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Papa
Pio VII 1815 Lazzaristi «segue da 1670» "riformati" o "trappisti" «segue da 1809» Burschenschaften 1815,
in seguito alla partecipazione
di studenti volontari alle guerre contro
Napoleone, le Burschenschaften «segue da 1805» |
ANNO 1815
– Arduini, Carlo (Civitella del Tronto 1815-Oulens, Cantone vallese 1881) sacerdote, patriota, mazziniano, antipapale; 1844, dopo alcui anni di ministero e di studi a Offida (Ascoli Piceno), riesce a trasferirsi a Roma dove figura tra i più entusiasti esaltatori di Pio IX; gli eventi successivi disilludono anche lui, che si trova mutato in un altrettanto acceso democratico; L'ultimo dei romani ovvero la congiura di Stefano Porcari (184?, dramma repubblicano pieno di empiti antipapali e di simpatie per l'eresia hussita) 1849, 20 febbraio, è membro della Costituente della Repubblica Romana; 7 giugno, la sua è una delle poche voci che si alzano a difendere la libertà di culto; prima della fine dell'anno si trova già a Losanna dove collabora a «L'Italia del Popolo», ristampa la sua tragedia e incalza con vari opuscoli; La scomunica del popolo italiano al Papa e ai suoi m inistri (1849) Il presente e l'avvenire di Roma (1849) pian piano si calma, aiutato anche dall'amore di Elisa Noir, che sposa; I misteri del clero romano (1856) La riforma in Italia nel sec. XVI [a.f.: Riforma italiana nel Seicento] (Torino 1856) 1856, è chiamato a succedere a F. de Sanctis nella cattedra di letteratura italiana alla Scuola politecnica di Zurigo; La primogenita di Galileo Galilei rivelata dalle sue lettere inedite (Firenze 1864) La poesia del genio e la poesia dell'arte (Zurigo 1875). – Bachofen, Johann Jakob (Basilea 22 dicembre1815 - Basilea 25 novembre 1887) storico svizzero delle religioni e del diritto, in rapporto con Nietzsche; proveniente da un'importante famiglia di ricchi imprenditori, studia dapprima nella sua città natale di Basilea; 1835-37, continua gli studi a Berlino… 1837-38, … e a Gottinga, dove incontra maestri quali August Boeckh, Leopold von Ranke e Friedrich Carl von Savigny; completa la sua formazione con viaggi di studio a Parigi e a Cambridge; 1840, pubblica (1840-48) le prime opere; [Si tratta di tradizionali studi di diritto romano che hanno una buona eco nel mondo accademico.] 1841, professore (1841-43) di diritto romano all'Università di Basilea nonché giudice (1844-66) presso il Tribunale d'appello; 1848, da questo periodo le opere da lui pubblicate, basate sulle sue vastissime conoscenze filologiche ed archeologiche, pur apprezzate da antropologi come Henry Lewis Morgan e John Ferguson Mc Lennan, suscitano un profondo ostracismo da parte dei filologi e degli storici accademici dell'epoca; Saggio sul simbolismo funerario degli antichi (1859) [Con cui getta le fondamenta metodologiche del suo lavoro, incentrate sulla definizione del concetto di simbolo "riposante in se stesso"; quest'ultimo, non rappresentando altro che se stesso, attinge alla verità metafisica che trova nella storia la sua concreta incarnazione.] Il diritto matriarcale o Il matriarcato (1861) [In cui concretizza meglio il suo discorso, declinando, mediante lo studio di simboli e miti, quella che egli ritiene l'essenza primordiale della dialettica storica, ovvero l'alternanza di fasi matriarcali e patriarcali.] Il popolo licio (1862) La Saga di Tanaquilla (1870) [Concepita all'origine come risposta all'avversata Storia romana del Mommsen.] Lettere antiquarie (1880-86). [Secondo la sua concezione storiografica, i primordi della storia umana sono caratterizzati da una successione di fasi in cui dapprima sarebbe prevalso l'elemento materno (e con esso i simbolismi della terra e dell'acqua, il diritto naturale, la promiscuità sessuale, la comunità dei beni) e in seguito quello paterno (e con esso i simbolismi celesti, il diritto positivo, la monogamia, la proprietà privata). Il passaggio tra queste fasi sarebbe avvenuto attraverso momenti di potere violento delle donne (amazzonismo), dapprima in quanto ribellione alla supremazia fisica del maschio nei primordi della civiltà e poi come degenerazione della fase classica del matriarcato cosiddetto demetrico, visto da lui come "poesia della storia", ordinato come sarebbe stato secondo le pacifiche ed eque leggi della madre terra. Pur sprovviste di fondamento storico, queste teorie ispireranno gran parte delle più valide ricerche moderne su questi temi: la loro rivalutazione sarà operata sia da destra (Ludwig Klages, Alfred Baeumler, Julius Evola), in sintonia del resto con la sua ideologia decisamente conservatrice, sia da sinistra (innanzitutto Walter Benjamin, ma già Karl Marx e Friedrich Engels). Di grande rilievosarà anche la sua recezione in campo psicoanalitico, sin da Freud e Jung, ma poi soprattutto con gli studi di Erich Neumann, Wilhelm Reich ed Erich Fromm. La tematica matriarcale sarà non da ultimo ripresa in futuri studi di stampo femminista, che tenteranno di rivalutare la consistenza storica delle ipotesi bachofeniane, riconoscendo in esse un valido strumento per fondare una progettualità sociopolitica alternativa, centrata su valori e caratteri tipicamente femminili che il grande studioso basilese ha saputo mettere in evidenza con indubbio spirito pionieristico.] – Ballada di Saint Robert, Paolo (verzuolo, Como 1815-Torino 1888) militare e scienziato piemontese, fondatore della balistica moderna. – Bismarck-Schönhausen, Otto von (Schönhausen, Magdeburgo 1815-Friedrichsruh, Amburgo 1898) politico tedesco, "cancelliere di ferro". – Böhtlingk, Otto von (Pietroburgo 1815-Lipsia 1904) sanscritista tedesco; Dizionario di Pietroburgo o petropolitano (1852-75, in sette voll., il più vasto e ricco vocabolario sanscrito). – Bonamici, Stanislao Antonio (Livorno 1815 – Trevi, Perugia 1891) ecclesiastico ed editore italiano. – Bonaparte, Pietro Napoleone (Roma 1815-Versailles 1881) politico francese, figlio di Luciano (fratello di Napoleone I); 1831, milita con gli insorti romagnoli; 1832, si arruola nelle forze armate della Colombia e presta poi servizio in Egitto sotto Mehmet Alì; 1848, nella costituente francese è deputato dell'estrema sinistra; 1851, contrario al colpo di stato di Luigi Napoleone, si ritira a vita privata; 1870, in seguito ad una polemica giornalistica uccide il giornalista repubblicano V. Noir. Sarà assolto. – Boole, George (Lincoln 1815 2 nov - Cork 8 dic 1864) matematico inglese (da cui i caratteri booleiani); [Figlio di un calzolaio di modeste risorse economiche ma amante delle scienze.] benché inizialmente avviato a studi commerciali, da autodidatta apprende non solo le lingue più disparate, dal greco all'italiano, ma anche la matematica; [Dirà poi alla moglie di essersi accostato alla matematica perché i libri di matematica erano meno costosi e, richiedendo più tempo per la lettura, duravano di più.] fu influenzato da contatti occasionali con Duncan Gregory, un algebrista di Cambridge fautore di uno sviluppo formale della sua disciplina, e con Augustus De Morgan, un logico londinese; L'analisi matematica della logica (1847) [Costituisce l'atto di nascita della moderna logica matematica. Egli è riuscito a descrivere completamente la teoria dei sillogismi in termini di equazioni algebriche e a esibire un procedimento meccanico per la loro soluzione, realizzando così in questo campo il sogno di Leibniz del calculus ratiocinator. Mediante il nuovo calcolo diventa così anche possibile analizzare matematicamente la corretezza di argomentazioni filosofiche tradizionali, come egli stesso mostrerà in seguito con esempi tratti da Clarke e Spinoza. Il vantaggio dell'approccio algebrico appare immediatamente evidente: le stesse regole che descrivono la sillogistica, descrivono anche la logica proposizionale! I contributi di Aristotele e Crisippo vengono dunque unificati nel trattamento algebrico, esibendo finalmente la loro nascosta complementarietà. Per buona misura egli scopre che anche la teoria elementare della probabilità costituisce un ulteriore modello della sua algebra: poiché innumerevoli altri ne saranno trovati in seguito, l'algebra booleana sarà uno degli strumenti più usati nella matematica pura e applicata. (P. Odifreddi, Il diavolo in cattedra, Giulio Einaudi, Torino, 2003).] 1849, grazie ai risultati raggiunti, gli viene offerta una cattedra al Queen's College di Cork che terrà fino alla morte; Laws of Thought (1854, Leggi del pensiero; indagine sulle leggi del pensiero sulle quali sono fondate le teorie matematiche della logica e delle probabilità) 1864, muore a Cork, lasciando incompiuta un'opera non tecnica rivolta ad un pubblico più vasto. – Cadorna, Raffaele (Milano 1815-Torino 1897) militare e politico italiano; 1848, organizza il battaglione lombardo di volontari del genio nella I Guerra d'indipendenza; 1855, fa parte del corpo di spedizione in Crimea ed è ferito alla Cernaia; 1859, ministro della guerra nel governo provvisorio toscano facilita l'annessione del Granducato di Toscana al Regno di Sardegna; 1860, è comandante di grandi unità durante la campagna di liberazione delle Marche e dell'Umbria; 1866, c.s. nella III Guerra d'indipendenza; 1870, a capo del corpo di spedizione italiano occupa lo Stato della Chiesa e prende Roma; 20 settembre, firma con il generale H. Kanzler, comandante delle truppe pontificie, la capitolazione della città; 1849, deputato; 1871, senatore; La liberazione di Roma nell'anno 1870 ed il plebiscito (1889). – Cantelli, Girolamo (Parma 22 giugno 1815 – Parma 7 dicembre 1884) politico italiano. – Correnti, Cesare (Milano 1815-Meina, Novara 1888) politico italiano; 1836, divulga l'almanacco «Il Presagio»; Della letteratura rusticale (1846, articolo apparso sulla «rivista Europea», considerato il Manifesto della narrativa campagnola italiana) 1847, oltre all'almanacco «Il Nipote del vesta verde», collabora agli «Annali Universali di Statistica»; L'Austria e la Lombardia (Lugano 1847, anonimo) 1848, 8 aprile, segretario del governo provvisorio lombardo, si attira le critiche dei repubblicani perché favorevole alla politica di "fusione" della Lombardia con il Piemonte; agosto, emigrato a Torino dopo il ritorno degli austriaci a Milano, pubblica i «Bollettini dell'Emigrazione» (27/11/48-15/03/49); è deputato al parlamento subalpino; I dieci giorni dell'insurrezione di Brescia nel 1849 (1849) 1850, fonda il quotidiano «Il Progresso» con Depretis e collabora pure alla «Concordia» e al «Diritto», organi della sinistra costituzionale; 1854-56, nella guerra di Crimea si avvicina al conte di Cavour; 1867, 17 feb-10 apr, ministro dell'Istruzione Pubblica (II "governo Ricasoli"); 1869, 14 dic-17 mag 1872, ministro dell'Istruzione Pubblica ("governo Lanza"), con un deciso indirizzo laico e liberale; 1876-85, staccatosi dalla destra, contribuisce l'avvento al potere della sinistra e collabora con A. Depretis di cui diventa consigliere; 1886, è nominato senatore. I suoi scritti sono stati raccolti in volume nel 1891-94. – Dana, Richard Henry jr. (Cambridge, Massachusetts 1815-Roma 1882) scrittore statunitense; avvocato, si occupò di cause antischiavisti che e di marinai vittime di soprusi; Two Years Before the Mast (1840, Due anni a prora; prototipo della narrativa di mare di cui H. MelVille sarà il grande esponente) The Seaman'S Friend (1841, L'amico del marinaio). – Della Rovere, Alessandro (Casale Monferrato, Alessandria 26 ottobre 1815 – Torino 17 novembre 1864) militare e politico italiano. – Deutinger, Martin (Langenpreising 1815-Bad Pfäfers 1864) filosofo tedesco, sacerdote (1837), il maggior estetologo cattolico dell'800; sostenne che le parti fondamentali della filosofia sono la gnoseologia, l'estetica e l'etica rispecchianti rispettivamente il pensiero, la possibilità e l'azione; Elementi fondamentali di una filosofia positiva, come ricerca preliminare per una riduzione di tutte le parti della filosofia ai principi cristiani (1843-49) Filosofia morale (1849) Figure dello spirito nell'arte e nella natura (1856-66). – Espinasse, Esprit Charles Marie (Castelnaudary 2 aprile 1815 – Magenta 4 giugno 1859) militare e politico francese; [Figlio di Jean Espinasse e di Germanie Robert.] – Fanfani, Pietro (Collesalvetti, Livorno 1815-Firenze 1879) filologo e lessicografo italiano, strenuo difensore del purismo, curatore di varie edizioni di testi antichi; vocabolario della lingua italiana (1855) Paolina (1868) Una bambola (1869) Democritus ridens (1872, polemica letteraria e linguistica) Il fiaccheraio e la sua famiglia (1874) vocabolario italiano (1875, con G. Rigutini). – Ferracciù, Nicolò (Calangianus, Sassari 10 maggio 1815 - Roma 2 marzo 1892) politico italiano. – Finzi, Giuseppe (Rivarolo, Mantova 1815-Mantova 1886) politico italiano, attivo mazziniano; 1848, combatte nella guerra d'indipendenza e dopo l'armistizio di Salasco partecipa al tentativo di G. Garibaldidi continuare una guerriglia nel varesotto; 1849, rientrato a Mantova si lega alla cospirazione mazziniana di don E. Tazzoli e organizza la raccolta di fondi per il prestito nazionale lanciato da G. Mazzini ; 1852, scoperto e arrestato viene condannato a diciotto anni di carcere; L. Castellazzo, pure arrestato col gruppo di don E. Tazzoli aggrava con le sue dichiarazioni la posizione dei compagni; 1856, riesce a tornare in libertà in seguito ad un'amnistia; 1860, commissario per la provincia di Mantova nella seconda guerra d'indipendenza, dirige con E. Besana la sottoscrizione per l'acquisito dei fucili da consegnare a G. Garibaldi per la liberazione del Mezzogiorno; deputato della destra; 1884, si dimette per protesta contro la convalida dell'elezione a deputato di L. Castellazzo; 1886, senatore. – Geibel, Emanuel (Lubecca 1815-1884) poeta tedesco, versificatore di notevole abilità formale, "poeta nazionale" protetto da Guglielmo II di Prussia, gran divulgatore di testi antichi e moderni da tutte le tradizioni, oggi interessante solo come documento del tempo; Ada-Lieder (versi dedicati alla memoria della moglie Ada) Meister Andrea (1855, commedia) Brunhild (1857, tragedia) [Usciti dalle stamperie a centinaia di migliaia nel periodo 1840-80, i suoi lavori rimangono documenti del cattivo gusto imperversante tra la borghesia inglese e tedesca dell'età Vittoriana. Lo accompagnano in questo anche i lavori di J.V. von Scheffel e Martin Tupper.] – Giovanni Bosco, san (Becchi, Castelnuovo d'Asti, oggi Castelnuovo don Bosco 1815-Torino 1888) ecclesiastico e educatore italiano, santo (1934); 1841, sacerdote; 1851, fonda, in associazione con don M. Rua e don G. Cagliero: - la congregazione dei salesiani (riconosciuti dalla Santa Sede nel 1860), - la congregazione delle figlie di Maria Ausiliatrice per l'assistenza e la formazione spirituale delle ragazze del popolo (approvata nel 1872) e - la Pia unione dei cooperatori salesiani come terz'ordine secolare (sorta nel 1875-76); Il sistema preventivo nell'educazione della gioventù (1877) Storia sacra Storia ecclesiastica vita del Comollo Corona dei sette dolori Chiave del paradiso Divoto dell'angelo custode Il giovane provveduto. – Goedsche, Herrmann Ottomar Friedrich o Sir John Retcliffe (Trachenberg, Slesia 12 febbraio 1815 – Cieplice Slaskie-Zdrój 8 novembre 1878) scrittore e agente segreto tedesco, i cui romanzi storici sono caratterizzati da un forte antisemitismo; [Figlio del borgomastro di Trachenberg.] è un dirigente delle poste e agente provocatore per la polizia segreta prussiana, per cui confeziona lettere false; 1848, entra a far parte della redazione del giornale ultraconservatore «Kreuzzeitung»; 1849, dopo il processo a F.L.B. Waldeck, in cui sono stati scoperti dei suoi falsi, è costretto a lasciare le poste; Biarritz (1868) [In cui riprende alcune parti del libro Dialogue aux Enfers entre Machiavel et Montesquieu (1864) del francese M. Joly, e racconta di un incontro che si sarebbe svolto ogni cento anni presso il cimitero di Praga, in cui i più eminenti rabbini, in rappresentanza delle 12 tribù, si sarebbero accordati per la conquista del potere mondiale. Il libro fa molto successo soprattutto in Russia, e l'Ochrana, la polizia segreta zarista, lo utilizzò come base per il pamphlet antisemita Protocolli dei savi di Sion (1903).] – Griswold, Rufus G. (1815-1857) critico letterario e direttore dell' «International Magazine». – Labiche, Eugène (Parigi 1815-1888) autore drammatico francese, di famiglia agiata; circa 160 commedie in uno o più atti; i suoi collaboratori furono di norma E. Gondinet, E. Legouvé, E. Martin, A. Delacour, ecc. Monsieur de Coislin infiniment poli (1838, Monsieur Coislin o l'uomo infinitamente cortese, con Marc-Michel e A. Lefranc) Un jeune homme pressé (1848, Un giovane frettoloso) Un chapeau de paille d'Italie (1851, Un cappello di paglia di Firenze; 300 repliche; da cui il film di René Clair nel 1927) Le voyage de M. Perrichon (1860, Il viaggio del signor Perrichon) La poudre aux yeux (1861, La polvere negli occhi) La cagnotte (1864) La grammaire (1867, La grammatica). – La Farina, Giuseppe (Messina 20 luglio 1815-Torino 5 settembre 1863) politico e storico italiano, redattore del messinese «Spettatore zancleo»; 1837, partecipa ai moti siciliani e ripara a Firenze; 1841, ripara ancora a Firenze; Studi storici sul sec. XIII (1842) 1847-48, redattore capo del giornale democratico «L'Alba»; 1848, 12 gennaio, tornato in Sicilia dopo la rivoluzione, è deputato e ministro del governo siciliano; 1849-54, in seguito alla restaurazione borbonica va esule prima in Francia e poi a Torino; Istoria documentata della rivoluzione siciliana e delle sue relazioni co' governi italiani e stranieri (1851) Storia d'Italia dal 1815 al 1850 (1851-52) 1857, dopo l'abbandono graduale delle sue posizioni democratico-repubblicane, è promotore con D. Manin e G. Pallavicino della Società Nazionale (con programma «Italia e Vittorio Emanuele») di cui diventa segretario; 1860, si reca in Sicilia a controllare per conto del conte di Cavour l'impresa garibaldina e a sollecitare l'immediata annessione dell'isola al Piemonte; 1860 dicembre-febbraio 1861, dopo l'espulsione da parte di G. Garibaldi ritorna nell'isola come consigliere del luogotenente del re, Montezemolo; deputato, capeggia un gruppo parlamentare di centro-sinistra; Epistolario (1869, raccolto e pubblicato da A. Franchi) Scritti politici (1970, c.s.). – Natoli, Giuseppe - barone di Scaliti (Messina 9 giugno 1815 – Messina 25 settembre 1867) politico italiano. – Nunziante, Alessandro (Messina 15 luglio 1815 – Napoli 6 marzo 1881) militare e politico italiano. – Paparigopulos, Konstantin (Costantinopoli 1815-Atene 1891) storico greco; 1855, professore all'università di Atene; Storia della nazione greca (1860-72). – Parkes, Henry (Stoneleigh, Warwickshire 1815-Sydney 1896) politico australiano; 1839, vive in Australia; 1849-54, edita il giornale liberale «Empire» che si batte per l'autogoverno delle colonie inglesi; 1854, viene eletto al consiglio legislativo della Nuova Galles del Sud; 1872-75, ne diventa primo ministro; 1877, ancora primo ministro; 1878-83, ancora primo ministro; 1880, a Sidney si riunisce la prima conferenza federale in seguito ad un'idea di federazione fra le colonie dell'Australia, sostenuta assieme a W.C. Wentworth; 1887-91, primo ministro; 1891, marzo-luglio, a Sidney presiede la prima convenzione federale australiana, premessa della nascita della Confederazione australiana; Cinquant'anni nella costruzione della storia d'Australia (1892). – Pasolini, Giuseppe - conte (Ravenna, 7 febbraio 1815 – Roma, 4 dicembre 1876) politico italiano; [Figlio di Pietro Desiderio (presidente del governo provvisorio di Ravenna durante la breve rivoluzione del 1831).] – Petruccelli della Gattina, Ferdinando (Moliterno, Potenza 1815-Parigi 1890) scrittore e politico italiano; di orientamento radicale, prese parte ai moti del '48 e animò il battagliero giornale «Mondo vecchio e Mondo Nuovo»; rientrati i Borbone, riparò prima a Genova, poi a Parigi e a Londra dove fece causa comune con gli esuli mazziniani; 1861-63, deputato; pur schierato a sinistra, nella vita politica assume una posizione personale, segnalandosi inoltre come Vivace polemista anticlericale; I moribondi del Palazzo Carignano (1862, raccolta di corrispondenze per il quotidiano parigino «La presse») La rivoluzione di Napoli del 1848 (1850) Le memorie di Giuda (1870) Le notti degli emigrati di Londra (1872) Gli incendiari della Comune (1872) 1874-82, ancora deputato, Le larve di Parigi (1878) Il sorbetto della regina (1881) Memorie di un ex deputato (1884). – Renouvier, Charles (Montpellier 1815-Prades, Pirenei Orientali 1903) filosofo francese, massimo esponente del neokantismo in Francia; Manuale repubblicano dell'uomo e del cittadino (1851) Essais de critique générale (1854-64, in 4 voll., Saggi di critica generale: - Analisi generale della conoscenza (1854) - Psicologia razionale (1859) - Principi della natura (1864) - Introduzione alla filosofia analitica della storia (1864) ) La scienza della morale (1869) Uchronie (1876, Ucronia (l'utopia nella storia)) Saggio d'una classificazione sistematica delle dottrine filosofiche (1885-86) Philosophie analytique de l'histoire (1896, Filosofia analitica della storia) La nouvelle monadologie (1899, La nuova monadologia, con L. Prat) Storia e soluzione dei problemi metafisici (1901) Le Personnalisme (1902, Il personalismo) I dilemmi della metafisica pura (1903). – Secrétan, Charles (Losanna 1815-1895) filosofo svizzero, il cui pensiero influì sulla nascita del personalismo francese; 1836, allievo di F.W.J. Schelling a Monaco; 1838, ottiene la cattedra di filosofia presso l'Accademia di Losanna; La filosofia di Leibniz (1840) La filosofia della libertà (1849) La ragione e il cristianesimo (1863) Il principio della morale (1883) La Civiltà e la credenza (1887) Studi sociali (1889) I diritti dell'umanità (1890) Postumi: Saggi di filosofia e letteratura (1896) La società e la morale (1897). – Solera, Temistocle (Ferrara 1815-Milano 1878) librettista italiano, figlio di un patriota incarcerato allo Spielberg, ebbe vita avventurosissima; Giovinetto, fuggì dal collegio di Vienna in cui aveva iniziato gli studi e andò a lavorare in un circo; quindi completò l'educazione a Milano dove scrisse vari libretti d'opera per G. verdi: Oberto conte di San Bonifacio (1839) Nabucco (1842) I lombardi alla prima crociata (1843) Giovanna d'Arco (1945) Attila (1846); cantò come basso al teatro di Pavia, svolse attività d'impresario in Spagna e divenne consigliere della regina Isabella; 1859, tornato a Milano, fa da "corriere segreto" tra il conte di Cavoure Napoleone III; è poi questore in varie città italiane e capo della polizia del chedivè d'Egitto; negli ultimi anni tenta la fortuna a Parigi come antiquario; ridotto in miseria, finisce i suoi giorni a Milano. Oltre che per G. verdi scrisse libretti anche per musicisti minori e compose egli stesso quattro opere. – Sommeiller, Germain (Saint-Jeoire, Haute-Savoie 1815-1871) ingegnere SAVOIArdo; 1845, entra nel corpo del genio civile dello stato sardo dove ha un ruolo importante nella realizzazione dei primi piani ferroviari decisi dal governo piemontese; 1857, viene votata la legge per l'esecuzione del traforo del Fréjus, tra Bardonecchia e Modane, lungo più di 12 km, ed iniziano subito i lavori; curatore del progetto, egli dirige i lavori assieme a S. Grandis e a S. Grattoni; 1858, brevetta la perforatrice ad aria compressa poi utilizzata nell'esecuzione del traforo; 1860 col passaggio della Savoia alla Francia, egli opta per la cittadinanza italiana ed in seguito viene anche eletto deputato al parlamento; 1870, l'opera è portata a termine; 1871, la galleria viene aperta al traffico. – Soranzo, Girolamo (1815-1895) bibliofilo insigne, discendente dalla famiglia patrizia veneziana; Bibliografia in continuazione a quella di Emanuele Cicogna (1885). – Stúr, L'udovit (Uhrovec, Slovacchia Occidentale 1815-Modra, Bratislava 1856) filologo e poeta slovacco, seguace delle teorie panslaviste di J. Kollár; 1845-48, pubblica il primo giornale politico slovacco «Novità popolari slovacche»; 1848, partecipa all'insurrezione di Praga e guida la lotta del suo popolo per la libertà; identificando la difesa della libertà nazionale con quella dell'idioma del suo paese, propone l'adozione di una nuova lingua letteraria slovacca (la "štúrovcina") basata sui dialetti delle regioni centrali come quelli che hanno maggiormente resistito alle infiltrazioni straniere; Il dialetto slovacco o necessità di scrivere in questo dialetto (1846) Scienza della lingua slovacca (1846). – Tischendorf, Lobegott Friedrich Konstantin von (Lengenfeld, vogtlan 1815-Lipsia 1874) biblista ed esegeta tedesco, il cui obiettivo fondamentale della ricerca fu quello di giungere alla più antica forma letteraria del Nuovo Testamento e dimostrarne l'autenticità; profondo conoscitore delle lingua classiche, dell'ebraico, dell'aramaico, e con buone conoscenze dell'arabo e del copto, intraprese una lunga serie di viaggi nelle maggiori biblioteche d'Europa e conseguì un primo clamoroso successo nella lettura e trascrizione del famoso Rescritto (cioè palinsesto) di Efrem conservato nella Biblioteca Nazionale di Parigi; scoprì e trascrisse manoscritti neotestamentari e apocrifi un po' dovunque; 1844, intraprende viaggi nel vicino Oriente, esplorando soprattutto biblioteche di antichissimi monasteri; durante il primo viaggio, nel monastero di Santa Caterina, sul monte Sinai, ritrova i primi 43 fogli del celeberrimo codice Sinaitico, della Bibbia, fogli che nel 1846, pubblica in fac-simile; dopo altri due viaggi e difficili azioni diplomatiche, riesce a ricuperare e ad acquistare, per conto dello zar Alessandro II, l'intero codice (129 fogli); [nel 1933 il codice Sinaitico viene venduto dal governo sovietico al British Museum per 100.000 sterline]; con il codice vaticano il codice Sinaitico rappresenta la più antica e completa testimonianza greca dell'Antico e del Nuovo Testamento (esso contiene anche la Lettera di Barnaba e parte del Pastore di Erma); 1851, è professore di Nuovo Testamento all'università di Lipsia; Acta apostolorum apocrypha (1851) Evangelia apocrypha (1853) Anecdota sacra et prophana (1861) Apocalypses apocryphae (1866) Novum Testamentum graece (1869-72, 8ª ediz, in 2 voll.). – Trochu, Louis-Jules (Le Palais, Belle Île 12 marzo 1815 – Tours 7 ottobre 1896) militare e politico francese. – Trollope, Anthony (Londra 1815-1882) scrittore inglese, la cui Giovinezza venne segnata dalle condizioni disagiate della sua famiglia e dai maltrattamenti subiti a scuola; 1834, interrompe gli studi, iniziati a Winchester e a Harrow, per assumere un impiego al ministero delle poste e nella sua qualità di ispettore postale ha modo di viaggiare di frequente anche all'estero; scrisse oltre cinquanta romanzi; [ciclo del Barsetshire] The Warden (1855, Un caso di coscienza) Barchester Towers (1857, Le torri di Barchester) Doctor Thorne (1858, Il dottor Thorne) Framley Parsonage (1861, La parrocchia di Framley) The Last Chronicle of Barset (1867) [ciclo Palliser] Can You Forgive Her? (1864, Puoi perdonarla?) 1867, lasciato l'impiego statale, si dedica interamente all'attività letteraria; Phineas Finn (1869) The Prime Minister (1876, Il primo ministro) Autobiography (1883, postumo, Autobiografia). – Ugdulèna, Gregorio (Termini Imerese 30 aprile 1815 - Roma 7 giugno 1872), sacerdote, orientalista e patriota italiano. – Very, John (1815-1880) poeta statunitense; Essays and Poems (1839, aiutato nella pubblicazione da R.W. Emerson che lo rimprovera tuttavia di un eccessivo distacco dal mondo, al di fuori dell'ottimismo trascendentalista). – Weierstrass, Karl Wilhelm Theodor (Ostenfelde 31 ott 1815 - Berlino 19 feb 1897) matematico tedesco; 1834, dopo gli studi ginnasiali, viene avviato dal padre alla carriera di funzionario statale cui si avvia seguendo con scarso entusiasmo i corsi di diritto e economia e commercio all'università di Bonn; qui frequenta le lezioni del matematico J. Plücker appassionandosi, anziché della giurisprudenza, del Trattato di meccanica celeste di P.-S. de Laplace e delle opere di N.H. Abel e K.G.J. Jacobi; convinto a dedicarsi alla matematica, lascia Bonn senza aver conseguito il diploma, per seguire i corsi di analisi a Münster e preparasi così alla carriera di professore di matematica nella scuola secondaria; 1839-42, soggiorna a Münster; 1842-55, insegna nella scuola secondaria nel più completo isolamento scientifico pubblicando i risultati delle sue ricerche in alcuni lavori apparsi nei giornali dei ginnasi, dove egli insegna, e passati del tutto inosservati; 1854, la pubblicazione sul «Journal de Crelle» (rivista fondata nel 1826 da A.L. Crelle) dell'articolo sulla Teoria delle funzioni abelliane lo rivela al mondo matematico come un'analista di prim'ordine; si guadagna così l'ammirazione di P.G.L. Dirichlet ed E.E. Kummer; 1856, grazie a costoro è nominato membro dell'Accademia delle Scienze di Berlino e professore straordinario all'università di questa città; inizia così la sua carriera di insegnamento ininterrotta fino al 1886, con lezioni che diventano celebri per chiarezza di esposizione e profondità di contenuti richiamando a Berlino i migliori giovani delle università europee. |
L'ITALIA
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da 1814» «segue da 1814» «segue
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