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Il Viandante |
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ANNO 1855 |
STORIA e POLITICA | RELIGIONE e FILOSOFIA | ARTE | ||
SCIENZE | ECONOMIA | LETTERE e TEATRO | ???? |
Papa
Pio IX "Biedermeier" 1855-57, i poeti tedeschi A. Kussmaul
e L. Eichrodt attribuiscono a questo personaggio
inventato, alcune loro poesie satiriche; «segue
da 1841» «segue
da 1852» «segue da 1837» «Saturday archivi» 1855, Londra, esce questo nuovo periodico. |
– Aganoor Pompilj, Vittoria
(Padova 1855-1910) poetessa italiana, di famiglia armena, allieva di
G. Zanella e di Enrico Nencioni;
fu legata sentimentalmente a D.
Gnoli col quale scambiò un interessante epistolario; Torna suLeggenda eterna (1900) 1901, sposa G. Pompilj, giurista e politico umbro; Nuove liriche (1908*) Rime sparse (*) Poesie complete (cso *) 1910, subito dopo la sua morte, avvenuta in seguito a un intervento chirurgico, il marito si uccide. – Allais, Alphonse (Honfleur 1855-Parigi 1905) scrittore francese; Le parapluie de l'escouade (1894, L'ombrello della squadra) L'affaire Blaireau (1899, L'affare Blaireau). – Biagi, Guido (Firenze 1855-1925) letterato e filologo italiano, formatosi alla scuola di Adolfo Bartoli; Aneddoti letterari (1887) 1890-1923, direttore della Biblioteca laurenziana; Codice diplomatico dantesco (1895-1911, curatore dell'edizione con G.L. Passerini) Passatisti (1923) Florenza, fior che sempre rinnovella (1925). – Garšin, Vsevolod Michailovic (Bachmut, oggi Artemovsk, Ucraina 1855-Pietroburgo 1888, suicida) scrittore russo Quattro giorni (1877) Il vigliacco (1877) Il fiore rosso (1883). – Hart, Heinrich (Wesel 1855-Tecklenburg 1906) scrittore tedesco, autore di liriche e poemi epici, ma noto soprattutto per aver fondato con il fratello Julius (Münster 1859-Berlino 1903) la rivista «Kritische Waffengänge» (Assalti critici), strumento d'affermazione e di diffusione del naturalismo, fulcro di bollenti polemiche. – Lynch, Benito (Buenos Aires 1855-La Plata 1951) scrittore argentino Los caranchos de la Florida (1916, Gli sparvieri della Florida) Raquela (1918) El inglés de los güesos (1924, L'inglese delle ossa) El romance de un gaucho (1933, La romanza di un gaucho). – Mascaretti, Carlo o Americo Scarlatti (Piacenza 1855-Roma 1928) giornalista italiano; Et ab hic et ab hoc (1928) [vol. VIII, Mondo Femminile Ignoto (1942, ristampa)] – Montesquiou-Fezensac, Robert de (Parigi 1855-Mentone 1921) scrittore francese, tipico letterato decadente, di famiglia aristocratica con antenati illustri, amico di M. Proust; Les hortensias bleues (1896, Le ortensie azzurre) Les perles rouges (1899, Le perle rosse) La comtesse divine (1913, La divina contessa; biografia della contessa di Castiglione con prefazione di G. D'Annunzio) Les pas effacés (1922, postumo, I passi cancellati; memorie di notevole valore documentario sull'ambiente mondano dell'epoca). – Pascoli, Giovanni (San Mauro di Romagna 1855-Bologna 1912) poeta italiano. – Pinero, Arthur Wing (Islington, Londra 1855-Londra 1934) autore drammatico inglese The Magistrate (1885, Il magistrato, farsa) Dandy Dick (1887, farsa) Sweet Lavender (1887, Lavanda profumata) The Second Mrs Tanqueray (1893, La seconda moglie) The Notorious Mrs. Ebbsmith (1895, La famosa signora Ebbsmith) The House in Order (1906, La casa in ordine). – Reviczky, Gyula (1855-1889) poeta presimbolista ungherese. – Rodenbach, Georges (Tournai, Hainaut 1855-Parigi 1898) poeta belga di lingua francese, di famiglia borghese di origine fiamminga, studiò nel collegio dei gesuiti di Gand insieme a E. Verhaeren con il quale condivise una passione febbrile per la poesia simbolista francese 1876, avviato alla carriera forense, si trasferisce a Parigi per completare gli studi giuridici; entra in amicizia con F. Coppée Le foyer et le champs (1877, Il focolare e i campi) 1877, rientrato a Gand, esercita per qualche tempo la professione di avvocato partecipando con Verhaeren alla nascita della rivista «La Jeune Belgique» mantenendo contatti con l'ambiente simbolista parigino ed in particolare con S. Mallarmé; La jeunesse blanche (1886, La Giovinezza candida) 1887, trasferitosi definitivamente a Parigi, abbandona lo studio legale per dedicarsi al giornalismo, divenendo corrispondente del «Journal de Bruxelles» e collaboratore del «Figaro» Le règne du silence (1891, Il regno del silenzio) Bruges-la-Morte (1892, Bruges la morta, romanzo) La vocation (1895, La vocazione) Les vierges (1896, Le vergini) Le carillonneur (1897, Armonie di campane) Le voile (1897, Il velo, teatro) Les vies encloses (1896, Le vie rinchiuse, ultimi versi) Le miroir du ciel natal (1898, Lo specchio del cielo natale). – Schreiner, Olive (Wittebergen 1855-Città del Capo 1920) scrittrice sudafricana, figlia di un missionario metodista, crebbe nella solitudine del karoo, l'altopiano semiarido sudafricano; cominciò a scrivere giovanissima quando faceva la governante; 1881, si trasferisce a Londra dove diviene amica di H. Ellis, Eleanor Marx, E. Carpenter; Story of an african farm (1883, Storia di una fattoria sudafricana, con lo pseudonimo maschile di Ralph Iron) Dreams (1890) Dream Life & Real Life; a little african story (1893) Trooper Peter Halket of Mashonaland (1896, Il soldato Peter Halket di Mashonaland, opera polemica nei confronti di Cecil Rhodes) Woman and labour (1911, Donna e lavoro, saggio femminista) From man to man (1926, Da uomo a uomo) Undine (1929). – Velickov, Konstantin (Tatar Pazardzik 1855-Grenoble 1907) scrittore bulgaro, partecipò alle lotte di liberazione dai turchi; più volte esule politico, fu negli ultimi anni influente pubblicista e ministro dell'istruzione; 1886-89, soggiorna in Italia; Lettere da Roma (1895, imperniate sul contrasto tra Roma cristiana e Roma pagana) Sonetti italiani (1896) Sonetti costantinopolitani (1899) Inferno di Dante (traduzione in terzine). – Verde, José Joaquim Cesario (Lisbona 1855-1886) poeta portoghese, collaboratore di numerose riviste, anche sudamericane, fu una delle personalità più originali e innovatrici della poesia portoghese del sec. XIX; O livro de Cesario Verde, 1873-1886 (1887, postumo, Libro di Cesario Verde). – Verhaeren, Émile (Saint-Amand, Anversa 1855-Rouen 1916) poeta belga di lingua francese; compiuti gli studi medi e superiori nel collegio dei gesuiti di Sainte-Barbe a Gand (dove strinse una salda amicizia con G. Rodenbach), si laureò in giurisprudenza all'università di Lovanio; esercitò una grande influenza sulla poesia europea contemporanea, sui simbolisti russi, sui futuristi, su G. D'Annunzio; Les flamandes (1883, Le Fiamminghe) Les moines (1886, I monaci) Les soires (1886, Le sere) Les débâcles (1888, Le sconfitte) Les flambeaux noirs (1891, Le fiaccole nere) Les campagnes hallucinées (1893, Le campagne allucinate) Les Villages illusoires (1895, I Villaggi illusori) Les VIlles tentaculaires (1896, Le città tentacolari) Les heures (1896-11, Le ore) Les forces tumultueuses (1902, Le forze tumultuose) La multiple splendeur (1906, Il molteplice splendore) Toute la Flandre (1904-11, Tutta la Fiandra) La Belgique sanglante (1915, Il Belgio sanguinante) Les ailes rouges de la guerre (1916, Le ali della guerra) 1916, muore tragicamente travolto da un treno alla stazione di Rouen, al termine di una manifestazione patriottica; Les flammes hautes (1917, postumo, Le fiamme alte). – Zorrilla de San Martín, Juan (Montevideo 1855-1931) poeta uruguayano, laureatosi in giurisprudenza a Santiago, inizio la sua carriera letteraria nel Cile, collaborando al giornale «La Estrella de Chile» di Valparaiso; 1878, tornato in Uruguay, milita nelle file dell'opposizione cattolica contro la politica liberale del governo; ciò nonostante, dopo un breve esilio, ottiene vari incarichi diplomatici e la cattedra di diritto internazionale all'università di Montevideo; Tabaré (1888, 1892, 1918, 1923, poema epico-lirico iniziato nel 1879 e poi pubblicato con sempre nuove varianti): |
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