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Papa
Pio VII 1803, segue il Concordato con la Repubblica Italiana: il cattolicesimo viene riconosciuto religione di stato, ma vescovi e sacerdoti sono nominati e pagati dal governo; «segue
da 1802» Gabriel
Julien Ouvrard Nonostante l'apparente ricchezza ostentata dal governo imperiale, la
situazione della liquidità è grave. Quando mancano i mezzi o le forniture,
Napoleone insiste nelle sue requisizioni,
come ha fatto in Italia nel caso del Monte di
Pietà di Milano; solo il pagamento dei tributi spagnoli sembra
dare un po' di ossigeno serio alle casse statali ma la contribuzione
spagnola fissata in 72 milioni di franchi, non si concretizza neppure
nella prima rata; tutto il tesoro dello Stato spagnolo rappresentato
dall'argento è infatti congelato in Messico, guardato a vista dalle
navi inglesi che non intendono far infrangere il blocco a nessuna nave
diretta in Europa. |
ANNO 1803
– Achilli, Giacinto (Celleno, Viterbo 1802 – ?) presbitero, predicatore e patriota italiano. – Battaglia Giacinto (Milano 1803-1861) letterato e critico italiano, studioso di teatro, giornalista; direttore nei primi annide «La rivista Europea», tradusse fra i primi Shakespeare e Calderón; 1827, fonda «La vespa»; 1829, fonda «L'indicatore Lombardo»; 1846, allestisce la grande compagnia stabile La Lombarda; Luisa Strozzi Filippo Maria Visconti La famiglia Foscari. – Bazzoni, Giovanni Battista (Novara 1803-Milano 1850) romanziere italiano; patriota, dopo le cinque giornate fece parte del governo provvisorio milanese; i suoi romanzi sono fra i primi esempi, in Italia, di imitazione di W. Scott; Il castello di Trezzo (1827) Il falco della rupe (1829). – Beddoes, Thomas Lovell (Clifton, Somerset 1803-Basilea 1849) poeta e drammaturgo inglese, studiò medicina a Gottinga ed esercitò la professione di medico in Germania e in Svizzera; Postumi: Death's jest book (1850, Raccolta di facezie sulla morte) Poems posthumous and collected (1851, Poesie postume e complete). – Borrow, George (East Dereham, Norfolk 1803-Oulton Broad, Suffolk 1881) scrittore inglese, viaggiò a lungo per l'Europa e l'Oriente come rappresentante della "Società della Bibbia" e corrispondente del «Times»; The Zincali, or an Account of the Gypsies in Spain (1841, Gli zincali, o un resoconto degli zingari in Spagna) The Bible in Spain (1843, La Bibbia in Spagna) Lavengro (1851) The Romany Rye (1857, Lo zingaro gentiluomo) Wild Wales (1862, Galles selvaggio). – Brunet, Jean-André-Louis (valence, Drôme (1803 - 1854) militare francese; 1819, settembre, viene ammesso alla scuola militare di Saint-Cyr; 1821, ottobre, esce dalla scuola come sotto luogotenente al 51° reggimento di fanteria di linea; 1825, ottobre, luogotenente s'imbarca per la Guadalupa ove il 51° tiene guarnigione fino al 1832; 1832, febbraio, capitano; 1837, ottobre, riceve la croce di cavaliere della Legione d'onore; 1840, luglio, capo di battaglione al 7° reggimento di fanteria leggera, passa subito al 48° di linea; agosto, parte per l'Africa; 1841, aprile si distingue nella spedizione per l'approvVIgionamento di Medeah; novembre, si distingue nella campagna nella provincia di Milianah di cui è nominato comandante superiore; 1841, dicembre, tenente colonnello nel 71° di linea, ritorna poco dopo in Francia; 1844, luglio, è chiamato a far parte del giurì d'ispezione degli studi alla scuola di Saint-Cyr; 1845, ottobre, colonnello del 15° reggimento di fanteria di linea; 1847, settembre, ufficiale della Legione d'onore; 1848, dopo i fatti di giugno, presiede il primo consiglio di guerra della prima divisione militare; 1851, marzo, generale di brigata; maggio, comandante della suddivisione Nord, è nello stesso tempo incaricato dell'ispezione al deposito del 7° battaglione dei "cacciatori a piedi"; 1852, maggio, comandante della suddivisione del Passo-di-Calé; ottobre, comandante della 1ª brigata della divisione d'occupazione a Roma; 1853, agosto, commendatore della Legione d'onore; 1854, agosto, generale di divisione; settembre, ispettore delle truppe del corpo di spedizione del Baltico rientrante in Francia dopo la presa di Bomarsund; dicembre, un decreto imperiale lo chiama al comando della 9ª divisione di fanteria dell'armata d'Oriente; guerra di Crimea 1855, 7 giugno, contribuisce potentemente al buon esito dell'attacco del mamellone verde; 18 giugno, avuto l'ordine di cooperare con la sua divisione all'attacco di Malakoff, è colpito mortalmente al petto. – Bulwer-Lytton Edward (Londra 1803-73) letterato e politico inglese; Pelham (1828, romanzo mondano) Eugene Aram (1832, romanzo sociale) The last days of Pompei (1835, Gli ultimi giorni di Pompei, romanzo storico) The coming race (1871, La razza a venire, romanzo utopistico). – Costa Cabral, Antonio Bernardo da – marchese di Tomar (Fornos de Algodres, Guarda 1803-São João da Foz, Oporto 1889) politico portoghese; 1842, organizza il movimento insurrezionale di Oporto che porta all'abolizione della costituzione liberale del 1822; 1846, dopo aver instaurato un regime dittatoriale come "ministro del regno", viene rovesciato da una rivolta popolare e va esule in Spagna; 1848, con le elezioni ritorna al potere; 1851, viene nuovamente deposto dalla rivolta del duca di Saldanha, appoggiata dagli inglesi. – Darcy, Henri-Philibert (Digione 1803-Parigi 1852) ingegnere e fisico francese, da cui la formula di Darcy. – Deák, Ferenc (1803-1879) giurista e politico ungherese; 1848, ministro della Giustizia; dagli anni Cinquanta è uno dei principali fautori del cosiddetto "Ausgleich" (Compromesso) con l'Austria. – De Ferrari, Raffaele Luigi – duca di Galliera e principe di Lucedio (Genova 1803-1876) finanziere italiano, genero dell'ambasciatore sardo A. Brignole Sale; 1850, trasferitosi a Parigi partecipa alla fondazione del Crédit Mobilier, una delle più potenti banche d'Europa; 1874, tornato a Genova, dopo aver accumulato un'ingente fortuna, dona al governo una forte somma per la costruzione di un molo nel porto di Genova intitolato poi al suo nome. – Di Campello, Pompeo (Spoleto, Perugia 15 febbraio 1803 – Spoleto 24 giugno 1884) politico italiano. [Figlio del conte Bernardino e della fiorentina Beatrice Bourbon Di Monte Santa Maria.] – Doppler, Christian (Salisburgo 1803-Venezia 1853) fisico austriaco, da cui "effetto Doppler". – Duchâtel, Charles-Marie-Tanneguy (Parigi 19 febbraio 1803 – Parigi 5 novembre 1867) politico francese. – Emerson, Ralph Waldo (Boston 1803-Concord 1882) filosofo, saggista e poeta statunitense, "trascendentalismo"; figlio di un ministro della chiesa unitaria, compì gli studi di teologia alla Harvard Divinity School, sulle orme del padre; fu fermamente antischiavista; 1829, ordinato pastore, si dimette presto dal suo incarico; entra in una profonda crisi, aggravata dalla morte della giovane moglie Ellen Tucker; 1833, imbarcatosi per l'Europa, viaggia a lungo in Italia, Svizzera, Francia, Inghilterra; tornato in patria si risposa con Lydia Jackson e si stabilisce a Concord che, grazie alla sua presenza, diventerà il centro culturale dell'America del tempo, luogo d'incontro degli intellettuali trascendentalisti; contribuisce alla pubblicazione del periodico «The Dial», organo del "trascendentalismo" (idealismo panteistico di stampo hegeliano); Nature (1836, Natura, punto di partenza del trascendentalismo) The American Scholar (1837, Il dotto americano, orazione definita la "dichiarazione d'indipendenza intellettuale" della nuova letteratura) Essays (1841-43, Saggi, derivati in gran parte da conferenze, tra cui Self-reliance, (Fiducia in se stessi), base teorica del nuovo individualismo democratico e giustificazione del nascente industrialismo ed espansionismo americano) Divinity School Address (?, saggio sulla nuova teologia) Poems (1847, Poesie) Representative Men (1850, Uomini rappresentativi, serie di ritratti di grandi personaggi come Napoleone, Platone, Shakespeare, Goethe) La condotta di vita (1860) May-Day and Other Poems (1867, Il primo di maggio e altre poesie) Società e solitudine (1870) Journals (1820-76, Diario). – Faucher, Léonard Joseph Léon (Limoges 8 settembre 1803 – Marsiglia 14 dicembre 1854) politico francese; [È bisavolo (cugino germano d'un trisavolo) del Presidente della Repubblica Francese François Mitterrand e del gen. d'armata dell'aeronautica Jacques Mitterrand, amministratore di società. Nel 1837 sposa Alexandra (ou Alexandrine) Wolowska (1812-1905), figlia di François Wolowski, giurista polacco esiliato in Francia, e sorella dell'economista Louis Wolowski.] appartenente a una famiglia senza alcun rilievo sociale, entra fin da giovane in veste di precettore nella famiglia Dailly, di cui resta amico, e si dedica alla politica dopo la rivoluzione del 1830; scrive su diversi giornali, particolarmente sul «Courrier français»; De la réforme des prisons (Paris 1838, Angé) 1839, divenuto redattore capo del «Courrier français», difende nei suoi scritti la causa della libertà commerciale; 1845, pubblica nella «Revue des deux Mondes», uno studio in due volumi sul sistema sociale inglese; 1846, viene eletto deputato nel collegio della Marne e si mostra convinto sostenitore della riforma; 1848, 20-29 dicembre, ministro dei Lavori pubblici; 29 dic-2 giu 1849, ministro dell'Interno nel "I governo Barrot", dopo l'elezione presidenziale di C.-L.-N. Bonaparte, reprime energicamente i disordini che si sono prodotti, ma è censurato dall'Assemblea in seguito al rinvenimento di una circolare che egli ha indirizzato ai prefetti per influenzare il risultato delle future elezioni; 1849, maggio, si dimette; viene accolto nell'Accademia di scienze morali e politiche; 1851, 10 aprile-26 ottobre, primo ministro d'un governo di compromesso fra bonapartisti e monarchici del "Partito dell'Ordine"; ottobre, viene allontanato dal suo incarico da C.-L.-N. Bonaparte, presidente della Repubblica, nel momento della preparazione del colpo di Stato del 2 dicembre; da questo momento si consacra solo agli studi d'economia; 1854, 14 dicembre, al ritorno da una cura in Italia, muore di febbre tifoide a Marsiglia. [Dopo la sua morte, la vedova fa a suo nome una donazione all'Accademia di scienze morali e politiche di 20.000 franchi, destinati a istituire un premio annuale di economia politica, e suo cognato pubblica i suoi scritti sotto il titolo di Mélanges d'économie politique et de finances (1856).] – Gérard, Jean-Ignace-Isidore o Grandville (Nancy 1803-Parigi 1847, pazzo) disegnatore e incisore francese, considerato il precursore del surrealismo, collaborò come vignettista ai periodici repubblicani «La Caricature» e «La Charivari», fu autore di illustrazioni e manifesti; in particolare illustrò opere di J. de La Fontaine, Florian, J. Swift, Béranger, D. Defoe; Scènes de la vie privée et publique des animaux. vignettes des moeurs contemporaines publiées sous la directione de M. P.J. Stahl (1842, in 2 tomi, Paris, Hetzel et Paulin) [I tomo: 96 tavole fuori testo, incise su legno da BréVIère, Best, Leloir, Rouget, ecc. ecc e vignette nel testo; II tomo: 105 tavole fuori testo e vignette nel testo. vignette nel testo e 201 tavole fuori testo per un totale di 323 incisioni xilografiche con la sigla dell'autore [J.J. GrandVille ].] Un autre monde (1844, Un altro mondo) I fiori animati (1847). – Jazykov, Nikolaj Michailovic (Simbirsk 1803-Mosca 1847) poeta russo Raccolte (1833, 1844 e 1845). – Kobell, Franz von (Monaco di Baviera 1803-1882) mineralogista tedesco, da cui la scala di Kobell per valutare la fusibilità dei minerali. – Kreutzwald, Friedrich Reinhold (Iöepere, Kadrina 1803-Tartu 1882) scrittore estone, medico condotto nelle città di Tartu e vöru Usi, costumi e abitudini superstiziose dell'Estonia (1854) KaLevipoeg (1861, poema epico, opera fondamentale per la nascita di una letteratura nazionale estone). – Liebig, Justus von (Darmstadt 1803-Monaco di Baviera 1873) chimico tedesco, allievo a Parigi di J.-L. Gay-Lussac, condusse ricerche fondamentali nel campo della chimica organica, ecc.. – Maleville, François Jean Léon de detto Léon de Maleville, (Montauban 8 maggio 1803 – Montauban 28 mars 1879) politico francese; [Figlio di Pierre de Maleville de Condat e di Marie Adrienne Sophie de Preissac (sorella di François Jean de Preissac).] dopo aver studiato diritto a Parigi, diviene avvocato; è attaché come segretario ad Hennequin, poi capo di gabinetto di suo zio, il prefetto Preissac; diviene in seguito segretario generale del dipartimento della Gironda fino al 1833; 1834, 21 giugno, viene eletto deputato di Tarn-et-Garonne; ottiene la rielezione in questo dipartimento fino al 1849; 1840, è nominato sotto-segretario di Stato al ministero dell'Interno; 20-29 dicembre, ministro dell'Interno nel "I governo Barrot"; 1849, 8 luglio, viene eletto come candidato dei conservatori-monarchici della «rue de Poitiers» dal dipartimento della Senna, durante lo scrutinio complementare motivato da undici opzioni o decessi; 1871, 8 febbraio, eletto deputato all'Assemblea nazionale dai dipartimenti delle Landes e di Tarn-et-Garonne, opta per quest'ultimo; 1875, 10 dicembre, eletto senatore a vita, prende posto nel centro-sinistra della Camera alta; 1879, 28 marzo, muore a Montauban. – Mérimée, Prosper (Parigi 1803-Cannes 1870) scrittore francese, ispettore generale dei monumenti storici nel 1834, amico dell'imperatore e di Eugenia de Montigo, dal 1853 fu senatore e dal 1866 grand'ufficiale della legion d'onore; Théâtre de Clara Gazul, comédienne espagnole (1825, Teatro di Clara Gazul, attrice spagnola) La Guzla ou choix de poésies illyriques (1827, La Guzla o scelta di poesie illiriche, opera anonima di cui Goethe svelò il falso nel 1828)) La jaquerie, scènes féodales (1828, La jaquerie, scene feudali) La famille de Carvajal (1828, La famiglia di Carvajal) Le carrosse du Saint-Sacrement (1829, La carrozza del Santissimo Sacramento) L'occasion (1829, L'occasione) Chronique du règne de Charles IX (1829, Cronaca del regno di Carlo IX, unico romanzo che tratta delle guerre di religione... [non valido] ) 1828-1833 Mosaïque (Mosaico, raccolta di novelle, tra cui: - Mateo Falcone ( 1829, Matteo Falcone) - VIsion de Charles XI (1829, La visione di Carlo XI) - L'enlèvement de la redoute (1829, L'espugnazione del fortino) - Tamango (1829) - La partie de tritrac (1830, La partita di tricatrac) - Le vase étrusque (1830, Il vaso etrusco) Les âmes du purgatoire (1834, Le anime del purgatorio) Notes d'un voyage dans le midi de la France (1835, Note di un viaggio nel sud della Francia) La vénus d'Ille (1837, La venere d'Ille) Notes d'un voyage in Corse (1840, Note di un viaggio in Corsica) Colomba (1840) Arsène Guillot (1844, Arsenia Guillot) Carmen (1845) L'Abbé Aubain (1846, L'abate Aubain) Il vi(c)colo di madama Lucrezia (1846, col titolo in italiano errato, pubblicato nel 1873) La chambre bleue (1866, La camera blu, per l'imperatrice Eugenia; pubblicata postuma nel 1871) Lokis (1869) Djoûmane (1873, Giuman, forse scritta nel 1870) Lettres à une inconnue (1873, Lettere ad una sconosciuta) Correspondance générale (1941-64). – Modena, Gustavo (Venezia 13 gennaio 1803 – Torino 20 febbraio 1861) attore teatrale e patriota italiano; [Figlio di Giacomo Modena, di Mori, di professione sarto, e di Maria Luisa Lancetti, attrice. Coniuge: Giulia Calame, di Ginevra] figlio d'arte, inizia a recitare sotto la guida del padre; 1821, laureatosi in giurisprudenza a Bologna, preferisceì rinunciare alla carriera forense privilegiando l'attività di attore teatrale; rimane fortemente scosso dai tumulti del 1821 e in uno scontro con la polizia rimane gravemente ferito; 1824, maestro di Tommaso Salvini ed Ernesto Rossi, debutta in teatro ecitando il ruolo di David nella tragedia Saul di Vittorio Alfieri; 1831, radicato nella sua fede patriottica, partecipa ai moti risorgimentali e aderisce alla Giovine Italia di G. Mazzini; in conseguenza del suo impegno politico, al pari di quest'ultimo è costretto, con la moglie, a riparare in esilio, dapprima in Svizzera e Belgio (Bruges), quindi in Inghilterra dove si trova a svolgere i più svariati mestieri; a Londra ha modo comunque di suscitare ammirazione per l'abilità declamatoria dei versi della Divina Commedia (spettacolo Lectura Dantis); 1839, fatto ritorno nel Regno Lombardo-Veneto, costituisceì una propria compagnia con cui inizia una tournée di sette anni in diversi stati della futura Italia ai quali gli è consentito di accedere; terminata la tournée si dedica in particolar modo alla politica limitando l'attività teatrale; 1848-49, dopo le sconfitte per la guerra di indipendenza, si ritira in Piemonte; vive anche Liguria; ha fatto parte della Massoneria; [Così descrisse il suo credo artistico: «L'arte per l'arte sola è cosa vuota di senso; e precipuo scopo del teatro è l'aprire gli occhi ai ciechi estirpando pregiudizi e superstizioni». Parlando delle ragioni che lo avevano condotto a portare sulla scena il Maometto di Voltaire aggiunse: «Molto sarà ottenuto se gli spettatori, più che sentire, saranno indotti a pensare».] 1861, 20 febbraio, muore a Torino. – O'Brien, William Smith (Dromoland, contea di Clare 1803-Bangor, Caernarvonshire 1864) politico irlandese, protestante; 1828-48, deputato ai comuni per la contea di Limerik; benché protestante sostiene l'emancipazione dei cattolici; 1843, in seguito all'imprigionamento del leader indipendentista D. O'Connell si schiera a favore dell'autogoverno dell'IRLANDA e capeggia la Repeal Association; 1846, abbandona quest'ultima; 1847, insieme con il Gruppo della Giovane Irlanda, di cui è divenuto leader, fonda la Confederazione irlandese per il conseguimento dell'indipendenza nazionale; 1848, arrestato a Thurles dopo uno scontro armato nel corso di un tentativo insurrezionale di contadini a Ballingarry, viene condannato alla pena di morte, commutata poi nell'esilio a vita in Tasmania; 1856, graziato, può tornare in Irlanda. – Odoevskij, Vladimir Fëdorovic (Mosca 1803-1869) scrittore russo, esponente dell'alta nobiltà russa, cominciò a scrivere sotto l'influsso di E.Th.A. Hoffman; Racconti variopinti di Irinej Modestovic Gomozejkij (1833) Cosmorama (1840) Salamandra. Gli indemoniati (1842) Racconti e novelle per bambini del nonno Irinej (1844) Le notti russe (1844, raccolta di conversazioni filosofiche imperniate sull'inadeguatezza della scienza quando sia priva di fondamenti metafisici) 1845, direttore del Museo Rumjancev a Mosca e vicedirettore della Biblioteca Pubblica; L'anno 4438 (1926, postumo, in cui tenta senza successo il romanzo utopistico-sociale). – Pagès, Louis-Antoine detto Garnier-Pagès (Marsiglia, 16 febbraio 1803 – Parigi, 31 ottobre 1878) politico francese; [Figlio di Simon Pagès, già professore di retorica a Sorèze divenuto proprietario di una pensione a Marsiglia; Fratello, per parte di madre con Étienne Garnier, così che entrambi vollero assumere il cognome Garnier-Pagès.] 1830, impegnatisi entrambi in politica, i due fratelli prendono parte alla rivoluzione di luglio che mette fine alla monarchia dei Borbone; 1842, alla morte del fratelo Étienne, egli viene eletto alla Camera dei deputati, sedendo nei banchi dell'opposizione repubblicana; 1846-48, si adopera per la formazione di una dirigenza repubblicana clandestina e per la campagna di stampa anti-monarchica; 1° agosto, rieletto deputato, si pronuncia a favore della riforma elettorale ed è tra i promotori della campagna dei banchetti; 1848, febbraio; Rivoluzione; 5 mar-11 mag, ministro delle Finanze; data la situazione disastrosa del bilancio statale, decide di limitare i rimborsi sui depositi, limitandoli a quelli inferiori a cento franchi, mentre per quelli superiori impone l'accettazione dei buoni del tesoro; lancia anche un prestito nazionale che non è però sufficiente a risanare le casse statali; 15 marzo, istituisce la famosa «imposta dei 45 centesimi». [Su ogni franco pagato sulle quattro imposte dirette – fondiaria, mobiliare, porte e finestre, e di esercizio – è istituita un'ulteriore tassa di 45 centesimi.] Si evita così la bancarotta ma il governo si aliena l'appoggio della classe maggioritaria in Francia, quella dei contadini, che vengono soprattutto colpiti dall'iniziativa; giugno, schiacciata la rivolta operaia, il governo risulta così discreditato tanto in provincia che a Parigi; 11 dicembre, Luigi Bonaparte vince trionfalmente le elezioni presidenziali; 1849, 13 maggio, viene rieletto deputato, ma non fa parte del nuovo governo; postosi alla destra del gruppo repubblicano, egli fa un'opposizione molto moderata; 1851, 2 dicembre, dopo il colpo di Stato, si ritira dalla vita politica attiva; 1857, si ripresenta alle elezioni ma non venne eletto; 1864, 20 marzo, viene eletto all'Assemblea nazionale ma, poco dopo, è denunciato con altri dodici per riunione non autorizzata – nel Secondo Impero sono vietate le riunioni di più di venti persone –- e condannato a 500 franchi di ammenda; 1869, 24 maggio, rieletto all'Assemblea nazionale, si oppone alla dichiarazione di guerra contro la Prussia; 1870, alla caduta dell'Impero, fa parte del governo di difesa nazionale; 1871, 8 febbraio, non viene rieletto all'Assemblea nazionale e si ritira definitivamente dalla vita politica. – Poerio, Carlo (Napoli 1803-Venezia 15.5.1867) politico italiano, liberale moderato, più volte arrestato, figlio di Giuseppe (1775-1843), fratello di Alessandro (1802-1848); 1833, dopo aver seguito il padre in esilio, torna in patria dove si afferma come uno dei più brillanti avvocati del regno; 1837-47, ha una parte di primo piano negli avvenimenti che portano alla concessione dello statuto (febbraio 1848); 1848, ministro dell'istruzione nel governo costituzionale e deputato nel parlamento napoletano; dopo la sanguinosa repressione dei moti del 15 maggio, si dimette opponendosi coraggiosamente alla restaurazione autoritaria di Ferdinando II; 1849, luglio, arrestato, viene condannato a 24 anni di carcere; [In questo periodo, Montesarchio, vicino a Benevento, è lo Spielberg italiano.] 1859, gennaio, liberato per essere deportato in America, riesce a sbarcare con i suoi compagni in Irlanda e a raggiungere poi Torino; 1860, favorevole alla politica del conte di Cavour, dopo aver seduto nel parlamento subalpino, siede in quello italiano fino alla morte. – Quinet, Edgar (Bourg-en-Bresse 1803-Versailles 1875) storico, filosofo e politico francese; 1826-27, completa gli studi ad Heidelberg; Idee per una filosofia della storia dell'umanità di J.G. Herder (traduzione e introduzione, molto apprezzata da V. Cousin e da J. Michelet) 1829-30, partecipa ad una spedizione scientifica in Morea; La Grecia moderna e i suoi rapporti con l'antichità (1830) Ahasvérus (1833, poema in versi) 1839, è nominato alla cattedra di letterature straniere della facoltà di lettere di Lione; 1841, ottiene la cattedra di "storia delle letterature e delle istituzioni comparate del mezzogiorno dell'Europa" al Collège de France; qui , affiancandosi a J. Michelet e ad A. Mickiewicz fa del suo insegnamento lo strumento di un'aspra battaglia contro il clericalismo e i gesuiti, divenendo maestro di tutta una generazione; I gesuiti (1843) L'ultramontanismo (1844) Il cristianesimo e la rivoluzione francese (1845) 1845, verso la fine dell'anno viene sospeso dall'insegnamento; 1848, febbraio, viene reintegrato dopo l'abbattimento della monarchia orleanista; Le rivoluzioni d'Italia (1848-53, in 3 voll.) 1849, deputato dell'Ain all'assemblea costituente e poi a quella legislativa, si oppone alla spedizione francese contro la Repubblica Romana; 1851, dopo il colpo di stato del 2 dicembre, viene esiliato e vive a Bruxelles; Spartaco e gli schiavi (1852) Filosofia della storia di Francia (1855) 1856, si trasferisce a veytaux, sul lago di Ginevra La rivoluzione religiosa nel sec. XIX (1857) Storia delle mie idee (1858) La Révolution (1865) [Vi critica a fondo la rivoluzione francese perché a suo giudizio non ha saputo operare una rivoluzione religiosa, oltre che sociale e politica, e accusa di fatalismo la storiografia francese liberale e democratica) 1870, tornato in Francia, vive a Parigi i mesi dell'assedio prussiano, spronando i francesi alla difesa nazionale; vedi in proposito anche M.A. Baudot.] 1871, febbraio, eletto deputato dell'assemblea nazionale è poi presidente dell'Unione repubblicana; La repubblica (1872) Lo spirito nuovo (1874). – Ruhmkorff, Heinrich Daniel (Hannover 1803-PArigi 1877) inventore e costruttore tedesco; 1840, dopo essersi trasferito a Parigi ed aver lavorato in varie ditte, fonda un laboratorio per la fabbricazione di materiali elettrici; 1851, inventa un dispositivo per elevare la tensione elettrica, che è in pratica il primo trasformatore di energia elettrica basato sul principio dell'induzione elettromagnetica, il "rocchetto di Ruhmkorff", appunto. – Stephenson, Robert (Wyllington Quay 1803-Londra 1859) ingegnere inglese; [Figlio di George (1781-1848), ingegnere inglese.] studiò a Newcastle-on-Tyne e all'università di Edimburgo; iniziò ad assistere il padre nella sua attività e quindi trascorse un periodo di tre anni in Sudamerica; 1827, tornato in patria, si mette nuovamente a lavorare con il padre; progetta vari modelli di locomotiva a vapore tra cui la celebre The Rocket, 1847, viene eletto alla camera dei comuni; suoi i progetti per la costruzione di un gran numero di linee ferroviarie, ponti ferroviari di metallo: - il ponte a sei arcate sul fiume Tyne, a Newcastle, completato nel 1849, comprendente su due piani una sede ferroviaria ed una stradale (High Level bridge); - il ponte tubolare sullo stretto di Menai, completato nel 1850, formato da due travate continue su tre pile (Britannia bridge); - il ponte tubolare per l'attraversamento del fiume San Lorenzo a Montreal (Victoria bridge) aperto poco dopo la sua morte. – Sturm, Jacques-Charles-François (Ginevra 1803-Parigi 1855) matematico franco-svizzero, protestante; in ristrettezze economiche in seguito alla morte del padre, trovò lavoro come tutore del figlio minore di Mme de Staël in casa del duca de Broglie; 1827, una sua memoria, scritta in collaborazione con D. Colladon e dedicata al problema della compressione dei liquidi, vince un premio matematico; Memoria sulla risoluzione delle equazioni numeriche (1829, in cui è formulato il teorema che porta il suo nome) 1830, ottiene la cattedra di matematiche speciali; 1833, ha la cittadinanza francese; 1838, insegna dapprima all'Ecole Polytechnique e quindi anche alla Sorbona, dando un notevole contributo allo studio delle equazioni differenziali. – Tjutcev, Fëdor Ivanovic (Ovstug, Orel 1803-Carskoe Selo, odierna Puškin, Pietroburgo 1873) poeta russo, nobile di nascita, intraprese la carriera diplomatica e rimase all'estero per ventidue anni, soprattutto a Monaco, dove conobbe H. Heine e F.W.J. Schelling, avendo così modo di assimilare i motivi del romanticismo tedesco; 1836, sul «Contemporaneo» escono senza firma una quarantina di sue poesie; trasferito a Torino, è in seguito sospeso dal suo incarico per essere tornato senza autorizzazione a Monaco, la città più amata e dove si era sposato in seconde nozze; rientrato in Russia trova un lavoro in censura e svolge un ruolo politico di primo piano nei circoli reazionari e slavofili divenendo un personaggio assai ricercato nei salotti alla moda; 1854, la sua prima raccolta di versi gli dà grande successo; inizia nello sesso tempo una relazione tormentata con la giovane governante della figlia che compromette gravemente la sua reputazione; 1868, la seconda raccolta di liriche d'amore è dedicata all'amata. – Toussenel, Alphonse (Montreuil-Bellay, un piccolo comune di Angers, 17 marzo 1803 - Parigi 30 aprile 1885) naturalista, scrittore e giornalista francese; [Fratello dell'insegnante e traduttore Théodore Toussenel.] anglofobo, antisemita dichiarato, socialista utopistico e discepolo di Ch. Fourier; caporedattore del quotidiano «La Paix», i suoi studi di Storia naturale gli servono da veicolo per le sue idee politiche; Les Juifs, rois de l'époque: histoire de la féodalité financière (1847) [In cui sostiene che la finanza e il commercio francesi sono controllati da una presenza ebraica "aliena", tipica dell'influenza maligna della "ferrovia Rothschild".] L'Esprit des bêtes. Vénerie française et zoologie passionnelle (1847) Travail et fainéantise, program démocratique (1849) L'Esprit des bêtes. Le monde des oiseaux, ornithologie passionnelle (1853-55) Tristia, histoire des misères et des fléaux de la chasse de France (1863). – Valmarana, Gaetano (1803-74) conte vicentino, laureato in legge, tipica espressione della possidenza moderata e illuminata; 1856-60, podestà di Vicenza; inoltre deputato provinciale, consigliere comunale, membro della Congregazione di carità, direttore degli asili d'infanzia; primo presidente della Banca Popolare di Vicenza; – Whitworth, Joseph (Stockport, Cheshire 1803-Monte Carlo 1887) tecnologo inglese, il cui nome è legato a un particolare tipo di filettatura; 1817, dopo aver studiato nella scuola del padre, entra come apprendista nelle filande di cotone che suo zio possiede nel Derbyshire; appassionato di meccanica entra in una fabbrica di macchine utensili a Manchester e poi a Londra; 1833, tornato a Manchester, apre una propria fabbrica che mira soprattutto alla precisione delle macchine prodotte e alla standardizzazione delle parti, due problemi molto sentiti a causa del rapido progresso della rivoluzione industriale; è lui ad impiegare per primo l'acciaio pressofuso: dapprima nel settore degli armamenti (canne per armi da fuoco), poi per la produzione di alberi motori. |
La rivoluzione industriale 1803, Trevithick sta costruendo una locomotiva
a vapore che dovrà procedere su rotaie di ferro; «segue da 1628» «École des Beaux Arts» 1803, Napoleone istituisce in Francia
questa scuola di insegnamento superiore di belle arti, su precedenti
provvedimenti del 1795-96 e 1800 nel quadro della riforma dell'intero
sistema scolastico; «segue
da 1802» «segue da 1788» |
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