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Il Viandante |
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ANNO 1863 |
STORIA e POLITICA | RELIGIONE e FILOSOFIA | ARTE | ||
SCIENZE | ECONOMIA | LETTERE e TEATRO | CINEMA |
Papa
Pio IX (1846-78) |
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Aanrud, Hans (Vestre
Gausdal 1863-Oslo 1953) scrittore norvegese, di origini contadine;
Torna suLa cicogna (1895, commedia in cui ritrae con sottile ironia i ceti urbani di Oslo) Una notte d'inverno e altri racconti (1896) Sidsel Sidsoerk (1903, romanzo breve) Il gallo (1906, commedia) Solve Solfeng (1910, romanzo breve) Addio Fantdal (1912). – Albini, Giuseppe (Bologna 1863-1933) letterato e filologo italiano, professore di letteratura latina all'università di Bologna; Opere di Virgilio (1921-1926, traduzione) Egloghe di Dante curatore di un'edizione) Commento al Parini. – Alekseev, Konstantin Sergeevic o K.S. Stanislavskij (Mosca 1863-1938) attore, regista, teorico teatrale russo, proveniente da una famiglia di ricchi industriali, amanti delle arti e assidui frequentatori dei teatri moscoviti 1888, fonda l' "Obšcestvo iskusstva i literatury" (Società di arte e letteratura) dove si cimenta nella messa in scena di classici della letteratura come Schiller, Shakespeare, Ostrovskij; 1898, fonda con il regista e pedagogo V.I. Nemirovic-Dancenko un nuovo teatro chiamato Moskovskij Chudozestvennyj Obšcestvo Teatr (Teatro Accademico d'Arte di Mosca) o MChAT; La mia vita nell'arte (1927) Il lavoro dell'attore su se stesso (1937, incompiuto il secondo volume). – Bahr, Hermann (Linz 1863-Monaco 1934) scrittore austriaco, autore di saggi critici sul naturalismo, il verismo, il simbolismo e l'espressionismo; 1889, fonda la rivista del teatro naturalistico «Freie Bühne» (libera scena); Zur Kritik der Moderne (1890, Critica della modernità) Die Überwindung des Naturalismus (1891, Superamento del naturalismo) Theater (1897, Teatro) Das Konzert (1909, Il concerto) Expressionismus (1914). – Bródy, Sándor (1863-1924) scrittore, giornalista, redattore ungherese di diverse riviste letterarie. [Padre dello scrittore Sándor Hunyady.] – Casal, Julián del (L'Avana 1863-1893) poeta cubano, anticipatore del modernismo; Hojas al viento (1890, Foglie al vento) Nieve (1892, Neve). – Couperus, Louis (L'Aia 1863-Reden 1923) scrittore neerlandese La montagna di luce (1905-06, ha per protagonista Eliogabalo) Turismo antico (1911, rievocazione di Tiberio) I commedianti (1917, nella Roma di Domiziano) Iskander (1920, dedicato ad Alessandro Magno). – D'Annunzio, Gabriele (Pescara 1863-Gardone Riv. 1938) scrittore italiano. – De Bosis, Adolfo (Ancona 1863-Pietralcroce, Ancona 1924) poeta italiano e traduttore (soprattutto di P.B. Shelley), direttore del «Convito» (1895-1907), amico fraterno di G. D'Annunzio Amori ac silentio sacrum (1900) Rime sparse (1914). – De Lollis, Cesare (Casalincontrada, Chieti 1863-Roma 1928) critico e filologo italiano, tra i direttori del periodico «La Cultura»; fu professore di filologia romanza all'un8iversità di Genova e ins eguito a Roma di letteratura francese e spagnola; Cristoforo Colombo nella leggenda e nella storia (1892) Sul canzoniere di Chiaro Davanzati (1898) G. Hauptmann e l'opera sua letteraria (1899) Saggi di letteratura francese (1920) Manzoni e gli storici liberali francesi della Restaurazione (?) Cervantes reazionario (1924) Reisebilder e altri scritti (1929, postumo) [Laterza 1929] Saggi sulla forma poetica dell'Ottocento (1929, postumo) vedi: Scrittori d'Italia e Scrittori di Francia a cura di G. Contini e V. Santoli. – Dehmel, Richard (Wendisch-Hermsdorf, Spreewald 1863-Amburgo 1920) scrittore tedesco Aber die Liebe (1893, Ma l'amore) Zwei Menschen (1903, Due esseri umani, poema in 36 romanze) Die Verwandlungen der Venus (1907, La metamorfosi di Venere). – Dumur, Louis (Ginevra 5 gennaio 1863 – 28 marzo 1933) scrittore di lingua francese, poeta e romanziere, svolse la sua maggiore attività letteraria a Parigi; fonda la rivista «La Pléiade» con Édouard Dubus, George-Albert Aurier e Louis-Pilate de Brinn' Gaubast; 1889, con Alfred Valette è uno dei fondatori del nuovo «Mercure de France» di cui è redattore; La Néva (1890, poesia) Albert (1890, romanzo) Lassitudes (1891, poesia) La Motte de terre (1894, teatro, 1 atto) 1895, segretario generale del «Mercure de France»; La Nébuleuse (1895, teatro, 1 atto) Rembrandt (1896, teatro, dramma in prosa, in 5 atti e 9 tableaux, in collaborazione con Virgile Josz) Pauline ou la liberté de l'amour (1896) [Studio di un'anima femminile oppressa dalle costrizioni famigliari e sociali.] Un coco de génie (1902, racconto) Les trois demoiselles du père Maire (1909, racconto) Le Centenaire de Jean-Jacques, roman (1910, romanzo) Les Enfants et la Religion (1911) L'École du Dimanche (1911, romanzo) La Société des Gens de Lettres: Son Comité et les Intérêts des Écrivains français (1913, saggio critico) Un estomac d'Autriche (scritto nel 1913 ma pubblicato nel 1932; romanzo) Don Juan en Flandre (1913, teatro, dramma in 1 atto, in collaborazione con Virgile Josz) Culture française et culture allemande (1915, saggio) Les deux Suisse, 1914-1917 (1917, opera polemica) [Opera polemica con cui accusa il predominio etnico e politico dell'elemento tedesco nella sua patria.] Nach Paris (1919, romanzo) Le Boucher de Verdun (1921, romanzo). Les Défaitistes (1923, I disfattisti, romanzo) La Croix rouge et la Croix blanche ou la Guerre chez les neutres (1925, romanzo) Juliette Rossignol (1926, romanzo) Dieu protège le tsar! (1928, romanzo, 1° vol. del ciclo dei romanzi russi) Le Sceptre de la Russie (1929, romanzo, 2° vol. del ciclo dei romanzi russi Les Fourriers de Lénine (1932, romanzo, 3° vol. del ciclo dei romanzi russi Les Loups rouges (1932, romanzo, 4° e ultimo vol. del ciclo dei romanzi russi) La Fayette, nous voici! (1933, romanzo). – Gárdonyi, Géza (1863-1922) scrittore di tendenza populista e moraleggiante, noto soprattutto per i suoi romanzi storici. – Herczeg, Ferenc (Versec, odierna Vršac in Iugoslavia, 1863-Budapest 1954) romanziere, commediografo e pubblicista ungherese; I ragazzi Gyurkovics (1892) Le ragazze Gyurkovics (1893) 1894, fonda la rivista «Új idök» (Tempi nuovi) [Rivista letteraria e di intrattenimento destinata a un pubblico borghese di vedute conservatrici. Gode di immensa popolarità ed è uno dei periodici ungheresi più longevi (1894-1945). Ospita, soprattutto nei primi decenni, molte opere degli scrittori più prestigiosi dell'epoca, tra cui romanzi e novelle di Mór Jókai, Kálmán Mikszáth e G. Krúdy.] I pagani (1902) La leggenda del Balaton (1902, dramma fiabesco) Bisanzio (1904) 1911-18, dirige la rivista «Magyar Figyelö» (L'Osservatore Ungherese) di ispirazione conservatrice e fondata da István Tisza – all'epoca presidente del Consiglio ungherese – per controbilanciare l'influenza delle prestigiose riviste liberali «Huszadik Század» (Ventunesimo Secolo) e «Nyugat» (Occidente) (1908-41). La volpe azzurra (1917, commedia) La porta della vita (1919) Ocskay brigadéros (?, Il brigadiere Ocskay; dramma storico neoromantico d'ispirazione patriottica). – Holz, Arno (Rastenburg 1863-Berlino 1929) scrittore tedesco, uno degli iniziatori del naturalismo Das Buch der Zeit (1886, Libro del tempo, poesia) Papa Hamlet (1889, Papà Amleto, serie novellistica, con J. Schlaf) Familie Selicke (1890, La famiglia Selicke, dramma) L'arte, la sua essenza e le sue leggi (1890-92, saggio) Phantasus (1898, 1916, 1924, poesia) Traumulus (1904, commedia) Frei (1907, Libero, commedia). – Kavafis, Konstantinos (Alessandria d'Egitto 1863-1933) poeta greco Prima raccolta (1904, 14 poesie) Seconda raccolta (1910, 21 poesie) Edizione completa (Alessandria 1935, postuma, 154 poesie) Cinquantacinque poesie (1963) . – Konstantinov, Aleko (SVIštov 1863-Pazardzik-Peštera 1897, vittima di un attentato) scrittore bulgaro, politico democratico, uno dei maggiori esponenti del realismo bulgaro Baj Ganju (1894, bozzetti narrativi). – Panzini, Alfredo (Senigallia, Ancona 1863-Roma 1939) scrittore italiano, laureatosi a Bologna con G. Carducci, fu per quarant'anni professore di ginnasio e di liceo, prima a Castellamare di Stabia, poi a Imola, a Milano e a Roma; collaborò alla «Illustrazione Italiana», alla «Nuova Antologia» e al «Corriere della Sera»; Dizionario moderno (1905, raccolta di tutti i neologismi e barbarismi entrati nella lingua italiana) La Lanterna di Diogene (1907) Santippe (1914) Il romanzo della guerra (1914, novembre, Studio Editoriale Lombardo) La madonna di Mamà (1916) viaggio di un povero letterato (1919) Diavolo nella mia libreria (1920) Io cerco moglie! (1920) Il padrone sono me! (1922) La pulcella senza pulcellaggio (1925) Giorni del sole e del grano (1929) 1929, viene nominato accademico d'Italia, ma la sua adesione al fascismo è soltanto formale (a parte *) Il conte di Cavour (1930, saggio) La sventurata Irminda! (1932) Legione decima (1934*) Il bacio di Lesbia (1937) Casa Leopardi (1948, postumo). – Rapaport, Shlomo Zainvil o Rappoport o An-Ski Shelomoh (Cašniki, VItebsk 1863-Varsavia 1920) scrittore ebreo russo di lingua jiddish; La distruzione degli ebrei della Polonia, Galizia e Bucovina (indagine) Der Dibbúq (1920, dramma). – Teternikov, Fëdor Kuz'mic o Fëdor Sologub (Pietroburgo, attuale Leningrado, 1863-1927) scrittore russo, nato in una famiglia di umile origine, dopo gli studi magistrali fu maestro e poi ispettore scolastico in cittadine di provincia per venticinque anni; trasferito a Pietroburgo, entrò in contatto con i circoli modernisti e simbolisti; poté così in seguito vive re solo dell'attività di scrittore; Versi (1896) Sogni angosciosi (1896) Il demone meschino (1905, uno dei più grandi romanzi russi) La leggenda che si va creando (1908-12, racconto al limite della fantapolitica) Il cerchio fiammeggiante (1908, poesia) Cielo azzurro (1921, poesia). – Vielé-Griffin, Francis (Norfolk, Virginia 1863-Bergerac 1937) poeta francese di origine statunitense, simbolista della scuola di S. Mallarmé; Cueille d'avril (1885, Messe d'aprile) Joies (1889, Gioie) Conversations politiques et littéraires (1890, Conversazioni politiche e letterarie, con B. Lazare) Poèmes et poésies (1895, Poemi e poesie) La clarté de vie (1897, La chiarezza di vita) Amour sacré (1900, Amore sacro). |
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