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Papa
Pio VII 1823, 20 agosto [20 settembre] muore. Pasquino: Nel conclave la scelta è tra il candidato degli
"zelanti", o "gelosi", e quello dei "politici": Papa Leone XII [Il sesto dei dieci figli del conte Ilario della Genga e di Maria Luigia Periberti.] frequenta prima un collegio di Osimo da cui passa al collegio Piceno in Roma; abbracciato lo stato sacerdotale, entra nell'Accademia ecclesiastica; 1783, 4 giugno, è ordinato sacerdote dal cardinale Gerdil; 1793, è consacrato arcivescovo di Tiro dal cardinale di York [Henry Stuart] nella cattedrale di Frascati e inviato nunzio a Lucerna; 1794, sostituisce il cardinale B. Pacca nella nunziatura di Colonia; 1805, inviato straordinario alla dieta germanica, diventa motivo di grave contesa tra la santa sede e Napoleone I (che vorrebbe al suo posto il vescovo di Orleans); 1808, dopo Monaco, è nominato nunzio a Parigi; tornato a Roma, si ritira nella badia di Monticelli, che tiene in commenda, e si dedica alla musica; 1816, vescovo di Senigallia e cardinale; 1820, vicario di Roma dove osteggia la politica del segretario di stato E. Consalvi che sostituisce con il cardinale G.M. Della Somaglia, decisamente conservatore; 1823 28 settembre [5 ottobre], pur non essendo tra i candidati, viene eletto papa con i voti di 34 su 49 elettori; [il suo rivale per l'elezione non era il cardinale Castiglioni ma il cardinale Severoli escluso poi dall'Austria] per prima cosa nomina il cardinale Giulio Maria della Somaglia, vicino agli "zelanti", segretario di Stato e conferma il cardinale B. Pacca responsabile dei servizi segreti della Santa Sede. [Su istanza
di Cienfuegos, inviato del Cile, Pio VII aveva spedito come nunzio in questa repubblica mons. Muzi
e, come suo assistente, l'abate conte Mastai
(futuro Pio IX); morto il pontefice prima
che la spedizione parta da Genova, la stessa viene confermata da Leone
XII il quale nel suo breve dichiara che il conte Mastai
è stato eletto anzitutto per suo espresso desiderio; Papa-Leone Prima che Ppapa
Ggenga annassi sotto Cquer che fasceva
lui ggnente era bbrutto, Ma appena che
ccrepò, tutt'in un tratto E accusì
jj'è ssuccesso ar poveretto, G.G. Belli, Roma 25.XI.1832 cardinali: «segue
1816» «segue da 1818» |
ANNO 1823
– Abdülmecit I o Abdülmegid o 'Abd al-Megid (Costantinopoli 1823-61) 31° sultano ottomano (1839-61); 1839, successo al padre Mahmud II, promuove riforme civili e militari inquadrate nel rescritto di Gülkhaneh, promulgato nello stesso anno dell'ascesa al trono; 1846, insurrezioni nel Kurdistan e poi nei Balcani; 1853-56, si oppone alle pretese russe sui territori danubiani combattendo la guerra di Crimea; 1856, febbraio, dopo il congresso di Parigi emana il firmano con cui concede la libertà di culto, l'uguaglianza dei cittadini e l'ammissione nell'esercito anche dei non musulmani; 1860, rivolta dei drusi in Siria. – Andrassy, Gyula [il Vecchio] (Kassa, odierna Košice, Slovacchia 1823-Vološka 1890) politico ungherese, amico di Bismark; 1867-71, primo presidente del consiglio d'Ungheria; 1871-79, ministro degli esteri dell'impero austro-ungarico. [Nel congresso di Berlino del 1878 l'Austria-Ungheria ottiene il diritto di amministrare la Bosnia-Erzegovina, primo passo verso lo scoppio della I Guerra mondiale nel 1914.] – Andreoli, Raffaele (Napoli 1823-1891) letterato e filologo; vocabolario napoletano-italiano (1887) Commento alla Divina Commedia (1856). – Audiffret-Pasquier, Gaston d' (1823-1905) politico francese; 1876 13 mar-15 gen 1879, presidente del Senato. – BanVille , Théodore de (Moulins, Allier 1823-Parigi 1891) poeta francese, di famiglia ricca e aristocratica; nel campo della critica teatrale si schierò contro la scuola borghese di É. Augier e di A. Dumas figlio, in favore del teatro in versi di V. Hugo; 1830, giunto a Parigi, entra ben presto a far parte del «Parnasse contemporain» il cui maestro riconosciuto è Th. Gautier; Les cariatides (1842, Le cariatidi) Les stalactites (1846, Le stalattiti) Les odes funambulesques (1857, Le odi funamboliche) Les camées parisiens (1866-73, I cammei parigini) Madame Robert (1872) Petit traité de poésie française (1872, Piccolo trattato di poesia francese) Trente-six ballades joyeuses composées à la manière de F. Villon (1873, Trentasei ballate composte alla maniera di F. Villon) Rondels à la manière de Ch. d'Orléans (1875, Rondó alla maniera di Ch. d'Orléans). – Benamozegh, Elia (Livorno 1823-1900) teologo e pensatore ebreo italiano Matrice della scrittura (1862, commento al Pentateuco in 5 volumi) Storia degli Esseni (1865) Morale ebraica e morale cristiana (1867, in francese) Israele e l'Umanità (1914, postumo, in francese). – Borgnini, Giuseppe (1° novembre 1823-Tigliole di Asti 15 agosto 1911) politico italiano, giurista e magistrato; [Fratello dell'ing. Secondo, già direttore generale e poi vice-presidente della Società delle Ferrovie Meridionali.] 1876, prrocuratore generale a Trani; 1878, procuratore geneale alla Corte di Appello di Napoli dove sta 19 anni; 1890, si reca in Africa come presidente di una commissione d'inchiesta sull'Eritrea, del quale fanno parte il Di San Giuliano, il gen. Driquet e Ferdinando Martini; 1889, 26 gennaio, senatore; 1908, lascia il suo ufficio di pubblico ministero per raggiunti limiti di età. – Betti, Enrico (Pistoia 21 ott 1823 - Soiana, Pisa 11 ago 1892) matematico italiano; dopo un breve insegnamento nei licei, è docente universitario e direttore della Scuola Normale di Pisa dove, grazie al suo insegnamento, si formerà la maggior parte dei matematici italiani più importanti dell'epoca; Teorica delle forze newtoniane (1879) senatore e sottosegretario alla Pubblica Istruzione; fondatore, tra l'altro, della scuola italiana della teoria matematica dell'elasticità. – Caccianiga, Antonio (Treviso 1823-1909) scrittore italiano, deputato al parlamento e giornalista; La vita campestre (1867) Il dolce far niente (1869) Il roccolo di Sant'Alipio (1881) Brava gente (1889) La lettera di un marito alla moglie morta (1897). – Castagna, Nicola (Città S. Angelo, Abruzzo 1823-dopo 1884) scrittore italiano; [Figlio di Michelangelo (medico, scrittore, politico, deputato ai parlamenti napoletani del 1820 e del 1848, assieme al teologo Domenico Pugliesi).] – Eisenstein, Ferdinand Gotthold Max (Berlino 1823-1852) algebrisa e analista tedesco; [Criterio di irriducibilità di Eisenstein.] – Fabre, Jean-Henry (Saint Léons 22.12.1823-Sérignan, vaucluse, 11.10.1915) entomologo francese le cui osservazioni non sempre furono attendibili, data la sua posizione filosofica antievoluzionistica che favoriva una certa inclinazione alla fantasticheria; Ricordi di un entomologo (1879-1907). – Kronecker, Leopold (Liegnitz 12 dic 1823 - Berlino 29 dic 1891) matematico tedesco; [Di agiata famiglia di religione ebrea.] allievo di Kummer e di Dirichlet; Sulle equazioni algebriche risolubili (1853) 1853 diventa membro dell'Accademia delle scienze di Berlino; 1883, assunta la cattedra di matematica a Berlino, avversa non solo le teorie di G. Cantor (già allievo suo e di K. Weirstrass) ma impedisce che questi riceva incarichi presso le maggiori università. [Algoritmo di Kronecker.] – Laffitte, Pierre (1823-1903) filosofo, discepolo di A. Comte e l'unico rimasto fedele all'ultima fase della speculazione comtiana 1892, professore di storia generale delle scienze al Collegio di Francia I grandi tipi dell'umanità (1875-76) 1878, fonda la «rivista occidentale», organo del positivismo per la Francia e per l'Occidente Lezioni di morale positiva (1881) Corso di filosofia prima (1889-90). – Lavrov, Pëtr Lavrovic (Melehovo, Pskov 1823-Parigi 1900) politico russo; 1844-66, insegnante di matematica all'accademia militare di Pietroburgo; 1868, viene condannato al confino per i suoi rapporti con i circoli intellettuali rivoluzionari; 1870, riesce a raggiungere la Francia dove aderisce alla Prima internazionale; 1873-76, in polemica con M.A. Bakunin e le sue posizioni insurrezioniste dirige la rivista «vperëd»; Saggio sulla storia del pensiero moderno (1874) 1883-86, condirettore dell'organo populista «vestnik narodnoj voli». – Li Hung-chang (Hofei, Anhwei 1823-Pechino 1901) militare e politico cinese 1850-64, assurto ai massimi gradi dell'esercito durante la rivolta dei T'ai-p'ing, della cui repressione è il massimo artefice, negli anni successivi è chiamato ad una serie di importanti cariche politiche che gli assicurano di fatto il governo della Cina per un quarto di secolo: attua una politica interna di moderato rinnovamento, tesa ad assicurare la continuità e la stabilità della dinastia manciù, contrastando la preponderanza dei mandarini e aprendo la Cina a limitate innovazioni tecniche (ferrovia, telegrafo) 1885, non riesce ad evitare la cessione del Tonchino alla Francia 1895, non riesce ad evitare la cessione di Formosa al Giappone 1900, la rivolta dei boxers segna la fine della sua politica. – Madách, Imre (Alsósztregova 1823-Balassagyarmat 1864) drammaturgo ungherese, nato in una famiglia di antica nobiltà, avviò a Budapest studi giuridici e letterari; 1848, legatosi ai "centralisti" non partecipa attivamente ai moti ma offre rifugio a un insorto per cui viene messo in carcere per un anno; 1860, alla schiarita costituzionale, rientra dalle sue terre a Budapest in veste di deputato; Az ember tragédiája (1859-60, La tragedia dell'uomo; dramma tradotto nelle maggiori lingue europee e allestito per la prima volta nel 1883; più di mille rappresentazioni nel Novecento). – Margotti, Giacomo (Sanremo 1823-Torino 1887) sacerdote italiano; 1848, tra i fondatori e poi direttore del quotidiano cattolico torinese «L'Armonia della religione con la Civiltà» ne fa l'organo principale dell'opposizione clericale intransigente e reazionaria conducendo aspre battaglie contro il liberalismo cavouriano con una violenza polemica giudicata inopportuna perfino dagli "zelanti" della curia romana; 1861, in occasione delle elezioni lancia attraverso il suo giornale la formula "né eletti, né elettori" rimasta fino al 1904 la parola d'ordine dell'intransigentismo cattolico; 1859, il conte di Cavour decreta la soppressione del giornale ed egli fonda l' «Unità Cattolica»; 1870-1929, l' «Unità Cattolica» esce a Firenze listato a lutto per la condizione in cui si è venuto a trovare il papa dopo la fine del suo potere temporale. – Müller, Friederich Maximilian o Max Müller (Dessau, ducato di Anhalt, 6 dicembre 1823 - Oxford 28 ottobre 1900) indianista, storico delle religioni e linguista tedesco, naturalizzato inglese; [Figlio del poeta Wilhelm Müller e di Adelheid von Basedow Müller, nonché nipote del musicista F. Mendelssohn.] esponente della scuola storico-comparata; brillante divulgatore delle teorie di W. Schleicher; celebre è il suo carteggio con Ralph Waldo Emerson; 1844, studia sanscrito a Lipsia con H. Brockhaus, glottologia con F. Bopp e filosofia con F.W.J. Schelling a Berlino; 1845, ancora sanscrito e avestico con E. Burnouf a Parigi; Rgveda (1849-73, prima edizione critica con il grande commentario di Sayana, cui segue un'edizione minore) 1850, trasferitosi in Inghilterra, insegna lingue moderne continuando a curare l'edizione del Rgveda; Trattato di metodologia comparata (1856) A History of Ancient Sanskrit Literature So Far as it Illustrates the Primitive Religion of the Brahmans (1859, Storia della letteratura sanscrita antica) Lectures on the Science of Language: Delivered at the Royal Institution of Great Britain in April, May, & June 1861 (1861-63, La scienza del linguaggio) [Tradotto in Russia nel 1866 e pubblicato sulla prima rivista scientifico-linguistica «Filologicheskie Zapiski».] 1868-75, insegna filologia comparata all'università di Oxford; Hitopadesa di Narayana (traduzione) Meghaduta di Kalidasa (traduzione) Introduction to the Science of Religion (1873, Introduzione alla scienza comparata delle religioni) 1875-94, fonda e dirige la collezione dei «Sacred Books of the East» (oltre 50 voll.) alla quale collaborano i migliori orientalisti del tempo. La sua produzione scientifica sterminata è raccolta in 20 volumi (1898 sgg). – Ostrovskij, Aleksandr Nikolaevic (Mosca 1823-Scelykovo, Kostroma 1886) drammaturgo russo, iscrittosi alla facoltà giuridica di Mosca, non terminò gli studi e si impiegò in un tribunale di commercio; Con i propri ci si arrangia (1850, subito bloccato dalla censura) Non ti sedere sulla slitta altrui (1853) Povertà non è VIzio (1854) Non puoi vive re come ti pare (1855) L'uragano (1860) La foresta (1871) Fidanzate ricche (1875) L'ultima vittima (1877) Senza dote (1878) Il cuore non è di pietra (1879) Colpevoli senza colpa (1883). – Parkman, Francis (1823-93) scrittore statunitense; vissuto tra i Sioux, si fa storico appassionato della "frontiera"; The Oregon Trail (1849, La pista dell'Oregon). – Patmore, Coventry (Woodford, Essex 1823-Lymington, Hamshire 1896) poeta inglese; amico di J. Ruskin e dei preraffaelliti, collaborò alla loro rivista «The Germ» Poems (1844, Poesie) The Angel in the House (1854, 1862, L'angelo della casa) 1864, durante un soggiorno a Roma si converte al cattolicesimo The Unknown Eros (1877, L'Eros sconosciuto). – Petöfi Sándor (Kiskörös 1° gen 1823-Segesvár 1849) poeta ungherese. [Considerato il più grande e sicuramente il più conosciuto nel mondo.] – Renan, Ernest (Tréguier, Bretagna 1823-Parigi 1892) scrittore francese, massimo esponente del positivismo francese. – Sanguinetti, Apollo (1823-1889) ecclesiastico e politico italiano. – Schiff, Moritz (Francoforte sul Meno 1823-Ginevra 1896) fisiologo tedesco, diede i suoi maggiori contributi alla fisiologia del sistema nervoso; 1854, professore di anatomia comparata a Berna; 1863, professore di fisiologia all'Istituto di studi superiori di Firenze 1877, …e all'università di Ginevra. – Vas, Gereben (1823-1868) scrittore ungherese; autore di numerosi libri di argomento storico e di ispirazione patriottica. – Wallace, Alfred Russel (Usk, Monmouthshire 1823-Broadstone, Dorset 1913) naturalista inglese, autodidatta; 1848, al fine di raccogliere materiale naturalistico, partecipa con H.W. Bates a una spedizione nell'Amazzonia; 1854, si reca nell'arcipelago malese; attraverso gli studi compiuti in questi viaggi riesce ad elaborare la teoria della selezione naturale che Darwin ha già elaborato tempo prima; Sulla tendenza delle varietà ad allontanarsi indefinitamente dal tipo originario (1858, presentato in contemporanea al lavoro di Ch.R. Darwin). |
«segue da 1822» |
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