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Papa Pio VII
(1800-23)

direttore generale della polizia dello Stato Pontificio: Jacques Marquet de NorVIns;

1810
Aprile
2
, al matrimonio di Napoleone I e Maria Luigia d'Austria partecipa anche mons. Giuseppe Albani;
[I cardinali che non hanno assistito alla cerimonia religiosa delle nozze, per ordine del papa, sono costretti a rinunciare alla porpora cardinalizia e sono chiamati cardinali neri, quelli che VI hanno assistito sono chiamati cardinali rossi.]

Nello Stato Pontificio comincia a circolare la moneta dell'Impero napoleonico e s'impone l'uso della carta bollata di tipo francese.
In ottemperanza a un "salutare" provvedimento di quattro anni prima, si stabilisce che i cadaveri non vengano più seppelliti sotto il pavimento delle chiese, ma in un cimitero posto fuori le mura cittadine. Tarda è l'esecuzione del decreto (arrêté).
La resistenza alle forme innovatrici va via, via scemando: gli stessi contadini e plebei, che un decennio prima sarebbe stato impossibile condurre a una qualsiasi forma di collaborazione con i rivoluzionari, ora si sottomettono, pur riluttanti, alle coscrizioni obbligatorie; non è raro infatti che uomini di umili origini passino per meriti militari a far parte dell'ufficialità dell'esercito francese.
Il vescovo di Todi (Perugia), Francesco Maria Gazzoli, per aver rifiutato di giurare fedeltà alle "proposizioni" del Concilio Gallicano, viene deportato prima a San Remo e poi a Calvi in Corsica.

Germania

1810-11, grazie alle riforme volute da K.A. von Hardenberg vengono eliminati gli anacronistici poteri feudali degli "Junker" e incrinato il monopolio dei loro terreni produttivi, anche se non vengono assolutamente intaccate né la loro assoluta supremazia nelle alte cariche civili e militari né la loro egemonia politica;
erano membri dell'aristocrazia terriera della Germania situata a est dell'Elba, nei territori che costituivano il nerbo del regno di Prussia;
la base del loro potere era il dominio sul suolo e sui contadini che l'abitavano (Gutsherrschaft) sottoposti all'autorità amministrativa e giudiziaria del signore e costretti ad una serie di prestazioni lavorative gratuite e di limitazioni della libertà che tra il sec. XV e il sec. XVII si aggravarono progressivamente delineando il quadro di un "secondo servaggio" feudale;
anche durate il sec. XVIII la dinastia degli Hohenzollern aveva continuato a riconoscere i privilegi feudali degli "Junker" in cambio del loro inserimento nei quadri della burocrazia e soprattutto dell'esercito.

Cappuccini
[Frati Minori della vita eremitica]

«segue da 1808»
1810, 10 maggio, Bergamo, il Convento di Padri Minori dell'Osservanza creato da san Bernardino da Siena e chiamato della Madonna delle Grazie subisce gli effetti della soppressione napoleonica;
«segue 1837»

ANNO 1810





1810
Unione Elvetica
Confederazione dei diciannove cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

- San Gallo (1803),
- Grigioni (1803),
- Aargau (1803),
- Turgovia (1803),
- Ticino (1803),
- Vaud (1803).

1810
-




1810
IMPERO D'AUSTRIA
 
Francesco I (Firenze 1768-Vienna 1835)
figlio di Leopoldo II e di Maria Luisa di Borbone infanta di Spagna;
1792-1806, imperatore del Sacro Romano Impero (Francesco II);
1804-35, imperatore d'Austria;
Cancelliere:
- Ministro degli Esteri: K. von Metternich (1809-48);
1810
Gennaio
16
, acconsente a dare in moglie a Napoleone I sua figlia Maria Luisa;
Marzo
4
, domenica, Vienna viene svegliata dal rombo dei cannoni che avvisano l'arrivo della delegazione francese, con a capo il mar.llo Louis-Alexandre Berthier, principe di Neufchâtel, che viene ricevuta al palazzo Schwarzenberg, sul Rennweg, alle porte della città, così come previsto dal rigido protocollo stilato dal conte Louis-Philippe de Ségur, Grand Maître des Cérémonies presso la corte di Francia;
[Quarant'anni prima, l'ambasciatore francese, conte Alphonse de Durfort-Boissières, arrivava a Vienna per condurre a Versailles Maria Antonietta.]
6, Vienna, dopo l'arrivo del mar.llo Louis-Alexandre Berthier, con le fedi nuziali e un ritratto dell'imperatore, il conte Peter Johann Floret è costretto a fare la spola tra la corte di Parigi e quella di Vienna con il contratto di matrimonio che lega Maria Luisa all'imperatore dei francesi.
Il matrimonio è deciso per il giorno 11 marzo nella chiesa degli Agostiniani alla Hofburg.
La sua missione viene rallentata da alcune difficoltà avanzate dall'arcivescovo austriaco, il principe Sigismund Hohenwart che ha chiesto (forse su pressione della Kaiserin Maria Ludovica) di prendere visione di quei documenti di dispensa emessi dai tribunali ecclesiastici di Parigi sul divorzio di Napoleone I per valutarne la validità.
In effetti il divorzio religioso di Napoleone I potrebbe essere considerato un atto di sfida nei confronti della Sacra Romana Chiesa (anche perché non ne è stato investito il papa, ma il cardinale Joseph Fesch).
[Inizialmente l'imperatore aveva affidato le pratiche di annullamento del matrimonio con Giuseppina Beauharnais all'abate Jacques-André Émery, un insigne teologo e componente delle Commissions ecclésiastiques, ma lui non aveva voluto occuparsi della faccenda rimanendo fedele a Pio VII e alla Chiesa romana che vedeva minacciata da un nuovo scisma; ai suoi occhi Napoleone I sta per commettere un sacrilegio imitando Enrico VIII.]
Ma l'imperatore, dopo il rifiuto dell'abate, ha chiamato a dirimere la quaestio canonica il cardinale Joseph Fesch che già nel 1804 si era felicemente adoperato per ottenere dal riluttante Pio VII l'autorizzzazione a procedere a un regolare matrimonio religioso fra il Napoleone I e la vedova del visconte di Beauharnais.
Il card. Joseph Fesch ha stabilito che a pronunciarsi sarebbero stati i tribunali ecclesiastici di Parigi, prima quello diocesano e poi quello metropolitano, ben sapendo come si sarebbero espressi. Difatti quei collegi, poco religiosamente, dichiararono nullo il primo matrimonio dell'imperatore in quanto celebrato segretamente in "absence de témoins et du propre curé au mariager", e "privo di consenso positivamente espresso".]
Per dirimere la questione e prevalere sulle minuziose riserve della curia viennese, K. von Metternich ritiene sufficiente che il conte Otto de Meslay, "dinanzi a Dio e alla Chiesa", si dica garante dell'assoluta legalità dei documenti di dispensa emessi dai tribunali ecclesiastici di Parigi in onore di Napoleone I.
Alla corte viennese, mentre K. von Metternich e Francesco I stanno per decidere sulle modalità delle cerimonie nuziali e sull'ammontare della dote, Maria Luisa nei suoi incontri con l'ambasciatore francese Otto de Meslay soddisfa le sue curiosità sull'ambiente parigino che l'attende.
Alla fine, dopo vari incontri e non pochi contrasti, si decide:
- per le cerimonie, di rispolverare il protocollo del 1769 con cui si erano celebrate le nozze di Maria Antonietta;
- per la dote, che Maria Luisa avrà 400.000 franchi francesi e una più cospicua rendita annua; porterà inoltre con sé gioielli per un valore di 421.000 franchi, abiti e biancheria per altre svariate migliaia di franchi.
Come da disposizioni impartitegli, il mar.llo Louis-Alexandre Berthier informa Francesco I che alla nuova corte di Parigi Maria Luisa avrà le dame più nobili di Francia con a capo la duchessa Louise di Montebello, vedova del mar.llo guascone Jean Lannes; per rendere meno duro il distacco dalla corte viennese, gli viene permesso di portare con sé la b.ssa Teresa Bretfeld di Kronenburg, moglie del conte Lazansky di Bukova.
Il primo figlio maschio erediterà il nome di "Re di Roma" (una prerogativa dei soli imperatori austriaci sin dal 1273 e fino al 1805, persa proprio a causa del còrso).
8, come stabilito dal protocollo, il mar.llo Louis-Alexandre Berthier, torna nel salone delle cerimonie della Hofburg per chiedere ufficialmente la mano dell'arciduchessa alla presenza dell'intera famiglia imperiale, del governo e del corpo doiplomatico: Maria Luisa arriva per ultima nella sala del trono con a fianco la c.ssa Lazansky e con un seguito di sei dame di corte.
Il conte Pierre de Montesquiou-Fezensac, un capitano degli ussari della Guardia, si avvicina all'arciduchessa e le porge un astuccio tempestato di diamaanti contenente un medaglione con il ritratto di Napoleone I.
Per tre sere consecutive la corte di Vienna è in festa.
11, a migliaia i viennesi accorrono nella piazza del palazzo imperiale in cui si celebra il matrimonio per procura della loro arciduchessa con l'imperatore dei francesi e re d'Italia; la funzione religiosa, breve e priva di emozioni, si svolge nell'Augustinerkirche;
13, Maria Luisa lascia Vienna (il mar.llo Louis-Alexandre Berthier è già partito per precederla a Braunau am Inn (graziosa cittadina austriaca, da qualche tempo passata sotto il dominio della corona bavarese) dove avverrrà la separazione ufficiale dalla corte viennese e l'entrata in quella francese); verso sera, a Saint-Pölten, presso Vienna, l'arciduchessa si congeda dal padre e dallo zio, l'arciduca Carlo; spetta al principe Franz Trauttmansdorff il compito di condurla sana e salva a Braunau am Inn; fanno parte infine della comitiva la c.ssa Lazansky, il consigliere Joseph Hudelist e il barone de Löhr, maestro di cerimonie;
16, il corteo di Maria Luisa varca i confini della Confederazione del Reno diretto a Braunau am Inn dove Maria Luisa viene accolta da una folla acclamante;
17, lasciata Braunau am Inn, la comitiva raggiunge Monaco, quindi Stoccarda, Karlsruhe, Strasburgo… l'arrivo a Soissons è previsto per il giorno 22; a Compiègne, dove l'imperatore, assieme alla famiglia imperiale, sarà a ricevere la sposa, il giorno il 28.


Albero genealogico
 

1810
PROVINCE ILLIRICHE
[1809-1813]

[entità amministrativa sotto il controllo francese]

SLOVENIA
1810
-
ISTRIA
1810
-
CROAZIA [a sud della Sava]
1810
-
DALMAZIA [strappata agli Absburgo nel 1808.]
1810
-


1810
CONFEDERAZIONE DEL RENO
("Stati nazionali del Reno")
1806 12 luglio - 1813
[È soprattutto un'alleanza militare.]
Regni (4)
Regno di Prussia
Federico Guglielmo III (Potsdam 1770-Berlino 1840)
figlio di Federico Guglielmo II e di Federica Luisa di Assia-Darmstadt;
1793, sposa Luisa di Mecklemburg-Strelitz (1776-1810);
1797-1840, re di Prussia;
1807-13, abolizione della servitù ereditaria della gleba;
1810
muore la moglie;
Albero genealogico
 
Regno di Baviera
Maximilian I Joseph (Schwetzingen, Mannheim 1756 - Schloss Nymphenburg, München 1825)
figlio del principe palatino Friedrich Michael e di Maria Franziska von Sulzbach, sua cugina;
1795-1799, duca di Pfalz-Zweibrücken,
1799-1805, conte palatino di Zweibrücken-Birkenfeld-Bischweiler,
principe elettore di Baviera [Maximilian IV Joseph]
1805-1825, conte palatino del Reno, duca di Baviera, re di Baviera [Maximilian I Joseph]
- Primo Ministro: M. de Garnerin von Montgelas (1799-1817);
1810
già schierato con la Francia rivoluzionaria dal 1801, come membro della lega renana dal 1806 ha ingrandito ulteriormente il territorio del nuovo regno con zone della Franconia e della Svevia e con tutto il Tirolo, che Napoleone ha tolto agli Absburgo;
Albero genealogico
 
Regno di Hannover
vedi Gran Bretagna IRLANDA e Hannover  
 
Regno di Sassonia

Federico Augusto I (Dresda 1750-1827)
figlio di Federico Cristiano e di Antonietta di Baviera;
1763-1806, principe elettore di Sassonia (Federico Augusto III il Giusto)
1806-13, re di Sassonia;
1807-13, duca di Varsavia;
1810
in seguito alla pace di Tilsit (1807), ha ottenuto da Napoleoneanche il granducato di Varsavia creato con le province tolte alla Prussia (Masovia, Cuiavia, Posnania e parte della Piccola Polonia);
con la pace di Schönbunn (1809) ha poi inglobato anche alcuni territori ceduti dall'Austria (Cracovia, Galizia occidentale, Lublino).
Nel granducato è stato introdotto il codice napoleonico e i contadini sono stati emancipati dalla servitù personale.
1815-27, re di Sassonia;

Albero genealogico
 
Regno di Württemberg 
Friedrich I (Treptow 1754 - Stuttgart 1816)
figlio del duca Friedrich II Eugen e della marchesa Friederike von Brandenburg-Schwedt;
1803-1805, principe elettore di Württemberg;
1805-1816, re di Württemberg;
1806
-
Albero genealogico
 
Granducati (5)
Granducato di Assia
Ludwig X (Prenzlau 1753 - Darmstadt 1830)
figlio del langravio Ludwig IX e della pfgfn Karoline von Zweibrücken-Birkenfeld;
1790-1806, langravio di Hesse-Darmstadt;
1806-16, granduca di Hesse;
1810
-
Albero genealogico
 
Granducato di Baden

Karl Friedrich (Karlsruhe 1728 - Karlsruhe 1811)
figlio del pr. eredit. Friedrich di Baden e della p.ssa Anna Charlotte Amalie von Nassau-Dietz-Orange;
1738-71, margravio di Baden-Durlach;
1771-1806, margravio di Baden;
1803-11, principe elettore di Baden;
1806-11, granduca di Baden;
1810
-

Albero genealogico
 
Granducato di Berg
Granducato di Kleve
Granducato di ?
Ducati (13)
Ducato di Braunschweig
Ducato di Holstein-Sonderburg-Beck
Friedrich (Königsberg 1757 - Wellinsgbüttel 1816) figlio di Karl Anton e della burgr. e c.ssa Friederike zu Dohna-Leistenau;
1775-1816, duca di Holstein-Sonderburg-Beck;
1810
-
Albero genealogico
 
Ducato di Lauenburg
Ducato di Limburgo
Ducato di Nassau
Friedrich August (Usingen 1738 - Biebrich 1816) figlio del principe Karl von Nassau-Usingen e della p.ssa Christiane Wilhelmine di Saxe-Eisenach;
1806-16, duca di Nassau;
1810
-
Albero genealogico
 
Ducato di Oldenburg
Wilhelm (Eutin 1754 - castello di Plön 1823)
figlio del duca Friedrich August di Holstein-Gottorp e della langravina Ulrika Friederike Wilhelmine di Hesse-Kassel;
1785-1810 + 1814-23, duca di Oldenburg;
[disabile mentale dal 1785, il ducato è amministrato dal cugino Pietro]
1810
-
Albero genealogico
 
Ducato di Sassonia-Coburgo-Saalfeld
Ernst I (Coburg 1784 - Gotha 1844)
figlio del duca Franz e della c.ssa Auguste Reuss zu Ebersdorf;
1806-26, duca di Sassonia-Coburgo-Saalfeld;
1810
-
Albero genealogico
 
Ducato di Sassonia-Gotha-Altenburg
Friedrich IV (Gotha 1774 - Gotha 1825)
figlio del duca Ernst II e della p.ssa Luise Charlotte von Sachsen-Meiningen;
1804-25, duca di Sassonia-Altenburg;
1810
-
Albero genealogico
 
Ducato di Sassonia-Hildburghausen
Friedrich (Hildburghausen 1763 - Jagdhaus Hummelshain vicino Altenburg 1834)
figlio del duca Ernst Friedrich III e della p.ssa Ernestine von Sachsen-Weimar-Eisenach;
1780-1826, duca di Sassonia-Hildburghausen;
1810
-
Albero genealogico
 
Ducato di Sassonia-Meiningen
Bernhard II (Meiningen 1800 - Meiningen 1882)
figlio del duca Georg I e della p.ssa Luise Eleonore zu Hohenlohe-Langenburg;
1803-66, duca di Sassonia-Meiningen;
1815
-
Albero genealogico
 
Ducato di Sassonia-Weimar-Eisenach

Karl August (Weimar 1757 - Graditz 1828)
figlio del duca Ernst August II e della d.ssa Anna Amalie von Braunschweig-Wolfenbüttel;
1758-1815, duca di Sassonia-Weimar-Eisenach;
1810
-

Albero genealogico
 
Principati (17)
Principato di Assia-Homburg

Friedrich V (Homburg 1748 - Homburg 1820)
figlio del principe Friedrich IV e della c.ssa Ulrike Luise zu Solms-Braunfels;
1751-1820, principe di Assia-Homburg;
1810
-

Albero genealogico
 
Principato di Hohenzollern-Hechingen

Hermann (Lockenhaus, Burgenland 1751 - Schloß Hechingen 1810)
figlio di Franz Xaver, e della c.ssa Anna van Hoensbroech;
1798-1810, principe di Hohenzollern-Hechingen;
1810
-


Albero genealogico
 

Friedrich (Namur 1776 - Schloß Lindich 1838)
figlio del Reichsfürst Hermann e della p.ssa Maximiliane de Gavre;
1810-38, principe di Hohenzollern-Hechingen;
1810
-


Albero genealogico
 
Principato di Hohenzollern-Sigmaringen
Anton Alois (Sigmaringen 1762 - Sigmaringen 1831)
figlio del principe Karl Friedrich e della c.ssa Johanna von Hohenzollern-Berg;
1785-1831, principe di Hohenzollern-Sigmaringen;
1810
-
Albero genealogico
 
Principato di Liechtenstein
Johann I (Wien 1760 - Wien 1836)
figlio del principe Franz Joseph I e della c.ssa Marie Leopoldine von Sternberg;
1805-36, principe von und zu Liechtenstein;
1810
-
Albero genealogico
 
Principato di Lippe
Leopold II (Detmold 1796 - Detmold 1851)
figlio del principe Leopold I e della p.ssa Pauline Christine von Anhalt-Bernburg;
1809-51, principe di Lippe-Detmol;
1810
-
Albero genealogico
 
Principato di Reuss-Greiz
Heinrich XIII (Greiz 1747 - Greiz 1817)
figlio del principe Heinrich XI e della c.ssa Konradine Reuss zu Köstritz;
1800-17, principe di Reuss-Greiz;
1810
-
Albero genealogico
 
Principato di Reuss-Schleiz
Heinrich XLII (Löhma 1752 - Schleiz 17.4.1818)
figlio del conte Heinrich XII e della c.ssa Christine zu Erbach-Schönberg;
1806-18, principe di Reuss-Schleiz;
1810
-
Albero genealogico
 
Principato Schaumburg-Lippe
Georg (Bückeburg 1784 - Bückeburg 1860)
figlio del conte Philipp II e della langravina Juliane von Hessen-Philippsthal;
1806-60, principe di Schaumburg-Lippe;
1810
-
Albero genealogico
 
Principato di Schwarzburg-Rudolstadt
Friedrich Günther I (Rudolstadt 1793 - Schloss Heidecksburg 1867)
figlio del principe Ludwig Friedrich II e della ldgvne Karoline di Hesse-Homburg;
1807-67, principe di Schwarzburg-Rudolstadt;
1810
-
Albero genealogico
 
Principato di Schwarzburg-Sondershausen
Günther Friedrich Karl I (Sondershausen 1760 - Schloss an der Possen, vicino a Sondershausen 1837)
figlio del principe Christian Günther III e della p.ssa Charlotte Wilhelmine di Anhalt-Bernburg;
1794-35, principe di Schwarzburg-Sondershausen;
1810
-
Albero genealogico
 
Principato di Waldeck e Pyrmont
Città libere e anseatiche
Brema
Amburgo
Lubecca







1810
IMPERO OTTOMANO

Mahmud II

Albero genealogico

(Istanbul, 20 luglio 1785 – Istanbul, 1 luglio 1839)
figlio del sultano Abdul Hamid I e di una francese,
fratello di Mustafa IV;
1808-39, XXX sultano;

1810
-
SERBIA
1810
Karadjordje Petrovic (noto col suo nome turco di Karagheorghi o Giorgio [il Nero]) riesce a conseguire una parziale autonomia per il suo paese, ma una autonomia limitata alla sola Serbia settentrionale senza la provincia di Nis.
Ma cominciano subito le lotte intestine e mentre Karagheorghi cerca la protezione dell'Austria-Ungheria un'altra fazione si appoggia invece alla Russia.





1810
RUSSIA
Alessandro I Romanov
Albero genealogico

(Pietroburgo 1777 - Taganrog 1825)
figlio di Paolo I e di Maria Fëdorovna;
1801-25, zar di Russia;
1810
-



Ministro degli Esteri
-
1810
con la firma della pace tra Francia e Russia, la Persia si trova abbandonata ad affrontare la Russia da sola.







1810
FRANCIA
 
I IMPERO
[Costituzione dell'anno XII]
(1804 18 mag - 6 apr 1814)
Senato
Germain Garnier
(1809 1° lug - 1° lug 1811)
Corpo legislativo
-
 
Imperatore
Napoleone I
(1804 18 mag - 6 apr 1814)
Affari Esteri
J.-B. de Champagny
conte di Nompère
(1807 9 ago - 17 apr 1811)
Interno
J.-P. Bachasson
conte de Montalivet
(1809 1° ott - 1° apr 1814)
Pubblica Istruzione
Grand maître de l'Université
J.-P. Louis de Fontanes
(1808 17 mar - 16 feb 1815)
Guardasigilli
C.-A. Régnier
duca di Massa
(1802 14 set - 13 giu 1813)
Finanze
M.-M.-Ch. Gaudin
duca di Gaeta
(1799 10 nov - 30 mar 1814)
Tesoro
N.-F. Mollien
(1806 - 1814)
Guerra
H.-J. Clarke
(1807 19 ago - 1° apr 1814)

1810
Gennaio
in un consiglio di Stato viene ridotto il numero delle probabili nuove spose per l'imperatore dei francesi; tutti sono concordi nell'escludere le candidate francesi per cui si dovrà scegliere tra le candidate d'Austria, Russia e Sassonia; CH.-M. de Talleyrand-Périgord è favorevole a un'austriaca, J. Murat ad una russa; alla fine restano due nomi:
Maria Luisa d'Austria e Anna di Russia;
a Vienna e in tutta Europa non si fa che parlare del nuovo matrimonio di Napoleone I;

Febbraio
6
, Eugenio de Beauharnais si presenta all'ambasciatore austriaco Karl Schwarzenber al quale affida l'incarico di riferire alla corte viennese che Napoleone I è pronto a chiedere la mano di Maria Luisa come risulta dall'atto di matrimonio, già bell'e stilato, che porta con sé;
16, Francesco I firma il contratto di matrimonio già pronto arrivato da Parigi; Maria Luisa apprenderà dai giornali ciò che la corte di Vienna ha scelto per lei.
17
, Roma è annessa all'impero francese;
20, Mantova, il tirolese A. Hofer viene fucilato.

Marzo
6
, il mar.llo Louis-Alexandre Berthier, principe di Neufchâtel, si reca a Vienna a portare le fedi nuziali e un ritratto dell'imperatore;
[Paolina intanto calma i bollori dell'imperatore sospingendogli tra le braccia Christine Ghillini de Mathis, una giovane biondina damigella piemontese…]
16
, Napoleone I ingiunge all'Olanda di cedere alcuni territori a sud del Reno, come il Brabante, la Zelanda e la Gheldria; impone inoltre agli olandesi di subire in silenzio l'occupazione di diciottomila soldati francesi da dislocare nelle principali località costiere del paese;
… arrivo di Maria Luisa d'Asburgo-Este da Braunau am Inn :::
27, sotto un temporale il corteo giunge finalmente alle porte di Soissons, nel Villaggio di Courcelles-sur-Vesle; qui, contro ogni protocollo, ad attenderla è lo stesso Napoleone I che sale subito nella carrozza della giovane sposa, che così arriva a Compiègne con un notevole ritardo;
31
, Maria Luisa deve subire le riverenze di circostanza dei cortigiani fra i quali si distinguono alcuni dei più solenni nomi dell'aristocrazia italiana: principessa Trivulzio, duchessa Litta, contessa Porro e poi i Visconti e i Confalonieri;

Aprile
, l'arcicancelliere Cambacérès (considerato l'uomo più fine ed elegante dell'Impero) celebra il rito civile a cui assistono soltanto poche decine di persone; agli sposi tocca soltanto apporre la firma sul registro degli Actes de mariage;
4, Napoleone I sposa Maria Luisa d'Asburgo, figlia dell'imperatore d'Austria Francesco I;
il prefetto della polizia parigina, Louis-Nicolas Dubois, ex procuratore del Parlamento e pupillo del ministro Fouché, testimonia l'ira di Napoleone I nel vedere che dei 28 cardinali invitati alla cerimonia religiosa, i più eminenti della curia romana, ne sono arrivati solo 11; lo stesso prefetto riceve l'ordine di trarre in arresto i cardinali ribelli [da ora "cardinali neri", perché privati delle prebende e spogliati della porpora], a cominciare dal card. Ettore Consalvi e Bartolomeo Pacca.
27, un imponente corteo (120 persone, 35 vetture e 100 cavalli) si avvia da Compiègne alla volta delle Fiandre;

Maggio
nell'ultima settimana Napoleone I e Maria Luisa tornano a Parigi;

Giugno
, Parigi, la coppia imperiale viene accolta da una festa senza pari all'Hôtel de Ville ;

Luglio
, domenica, Parigi, durante un festino offerto dall'ambasciatore austriaco Schwarzenberg nella sua magione della Chaussée d'Antin (elegante dimora settecentesca appartenuta a Madame de Montesson, vedova del duca d'Orléans) scoppia un incendio;
[Tra i diversi morti nella tragedia: la p.ssa di Legen e Pauline, la moglie 35enne di Schwarzenberg; tra i feriti gravi l'ambasciatore russo principe Aleksej Kurakin; numerose le vittime.]
dopo il grave incidente l'imperatrice Maria Luisa prende finalmente possesso dei suoi appartamenti nel Palais des Tuileries; dall'alto della sua nobiltà di sangue Maria Luisa non può non notare le gaffes dei membri della sua corte, tra cui François-Joseph Lefebvre, duca di Danzica, il gen. Pierre-François Augereau, il mar.llo Jean-Antoine Gros; a nulla è servita l'idea dell'imperatore di mischiare ai parvenus alcuni antichi nomi della nobiltà parigina che hanno fortunosamente evitato la ghigliottina: Montmorency, Montesquiou, La Rochefoucauld, Noailles, Narbonne, tutti adesso con una carica o una croce d'onore.
Per addolcire la malcelata stizza di Maria Luisa ma anche per sorvegliarla durante tutto il tempo della giornata, l'imperatore le assegna un servizio d'onore cui fanno parte il conte Claude de Beauharnais, il principe Checco Aldobrandini (cognato di Paolina), Louis de Seyssel, conte d'Aix, maestro di cerimonie; a questi si aggiungono 24 dame di palazzo (fra cui Dorothée di Périgord, la consorte di Talleyrand) 12 ciambellani, 4 scudieri e due cappellani per i riti sacri. Su tutti costoro esercita un forte potere Louise de Montebello, dama d'onore.
6, il fratello Luigi gli comunica di aver lasciato il trono d'Olanda disapprovando la politica del Blocco continentale; ha abdicato a favore dei figli cedendo la reggenza alla moglie Ortensia ed è fuggito in territorio boemo;
9, viene destituito Luigi Bonaparte e il regno d'Olanda aggregato all'impero;
l'imperatore invia ad Amsterdam Charles-François Lebrun, duca di Piacenza, con l'incarico di semplice luogotenente generale, proponendosi di governare egli stesso i nuovi territori annessi alla corona imperiale e nominando reggente la consorte Maria Luisa;
con il pretesto che alcuni malori di cui ultimamente soffre sono causati dall'aria di Parigi, Maria Luisa da un giorno all'altro decide di trasferirsi nel castello di Fontainebleau; la signora è incinta e la nascita è prevista per la primavera prossima…

Agosto
crisi di governo a le Tuileries; secondo la «Gazette de France» J. Fouché, duca d'Otranto, viene destituito da ministro della polizia per aver intrecciato illecite relazioni diplomatiche con il conte Richard Colley Wellesley, general governor dell'India e fratello del duca di Wellington; in suo luogo è salito Jean-René Savary, il duca di Rovigo; nessuna punizione viene inflitta a J. Fouché (l'imperatore lo teme perché possiede prove compromettenti sull'esecuzione del duca d'Enghien);
un altro problema riguarda il mar.llo Bernadotte, principe di Pontecorvo e marito di Désirée Clary (una delle ex amanti dell'imperatore), che accettando la corona di Svezia si è messo in aperta sfida con Napoleone I;
21, Bernadotte viene eletto principe ereditario di Svezia;

Settembre
Spagna, A. Wellesley (ora visconte di Wellington) si scontra con le truppe di rinforzo del gen. A. Masséna sulle alture di Bussaco ottenendo una nuova vittoria che spinge i francesi a ripiegare a Salamanca e a Zamora;

Ottobre
i coniugi imperiali sono a Fontainebleau per una battuta di caccia;

Novembre
13
, le città anseatiche condividono la sorte dell'Olanda;
intanto la corte ritorna a le Tuileries dove, fino alla fine dell'anno, in pratica si annoia in attesa del parto che avverrà in primavera;

Dicembre
31
, Alessandro I rompe il blocco continentale;





1810

Luigi Filippo d'Orléans

Albero genealogico
(Parigi 1773 - Claremont, Londra 1850)
primogenito di Luigi Filippo Giuseppe duca di Orléans e di Luisa Maria Adelaide di Borbone Penthiève;
1785-93, duca di Chartres;
1793-1830, duca di Orléans;
1807-30, duca di Montpensier;
dal 1809 risiede a Palermo dove ha sposato Maria Amalia, figlia di re Ferdinando IV di Napoli;


1830-48, re dei francesi;

Louis-Stanislas-Xavier

Albero genealogico

(Versailles 1755 - Parigi 1824)
fratello minore di Louis XVI;
1755-1795, conte di Provenza;
dal 1800 è svanita l'illusione di ottenere la restituzione dei suoi diritti sovrani da N. Bonaparte;


1815-24, re di Francia (Louis XVIII);

Carlo Filippo

Albero genealogico

(Versailles 1757 - Gorizia 1836)
fratello minore di Louis XVI e di Louis XVIII;
1757-1824, conte d'Artois;
dal 1794 risiede in Inghilterra;


1824-30, re di Francia (Carlo X);






1810
REGNO di GRAN BRETAGNA e Irlanda
Giorgio III
Albero genealogico
(Londra 1738-Windsor 1820)
figlio di Federico Luigi principe di Galles e di Augusta di Sassonia-Gotha;
1751-60, duca di Brunswick-Lüneburg (Giorgio);
1760-1820, elettore di Hannover;
1760-1815, re di Gran Bretagna e Irlanda;
- colpito da gravi disturbi mentali sin dal 1788;
1810
la malattia del re subisce un ulteriore peggioramento ed egli, anche in seguito alla morte prematura della figlia Amalia, perde completamente la ragione;


1814-20, re di Hannover;

Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
S. Perceval Tory
(1809 4 ott - 12 mag 1812)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
S. Perceval
(1807 26 mar - 12 mag 1812)
Segretari di Stato
Affari Esteri e Commonwealth
R. Colley
marchese di Wellesley
(1809 - 1812)
Affari Interni
-
Giustizia
-
Ministro della Guerra
R. Banks Jenkinson
conte di Liverpool
(1809 - 1812)
 
1810
-


1810
-




1810
Ernesto Augusto
Albero genealogico
(Londra 1771 - Hannover 1851)
quintogenito di re Giorgio III d'Inghilterra e di Carlotta Sofia di Mecklenburg-Strelitz;
1799-51, duca di Cumberland;
nella camera dei lord è estremamente impopolare;


1837-51, re di Hannover;

1810
-


1810
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Federico VI
Albero genealogico

(Copenaghen 1768 - 1839)
figlio di Cristiano VII e di Caterina Matilde d'Inghilterra;
1784-1808, reggente al trono di Danimarca e Norvegia;
1808-39, re di Danimarca;
1808-14, re di Norvegia;
1810
dal 1801 alleato di N. Bonaparte;





1810
[dal 1804 nello Schleswig-Holstein i contadini sono emancipati dalla servitù della gleba.]

NORVEGIA

1810
-

ISLANDA

1810
-


1810
REGNO di SVEZIA
Carlo XIII
Albero genealogico

(Stoccolma 1748 - 1818)
fratello di Gustavo III;
1792-96, reggente per il nipote Gustavo IV Adolfo;
1809-18, re di Svezia;
1810
adotta come suo successore il maresciallo francese Ch.J. Bernadotte designato dal Riksdag;
il 47enne mar.llo Bernadotte, principe di Pontecorvo, che da tempo gode di una larga popolarità scandinava, accetta la corona senza esitare e perfino abbracciando il luteranesimo che in Svezia è la religione di Stato; così facendo si mette in aperta sfida con Napoleone I;


1814-18,re di Norvegia;

Carlo XIV
Albero genealogico

(Pau 1763 - Stoccolma 1844)
[Charles-Jean-Baptiste-Jules Bernadotte, adottato da Carlo XIII]
1794, giunge al grado di generale di divisione, dopo essersi arruolato giovanissimo nell'esercito di Louis XVI;
1797, dopo aver combattuto sul Reno e nella Germania del Nord, partecipa a fianco di N. Bonaparte alle ultime fasi della campagna d'Italia;
1796, nominato ambasciatore a Vienna dopo la pace di Campoformio;
1798, aprile, deve lasciare la sede viennese in seguito a un incidente diplomatico; di ritorno a Parigi sposa Désirée Clary, un tempo amata da Napoleone, mentre i legami con la famiglia Bonaparte si rafforzano con le nozze della sorella Julie con Giuseppe, il futuro re di Spagna;
1804, pur non avendo avuto parte nel colpo di stato di brumaio, aderisce al regime napoleonico avendone il titolo di maresciallo di Francia;
1805-07, comanda un corpo d'armata;
1806, riceve il titolo di principe di Pontecorvo;
1809, comanda un corpo d'armata;
1810
la dieta svedese (Riksdag) nell'intento di far cosa grata a Napoleone I lo designa alla successione del vecchio re Carlo XIII rimasto privo di eredi; egli si reca subito a Stoccolma dove assume di fatto la direzione della politica svedese e, benché obbligato a dichiarare guerra alla Gran Bretagna, mostra ben presto di anteporre gli interessi del paese adottivo a quelli dell'impero francese;



1818-44, re di Svezia e Norvegia;

1810
-





1810
REGNO di PORTOGALLO 
Maria I di Braganza
Albero genealogico
(Lisbona 1734-Rio de Janeiro 1816)
figlia di Giuseppe I e di Maria Vittoria;
1777-1816, regina di Portogallo;
vedova dal 1786 dello zio "re consorte" Pietro III, e folle dal 1790-91, vive in Brasile.


don Juan
Albero genealogico

(Lisbona 1769 - 1826)
figlio di Pietro III e di sua nipote la regina Maria I;
1792-1807, reggente il trono di Portogallo;
[in seguito alla follia della madre]
1807-26, principe del Brasile;
1810
dichiarato decaduto da Napoleone, poichè indotto dall'alleanza con l'Inghilterra a entrare nelle coalizioni antifrancesi, nel 1807 ha dovuto riparare in Brasile che ha elevato allo statuto di regno




1816-26, re di Portogallo (Giovanni VI il Clemente);


1810
-

a



1810
REGNO di SPAGNA
Ferdinando VII
Albero genealogico
(San Ildefonso, Segovia - Madrid 1833)
figlio di Carlo Iv e di Maria Luisa di Parma;
1808, re di Spagna;
1810
dal 1808 è tenuto confinato in Francia da Napoleone I ;


1814-33, re di Spagna;




Giuseppe Bonaparte
Albero genealogico
(Corte, Corsica 1768-Firenze 1844) fratello maggiore di Napoleone; dal 1794 sposato con Julie Clary;
1806-08, re di Napoli e di Sicilia;
1808-13, re di Spagna;
1810
è più volte costretto ad abbandonare la capitale per i rovesci militari;

Primo Ministro
-

1810
-









1810
REGNO d'ITALIA
[1805 18 mar - 26 apr 1814]
 
 
1810
Aprile
nel Regno d'Italia viene istituita la camera dei conti;



1810
SAVOIA- REGNO DI SARDEGNA
Vittorio Emanuele I
Albero genealogico
(Torino 1759 - Moncalieri 1824)
figlio quartogenito di Vittorio Amedeo III di Savoia e di Maria Antonia Ferdinanda di Borbone-Spagna;
?-1796, duca d'Aosta;
1792, marchese di Rivoli;
1792-93, combatte nella campagna contro i francesi;
1793, marchese di Pianezza;
1796-99, dopo la pace di Parigi si ritira con la famiglia reale in Sardegna;
1802-21, re di Sardegna e duca di Savoia;
salito al trono dopo l'abdicazione del fratello;




1810
dal 1805 è in Sardegna;

 

1810
REPUBBLICA LIGURE
[dal 1802]

1810
dal 1805 è annessa alla Francia;

 

 

1810
ducato di Parma e Piacenza
1810
Parma, occupata dai francesi dal 1802, è annessa alla Francia dal 1808;



1810
Granducato di Toscana
Ferdinando III di Lorena
Albero genealogico
(Firenze 1769-1824)
secondogenito di Pietro Leopoldo (Leopoldo II ) e di Maria Ludovica di Borbone-Spagna;
1790-1801, granduca di Toscana;
1801-14, granduca di Würzburg;
nel 1801 è stato spodestato per effetto del trattato di Aranjuez che ha assegnato la Toscana a Ludovico di Borbone col titolo di re di Etruria mentre egli ha ottenuto in compenso il granducato di Würzburg;

1814-24, granduca di Toscana;

 

Ludovico II
Albero genealogico
(Parma 1799 - Nizza 1883)
figlio di Ludovico I e di Maria Luisa di Borbone-Spagna;
1803-07, re d'Etruria;
sotto la tutela della madre;


1824-47, duca di Lucca (Carlo Ludovico);
1847-49, duca di Parma e Piacenza (Carlo II Ludovico)

 

 
1810
-

 

1810
Principato di Lucca
Elisa Bonaparte
Albero genealogico

(?-?)
figlia di e di;
1805-14, principessa di Lucca;

 

1810
-



1810
REGNO DI NAPOLI
Joachim Murat
-

(La Bastide-Fortunière, Lot 1767 - Pizzo, Catanzaro 1815)
dodicesimo figlio di un albergatore;
sposato dal 1799 con Carolina Bonaparte, sorella di Napoleone;
1808-15, re di Napoli;


1806-15 – Napoli è occupata dai francesi


1810
il brigantaggio viene debellato grazie agli spietati metodi repressivi del generale Manhès;
Settembre
l'insuccesso del tentativo di sbarco al di là dello stretto aggrava la tensione tra Murat e l'imperatore;
 
1810
REGNO DI SICILIA
Ferdinando IV
Albero genealogico

(Napoli 1751 - 1825)
figlio di Carlo III re di Spagna e di Maria Amalia di Sassonia;
sposato dal 1768 con Maria Carolina d'Absburgo (1752-1814);
1759-99, 1799-1806, 1815-16, re di Napoli;
[primo ministro e ministro degli esteri: J.F.E. Acton (1789-1811); dal 1775 Maria Carolina d'Absburgo è entrata nel consiglio di stato]
1759-1816, re di Sicilia (Ferdinando III);
[viceré: arcivescovo Lopez y Royo (1795-?)]

– l'isola, dal 1806 divenuta per la seconda volta rifugio della corte borbonica, è difesa dagli inglesi –

1816-25, re delle Due Sicilie (Ferdinando I di Borbone);

1810
Un gruppo di uomini dalle convinzioni spiccatamente liberali, il principe di Belmonte, il principe di Castelnuovo e l'abate Balsamo, cercano di mutare i destini dell'isola.
Febbraio
15
, Palermo, alla richiesta avanzata dal re di un donativo annuo di onze 300.000, determinata dall'urgenza di fronteggiare le crescenti spese, il Parlamento, nonostante gli intrighi della regina, ne accorda soltanto 150.000 come donativo ordinario e due donativi straordinari di 250.000 annuali durante quattro anni, per la nascita dell'erede e di 25.000 ducati annuali per la regina; approva inoltre un nuovo piano di tassazione, presentato dal principe di Castelnuovo e dall'abate Balsamo che sostituisce al sistema farraginoso esistente un'imposta unica su alcuni consumi e sul valore dei beni, stabilito da un nuovo catasto.
La regina, che non intende consentire alla riforma, accetta poi la decisione del Parlamento solo per l'intromissione del principe di Belmonte, riservandosi però di decidere sulla ripartizione della nuova imposta.






BRITISH NORTH AMERICA
[Nord America Britannico]
Governatore generale
James H. Craig
(1807 - 1811)
-
-

1810
-

Costa settentrionale dell'Oceano Pacifico (territorio corrispondente più o meno alla futura British Columbia – il cui confine meridionale sarà in seguito fissato dal trattato dell'Oregon (1846) – e ai futuri stati americani di Washington e Oregon: già nella prima decade del sec. XIX, quando gli animali da pelliccia cominciano a scarseggiare, gli esploratori e i commercianti della Hudson's Bay Company muovono in direzione delle Montagne Rocciose, verso quella regione più nota come New Caledonia.
[Per quanto riguarda la costa, numerose sono state le spedizioni esplorative del periodo a cavallo tra 1700 e 1800 condotte soprattutto da scienziati per motivi a un tempo scientifici, politici ed economici. Tra di loro:
. James Cook (1728-1779), un veterano della guerra dei Sette Anni (1751-63) in Nord America, che su invito della Hudson's Bay Company e per conto del governo britannico ha percorso le coste dell'Oceano Pacifico settentrionale (in futuro divise tra lo stato americano dell'Alaska e la provincia canadese della British Columbia, alla ricerca del passaggio a nord-ovest.]
Lo stesso anno arriva a Nootka Sound la Pacific Fur Company, una compagnia sussidiaria dell'American Fur Company qui già arrivata due anni prima, entrambe controllate da John Jacob Astor (1763-1848), un imprenditore di New York di origine tedesca.

Per quanto riguarda l'uso della lingua nel Nord America Britannico, mentre il bacino d'utenza del gaelico (irlandese o scozzese) diminuisce sempre più, la lingua francese, subisce l'attrazione e la contaminazione della lingua inglese, che è ormai la lingua prevalente del commercio, della burocrazia e della giustizia.
[Si pensi ad esempio all'espressione legale britannica assault and battery, indicante il passaggio a vie di fatto, tradotta tranquillamente nel francese assaut et batterie).]
Fin dagli anni 1810 intellettuali quali Bibaud e Jacques Viger (1787-1858), noto tra l'altro per essere stato il primo sindaco di Montrèal, mettono in guardia contro i neologismi e soprattutto contro la corruzione del lessico e della sintassi in parte causati da traduzioni affrettate delle normative ufficiali.

Immigrazione (stimata) nel periodo 1800-1810
- Canada
2.300.000
- Stati Uniti
70.000
[Robert F. Harney, Dalla frontiera alle Little Italies, Gli italiani in Canada 1800-1945, Bonacci Editore Roma, 1984.]

 


PROVINCIA DEL CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).]
BASSO CANADA [o Canada Est]
Governatore della provincia
James H. Craig
(1807 - 1811)

1810
-

 

 

ALTO CANADA [o Canada Ovest]
Governatore della provincia
Francis Gore
(1806 - 1817)

1810
-

 

TERRANOVA
Governatore della provincia
John T. Duckworth
(1810 - 1812)

1810
-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
Governatore della provincia
Joseph F.W. Des Barres
(1804 - 1812)

1810
-

 

NEW BRUNSWICK
Governatore della provincia
Martin Hunter
(1809 - 1811)

1810
-

 

NOVA SCOTIA
Governatore della provincia
George Prevost
(1809 - 1811)

1810
-

 

ISOLA DI CAPO BRETONE
Governatore della provincia
Nicolas Nepean
(1807 - 1812)

1810
-

 


UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
J. Madison [4°]
(1809 4 mar - 4 mar 1817) [repubblicano]
Vicepresidente
-
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
John Marshall
(1801 31 gen - 6 lug 1835)
[federalista]

1810
Gennaio
-

Agosto
Napoleone annuncia la revoca dei suoi decreti nei confronti del commercio americano.
Invecce di aspettare per vedere se si tratta di un vero mutamento di politica – il che non è – J. Madison si affretta a ripristinare il Nonintercourse Act contro la Gran Bretagna.

Mentre il Nordovest reclama la conquista del Canada, gli uomini della frontiera meridionale vogliono strappare la FLORIDA alla Spagna, l'alleato debole delgli inglesi.
La FLORIDA ha un notevole valore stategico, è il rifugio degli schiavi negri che fuggono e la base da cui gli indiani partono per le loro scorrerie.
I tentativi di Th. Jefferson di acquistare questo territorio non hanno avuto esito.
Ora i coloni americani della FLORIDA occidentale, approfittando del fatto che la Spagna è troppo impegnata a difendersi dall'invasione francese, organizzano una rivolta, proclamano una repubblica e chiedono l'annessione agli Stati Uniti.
Nel giro di un mese J. Madison accetta.

Causa Fletcher contro Peck: intentata dopo lo scandalo terriero dello Yazoo e relativa alla clausola costituzionale secondo cui gli stati non possono opporsi agli obblighi previsti nei contratti.
[Nonostante la corruzione imperante nella vicenda, John Marshall sostiene che la cessione di terre dello Yazoo è legalmente un contratto che il parlamento della GEORGIA non può costituzionalmente invalidare.]
È la prima volta che la Corte suprema dichiara incostituzionale una legge statale.

L'immigrazionea popolazione negli Stati Uniti è di 5.308.483.
[Robert F. Harney, Dalla frontiera alle Little Italies, Gli italiani in Canada 1800-1945, Bonacci Editore Roma, 1984.

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1810
-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1810
-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1810
-

 

[04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.]
Governatore
-

1810
-

[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1810
-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1810
-


[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1810
-






[08] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-

1810
-

[09] NEW HAMPSHIRE [dal 21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1810
-

 





[10] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788] - cap. Richmond
Governatore
-

1810
-

 





[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1810
-

 

[12] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-

1810
-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1810
-


[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1810
-


[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1810
-


[16] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
Governatore
-
-

1810
-

 





[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1810
-

[-] "Territorio d'Orleans" [futuro stato della LOUISIANA]
[Vasto territorio che si estende a ovest del Mississippi fino alle Rocciose e verso nord fino al Canada, ma che comprende anche New Orleans a est del fiume, nei pressi della foce.
- 1762, ceduto dalla Francia alla Spagna con il trattato di San Ildefonso;
- 1800, ritornato dalla Spagna alla Francia con un trattato segreto;
- 1803, dic, acquistato formalmente dagli Stati Uniti;
- 1804, viene costituito come autonomo "Territorio d'Orleans".]
Governatore
-

1810
il territorio viene ora esteso anche alla riva destra del delta del fiume Mississippi;

 


a





1810
viceregno del Messico
(spagnolo)
- viceré
?
(? - ?)
 
1810
Settembre

l'abdicazione dei Borboni nel settembre 1808 è stata all'origine di un pronunciamiento lealista da parte dell'elemento creolo; ma esso è stato stroncato sul nascere dalle truppe spagnole il che rende ambigua la lotta indipendentistica immediatamente successiva, che si configura sia come continuità e sia come rottura con il vecchio ordine;
15, don Miguel Hidalgo y Costilla, parroco del piccolo centro minerario di Dolores, con i capitani Ignacio Allende e Juan Aldanas si mette a capo di un'insurrezione antispagnola che tenta, all'insegna della monarchia e della vergine india di Guadalupa, di instaurare nel Messico un governo indipendente; guadagna presto il favore dei braccianti agricoli e dei minatori del nord-ovest;
21, nominato "generalissimo", alla testa delle sue truppe don Miguel Hidalgo y Costilla occupa Guanajuato, Valladolid, Guadalajara, esitando tuttavia a marciare su Città di Messico;
Novembre
le forze spagnole passano alla controffensiva e lo sconfiggono ad Aculeo e al ponte di Calderon; con i suoi amici il parroco tenta di rifugiarsi negli Stati Uniti;
Dicembre
8
, don José Maria Morelos y Pavón, parroco di Carácuaro e Mircupétaro, agli ordini di don Miguel Hidalgo y Costilla che gli ha affidato il compito di sollevare le regioni meridionali del viceregno, ha il primo scontro vittorioso con le truppe spagnole al Cerro del Valadero;






1810
VENEZUELA
-
?
(? - ?)
 
1810
Caracas, dopo un fallito tentativo (1806), un combattente della rivoluzione francese, F. de Miranda, riesce a sollevare la municipalità contro gli spagnoli;
Aprile
S. Bolívar si unisce agli insorti;




1810
CILE
-
?
(? - ?)
 
1810
I fase: periodo della Patria veja (1810-14);
luglio-settembre, sull'onda degli avvenimenti di Buenos Aires scoppiano i primi moti indipendentisti che conservano una forte impronta urbana e restano un fenomeno di élite, naufragando tra le continue rivalità dei caudillos rivoluzionari (J. Martinez de Rozas, B. O' Higgins, J. Miguel Carrera) che, per quanto prestigiosi e illuminati, non riescono a raccogliere una qualsiasi adesione popolare;




1810
don Juan
Albero genealogico
(Lisbona 1769 - 1826)
figlio di Pietro III e di sua nipote la regina Maria I;
1792-1807, reggente il trono di Portogallo;
[in seguito alla follia della madre]
dal 1807 dichiarato decaduto da Napoleone;
1807-26, principe del Brasile;
[dal 1808 vi si è trasferito con la famiglia.]
favorisce l'impianto di nuove industrie e l'incremento del commercio estero, orientatosi in seguito specialmente verso la Gran Bretagna mentre i rapporti con il Portogallo si vanno via via allentando;



1816-26, re di Portogallo (Giovanni VI [il Clemente]);



1810
-


1810
PARAGUAY
-
?
(? - ?)
 
1810
il congresso convocato ad Asunción rifiuta di aderire alla nuova repubblca argentina;


1810
ARGENTINA
-
?
(? - ?)
 
1810
Buenos Aires, insurrezione: il paese si ribella alla corona proclamando la propria indipendenza;

 
1810
URUGUAY
-
?
(? - ?)
 
1810
Montevideo,







Cina







Giappone



1810
EGITTO
[parte dell'Impero Ottomano]
Mehmet Alì o Muhammad 'Ali
(Cavalla, Macedonia 1769 - Il Cairo 1849)
di famiglia albanese (secondo altri turca), nato in Macedonia;
1805-48, wali o pascià d'Egitto;
[eletto dagli "ulama" egiziani, insorti contro i mamelucchi, al posto del governatore Cosroe Pasha, ottenendo dalla Porta la ratifica della loro scelta.
Considerato il fondatore dell'Egitto moderno, riorganizza l'esercito su modello europeo, inizia a razionalizzare l'agricoltura e incentiva una nascente industria manifatturiera.]


1810
Muhammad 'Ali deve ancora affrontare la sfida dei mamelucchi e la campagna contro i bey prosegue;




1810
Niger
1803-18, seconda spedizione lungo il Niger di Mungo Park con quattrocento soldati.
I guerriglieri africani li uccidono tutti tranne otto; tra i morti figura anche Mungo Park che perisce o per mano degli africani o nelle rapide del Dioliba (chiamato Niger dai conquistatori).



1810
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1810
Gli inglesi continuano una guerra di nove anni (1807-16) per fiaccare la resistenza degli ashanti, il cui traffico degli schiavi – iniziato, a suo tempo, dagli inglesi – è cessato con l'abolizione della schiavitù nell'Impero Britannico.

1810
Africa Sud-Occidentale
-
1810
i fratelli Albrecht, missionari tedeschi, aprono la strada alla conquista germanica, fondando una missione a Warmbad, nell'Africa sudoccidentale.

 
1810
Mozambico
-
-
1810
le esportazioni del Mozambico si basano quasi esclusivamente sugli schiavi.
Qui la schiavitù rimane la forma principale di manodopera per i prazeros, senza contare i colonos (africani che pagano il testatico e lavorano senza alcun compenso per i signori e le missioni portoghesi).
Il traffico degli schiavi raggiunge i 10.000 all'anno.




1810
Regno del Madagascar
(Imérina)
Radama I
(? - ?)
figlio di Andrianampoinimerina o Nampoina (1787-1810);
1810-28, re del Madagascar;
l'influenza guadagnata sotto il suo regno dagli emissari inglesi e dai missionari protestanti acuisce l'ostilità verso gli stranieri.
1810
-

 
1810
Capo
[dal 1806 vi si sono stabiliti gli inglesi.]
- Governatore
lord Caledon
(1807-12)
1810
-






1810
Persia
Fath 'Ali
(? - 1834)
nipote di Agha Muhammad, della dinastia Qagiar;
?-1834, scià di Persia;


1810
con la firma della pace tra Francia e Russia, la Persia si trova abbandonata ad affrontare la Russia da sola.



 



La rivoluzione industriale

1810,

 



Bandiera, Attilio (Venezia 24 marzo 1810-Cosenza 23 luglio 1844) patriota italiano;
[Figlio del conte Francesco e fratello di Emilio (1819-1844).
Il conte Francesco, già ufficiale del Regno Italico e, dopo la restaurazione, ammiraglio della flotta austriaca, è noto ai patrioti per aver catturato nel 1831 nelle acque di Ancona un bastimento carico di profughi.]

avviato alla carriera militare, diventa alfiere di vascello;
1840, ufficiale della marina imperialregia, fonda, assieme al fratello, la società segreta "Esperia";
1842, affiliatisi alla Giovine Italia di G. Mazzini, i due fratelli fanno dell' Esperia" una sezione della Giovine Italia;
1843, i due fratelli sono denunciati da T.V. Micciarelli, che rivela le trame dell' "Esperia" all'ambasciatore austriaco di Costantinopoli;
1844, disertano a Corfù, sbarcano a Crotone con 19 compagni ma, traditi da un compagno della spedizione, il corso P. Boccheciampe, vengono sopraffatti dai borboni a san Giovanni in Fiore e condannati a morte dopo un processo sommario.

Benso, Camillo – conte di Cavour (Torino 1810-1861) politico italiano.

Brauner, Frantisek (Litomysl 1810-Roztoky 1880) politico cecoslovacco;
1848-49, uno dei principali sostenitori dell'autonomia boema;
1860, deputato alla dieta di Praga e al parlamento di Vienna;
1867, firma la dichiarazione che afferma i diritti del regno di Boemia all'indipendenza.

Cagnoli, Agostino (Reggio Emilia 1810-1846) poeta italiano, autore di ballate e storie medievali in versi.

Cantù, Ignazio (Brivio, Como 1810-Monza 1877) letterato italiano, fratello di Cesare, biografo di scrittori contemporanei e collaboratore di vari periodici, fondò «L'Educatore italiano»;
Racconti (1838)
Il marchese Annibale Perrone (1842, romanzo storico)
Agata della Madonna del Monte - storia del secolo decimosesto) [Borroni e Scotti, Milano 1853, edizione ritoccata dall'autore.]

Charras, Jean-Baptiste-Adolphe (Phalsbourg 7 gennaio 1810 – Bâle 23 gennaio 1865, in esilio) militare e politico francese.

Colet, Louise (Aix-en- Provence 1810-Parigi 1876) scrittrice francese, sentimentalmente legata ad A. de VIgny, v. Cousin, A.-F. VIllemain e G. Flaubert;
Lui (1859), 
Naples sous Garibaldi (1861, Napoli sotto Garibaldi)
L'Italie et les Italiens (1862-64).

De Quatrefages de Bréau, Jean Louis Armand (Berthézène 6 febbraio 1810 – Parigi 12 gennaio 1892) biologo, zoologo e antropologo francese.

Di Negro, Orazio (Genova 9 febbraio 1810 – Genova 2 novembre 1872) militare e politico italiano.

Ferrara, Francesco (Palermo 1810-Venezia 1900) economista e politico italiano, liberista convinto, uno dei maggiori esponenti del pensiero classico fuori della Gran Bretagna, iniziatore e primo direttore della Biblioteca dell'economia
1848, dopo aver partecipato ai moti antiborbonici è costretto a rifugiarsi a Torino dove è redattore del «Risorgimento»;
1848-59, docente di economia politica;
Prefazione alle opere di Ricardo (1856)
Della moneta e dei suoi surrogati (1858)
1867, consigliere della corte dei conti, deputato, ministro delle finanze;
1881, senatore;
1868, direttore della Scuola superiore del commercio di venezia;
Esame storico-critico di economisti e dottrine economiche - Raccolta delle Prefazioni (1889-92)
Lezioni di economia politica (1934-35, edizione critica).

Forbes, Charles – conte di Montalembert (Londra 1810-Parigi 1870) politico francese.

Frelligrath, Ferdinand (Detmold 1810-Cannstatt 1876) scrittore tedesco;
esordisce con la "poesia del deserto e dei leoni", il gusto del tempo; aderì alla lega dei comunisti (1848) e fu tra i redattori della «Neue Rheinische Zeitung»;
Ein Glaubensbekenntnis (1844, Una professione di fede)
Ça ira (!846)
I morti ai Vivi (luglio 1848)
Vienna (novembre 1848)
Ungheria (31 dicembre 1848).

Froude, William (Dartington, Inghilterra 1810-Simonstown, Sudafrica 1879) ingegnere inglese, da cui "vasche Froude", formulatore della legge di sostituzione meccanica.

Fuller, Margaret (Cambridgeport, Massachusetts 1810-New York 1850, naufragio) scrittrice statunitense, appoggiò l'esperimento collettivisti co del reverendo Ripley a Brook Farm, pur non partecipandoVI;
1840-42, dirige il periodico «The Dial», organo del "trascendentalismo", 
Summer on the Lakes in 1843 (1844, Estate sui laghi nel 1843)
1844, collabora al «New York Tribune» di Horace Greeley;
Woman in the Nineteenth Century (1845, La donna nel XIX secolo)
1846, lascia l'America per l'Europa;
1847, si stabilisce a Roma, diventa una seguace di G. Mazzini e sposa il mazziniano italiano marchese Ossoli;
1850, nel viaggio di ritorno in America col marito, recando con sé il materiale raccolto per una storia della repubblica romana del 1848-49, perisce nel naufragio della nave al largo di New York.

Gaskell, Elisabeth Cleghorn (Londra 1810-Holyburn Alton, Hunts 1865) scrittrice inglese, moglie di un ministro del culto unitariano, amica di C. Dickens e di W.S. Landor;
Mary Barton, A Tale of Manchester Life (1848, Mary Barton)
Cranford (1851-53)
Ruth (1853)
North and South (1855, Nord e Sud)
Life of Charlotte Brontë (1857, Charlotte Brontë)
Sylvia's Lovers (1863, Gli amanti di Silvia)
Wiwes and Daughters (1866, postumo, Mogli e figlie).

Gossen, Hermann Heinrich (Düren, Aquisgrana 1810-Colonia 1858) economista tedesco; forse il più importante precursore della "teoria economica marginalista"; dopo gli studi di legge entrò nell'amministrazione statale; 
1847, dopo la morte del padre si dedica allo studio dell'economia;
sviluppo delle leggi dei rapporti umani e delle regole che ne derivano per l'agire umano (1854, anche sviluppo delle leggi del commercio umano)
Teoria dell'economia politica (1879; nella prefazione della II ediz. W. Jevons richiama sull'opera precedente l'attenzione degli studiosi)
La prima e la seconda legge di Gossen affermano:
a) la qualità di soddisfazione ottenuta dal consumo di ogni unità addizionale di uno stesso bene è decrescente ed è pari a zero al raggiungimento della sazietà;
b) un individuo massimizza la propria soddisfazione complessiva quando riesce a soddisfare i diversi bisogni fino al punto in cui la loro intensità diventa uguale.

Guérin, Maurice de (Cayla, Tarn 1810-1839, tisi) poeta francese la cui opera venne segnalata dopo la morte da George Sand;
Reliquiae (1861, raccoglie Le centaure (1840, Il centauro) e La bacchante (1861, La baccante)
Journal intime (1862, Diario intimo)
Lettres (1862, Lettere alla sorella Eugénie autrice a sua volta di un Journal (1855, Diario).

Herculano de Carvalho e Araújo, Alexandre (Lisbona 1810-Val-de-Lobos, Santarém 1877) scrittore portoghese, direttore della rivista «O Panorama»
O monge de Cister (1841, Il monaco cisterciense)
Storia del Portogallo (1846-1853, in 4 voll., analizza le vicende nazionali fino al 1279)
Lendas e narrativas (1851, Leggende e racconti)
Portugaliae Monumenta Historica.

Kummer (Sorau 1810-Berlino 893) matematico tedesco, studioso di Analisi superiore e di Teoria dei numeri, dedicò molte energie al tentativo di dimostrare l'ultimo teorema di Fermat.

Lanza, Giovanni (Casale Monferrato, Alessandria 15 febbraio 1810 – Roma 9 marzo 1882) politico italiano.

Mácha, Karel Hynek (Praga 1810-Litomerice 1836) poeta ceco, nato in una famiglia povera, studiò filosofia e poi diritto; recitò nella compagnia filodrammatica di J.K. Tyl; nell'ambiente teatrale conobbe Eleonora Somková, la "Lori" cui si legò di un amore intenso e morboso;
Diario del 1835
Diario del viaggio in Italia
Taccuini letterari
Krivoklad (1834, novella che doveva far parte del ciclo Il boia)
Gli zingari (1935)
Maggio (1836, poesia).

Maresca, Mariano (Piano di Sorrento, Napoli 2 Maggio 1810 – 2 gennaio 1878) ecclesiastico e politico italiano.

Musset, Alfred de (Parigi 1810-1857) scrittore francese, esponente del romanticismo più tenero e intelligente. 

Negrisoli, Aurelio o Gaetano Maria da Bergamo (1810-1881) ingegnere, frate cappuccino, padre, poeta;
[Un suo fratello fu per molti anni sindaco della città.]
1845, 27 maggio, veste l'abito cappuccino;
1881, muore.

Pantaleoni, Diomede (Macerata 1810-Roma 1885) politico italiano, padre dell'economista Maffeo (1857-1924);
1846, dopo l'elezione di Pio IX al soglio pontificio, influenzato dalle idee del neoguelfismo, fa parte del gruppo liberal-moderato che ritiene possibile l'avvio di un incisivo programma di riforme nello Stato della Chiesa mantenendo l'accordo tra il papa e le popolazioni;
1848, 18 maggio, eletto nel consiglio dei deputati cerca di contrastare l'azione della corrente democratica avanzata che porta alla proclamazione della Repubblica Romana; dopo la restaurazione di Pio IX compie lunghi viaggi in Italia e all'estero e aderisce alla politica del conte di Cavour;
1861, da questi viene inviato in missione a Roma e a Parigi in un vano tentativo di avviare a soluzione la "questione romana"; tornato in Italia da Parigi dopo la morte del conte di Cavour, è inviato da M. Minghetti, ministro dell'interno, nelle province meridionali allo scopo di studiarne le condizioni che egli descrive realisticamente in una serie di lettere
1861-62, deputato;
1873, novembre, senatore;
L'idea italiana nella soppressione del potere temporale dei papi (1884)
L'ultimo tentativo di Cavour per la liberazione di Roma nel 1861 (1885).

Pianciani, Luigi (Roma 1810-Spoleto 1890) politico italiano, di famiglia patrizia spoletina legata alla curia romana, reagì alla tradizione conservatrice dell'ambiente domestico e simpatizzò presto per la Giovine Italia; laureatosi in giurisprudenza, entrò nell'amministrazione pubblica a Roma diventando Ispettore generale delle dogane;
1847, viene eletto gonfaloniere di Spoleto e promuove la prima petizione a Pio IX volta ad ottenere l'introduzione del regime costituzionale;
1848, ufficiale nelle milizie pontificie che combattono nel Veneto nella guerra d'indipendenza, prende parte alla difesa di venezia;
1849, viene eletto deputato alla costituente romana e inviato a contrastare l'invasione austriaca delle legazioni; 11 giugno, sulla strada del ritorno a Roma viene arrestato dai francesi;  viene rimesso in libertà dopo la caduta della repubblica; esule in Francia e a Londra collabora alle iniziative mazziniane;
1854-55, trasferitosi nell'isola di Jersey, è redattore del giornale «L'Homme» fondato da V. Hugo;
1859, espulso all'Inghilterra, si reca a Bruxelles e in Svizzera;
La Roma dei papi (1859, pubblicato in Svizzera in francese, aspra requisitoria contro il regime pontificio)
1860, giugno, è incaricato da G. Mazzini di guidare la spedizione che dovrebbe attaccare lo Stato della Chiesa e che viene invece richiamata da G. Garibaldia Palermo;
1865-90, deputato della sinistra; è con G. Garibaldi nelle campagne del 1866 e del 1867;
1870, viene nominato primo sindaco di Roma liberata.

Piave, Francesco Maria (Murano, venezia 1810-Milano 1876) librettista italiano; scrisse (circa 60 libretti) per G. verdi [La Traviata, La forza del destino ], S. Mercadante, G. Pacini, i fratelli Ricci, A. Ponchielli
abbandonati gli studi ecclesiastici, visse per alcuni anni a Pesaro e a Roma scrivendo articoli storici e novelle ispirate a W. Scott;
1838, torna a venezia e s'impiega come correttore di bozze in una tipografia; è anche membro dell'Accademia dei Concordi per la quale compone versi in dialetto veneziano;
1848-59, inizia la carriera di librettista e diventa direttore degli spettacoli presso La Fenice di venezia;
1860-66, direttore degli spettacoli al Teatro alla Scala di Milano;
1867, immobilizzato da una grave malattia, muore in miseria.

Ponza di San Martino, Gustavo (Cuneo 1810-Dronero, Cuneo 1876) politico italiano, funzionario del ministero degli interni piemontese;
1848, intendente di Genova;
1849, dimessosi in seguito alla costituzione del governo democratico Gioberti, viene eletto deputato;
1852, 4 novembre-6 marzo 1854, ministro degli interni nel primo ministero Cavour è subito dopo nominato senatore;
1959, viene inviato come commissario straordinario a Massa e Carrara;
1861, maggio, assume la luogotenenza a Napoli, che tiene due mesi dimostrando notevoli capacità;
1864, settembre, contrario alla temporanea rinuncia a Roma come capitale (sancita dalla convenzione) organizza l'opposizione;
1870, 8 settembre, incaricato da Vittorio Emanuele II di consegnare a Pio IX una lettera, nella quale si invita il papa a rinunciare spontaneamente al potere temporale, viene ricevuto dal pontefice il 10 settembre senza esito, pochi giorni prima della conquista di Roma.

Rawlinson, Henry Creswicke (Chadlington 1810-Londra 1895) diplomatico e orientalista inglese;
1833-36, viene inviato come ufficiale in Persia per organizzare l'esercito di quel paese; copia (con un difficile lavoro di due anni, compiuto sospeso sullo strapiombo) la sezione antico-persiana ed elamitica dell'iscrizione trilingue di Dario I a Bisutun o Behistun; 
1837, ne pubblica una traduzione parziale;
1844, torna in Persia e, fatto un calco dell'iscrizione, completa lo studio del testo; 
1846-51, ne pubblica la traduzione integrale con un profilo grammaticale;
(il suo lavoro si svolge indipendentemente da quello, anteriore, del tedesco G.F. Grotefend, che nel 1802 è riuscito a leggere iscrizioni cuneiformi in antico persiano);
divenuto negli anni successivi console britannico a Baghdad, avvia, anche con altri orientalisti, la decifrazione del cuneiforme accadico;
1859, deputato ai comuni e ambasciatore in Persia, contribuisce notevolmente alle collezioni orientali del British Museum.

Regnault, Henri-Victor (Aquisgrana 1810-Parigi 1878) fisico francese;
[Padre del pittore Alexandre-George-Henri (1843-1871).]
1840, professore di chimica, succedendo a J.L. Gay-Lussac, all'Ecole Polytechnique, dove si è formato;
1841, docente di fisica al College de France dove svolge le sue ricerche più importanti inerenti ai calori specifici in un'ampia varietà di sostanze.

Reuter, Fritz (Stavenhagen, Meclemburgo-Schwerin 1810-Eisenach 1874) scrittore tedesco, il cui nome è legato principalmente ad una serie di romanzi in basso-tedesco
1833, condannato a morte per aver partecipato ai moti liberali, viene graziato, ma deve scontare parecchia anni di carcere; condurrà una vita stentata anche dopo la liberazione; 
Ut de Franzosentid (1859, Al tempo dei francesi)
Ut mine Festungstid (162, Al tempo della mia prigionia)
Ut mine Stromtid (1862-64, Al tempo dei miei anni di agricoltore).

Schwann, Theodor (Neuss sul Reno 1810-Colonia 1882) anatomista e fisiologo tedesco, fondatore con M.J. Schleiden della teoria cellulare; abbandonati gli studi per divenire sacerdote, fu allievo di J.P. Müller all'università di Bonn 
1834, si laurea in medicina a Berlino
1839, avversato e ridicolizzato dalla comunità scientifica per le sue prime scoperte e fallita una sua candidatura a una cattedra a Bonn, si trasferisce in Belgio dove insegna anatomia all'università cattolica di Lovanio e in quella di Liegi
Analisi microscopica della concordanza nella struttura e nello sviluppo di animali e piante (1839).

Serrano y Domínguez, Francisco (San Fernando, Cadice 1810-Madrid 1885) militare e politico spagnolo;
1843, ministro della guerra di B. Espartero del quale appoggia la reggenza; staccatosi da quest'ultimo, è ancora ministro della guerra nel gabinetto di G.M. López;
1845, capitano generale di Granada;
1857, è sostenitore dell'insurrezione di L. O'Donnel;
1859-62, capitano generale a Cuba;
1868, è tra principali rappresentanti della rivoluzione che detronizza Isabella II, di cui pure è stato uno dei favoriti;
1870 dicembre-gennaio 1871, capo dell'esecutivo, sostiene la candidatura di Amedeo di Savoia a re di Spagna;
1871-73, durante il regno di Amedeo ricopre varie cariche di governo;
1873-74, in esilio in Francia negli anni della prima repubblica;
1875, dopo la restaurazione borbonica, torna alla vita politica;
1882, organizza la sinistra dinastica, di tendenza liberale.

Torelli, Luigi (Villa di Tirano, Sondrio 9 febbraio 1810 – Tirano, Sondrio 14 novembre 1887) politico italiano.

Valerio, Lorenzo (Torino 1810-Messina 1865) giornalista e politico italiano, di famiglia piccolo borghese;
1831, dopo un'esperienza di lavoro in un setificio, viene in sospetto alla polizia per le sue idee liberali e lascia quindi gli stati sardi, viaggiando a lungo per motivi commerciali nell'Europa centrale ed orientale e in Russia;
1836, tornato in Piemonte dirige un importante setificio ad Agliè e pubblica il periodico torinese «Letture popolari»;
1841, il foglio viene soppresso dalle autorità;
1842, egli lo riprende con il titolo «Letture di famiglia» continuandone la pubblicazione;
1847, la rivista è di nuovo proibita;
1848, 1° gennaio, pubblica il quotidiano torinese «La Concordia» che si batte per la concessione dello statuto, per dare un carattere nazionale alla guerra d'indipendenza del 1848-49 e per l'ampliamento delle libertà politiche;
1848, eletto deputato, è uno dei leader della sinistra costituzionale subalpina ed avversa la politica del conte di Cavour, giudicata troppo timida, dalla tribuna parlamentare e dalle colonne dei suoi giornali;
1850-51, fonda e dirige il giornale democratico «Il Progresso» 
1854, … e «Il Diritto».

Vannucci, Atto (Tobbiana, Pistoia 1810-Firenze 1883) patriota e storico italiano;
Memorie della vita e degli scritti di Giuseppe Montani (1843, pubblicato anonimo)
I martiri della libertà italiana dal 1794 al 1848 (1848)
Storia d'Italia dai tempi più antichi fino all'invasione dei Longobardi (1851-55, in 4 voll., di orientamento neoghibellino)
I primi tempi della libertà fiorentina (Le Monnier, Firenze 1856)
1859, dopo aver insegnato storia a Lugano, ha la direzione della Biblioteca magliabechiana di Firenze;
1865, senatore;
Ricordi della vita e delle opere di G.B. Niccolini (1866, in 2 voll.)
Proverbi latini illustrati (1880-83, in 3 voll.)

Walewski, Alexandre Joseph Colonna conte (Walewice, Varsavia 1810- Strasburgo 1868) politico francese, figlio naturale di Napoleone I e di Maria Walevska;
1830, prende parte alla rivoluzione polacca, dopo il cui fallimento ripara in Francia prendendo la nazionalità francese; presta servizio per qualche tempo come ufficiale dell'esercito in Algeria e successivamente intraprende la carriera diplomatica;
1855, dopo l'avvento al potere di Napoleone III è nominato ministro degli esteri;
1856, come ministro degli esteri presiede il congresso di Parigi; legato al partito cattolico e ostile alla causa italiana, non prende parte ai negoziati che portano alla guerra contro l'Austria;
1860, gennaio, lascia il ministero a E.-A. Thouvenel;
1855, senatore;
1860-63, ministro di stato e delle belle arti;
1863, lascia il senato per la camera;
1865, viene eletto presidente della camera;
1867, ritorna al senato.

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«segue da 1809»
1810
Francia
Esce a Parigi la prima edizione (in soli tre tomi) del Manuel du libraire et de l'amateur de livres, di Jacques-Charles Brunet, fils. Pietra miliare nella storia della bibliografia.
La V e ultima edizione (in 6 voll. ciascuno diviso in due parti) uscirà nel 1860 ca, stampata dall'editore Firmin-Didot "imprimeur dell'Institut".
Il frontespizio del volume Supplement (in due tomi: A-M; N-Z e Tavola ragionata), a cura di P. Deschamps e Gustave Brunet, sempre edito da Firmin-Didot, uscirà nel 1878.
Un'edizione in fac-simle ne darà Dorbon-Ainé nel XX secolo.]

«segue 1811»


Monete

«segue da 1774»
1810, la Zecca reale inglese abbandona la storica sede della Torre di Londra ed inaugura i nuovi impianti a Tower Hill;
«segue 1817»

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