giugno, sottosegretario di Stato all'Interno; 1849, eletto rappresentante del popolo all'Assemblea legislativa, siede sui banchi della maggioranza; 1852, sostiene il colpo di Stato di C.-L.-N. Bonaparte; 1857, eletto deputato al Corpo legislativo nella 3ª circoscrizione della Marne, siede, fino alla sua morte, nella maggioranza dinastica; è stato anche consigliere generale della Marne; fondatore del "Comice agricole" di Reims, ufficiale della Légion d'honneur. – De Blasiis, Francesco (Città Sant'Angelo, Teramo 4 luglio 1807 - Roma 31 agosto 1873) politico italiano; laureato in Giurisprudenza; funzionario amministrativo; eletto deputato dalla VII all'XI Legislatura; 1867, 10 apr-27 ott, ministro dell'Agricoltura, Industria e Commercio (II "governo Rattazzi"). – Des Ambrois de Nevache, Luigi (Oulx, Torino 30 ottobre 1807 – Roma 3 dicembre 1874) politico italiano. – Durando, Giacomo (Mondovì, Cuneo 4 febbraio1807 – Roma 21 agosto 1894) militare, diplomatico e politico italiano; [Fratello di Giovanni.] – Garibaldi, Giuseppe (Nizza, 4 luglio 1807 – Caprera, 2 giugno 1882) militare e politico italiano. – Grévy, Jules (Mont-sous-Vaudrey, Giura 1807-1891) politico francese, repubblicano; 1848, deputato alla costituente; 1849, deputato alla legislativa; 1851, dicembre, in seguito al colpo di stato di Luigi Napoleone è costretto a lasciare la politica attiva; 1868, torna nel corpo legislativo ed è uno di capi dell'opposizione; 1870, settembre, crolla il secondo impero; 1871, febbraio, rappresenta la tendenza repubblicana moderata all'assemblea nazionale di Bordeaux e quindi alla camera dei deputati; 1876, è eletto presidente della camera dei deputati; 1879, gennaio, diventa presidente della repubblica succedendo al filomonarchico P. de Mac-Mahon; 1885, viene rieletto; 1887, dicembre, si dimette in seguito alla scoperta di un traffico di onorificenze ("scandalo delle decorazioni") organizzato dal genero Daniel Wilson. – Hallgrimsson, Jonas (Hraun 1807-Copenaghen 1845) poeta islandese, i cui versi furono pubblicati per lo più sulla rivista «Fjölnir». – Ledru-Rollin, Alexandre-Auguste (Parigi 1807-Fontenay-aux-Roses, Parigi 1874) politico francese; 1828, si laurea in legge; 1830, esercita l'avvocatura e, repubblicano, difende in vari processi giornalisti e uomini politici contrari alla monarchia di Luigi Filippo; 1841, eletto deputato, siede nei banchi dell'estrema sinistra battendosi in favore del suffragio universale; 1843, è tra i fondatori del giornale «La Reforme» organo del radicalismo repubblicano; 1847, prende una parte attivissima nella "campagna dei banchetti" che prepara la rivoluzione parigina; 1848, febbraio, ministro dell'interno nel governo provvisorio della seconda repubblica; maggio, deputato alla costituente e membro della commissione esecutiva, contribuisce a soffocare la manifestazione degli operai parigini del 16 aprile e il tentativo insurrezionale socialista del 15 maggio; 24 giugno, lascia il potere al generale L.-E. Cavaignac che ha represso l'insurrezione popolare provocata a Parigi dall'abolizione degli ateliers nationaux; dicembre, si presenta come candidato della sinistra repubblicana nelle elezioni presidenziali, ma ottiene solo 370.000 voti contro i 5 milioni di suffragi andati a Luigi Napoleone; 1849, maggio, eletto deputato all'assemblea legislativa, si oppone decisamente all'intervento francese contro la Repubblica Romana; 13 giugno, capeggia la giornata insurrezionale risoltasi però in un fallimento; va esule a Londra; La decadenza dell'Inghilterra (1850) 1851, collabora con G. Mazzini alla creazione del "Comitato democratico europeo" ed è uno dei più risoluti avversari del secondo impero che lo esclude così da ogni amnistia; 1870, rientra in Francia; 1871, eletto deputato all'assemblea nazionale, non prende posizione nel conflitto tra il governo di Versailles e la Comune parigina e non ha più un ruolo di rilievo nella politica francese. – Lee, Robert-Edward (Stratford, Virginia 1807-Lexington, Virginia 1870) militare statunitense, nato da una famiglia di piantatori, illustre ma non ricca; 1845-48, ufficiale del genio, combatte nella guerra contro il Messico dirigendo poi l'accademia militare di West Point; 1861, aprile, personalmente ostile alla schiavitù, allo scoppio della guerra civile, non volendo portare le armi contro la sua terra natia, si pone al servizio degli stati confederati; viene nominato dal presidente sudista J. Davis, comandante dell'armata della Virginia settentrionale, sul fronte più minacciato dal nemico; giugno, attacca il generale G.B. McClellan e dopo la dura battaglia dei sette giorni lo respinge lontano dalla capitale sudista, Richmond; marcia quindi contro il generale nordista J. Pope sconfiggendolo nella battaglia di Bull Run; 1862, dicembre, batte nuovamente il nemico a Fredericksburg; 1863, marzo, vince ancora a ChancellorsVille ; 1-3- luglio, viene sconfitto a Gettysburg dal generale G.G. Meade; 1864, fronteggiato dall'abile U.S. Grant a lui enormemente superiore per disponibilità di uomini e mezzi riesce, con una campagna difensiva di stampo napoleonico, tenerlo a bada per oltre un anno riuscendo sempre a coprire Richmond; 1865, 9 aprile, si arrende ad Appomattox, dopo una lunga guerra di trincea attorno a Petersburg, circondato da forze preponderanti; consiglia a tutti i combattenti di seppellire gli odi e di diventare buoni cittadini dell'Unione; è nominato rettore della Washington College di Lexington (ora Washington and Lee University); 1870, alla sua morte è pianto come eroe nazionale dalla gente del sud ma grande è la stima anche al nord per la sua probità e le sue grandi capacità militari. – Légouvé, Ernest-Wilfrid (1807-1903) drammaturgo francese; Bataille de dames (1851, in collaborazione con E. Scribe, teatro) 1855, accademico di Francia; Médée (tragedia in cinque atti, tradotta in italiano da G. Montanelli e rappresentata con grande successo nel 1856 al Théatre-Italien da Adelaide Ristori; sarà poi messa in scena nei teatri di tutta Europa) Béatrix (recitata in lingua francese da Adelaide Ristori al Teatro dell'Odéon nel 1861). – Longfellow, Henry Wadsworth (Portland, Maine 1807-Cambridge, Massachusetts 1882) poeta statunitense. – Morozzo Della Rocca, Enrico (Torino 1807-Luserna San Giovanni, Torino 1897) militare italiano; 1840, addetto alla casa del principe ereditario Vittorio Emanuele; 1848-49, partecipa alla prima guerra d'indipendenza; 1849 marzo-settembre, ministro della guerra nei gabinetti de Launay e d'Azeglio; 1859, capo di stato maggiore dell'esercito nella seconda guerra d'indipendenza; 1860, prende parte alla spedizione nell'Umbria e nelle Marche e dirige l'assedio di Gaeta; 1866, comandante del III corpo d'armata nella terza guerra d'indipendenza, è parte responsabile della sconfitta di Custoza avendo tenuto metà delle forze inattive intorno a Villafranca nel corso della battaglia; 1871, senatore; Autobiografia di un veterano. – Ruffini, Giovanni (Genova 1807-Taggia, Imperia 1881) scrittore e patriota italiano, compiuti gli studi di giurisprudenza, entrò nelle file della Carboneria e, insieme ai fratelli Jacopo (1805-1833) e Agostino (1812-1855) fu tra i discepoli prediletti di G. Mazzini ; 1833, per aver partecipato al moto genovese, è condannato a morte in contumacia e si rifugia prima a Marsiglia e poi in Svizzera; Iacopo, arrestato dalle autorità sabaude, si suicida in carcere; 1837, si rifugia con G. Mazzini e il fratello Agostino a Londra dove impartisce lezioni di italiano e approfondisce la conoscenza della lingua e della letteratura inglese; 1840, si stacca gradatamente da G. Mazzini passando su posizioni più moderate; 1842, si trasferisce in Francia dove conosce G. Donizetti per il quale scrive il libretto d'opera Don Pasquale; 1848, torna in Italia, dove è deputato nel collegio di Taggia; 1849, è di nuovo a Parigi inviato da v. Gioberti come ministro plenipotenziario del Piemonte presso la repubblica francese; rassegnate le dimissioni dopo la sconfitta di Novara, resta in Francia dove inizia una singolare carriera di scrittore in lingua inglese; Lorenzo Benoni (Edimburgo 1853) Doctor Antonio (1855, Il dottor Antonio) The Paragreens on a VIsit to Paris (1856, I Paragreens in una visita a Parigi) Vienna (1859) Vincenzo (1863) A Quiet Noot in the Jura (1867, Un angolo tranquillo nel Giura). – Tecchio, Sebastiano (Vicenza 3 gennaio 1807 – Venezia 24 gennaio 1886) politico italiano. – Thoré, Theophile o William Bürger (1807-1869) giornalista francese, appassionato di politica come d'arte e di letteratura; 1830, studente e affiliato ai carbonari, comincia la sua collaborazione a «La Revue républicaine», «Le Journal du peuple», «L'Encyclopédie populaire», «La Revue du progrés», «La Réforme», «La Revue sociale»; Salons (1844-1848, riuniti in volume nel 1868) 1848, condannato due volte, sotto Luigi Filippo, per ragioni politiche, fonda la «vraie République» dove ha come collaboratori G. Sand, Pierre Leroux e A. Barbès; 1849, marzo, fonda «Le Journal de la République» che ne è la continuazione e che ha per motto "Senza la rivoluzione sociale, non esiste vera Repubblica"; 1851, 2 dicembre, dopo il colpo di stato, passa all'estero dove riprende gli studi di critica d'arte, già iniziati nei precedenti anni con gli articoli pubblicati nei giornali «L'Artiste», «Le Siècle», «Le Constitutionnel»; vermeer (1866, monografia pubblicata a Parigi dopo gli articoli comparsi sulla «Gazette des Beaux-Arts», la prima dedicata al maestro di Delft). – Verità, Giovanni (Modigliana 1807-1885) sacerdote italiano, amico di carbonari e di mazziniani, fece della propria casa un rifugio sicuro per i patrioti e si adoperò per costituire quella catena di soccorso che, muovendo dalla Romagna attraverso la Toscana, li aiutò ad espatriare clandestinamente dai porti di Livorno e di Genova; 1849, contribuisce a salvare le truppe di G. Garibaldi dopo la ritirata da Roma e la morte di Anita; 1859, deputato alla costituente toscana, è poi cappellano delle truppe di G. Garibaldi. – Vischer, Friedrich Theodor (Ludwigsburg 1807-Gmunden 1887) scrittore tedesco, avviato alla carriera ecclesiastica, studiò teologia a Tubinga e fu amico di E. Mörike e G. Keller; 1848, di idee liberali, fa parte del parlamento di Francoforte; 1865, insegna estetica, prima a Zurigo e poi a Stoccolma; Scorribande critiche (1844-73) Estetica (1846-57) Dritter Teil des Faust (1862, Terza parte del Faust; 1866, rielaborazione; infelice parodia del Faust goethiano) Epigramme aus Baden-Baden (1867, Epigrammi da Baden-Baden) Critica alla mia estetica (1873) Auch Einer (1879, Eccone un altro; romanzo grottesco, caricatura del romanzo storico) Lyrische Gänge (1882, Campagne liriche, versi autobiografici). – Welhaven, Johan Sebastian (Bergen 1807-Cristiania, odierna Oslo 1873) poeta norvegese, parente e discepolo del poeta danese J.L. Heiberg; tenace fautore dello scandinavismo e della necessità di una continuità storica, rimproverava ai patrioti il loro estremismo politico e la loro mancanza di senso della realtà; L'alba della Norvegia (1834) Poesie e Nuove Poesie (1839-1860). – Whittler, John Greenleaf (Haverhill, Massachusetts 1807-Hampton Falls, New Hampshire 1892) poeta statunitense, figlio di contadini quaccheri, quasi totalmente autodidatta; 1830, è direttore della «New England Weekley archivi» a Hartford; Legends of New England in Prose and verse (1831, Leggende del New England in prosa e in versi) voices of Freedom (1846, voci della libertà) Leaves from Margaret Smith's Journal in the province of Massachusetts Bay 1678-79 (1849, Pagine dal diario di Margaret Smith; prosa) In War Time and Other Poems (1864, In tempo di guerra e altre poesie) Snow-Bound (1866, Isolati dalla neve, poemetto) The Tent on the Beach (1867, La tenda sulla spiaggia). [Appartiene ai "bramini", il gruppo, la "casta" di scrittori apprezzati nell'Ottocento americano ma non facenti parte del "Rinascimento Americano"; nel XX secolo saranno definiti "Fireset poets" (Poeti da caminetto).]. |
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