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Papa
Pio VII cardinali: «segue
da 1814» «segue da 1819» Teatini «segue da 1641» «Annali patri» 1820-30, Pietroburgo: esce, con periodicità mensile, la prima serie
di questa rivista culturale russa; Processo Regoli 1820 ca, «London Magazine» 1820, Londra si allinea agli scozzesi con questo nuovo periodico; «Literarisches Wochenblatt» 1820, l'editore F.A.
Brochhaus lancia questo settimanale. |
ANNO 1820
– Artusi, Pellegrino (Forlimpopoli 1820-Firenze 1911) gastronomo e scrittore italiano; vita di U. Foscolo (1878) Osservazioni in appendice a trenta lettere di G. Giusti (1880) La scienza in cucina o l'arte di mangiar bene (1891). – Augier, Émile (Valence 1820-Croissy-sur-Seine, Parigi 1889) drammaturgo francese; La cigüe (1844, La cicuta, rappresentata all'Odéon) Le gendre de M. Poirier (1854, Il genero di M. Poirier, commedia) Les effrontés (1861, Gli sfrontati) Le fils de Giboyer (1862, Il figlio di Giboyer) Maître Guérin (1864, Maestro Guérin, commedia) La contagion (1866, Il contagio, commedia) Madame Caverlet (1876, sul problema del divorzio). – Bellotti-Bon, Luigi (Udine 1820-Milano 1883) attore, capocomico e commediografo italiano, figlio degli attori Luigi Bellotti e Luigia Ristori, unì al proprio cognome quello di Francesco Augusto Bon con cui la madre, rimasta vedova, si era risposata; Spensieratezza e buon cuore (1854) 1859, costituisce una propria compagnia, molto attiva nel decennio 1860-70. – Brontë, Anne (Thornton, Yorkshire 1820-Scarborough, Yorkshire 1849) scrittrice inglese; [Figlia di un ecclesiastico irlandese, sorella di Charlotte ed Emily.] Poems of Currer, Ellis and Acton Bell (1846, Poesie di Currer, Ellis e Anton Bell, in collaborazione con le sorelle) Agnes Grey (1847) The tenant of Wildfell Hall (1848, L'affittuaria di Wildfeld Hall, ispirata alla tragedia del fratello Branwell, morto per abuso di droga e alcool). – Béguyer de Chancourtois, Alexandre-Emile (Parigi 1820 20 gen - - 14 nov 1886) geologo e mineralogista francese; 1838, entra all'École Polytechnique dove è allievo di tre famosi scienziati francesi, Jean-Baptiste Élie de Beaumont, Pierre Guillaume Frédéric Le Play, e Ours-Pierre-Armand Petit-Dufrénoy; dopo aver completato gli studi alla École Polytechnique, segue una spedizione geologica in Ungheria, Armenia e Turchia; 1848, tornato a Parigi, s'iscrive alla facoltà di insegnamento presso la École Nationale Supérieure des Mines de Paris; lavora con Pierre Guillaume Frédéric Le Play per organizzare una collezione di minerali per il governo francese; 1852, è nominato professore di geodesia e geologia presso l'Ecole Nationale Supérieure des Mines di Parigi; 1862, crea un sistema di organizzazione degli elementi chimici; [Tavola periodica degli elementi: vedi D.I. Mendeleev.] 1867, gli viene assegnata la Legion d'Onore da Napoleone III; 1875, ispettore delle Miniere a Parigi, fino alla sua morte, conduce numerose spedizioni all'estero. [Nella sua qualità di ispettore delle miniere ha introdotto le leggi di sicurezza per prevenire le frequenti esplosioni di gas metano.] 1886, muore a Parigi. [Tavola periodica degli elementi: vedi D.I. Mendeleev.] – Berti, Domenico (Cumiana, Torino 17 dicembre 1820 - Roma 22 aprile 1897) politico italiano. – Bezzi Castellini, Bartolomeo (Forlì, 27 febbraio 1820 – Sant'Alberto di Ravenna, 21 marzo 1898) militare e patriota italiano; [La famiglia Castellini, forlivese, antichissima per nobiltà, diede membri al Consiglio della Città, al Numero dei Novanta Pacifici, alla Chiesa e alle armi. Il conte Sigismondo Castellini († Forlì 1851), sposato con Francesca Pentivoli non aveva figli e pertanto chiamò a sé, a Forlì, il nipote conte Lodovico Bezzi Scala da Ravenna (Ravenna 26 agosto 1794- Forlì 2 ottobre 1875) e lo lasciava unico erede del suo consistente patrimonio compreso il palazzo Castellini in Piazza Maggiore (poi Piazza Vittorio Emanuele II e oggi Piazza Aurelio Saffi); nel palazzo venivano conservati quadri rappresentanti membri della famiglia, alcuni preziosi Fiamminghi ed altri di scuola del Cignali. Un secondo palazzo, sempre Castellini, si trovava in piazza del Duomo, più alcune proprietà terriere. Il conte Lodovico Bezzi Scala sposava la contessa Orsola Mangelli e, dall'unione, il 27 febbraio 1820, nacque Bartolomeo. In una data imprecisata, comunque prima del 1860, Bartolomeo sposa Caterina Casagrande Danesi. Il 23 febbraio 1862, a Carpineti, nacque Attilio. ] spirito intraprendente e avventuroso, segue le tradizioni dei due casati: Castellini-Mangelli e si dedica completamente alle imprese di guerra dell'Italia risorgimentale; Partecipò alle campagne del 1848, 1849-'50, 1860-'61 coi gradi di brigadiere dei "Cacciatori a cavallo", maresciallo del 1º reggimento cavalleria, sottotenente del 1º reggimento cacciatori. 1860, col grado di capitano, ha il comando di una compagnia del 4º reggimento fanteria, che conduce da prode, nelle Marche, alla presa di Monte Pelago e di Monte Pulito e per questo gli viene conferita la medaglia d'argento al valor militare; 1866, nella terza guerra di indipendenza abbandona l'esercito regio e si arruola nel Corpo Volontari Italiani di Giuseppe Garibaldi; è nominato capitano comandante la 3ª compagnia volontari del 2º Reggimento Volontari Italiani comandato dal ten.col. Pietro Spinazzi; combatte con coraggio e abilità tanto che Giuseppe Garibaldi, nelle sue famose Memorie, lo citerà nella resa del forte d'Ampola e nella battaglia di Bezzecca del 21 luglio, ove si distingue al comando della sua compagnia guadagnando da Vittorio Emanuele II la seconda medaglia d'argento al valor militare perché: “Ferito dopo aver condotto la sua compagnia nel combattimento”. Anche il suo sottotenente Lorenzo Salari in questa occasione viene decorato con una menzione onorevole al valor militare in quanto: “Ferito il capitano Castellini, prese il comando della compagnia durante il resto del combattimento e lo esercitò con intelligenza e sangue freddo”. 19 agosto, terminata la guerra ritorna mestamente a Forlì; serve poi in diversi periodi nell'esercito regolare raggiungendo il grado di maggiore della riserva; 1881, 1º maggio, tutta la famiglia emigra a Bologna. – Burke, Robert O'Hara (Saint Cleram, IRLANDA 1820-Cooper's Creek, Australia 1861) esploratore australiano, il primo ad attraversare il continente da sud a nord; morì di fame e di stenti nel viaggio di ritorno. – Caird, John (Greenock, Glasgow 1820-Londra 1898) filosofo inglese, fratello di Edward (1835-1908); Introduzione alla filosofia della religione (1880). – Caiser, ? o Camillo da Milano (1820-1865) frate cappuccino, laico, pittore; 1865, 21 ottobre, muore nel convento di Bergamo. – Cambray-Digny, Luigi Guglielmo conte di (Firenze 1820-1906) politico italiano, di famiglia originaria francese; 1849, contrario al governo dittatoriale di F.D. Guerrazzi e fautore della restaurazione lorenese; 1859, sostenitore dell'annessione della Toscana al Piemonte; 1860, senatore; 1865-67, sindaco di Firenze; 1867 ottobre-dicembre 1869, ministro delle finanze nei tre gabinetti Menabrea (tassa sul macinato, concessione del monopolio dei tabacchi ad una società privata - 1868 e legge sull'amministrazione e la contabilità dello stato - 1869). – Cosenz, Enrico (Gaeta 1820-Roma 1898) militare italiano; 1848, capitano dell'esercito borbonico si reca con G. Pepe, nella I guerra di indipendenza, a difendere venezia; 1849-59, esule a Genova, molto legato a G. Medici e C. Pisacane, si stacca, dopo il 1853, dalla democrazia repubblicana accettando un po' alla volta il programma di G. Garibaldi; 1859, nella II guerra di indipendenza è comandante del 1° reggimento dei "Cacciatori delle Alpi"; 1860, partecipa alla campagna garibaldina per la liberazione del mezzogiorno; settembre, dopo l'ingresso a Napoli è nominato da G. Garibaldi ministro della guerra del governo dittatoriale; 1866, partecipa alla III guerra d'indipendenza come comandante di divisione e diventa deputato; 1870, partecipa alla presa di Roma e nel 1872 è senatore; 1882-1893, capo di stato maggiore dell'esercito. – Curtius, Georg (Lubecca 1820-Hermsdorf, Slesia 1885) filologo e comparatista tedesco, fratello di Ernst (1814-1896) La comparazione linguistica in rapporto con la filologia classica (1845) Tempi e modi verbali (1846) Grammatica greca per le scuole (1852) Principi di etimologia greca (1858-62) Sulla storia e il compito della filologia (1862) A proposito della cronologia degli studi indoeuropeistici (1873) Il verbo greco (1873-76). – d'Arnoux, Charles-Albert [Bertall] (1820-1882) disegnatore, uno dei più prolifici del suo tempo, il cui nome appartiene anche alla storia della fotografia; [deve il suo pseudonimo a H. de Balzac che gli suggerì di anagrammare il nome Albert.] autore di migliaia di illustrazioni e di caricature per giornali e libri (3600 disegni soltanto per la collezione dei "Romans populaires illustrés"); il suo nome rimane legato soprattutto alle illustrazioni di: Petites misères de la vie coniugale, Physiologie du goût, Types de la comédie humaine di H. de Balzac e alla collaborazione prestata all'editore J. Hetzel per la sua "Bibliothèque des enfants"; Le Diable à Paris (illustrazioni, insieme con Paul Gavarni, editore J. Hetzel) 1860, comincia a eseguire dei ritratti che lo pongono in prima linea; [Il fatto che suo nome figuri accanto a quelli di D.-A. Raffet, Kaulbach, Rethel, Toepfer, Cham e Nadar, nello schema di articolo De la caricature et généralement du comique dans les arts, che Ch. Baudelaire non realizzò mai, è la prova della considerazione nella quale egli era tenuto.] – Dekker, Eduard Douwes o Multatuli (Amsterdam 1820-Nieder-Ingelheim, Rheinland-Pfalz 1887) scrittore olandese 1838, a Giava è funzionario dell'amministrazione coloniale olandese, dalla quale viene espulso per la sua VIbrante denuncia degli abusi del colonialismo; Max Havelaer (1860, romanzo, suo capolavoro) Lettere d'amore (1861) Idee (1862-77, in 7 voll.). – Engels, Friedrich (Barmen, Wuppertal 1820-Londra 1895) filosofo e politico tedesco, chiamato «il generale» nel movimento operaio internazionale. – Fet-Sensin, Afanasij Afanasevic (Novoselk', Mcensk 1820-Mosca 1892) poeta russo, traduttore di classici latini e di poeti tedeschi e inglesi, in particolare di H. Heine; Fuochi della sera. – Forcade Laroquette, Jean Louis Victor Adolphe de (Parigi 8 aprile 1820 – Parigi 15 agosto 1874) politico francese; [Fratello uterino del mar.llo de Saint-Arnaud.] 1847, eredita il château Malromé; 1860, 26 novembre-14 novembre 1861), ministro delle Finanze; 1861, senatore; 1863, vice-presidente del Consiglio di Stato; 1867, ministro del Commercio e dell'Agricoltura; 1868 17 dicembre- 2 gennaio 1870, ministro dell'Interno; [Si fa notare per il suo rigore verso la stampa d'opposizione e disapprova i tentativi dell'Impero liberale.] 1864-70, consigliere generale del Cantone di Sauveterre-de-Guyenne, nella Gironde; 1870, 2 gennaio, dopo la formazione del "governo Ollivier", dà le dimissioni da senatore e si fa eleggere deputato del Lot-et-Garonne, divenendo uno dei capi della destra; dopo la caduta dell'Impero si ritira dalla vita politica. – Fromentin, Eugène (La Rochelle 1820-Saint-Maurice 1876) scrittore e pittore francese; Un été dans le Sahara (1857, Un'estate nel Sahara) Une année dans le Sahel (1859, Un anno nel Sahel) Dominique (1863, un classico del romanzo francese del XIX secolo) I maestri d'un tempo, Belgio, Olanda (1876). – Gruska, Anton Giuseppe (13 novembre 1820-Kramchberg, Austria 5 agosto 1911) cardinale, figlio di un modestissimo artigiano viennese; combattuto dal borgomastro Lueger, fu sempre fedele agli interessi della casa imperiale e dell'alto clero; 1848, amico di Doellinger, è tra i preti che assistono i feriti nei moti rivoluzionari; precettore dei figli dell'arciduca Aberto, gode della protezione dell'imperatrice Carolina Augusta vedova di Francesco I; 1890, arcivescovo di Vienna; 1891, nominato cardinale da Leone XIII; 1911, 5 agosto, da tempo ritiratosi dagli affari dell'arcidiocesi, muore. [Gli affari dell'arcidiocesi sono stati diretti prima dal vescovo Marschall e poi dal vescovo Nagl. La nomina a coadiutore di quest'ultimo suscitò in Austria molto rumore. Si diceva infatti fosse stato l'arciduca ereditario a chiedere l'allontanamento di Marschall per vendicarsi dell'opposizone da questi fatta al suo matrimonio morganatico con la contessa di Chotek poi duchessa di Hohenberg.] – Klapka, György (Temesvár, odierna Timisoara 1820-Budapest 1892) militare ungherese; 1848, scoppiata la rivoluzione ungherese ricopre alte cariche militari; 1849, maggio-giugno, ministro della guerra, sostiene la necessità di una strategia offensiva entrando in contrasto con A. Görgey; luglio, difende strenuamente la piazza di Komárom ottenendo (settembre) una resa onorevole dal generale austriaco J.J. von Haynau; si reca in esilio in Inghilterra; Memorie (1850, in tedesco) 1853, febbraio, collabora con G. Mazzini per il fallito tentativo insurrezionale; 1859, avvicinatosi alla politica del conte di Cavour, organizza durante la seconda guerra d'indipendenza una Legione magiara in Italia; 1866, durante la terza guerra d'indipendenza è al servizio della Prussia; Dai miei ricordi (1866) 1867, dopo la creazione della duplice monarchia austro-ungarica è deputato al parlamento; 1873, si reca in Turchia dove ha funzioni di consigliere militare; 1877, tornato in patria si ritira dalla vita politica. – Macedo, Joaquim Manuel de (Itaborai, Rio de Janeiro 1820-Rio de Janeiro 1882) scrittore brasiliano, politico liberale, il primo a descrivere in Brasile la società urbana, borghese, in numerosi romanzi; A moreninha (1844, La morettina). – Mansel Henry LongueVille (1820-71) filosofo inglese, interprete di W. Hamilton; positivismo evoluzionistico; I limiti del pensiero religioso (1858) Filosofia del condizionato (1866). – Marzotto, Gaetano [sr] (Valdagno, Vicenza 20 settembre 1820 – Valdagno, Vicenza 8 novembre 1910) industriale e politico italiano, della società laniera Marzotto con sede a Valdagno (VI); [Figlio di Luigi e padre di Vittorio Emanuele [sr]. ] – Massimo da Verona o Massimino Cappuccino (XIX) frate cappuccino, padre, pittore. – Mowat, Oliver - sir (Kingston, Upper Canada (futuro Ontario) 22 luglio 1820 – Toronto, Ontario 19 aprile 1903) politico canadese, presbiteriano; [Figlio di John Mowat e Helen Levack.] 1867, uno dei Padri della Confederazione; 1872, 25 ott-12 lug 1896, 3° premier dell'Ontario; 1896, 13 lug-17 nov 1897, ministro della Giustizia e procuratore generale del Canada; 1897, 18 nov-19 apr 1903, 8° luogotenente-governatore dell'Ontario. – Nemcova, Bozena (Vienna 1820-Praga 1862) scrittrice ceca, trascorse l'infanzia a Ratiborice, affidata alle cure della nonna materna, Magdalena Novotna; 1837, sposa, per volontà della madre, un uomo che non ama, l'ispettore delle finanze Josef Nemec, da cui ha quattro figli; 1842-45, vive a Praga, in seguito al trasferimento del marito, dove si lega d'amicizia a diversi letterati; Favole e racconti popolari (1845-47, sette libri) 1850, quando il marito viene trasferito in Ungheria ella preferisce rimanere a Praga con i figli dove vive fino alla morte in estrema povertà; Baruška (1853) Rosárka (1855) La nonna (Quadri di vita provinciale) (1855, suo capolavoro, a cui lavorò negli anni 1853-54 in cui perse il figlio maggiore) Il Villaggio sui monti (1856) Povera gente (1856) Nel castello e intorno al castello (1856) Fiabe e racconti popolari slovacchi (1857-58). – Nightingale, Florence (Firenze 1820-Londra 1910) infermiera inglese, proveniente da una famiglia della ricca borghesia, dedicò tutta la sua vita all'assistenza dei malati e dei diseredati; 1854-56, infermiera militare durante la guerra di Crimea, riesce a riorganizzare con competenza e abnegazione i servizi sanitari dell'esercito britannico. – Pilo, Rosolino (Palermo 12 luglio 1820-San Martino, Palermo 21 maggio 1860) politico siciliano, figlio di Girolamo conte di Capaci, e Antonia Gioeni dei duchi di d'Angiò; compì gli studi a Palermo e a Roma presso i Teatini di padre ventura, ma non volle intraprendere la carriera ecclesiastica; 1848, 12 gennaio, legatosi ai più ardenti liberali dell'isola, F. Crispi e G. La Masa, è tra i protagonisti della giornata rivoluzionaria di Palermo che porta alla caduta del governo borbonico in Sicilia; promosso maggiore e incaricato di comandare le artiglierie della piazza militare di Palermo e poi quelle di tutta l'isola, assume presto un atteggiamento critico nei confronti del governo siciliano, il cui orientamento giudica troppo moderato, e si oppone alla scelta fatta dalla camera che invita Alberto Amedeo di Savoia duca di Genova ad accettare la corona di Sicilia; 1849, costretto all'esilio dalla restaurazione borbonica, svolge a Genova un'intensa attività organizzativa per il Partito d'azione attraverso una fitta corrispondenza con G. Mazzini, i patrioti siciliani esuli e quelli rimasti nell'isola; 1856, accorre in Sicilia nella speranza di aiutare il barone Francesco Bentivegna nel tentativo di sollevare i paesi del palermitano; al suo arrivo a Messina apprende però che la rivolta è stata sventata e Francesco Bentivegna condannato a morte; 1857, amico di C. Pisacane ha affidate le munizioni e le armi destinate all'impresa di Sapri, ma non riesce a consegnarle al piroscafo Cagliari, come convenuto, a causa della nebbia o della rotta sbagliata; non potendo unirsi a C. Pisacane nella sua infelice spedizione e ricercato dalla polizia sarda, si rifugia a Malta; 1860, 10 aprile, dopo lo scoppio del moto della Gancia a Palermo, sbarca in Sicilia con l'amico Giovanni Corrao, animando e preparando squadre di picciotti per una sollevazione generale e sollecita l'intervento armato di G. Garibaldi; 20 aprile, giungono alla Piana dei Greci dove li attende Luigi La Porta capo degli insorti; 5/6 maggio, avvenuto a Marsala lo sbarco dei Mille, egli attira verso Monreale il grosso delle truppe borboniche adoperando le "squadre" che lo seguono per compiere colpi di mano; 21 maggio, muore colpito dai borbonici presso San Martino. – Pisemskij, Aleksej Feofilaktovic (Ramen'e, Kostroma 1820-Mosca 1881) scrittore russo, nato in una famiglia di nobili origini ma poverissima; dopo la laurea entranella burocrazia statale; entra poi ne «Il Moscovita», slavofilo, che si oppone a «Il contemporaneo»; Bojaršcina (1847, bocciato dalla censura) Il pagliericcio (1850) Una dura sorte (1853, teatro) Schizzi di vita contadina (1856) Mille anime (1858) Il peccato del vecchio (1860) Mare agitato (1863) Gente degli anni Quaranta (1869) Il gorgo (1871) Piccoli borghesi (1877). – Rankine, William John Macquorn (Edimburgo 1820-Glasgow 1872) ingegnere e fisico scozzese da cui il "ciclo Rankine" ciclo termodinamico particolarmente efficiente; si formò al di fuori dell'ambito universitario lavorando nel campo delle costruzioni ferroviarie, agli inizi della loro espansione; 1855, insegna ingegneria civile e meccanica all'università di Glasgow; Manuale del motore a vapore (1859). – Sandri, Bartolomeo (1820-1898) padre gesuita; anima del comitato centrale dell'Opera dei Congressi, il sostegno e la guida di G.B. Paganuzzi e il sostenitore di quasi tutta la stampa intransigente veneta. – Sherman, William Tecumseh (Lancaster, Ohio 1820-New York 1891) militare statunitense, uno dei più abili militari della "guerra di secessione"; entrò nell'accademia militare di West Point; 1840-53, dopo l'accademia militare di West Point, presta servizio nell'esercito e prende parte alle campagne contro gli indiani seminole e alla guerra contro il Messico; rientrato nella vita civile, diviene banchiere a San Francisco fino allo scoppio della guerra di secessione nel corso della quale combatte nelle file unioniste (nordisti), nonostante le sue convinzioni conservatrici sul problema della schiavitù; 1862, aprile, comandante di divisione, si distingue nella battaglia di Shiloh ed è promosso maggiore generale; 1863 diventa brigadiere generale; 1864, marzo, succede a Grant, nominato comandante supremo delle forze unioniste, alla testa delle armate del sud-ovest; settembre, con la piena approvazione di questi, dopo la conquista di Atlanta, attua con i suoi 65.000 soldati la cosiddetta "marcia verso il mare" che porta all'occupazione di tutta la Georgia in pochi mesi; dicembre, presa di Savannah; da qui punta a nord attraverso le due Caroline, fornendo così un contributo decisivo alla Vittoria degli unionisti; 1865, 26 aprile, nelle sue mani si arrende il comandante confederato dell'armata delle Caroline, J.E. Johnston; 1869-84, comandante generale dell'esercito degli Stati Uniti. – Spencer, Herbert (Derby, Inghilterra 27 aprile 1820 - Brighton 8 dicembre 1903) filosofo inglese; "positivismo" – Tournachon, Gaspard-Félix o Nadar (Parigi 1820-1910) scrittore, caricaturista e fotografo francese, nato in una famiglia di editori-tipografi lionesi, parente di P. Gavarni, il celebre illustratore, che lo introdusse a «Le Charivari» il giornale reso famoso dalla collaborazione di H. Daumier; [Figlio di Thérèse Maillet (1.9.1794-1860), lionese come il marito, morto nel 1837, e fratello di Alban-Adrien (Nadar jeune).] un rovescio finanziario costringe la famiglia a ritirarsi a Lione dove collabora a piccoli giornali come il «Journal du commerce» e l' «Entr'acte lyonnais»; di nuovo a Parigi si dà completamente alla bohème diventando amico di Champfleury, Delveau, L. Blanc; divenuto segretario di celebri personalità del mondo politico comincia a scrivere per «La vogue», «Le Négociateur», «L'Audience» e racconti per «Le Corsaire»; 1848, abbandona tutto per recarsi in Polonia dove intende partecipare alla rivoluzione; 1849, fonda la «Revue comique»; 1853, sposatosi nel frattempo, apre, per ragioni economiche, uno studio fotografico che ha successo grazie anche alle sue relazioni: tra i clienti Ch. Baudelaire, M.A. Bakunin, Champfleury, E. Delacroix, G. Doré, G. de Nerval; 1856, interessato all'astronautica, realizza le prime vedute aerostatiche 1863, ottobre, l'aerostato Le Géant, fatto da lui costruire, compie il primo volo; il risultato dell'operazione si trasforma in un disastro finanziario; 1874, apre il suo celeberrimo studio di rue Daunon alla prima mostra degli impressionisti (tra cui gli amici Degas ed E. Manet che trasse, da una sua fotografia, l'acquaforte con il ritratto di Ch. Baudelaire); 1881, ospita anche la sesta mostra degli impressionisti; 1889, realizza la sua prima "intervista fotografica " (una sequenza di 27 fotografie del fisico M.-E. Chevreul in occasione del suo centesimo compleanno). – Tyndall, John (Leighein Bridge, Carlow 1820-Hindhead, Surrey 1893) fisico inglese, da cui "effetto Tyndall"; professore di filosofia naturale alla Royal Institution di Londra, fu collega e amico di M. Faraday; fu considerato uno dei più audaci scalatori del sec. XIX (fu il primo ad attraversare il Cervino da Breuil a Zermatt, scalò da solo il monte Bianco e il monte Rosa); approfondì lo studio dei ghiacciai. – Zanella, Giacomo (Chiampo, Vicenza 1820-Cavazzale, Vicenza 1888) poeta italiano; buon conoscitore di lingue antiche e moderne, tradusse la Bibbia, oltre a vari classici greci e latini, a P.B. Shelley e a H. Heine; 1843, viene ordinato sacerdote dopo aver compiuto gli studi nel seminario vescovile; i suoi sentimenti patriottici gli procurano l'ostilità del governo austriaco che lo fa allontanare dall'insegnamento; 1866, è professore di letteratura italiana all'università di Padova; versi (1868) Storia della letteratura italiana dalla metà del Settecento ai nostri giorni (1880) Astichello (1881, sonetti) 1885, appare la sua ultima raccolta di versi; Paralleli letterari (1885, vari studi di letteratura comparata). [Una delle prose più colorite si riferisce a frate Francesco Maria Lorenzoni da Vicenza.] |
congresso
di Troppau 1820, (Slesia austriaca) i rappresentanti delle maggiori potenze europee
si riuniscono a Troppau (nome tedesco della città cecoslovacca di Opava)
ed in particolare: «segue
da 1811» «segue da 1819» "filellenismo" 1820-30, in vari paesi europei opera questo movimento a sostegno della
lotta d'indipendenza della Grecia dal dominio ottomano; «segue da 1496» |
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