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Papa
Pio VII 1806 «segue
da 1800» «segue da 1800» |
ANNO 1806 FINE DEL
SACRO ROMANO IMPERO
– Altavilla, Pasquale (Napoli 1806-1872) autore e attore drammatico napoletano; scrisse oltre sessanta commedie in dialetto napoletano, creando anche il personaggio "Pasquale Passaguaie"; 1835, viene scritturato da Silvio M. Luzi per il San Carlino ove comincia sostenendo parti di "sciocco" accanto al Pulcinella Salvatore Petito; vi rimarrà fino al 1864. – Amari, Michele (Palermo 1806-Firenze 1889) storico, orientalista e politico italiano; Catechismo politico siciliano (1839, stampato alla macchia) Un periodo delle istorie siciliane del secolo XIII (1842, ripubblicato nel 1843 col titolo definitivo La guerra del vespro siciliano; dopo la pubblicazione è costretto a rifugiarsi a Parigi) 1848, dopo l'insurrezione palermitana del 12 gennaio, torna in Sicilia e diventa deputato e poi ministro delle finanze del governo rivoluzionario; 1849, aprile, quando la rivoluzione siciliana viene repressa, è costretto a rifugiarsi nuovamente a Parigi dove rimarrà fino al 1859; Storia dei musulmani di Sicilia (1854-72, in 3 voll.) Biblioteca arabo-sicula (1857-87) 1859, è nominato professore di arabo a Pisa; 1860, … e a Firenze; 1861, senatore; 1862-64, ministro dell'istruzione; Le epigrafi arabiche di Sicilia (1875-85). – Antonelli, Giacomo (Sonnino, Latina 1806-Roma 1876) ecclesiastico e politico italiano; 1847, cardinale da Pio IX nel 1847, anche se solo diacono; 1849, fautore dell'intervento straniero per abbattere la repubblica romana; 1850, segretario di stato, antiliberale e reazionario, nonché responsabile del servizio di spionaggio pontificio; 1854, gennaio, condanna a morte tre rivoluzonari, colpevoli di aver assassinato tre agenti dell'Entità; [per queste sentenze anni dopo sarà ferito in un attentato da parte di Antonio De Felici a sua volta giustiziato.] 1860, appoggia il brigantaggio meridionale; 1870, dopo la presa di Roma, continua la sua difesa del potere temporale del pontefice; 1876, 6 novembre, muore. – Auersperg, Anton Alexander von o Anastasius Grün (Lubiana 1806-Graz 1876) poeta austriaco; Spaziergänge eines Wiener Poeten (1831, Le Passeggiate di un poeta viennese; uscite in Germania per eludere la censura austriaca, sono un appello in versi (1300 tetrametri trochei) all'imperatore perché faccia rivive re la libertà tra il suo popolo) Schutt (1835, Macerie) Nibelungen im Frack (1843, Nibelunghi in marsina) volksslieder aus Krain (1850, Canti popolari della Carniola; Slovenia). – Barrot, Ferdinand Victorin (Paris 10 gennaio 1806 – Paris 12 novembre 1883) politico francese; [Figlio di Jean-André Barrot, e dunque fratello di Odillon e di Adolphe.] – Batthiány, Lajos (Presburgo 1806-Pest 1849, fucilato) politico ungherese; 1848, presidente del primo governo costituzionale ungherese, favorevole a un compromesso tra i separatisti di L. Kossuth e i sostenitori dell'unione con l'Austria; 1849, deputato alla dieta di Pest, viene arrestato dalle truppe austriache, processato e fucilato. Il fratello Kázmér (1807-1854), anch'egli protagonista della rivoluzione ungherese, ministro degli esteri nel governo Kossuth, esula assieme a quest'ultimo in Turchia e poi a Parigi. – Bini, Carlo (Livorno 1° dicembre 1806-Carrara 12 novembre 1842) scrittore e patriota italiano, tradusse da G. Byron e da Sterne; 1829, con l'amico F.D. Guerrazzi fonda il giornale «L'indicatore livornese»; 1833, affiliato alla Giovine Italia, viene incarcerato per tre mesi al Forte della Stella di Portoferraio; Manoscritto di un prigioniero (Portoferraio 1833; 1843, appare per la prima volta, censurato, nella raccolta dei suoi Scritti editi e postumi, curata da G. Mazzini, suo amico; 1869, esce l'edizione integrale) Lettere all'Adele (1925, postumo, documento della sua passione per Adele Perfetti de Witt). – Bonaparte, Giovanna (Roma 1806-Jesi 1828) terzogenita di secondo letto di Luciano, fratello di Napoleone I; 1827, sposa il marchese Onorati; Inspirazioni d'affetto di una Giovine musa (versi pubblicati postumi dalla madre). – Browning, Elisabeth Barrett (Coxhoe Hall, Durham 1806-Firenze 1861) poetessa inglese; 1846, sposa il poeta Robert Browning che segue in Italia e con il quale si stabilisce a Firenze; Sonnets from the portuguese (1850, Sonetti dal portoghese) Casa Guidi windows (1851, Le finestre di Casa Guidi) Aurora Leigh (1857, poema in blank verse). – Cassinis, Giovanni Battista (Masserano, Vercelli 25 febbraio 1806 – Torino, 18 dicembre 1866) politico italiano. – De Candolle, Alphonse Louis Pyramus (Parigi 1806-Ginevra 1893) naturalista svizzero figlio di Augustin Pyramus, compì interessanti studi sull'estinzione dei nomi di famiglia, uno dei primi esempi di analisi dei processi stocastici (funzioni aleatorie del tempo); padre di Casimir Pyramus Prodromus systematis naturalis (1825-1873, 20 voll. aggiunti ai 2 del padre) Geografia botanica ragionata (1855). – Dénuelle de la Plaigne, Léon detto il conte Léon (1806-1881) [Figlio illegittimo di N. Bonaparte e di Mme Dénuelle.] – De Morgan, Augustus (Madura, India 1806-Londra 1871) matematico inglese; Saggio sulle probabilità (1838) Logica formale o calcolo dell'inferenza (1847). [Prima e seconda legge di De Morgan.] – Feuchtersleben, Ernst von (Vienna 1806-1849) medico psichiatra e scrittore austriaco, precursore, entro certi limiti, della psicoanalisi freudiana Igiene dell'anima (1838) Saggi sulla letteratura, l'arte e la teoria della vita (1841). – Gelu, Victor (Marsiglia 1806-1886) poeta francese di lingua d'oc Chansons marseillaises (1840, Canzoni marsigliesi, condannate per oltraggio alla morale pubblica dalla giustizia borghese). – Girardin, Emile de (1806-1881) giornalista francese; 1828, fonda il giornale la «Mode». – Hartzenbusch, Juan Eugenio (Madrid 1806-1880) drammaturgo spagnolo d'origine tedesca; Los amantes de Teruel (1837, Gli amanti di Teruel) [Seguito dell'opera omonima di Juan Pérez de Montalbán.] Doña Mencia o la boda en la inquisición (1838, Donna Mencia o le nozze sotto l'inquisizione) Alfonso el Casto (1841, Alfonso il Casto) La jura de santa Gadea (1845, Il Giuramento di sant'Agata). – Juárez Garcia, Benito Pablo (San Pablo Guelatao, Oaxaca 1806-Città di Messico 1872) politico messicano, figlio di un indio zapoteco, avvocato, giudice, considerato il fondatore del Messico moderno; 1847-52, governatore di Oaxaca; 1853-55, è costretto all'esilio dal dittatore A.L. de Santa Anna; 1855-57, con la caduta di quest'ultimo entra nel governo come ministro della giustizia e degli affari ecclesiastici, attuando una politica mirante alla separazione della chiesa dallo stato e alla limitazione dei privilegi del clero; 1857, vicepresidente della repubblica; 1858, gennaio, reagisce al colpo di stato militare reazionario di F. Zuloaga, organizzando un governo liberale a Veracruz e mettendosi alla testa delle truppe che in tre anni di guerra civile sconfiggono le forze di F. Zuloaga e di M. Miramón; 1861, eletto presidente, prosegue nella sua politica liberale e anticlericale (confisca dei beni ecclesiastici, separazione della chiesa dallo stato); 1862, costretto dalla difficile situazione economica a sospendere il pagamento degli interessi dei debiti contratti con alcuni paesi europei dai precedenti governi, viene indotto a concessioni da una dimostrazione navale anglo-franco-spagnola a Veracruz; 1863, deve fronteggiare un massiccio intervento militare della Francia che, occupato il paese instaura l'impero di Massimiliano d'Asburgo (1864); 1867, aiutato dagli Stati Uniti si mette alla testa della resistenza popolare e alla fine costringe la Francia a ritirare le sue truppe, catturando lo stesso Ferdinando Massimiliano che poi fa fucilare; viene rieletto presidente; 1871, ancora presidente cerca di dare ulteriore impulso al suo programma di riforme liberali ma con successi limitati a causa delle continue insurrezioni e rivolte nel paese. – Lamoricière, Christoph-Louis-Léon Juchault de (Nantes 5 settembre 1806 – castello di Prouzel, Amiens 11 settembre 1865) militare e politico francese, di nobile famiglia bretone; 1830, intrapresa la carriera militare partecipa all'assedio di Algeri; 1847, ottiene la resa di 'Abd el-Kader; 1848, 28 giu-20 dic, repubblicano moderato e deputato, è ministro della guerra nel "governo Cavaignac"; 1852-57, è costretto all'esilio da Napoleone III di cui è avversario irriducibile; 1860, incaricato da Pio IX di riorganizzare l'esercito pontificio, fronteggia le forze piemontesi del generale E. Cialdini che hanno invaso lo Stato della Chiesa; 18 settembre, viene sconfitto a Castelfidardo; mentre l'indomani il grosso capitola a Orvieto egli ripara con pochi uomini ad Ancona; 29 settembre, si arrende; anche se a Roma il papa gli mantiene il grado di comandante in capo dell'esercito, poco dopo si ritira in Francia. – Latas, Mihajl o Omar Pascià (Plaški, Croazia 1806-Costantinopoli 1871) militare ottomano di origine croata; disertore dell'esercito austriaco in seguito ad un atto di insubordinazione, si rifugiò in Bosnia facendosi musulmano ed entrò al servizio del governatore turco di VIdin; 1834, nominato, dal sultano Mahmud II, precettore del principe ereditario Abdulmecit, riceve i gradi di capitano nell'esercito turco; 1839, promosso a colonnello quando Abdulmecit I sale al trono, sconfigge in Siria l'esercito di Ibrahim Pascià; 1842, con il grado di generale, viene nominato governatore del Libano; 1848-52, comandante militare della valacchia e governatore di Bucarest; 1855, allo scoppio del conflitto russo-turco, partecipa, come comandante in capo dell'esercito all'assedio di Sebastopoli; 1861, governatore dell'Erzegovina affronta e sconfigge la rivolta montenegrina; 1867-68, ministro della guerra. – Laube, Heinrich (Sprottau, odierna Szprotawa, Slesia 1806-Vienna 1884) scrittore tedesco, direttore del Burgtheater nel suo lungo soggiorno a Vienna 1834, aderente al movimento della "Giovane Germania", viene arrestato a Berlino Das junge Europa (1934-37, La giovane Europa; trilogia: Die Poeten - I poeti, Die Krieger - I combattenti, Die Bürger - I borghesi) 1848, membro dell'assemblea nazionale di Francoforte Memorie (1875-82). – Le Monnier, Felice (1806-1884) editore italiano impegnato a Firenze con la "Biblioteca nazionale"; – Le Play, Frédéric (La Rivière-Saint-Sauveur 1806-Parigi 1882) economista e sociologo francese La riforma sociale in Francia (1864, scritta dopo numerosi viaggi all'estero) Gli operai europei (1855, composta di 36 monografie su famiglie operaie scelte come tipiche nei diversi paesi) L'organizzazione del lavoro (1870) L'organizzazione della famiglia (1877) Il metodo sociale (1879). – Magne, Pierre (Périgueux, Dordogna 3 dicembre 1806 – 17 febbraio 1879) politico francese; studia giurisprudenza all'Università di Tolosa e dopo essersi diplomato come avvocato entra nel foro di Périgueux; per qualche tempo è consigliere della prefettura della Dordogna; 1843, 19 agosto, eletto deputato nel 1° distretto della Dordogna, si unisce alla maggioranza conservatrice; presenta vari rapporti sulla finanza per l'Algeria ed è un leale sostenitore del mar.llo Thomas Robert Bugeaud; è nominato relatore delle stime delle entrate; 1846, 1° agosto, viene rieletto deputato ed è presto nominato consigliere capo del ministero delle Finanze, poi vice segretario di stato del ministero della Guerra; 1847, 18 dicembre, viene confermata la sua elezione; 1848, durante la rivoluzione perde la carica; 1849, novembre, sostenitore degli obiettivi presidenziali di C.-L.-N. Bonaparte viene nominato sottosegretario di Stato per il dipartimento delle finanze; 1851, 9 gennaio-gennaio 1852, ministro dei Lavori pubblici; 6 luglio, viene eletto rappresentante della Dordogna conservando il suo portafoglio ministeriale; 1852, gennaio, perde brevemente il potere; cinque mesi dopo ritorna in carica; 31 dicembre, è nominato senatore; 1855, 3 febbraio-26 novembre 1860, ministro delle Finanze; è quindi nominato ministro senza Portafoglio; 1863, 1° aprile, dopo le dimissioni è nominato al Consiglio Privato; 1867, 13 novembre-27 dicembre 1869, ministro delle Finanze; il suo primo atto è di emettere un prestito per coprire le pensioni dell'esercito; 1869, 27 dicembre, al ministero gli succede Émile Ollivier; 1870, 3 gennaio-4 settembre, ministro delle Finanze nel "governo Ollivier"; 19 luglio-10 maggio 1871, guerra franco-prussiana; 1871, 2 luglio, eletto deputato della Dordogna nell'assemblea nazionale, siede nel centro-destra; vota con i monarchici ed è membro di diverse commissioni per la finanza; 1873, 25 maggio-16 maggio 1874, ministro delle Finanze nel "I gabinetto de Broglie"; 1874, 15 luglio, si dimette da ministro; 1876, 30 gennaio, viene nominato senatore per la Dordogna; relativamente inattivo, spesso diserta le sessioni a causa di una malattia; 1879, 17 febbraio, muore nel castello di Montaigne (Dordogna). – Mauri, Achille (Milano 1805/6-Pisa 1883) patriota e scrittore italiano; sacerdote, abbandonò la vita religiosa dandosi all'insegnamento e a lavori editoriali; Caterina Medici di Broni (1840, romanzo storico influenzato da A. Manzoni) vita di san Carlo Borromeo (1841) 1846, insegna, per poco tempo, lettere italiane e latine nel liceo Porta Nuova; 1848, è chiamato, assieme a G. Carcano ed Emilio Broglio, dal Governo provvisorio lombardo, retto dal podestà G. Casati, a coadiuvare il segretario generale C. Correnti; tornata la Lombardia sotto il dominio austriaco, si rifugia in Piemonte escluso dall'amnistia bandita dall'Austria; in esilio viene ospitato dal conte Francesco Arese che gli affida l'educazione dei suoi tre figli; entra come deputato di Arona al parlamento subalpino, al posto di A. Manzoniche ha rinunciato; 1860, direttore generale dei culti presso il ministero della giustizia nel Regno d'Italia e consigliere di Stato; 1871, senatore; Il libro dell'adolescenza (1876, 9a ediz.). [Prina, B. - Glorie patrie o biografie di illustri letterati ed educatori, Cogliati, Milano fine '800] . – Mill, John Suart (Londra 1806-Avignone 1873) filosofo ed economista inglese, impiegato presso la Compagnia delle Indie, figlio di James; "utilitarismo"; 1823-58, lavora presso la Compagnia delle Indie Orientali; Sistema di logica deduttiva e induttiva, come aspetto dei principi di verifica e dei metodi della indagine scientifica (1843, in 2 voll.) Saggi su alcune incerte questioni di economia politica(1844, già scritti nel 1829) Principi di economia politica con alcune applicazioni alla filosofia sociale (1848, in 2 voll.; in effetti una versione aggiornata della Ricchezza delle Nazioni di A. Smith; testo basilare per gli studenti di economia fino a fine secolo) Sulla libertà (1859) Pensieri sulla riforma del Parlamento (1859) Dissertazioni e discussioni (1859, I e II; 1867, III; 1874, Iv, postumo) Considerazioni sul governo rappresentativo (1861) Utilitarismo (1863) Augusto Comte e il positivismo (1865) Esame della filosofia di sir W. Hamilton (1865) 1865-68, membro della camera dei comuni; Discorso inaugurale dell'Università di St. Andrews (1867) Inghilterra e Irlanda (1868) Sulla servitù delle donne (1869) Capitoli e discorsi sulla questione irlandese (1870) Autobiografia (1873, in cui si nota l'influenza che gli scritti del conte di Saint-Simon e dei suoi seguaci hanno avuto sul suo pensiero) postumi: Tre saggi sulla religione (1874) Lettere (1910). – Pellion, Carlo – conte di Persano (Vercelli 1806-Torino 1883) militare e politico italiano, nato da famiglia di recente nobiltà; 1821, uscito dalla scuola di marina di Genova, viene imbarcato su varie unità della marina militare sarda; 1825, partecipa tra l'altro all'incursione nel porto di Tripoli; 1841, capitano di corvetta; 1842-45, effettua una lunga campagna di circumnavigazione a bordo del brigantino Eridano; 1848, con il grado di comandante di fregata prende parte alla campagna nell'Adriatico; 1851-53, comanda la pirocorvetta Governolo; per un incidente occorsogli su questa nave, mentre è imbarcata la famiglia reale, rimane nell'ombra per un certo periodo; 1859, ottobre, grazie anche all'appoggio di Massimo d'Azeglio è promosso contrammiraglio; 1860, posto a capo di una divisione navale, durante la campagna per la liberazione del mezzogiorno svolge su incarico del conte di Cavour una efficace azione di disgregazione della marina napoletana, avendo poi una parte di rilievo nell'assedio e nella resa di Ancona; 1862, marzo-dicembre, ministro della marina nel governo Rattazzi, viene promosso ammiraglio; 1865, senatore; 1866 2 maggio, nell'imminenza del conflitto con l'Austria è nominato comandante in capo della flotta, non senza malumori da parte dei quadri della marina e da una parte dell'opinione pubblica; 20 giugno, inizia la terza guerra d'indipendenza; egli si porta con tutta l'armata navale da Taranto ad Ancona; 27 giugno, sfidato dalla flotta austriaca, presentatasi davanti al porto marchigiano, tiene un atteggiamento timido ed esitante rifiutandosi di inseguire l'avversario in mare aperto; sollecitato dal ministro della marina A. Depretis a prendere qualche iniziativa decide di tentare un'azione offensiva contro Lissa (consapevole delle carenze tecniche della sua flotta) che si conclude con un grave insuccesso; 28 luglio, rientrato ad Ancona, viene esonerato dal comando e sottoposto subito dopo al giudizio del senato costituito in alta corte di giustizia; 1867, aprile, dopo un lungo dibattito viene prosciolto dall'imputazione di VIltà ma dichiarato colpevole di imperizia e disobbedienza agli ordini e condannato alla perdita del grado e della pensione e alla radiazione dalla marina; Diario privato politico-militare. Campagna navale 1860-1861 (1869-71) L'ammiraglio C. di Persano nella campagna navale dell'anno 1866 (1872) Lettere di M. d'Azeglio a C. di Persano nel corso di diciannove anni (1878). – Philipon, Charles (Lione 1806-Parigi 1862) giornalista satirico francese; [Il suo nome è anche legato alla serie di caricature di deputati e di Pari di Francia, di cui egli diede l'idea a H. Daumier, che per eseguirla creò la famosa serie di piccole sculture a mezzo busto.] si reca giovanissimo a Parigi per entrare nello studio di Gros, ma il suo nome è legato a quello dei giornali satirici; 1830, fonda «La Caricature»; [Durerà fino al 1835; in questi anni egli subisce dieci processi e quasi una trentina di sequestri.] 1832, inizia la pubblicazione de «L'Association Mensuelle» avvalendosi ancora della collaborazione di H. Daumier; [Raccolta mensile di litografie, destinata a pagare le ammende inflitte a «La Caricature».] 1832, 1° dicembre, appare il primo numero de «Le Charivari», giornale quotidiano al quale collaborano H. Daumier e P. Gavarni; [Subisce la stessa sorte delle altre pubblicazioni. Soltanto il 20 dicembre 1833 gli viene inflitta un'ammenda di ben 5.500 franchi.] – Plater, Emilia (1806-1831) eroina nazionale polacca; 1830-31, partecipa all'Insurrezione di novembre. – Ranieri, Antonio (Napoli 1806-1888) patriota e scrittore italiano; esule per le sue idee liberali in Francia e in Inghilterra, si fermò poi a Firenze dove collaborò alla «Antologia»; venne eletto deputato e poi senatore del Regno d'Italia per i suoi meriti patriottici; 1828, conosce G. Leopardi con il quale convive a Roma e a Napoli, assistendolo ininterrottamente assieme alla propria sorella Paolina fino alla morte (1837) Ginevra o l'orfanella della Nunziata (1839, considerato il primo romanzo sociale italiano in quanto prende a soggetto le vergognose condizioni del sistema assistenziale napoletano) Sette anni di sodalizio con Giacomo Leopardi (1880, un libro che indugia su debolezze e particolari sgradevoli dell'infelice poeta) Opere approvate leopardiane (1843-45, edizione di tutte le opere approvate di G. Leopardi, col corredo di una succinta biografia). – Reynaud, Jean Ernest (Lyon 14 febbraio 1806 – Parigi 28 giugno 1863) filosofo e politico francese; [Nipote (di nonno) di Alexis-Antoine Régny, e fratello del celebre ing.arch. Léonce Reynaud e dell'amm. Aimé Reynaud.] compie gli studi al collegio reale di Lione, su consiglio del suo tutore Merlin de Thionville, poi entra all'École polytechnique, e diventa ingegnere minerario; adepto inizialmente delle idee di Saint-Simon non aderisce a lungo a questa dottrina; Mémoire sur la constitution géologique de la Corse (Parigi 1833, Société géologique de France) Discours sur la condition physique de la terre (1840, estratto dall'«Encyclopédie nouvelle») Considérations sur l'esprit de la Gaule (1847, estratto dall'articolo Druidisme dell'«Encyclopédie nouvelle») 1848, durante la rivoluzione viene inviato dagli elettori della Moselle all'Assemblea costituente; 10 maggio-28 giugno, sottosegretario di Stato all'Istruzione pubblica; 1849, nominato segretario di Stato, non rimane a lungo in questo posto; allo stesso tempo è professore alla École des mines di Parigi; 1851, dopo il colpo di Stato viene sostituito da Hippolyte de Villeneuve-Flayosc; Terre et ciel (1854) [Certamente il suo libro più importante. Egli vi esprime il principio della preesistenza dell'uomo e la sua sopravvivenza in altri astri. Prendendo una libertà molto grande sul contesto religioso dell'epoca egli si riallaccia ad una certa immagine del druismo, riqualifica l'opposizione tra angeli e demoni e rigetta il dogma delle pene eterne. Un concilio di vescovi riunito a Périgueux condanna il suo libro che rimarrà in futuro una curiosità filosofica e letteraria.] Choix de lettres (1861) [Dalle lettere scritte da Merlin de Thionville, con una vita di questi come prefazione.] 1863, 28 giugno, muore a Parigi. Postumi: Œuvres choisies, lectures variées (1865) Histoire élémentaire des minéraux usuels (Paris 1867, II ed., Hachette, coll. «La Bibliothèque des merveilles»). – Ritschi, Friedrich Wilhelm (Grossvargula, Erfurt 1806-Lipsia 1876) filologo classico tedesco, insegnò soprattutto a Bonn e a Lipsia; dalla sua scuola uscirono alcuni tra i migliori filologi del secondo Ottocento (J. vahlen, O. Ribbeck, F. Bücheler) 1841, fonda la rivista «Rheinisches Museum» 1848, intraprende l'edizione delle commedie plautine, poi proseguita dai suoi allievi. – Rouland, Gustave (Yvetot, Seine-Maritime 3 febbraio 1806 – Parigi 12 dicembre 1878) politico francese; – Schmidt, Johann Kaspar o Max Stirner (Bayreuth 1806-Berlino 1856) filosofo tedesco; "anarchismo". – Simms, William Gilmore (Cheleston 1806-1870) scrittore statunitense, fu autore fecondissimo di romanzi della "frontiera" e storici, con interessanti escursioni nel campo del fantastico e dell'orrore; apprezzato da E.A. Poe, nella letteratura americana si colloca tra i diretti antenati di W. Faulkner; 1822, pubblica la sua prima raccolta di liriche; 1825, è giornalista; Martin Faber (1833, romanzo) Guy Rivert (1834) The Yemassee (1835, Yemassee, romanzo di guerriglia con gli indiani) The Partisan (1835, Il partigiano) Border Beagles (1840, I segugi della frontiera) Beauchampe (1842) The Wigwam and the Cabin (1845-46, racconti, parte di avventure, parte dell'orrore). vedi I Patiti del Giallo. |
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