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Papa
Pio VII 1809 "riformati" o "trappisti" «segue da 1791» «segue da 1525» «The Quarterly archivi» 1809, Scozia, l'editore John Murray fonda
questa rivista politica e letteraria, a periodicità trimestrale, con
l'aiuto finanziario del partito tory; |
ANNO 1809
– Barbès, Armand (Pointe-à-Pitre, Guadalupa 1809-L'Aia 1870) politico francese, il «Baiardo della democrazia»; 1834, organizza la società segreta delle «Famiglie»; 1837, fonda, con A. Blanqui e M. Bernard, la società cospirativa le «Stagioni»; 1839, tenta uno sfortunato colpo di mano insurrezionale per il quale, subito dopo, viene arrestato; 1848, torna in libertà solo con la rivoluzione di febbraio ed è uno dei protagonisti del movimento del 15 maggio; viene nuovamente arrestato e condannato al carcere a vita; 1854, graziato da Napoleone III, va esule volontario nei Paesi Bassi e non ritorna più in Francia. – Bauer, Bruno (Eisenberg, Turingia 1809-Rixdorf, Berlino 1882) filosofo hegeliano e biblista tedesco, appartenne in una prima fase alla destra hegeliana e in seguito alla sinistra; 1836, in polemica con la pubblicazione della vita di Gesù (1835) di D.F. Strauss, fonda la «rivista di teologia speculativa», pubblicata fino al 1838 cso, l'organo della destra hegeliana a cui collaborano K.F. Göschel, K. Conradi, J.E. Erdmann e G.A. Gabler; 1840, seconda fase; insieme al fratello Edgard (1820-86), passa a sostenere l'esigenza di una critica biblica radicale e si professa ateo; Kritik der evangelischen Geschichte des Johannes (Brema 1840, Critica dell'evangelo di Giovanni) Kritik der evangelischen Geschichte der Synoptiker (Lipsia 1841-42, La critica degli evangeli sinottici) La dottrina hegeliana dell'arte e della religione (1842) Critica del vangelo e storia della sua origine (2 voll. 1850-55). – Becker, Johann Philipp (Frankenthal, Ludwigshafen 1809-Ginevra 1886) politico tedesco; 1848-49, uno dei capi della rivoluzione nel Baden; 1864, prende parte alla fondazione della «Prima internazionale»; 1866-71, pubblica a Ginevra il periodico «Der vorbote»; 1876, scioltasi l'Internazionale, coopera alla fondazione del Partito dei lavoratori svizzeri; 1877-81, ne dirige l'organo «Le Précurseur». – Benfey, Theodor (Nörten, Gottinga 1809-Gottinga 1881) filologo e linguista tedesco; Grammatica greca (1839-40) Contributi all'interpretazione dello Zend (1850) Manuale di sanscrito (1852-54, in tre volumi) Introduzione alla grammatica della lingua dei veda (1874) Samaveda (1848, traduzione ed edizione) Sul rapporto tra l'egiziano e la famiglia delle lingue semitiche (1844) Storia della linguistica e della filologia orientalistica in Germania (1869). – Beust, Friedrich Ferdinand von (Dresda 1809-Altenberg, Vienna 1886) politico tedesco; 1849-66, ministro degli esteri; 1858-66, presidente del Consiglio della Sassonia è responsabile dell'intervento della Sassonia, a fianco dell'Austria, nella guerra contro la Prussia; 1866, agosto, è costretto a dimettersi; ottobre, ministro degli esteri dell'Austria; 1867, febbraio, presidente del consiglio dei ministri dell'Impero asburgico, realizza il nuovo sistema "dualistico" ("compromesso" fra Austria e Ungheria), fa introdurre la legge sul matrimonio civile, limita la posizione del clero in materia scolastica; 1870, durante la guerra franco-prussiana, mantiene la neutralità dell'impero austro-ungarico; 1871, si dimette per l'opposizione dei cechi e dei cattolici; 1871-78, ambasciatore a Londra; 1878-1882, ambasciatore a Parigi; Ricordi e note di tre quarti di secolo (1887). – Borel, Pierre-Joseph o Pétrus Borel (Lione 1809-Mostaganem, Algeria 1859) scrittore francese, figlio di un emigrato, studiò architettura tentando di praticarla senza successo; considerato loro precursore dai surrealisti; Rhapsodies (1832, Rapsodie) Champavert (1833) Madame Puthifar (1839). – Braille, Louis (Coupvray, Seine-et-Marne 1809-Parigi 1852) inventore francese dell'alfabeto «Braille» Nuovo procedimento per rappresentare la forma delle lettere mediante punti (1839). – Cadorna, Carlo (Pallanza, Novara - in seguito Verbania, Verbano-Cusio-Ossola, 8 dicembre 1809 – Roma 2 dicembre 1891) politico italiano. – Canrobert, Certain (Lot 1809 - ) generale francese; 1826, novembre, è ammesso alla scuola militare di Saint-Cyr; 1828, 1° ottobre, sottoluogotenente del 47° di linea; 1832, giugno, luogotenente, ma rimane inattivo; 1835, imbarcato per l'Africa prende parte ai combattimenti di Tlemcen, Chetiff, Aarchgoum, Sidi-Yacoub, Tafna, Sikkak; 1837, aprile, capitano; 1839, decorato della Legion d'onore, scrive per ordine del duca d'Orléans un Manuale per uso degli ufficiali delle truppe leggere; 1841, è incorporato nel 6° battaglione dei "cacciatori a piedi" che ritorna in Algeria; 1842, maggio, capo di battaglione dei "cacciatori a piedi" continua per vari anni la lotta contro i Kabili, i Flitas e i Beni-Menesser; 1848, ufficiale della Legione d'onore e colonnello della legione straniera; alla presa dell'oasi di Zaatcha, dove 16 ufficiali e vari soldati vengono uccisi, gli valgono la croce di commendatore della Legione d'onore; 1850, gennaio, generale di brigata; 1853, generale di divisione; aiutante di campo del presidente della repubblica conserva le sue funzioni presso l'Imperatore fino al momento in cui è destinato al comando di una divisione di fanteria al campo d'Helfaut; destinato a comandare la prima divisione d'Oriente, unitamente ai generali Bosquet, Forey ed il principe N. Bonaparte, cugino dell'Imperatore, che comandano le altre divisioni, assiste a tutte le campagne fatte dal maresciallo L. de Saint-Arnaud e a quella dell'Alma; guerra di Crimea; 1854, 26 settembre, quando per motivi di salute il maresciallo L. de Saint-Arnaud rinuncia al comando superiore dell'armata, è chiamato a sostituirlo; – Curci, Carlo Maria (Napoli 4 settembre 1809 – Careggi, Firenze 8 giugno 1891) gesuita, polemista, oratore italiano. – Darwin, Charles Robert (Shrewsbury, Shropshire 1809-Down, Kent 1882) biologo e naturalista inglese, nipote del fisiologo Erasmus Darwin (1731-1802); Sull'origine della specie (1859, I ediz. in 1.000 copie esaurite in un solo giorno; 1876, 60.000 copie solo in Inghilterra) La variazione degli animali e delle piante allo stato addomesticato (1868, sull'ipotesi della "pangenesi": ereditarietà dei caratteri acquisiti) La discendenza dell'uomo (1871) L'espressione delle emozioni nell'uomo e negli animali (1872). – Delescluze, Louis-Charles (Dreux, Chartres 1809-Parigi 1871) giornalista e politico francese; 1830, attivo nel movimento repubblicano; 1848, novembre, pubblica il foglio «La révolution démocratique et sociale»; 1850-53, oppositore assiduo di Luigi Napoleone è esule a Londra; tornato a Parigi viene arrestato e condannato alla deportazione nella Guayana; 1860, a Parigi fonda e dirige «Le Réveil»; 1871, febbraio, viene eletto deputato all'assemblea nazionale, dopo la caduta di Napoleone III (1870), ed ha una parte di primo piano nella Comune di Parigi; muore difendendo le barricate contro le truppe del governo di Versailles. – Favre, Jules Gabriel Claude (Lione 21 marzo 1809 – Versailles 19 gennaio 1880) giornalista e politico francese. – Fitzgerald, Edward (Bredfield House, Suffolk 1809-Merton Rectory, Norfolk 1883) poeta inglese; Ruba'iyyat di 'Omar Khayyam (traduzione; 1857, inizio; 1859, ed. anonima di 75 quartine; 1868, 110 quartine; 1872, 101 quartine; la struttura delle quartine è AABA) [Agli inizi un fallimento completo: neppure varie riduzioni successive del prezzo originario di 5 scellini varranno a far vendere le poche centinaia di copie della prima edizione. Eppure diventerà uno steady-seller.] – Gaj, Ljudevit (Krapina 1809-Zagabria 1872) scrittore croato, direttore della rivista «Danica» (Diana), pose le basi dell' "illirismo"; Breve disegno di ortografia croato-slava (1830, Budapest). – Gavazzi, Alessandro (Bologna 22 marzo 1809 – Roma 9 gennaio 1889) barnabita, predicatore e patriota italiano, facente parte della Massoneria. – Giusti, Giuseppe (Monsummano, Pistoia 1809-Firenze 1850) poeta italiano; 1848, durante i moti a Firenze milita nel partito di G. Capponi, osteggiando il governo democratico-rivoluzionario di F.D. Guerrazzi; tornato il granduca, si stabilisce nella casa fiorentina di G. Capponi e qui muore di tisi. versi editi e inediti (1852, postuma, raccolta quasi completa di poesie) Proverbi toscani (1853, editi da G. Capponi) Cronaca dei fatti di Toscana (1890, postuma) Epistolario (1904-32, in 4 voll., pubblicato da F. Martini; 1956, un quinto volume esce a cura di Q. Santoli). – Gladstone, William Ewart (Liverpool 1809-Hawarden, Flintshire 1898) politico britannico, di origine scozzese. – Gogol', Nikolaj Vasil'evic o v. Alov (Sorocincy, Poltava, Ucraina 1809-Mosca 1852) scrittore russo. – Grassmann, Hermann (Stettino 1809-1877) matematico, filologo e filosofo tedesco; Teoria dell'estensione (1844) Rgveda (1876-77, traduzione dal sanscrito) – Haussmann, George-Eugène (Parigi 1809-1891) urbanista francese; 1853-69, prefetto della Senna, è incaricato da Napoleone III di sovrintendere al progetto e all'attuazione di un grandioso piano di ristrutturazione di Parigi; 1870, accusato dalla pubblica opinione e dal corpo legislativo di scorrettezze amministrative, rinunzia agli incarichi ufficiali; Memorie (1890-93). – Hefele, Karl Joseph von (Unterkochen, Württemberg 1809-Rottenburg, Tubinga 1893) ecclesiastico tedesco, uno dei maggiori oppositori alla definizione dell'infallibilità papale nel concilio vaticano I; ultimo dei vescovi tedeschi a pubblicare nella sua diocesi il decreto conciliare sull'infallibilità; 1827-32, studia a Tubinga; 1833, sacerdote; 1836, docente di storia della chiesa, patrologia e archeologia cristiana all'università di Tubinga; 1852-53, rettore; Storia dei concili (1855-74, in 7 voll.; continuata da J. Hergenröther) Contributi alla storia della chiesa, archeologia e liturgia (1864, in 2 voll.) 1869, è chiamato a Roma come membro della commissione centrale preparatoria del concilio vaticano I (il cui regolamento è in gran parte opera sua); è eletto vescovo di Rottenburg; 1870, lascia Roma per non dover votare nella sessione pubblica. – Hoffmann, Heinrich (Francoforte sul Meno 1809-1894) psichiatra e scrittore tedesco, medico e insegnante, autore di numerosi libri per l'infanzia; Der Struwwelpeter (1845, Pierino Porcospino). – Holmes, Oliver Wendell (Cambridge, Massachusetts 1809-Boston 1894) scrittore statunitense, professore di medicina ad Harvard; The Autocrat of the Breakfast Table (1857-58, L'autocrate della prima colazione, comparso inizialmente sull' «Atlantic Monthly» di J.R. Lowell) The Professor at the Breakfast Table (1860, Il professore alla prima colazione) Elsie venner (1861) The Guardian Angel (1867, L'angelo custode) The Poet at the Breakfast Table (1872, Il poeta alla prima colazione) A Mortal Antipathy (1885, Un'antipatia mortale). [Il più tipico dei "bramini", il gruppo, la "casta" di scrittori apprezzati nell'Ottocento americano ma non facenti parte del "Rinascimento Americano"; nel XX secolo saranno definiti "Fireset poets" (Poeti da caminetto).] – Kol'cov, Aleksej Vasil'evic (voronez 1809-1842) poeta russo, figlio di un commerciante di bestiame; Il canto dell'aratore (1931) Il raccolto (1835) Il falciatore (1836). – Larra, Mariano José de o Figaro (Madrid 1809-1837, suicida per amore) scrittore spagnolo, collaboratore a giornali e riviste come «El pobrecito hablador», «El observador», ecc. Macias (1834) El doncel de don Enrique el doliente (1834, Il paggio di don Enrique l'ammalato) El casarse pronto y mal (Sposarsi in fretta e male) vuelve usted mañana (Ritorni domani). – Lincoln, Abraham (Hodgenville, Kentucky 12 febbraio 1809 – Washington 15 aprile 1865, assassinato) politico statunitense, del Partito repubblicano, 1861 4 marzo-15 aprile 1865, 16° presidente degli Stati Uniti d'America. – Mapei, Camillo (Nocciano, Pescara 1° giugno 1809 – Dublino 18 aprile 1853) ecclesiastico cattolico poi anglicano e teologo italiano. [Figlio di Domenico, che ha compiuto gli studi giuridici, e di Marianna Scurci, una famiglia di ricchi possidenti.] – Massaia, Guglielmo (Piovà d'Asti, oggi Piovà Massaia 1809-San Giorgio a Cremano, Napoli 1886) religioso italiano, frate cappuccino, consigliere di Carlo Alberto, confessore di Vittorio Emanuele e di Ferdinando di Savoia adolescenti, confessore di S. Pellico, cardinale; 1846, viene eletto vicario apostolico dei "galla", divenendo così il primo vescovo delegato della Santa Sede a intraprendere, in tempi moderni, una missione ufficiale in Etiopia; il viaggio però fallisce: sbarcato a Massaua, l'ostilità dei feudatari e del clero copto gli impedisce di procedere nel Tigré; costretto a percorrere le coste, soccorre una missione lazzarista e fonda la missione cappuccina di Aden, poi trasformata in apostolico d'Arabia; 1850, rientra in Europa, per riferire sulla condizione religiosa del Corno d'Africa; [Le Missioni rientrano nel piano di espansione economica e coloniale delle grandi potenze, per cui egli si incontra una volta a Londra con Newmann e con lord Palmerston, e a Parigi con Carlo Luigi Napoleone Bonaparte.] raggiunta nuovamente la sede del vicariato, fonda i primi centri missionari nel Gudrú, nel Ghera e nel Caffá; provvede alla formazione del clero locale mediante un seminario itinerante; 1854, nella Magna Charta di Assandabo delinea i principi dell'apostolato missionario; 1865, rientrato in Europa si incontra con Napoleone III per perorare la causa delle Missioni; 1866, fonda a Marsiglia il collegio dei "galla"; Lectiones grammaticales pro missionariis qui addiscere volunt linguam amharicam (1867) 1867, nel corso della terza missione in Etiopia, diventa amico e consigliere del giovane Menelik, re dello Scioá; incontra invece lo sfavore del negus Giovanni Iv che lo costringe a rientrare in Italia; 1884, è creato cardinale; I miei trentacinque anni di missione in alta Etiopia (1885-95, in 12 voll.). [Continuerà la sua opera p. Michele da Carbonara.] – Menabrea, Luigi Federico (Chambéry 1809-Saint-Cassin, Chambéry 1896) politico e scienziato italiano; 1839-48, ufficiale del genio e insegnante di meccanica e scienza delle costruzioni all'Accademia militare di Torino; 1848-60, deputato (e poi senatore) al parlamento subalpino; dopo una breve fase democratico-costituzionale (collabora alla «Concordia» di L. valerio) passa alla destra, opponendosi alla politica ecclesiastica del conte di Cavour e divenendo uno degli uomini di fiducia di Vittorio Emanuele II; 1859, si distingue nella guerra d'indipendenza, dirigendo insieme all'ingegnere C. Noè l'inondazione della pianura tra la Dora e la Sesia per arrestare l'avanzata degli austriaci; 1861 giugno-marzo 1862, rappresenta la politica personale del re nel gabinetto Ricasoli come ministro della marina e 1862 dicembre-settembre 1864, nel gabinetto Farini come ministro dei lavori pubblici; 1867, ottobre, succede a U. Rattazzi come presidente del consiglio; 1869, gennaio la legge sul macinato provoca violente agitazioni contadine; 19 novembre, si dimette a causa del logoramento della sua maggioranza; 1876-82, ambasciatore a Londra 1882-93, ambasciatore a Parigi. – Miglietti, Vincenzo (Moncalieri, Torino 25 maggio 1809 – Nichelino, Torino 14 luglio 1864) politico italiano. – Murav'ëv, Nikolaj Nikolaevic – Amurskij [conte dell'Amur] (Pietroburgo 1809-Parigi 1881) militare russo, padre del conte M.N. Murav'ëv (1845-1900), governatore in varie province del Caucaso; promotore della colonizzazione della Siberia, trattò con benevolenza i decabristi ancora confinati, avvalendosi delle loro competenze per il progresso di quelle terre; fu lui inoltre a suggerire la cessione dell'Alaska agli Stati Uniti; 1847-61, governatore generale della Siberia orientale, estende l'occupazione russa a tutte le terre alla sinistra dell'Amur; 1858, maggio, conclude con i cinesi il trattato di Aihun, che stabilisce il confine russo-cinese sull'Amur per cui viene insignito del titolo di conte dell'Amur ( Amurskij). – Musolino, Benedetto (Pizzo di Calabria 1809-1885) politico italiano, democratico ma avversario di G. Mazzini; 1832, fonda la setta dei "Figliuoli della Giovine Italia" che si diffonde soprattutto nel mezzogiorno; 1839-43, imprigionato, viene poi confinato in Calabria; 1848, deputato al parlamento di Napoli è uno dei più risoluti oppositori dei Borboni; 15 maggio, dopo il colpo di stato reazionario, capeggia la fallita insurrezione della Calabria; 1849, condannato a morte in contumacia, partecipa alla difesa della Repubblica Romana andando poi esule negli stati sardi, a Londra e a Parigi; Gerusalemme e il popolo ebreo (1851, edito solo nel 1951, in cui sostiene la ricostruzione di uno stato ebraico in Palestina, in funzione antirussa) Mazzini o i rivoluzionari italiani (inedita; scritta contro G. Mazzini ) 1860, collabora in Calabria alla liberazione del mezzogiorno da parte dei garibaldini; 1861-80, deputato della sinistra; 1881, senatore; Memorie (1903, postume, sulla fallita insurrezione del 15 maggio). – O'Donnell y Jorris, Leopoldo (Santa Cruz de Tenerife 1809-Biarritz 1867) politico e generale spagnolo; 1844-48, dopo aver combattuto contro i carlisti, è capitano generale a Cuba; 1854, giugno, insorgendo a vicalvaro prende parte al pronunciamiento che scaccia dal paese Maria Cristina; 1854, ministro della guerra con B. Espartero; 1856, presidente del consiglio; 1858-63, ancora presidente del consiglio, modifica in senso liberale la costituzione imposta da R.M. Narváez nel 1845; durante il suo "lungo ministero" ha inizio un periodo di espansione economica mentre l'esercito è impegnato in una lunga serie di spedizioni coloniali: Cocincina, Marocco, Messico, Santo Domingo; 1865-66, sostenitore della monarchia borbonica e capo dei liberali moderati è nuovamente presidente del consiglio 1866, cede la carica a Narváez. – Parzanese, Pietro Paolo (Ariano di PUglia 1809-Napoli 1852) poeta italiano, sacerdote, tradusse alcune liriche di V. Hugo e A. de Lamartine; Melodie ebraiche di G.G. Byron (1837, traduzione) Armonie italiane (1841) 1845-47, pubblica articoli di letteratura straniera su una rivista di Napoli; Canti del Viggianese (1846) Canti del povero (1851) Opere complete (1889-90, postumo, csi: il poemetto Ituriele e la tragedia Giulietta e Romeo). – Poe, Edgar Allan (Boston 19 Gennaio 1809-Baltimora 7 Ottobre 1849) scrittore e poeta statunitense. vedi I Patiti del Giallo. – Proudhon, Pierre-Joseph (Besançon 1809-Parigi 1865) riformatore sociale e politico francese. – Ribotti di Molières, Ignazio (Nizza 1809-Briga, Vallese 1865) militare e politico italiano, cadetto di una nobile famiglia nizzarda; 1830, avviato alla carriera delle armi, diventa sottotenente; poco dopo viene arrestato e costretto all'esilio per la sua partecipazione alla congiura liberale organizzata dalla società segreta dei "Cavalieri della libertà"; 1840, segnalatosi in Portogallo e in Spagna tra le file dei combattenti per la libertà, entra in stretti rapporti con l'organizzazione cospirativa "Legione italica" organizzata da N. Fabrizi; 1843, settembre, d'accordo con questi capeggia il fallito tentativo insurrezionale su Imola; 1848, dopo lo scoppio della rivoluzione siciliana si reca nell'isola e contribuisce all'organizzazione del nuovo esercito; promosso generale, capeggia l'infelice spedizione di un piccolo corpo di truppe siciliane in Calabria che, sulla via del ritorno viene intercettato in mare da una nave da guerra borbonica; 1854, rimesso in libertà, ritorna in Piemonte; 1855, riammesso nell'esercito sardo con il grado di capitano, collabora all'approntamento della cosiddetta "Legione anglo-italiana" che dovrebbe combattere in Crimea e resta invece a Malta; più tardi è attivo nella "Società nazionale" di G. La Farina; 1859, è nominato dal conte di Cavour commissario regio a Massa e Carrara dove organizza il corpo dei "Cacciatori della Magra"; eletto deputato al parlamento italiano, finisce la sua carriera al comando della divisione territoriale di Modena. – Ricasoli, Bettino barone (Firenze 1809-castello di Brolio, Siena 1880) politico italiano, "il barone di ferro". – Rosaroll, Cesare (Roma 1809-Venezia 1849) patriota napoletano, figlio di Giuseppe (1775-1825) che seguì in esilio in Spagna e in Grecia; 1825, torna a Napoli; 1830, entra come soldato semplice nell'esercito borbonico; concepisce con il tenente F. Angelotti e il caporale V. Romano il disegno di uccidere il re Ferdinando II e dare così avvio a un movimento costituzionale; 1833, aprile, la congiura viene scoperta ed egli tenta di uccidersi; rimasto gravemente ferito, viene arrestato e condannato a morte, ma la pena gli viene commutata in quella della galera a vita; 1848, gennaio, rimesso in libertà combatte in Lombardia durante la guerra d'indipendenza; 31 luglio, passa a venezia; 1849, muore nella difesa della città. – Rubattino, Raffaele (Genova 1809-1881) armatore italiano; 1833, introduce il servizio degli omnibus a Genova ed impianta un servizio di corriere tra la città ligure e Milano; 1840, crea una società assicuratrice e per la navigazione a vapore, che ha un rapido incremento; possiede il Cagliari (vedi C. Pisacane) e il Piemonte e il Lombardia (vedi spedizione dei Mille); 1865, possessore di una flotta di 15 piroscafi, è interessato ai problemi dell'espansione coloniale; 1869, acquista la baia di Assab come base per i traffici con l'Oriente (10 anni dopo sarà ceduta al governo italiano); 1880, acquista la ferrovia Tunisi-Goletta, in previsione di una espansione coloniale italiana in Tunisia (venuta poi meno in seguito all'occupazione francese); 1881, fusasi con la Florio di Palermo, la ditta Rubattino dà origine alla navigazione generale italiana che diventa (appoggiata anche da F. Crispi) una delle più rilevanti società armatoriali mondiali. – Slowacki, Juliusz (Krzemieniec, odierna Kremenec, Ucraina 1809-Parigi 1849) poeta e drammaturgo polacco, parte, con Mickievicz e Z. Krasinski, della grande triade del romanticismo polacco; laureatosi in giurisprudenza nell'università di VIlna, si stabilì a Varsavia con un impiego presso il ministero delle finanze; 1830, allo scoppio della rivoluzione viene inviato a Londra per una missione diplomatica; si reca poi a Parigi dove è sconvolto dalla lettura della terza parte de Gli aVI di A. Mickiewicz che contiene una dura condanna del padrigno del poeta, in quanto delatore dei giovani universitari processati a VIlna; 1832, esordisce con due poesie dove è palese la suggestione di G.G. Byron; Lambro (1833, racconto in versi) Ora di meditazione (1833, poemetto dedicato al primo amore, Ludwika Sniadecka, e al primo amico d'infanzia, L. Spitzagel, morto suicida; 1833-35, è a Ginevra, poi a Roma, dove stringe amicizia con Z. Krasinski che per primo intuisce il valore della sua opera poetica; dall'Italia parte per un lungo viaggio in Grecia, Egitto, Palestina e Libano; Kordian (1934, dramma) 1838, fa ritorno in Italia, fermandosi per un anno a Firenze; Anheli (1938, poema in prosa biblica) 1839, prende stabile dimora a Parigi e, influenzato dalle teorie del mistico A. Towianski, si converte a una letteratura d'ispirazione filosofico-religiosa, incentrata sul mito del poeta-Vate; Balladyna (1939, tragedia, tratta da un'antica ballata popolare) Mazepa (1840, tragedia, dedicato al famoso eroe nazionale) Lilla Weneda (1840, tragedia) Beniowski (1841, poema satirico) Il teschio d'oro (1842, dramma) Padre Marco (1843, dramma) Il sogno argenteo di Salomè (1843, dramma) La genesi dello Spirito (1845-46) Il Re-Spirito (1847, raccolta incompiuta di rapsodie). – Tennyson, Alfred (Somersby, Lincolnshire 1809-Aldworth, Surrey 1892) poeta inglese, figlio di un parroco anglicano; The Devil and the Lady (1823, Il diavolo e la signora) Poems (1827, raccolta di poesie sue e del fratello Charles) 1828-31, studia al Trinity College di Cambridge dove fa parte della Società degli Apostoli e stringe amicizia col coetaneo Arthur H. Hallam; Poems, Chiefly Lyrical (1830, Poesie, soprattutto liriche) 1830, con Hallam si reca nei Pirenei a portare aiuti finanziari agli insorti spagnoli; Poems (1832, raccolta di poesie che comprende The Lady of Shalott (La signora di Shalott) e The Lotos-Eaters (I mangiatori di loto); scarso successo) 1833, a Vienna muore Hallam improvvisamente ed egli si rifiuta per dieci anni di pubblicare quanto va scrivendo; Poems (1842, in 2 voll., Poesie, cse Morte d'Arthur, Le due voci, Ulisse ecc.) 1845, una pensione concessagli dal ministro R. Peel lo solleva dalle difficoltà economiche; The Princess (1847, La principessa, poemetto narrativo) In memoriam A.H.H. (1950, liriche scritte per l'amico perduto) si sposa con Emily Sellwood ed ha l'ambito titolo di poeta laureato; [Più per la sua fedeltà al sovrano che al suo genio poetico.] Ode on the Death of the Duke of Wellington (1852, Ode in morte del duca di Wellington) 1853, si ritira a vive re nell'isola di Wight pur rimanendo un figura pubblica di grande rilievo; Maud and Other Poems (855, Maud e altre poesie) Idylls of the King (1859, Idilli del re) [Un best-seller, raggiunge ventimila copie.] Queen Mary, Harold e Beckett (1875-79, tre drammi storici) 1883, ha il titolo di pari. – Thouar, Pietro (Firenze 1809-1861) educatore e letterato italiano, dopo una fanciullezza disordinata (fu rinchiuso per alcuni anni in un istituto di correzione), lavorò come correttore di bozze e tentò la strada del giornalismo; si iscrisse poi alla Giovine Italia; 1848, viene eletto deputato alla costituente italiana; 1859, deputato all'assemblea toscana; amico di G.P. vieusseux e di R. Lambruschini (massimi esponenti di una pedagogia risorgimentale di indirizzo moderato) s'impegna in un coraggioso programma di educazione del popolo e dell'infanzia; dirige la "Pia casa del lavoro" di Livorno, fonda scuole e asili per i poveri, pubblica almanacchi e giornali popolari di larghissima diffusione, fra cui «Il nipote di Sesto Caio Baccelli», il «Giornale dei fanciulli» e le «Letture di famiglia»; per questi periodici scrive racconti e commedie a carattere pedagogico. |
«segue da 1808» Accademia degli Elleni 1809, Roma, Antonio Nibby fonda questa accademia filofrancese. 1809, Luigi Rolando pubblica a Sassari il Saggio sopra la vera struttura del cervello dell'uomo e degli animali e sopra le funzioni del sistema nervoso. Il suo nome è legato alla scoperta del "solco" che divide nel cervello lobi parietali e lobi frontali. |
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