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Papa
Pio VI (1775-99) 1792, la sua intransigenza è causa della morte di molti preti; Maurini «segue
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ANNO 1792
– Babbage, Charles
(Teignmouth, Devonshire 1792-Londra 1871) matematico inglese, primo
vero anticipatore dei calcolatori elettronici.
Torna su– Baur, Ferdinand Christian (1792-1860), filosofo, maggior esponente della "scuola di Tubinga" di critica teoretica e biblica; maestro di D.F. Strauss; Simbolica e Mitologia o la religione naturale dell'antichità (1824-25) La gnosi cristiana (1835) La dottrina cristiana della trinità (1841). – Bernard, principe di Sassonia-Weimar (1792-1862) nobile militare tedesco; [Secondo figlio del granduca Carlo Augusto.] 1806, 14enne combatte a Jena contro N. Bonaparte e in seguito nelle file dell'armata imperiale; 1814, passa agli Alleati. – Betti, Salvatore (Orciano di Pesaro 1792-Roma 1882) letterato italiano, purista, segretario dell'Accademia di S. Luca, compilatore del «Giornale araldico»; L'illustre Italia (1841-1843, dialoghi ed esaltazioni degli italiani insigni). – Biava, Samuele (Vercurago, Bergamo 1793-Bergamo 1870) poeta italiano, autore di liriche popolareggianti, novelle in versi, romanze; Melodie lombarde (1828) San Rocco (1835). – Capponi, Gino (Firenze 1792-1876) scrittore italiano, allievo di C. Battini; marchese; [«… ha più bisogno Roma di un papa che il papa di Roma.»] promotore e collaboratore delle principali iniziative culturali dei liberali moderati toscani: «Antologia» (1821-33), «Giornale agrario toscano» (1827), «Guida dell'educatore» (dal 1836), «Archivio storico italiano»; 1829, fonda, con R. Lambruschini e C. Ridolfi, la prima Cassa di risparmio fiorentina; Sulla dominazione dei longobardi in Italia (1844 e 1859) 1848, senatore nel parlamento toscano; 17 agosto-12 settembre, è presidente del consiglio; 1860, senatore nel primo parlamento italiano; Storia della repubblica di Firenze (1875) Storia di Pietro Leopoldo (1877, postumo). – Coriolis, Gustave-Gaspard de (Parigi 1792-1843) scienziato francese, da cui l' «accelerazione di Coriolis»; Trattato di meccanica dei corpi solidi e di calcolo dell'effetto delle macchine (1843). – Cousin, Victor (Parigi 1792-Cannes 1867) filosofo francese, traduttore di Platone e di Proclo, scrisse anche un'edizione critica di Cartesio; Frammenti filosofici (1826) Nuovi frammenti filosofici (1828) Corso di storia della filosofia (1828-29, in due volumi) Corso di storia della filosofia moderna (1841, in 5 volumi) Studi su Pascal (1842) Del vero, del bello e del bene (1853). – Eckermann, Johann Peter (Winsen, Amburgo 1792-Weimar 1854) scrittore tedesco, segretario a Weimar di J.W. Goethe; dopo la morte di lui dirige la biblioteca granducale Saggi sulla poesia (1823, inviati a J.W. Goethe) Gespräche mit Goethe in den letzten Jahren seines Lebens (1836-48, Colloqui con Goethe; pur di un valore relativo, sul piano dell'attendibilità storica, può essere considerato il testo che dà inizio alla "leggenda goethiana. – Gortschakoff, Michele Demetrio (1792 - ) militare russo, di nobile famiglia, figlio del principe Demetrio; 1829, capo di stato maggiore dei corpi Rutheuwitsch e Kasseffschy, dispone l'assedio di Silistria e Scumla; nella guerra coi polacchi ha il grado di ufficiale superiore, distinguendosi principalmente a Grochow e a Ostrolenta; già nominato aiutante generale dall'imperatore, dopo il ritiro del conte Tolt, è nominato capo di stato maggiore dell'armata attiva; 1845, generale d'artiglieria; 1846, governatore militare di Varsavia; 1849, prende parte alla guerra contro l'Ungheria; 1852, parte per l'Inghilterra per rappresentare l'armata russa ai funerali del duca di Wellington; membro del consiglio Amministrativo in Polonia facente veci di Paschiewitsch; 1853, su incarico dello zar Nicola I, assume il comando delle truppe d'occupazione dei Principati Danubiani; guerra di Crimea; in seguito alla morte del generale feldmaresciallo, principe di Varsavia, conte Paschiewitsch d'Erivan, è nominato comandante in capo delle armate dell'ovest e del centro, e luogotenente del regno di Polonia; 1856, gennaio, dà l'addio all'armata di Crimea. – Goüin, Alexandre Henri (Tours, Indre-et-Loire 25 gennaio 1792 – Tours 27 maggio 1872) banchiere e politico francese; [Figlio di Alexandre-Pierre-François Goüin (1760-1832), direttore della Banque Goüin frères a Tours, e di Marie-Madeleine Benoist de La Grandière (1763-1840), figlia di Étienne Benoist de La Grandière.] – Graham, James Robert George (Netherby, Cumberland 1792-1861) politico inglese; Incaricato di una missione diplomatica presso la corte Borboneca in Sicilia, è inviato presso Joachim Murat per trattare il suo distacco da Napoleone I; 1818-20, deputato; 1826-61, deputato; 1830-34, primo lord dell'ammiragliato nel gabinetto whig di Ch. Grey, si dimette per dissensi sulla questione irlandese, avvicinandosi ai conservatori; 1841-46, si adopera per l'abolizione del protezionismo granario; 1844, viene accusato da G. Mazzini di aver fatto aprire la corrispondenza degli esuli italiani (tra cui quella dei fratelli Bandiera) e di averne poi comunicato il contenuto ai governi della penisola; 1850, morto Peel, diviene leader dei suoi seguaci orientandosi di nuovo verso i whig; 1852-55, primo lord dell'ammiragliato nel governo Aberdeen, se ne ritira con W.E. Gladstone perché contrario alla commissione d'inchiesta sullo stato dell'esercito in Crimea. – Herschel, John Frederich William (1792-1871) astronomo tedesco, a cui si deve l'introduzione del termine "fotografia", figlio di Friedrich Wilhelm (1738-1822), continuò le ricerche iniziate dal padre nel campo delle stelle doppie, degli ammassi stellari e delle nebulose; 1834, fonda l'osservatorio di Capo di Buona Speranza, dando notevoli apporti all'ottica e allo sviluppo della fotografia. – Klicpera, Václav Kliment (Chlumec, Boemia orientale 1792-Praga 1859) drammaturgo ceco; Il cappello miracoloso (1820) Ognuno qualche cosa per la patria (1829) Almanacco dei lavori drammatici di V.K. Klicpera (1820-22 e 1829-31, in quattro voll.) Il cervo cattivo (1949). – Lambton, John George – conte di Durham (Londra 1792-Cowes, isola di Wight 1840) politico britannico; 1813, deputato whig; 1828, pari; 1830-33, lord del sigillo privato nel ministero Grey; 1838, governatore generale del Canada, viene richiamato in patria dopo sei mesi per la sua eccessiva durezza: da qui il "rapporto Durham" che apre una nuova fase nella politica coloniale inglese. – Murchison, Roderick Impey (Tarradale, Scozia 1792-Londra 1871) geologo e geografo britannico, direttore dell'ufficio geologico della Gran Bretagna e Irlanda, e presidente della Società geografica di Londra, fu uno dei maggiori artefici della stratigrafia del paleozoico che studiò in particolar modo in Gran Bretagna ed in Russia e il codificatore delle principali divisioni di quell'era; 1835, propone la divisione del terziario in eocene, miocene e pliocene ecc.; La geologia della Russia europea e i Monti Urali (1845). – Passy, Antoine François (23 aprile 1792 - 8 ottobre 1873) geologo, botanico e politico francese; 1847 19 set-24 feb 1848, sottosegretario di Stato agli Interni nel "governo Guizot". – Ramorino, Girolamo (Genova 1792-Torino 1849) militare italiano, arruolatosi a sedici anni nell'esercito francese, partecipò alle campagne napoleoniche distinguendosi in Russia; 1821, ritiratosi a vita privata dopo la restaurazione, aderisce al moto piemontese dopo il fallimento del quale deve riparare in Francia; 1830-31, durante l'insurrezione polacca si guadagna una buona reputazione come generale; 1835, febbraio, è incaricato della direzione militare della spedizione mazziniana sulla Savoia il cui insuccesso è da addebitare in gran parte però alla sua incapacità; 1848, entra nell'esercito sardo; 1849, nella campagna del marzo, in base agli ordini del comandante supremo W. Chrzanowski, dovrebbe collocarsi con la 5ª divisione in Lomellina per impedire agli austriaci lo sbocco da Pavia; agendo di propria iniziativa concentra invece le sue forze nel vogherese aprendo così la strada all'avanzata austriaca e contribuendo alla sconfitta di Novara; processato per disobbedienza dal consiglio di guerra, viene fucilato; il verdetto solleva accese polemiche anche perché lo si è ritenuto colpevole più di negligenza che di disobbedienza: probabilmente si sono volute coprire altre e ben più elevate responsabilità. – Russell, John (Londra 1792-Pembroke Lodge, Richmond 1878) politico inglese, conte. – Santander, Francisco de Paula (Rosario de Cúcuta 1792-Bogotá 1840) politico colombiano, laureato in legge; lasciò scritti politici e autobiografici; 1810, combatte nelle guerre d'indipendenza contro gli spagnoli; 1817, diventa capo di stato maggiore di S. Bolivar; 1821-28, è vicepresidente, con funzioni di presidente effettivo, della repubblica della Grande Colombia (costituita nel 1819 dall'unione di Venezuela e Nueva Granada); riformatore moderato, incontra l'opposizione della chiesa e dei gruppi privilegiati (proprietari di schiavi e grandi commercianti); 1823, entra in conflitto con S. Bolivar che lo accusa di favorire il movimento federalista e la separazione della Colombia dalla Grande Colombia; 1828, deve andare in esilio; 1832-37, alla morte di S. Bolivar diventa presidente dello stato indipendente della Nueva Granada (Colombia). – Sestini, Bartolomeo (San Mato, Pistoia 1792-Parigi 1822) poeta e patriota italiano, diplomato all'Accademia di Belle Arti di Firenze divenne un brillante improvvisatore, secondo un costume arcadico ormai al tramonto; Amori campestri (1814) 19 idilli (1816) Guido di Monfort conte di Montefeltro (1821, tragedia) Santa Rosa (1821, melodramma) 1821, subito il carcere per la sua attività carbonara, si trasferisce in Francia; Pia (1822, novella in versi, rielaborazione romantica dell'episodio dantesco (Purgatorio, V)). – Shelley, Percy Bysshe (Field Place, Horsham, Sussex 1792-mare di Livorno 1822) poeta inglese. – Solaro della Margarita, Clemente (Cuneo 1792-Torino 1869) politico italiano, tipico rappresentante della vecchia nobiltà sabauda; 1812, si laurea in legge a Torino; 1816, segretario di legazione a Napoli; 1825, incaricato d'affari a Madrid; 1835, marzo, è chiamato da Carlo Alberto a dirigere il ministero degli esteri e diventa il principale ispiratore della politica estera piemontese; 1842-43, è presente a proposito della questione del transito, attraverso lo stato sardo, del sale che l'Austria importa dal Canton Ticino; 1846, è presente nella guerra doganale; in questo e nel precedente episodio egli, contro l'opinione pubblica e contro la stessa corona, è sostenitore di una politica di accomodamento; 1836, permette la sostituzione della giurisdizione feudale in Sardegna con la giurisdizione regia; 1841, permette il trattato con l'Inghilterra e quello con la Francia (1843); 1847, viene allontanato dal potere; Memorandum storico-politico (1851) 185-60, rappresentante del collegio di San Quirico alla camera subalpina, combatte con accanimento la politica di Cavour. – Staps, Federico (1792-1809) rivoluzionario tedesco; [Figlio di un pastore protestante di Erfurt.] durante una parata militare a Schönbrunn, tenta di uccidere Napoleone I; fallito il tentativo, l'imperatore vuole avere con lui un colloquio in cui egli dichiara senza reticenze che aveva l'intenzione di ucciderlo convinto di fare il proprio dovere per il benessere della Germania e di tutta l'Europa; 1809, poiché dichiara che anche se lo rimettessero in libertà rinnoverebbe il tentativo, viene fucilato. – Tyler, George (1792-1862) ufficiale di marina inglese; [Figlio di Charles.] 1811, in un assalto a Quiberon perde un braccio… […e non a Trafalgar (dove non era presente) come scriverà Las Cases]. – Ypsilanti, Alexandros (Costantinopoli 1792-Vienna 1828) politico greco, membro di una famiglia fanariota di antica nobiltà rifugiatasi in Russia per la sua opposizione al dominio ottomano, fece una brillante carriera nell'esercito russo e divenne aiutante di campo dello zar Alessandro I; lavorò contemporaneamente alla rifondazione del movimento nazionale ellenico e fu a capo della nuova "eteria" amichevole; 1820, si mette alla testa di una piccola armata, il cui nerbo è formato da ufficiali greci in servizio nell'esercito russo; 1821, primavera, in concomitanza con l'insurrezione antiottomana scoppiata in Grecia, in cui ha una parte di rilievo suo fratello Demetrio, penetra nei territori balcanici dell'impero ottomano nel tentativo di farli ribellare contro il sultano; l'incertezza della sua condotta, il rifiuto delle popolazioni non greche di partecipare all'insurrezione e il ritiro dell'appoggio russo in seguito alle pressioni della santa alleanza, lo conducono alla sanginosa disfatta di Dragasani (giugno); rifugiatosi in Austria, viene arrestato e tenuto in carcere per sette anni. |
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