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Il Viandante |
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Papa segretario di stato: cardinale Pallavicini; 1773 cardinali: «segue
da 1772» cardinali: "giuseppinismo" «segue
da 1765»
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ANNO 1773
– Acerbi, Giuseppe (Castelgoffredo,
Mantova 1773-1846) esploratore e letterato italiano;
Torna suRelazione del viaggio a Capo Nord (1802, in inglese, poi compendiata in italiano) 1816-25, dirige l'austriacante «Biblioteca Italiana», da lui fondata, organo dei classicisti che fronteggia il movimento romantico; in essa scrive dei pregevoli Proemi, lodati anche da J.W. Goethe, nei quali rende conto annualmente della letteratura italiana; 1826-34, console d'Austria ad Alessandria d'Egitto. – Beauvau, Marc-Etienne, principe di (1773-1849) politico francese; [Marito di Natalie de Rochechouart de Mortemart, principessa di Beauvau, dama di palazzo dell'imperatrice Maria Luisa.] 1809, ciambellano; 1810, conte dell'Impero; pari durante i Cento giorni. – Bertrand, Henri-Gratien – [Gran maresciallo di Sant'Elena] (1773-1844) militare francese, il fedelissimo di N. Bonaparte; [La moglie, François-Elisabeth [Fanny] Dillon (figlia minore del gen. Dillon, ghigliottinato nel 1794), forse amante di N. Bonaparte, trattò il marito sempre malamente.] come ufficiale, fa parte dell'Armata d'Italia e della spedizione in Egitto durante la quale diventa colonnello; al ritorno in Francia, N. Bonaparte gli conferisce numerosi riconoscimenti per la sua competenza tecnica; 1808, viene fatto conte e gran maresciallo di palazzo; 1814-15, nonostante segua l'ex imperatore all'isola d'Elba e poi a sant'Elena, non ha mai la sua gratitudine; 1821, dopo la morte di N. Bonaparte fa ritorno in Francia; dopo il 1830 è nominato comandante della scuola politecnica; 1844, è sepolto vicino alla tomba del suo imperatore. – Brown, Robert (Montrose, Angus 1773-Londra 1858) botanico scozzese, membro della Royal Society di Londra e conservatore delle collezioni botaniche del British Museum; 1801-05, partecipa come naturalista alla spedizione Flinders in Australia, durante la quale studia e descrive la flora del continente; 1827, notando che grani di polline in sospensione nell'acqua si muovono qua e là disordinatamente [ma anche particelle di coloranti con dimensioni ridotte si comportao allo stesso modo], osserva per la prima volta i movimenti incessanti delle particelle disperse nei fluidi (moto browniano); [Le molecole del liquido, nel loro moto incessante disordinato di agitazione termica, urtano da ogni lato la particella e perciò, in media, gli urti dovrebbero compensarsi; ma per il carattere statistico del fenomeno, la compensazione in realtà non è mai perfetta, e vista al microscopio (in opportune condizioni di illuminazione) la particella manifesta piccoli spostamenti casuali (a zig-zag) e dimostra così di partecipare al moto delle molecole, fornendone una prova sia pure in scala modificata. Nel 1863 si avanza per la prima volta l'ipotesi che il moto sia dovuto al bombardamento irregolare delle particelle da parte delle molecole di acqua circostanti. Oggetti di grandi dimensioni non risentirebbero di una lieve differenza nel numero di molecole che li colpissero rispettivamente da destra e da sinistra, mentre oggetti microscopici bombardati solo da qualche centinaio di molecole al secondo possono esibire un moto ondeggiante, dovuto a una piccola eccedenza di urti ora da una parte ora dall'altra. Il moto casuale delle minuscole particelle è una dmostrazione quasi visibile del fatto che l'acqua - e la materia in generale - ha struttura granulare. Nel 1905 A. Einstein fornisce un'analisi teorica di questa spiegazione del moto browniano, mostrando che si possono calcolare le dimensioni delle molecole di acqua partendo dall'ampiezza dei piccoli moti disordinati delle particelle di colorante. Quantitativamente, il fenomeno si precisa osservando a intervalli di tempo i successivi spostamenti di una particella e calcolando (in funzione della temperatura, della "costante di Boltzmann" e della viscosità del liquido) il valore quadratico medio degli spostamenti stessi, nell'ipotesi che la particella sia sferica. Tale moto è servito, tra l'altro, per la determinazione del "numero di Avogadro" (vedi J.-B. Perrin)]. – Cabarrus, Jeanne-Marie-Ignace-Thérèse – marchesa di Fontenay– cittadina Tallien – contessa di Carraman – principessa di Chimay (Carabanchel, Madrid 1773-Chimay, Hainau 1835) nobildonna francese, di grande bellezza e di vita brillante; [Figlia di François Cabarrus finanziere nominato conte da Carlo IV di Spagna (1789).] 1788, sposa, appena quindicenne, il marchese di Fontenay; 1793, divorzia per diventare l'amante e poi la moglie (1794) di J.-L. Tallien; 1794, 31 maggio, viene fatta arrestare da M. Robespierre che l'accusa di connivenza con i realisti e gli emigrati; liberata solo dopo il 9 termidoro, diventa una protagonista della vita mondana parigina, meritando l'appellativo di "Notre-Dame de Thermidor"; attorno al suo salotto si raccoglie la nuova aristocrazia francese di affaristi (finanzieri, appaltatori di imposte e forniture militari ecc.); è lei a lanciare la moda del vestito greco corto e semitrasparente; 1802, divorzia anche dal secondo marito; 1805, sposa il conte di Carraman; a quarant'anni si fa chiamare principessa. – Calvo, Edoardo (Torino 1773-1804) scrittore e medico italiano, fu tra i sostenitori dell'innesto del vaiolo; autore di versi in dialetto piemontese; 1797, è costretto ad emigrare a Parigi a causa delle sue idee rivoluzionarie; Passaport d'ij aristocrat (1798-99) Diavolo in statu quo Follie religiose Favole morali (1802 e 1803, dodici in terza rima, in cui esprime la sua posizione antifrancese, deluso dal successivo evolvere delle vicende) Poesie inedite in dialetto piemontese (1803) An sla vita di campagna Artaban bastona (commedia satirica). – Caulaincourt, Armand-Augustin-Louis de – marchese – duca di Vicenza (Caulaincourt, Piccardia 9 dicembre 1773 – Parigi 19 febbraio 1827) militare e diplomatico francese; [Figlio del marchese Gabriel Louis de Caulaincourt.] – Caux, Louis Victor de – visconte di Blacquetot (Douai 23 maggio 1773 – Saint-Germain-en-Laye 6 giugno 1845) militare francese; [Figlio del gen. Jean Baptiste de Caux di Blacquetot (1723-1793).] – Cottin, Sophie (1773-1807) scrittrice francese, autrice di romanzi appassionati e melanconici, già romantici. – Csokonai, Vitéz Mihály (Debrecen 1773-1805) poeta ungherese; Le Canzoni a Lilla (1798-99) Odi (1794-1804) Anacreontee (1802) Dorotea, ossia il Trionfo delle donne su Carnevale (1804) Versi sulla morte o Sull'immortalità dell'anima (1804-05). – Cuvier, Georges Frédéric (Montbéliard 28 giugno 1773 – Strasbourg, 24 luglio 1838) zoologo francese; [Fratello più giovane del noto naturalista e zoologo Georges Cuvier.] 1804-38, curatore delle collezioni del Museo di Storia Naturale di Parigi; 1816, da questo momento dirige il Dictionnaire des sciences naturelles (in 60 voll.) Histoire naturelle des mammifères, avec des figures originales coloriées, dessinées d’après les animaux vivants (1824-42, in 4 voll., con Étienne Geoffroy Saint-Hilaire) Des Dents des mammifères considérées comme caractères zoologiques (1825) 1827, scopre il panda rosso (Ailurus fulgens); 1835, viene eletto membro straniero della Royal Society; De l'Histoire naturelle des cétacés, ou Recueil et examen des faits dont se compose l'histoire naturelle de ces animaux (Paris 1836, Librairie encyclopédique di Roret) [Per questo Herman Melville lo nomina nel capitolo XXXII di Moby Dick come autore di trattati sulle balene.] 1837, al Museo di Storia Naturale, viene istituita appositamente per lui la cattedra di fisiologia comparata; Charles Darwin, in L'origine delle specie, lo cita per i suoi studi sull'istinto degli animali. – Elmsley, Peter (Hampstead 1773-Oxford 1825) filologo inglese, esperto in codici greci fu il primo a mettere in luce l'importanza del codice Laurenziano di Sofocle. – Fries, Jacob Friedrich (Barby 23.8.1773-Jena 10.8.1844) filosofo tedesco; empirismo psicologistico contro idealismo; il suo contributo sta nella continuazione del'opera di Kant; Reinhold, Fichte e Schelling (1803; 1824, II ediz. col titolo Scritti polemici) Sistema di filosofia come scienza evidente (1804) Rechtslehre (1804) Wissen, Glauben und Ahnung (1805, Sapere, fede e presentimento) Neue Kritik der Vernunft (1807, Nuova critica della ragione; il suo contributo alla continuazione dell'opera di Kant;) System der Logik (1811, Sistema di logica) Manuale di filosofia pratica (1818-32) 1819, professore ad Heidelberg e poi a Jena, viene sospeso dall'insegnamento dal governo prussiano; Psychische Anthropologie (1820, Manuale di antropologia psichica) 1824, diventa nuovamente professore di fisica e matematica; Sistema di metafisica (1824) 1825, può riprendere anche i suoi corsi filosofici; Manuale di dottrina della natura (1826) Storia della filosofia (1837-40). – Gaisne, Louis-Auguste-Victor de – conte di Bourmont (1773-1846) militare francese; 1794, maresciallo di Francia, partecipa all'insurrezione della Vandea; in questi anni il suo castello è il quartier generale realista; 1800, viene condannato in seguito ad un attentato realista; 1804, fugge in Portogallo dove, scoppiata la guerra con la Francia, offre i suoi servigi al gen. Junot; ritorna così in Francia e partecipa alle campagne napoleoniche arrivando al grado di generale; dopo i Cento giorni, ottiene il comando della 3ª Div.ne e ne organizza la resa, meritandosi il titolo di "traditore di Waterloo". [Con lui ha disertato anche Villouterys, ufficiale di S.M. della stessa divisione.] – Gerard, Etienne-Maurice – conte (Damvillers 4 aprile 1773 – Parigi 17 aprile 1852) militare francese. [Figlio di Jean Gérard (1739-1801), balivo reale ed uditore della prevostura reale di Damvillers e Marville, quindi commerciante a Damvillers, e di Marie-Jeanne Saint-Rémy.] – Ghaisne, Louis Auguste Victor de – conte di Bourmont (Freigné 2 settembre 1773 – Freigné 27 ottobre 1846) militare francese. [Figlio di Louis Marie Eugène de Ghaisne de Bourmont († 21 gen 1791) e di Joséphine Sophie Marie de Coutances.] – Grassini, Giuseppina (1773-1850) cantante italiana amata da N. Bonaparte. – Harrison, William Henry (Contea di Charles City o Berkeley, Virginia 9 febbraio 1773-Washington 4 aprile 1841) politico statunitense, repubblicano; 1841 4 marzo 1841 – 4 aprile, 10° presidente degli Stati Uniti d'America. – Holland, Henry Richard lord (1773-1840) politico inglese; [Marito di di lady Elisabeth che mantenne con N. Bonaparte a Sant'Elena una fitta corrispondenza, inviandogli anche dei libri.] capeggia l'opposizione alla politica di guerra contro la Francia; dopo la pace di Amiens è ricevuto a Parigi dal Primo Console; benché professi una grande ammirazione per N. Bonaparte, sostiene attivamente il popolo spagnolo nella lotta contro l'invasore francese e incoraggia i combattenti per l'indipendenza nazionale; 1816, alla Camera dei Lord si oppone al decreto che dichiara N. Bonaparte prigioniero degli inglesi. – Jungmann, Josef (Hudlice 1773-Praga 1847) filologo e scrittore ceco, traduttore di Milton e Voltaire; Storia della letteratura ceca (1825) Dizionario ceco-tedesco (1834-39). – Letort, Louis-Michel (1773-1815) militare francese; partecipa col grado di ufficiale di cavalleria a tutte le campagne della Rivoluzione e dell'Impero. – Marzotto, Luigi (Valdagno 1773-1859) industriale italiano; 1800, fonda a Valdagno (VI) la società laniera Marzotto. [Padre di Gaetano [sr] e nonno di Vittorio Emanuele [sr]. ] – Metternich-Winneburg, Klemens - principe di (Coblenza 1773-Vienna 1859) politico austriaco. [Primogenito del conte Franz Georg von Metternich-Winneburg-Beilstein, d'aristocrazia renana .] – Mill, James (Northwater Bridge, Forfarshire 6.4.1773-Londra 23.6.1836) filosofo inglese; discepolo di J. Bentham; "positivismo sociale" [Padre di John Stuart] divenne prima funzionario e poi capo della Compagnia delle Indie; Storia dell'India (1818, in 6 voll.) Analisi dei fenomeni dello spirito umano (1829) Scrisse alcune voci per l'Enciclopedia Britannica (in particolare Governo, 1820). – Mohs, Friedrich (Gerrode, Hartz 1773-Agordo 1839) mineralogista tedesco, noto per aver fissato una classifica dei minerali basata sulle loro proprietà fisiche, da cui appunto la scala delle durezze (scala di Mohs) usata esclusivamente per i minerali. – Pareto, Agostino (Genova 1773-1829) politico ligure, di famiglia patrizia; 1797-98, dopo aver appoggiato la democratizzazione della Repubblica di Genova, alla discesa di N. Bonaparte in Italia, fa parte della giunta provvisoria di governo istituita da quest'ultimo; 1800-02, viene eletto fra i reggitori della Repubblica Ligure; nonostante la sua opposizione all'annessione della Repubblica ligure alla Francia, viene lo stesso nominato da N. Bonaparte gonfaloniere della città; 1814, alla caduta dell'impero napoleonico è confermato nel governo provvisorio; in seguito si reca come ambasciatore a Londra e a Parigi nel tentativo di assicurare l'autonomia della repubblica che invece viene annessa al Regno di Sardegna; 1821, durante la rivoluzione è chiamato ancora a far parte della giunta provvisoria di governo nominata da Carlo Alberto. – Pitt, William – conte Amherst (1773-1857) ambasciatore inglese; 1817, incaricato di una missione in Cina, visita Napoleone a Sant'Elena. – Pixérécourt, René-Charles Guilbert de (Nancy 1773-1844) drammaturgo francese, autore di oltre cento opere teatrali, contribuì ad affermare sulla scena francese il mélodrame di origine inglese; Victor, ou le fils de la forêt (1798, Victor, o il figlio della foresta) Coelina ou le fils du mystère (1800, Coelina o il figlio del mistero) Le solitaire de la Roche-Noire (1806, Il solitario della roccia nera). – Rolando, Luigi (Torino 1773-1831) anatomista e fisiologo italiano, medico di Vittorio Emanuele I, studiò in particolare il sistema nervoso; da cui "fessura di Rolando"; 1793, si laurea a Torino; 1804, è nominato professore di medicina pratica nell'università di Sassari; 1814, gli è conferita la cattedra di anatomia a Torino. – Simonde de Sismondi, Jean-Charles-Léonard (Ginevra 1773-Chêne, Ginevra 1842) economista e storico svizzero, fu molto influenzato dall'amicizia di Mme de Staël che seguì nei suoi viaggi in Italia, Germania e Austria; fu contrario alla dottrina del "laissez-faire" e favorevole all'intervento statale, raccomandò la concessone ai lavoratori di sussidi di disoccupazione e per malattia nonché forme di pensionamento; 1793, in seguito alle ripercussioni della rivoluzione francese, emigra da Ginevra in Inghilterra e poi in Toscana dove dimora a lungo; Prospetto dell'agricoltura toscana (1801, pubblicato al suo ritorno a Ginevra) Della ricchezza commerciale (1803) 1809, insegna storia ed economia presso l'Accademia di Ginevra; Storia delle repubbliche italiane nel medioevo (1809-18, in 20 voll.) [L'autore intende dimostrare come l'educazione della gioventù affidata ai religiosi, oltre alla religione, sia una delle ragioni che hanno contribuito dal XVI secolo in poi a cambiare il carattere nazionale degli Italiani. Teoria confutata dal gesuita padre Grossi il 16 luglio 1829 durante una seduta dell'Accademia di religione cattolica.] Della letteratura del Mezzogiorno dell'Europa (1813) 1815, durante i cento giorni incontra Napoleone I e ne appoggiò il programma costituzionale; Nuovi principi di economia politica (1819) Storia dei francesi (1821-44, in 31 voll., di cui due postumi; opera notevole per l'originale riconsiderazione dell'età medievale e per il ricorso all'idea della libertà come principio della storia) Studi sulle scienze sociali (1836-38) Studi sull'economia politica (1837). – Steffens, Heinrich (Stavanger, Norvegia 1773-Berlino 1845) scrittore e naturalista tedesco, figura chiave del romanticismo tedesco; di padre tedesco e madre danese, studiò scienze naturali a Copenaghen, ma poi si trasferì in Germania; 1798, a Jena segue le lezioni di F.W.J. Schelling e vi frequenta gli esponenti della nuova generazione romantica (F. von Schlegel, Novalis, L. Tieck, F.D.E. Schleiermacher); voltosi alla geologia sotto la guida di A.G. Werner, è poi professore ad Halle; Contributi alla storia naturale interna della Terra (1801) Fondamenti di una filosofia delle scienze naturali (1806) 1811, è professore a Breslavia; 1813, ha parte attiva nel movimento antinapoleonico; Antropologia (1822) 1832, conclude a Berlino la sua carriera accademica; Filosofia cristiana della religione (1839). – Tieck, Johann Ludwig (Berlino 1773-1853) scrittore tedesco. – Villèle, Jean-Baptiste-Guillaume conte di (Tolosa 1773-1854) politico francese; aristocratico e legittimista, viene imprigionato per qualche tempo all'epoca del Terrore; 1814-15, subito dopo la Restaurazione diventa sindaco di Tolosa; 1815, deputato dell'Alta Garonna alla Camera introvabile, si dimostra particolarmente versato in materia finanziaria; tra i capi dell'opposizione ultrarealista è uno dei fondatori del giornale «Le Conservateur»; 1820, contribuisce alla caduta del gabinetto liberalmoderato di E. Decazes e alla svolta a destra del governo; 1821-22, ministro delle Finanze; 1822-28, creato conte e presidente del Consiglio, è governante abile e fortunato; si risolve con successo anche la spedizione contro i costituzionalisti in Spagna, impostagli dal congresso della santa alleanza a Verona, alla quale si era inizialmente opposto; la sua politica reazionaria (leggi che puniscono con gravi pene il sacrilegio, restaurazione della censura) è realistica nel riconoscere situazioni di fatto (legge sull'indennità agli immigrati, che garantisce legalmente ai nuovi proprietari il possesso dei beni a suo tempo confiscati alla nobiltà); 1827, costretto a fronteggiare insieme la crescente opposizione degli ultrarealisti e quella dell'opinione pubblica liberale, scioglie la Guardia Nazionale e la Camera per cercare di rafforzare la sua posizione parlamentare; novembre, nella nuova Camera risultano però rafforzate le opposizioni; 1828, gennaio, è costretto a dimettersi; nominato pari, non prende più parte attiva alla vita politica. – Wackenroder, Wilhelm Heinrich (Berlino 1773-1798) scrittore tedesco, di famiglia borghese, figlio di un giurista, fu grande amico di L. Tieck sin dai tempi del liceo; 1793, con questi si iscrive alla facoltà giuridica di Erlangen dedicandosi però più allo studio della pittura e dell'architettura; terminato a Gottinga il curriculum universitario, intraprende, sul modello paterno, una carriera di funzionario ma morirà molto giovane; Herzensergiessungen eines kunstliebenden Klosterbruders (1796, Sfoghi del cuore di un monaco amante dell'arte) Phantasien über die Kunst für Freunde der Kunst (1799, Fantasie sull'arte per gli amici dell'arte, raccolta di scritti suoi e di L. Tieck) importante il carteggio con L. Tieck, l'epistolario e le emozionanti memorie di viaggio. – Weld, Thomas (22 gennaio 1773-Roma 10 aprile 1837) cardinale inglese, il primo ad essere nominato a Roma; [Figlio primogenito di Thomas Weld di Lulworth Castle e di Mary Stanley (appartenente al ramo maggiore e cattolico della famiglia, già estinto prima della metà del XIX secolo)] dopo la morte del padre accoglie a Lulworth Castle le suore trappiste e quando abbandonano le sue terre acquista da loro gli edifici senza pregio che hanno costruito; porge il suo aiuto anche alle monache di santa Chiara di Gravelines, rifugiatesi a Plymouth, e alle monache della Visitazione, rifugiatesi a Shepton-Mallet; sposato e padre di una bambina, esercita l'attività di magistrato di campagna; tutte le volte che George III dimora a Weymouth, va a fargli visita; 1815, muore la moglie; 1818, dopo il matrimonio della figlia con lord Clifford, lascia la sua tenuta al fratello secondogentito e si reca a Parigi dove prende l'abito ecclesiastico; 1821, aprile, riceve gli ordini sacri dall'arcivescovo di Parigi; tornato in Inghilterra adempie ai doveri sacerdotali a Chelsea; diventa coadiutore del vescovo di Kingston vicario apostolico del Canada superiore; 1826, 6 agosto, è consacrato vescovo d'Amiclea; vive per tre anni a Hammersmith dove dirige una comunità di suore benedettine; 1830, 15 marzo, chiamato a Roma, è nominato cardinale da Pio VIII; 1837, 10 aprile, muore. – Wessenberg, Jean barone di (1773-1858) diplomatico austriaco, aiutante di Metternich. – Young, Thomas (Milverton 1773-Londra 1829) scienziato inglese, d'ingegno precoce (a undici anni conosceva già molte lingue orientali) esercitò per gran parte della sua vita l'attività di medico senza mai abbandonare, tuttavia, la ricerca scientifica e l'attività di filologo; professore di scienze naturali alla Royal Institution e membro della Royal Society, diresse i suoi studi verso la fisiologia dell'occhio e la propagazione della luce; in campo filologico stabilì il significato di una serie di geroglifici egizi contenuti nella "stele di Rosetta" contribuendo così ad avviare il complesso processo di decifrazione. |
«segue da 1772» Sturm und Drang Come reazione all'individualismo dell'Aufklârung (concezione
del mondo del tutto diversa da quella tradizionale del Deutschum)
si diffonde questo movimento proto-romantico in letteratura tedesca
e musica, che si esprime come reazione ai vincoli percepiti del razionalismo
imposti dall' Illuminismo. |
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