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Papa
Pio VII 1802, vengono promulgati in Francia da N. Bonaparte i 77 «Articoli organici del culto cattolico», ispirati da Talleyrand, che limitano le concessioni fatte alla Santa Sede nel concordato del 1801; «segue
da 1801» Compagnia della Fede Cattolica «segue da 1684» Sovrano Militare Ordine Gerosolimitano di Malta «segue
da 1800» «segue da 1801» «Edinburgh archivi» 1802, Scozia, esce trimestralmente questa rivista whig edita
da Archibald Constable; Du Pont 1802, Eleuthère-Irénée Du Pont de Nemours
(1771-1834), figlio di Pierre-Samuel crea
una fabbrica di polvere da sparo nel Delaware, poi diretta dai suoi
eredi; |
ANNO 1802
– Abel, Niels Henrik (Findo, Norvegia 5 agosto 1802 - Froland 6 aprile 1829) matematico norvegese; secondo di sei figli del pastore del villaggio, resta orfano di padre all'età di 18 anni; da allora deve contribuire a sostenere il peso della famiglia, lottando contro le difficoltà e la sfortuna; sotanzialmente autodidatta, i suoi meriti di ricercatore furono riconosciuti post mortem; [Trovò, indipendentemente da Ruffini, che l'equazione generale di quarto grado non è risolubile per radicali; diede notevoli contributi nello studio di speciali funzioni (ellittiche) e in altri campi dell'analisi.] – Balcombe, Elisabeth [Betzy] (1802-1871); [Figlia minore delle due del commerciante inglese William.] durante la permanenza a Sant'Elena di N. Bonaparte, corre voce di una relazione sentimentale tra i due (lei quattordicenne) che trova eco nei giornali del tempo anche se nulla conferma questo malevolo pettegolezzo; Memorie (1844, libro di ricordi di grande successo). – Baroche, Pierre Jules (La Rochelle, France 18 novembre 1802 – Jersey, Îles Anglo-Normandes 29 ottobre 1870) politico francese. – Bauer, Johann Christian(1802-1867) punzonista tedesco, fondatore dell'omonima fonderia di caratteri di Francoforte; si perfeziona in Scozia nella fonderia di A. & P. Wilson a Edimburgo. – Bolyai, Janos (1802-1860) matematico ungherese; [Figlio del matematico Farkas.] è ricordato fra i fondatori delle geometrie non euclidee. – Botta, Paul-Émile (Torino 1802-Achères, Seine-et-Oise 1820) archeologo francese di origine italiana; [Figlio di Carlo] Monumenti di Ninive (1847-51, con i disegni di Flandin) Inscrizioni scoperte a Khorsabäd (1848) Memorie sulla scrittura assira (1848). – Brofferio, Michelangelo detto Angelo (Castelnuovo Calcea, Asti 6 dicembre 1802-Locarno 25 maggio 1866) scrittore e politico italiano, repubblicano e di idee democratiche, laureato in giurisprudenza; Anacreontiche (1818) Un sogno della vita e il lamento di Dante (1825) Eudossia (1825) Idomeo (1826) 1831, è implicato nella congiura liberale dei «Cavalieri della libertà»; con A. Anfossi, G. Balestra e Benani ordisce varie cospirazioni che gli causano sei mesi di carcere; 1834, collabora al «Messaggiere torinese» (1839-49); Commedie (1835-37) Canzoni piemontesi (1839, in dialetto) VItige re de' Goti (1840) Scene elleniche (?, sulla guerra d'indipendenza greca) Tradizioni italiane (Fontana, Torino 1847, 2 voll.) 1848, deputato nel parlamento subalpino, acceso anticlericale; Storia del Piemonte dal 1814 ai giorni nostri (1849-52, in 5 voll.) 1859, ostile all'alleanza francese; 1861, deputato (collegio di Caraglio) nel parlamento italiano, leader con L. valerio della sinistra costituzionale piemontese, in opposizione alla politica del conte di Cavour (contrario alla spedizione in Crimea e all'alleanza con la Francia); Storia del parlamento subalpino (1865-70, in 6 voll., commissionatagli da Vittorio Emanuele II) I miei tempi (1857-64, in 2 voll., memorie). – Bullrich, Augusto Guillermo Adolfo (Tempitz, vicino a Berlino 1802-?) industriale tedesco; [Figlio di don Augusto Sigesmondo e di donna Federica Guillermina Reichel.] 1823, giovanissimo sbarca in Brasile, dove dal 7 settembre 1822 regna l'autoproclamatosi imperatore Pedro I, figlio del re del Portogallo Giovanni VI; 1825-28, arruolatosi volontario nelle forze brasiliane impegnate nella "guerra del Plata" (1825-28) con l'Argentina, nella battaglia di Ituzaingò viene fatto prigioniero e portato in Argentina; come tanti altri prigionieri brasiliani viene sistemato inun campo vicino al confine; un ufficiale lo prende a ben volere, capisce che questo tedesco non è un nemico naturale dell'Argentina e lo porta con sé a Buenos Aires; 1827, mentre la rivoluzione delle Pampas è appena iniziata e nel paese sta già arrivando un gran numero di emigranti, egli trova lavoro in un bazar, situato nella Calle Florida y Bartolomé Mitre e comincia a darsi da fare; 1833, sposa l'argentina Maria Rejas Baldomero: 30 dicembre, nasce Adolfo Jorge, il primo dei loro dieci figli; 1835, diventa proprietario di un'avviatissima attività commerciale; 1842, apre una fabbrica di birra che ha immediato successo.; – Calà Ullòa, Pietro (Napoli 1802-1879) politico, giurista e scrittore italiano, fu primo ministro dello spodestato Francesco II durante il periodo del suo esilio (1861-1870); Un re in esilio (1928, postumo, memorie). – Cavaignac, Louis-Eugène (Parigi 15 ottobre 1802 (23 Vendemmiaio, Anno XI) – château d'Ourne, Flée, Sarthe 28 ottobre 1857) militare e politico francese. [Figlio di Jean-Baptiste Cavaignac, convenzionale e regicida, e di Marie-Julie de Corancez. Fratello minore del repubblicano Godefroy Cavaignac. Padre di Godefroy Cavaignac (1853-1905) ministro della III Repubblica. Nonno di Eugène Cavaignac (1876-1969), storico. Viene spesso confuso con uno dei suoi fratelli che ha lo stesso nome Jean-Baptiste, che fu barone ma non portò mai la particella nobiliare.] – Drobisch, Moritz Wilhelm (Lipsia 1802-1896) filosofo e matematico tedesco Nuova esposizione della logica secondo i suoi rapporti più semplici, in riferimento alla matematica e alla scienza naturale (1836) Dottrina fondamentale della filosofia della religione (1840) Primi elementi fondamentali della psicologia matematica (1850). – Dumas, Alexandre – padre (Villers-Cotterets, Aisne 1802-Puys, Dieppe 1870) romanziere e drammaturgo francese; [Figlio di A.-D. de la Pailleterie e padre di A. Dumas – figlio (1824-1895).] – Froment-Meurice, François-Désiré (Parigi 1802-1855) orafo francese, padre di Emile (1837-1913) che ne continuò l'attività Esempi: calice e ostensorio di Gregorio XVI, toeletta della duchessa di Parma, ecc. – Hauff, Wilhelm (Stoccarda 1802-1827) scrittore tedesco Mitteilungen aus des Memoiren des Herrn Satan (1825-26, Memorie di Satana) Lichtenstein (1826; alla maniera di W. Scott, un best-seller) Die Bettlerin vom Pont des Arts (1827, La mendicante del Pont des Arts) Jud Süss (1827, Süss l'ebreo) Phantasien im Bremer Ratskeller (1827, Fantasie nella cantina del municipio di Brema) Das Wirtshaus im Spessart (La locanda nello Spessart, fiaba) Kalif Storch (Il califfo cicogna, fiaba) Zwerg Nase (Nano Nasone, fiaba) Abner, der Jude der nichts gesehen hat (Abner, l'ebreo che non ha visto niente; la fonte è Zadig di Voltaire). – Hugo, Victor (Besançon 1802-Parigi 1885) scrittore francese. – Kossuth, Lajos (Monok 1802-Torino 1894) politico ungherese, di antica famiglia nobile, ma impoverita. – Lacordaire, Jean-Baptiste-Henri (Recey-sur-Ource, Côte d'or, 1802-Sorèze, Tarn 1861) predicatore francese; "ultramontanismo"; 1824, avvocato, si converte al cattolicesimo influenzato soprattutto dal Genio del cristianesimo di F.-R. de Chateaubriand; 1827, viene ordinato sacerdote dopo tre anni trascorsi nei seminari di Issy e Saint-Sulpice; 1830, fonda, con H.-F.-R. de la Mennais e Charles Forbes conte di Montalembert, l' «Avenir»; abbandonata la rivista, si separa da H.-F.-R. de la Mennais dopo la condanna di costui da parte di Gregorio XVI e si mantiene su una linea di cattolicesimo liberale che esprime come predicatore a Notre-Dame; Considerazioni sul sistema filosofico di Lamennais (1834) 1839, entra nell'ordine domenicano e continua questa attività diventando molto popolare; Conferenze di Notre-Dame 1833-51 (1844-51) 1848, sostenitore della rivoluzione, viene eletto deputato di Marsiglia alla costituente, incarico a cui poco dopo rinuncia; 1856, con F. Dupanloup e Charles Forbes conte di Montalembert dà vita al «Correspondant» sorto per contrastare l'ultramontano e bonapartista «Univers»; Lettere ad un giovane sulla vita cristiana (1857) Opere (1872-73, in 9 voll.). – Libri Carrucci dalla Sommaia, Guglielmo Bruto Icilio Timoleone (1802/1803, 2 gen - 28 set 1869) bibliofilo e storico della scienza italiano; [Tra gli accaniti suoi accusatori contemporanei è Lépold Delisle, amministratore generale della Bibliothèque nationale de France; tra i suoi strenui difensori è Antonio Panizzi l' "inventore" della British Library. In Italia sono suoi sinceri amici il conte Terenzio Mamiani della Rovere, il marchese Gino Capponi e Giuseppe Mazzini; in Francia i poeti Victor Hugo e Prosper Mérimée, J. Michelet, Sainte-Beuve, François Guizot, l'astronomo e fisico Arago (il suo primo mentore a Parigi e poi suo acerrimo avversario).] 1820-67, in volume o in prestigiose riviste, appaiono più di cento suoi saggi, 1849-65, a Londra organizza una decina di vendite all'asta di libri e manoscritti; [Oltre 12.000 lotti di libri rari.] 1868, né ricco né in buona salute, ma soltanto con gli onori dovuti a un figlio famoso, torna a Firenze dove, a Fiesole, ha un VIllino; 1869, 28 settembre, muore a Fiesole e viene sepolto a S. Miniato. – Longfield, Samuel Mountifort (1802-84) giurista irlandese, il primo a tenere la cattedra di economia politica presso il Trinity College di Dublino; confutò in modo penetrante la teoria del valore-lavoro e sVIluppò una teoria del ricavo marginale basata sulla produttività del lavoro e del capitale; alcune sue idee sul capitale e l'interesse anticiparono il lavoro della "Scuola austriaca". Lezioni di economica politica (1834). – Lönnrot, Elias (Sammatti, Finlandia meridionale 1802-1884) scrittore e filologo finnico, creatore della lingua letteraria finnica, pubblicò i giornali «L'ape» e la «Gazzetta settimanale di Oulu» in finlandese; figlio del sarto del Villaggio, si laureò con una tesi sull'antica medicina magica della Finlandia e divenne medico di campagna; Kalevala (1835, raccolta di miti) Problemi del popolo finnico (1842) indoVInelli (1844) Kanteletar (1849) Dizionario finno-svedese (1880). – Martineau, Henriette (1802-76) scrittrice Corso di filosofia positiva di Auguste Comte (1853, traduzione, con cui diffonde e difende il positivismo comtiano in Inghilterra). – Odoevskij, Alekdandr Ivanovic (Pietroburgo 1802-Psezuape, Soci 1839) poeta russo, di famiglia nobile, uno dei più importanti esponenti del movimento decabrista; 1825, 25 dicembre, partecipa direttamente all'insurrezione; arrestato e rinchiuso nella fortezza di Pietro e Paolo viene poi condannato a 12 anni di lavori forzati che passa in varie parti della Russia vasil'ko (1829-30, poema storico) Elegia (1829) Ditirambo (1831) 1837, per ordine personale dello zar viene inviato come soldato semplice nel battaglione del Caucaso e muore di malaria nel fortino di Psezuape. – Orbigny, Alcides Dessalines d' (Couëron, Loira inferiore 1802-Pierrefitte-sur-Seine 1857) paleontologo e naturalista francese, professore al Museo di storia naturale di Parigi, insegnò paleontologia al Jardin des Plantes; viaggio nell'America meridionale (1834-47, in 10 voll, tra cui il saggio L'uomo americano). – Poerio, Alessandro (Napoli 1802-Venezia 1848) poeta e patriota italiano; [Figlio di Giuseppe (1775-1843), fratello di Carlo (1803-1867).] 1821, prende parte all'insurrezione napoletana ed è vicino al padre nei continui spostamenti dovuti all'esilio 1823-26, studia nelle università tedesche e a Weimar incontra W. Goethe cui mostra le su traduzioni della Sposa di Corinto e dell'Ifigenia 1827, a Firenze diventa amico di G. Leopardi col quale intrattiene una lunga corrispondenza 1830-35, è a Parigi dove frequenta assiduamente N. Tommaseo; seguono alcuni soggiorni in Inghilterra e nel Belgio finché gli viene concesso di ritornare a Napoli dove può esercitare la professione forense Alcune liriche (1843, raccolta anonima) 1847, si reca a Roma attratto dalle riforme di Pio IX 1848, si arruola nel corpo di spedizione comandato da G. Pepe e muore a venezia in seguito ad una ferita riportata durante uno scontro a Mestre Postumi: Poesie edite e inedite (1852, a cura di M. d'Ayala) Il viaggio in Germania (1917, pubblicato da B. Croce) Il carteggio letterario (1917, sempre a cura di B. Croce). – Ruge, Arnold (Bergen auf Rügen 13 settembre 1802 – Brighton 31 dicembre 1880) filosofo e scrittore tedesco; studia ad Heidelberg; 1825, sostenitore della Germania libera e unita, finisce in carcere per 5 anni; in seguito si trasferisce a Halle dove pubblica alcuni drammi, traduzioni da testi greci ed entra in contatto con i giovani hegeliani; 1837, autunno, (il primo numero uscì il 1º gennaio 1838) libero docente all’Università di Halle, fonda insieme a Th. Echtermeyer gli «Hallische Jahrbücher» (Annali di Halle); [In pochi anni diventa l’organo ufficiale dei Giovani hegeliani, potendo vantare tra i suoi collaboratori inter alia Bruno Bauer, Ludwig A. Feuerbach, Michail Bakunin, Karl Friedrich Köppen, Karl Nauwerck, David Friedrich Strauß, Max Stirner, Friedrich Engels e Karl Marx .] a causa della tendenza sempre più liberale e progressista del giornale, il governo prussiano gli intima di spostare la stampa da Leipzig ad Halle, in modo da poter sottoporre il giornale alla censura prussiana; egli reagisce a questo giro di vite reazionario della Prussia di Federico Guglielmo IV spostando la redazione del giornale da Halle a Dresda e cambiando il titolo in «Deutsche Jahrbücher» (Annali tedeschi); 1843, 3 gennaio, a causa del radicalizzarsi delle posizioni in materia di religione e politica dei Giovani hegeliani, i «Deutsche Jahrbücher» sono definitivamente proibiti; a Parigi è in seguito co-editore con Marx dei Deutsch-Französische Jahrbücher (Annali franco-tedeschi) poco prima di divenire il coordinatore delle attività dell'estrema sinistra nei movimenti rivoluzionari del 1848; Gesammelte Schriften (1846, 10 voll., Mannheim, Grohe Verlag) Sämtliche Werke (1847-1848, 10 voll., Mannheim, Grohe Verlag) 1850, si trasferisce a Brighton dove insegna e scrive; Aus früherer Zeit (1862-1867, 4 voll., Berlin, Duncker) 1866-70, limita la sua attività politica ad un sostegno pubblico alla Prussia; 1880, muore. – Salvagnoli, Vincenzo (Corniola, Empoli 1802-Pisa 1861) politico e giurista italiano, laureatosi in legge a Pisa, esercitò l'avvocatura a Empoli e condivise le aspirazioni liberali dei circoli intellettuali legati al Gabinetto vieusseux e all'Accademia dei Georgofili; 1833, è incarcerato per un mese a Livorno; Sullo stato politico della Toscana (1847) 1848, assieme a B. Ricasoli e R. Lambruschini, dirige il quotidiano fiorentino «La Patria» sostenendo una linea filopiemontese; deputato nel consiglio generale, è ostile al ministero di C. Ridolfi e favorevole a quello di G. Capponi; 1849, quando sale al potere il ministero democratico di F.D. Guerrazzi è costretto a lasciare la Toscana per Torino; rientra in patria dopo la restaurazione granducale; Della indipendenza italiana (1858, discorso dato alle stampe dopo aver incontrato a Compiègne Napoleone III) 1859, aprile, dopo la fuga del granduca, è ministro dei culti nel gabinetto Ricasoli e si adopera fermamente per l'annessione della Toscana agli stati sardi; 1860, marzo, è nominato senatore. – Siccardi, Giuseppe (Verzuolo, Cuneo 1802-Torino 1857) giurista e politico piemontese; 1829, entra nella magistratura piemontese dove ricopre alte cariche; 1848, è nominato avvocato fiscale generale; 1849, settembre-novembre, viene inviato in missione presso Pio IX a Portici per ottenere (senza successo) la rinuncia al loro ufficio dell'arcivescovo di Torino Fransoni e del vescovo di Asti Artico, ostilissimi al governo sardo; dicembre, ministro della giustizia e degli affari ecclesiastici fino all'aprile 1851; 1850, 25 febbraio, deciso sostenitore della limitazione dei privilegi del clero, presenta alla camera subalpina il progetto di leggi che da lui prendono il nome: in base ad esse sono soppressi il foro ecclesiastico e il diritto d'asilo, sono limitate a 6 le festività religiose (oltre alle domeniche) e viene resa obbligatoria l'approvazione del governo per gli acquisti e le accettazioni di donazioni di beni stabili da parte delle manimorte laicali ed ecclesiastiche. – Strehlenau, Nikolaus Franz Niembsch Edler von o Nikolaus Lenau (Csatád, Ungheria 1802-Oberdöbling, Vienna 1850) poeta austriaco, figlio di un ufficiale di nobile famiglia prussiano-slesiana decaduta; 1819, studia filosofia, giurisprudenza e medicina, prima a Vienna poi a Pressburg; 1829, muore la madre; 1831, viene a contatto con J. Kerner e con gli altri poeti della "Scuola sveva"; Polenlieder (1831-33, Canti per la Polonia) Gedichte (1832, Poesie, pubblicate dall'editore Cotta e comprendenti anche quelle scritte dopo la morte della madre; Schielflieder - Canti del canneto, Waldlieder - Canti del bosco) 1833, in preda ad una grave crisi depressiva ma pure contrariato per le limitazioni delle libertà civili imposte dai regimi assolutistici di Austria e Germania, emigra in America; 1834, deluso, rientra in Europa; 1834-43, vive ora a Vienna ora in Svevia; l'amore infelice per Sophie von Lowenthal, la moglie di un amico, lo getta in uno stato di profonda inquietudine e prostrazione fisica; Faust (1835, poema) Die Albigenser (1842, Gli Albigesi, poema) Don Juan (1844, Don Giovanni, poema incompiuto) 1844, dopo lo scioglimento del fidanzamento con la cantante Karoline Unger, si fidanza con Marie Behrends, una giovane di ricca famiglia di Francoforte sul Meno; ottobre, poco prima delle nozze impazzisce; 1847, viene ricoverato nel manicomio di Oberdöbling; 1850, muore. – Tommaseo, Niccolò (Sebenico, Dalmazia 1802-Firenze 1874) scrittore italo-dalmata. – Trendelenburg, Friedrich Adolf (Eutin, Holstein 1802-Berlino 1872) filosofo tedesco; 1837, professore di filosofia a Berlino, contribuisce verso la metà del secolo al declino dell'hegelismo nell'università di Berlino; Ricerche logiche (1840) L'idea etica del diritto (1849) Il diritto naturale sul fondamento dell'etica (1860). – Waldeck, Franz Leo Benedict (Münster 31 luglio 1802 – Berlino 12 maggio 1870) giurista e politico tedesco, considerato uno dei principali esponenti della sinistra liberale prussiana; 1848, capo della sinistra democratica all'Assemblea nazionale costituente prussiana, elabora un progetto di costituzione che contempla una monarchia democratizzata e un parlamento monocamerale; rifiuta la costituzione ottriata del 5 dicembre, che scioglie l'assemblea; 1849, viene eletto al Preußischer Landtag, nella Camera dei Rappresentanti, guidandone la resistenza contro le tendenze reazionarie del governo; maggio, sciolta la Camera dal governo, viene fatto arrestare e sottoposto a un processo per alto tradimento ma, alcuni mesi dopo, è rimesso in libertà; 1861, fonda il Partito progressista nelle cui file si batte contro la politica promossa da O. von Bismarck; lo stesso anno, torna alla vita politica come deputato per il Partito Progressista Tedesco (Deutsche Fortschrittspartei); 1867, entra nel Reichstag della Confederazione Tedesca del Nord (1867-69). – Wheatstone, Charles (Gloucester 1802-Parigi 1875) fisico inglese; 1837, assieme a W.F. Cooke brevetta un telegrafo che ha notevole diffusione in Inghilterra e in cui per la prima volta viene utilizzato un relé come amplificatore di corrente; al pari di quello inventato da S. Morse (brevettato nello stesso anno) si basa su un codice di 5 elementi; l'invio di segnali avviene però contemporaneamente su 5 diversi circuiti che provocano lo spostamento di 5 aghi calamitati. – Wiseman, Nicholas Patrick Stephen (Siviglia 1802-Londra 1865) ecclesiastico e scrittore inglese; di famiglia irlandese, studiò nel Collegio Inglese di Roma; 1825, ordinato sacerdote, si dedica a studi orientalistici, insegnando anche ebraico e siriaco alla Sapienza; 1828-40, rettore del Collegio Inglese di Roma; 1836, fonda, con M.J. Quin, la «Dublin archivi» dove difende il pensiero e la tradizione cattolica (durerà fino al 1869); 1850, quando Pio IX ristabilisce la gerarchia cattolica in Inghilterra, è nominato arcivescovo di Westminster e cardinale; ha un atteggiamento amichevole verso il "movimento di Oxford" e lavora intensamente per sedare l'ostilità protestante verso la nuova struttura ecclesiastica cattolica, e l'ostilità dei cattolici inglesi verso i nuVI convertiti; fra l'altro accoglie nella chiesa il futuro cardinale H.E. Manning che gli succederà sulla cattedra di Westminter; Fabiola or the Church of the Catacombs (1854, Fabiola o la chiesa delle catacombe, romanzo rimasto popolarissimo per un secolo; da cui il film di A. Blasetti del 1948 scritto da una squadra di sceneggiatori che coprono tutto l'arco costituzionale) [ed. illustrata, F.lli Centenari, Milano 1856] Ricordanze degli ultimi quattro pontefici e di Roma nei tempi loro (1858) [C. Turati, Milano 1860; Pio VII, Leone XII, Pio VIII, Gregorio XVI]. – Zaleski, Józef Bohdan (Bohatyrka, Ucraina 1802-VIllepreux, Parigi 1886) poeta polacco, di nobile famiglia, studiò all'università di Varsavia; 1831, prende parte all'insurrezione; 1837, emigra in Francia dove continua a lottare per la libertà del suo paese stabilendo contatti con altri esuli e svolgendo un'intensa attività in associazioni e movimenti come la Società democratica polacca e la Giovane Polonia; Rusalki (1825, che ha come protagoniste le ondine (rusalki) del fiume Dnepr) Lo spirito della steppa (1841) Poesie (1851-52, in 4 voll., raccolta distinta in dumy e dumki) Duma aurea (1891, postumo). – Zambeccari, Livio (Bologna 1802-1862) patriota italiano; 1821, è costretto all'esilio per la sua affiliazione alla Carboneria; si reca quindi in Spagna, dove milita per la causa costituzionale, e a Londra, dove diventa "principe di Rosacroce" del rito scozzese; 1826, si reca nell'America meridionale dove combatte nella legione italiana per la libertà dell'Uruguay e del Rio Grande do Sul; 1836, viene fatto prigioniero dalle truppe brasiliane; 1839, liberato, torna a Firenze e a Bologna; 1843-45, ha parte attiva nei moti rivoluzionari; 1848, è a capo di un battaglione di volontari bolognesi durante la prima guerra d'indipendenza; 1849, eletto alla costituente romana, comanda la difesa della piazza di Ancona contro gli austriaci; esule in Grecia dopo la caduta della Repubblica Romana; 1859, torna in Italia; 8 ottobre, fonda a Torino la Gran Loggia Ausonia tra le benedizioni del conte di Cavour e i sospetti di G. Garibaldi [nascita della massoneria contemporanea in Italia]; trattasi della pietra angolare su cui verrà costruito il Grande Oriente d'Italia, all'inizio sotto l'obbedienza del Grande Oriente di Parigi; 1860, fa parte del corpo di volontari che dovrebbe marciare dalla Toscana a Roma; fallito questo tentativo, raggiunge G. Garibaldi a Napoli, partecipando poi alla battaglia del volturno e ottenendo la nomina a ispettore generale dell'esercito meridionale. |
La rivoluzione industriale 1802, viene inaugurato il forno a coke di Königshutte; «Du Pont» 1802, Eleuthère-Irénée Du Pont de Nemours
(1771-1834), figlio di Pierre-Samuel crea
una fabbrica di polvere da sparo nel Delaware, poi diretta dai suoi
eredi; |
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