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Papa
Gregorio XVI (1831-46) - segretario di Stato: card. Tommaso Bernetti,
di chiara tendenza moderata ed inviso al principe
di Metternich; 1833, dopo la ritirata delle truppe austriache, in Romagna
scoppia una nuova rivolta (anche questa come la precedente a Modena,
non scoperta in tempo dai servizi segreti del papa); al suo pontificato si deve il notevole rinnovamento missionario del sec. XIX; tale azione ha risultati particolarmente significativi in Gran Bretagna e negli USA; movimento di Oxford 1833, Oxford:
in seno all'anglicanesimo sorge questo movimento religioso volto a sottolineare
la continuità della chiesa anglicana con la chiesa cristiana antica,
sia riguardo alla successione apostolica, sia riguardo al dogma e al
rito; Mormoni «segue da 1830» «Junges Deutschland» (Giovane Germania) «segue da 1830» Deutscher Zollverein
1833 «segue
da 1831» Society for the Diffusion of Useful Knowledge «segue da 1826» «Pfennigmagazine» 1833, inizia le pubblicazioni con trentacinquemila
abbonati, raggiungendo presto i centomila. |
ANNO 1833
– Alarcón y Ariza, Pedro Antonio de (Guadix, Granada 1833-Valdemoro, Madrid 1891) narratore spagnolo; Sulle colonne del giornale «El látigo» (La sferza), condusse una battaglia contro Isabella II (1854 ca) Diario de un testigo de la guerra de Africa (1859-60, Diario di un testimonio della guerra d'Africa; sulla guerra ispano-marocchina) De Madrid a Nápoles (1861, Da Madrid a Napoli) El sombrero de tres picos (1874, Il cappello a tre punte). El escándalo (1875, Lo scandalo) El niño de la bola (1880, Il bambino con la palla). – Bartoli, Adolfo (Fivizzano, Massa 1833-Genova 1894) critico e filologo italiano, medievalista, segretario dell'archivio storico italiano e poi professore a Venezia; curatore di varie edizioni di testi antichi; I primi due secoli della letteratura italiana (1870-79) 1874, insegna all'Istituto superiore di Firenze; Storia della letteratura italiana (1878-89, in 7 voll., interrotta al Petrarca). – Bonari, Giuseppe o Valdemiro da Bergamo (1833, 14 giugno-?) frate cappuccino, padre, figlio di Giovanni e di Rachele Comotti; autore di molti articoli sugli «Annali Francescani»; [Periodico bimensile di pagg. 32, fondato da p. Egidio da Milano col consenso del Ministro provinciale p. Agostino da Crema.] Cenni Biografici della giovane SalVI Maria (Milano 1871 e 1872, presso Serafino Majocchi). – Bracquemond, Félix (Parigi 1833-1914) pittore e incisore francese, noto per le sue acqueforti. – Brin, Benedetto (Torino 1833-Roma 1898) ingegnere navale e politico italiano; 1872, progetta la nave da battaglia «Duilio» e «Italia» nel 1875; 1876-78, ministro della marina con A. Depretis e B. Cairoli; 1878, è l'artefice dell'unificazione delle accademie di Genova e Napoli in quella di Livorno; 1884, favorisce la nascita delle acciaierie di Terni; 1884-91, ministro della marina con A. Depretis e F. Crispi. 1892-93, esponente del gruppo liberale, facente capo a G. Zanardelli, è ministro degli esteri nel I gabinetto Giolitti; 1896-98, ministro della marina con il marchese di Rudinì. – Bullrich, Adolfo Jorge (Argentina 1833-1904) titolare dell'omonima Casa d'aste argentina; figlio del tedesco Adolfo, venne inviato già all'età di 8 anni in Germania affinché seguisse degli studi regolari, poi completati in Inghilterra; tornato in Argentina, affiancò il padre nella fabbrica di birra, iniziando poi una brillante carriera militare; 1859, 23 ottobre, combatte come ufficiale agli ordini del tenente colonnello Emilio Castro nella battaglia di Cepeda; 1861, sempre agli ordini di Emilio Castro partecipa alla battaglia di Pavon; 1867, divenuto "martillero", cioè conduttore di case d'asta, si dedica al commercio di terre e mandrie che offre in pubbliche aste dopo averle acquistate; fissa il suo ufficio a Recova Nueva in via Victoria 90; [Per la "Casa d'Aste di Adolfo Bullrich" passano anche una carrozza di Napoleone III, i quadri del pittore Pridiliano Pueyrredon, una proprietà del ministro plenipotenziario della Gran Bretagna, una coppia di cavalli bianchi ecc.] vende anche animali pregiati, dal pedigree ineccepibile, ovini, bovini ed equini, ed inizia a selezionarne le razze; 1875, quando cominciano le esposizioni nel Jardino Florida, egli organizza nei suoi spazi vendita vere e proprie sfilate di animali di razza; l'importazione di cavalli, la sua passione segreta, porta la Casa d'aste alla ribalta della cronaca per una transazione riguardante un lotto di splendidi cavalli purosangue appartenenti a Guglielmo Kemmis per la cifra eccezionale di 312.000 pesos; si crea l'ufficio Pedigrees e Cataloghi, fonte ricchissima per la bibliografia della razza equina in Argentina. 1904, 8 aprile, muore lasciando la direzione della compagnia al figlio Eduardo. – Costa, Giacomo Giuseppe (Milano 24 novembre 1833 – Ovada, Alessandria 15 agosto 1897) politico italiano. – Dilthey, Wilhelm (Biebrich, Renania 19.11.1833-Siusi, Bolzano 1.10.1911) filosofo e storico tedesco, fondatore dello "storicismo" tedesco; professore a Berlino, dove succedette a R.H Lotze, lavorò per tutta la vita ad una storia universale dello spirito europeo; Schleiermacher (1870, monografia) Introduzione alle scienze dello spirito (1883) L'intuizione della vita nel Rinascimento e nella Riforma (1891-1900) Le tre epoche dell'estetica moderna (1892) Idee per una psicologia descrittiva e analitica (1894) Contributo allo studio dell'individualità (1896) Studi per la fondazione delle scienze dello spirito (1905) L'esperienza e la poesia (1905) Hegel (1905, sugli scritti giovanili) L'essenza della filosofia (1907) La struttura del mondo storico nelle scienze e nello spirito (1910) I tipi dell'intuizione del mondo (1911) nuovi studi sulla costruzione del mondo storico nelle scienze e nello spirito (postumo). – Dühring, Karl Eugen (Berlino 1833-Nowawes, Berlino 1921) filosofo ed economista tedesco, esponente del positivismo sociale che si riannoda all'opera di Feuerbach; si considerava come un riformatore dell'umanità; antisemita Capitale e lavoro (1865) Dialettica naturale (1865) Il valore della vita (1865) Storia critica dell'economia politica e del socialismo (1871) Corso di economia politica e sociale (1873) Storia critica dei principi universali della meccanica (1873) Corso di filosofia (1875) Logica e teoria della scienza (1878) Storia critica della filosofia (diretta come egli stesso dice "a emancipare dalla filosofia" cioè a distruggere le dottrine degli altri filosofi). – Fuller, Melville Weston (Augusta, Maine 11 febbraio 1833 – Sorrento, Maine, 4 luglio 1910) giurista statunitense; 1888, 8 ottobre-4 luglio 1910), 8° presidente della Corte suprema degli Stati Uniti d'America. – Gordon, Charles George o Gordon Pascià (Woolwich 1833-Khartoum 1885) militare e amministratore coloniale inglese; 1848, esce dall'Accademia Militare come specialista nel settore delle fortificazioni; 1854-56, partecipa alla guerra di Crimea; 1860, col grado di capitano nel corpo di spedizione anglo-francese contro la Cina è presente alla presa di Pechino; 1863, marzo, rimasto a Tientsin riceve il compito di riorganizzare le forze mercenarie (il cosiddetto "esercito sempre vittorioso") impegnate nella repressione della rivolta dei T'ai-p'ing riuscendo a sconfiggere questi ultimi nel giro di due anni; 1866-1872, continua in Inghilterra la normale carriera di corpo; 1873, con il consenso del governo inglese, accetta dal chedivé d'Egitto la carica di governatore delle province equatoriali del Sudan egiziano: reprime la rivolta del Darfur, dà impulso all'esplorazione del corso del Nilo, controlla il commercio degli schiavi; 1880, si dimette e svolge poi varie missioni in Asia e nel Sudafrica; 1884, è nuovamente inviato in Sudan come governatore col compito di sgomberare le guarnigioni egiziane minacciate dalla ribellione del mahdi e di formare nello stesso tempo un governo sudanese indipendente; assediato a Khartoum da forze mahdiste assai superiori, resiste ben 317 giorni; muore nel massacro della presa della città; pianto in Inghilterra come un eroe nazionale, diventa poi una figura leggendaria con il nome di Gordon Pascià. – Harrison, Benjamin (North Bend, Ohio 20 agosto1833 - Indianapolis, Indiana, 13 marzo 1901) politico statunitense; avvocato, ufficiale unionista durante la guerra di secessione; 1881-87, senatore repubblicano; 1888, eletto presidente degli Stati Uniti dopo aver sconfitto S.G. Cleveland; 1889, 4 marzo-4 marzo 1893, 23° presidente degli Stati Uniti d'America; politica interna: fa approvare dal Congresso la "tariffa McKinley", che aumenta notevolmente i gravami doganali, e la "legge antitrust Sherman" [Sherman Act], che si rivela però più operante contro le organizzazioni sindacali dei lavoratori che non contro la concentrazione monopolistica delle industrie; politica estera: conclude dei trattati per l'annessione delle isole Sandwich e pone fine alla controversia con la Germania a proposito delle isole Samoa. – Lampertico, Fedele (Vicenza 13 giugno 1833 – Vicenza 6 aprile 1906) economista, filosofo e politico italiano; [Figlio di Domenico (un mercante arricchito) e di Angela Valle di antica famiglia del locale patriziato agrario.] – Lie, Jonas (Eiker, Modum 1833-Stavern 1908) scrittore norvegese, laureato in giurisprudenza all'università di Cristiania, conobbe H. Ibsen e Biørnstjerne Bjørnson e A.O. VInje; indebitatosi per fallimentari speculazioni sul legno, decise di guadagnarsi la vita scrivendo; Il veggente (1870, suo capolavoro) 1871, ottiene una borsa di studio per l'Italia; Il trealberi «Avvenire» (1872) Il pilota e sua moglie (1874) Faustina Strozzi (1875, dramma in versi, con oggetto la guerra italiana del 1859 e si svolge a Forlì) Fanfulla L'improvvisatore Il Rutland 1882-1906, vive a Parigi diventando punto di riferimento per gli scrittori nordici della capitale; Famiglia di Gilje (1883) Le figlie del comandante (1886) Un Matrimonio (1887, romanzo coniugale) [romanzo mediocrissimo secondo C. Magris] I troll (1891-92) Quando tramonta il sole (1895) Favole (1909). – Mariotti, Filippo (Apiro, Macerata 6 settembre 1833 – Roma 25 giugno 1911) politico italiano. – Moneta, Ernesto Teodoro (Milano 1833-1918) politico italiano, volontario garibaldino nella seconda e nella terza guerra d'indipendenza; 1869-96, direttore del quotidiano radicale milanese «Il Secolo», fu l'animatore del movimento pacifista italiano, fondando l' "Unione lombarda per la pace e l'arbitrato" e il periodico «vita internazionale»; 1907, premio Nobel per la pace; 1915-18, appoggia la guerra contro gli imperi centrali, alle cui tendenze militariste attribuisce la responsabilità del conflitto mondiale. – Nobel, Alfred Bernhard (Stoccolma 1833-Sanremo 1896) chimico e industriale svedese. – Palma, Ricardo (Lima 1833-Miraflores, Lima 1919) scrittore peruviano, mirabile traduttore di H. Heine, Hugo, H.W. Longfellow, figura tra le più importanti del romanticismo peruviano; La hermana del verdugo (1851, La sorella del boia) La muerte y la libertad (1851, La morte e la libertà) 1855, entrato nel Corpo giuridico della flotta, scampa miracolosamente ad un naufragio; Armonias (1865, Armonie) 1866, prende parte alla battaglia di Callao; dedicatosi al giornalismo, redige la «rivista del Sud America» a Valparaiso; liberale in politica, è al seguito di J. Gálvez e, dopo il fallimento dei moti liberali, viene esiliato in Cile; da qui giunge in Europa viaggiando in Francia, Italia, Inghilterra; 1868-72, è segretario nel governo di J. Balta, divenendo in seguito senatore della repubblica; Pasionarias (1870, Passiflore) Tradiciones peruanas (1872-83, Tradizioni peruviane, in 6 voll., e altri successivi fino al 1911) Verbos y gerundios (1877, Verbi e gerundi) Filigranas (1892, Filigrane) Recuerdos de España (1899, Ricordi di Spagna). – Pereda y Porrua, José María de (Polanco, Santander 1833-Santander 1906) narratore spagnolo, nato, ultimo di 22 figli, da una ricca famiglia della "Montaña", presso Santander 1852, soggiorna a Parigi dove matura la sua vocazione letteraria 1864, soggiorna a Madrid; deputato carlista, abbandona l'attività politica per tornare alla letteratura, incoraggiato da M. Menéndez Y Pelayo Escenas montañesas (1864, Bozzetti di vita di provincia) Don Gonzalo Gonzáles de la Gonzalera (1878, romanzo satirico) De tal palo tal astilla (1880, La botte dà il vino che ha) Sotileza (1884, Lenza) 1891, presentatosi come senatore, non viene eletto Peñas arriba (1893, Su per la montagna). – Racchia, Carlo Alberto (Torino 31 agosto 1833 – Roma o La Spezia 12 marzo 1896) militare e politico italiano. – Richiedei, Enrico Eugenio (Salò 1833-Palermo 1860) patriota italiano, di agiata famiglia; 1859, si iscrive tra i "Cacciatori delle Alpi"; 1860, partecipa alla spedizione dei mille. – Recklinghausen, Friedrich Daniel (Gütersloh, Vestfalia 1833-Strasburgo 1910) medico tedesco, professore di anatomia patologica prima a Königsberg e poi a Strasburgo; da cui il "morbo di Recklinghausen". – Richtofen, Ferdinand von (Karlsruhe 1833-Berlino 1905) geografo e viaggiatore tedesco, di nobile famiglia, studiò a Breslavia e a Berlino; 1856, si laurea a Berlino svolgendo poi ricerche sul Tirolo; 1860-62, si reca in Cina con l'ambasciatore prussiano poi in Giappone, nel Siam, a Formosa, nelle Filippine, a Ceylon, in Indonesia e nell'America del nord (California) ove, con i suoi studi, dà impulso alla ricerca dell'oro; 18689-72, di nuovo in Cina VI continua importanti ricerche geografiche e geologiche che fanno di lui il fondatore della geomorfologia; tornato in patria è professore di geografia a Bonn, Lipsia e Berlino; China (1877-85, poi completata dagli allievi). – Rops, Félicien o Niedrkorn o William Lesley (Namur 1833-Corbeil-Essonnes 1898) litografo, incisore e pittore belga, autodidatta, fece parte anche del gruppo artistico belga "Les XX"; il suo lavoro fu spesso condizionato dalle esigenze degli editori: come nel caso di Poulet-Malessis di Bruxelles che vendeva a collezionisti francesi edizioni vietate di carattere politico ed erotico (peraltro il più tipico connotato della sua opera); 1853-56, esordisce collaborando alla rivista studentesca «Le crocodile» 1856-57, realizza caricature di contenuto politico-sociale, influenzate da P. Gavarni e H. Daumier, per «Uylenspiegel» e «Charivari belge»; i suoi interessi per le tecniche d'incisione si allargano all'acquaforte e ai sistemi affini della vernice molle e dell'acquatinta, più tardi ai procedimenti fotomeccanci di riproduzione; Leggende fiamminghe di Ch. De Coster (1858) 1871, fonda la Société internationale des aquafortistes (di cui è il principale collaboratore anche con gli pseudonimi di Niedrkorn e William Lesley) 1876, lavora stabilmente a Parigi dove comincia a frequentare l'Académie Julian per migliorare la sua tecnica disegnativa; Cugine della colonnella di G. de Maupassant (1882) Le diaboliche di J.-A. Barbey d'AuréVIlly (1883) Il romanzo di una notte di G. Mendès (1884) Il VIzio supremo di J. Péladan (1884) La curiosa di J. Péladan (1885) Poesie di S. Mallarmé (1895). – Ruiz Zorrilla, Manuel (Burgo de Osma, Vecchia Castiglia 1833-Burgos 1895) politico spagnolo; 1858, membro e deputato del Partito progressista; 1868, dopo la "rivoluzione" che porta alla caduta di Isabella II è ministro del Fomento e poi della giustizia, conducendo un'importante opera di ammodernamento delle istituzioni scolastiche, commerciali e legislative; 1871 e 1872, presidente del consiglio durante il regno di Amedeo di Savoia (presso il quale si è recato in Italia a capo di una commissione di deputati, per offrirgli il trono), dopo la scissione del Partito progressista costituisce il Partito radicale tentando una politica di conciliazione sociale per consolidare le basi del regime; 1875, dopo la restaurazione della monarchia borbonica diviene uno dei leader della corrente repubblicana; espulso dalla Spagna è costretto a vive re in esilio fino al 1895 benché ininterrottamente eletto alle cortes dopo il 1881. – Saar, Ferdinand von (Vienna 1833-Döbling, Vienna 1906, suicida) scrittore austriaco, ebbe un considerevole ruolo come testimone della finis Austriae; rimasto precocemente orfano, frequentò il prestigioso Schottengymnasium di Vienna, ma fu poi costretto dalle precarie condizioni economiche della famiglia a intraprendere la carriera militare; 1849, cadetto 1859, dopo aver partecipato alla campagna italiana, si dimette e si dedica all'attività letteraria; soggiorna presso amici patrizi in Stiria, in Moravia e nell'Austria Inferiore; 1873, compie un viaggio in Italia 1902, l'imperatore lo nomina membro dello Herrenhaus, la seconda camera austriaca, ma negli ultimi anni soffre di una grave malattia; 1906, muore suicida. – Sani, Giacomo (Massa Superiore - in seguito Castelamassa -, Rovigo 18 maggio 1833 – Roma 21 marzo 1912) militare e politico italiano. – Schlieffen, Alfred von (Berlino 1833-1913) militare tedesco. – Sousa Andrade, Joaquim o Sousãndrade (Guimarães nel Maranhão 1833-1902) poeta brasiliano; 1853-57, studia a Parigi dove si laurea in lettere alla Sorbona e segue i corsi di ingegneria mineraria; Harpas selbagens (1857, Arpe selvagge) 1870, rientrato in Brasile, viaggia a lungo per le repubbliche dell'America centrale e meridionale, per poi stabilirsi negli Stati Uniti; Obras poéticas (1874, Opere poetiche) Guesa errante (1884, L'indio errante, poema in tredici canti) negli ultimi anni torna in patria come professore di greco al liceo di Maranhão e partecipa alla vita politica del paese, militando nel Partito repubblicano. – Taaffe, Eduard conte von (Vienna 1833-Ellischau, Boemia 1895) politico austriaco, amico d'infanzia di Francesco Giuseppe, ricoprì le cariche di governatore delle province di Salisburgo, dell'Alta Austria e del Tirolo; 1867, ministro dell'interno; 1868-70, presidente del consiglio e ministro della difesa; 1870-71, ancora ministro dell'interno; 1879-1893, è ancora chiamato alla guida del governo mantenendo la carica per ben quattordici anni; 1893, il suo tentativo di iniziare una svolta riformista per mezzo dell'introduzione del suffragio universale in Austria, provoca la decisa ostilità delle destre ed è così costretto a dimettersi. Anche se non seppe risolvere i gravi problemi che minavano le fondamenta dello stato austro-ungarico, fu l'unico ad aver dato all'impero un così lungo periodo esente da disordini e crisi interne. Torna su |
«segue da 1832» «segue
da 1832» «segue da 1829» «segue da 1821» Deputazione 1833,
per favorire gli studi storici attraverso la pubblicazione
di fonti
documentarie e
di ricerche, Carlo Alberto
istituisce la prima Deputazione
di storia patria (enti culturali di
ambito regionale) degli stati sardi; Monte dei Paschi «segue
da 1783»
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