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Il Viandante |
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Papa
Pio VI (1775-99) 1796, giugno,
è obbligato all'armistizio di Bologna;
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ANNO 1796
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Böhl de Faber y Larrea, Cecilia
o Fernán Caballero (Morges 1796-Siviglia 1877)
narratrice spagnola, sposata in seconde nozze al marchese Arco
Hermoso (1822-34);
Torna su La gaviota (1849, Il gabbiano) Clemencia (1852, Clemenza) La familia de Alvareda (1856, La famiglia de Alvareda). – Bretón de los Herreros, Manuel (Quel, Logroño 1796-Madrid 1873) commediografo e giornalista spagnolo, direttore del «La Gaceta» di Madrid, compose poesie giocose e satiriche, nonché libelli politici e anticlericali; autore di ca 175 commedie; Marcela, oj a cuál de los tres? (1831, Marcella o a quale dei tre?) Muérete y verás (1837, Muori e vedrai) La escuela del matrimonio (1852, La scuola del matrimonio). – Bruat, Armand-Joseph (Colmar 1796 - 1855) militare francese; 1811, entra nella scuola navale di Brest; 1815, come aspirante alfiere, e poi (1819) alfiere, è imbarcato come allievo della scuola speciale di marina a bordo del Tourville, della Revanche, della Flore, dell'Hussard e dell'Esperance; 1827, luogotenente di vascello, è ufficiale di manovra sul Breslaw a Navarino; 1829, cavaliere della Legione d'onore; 1830, agosto, mentre è al comando del brick Silène che naviga di conserva col brick Aventure comandato da d'Assigny, i due navigli si perdono vicino al capo Bengut; gli equipaggi sono fatti prigionieri e lui incarcerato nel bagno di Algeri; dalla prigione riesce a far pervenire utili istruzioni al gen. conte di Bourmont e all'ammiraglio Duperré; di ritorno a Tolone si discolpa senza grandi difficoltà dinanzi al consiglio di guerra; 1831, novembre, capitano di corvetta; 1835, capitano di vascello, comanda in seguito i vascelli Ièna e Triton; 1843, gennaio, governatore delle isole Marchesi; aprile, governatore degli stabilimenti francesi nell'Oceania e commissario del re presso la regina delle isole della Società; 1846, contrammiraglio, è chiamato dal governo della repubblica alla prefettura di Tolone; settembre governatore della Martinica e comandante della stazione navale delle Antille; 1849, marzo, governatore generale delle Antille; 1852, entra nel consiglio dell'ammiragliato; 1853, comandante in capo della squadra di evoluzione dell'Oceano; 1854, sotto gli ordini dell'ammiraglio Hamelin è comandante in seconda delle forze navali del mar Nero; dicembre, al ritorno in patria dell'ammiraglio Hamelin, è comandante in capo; 1955, settembre, per decreto imperiale è richiamato a Parigi per ricevere la nomina ad ammiraglio; novembre, dopo che i vascelli hanno gettato l'ancora a Beïcos, nel Bosforo, si reca al palazzo di Tchéragan, assieme a Theuvenel, ambasciatore di Francia, i generali Bosquet, Larchey, de Chasseloup-Laubat, Clère, Manèque, Duprat de la Roquette, e il contrammiraglio Rigault de Genouilly oltre ad altri vari comandanti e ufficiali; nello stesso giorno riceve a bordo del Montebello la visita del gran visir Aali-Pascià, di Fuad-Pascià, ministro degli affari esteri, e del capitan-pascià Mehemet-Alì-Pascià; segue alla sera un grande banchetto all'ambasciata francese; 19 novembre, muore per un attacco di colera; 11 dicembre, Parigi, viene eseguita una solenne cerimonia funebre agli Invalides e quindi viene inumato nel cimitero Père-Lachaise. – Buchez, Philippe-Joseph (Mataguela-Petite, Ardenne 1796-Rodez 1865) filosofo e politico francese, ispiratore del movimento cooperativo francese e del giornale operaio «L'Atelier» (1840-50); Introduzione alla scienza della storia (1833) Storia parlamentare della rivoluzione francese (1834-38, in 40 voll., con Roux) Saggio di un trattato completo di filosofia (1838-40) 1848, presiede per qualche mese l'assemblea costituente. – Carnot, Sadi-Nicolas (Parigi 1796-1832) ingegnere e fisico francese, figlio del matematico Lazare-Nicolas, 1812, viene ammesso all'Ecole Polytechnique, dove studia fisica ed economia; intraprese la carriera militare, conseguendo il grado di capitano del genio; 1819, abbandona l'esercito per dedicarsi allo studio, in particolare a ricerche sul calore; 1823, a Magdeburgo muore il padre; Réflexions sur la puissance motrice du feu et sur les machines propres à développer cette puissance (1824, Riflessioni sulla potenza motrice del fuoco…, in cui descrive (applicando alle macchine termiche il modello proposto dal padre per le "macchine in generale") la macchina termica ideale, funzionante su un ciclo termodinamico, detto successivamente "ciclo di Carnot": le sue conclusioni sono il punto di partenza dal quale Clausius e lord Kelvin giungono a stabilire in forma rigorosa il secondo principio della termodinamica). 1832, muore a Parigi a trentasei anni. [Nel 1878 vengono pubblicate postume le altre sue opere dove è delineata la legge di conservazione dell'energia.] – Casabianca, François-Xavier Joseph de – conte (Nizza 27 giugno 1796 – Parigi 24 maggio 1881) finanziere e politico francese; [Padre di Joseph Marie Raphaël de Casabianca, che gli succede come deputato, e di Paul de Casabianca, senatore della Corsica.] 1848, avvocato a Parigi, bonapartista, rappresenta il dipartimento della Corsica all'Assemblea costituente… 1849, ... e all'Assemblea nazionale legislativa; 1851, ministro del Commercio; 23 novembre-3 dicembre, ministro delle Finanze; 1852, gennaio, è incaricato di organizzare il Ministero di Stato; giugno, è nominato senatore dell'Impero; 1864-71, procuratore generale presso la Corte dei Conti dove ha come segretario particolare suo genero, Alphonse Féry d'Esclands; 1876, viene eletto deputato di Bastia (Corsica); 1877, dopo lo scioglimento della Camera si ritira dalla vita politica; suo figlio Son fils Joseph Marie Raphaël de Casabianca gli succede come deputato e il secondo figlio, Paul de Casabianca è senatore della Corsica; – Corot, Jean-Baptiste-Camille (Parigi 1796-1875) pittore francese. – Crémieux, Isaac-Jacob Adolphe (Nîmes 30 aprile 1796 – Parigi 10 febbraio 1880) politico francese, di origini ebraiche. – Enfantin, Barthélemy-Prosper (Parigi 1796-Saint-Mandé, Seine 1864) politico ed economico francese; 1824, conosce Saint-Simon e alla sua morte diventa uno dei capi della scuola sansimoniana dei cui giornali è assiduo collaboratore; accentuando gli aspetti mistico-religiosi della dottrina, la presenta come una nuova religione, destinata a raccogliere l'eredità delle missioni svolta dal cattolicesimo nel medioevo e cerca di organizzare una vera e propria chiesa; 1832, arrivato alla rottura con A. Bazard e gli altri sansimoniani d'ispirazione razionalistica, si ritira con i suoi seguaci nel quartiere parigino di Ménilmontant dove fonda una comunità di fedeli che vive in attesa dell'avvento di una «madre suprema»: viene condannato a due anni di carcere per associazione illecita e oltraggio ai costumi; poi viene amnistiato; 1833, si trasferisce in Egitto dove elabora un progetto per il taglio dell'istmo di Suez; tornato in patria si impegna in attività economiche di vario genere; 1851, accoglie con favore il colpo di stato di Luigi Napoleone; La science de l'homme (1858, originale esposizione delle idee di Saint-Simon) 1864, con la sua morte ha fine la storia della scuola sansimoniana. – Fichte, Immanuel Hermann (1796-1879) editore delle opere stampate e manoscritte del padre Johann Gottlieb (1762-1814), delineò per suo conto una concezione spiritualistica del mondo; Contributi alla caratteristica della filosofia moderna (1829) Lineamenti di un sistema di filosofia (1833-46, in 3 voll.) 1837, fonda la rivista «Zeitchrift für Philosophie und Spekulative Theologie»; Sistema di etica (1850-53, in 2 voll.) Antropologia (1856) Psicologia (1864-73, in 2 voll.) L'intuizione teistica del mondo (1873) Lo spiritualismo moderno (1878). – Hamelin, Ferdinand Alphonse (Pont-l'Évêque, Calvados 2 settembre 1796 – Parigi 16 gennaio 1864) militare e politico francese; [Nipote del contrammiraglio Jacques Félix Emmanuel Hamelin.] – Immermann, Karl Lebrecht (Magdeburgo 1796-Düsseldorf 1840) romanziere e drammaturgo tedesco; 1813-17, studia diritto ad Halle e partecipa come volontario alle "guerre di liberazione" contro Napoleone I; Trauerspiel in Tirol (1827, Tragedia nel Tirolo; rifatta poi nel 1834 col titolo Andreas Hofer) 1817-34, magistrato dello stato prussiano; 1832, fonda a Düsseldorf una società teatrale; Merlin (1832) 1834-37, dirige il locale teatro comunale assumendo l'originale drammaturgo realista Chr. D. Grabbe del quale fa rappresentare nel 1836 La battaglia di Arminio; Die Epigonen (1836, Gli epigoni, romanzo) Münchhausen, eine Geschichte in Arabesken (1838-39, Münchhausen, una storia in arabeschi; internamente al romanzo, ma completamente staccata, c'è la novella Oberhof). – Lacrosse, Bertrand Théobald Joseph de – barone (Brest, Finistère 29 gennaio 1796 – Parigi 28 marzo 1865) militare e politico francese. [Figlio di Jean-Baptiste Raymond de Lacrosse (1761-1829), contrammiraglio e politico francese, proveniente da una antica famiglia dell'Agenois.] – Longhena, Francesco (Mompiano, presso Brescia 24 gennaio 1796 – Mompiano 2 novembre 1864) patriota italiano; [Figlio di Marcantonio, lavandaio, e di Orsola Serra, proveniente dalla Val di Rabbi, in Trentino. Fratello, gemello, di Angelo che, dopo aver frequentato l'ateneo pavese, diviene ingegnere e architetto.] – Möhler, Johann Adam (Igersheim 1796-Würzburg 1838) teologo cattolico tedesco, laureatosi presso la facoltà teologica di Ellwangen; 1818, ordinato sacerdote, completa la sua preparazione scientifica a Berlino dove conosce F. Schleiermacher; 1820, inizia l'insegnamento come libero docente nella "scuola cattolica di Tubinga" di cui diventa il più famoso esponente accanto ai suoi ex maestri J.S. Drey e J.B. von Hirscher; L'unità nella chiesa (1825) La simbolica (1932, sulle differenze dottrinali tra le professioni di fede cattolica e protestante, nel loro sviluppo storico) 1835, lascia Tubinga per l'università di Monaco. – Murav'ëv, Michail M. (1796-1866) conte russo; 1863, reprime l'insurrezione polacca nelle province lituane. – Pallavicino Trivulzio, Giorgio Guido - marchese (Milano 1796-Genestrelle, Pavia 1878) politico italiano, amico di F. Confalonieri, aderì alla società segreta liberale antiaustriaca dei "Federati"; 1821, marzo, allo scoppio della rivoluzione piemontese si reca in Piemonte con G. de Castillia e G. Arconati per cercare di ottenere appoggio militare da Carlo Alberto qualora in Lombardia iniziasse un movimento insurrezionale; dicembre, arrestato dalla polizia austriaca, fa delle ammissioni compromettenti che portano all'arresto di altri congiurati e dello stesso F. Confalonieri; condannato a morte, ha poi la pena commutata in 20 anni di carcere duro, che sconta nello Spielberg, a Gradisca e a Lubiana; 1835, amnistiato, viene confinato a Praga; 1840, torna in Lombardia; 1848, marzo, prende parte alle cinque giornate di Milano riparando poi in Piemonte al ritorno degli austriaci a Milano; 1849-60, deputato al parlamento subalpino, segue una linea politica liberale-moderata ed ha stretti rapporti con D. Manin e con Cavour collaborando con G. La Farina alla fondazione (1856) della Società nazionale; 1860, senatore e prodittatore a Napoli durante la liberazione del mezzogiorno da parte di G. Garibaldi; 1862, prefetto di Palermo, favorisce il tentativo di G. Garibaldi conclusosi in Aspromonte, suscitando per questo vivaci polemiche; Memorie (1882-85, in 3 voll., postumo). – Pauly, August (Benningen, Württemberg 1796-Stoccarda 1845) filologo tedesco; Realencyclopädie der classichen Altertumswissenschaft (1839, Enciclopedia della scienza dell'antichità classica; opera interamente rifatta dai suoi collaboratori nel 1894, sotto la direzione di G. Wissowa e poi di W. Kroll e infine di K. Ziegler; se ne pubblica anche un'edizione ridotta, ma più aggiornata Der kleine Pauly; tra i collaboratori dell'opera anche studiosi italiani). – Pepoli, Carlo (Bologna 1796-1881) patriota e letterato italiano, vicepresidente dell'Accademia dei Felsinei; 1825, stringe amicizia con G. Leopardi (che gli ha dedicato la celebre epistola in versi); 1831, prende parte ai moti rivoluzionari ed è membro del consiglio provvisorio: ciò gli costa la prigionia a Venezia, l'esilio a Parigi, a Ginevra e a Londra; qui insegna letteratura italiana all'University College; Puritani (135, libretto composto a Parigi per la musica di V. Bellini e tratto da un dramma di J. Ancelot) 1848, durante la guerra è commissario nel corpo pontificio del generale G. Durando che combatte nel Veneto; va di nuovo esule in Inghilterra per un decennio; 1859, torna definitivamente a Bologna; 1862, è nominato senatore del regno; Poesie prose (1880). – Perusio, Angelo (Palama Campana 1796 – Roma 1852) monaco e cospiratore italiano; converso sguattero, naturalmente incoltissimo, opera nel convento della Sanità a Napoli; 1832, agosto, tenta la sollevazione contemporanea del Nolano, dell'Ariano e delle Puglie: una miserabile tragicommedia; 14 settembre, viene arrestato nel suo convento dove si è incautamente nascosto; 1833, 9 settembre, viene condannato a morte, ma poi la pena viene commutata nell'ergastolo; 1848, liberato, viene rinchiuso nelle carceri del Sant'Uffizio; 1852, muore a Roma nel convento di S. Francesco a Ripa. – Pickering, William (1796-1854) editore inglese; 1830, adotta spavaldamente l'ancora e il delfino aldini e il motto "ALDI DISCIP. ANGLUS" quale marchio della sua edizione dei poeti inglesi (53 volumi), ma è solo un vano tentativo di combattere la decadenza generale. – Platen-Hallermünde, August von (Ansbach, Baviera 1796-Siracusa 1835) poeta tedesco, di famiglia aristocratica, fu avviato alla carriera militare; 1806, frequenta a Monaco la scuola dei cadetti; 1810, entra come paggio al servizio della dinastia bavarese; 1814, sottotenente; 1815, partecipa alla campagna antinapoleonica; 1818, avendo ottenuto una licenza da re Massimiliano I si volge agli studi universitari presso la facoltà di lettere di Würzburg e poi ad Erlangen (dove ascolta le lezioni di filosofia di F.W.J. Schelling); Der Pilger vor St. Just (1819, Il pellegrino davanti a St. Just, ballata tradotta da G. Carducci) Das Grab im Busento (1820, La tomba nel Busento, pure tradotta da G. Carducci) Lyrische Blätter (1821, Fogli lirici) Ghaselen (1821, Gazele) Die gläserne Pantoffel (1823, La pantofola di vetro, tearo) Sonette aus Venedig (1825, Sonetti veneziani) Ode a Napoleone (1825) 1826, viene in Italia dove abita a Roma e in Sicilia; Die verhängnisvolle Gabel (1826, La forchetta fatale) Der romantische Oedipus (1829, Edipo romantico) Polenlieder (1831, Canti di Polonia, dedicato alla rivoluzione stroncata dai russi nel 1831) Die Abassiden (1835, Gli Abassidi) Tagebücher (1896-1900, postumi, Diari, ricchi di impressioni di viaggio). – Polevoj, Nikolaj Alekseevic (Irkutsk 1796 - Pietroburgo 1846) scrittore russo; [Ex pizzicagnolo siberiano, attacca le autorità letterarie e gli stessi scienziati; coglie ogni occasione per toccare le questioni più scabrose di politica, ma lo fa con una abilità ammirevole. Dice quasi tutto senza che lo si possa mai cogliere in castagna.] 1825, fonda e dirige e la rivista «Moskovskij telegraf» (Il telegrafo di Mosca), aperta alla cultura occidentale e in particolare al romanticismo; [Le riviste cominciano a predominare nella letteratura russa. È infatti il mezzo migliore per diffondere la luce in un grande stato. Accanto al «Telegrafo» – che continua ad uscire fino al 1834 –, c'è il «Messaggero di Mosca», il «Telescopio», la «Biblioteca circolante», gli «Annali della patria» e il loro figlio naturale, «Il Contemporaneo». Egli ritiene – e A.I. Herzen sarà d'accordo con lui – che la distruzione di un'autorità è un atto rivoluzionario, e che un uomo, il quale s'è liberato dal peso opprimente di grandi nomi e d'autorità scolastiche, non può restare completamente uno schiavo e religioso. ] Istorija russkogo naroda (1829-33, Storia del popolo russo, in 6 voll.) in polemica con N. M. Karamzin, scrive anche racconti: Živopisec (1833, Il pittore) Emma (1834) e melodrammi; 1834, soppressa la rivista, lascia Mosca e va a Pietroburgo dove fonda la nuova rivista «Il figlio della patria» ma ora si sposta su posizioni conservatrici [vedi, però, anche F.V. Bulgarin]. [Ma in Russia non si perdona ai rinnegati! La sua stella impallidisce nel giorno stesso in cui egli entra in rapporti col governo. Altri esempi: . Puškin, viene totalmente abbandonato per parecchio tempo per un complimento a Nicola I dopo il colera e per due poesie politiche. . Gogol, per un opuscolo servile, cade nel più profondo disprezzo. A Mosca intanto il «Telegrafo» viene sostituito dal «Telescopio» di Nadezdin.] 1847, muore lasciando i suoi affari nella più inestricabile confusione. [La sua opera viene raccolta e proseguita da due uomini: il polacco Senkovskij («L'Ape del Nord») e V. G. Belinskij.] – Prescott, William Mickling (Salem, Massachusetts 1796-Boston 1859) storico statunitense, uno dei maggiori americani (nonostante alcune lacune documentarie e giustificate critiche mosse alla sua visione della politica spagnola del Cinquecento); 1811-14, studia diritto ad Harvard, ma non esercita l'avvocatura anche perché un incidente gli fa perdere quasi completamente la vista; ciò nonostante viaggia per due anni in Europa interessandosi alla sua storia antica; grazie a una ricchissima biblioteca e a collaboratori all'estero, come P. de Gayangos, raccoglie un notevole numero di fonti; Storia del regno di Ferdinando e Isabella (1838) La storia della conquista del Messico (1842) Storia della conquista del Perú (1847) Storia del regno di Filippo II (incompiuto). – Saint-Arnaud, Leroy de (1796 - 1854) militare francese; 1815, entra nelle guardie del corpo; 1818, sotto luogotenente di fanteria, serve nella legione dipartimentale della Corsica, in quella delle Bocche del Rodano e al 49° reggimento di linea; 1827, per motivi sconosciuti, dà le dimissioni; 1831, febbraio, rimasto finora a vita privata, entra nel 64° reggimento di linea col suo vecchio grado; dicembre, diventa luogotenente; 1836, incorporato nella legione straniera, va a combattere in Algeria; 1837, agosto, capitano; novembre, viene decorato; 1840, agosto, capo di battaglione al 18° reggimento di fanteria leggera; 1841, marzo, capo battaglione agli zuavi; 1842, agosto, ufficiale della Legion d'onore; luogotenente colonnello del 33° di linea; 1844, ottobre, colonnello; 1847, novembre, maresciallo di campo; 1850, gennaio, comanda la divisione di Costantina; 1851, intraprende la spedizione di Kabylia che frutta la sottomissione del paese compreso fra Djigelli e Setis; luglio, al suo ritorno in Francia è generale di divisione e comandante della 1ª divisione dell'armata a Parigi; ottobre, ministro della guerra, attua varie riforme; 1852, dicembre, maresciallo di Francia, ed inoltre senatore, grande scudiere, gran croce della Legion d'onore ecc.; 1854 aprile, nominato comandante in capo di tutta l'armata d'Oriente, parte da Marsiglia a bordo della corvetta a vapore Berthollet; giugno, passa in rivista la terza divisione a Costantinopoli: guerra di Crimea; 29 settembre, è trasportato morente a bordo del Berthollet dove muore verso le quattro del mattino seguente; 18 ottobre, Parigi, il corpo del generale viene inumato nella chiesa degli Invalides. – Steiner, Jakob (Untrensdorf, Svizzera 18 mar 1796-Berlino 1 apr 1863) matematico svizzero; [Figlio di poveri contadini.] inizia a studiare solo a 14 anni recandosi presso l'istituto fondato da J.H. Pestalozzi a Zurigo; si perfeziona ad Heidelberg e a Berlino dove, per sopravvivere, impartisce lezioni private; Sviluppo sistematico dell'interdipendenza delle figure geometriche (1832) 1834, con l'appoggio dei fratelli von Humboldt riesce ad ottenere la qualifica di professore straordinario all'università di Berlino; in contatto con N.H. Abel e K.G. Jacobi collabora al «Giornale di matematica pura e applicata» di A.L. Crelle; alla sua morte lascia una discreta fortuna, in gran parte devoluta all'istituzione di un premio per le ricerche matematiche. – Thonet, Michael (Boppard, Coblenza 1796-Vienna 1871) disegnatore di mobili austriaco; 1821, nel laboratorio di falegnameria, da lui fondato a Boppard, comincia a sperimentare nuove tecniche di lavorazione del legno; 1842, Metternich lo chiama a Vienna dove rimane cinque anni lavorando all'arredamento di Palazzo Lichtenstein; lancia la sua prima sedia in legno evaporato e curvato (disegnata per il Café Daum di Vienna) realizzando il primo e più clamoroso esempio di produzione "di serie" altamente qualificata nella forma e nelle proprietà costruttive; 1859, segue il "modello n. 14" la sedia Thonet per antonomasia; si affiancano poi una poltroncina e il primo dondolo (1860) con numerose varianti; 1870, la fabbrica di Vienna (altre ne ha aperte in Ungheria e in Moravia) produce mobili in quantità fino ad ora mai viste. – Turgot, Louis Félix Étienne de – marchese (Falaise, Calvado 26 settembre 1796 – Versailles, Seine-et-Oise 2 ottobre 1866) diplomatico e politico francese; [Pronipote (di prozio) del celebre ministro A.-R.-J. Turgot. Il 26 febbraio 1830 sposa Louise Mouton de Lobau, figlia del mar.llo di Francia e di Félicité Carroline, principessa d'Arberg e del Saint-Empire. Da questa unione nasce: . Jacques-Louis Turgot (futuro sposo di Tecla de Montaignac, nel 1867, e di M.me Dubois de L'Estaing).] legittimista, uscito dalla scuola di Saint-Cyr, è cavalleggero della Guardia che segue Louis XVIII a Gand; 1814, ufficiale dei corazzieri della Guardia reale sotto la Restaurazione; 1830, 26 luglio, dà le dimissioni; 1832, rapidamente avvicinatosi a Louis-Philippe I, entra alla Camera dei Pari dove siede con la Destra e sostiene la politica conservatrice; 1848, dopo l'elezione presidenziale diventa un fervente partigiano di C.- L.-N. Bonaparte; 1851, 26 ottobre-28 luglio 1852, senza finora un incarico ufficiale, viene nominato ministro degli Affari esteri nel governo dove figurano Saint-Arnaud e Maupas, incaricati di preparare il colpo diStato del 2 dicembre… [Senza dubbio egli deve la sua sorprendente nomina sia al suo nome che alla sua posizione mondana. Sebbene sembra non abbia partecipato attivamente al colpo di Stato, egli sostiene totalmente, come uomo d'ordine, il nuovo regime che è incaricato di far approvare dai cancellieri europei.] 1852, 28 luglio, viene sostituito al ministero da Drouyn de Lhuys ed è nominato senatore; 1853, aprile, ottiene il posto di ambasciatore a Madrid; nel corso della sua missione, un duello lo oppone al suo omologo americano che lo ferisce gravemente; 1858, agosto, ristabilitosi, viene nominato ambasciatore a Berna dove resta meno di otto anni, fino alla morte; [Amante del "gioco del domino", è membro del club parigino dei "Dominotiers", fondato verso il 1838 dallo scultore Dantan [le Jeune], che raggruppa 70 personalità di Parigi e del Nord della Francia.] |
«segue da 1795» Compagnia
Unita delle Indie Orientali 1796,
gli inglesi occupano tutti i possedimenti delle colonie olandesi.
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