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ANNO 1918
NOVEMBRE
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Cosa Nostra
SCIENZE ECONOMIA LETTERE e TEATRO CINEMA
Papa
Benedetto XV

(1914-22)

- segretario di Stato: card. P. Gasparri.

1918
Novembre

Alla fine della guerra, nella sola Germania muoiono 2 milioni di persone e sia il presidente Th. W. Wilson che gli altri leader dell'Intesa non sono più disposti a firmare una pace negoziata con la Germania e il kaiser.

"Seconda Internazionale"

«segue da 1917»
1918
dal 1915 opera la Commissione socialista internazionale.
«segue 1919»

 



I GUERRA MONDIALE

L'Unione Sovietica si adegua al calendario gregoriano.





1918
Novembre

Schweizerische Eidgenossenschaf
Confédération suisse
Confederazione svizzera
[Repubblica federale]
- Presidente
-
- Primo ministro
-
-

1918
Novembre

Politica in materia di immigrazione:
[I fase: 1917 ca - ott 1925]
prima legge sulla polizia degli stranieri.

Quinta tappa dell'organizzazione del movimento operaio: sciopero generale represso dall'esercito.

[Jean Ziegler, Una Svizzera al di sopra di ogni sospetto, Arnoldo Mondadori Editore Milano 1976]


1918
Novembre
Impero d'Austria
-
Karl I
Albero genealogico

(Persenburg, Austria Inferiore 17 ago 1887 - Quinta do Monte, Madera 1º apr 1922)
figlio dell'arciduca Ottone d'Absburgo-Lorena e di Maria Giuseppa di Sassonia;
- 1911, 21 ottobre, castello di Schwarzau: sposa la p.ssa Zita di Borbone-Parma (Capezzano Pianore, Camaiore, Lucca 9 mag 1892 - Zizers, Svizzera 14 mar 1989);
1914, alla morte dello zio, l'arciduca Francesco Ferdinando assassinato a Sarajevo, diventa erede della corona absburgica;
1916 21 nov-3 apr 1919, imperatore d'Austria;
1916 21 nov-3 apr 1919, re apostolico d'Ungheria (Karl IV);
1918
Novembre
12
, dopo il collasso dell'impero e la proclamazione della repubblica austriaca, viene espulso dall'Austria e si ritira a vita privata in Ungheria e poi in Svizzera;

1920 1º mar - 6 nov 1921, re apostolico d'Ungheria;
[Falliti due tentativi di restaurarvi la monarchia, nell'ottobre 1921 Karl I sarà arrestato e quindi costretto a fissare la propria dimora nell'isola di Madera dove morirà l'anno successivo.]

Ministro degli Affari Esteri
conte Gyula Andrássy [il Giovane]
(1918 24 ott - 2 nov 1918)
 
Ministro delle Finanze
Alexander Spitzmüller
(1918 7 set - 2 nov 1918)
 
Nunzio apostolico
[ambasciatore]
card. Teodoro Valfrè di Bonzo
(1916 - 1919)
[arcivescovo titolare di Trebisonda]
-
AUSTRIA [Cisleitania]

Republik Deutschösterreich
(Repubblica dell'Austria-tedesca)
- fino al 21 Ottobre 1919 -

[proclama la sua unione con il Reich tedesco, ma la decisione non può divenire operante per l'opposizione delle potenze vittoriose dell'Intesa.]

 

- Primo Ministro
Heinrich Lammasch
(1918 27 ott - 11 nov)
Karl Renner
Partito socialdemocratico
(1918 30 ott - 7 lug 1920)
[primo cancelliere della repubblica austriaca]
Sottosegretario
[per la riforma della costituzione]
-
Michael Mayr
Partito cristiano-sociale
(1918 nov - giu 1920)
Difesa
-
-
Affari Esteri
-
Otto Bauer
Partito socialdemocratico
(1918 nov - lug 1919)

1918 – prima guerra mondiale.
Novembre
al Primo ministro Heinrich Lammasch spetta il compito di sciogliere la Cisleitania, la parte occidentale dell'Impero austro-ungarico; egli scrive la versione finale della rinuncia al potere in Cisleitania da parte di Karl I e convince l'imperatore a firmarla;
11, con la firma di tale atto viene sciolto anche il suo governo.

Prima repubblica austriaca Karl Renner · Michael Mayr · Johann Schober · Walter Breisky · Johann Schober · Ignaz Seipel · Rudolf Ramek · Ignaz Seipel · Ernst Streeruwitz · Johann Schober · Karl Vaugoin · Otto Ender · Karl Buresch · Engelbert Dollfuss · Kurt Alois von Schuschnigg · Arthur Seyss-Inquart

Seconda repubblica austriaca Karl Renner · Leopold Figl · Julius Raab · Alfons Gorbach · Josef Klaus · Bruno Kreisky · Fred Sinowatz · Franz Vranitzky · Viktor Klima · Wolfgang Schüssel · Alfred Gusenbauer · Werner Faymann

 

Istria
1918
Novembre

-
Dalmazia
1918
Novembre

-

[Joze Pirjevec, Serbi, Croati, Sloveni - Storia di tre nazioni, Universale Paperbacks, Il Mulino, Bologna 1995]
Cattaro
1918
Novembre

-
 
BUCOVINA [appartiene all'Austria]
1918
Novembre

-

La situazione è meno complicata rispetto alla Transilvania poiché il governo austriaco, meno intransigente di quello ungherese, non favorisce alcuna nazionalità a discapito di un'altra.
UNGHERIA
Repubblica Popolare d'Ungheria
Cancelliere
conte István Tisza
Partito nazionale del lavoro
(1913 10 giu - 15 giu 1917)
 
Presidente
della repubblica e dei ministri


Mihály Károlyi
(1918 16 nov - ?)
Ministro della Difesa
-
 
-
Ministro degli Interni
-
 
-
1918
Novembre
16
, in seguito ad un plebiscito viene proclamata la Repubblica Popolare d'Ungheria;
- presidente della repubblica e dei ministri: Mihály Károlyi;
questi non riesce ad impedire l'occupazione della Slovacchia da parte dei cechi, della Transilvania da parte dei romeni, dell'Ungheria meridionale da parte dei serbi;
TRANSILVANIA [appartiene all'Ungheria]
1918
Abitata da una popolazione in parte romena, la regione è per la Romania una terra irredenta. Non ci sono agitazioni manifeste, ma il problema resta e gli abitanti romeni sono molto scontenti del regime magiaro che cerca di magiarizzarli.
Fiume [detta "il Corpus separatum" - esclusa dalla Croazia-Slavonia]

1918
Novembre
4
, poiché Zoltan Jekelfalussy, governatore ungherese di Fiume, non riesce a mettersi in contatto con la capitale, il suo vice Lajos Egán chiede all’ammiraglio italiano Rainer, senza successo, protezione per i cittadini ungheresi di Fiume;

a Fiume intanto sono giunti contingenti navali e terrestri francesi oltre che italiani;

15, a Fiume giunge anche un battaglione serbo ai comandi del col. Voja Maksimovic;
[Nella storiografia, l’arrivo dell’esercito serbo a Fiume e nell’Adriatico settentrionale apparirà spesso retrodatato al 2 novembre in quanto i serbi usano ancora il calendario Giuliano. Il Regno S.H.S. adotterà il calendario Gregoriano nel 1920.]

P. Badoglio, presenta la questione dell’occupazione dei centri di Lubiana, Maribor e Fiume alla massima istanza, il mar.llo gen. Foch, richiedendo di poter presidiare sia Fiume che Lubiana.



17, con un dispaccio da Fiume si comunica che in seguito ai negoziati con le autorità di occupazione italiane le unità serbe di del col. Voja Maksimovic devono ritirarsi verso Portorè dietro ordini superiori in sede alleata;
questo fatto segna il destino del CNJ (Consiglio Nazionale jugoslavo) a Fiume, costringendolo ad abbandonare i palazzi del potere ungherese in Fiume, occupati sin dal 28 ottobre 1918;
[Non si tratta di un colpo di mano – come vorrà la storiografia croata – in quanto assieme alle truppe italiane sono giunti anche ufficiali inglesi in qualità di osservatori.
In realtà la questione dell’occupazione della linea ferroviaria Maribor-Lubiana-Fiume viene presentata da Diaz al Comando Supremo alleato. È stato Foch ad assegnare Fiume alla zona di occupazione italiana, nonostante la richiesta di L. Franchet d’Esperey di sottoporre il presidio di Fiume al suo comando, assegnando nel contempo l’amministrazione della ferrovia Semlino-Zagabria-Fiume all’esclusivo controllo dei francesi.]

19, Promemoria del ministro della Marina Del Bono a Sonnino sull’intenzione francese di istituire a Fiume una base di rifornimento per l’armata d’Oriente;
[Per la prima volta si esprime il timore che l’Italia, dopo una dura lotta per liberarsi dalla “prepotente vicinanza austroungarica” si sarebbe trovata di fronte ad una nuova potenza antagonista cui i francesi avrebbero dato sostegno.]

22, il gen. Foch dispone che la responsabilità del contingente interalleato di Fiume va riconosciuta all’Italia, così come richiesto dal gen. Pietro Badoglio una settimana prima;
il Comando Supremo dell’Intesa assegna la città di Fiume alla zona di competenza italiana, assegnando nel contempo la ferrovia Fiume-Zagabria-Budapest con la diramazione per Belgrado a L. Franchet d’Esperey.
È tale decisione che porta alla evacuazione dei serbi da Fiume.
A Lubiana le truppe italiane non sono riuscite ad entrare in quanto una formazione di ex prigionieri serbi al comando del col. Švabic sono riuscite ad arrestarle alle porte di Vrhnika. L’azione del col. Švabic orienta gli Sloveni a favore dell’unificazione jugoslava.
Il governo francese, avvalendosi di un’altra delle clausole dell’armistizio che prevede l’occupazione di punti strategici necessari per rendere possibili operazioni militari, pretende la concessione a Fiume di una base per l’armata d’Oriente e il governo italiano, sia pur riluttando e tergiversando, deve consentire.
[Lo scoppio della rivoluzione di Bela Kun tra l’altro giustifica la predisposizione di una grande base logistica a Fiume, porto ben collegato all’Ungheria, anche se tale decisione è stata presa dai francesi subito dopo l’armistizio.
È probabile che nell’autunno del 1918 le priorità per i francesi siano rivolte alla Russia dove infuria la guerra civile. È da notare che gli avamposti Bianchi sono i porti di Odessa, Murmansk e Vladivostok, collegati dalle ferrovie dell’impero zarista.
Fiume viene considerata il cardine del sistema logistico che permette una rapida penetrazione in Russia dall’Europa.
In realtà questa è la considerazione che sta alla base della costruzione della strada Louisiana e poi della strada ferrata tra Fiume e Budapest nel XIX secolo, con l’attiva partecipazione di tecnici e capitali francesi e, dopo la guerra di Crimea, anche inglesi.
Con lo scoppio della rivoluzione di Bela Kun tale collegamento diviene ancora più importante. L’Italia ha un atteggiamento ambiguo nei confronti dei rivoluzionari bolscevichi in Ungheria.
È da notare che l’impresa dannunziana segue di un mese alla cacciata dei bolscevichi da Budapest. Successivamente le autorità italiane (e fasciste) saranno insolitamente tolleranti nei confronti del Partito Comunista di Fiume dove i comunisti ungheresi avranno un ruolo di primissimo piano.]

La transizione non è indolore in quanto i francesi mirano ad occupare in concorrenza con l’Italia il vuoto di potenza in Adriatico e nei Balcani creatosi dal crollo delle potenze centrali: il governo francese protesta a causa del ritiro del contingente serbo, inquadrato nell’Armata francese d’Oriente e nel Quarnero giungono navi da guerra inglesi e francesi.
Sulla base delle convenzioni d’armistizio, Enrico di San Marzano, comandante militare italiano di Fiume può riconoscere il CNI (Consiglio Nazionale italiano) come unica autorità civile della città in quanto continuatore della rappresentanza municipale d’anteguerra.
[Enrico Asinari di San Marzano (Livorno 1869 - Roma 1938),
figlio del conte Alessandro e della nobildonna francese Claudia Pillet. Intrapresa la carriera militare, frequentò il collegio militare di Milano dove entrò il 2 ottobre 1882 per poi uscirne nel 1886 col grado di sottotenente di artiglieria. Nominato maggiore nel 1910, si distinse nelle colonie durante lo scontro di Sidi Messri nel 1911 ove si guadagnò la prima medaglia d’argento al valor militare. Successivamente prese parte alla Prima Guerra mondiale con questo titolo per poi essere promosso colonnello sul campo. Durante questo periodo fu capo sezione al Ministero della guerra (1914-1915) e giudice effettivo del Tribunale supremo di Guerra e Marina (8 maggio 1919 - 26 febbraio 1920). Al termine del primo conflitto mondiale rimase nell’ambito dell’esercito e dal 1920 gli venne affidata la direzione della scuola militare di Modena, oltre ai comandi territoriali di Bologna e Alessandria. Dal 1921 ottenne il ruolo di comandante delle Scuole Militari Centrali di Civitavecchia. Nominato generale di divisione nel 1923, divenne senatore nel 1933 e ministro di Stato nel 1935, ragione per cui dovette abbandonare l’incarico di comandante generale dell’Arma dei carabinieri attribuitogli dal 1925.]

[L’evoluzione del CNI da organo municipale a statale è una scelta obbligata: entro la linea d’armistizio le forze occupanti possono nominare organi di provvisoria amministrazione statale. Al di fuori di essa, in termini di sovranità, si è in una terra di nessuno ed è proprio in tali zone che si esplica l’operato dei Consigli Nazionali.
Questi si legittimano mediante l’esercizio di un controllo effettivo del territorio onde prevenire disordini o situazioni rivoluzionarie che alla fine del 1918 scoppiano in tutta l’Austria-Ungheria. L’anarchia dilagante costringe alla capitolazione il CNJ (Consiglio Nazionale jugoslavo) di Zagabria e le forze di occupazione serbe si spingono ben al di là della linea pattuita a Belgrado.
Gran parte del “territorio etnografico” reclamato dal CNJ è in preda a bande organizzate di disertori dell’esercito austro-ungarico, il che pertanto giustifica l’invio di forze di occupazione alleate (e quindi anche italiane) per sedare i rivoltosi.
Tali formazioni, note in tedesco come “Grünen Kader”, comparse per la prima volta sul fronte orientale, si affermeranno in particolare nelle regioni jugoslave della Bosnia ma anche della Lika e del Gorski Kotar lungo la linea ferroviaria Fiume-Zagabria. Come gli Aiducchi le bande, composte in genere da 10-15 uomini sono attive nella bella stagione.
Nell’autunno del 1918 alcune stime ufficiali parlano di almeno 250.000 disertori organizzati.]

I negoziati a Parigi per definire il confine italo-jugoslavo sono estenuanti senza trovare un compromesso, anche per l’appoggio anglo-francese alle tesi jugoslave in Adriatico.

BOSNIA-ERZEGOVINA
[dal 1878 amministrata dall'Austria-Ungheria e da questa poi annessa il 7 ottobre 1908]
Governatore
-
1918
Novembre

-



1918
Novembre
Deutsches Kaiserreich
[Impero Tedesco: 1871-1918]
REPUBBLICA
di GERMANIA
Wilhelm II
Albero genealogico

(Potsdam 27 gen 1859 - Doorn, Utrecht 4 giu 1941)
primogenito dell'imperatore Friedrich III e della principessa inglese Victoria di Sassonia-Coburgo-Gotha, e affetto da una paralisi parziale al braccio sinistro;
- 1881, 27 febbraio, sposa Augusta Vittoria di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg (Sommerfeld 22 ott 1858 - Doorn 11 apr 1921);
1888 15 giu-9 nov 1918, imperatore di Germania e re di Prussia;
1918
Novembre
10
, nomina il mar.llo P.L. von Hindenburg comandante supremo, lascia il suolo tedesco e si rifugia in Olanda;
28, dopo l'abdicazione, fissa per sempre la sua dimora nei Paesi Bassi.
[nel 1927, pubblicherà le sue Memorie.]

Presidente
della Repubblica
P.L. von Hindenburg
(1918 9 nov - 13 feb 1919)
-
Presidente
del Bundesrat
(consiglio federale)
-
Consiglio
dei commissari del popolo*
Presidente
del Reichstag
-
-
Cancelliere del Reich
[Reichskanzler]
principe
Max di Baden SPD
(3 ott - 9 nov)
[governo di coalizione provvisorio]
F. Ebert SPD
(9-10 nov)

 

Presidente
F. Ebert SPD
(10 nov - 13 feb 1919)

Copresidente
H. Haase USPD
(10 nov - 29 dic 1918)

Vicecancelliere
[]
Friedrich von Payer
FVP
(1917 9 nov - 10 nov 1918)
 
Affari Esteri [Außenstaatssekretäre]
Wilhelm Solf
Partito Liberale
(1918 3 ott - 13 dic 1918)
Interni
[Innenministerium]
Max Wallraf
Indipendente
(de jure FVP)
(1917 25 ott - 9 nov 1918)
 
Karl von Trimborn
Zentrum
(1918 14 nov - 13 feb 1919)
Ufficio alimentare del Reich
[Reichsernährungsamt
dal 22 mag 1916]
Wilhelm von Waldow
(1917 6 ago - 9 nov 1918)
 
Emanuel Wurm
(1918 14 nov - 13 feb 1919)
Ufficio economico del Reich
[Reichswirtschaftsamt
dal 23 ottobre 1917]
barone
H.K. von Stein zu Nord- und Ostheim
Indipendente
(1917 20 nov - 8 nov 1918)
   
August Müller
SPD
(1918 14 nov - 13 feb 1919)
Ufficio del lavoro del Reich
[Reichsarbeitsamt
dal 4 ottobre 1918]
Gustav Adolf Bauer
SPD
(1918 4 ott - 13 feb 1919)
Giustizia
[Reichsjustizamt]
Paul von Krause
Indipendente
(1917 7 ago - 13 feb 1919)
Marina
[Kaiserliche Marine]
 
Guerra
-
 
G. Noske
(1918 9 nov - 1920)
Lavori Pubblici
[Preußische Ministerium für Handel, Gewerbe und öffentliche Arbeiten]
Paul Justin von Breitenbach
(1906 11 mag - 13 nov)
Wilhelm Hoff
(14 nov - 20 mar 1919)
Poste
[Reichspostamt]
Otto Rudlin
Indipendente
(1917 8 ago - 13 feb 1919)
Ufficio del Tesoro
[Reichsschatzamt]
conte Siegfried von Roedern
Indipendente
(1916 22 mag - 9 nov 1918)
Ph. Scheidemann SPD
(10 nov - 11 feb 1919)
Colonie
Wilhelm Solf
Partito Liberale
(1911 20 dic - 13 dic 1918)

*Governo di coalizione provvisorio formato da socialdemocratici e socialdemocratici indipendenti.

1918 – I Guerra Mondiale:

Germania e Austria-Ungheria
contro
Francia, Gran Bretagna, Russia, Giappone, Italia e Stati Uniti

1918
Novembre
ai primi del mese ventimila marinai si ammutinano a bordo delle navi della 1ª e della 3ª flotta che issano la bandiera rossa;
5, gli ammutinati sbarcano a Lubecca e si costituiscono in unità libere, le "brigate di ferro", che marciano di città in città fino a Berlino;
7, gli Alleati hanno respinto l'esercito tedesco sulla riva destra della Mosa, sono a Bruxelles e a Sédan, la Grande Guerra è perduta.
8, i cinquanta generali impegnati nella battaglia alla testa delle loro truppe ricevono l'ordine di presentarsi l'indomani a Spa, davanti al nuovo capo di S. M. Generale, il gen. Groener, appena succeduto al gen. E. Ludendorff; trentanove si presentano regolarmente, malgrado la rivolta che serpeggia nell'esercito;
8/9, Berlino, nella notte il socialdemocratico Ph. Scheidemann proclama la Repubblica;
9, i rivoluzionari controllano i ponti, le strade ferrate, i telegrafi e perfino gli arsenali della zona occidentale lungo la via della ritirata;
il neo cancelliere Max di Baden, personalmente favorevole alla monarchia, non esita, di fronte alla possibilità di una rivoluzione comunista in Germania, a spingere Guglielmo II all'abdicazione;
9, legalmente la Germania è ancora una monarchia;
10, l'imperatore nomina il mar.llo P. von Hindenburg comandante supremo, lascia il suolo tedesco e si rifugia in Olanda; F. Ebert presidente dell'SPD (Partito socialdemocratico tedesco) assume i poteri trasferitigli dall'ultimo cancelliere imperiale Max di Baden (il giorno dopo si ritirerà dalla politica) e dirige un governo di coalizione provvisorio Rat der Volksbeauftragten (Consiglio dei commissari/deputati del popolo" formato da socialdemocratici e socialdemocratici indipendenti;
ora i partiti di sinistra organizzano a Berlino, in tutta la Germania e persino nei reggimenti, una rivoluzione sotto il segno della bandiera rossa; vengono creati i comitati operai e, tra le truppe, i comitati militari, che si contrappongono alla gerarchia tradizionale e rispondono al "Consiglio esecutivo dei consigli degli operai e dei soldati";
"traditi" dai civili, i militari riconoscono però una sola autorità, quella del loro capo supremo nominato dall'imperatore, il mar.llo P. von Hindenburg;
11, ore 05:00, Compiègne, in qualità di capo della delegazione tedesca, M. Erzberger firma l'armistizio che pone fine alla prima guerra mondiale, in pratica la resa dettata dal mar.llo Ferdinand Foch, capo negoziatore alleato, che non è disposto a fare alcuna concessione, ad eccezione di un leggero prolungamento del tempo assegnato all'esercito tedesco per il ritiro.
ore 11:00, mentre l'esercito è ancora al fronte per la massima parte al di fuori del territorio tedesco, la Germania interrompe la guerra, non ha più né imperatore né governo;
armistizio sulla base dei "14 punti" di Th. W. Wilson: sgombero dei territori occidentali occupati e della riva sinistra del Reno, rinuncia al trattato di Brest-Litovsk.
12, mentre arriva l'ordine ai piloti di consegnare immediatamente gli apparecchi ad una unità militare americana, H. Göring decide invece di trasferire il suo gruppo Geschwader Richthofen a Darmstadt;
Darmstadt, mentre il Geschwader Richthofen rientra in patria l'aeroporto è sotto il controllo di un consiglio rivoluzionario di soldati i quali pensano subito di impadronirsi degli aerei ma vengono fermati da un ultimatum del tenente pilota che minaccia di dare altrimenti l'ordine di attaccare subito l'aeroporto a tutti gli aerei rimasti in mano ai piloti del gruppo;
H. Göring riceve però un ultimo messaggio che gli impone di portare il Geschwader ad Aschaffenburg dove dovrà arrendersi e consegnare la sua unità ad una commissione francese; quale ultimo gesto di sfida tutti i piloti compiono degli atterraggi disastrosi, "scassando" la maggior parte dei caccia, a causa della violenza con cui fanno loro toccar terra;
la sera stessa egli tiene un discorso di commiato al personale ormai smobilitato;
[dal 5 luglio 1917 quando il ten.col. Dostler aveva distrutto un pallone da osservazione, sino alle ultime tre vittorie, conseguite il 5 novembre 1918, sono stati abbattuti in totale 644 velivoli nemici; nello stesso periodo il Geschwader ha perso cinquantasei ufficiali piloti e sei graduati.]
29, la socialdemocrazia prussiana tenta di eliminare religione e preti dalla scuola con una circolare secondo cui la preghiera iniziale dovrà essere abolita e la religione come materia scolastica soppressa… ma la reazione dei conservatori sarà più forte e la costituzione di Weimar lascierà le cose come stanno!
In pratica i diversi tentativi fatti sia nei Länder quanto nell'Impero di rivedere organicamente la legislazione scolastica falliranno tutti o quasi per difficioltà parlamentari.
[Vedi in particolare le vicende del "progetto Keudell" del 1927-28.]

 

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REGNI

Regno di Prussia

Wilhelm II
(Potsdam 27 gen 1859 - Doorn, Utrecht 4 giu 1941)

Albero genealogico

[vedi sopra]

Regno di Baviera

Ludwig III
(München 7 gen 1845 - Sárvár 18 ott 1921)

figlio di Luitpold di Wittelsbach e dell'arciduchessa Augusta di Austria-Toscana;
- 1868, 20 febbraio, sposa Maria Teresa Enrichetta d'Austria-Este (Brno 2 lug 1849 - Chiemgau, 3 feb 1919);
1912, 12 dicembre, alla morte di suo padre, reggente di Otto I, gli subentra nell'incarico;
1913 5 nov-13 nov 1918, re di Baviera;
1918
Novembre
7
, Monaco, nel pomeriggio centomila persone, rispondendo all'appello dei socialdemocratici e dei sindacati, marciano sulle caserme della città invitando i soldati a fraternizzare.
Nelle prime file di questa immensa folla si trova un giornalista socialista, K. Eisner.
8, Monaco, è già proclamata la Repubblica ma K. Eisner, di origine ebraica, si distanzia dai bolscevichi russi, dichiarando che il suo governo proteggerà la proprietà privata;
13, nonostante le sue qualità militari e il suo atteggiamento liberale, Ludwig III viene travolto dalla rivoluzione ed è costretto ad abdicare e ad abbandonare il paese (vivrà all'estero fino alla morte).

Repubblica socialista bavarese
Presidente
K. Eisner
(1918 nov - feb 1919)
Ministro del Commercio
(Volkskommissar für Handel)
Lujo Brentano
(? - ?)

1918
Novembre
8
, il socialista K. Eisner si trova alla testa di uno stato in piena crisi sociale e politica; egli non ha le capacità necessarie per condurre a buon fine il suo compito, inoltre il suo intransigente separatismo gli fa commettere parecchi gravi errori politici.
Egli suggerisce la creazione di un'organizzazone comune agli Stati meridionali della Germania, riproponendo così un'idea, che ha sempre preoccupato la Prussia, in un momento particolarmente inopportuno. Egli si oppone inoltre alla convocazione di un'assemblea nazionale, temendo di vedervi riuniti i partigiani dell'unità tedesca. Nel frattempo egli lascia che le "milizie rosse" si ricostituiscano e creino un clima di inquietudine in Baviera.

Regno di Sassonia

Friedrich August III
(Dresden 25 mag 1865 - Castello di Sibyllenort 18 feb 1932)

Albero genealogico

figlio di Georg I e di Maria Anna Ferdinanda di Braganza;
1891, 21 novembre, sposa la p.ssa Luisa d'Asburgo-Lorena (Salisburgo, 2 dic 1870 - Ixelles 23 mar 1947);
1904 15 ott-13 nov 1918, re di Sassonia;
1918
Novembre
13
, abdica.

Regno di Württemberg

Wilhelm II
(Stuttgart 25 feb 1848 - Schloss Bebenhausen, Tubinga 2 ott 1921)

Albero genealogico

figlio di Friedrich Karl August e della p.ssa Katharine von Württemberg;
- 1877, 15 febbraio, sposa la p.ssa Marie zu Waldeck und Pyrmont (Bad Arolsen 23 mag 1857 - Stoccarda 30 apr 1882);
- 1886, 8 aprile, sposa la p.ssa Carlotta di Schaumburg-Lippe (Schloss Ratiborschitz 10 ott 1864 - Bebenhausen 16 lug 1946);
1891 6 ott-30 nov 1918, re di Württemberg;
1918
Novembre
30
, abdica.

GRANDUCATI

Granducato di Baden

Friedrich II
(Karlsruhe 9 lug 1857 - Badenweiler 8 ago 1928)
Albero genealogico
figlio di Federico I di Baden e di Luise Marie Elisabeth di Prussia;
1885, 20 settembre, sposa la p.ssa Hilda von Nassau (Wiesbaden 5 nov 1864 - Badenweiler 8 feb 1952);
1907 28 set-22 nov 1918, granduca di Baden;
1918
Novembre
22
, abdica.

Granducato d'Assia e del Reno
[Großherzogtum Hessen und bei Rhein]

Ernst Ludwig
(Darmstadt 25 nov 1868 - Langen 9 ott 1937)
Albero genealogico
figlio di Luigi IV d'Assia-Darmstadt e di Alice di Gran Bretagna;
1892 13 mar-9 nov 1918, granduca d'Assia e del Reno;
- 1894, 9 aprile, sposa la p.ssa Vittoria Melita di Sassonia-Coburgo-Gotha (Attard, Malta 25 nov 1876 - Amorbach 2 mar 1936), sua cugina; (divorzio 21 dicembre 1901);
1905, 2 febbraio, sposa la p.ssa Eleonora di Solms-Hohensolms-Lich (Lich 17 set 1871 - Ostenda 16 nov 1937);
1918
Novembre
9
, quando gli viene chiesto di abdicare, rifiuta nettamente. Perde il trono con l'abolizione della monarchia tedesca.
Granducato di Meclemburgo-Schwerin
Friedrich Franz IV
(Palermo 9 apr 1882 - Flensburg 17 nov 1945)
Albero genealogico
figlio di Friedrich Franz III e di Anastasija Michajlovna di Russia;
1897 10 apr-14 nov 1918, granduca di Meclemburgo-Schwerin;
[succeduto al padre sotto la tutela di suo zio, il duca Giovanni Alberto di Meclemburgo-Schwerin, fino al raggiungimento della maggiore età.]
1918, 23 febbraio, in attesa del ritorno di Carlo Michele dalla Russia, diviene reggente anche del granducato di Meclemburgo-Strelitz;
1918
Novembre
14
, inizialmente contrario al cessate il fuoco ordinato dal kaiser, viene costretto ad abdicare.
[Dopo l'abdicazione la famiglia reale viene espropriata dei propri possedimenti, ma egli riesce a ottenere che gli venga riconosciuta una forte indennità per la sua rinuncia al trono e con questa somma riacquisterà nel 1919 il castello di caccia di Gelbensande dove vivrà sino al 1921.]
Granducato di Sassonia-Weimar-Eisenach
Wilhelm Ernst
(Weimar 10 giugno 1876 – Henryków 24 aprile 1923)
Albero genealogico
figlio di Karl August e di Pauline von Sachsen-Weimar-Eisenach;
1901 5 gen-9 nov 1918, granduca di Sassonia-Weimar-Eisenach;
1918
Novembre
9
, abdica.
Prima della firma dell'atto di abdicazione, conclude così il suo ultimo discorso: "Ho fatto tutto quello che ho potuto".
Il suo trono e tutti i suoi domini passano al governo repubblicano ed egli si reca in esilio a Henryków, in Slesia.
Granducato di Meclemburgo-Strelitz
In attesa del ritorno di Carlo Michele dalla Russia,   Friedrich Franz IV granduca di Meclemburgo-Schwerin, diviene reggente anche del granducato di Meclemburgo-Strelitz e rimane in tale posizione sino alla fine delle monarchie tedesche nel 1918, quando è il governo del granducato a votare per la fine della reggenza.
A questo punto, Friedrich Franz IV riceve comunicazione dello stesso Carlo Michele della sua rinuncia al trono che però giungerà in Germania solo nel 1919, dopo l'abolizione della monarchia e la fondazione del Libero Stato di Meclemburgo-Strelitz.
Granducato di Oldenburg
Friedrich August II
(Oldenburg 16 nov 1852 - Rastede 24 feb 1931)
Albero genealogico
figlio di Peter II e di Elisabeth Pauline di Sassonia-Altenburg;
- 1878, 18 febbraio, sposa Elisabetta Anna di Prussia (Potsdam 8 feb 1857 - Fulda 28 agosto 1895);
- 1896, 24 ottobre, sposa Elisabetta di Meclemburgo-Schwerin (Schwerin 10 ago 1869 - Castello di Schaumburg 3 set 1955);
1900 13 giu-11 nov 1918, granduca di Oldenburg;
1918, 11 settembre, viene costretto a risiedere in esilio al castello di Rastede;
1918
Novembre
11
, viene costretto a risiedere in esilio al castello di Rastede.

DUCATI

Ducato di Brunswick
Ernst August III
(Penzing, Austria 17 nov 1887 - Pattensen, Bassa Sassonia 30 gen 1953)
Albero genealogico
figlio di Ernst August II e di Thyra di Danimarca;
- 1913, 24 maggio, sposa Viktoria Luise di Prussia (Potsdam 13 set 1892 - Hannover 11 dic 1980), settima figlia, e l'unica femmina, dell'imperatore Wilhelm II;
1913, 27 ottobre, il duca di Cumberland Ernst August II rinuncia formalmente alle sue pretese sul ducato di Brunswick in favore del figlio sopravvissuto. Il giorno seguente, il Consiglio federale decide di consentire al principe Ernst August di Cumberland di diventare il duca regnante di Brunswick;
1913 1° nov-8 nov 1918, duca di Brunswick;
1918
Novembre
8
, è costretto ad abdicare.
[L'anno successivo, i titoli delle parie britanniche e irlandesi di suo padre saranno sospesi in base al Titles Deprivation Act 1917 a seguito del servizio del duca nell'esercito tedesco durante la guerra, ed il titolo di principe di Gran Bretagna e Irlanda posseduto a Ernst August sarà anch'esso sospeso in base allo stesso atto.
Alla morte del padre nel 1923, Ernst August non succederà al titolo di duca di Cumberland e Tetiondale e conte di Armagh.
Per i successivi trent'anni Ernst August rimarrà il capo del Casato di Hannover, vivendo ritirato nei suoi vari possedimenti.]

Ducato di Sassonia-Altenburg
Ernst II
(Altenburg 31 ago 1871 - Trockenborn-Wolfersdorf 22 mar 1955)
Albero genealogico
figlio di Moritz e della p.ssa Auguste von Sachsen-Meiningen (Meiningen 6 ago 1843 - 11 nov 1919);
-1898, 17 febbraio, sposa la p.ssa Adelheid zu Schaumburg-Lippe (Ratiboritz, Boemia 22 set 1875 - Ballenstedt, Germania Est 27 gen 1971) [divorzio 17 gennaio 1920];
1908 7 feb-13 nov 1918, duca di Sassonia-Altenburg;
1918
Novembre
13
, costretto ad abdicare, si ritira con una fortuna moderata in un albergo a Berlino e trascorre il resto della sua vita come un privato cittadino.

Ducato di Sassonia-Meiningen

Bernhard III
(Meiningen 1º apr 1851 - Meiningen 16 gen 1928)

Albero genealogico

figlio del duca Georg II e di Charlotte von Preußen;
- 1878, 18 febbraio, sposa la p.ssa Charlotte von Preußen (Potsdam 24 lug 1860 - Baden-Baden 1º ott 1919);
1914 25 giu-10 nov 1918, duca di Sassonia-Meiningen;
1918
Novembre
10
, costretto ad abdicare, trascorre il resto della sua vita da privato cittadino.

 

Ducato di Sassonia-Coburgo-Gotha

Carlo Edoardo
(Claremont House 19 lug 1884 - Coburgo 6 mar 1954)

Albero genealogico

figlio di Leopoldo, 8° figlio della regina Vittoria, (Londra 7 apr 1853 - Windsor 28 mar 1884, emofilia) e di Elena di Waldeck e Pyrmont;
1884 19 lug-28 mar 1919, duca d'Albany;
1900 30 lug-14 nov 1918, duca di Sassonia-Coburgo-Gotha;
[Data la sua giovanissima età, viene costituito un consiglio di reggenza presieduto dal principe Ernesto II di Hohenlohe-Langenburg.]
1918
Novembre
14
, viene deposto e cinque giorni dopo firma la rinuncia ai suoi diritti al trono.

Le sue proprietà ed i suoi possedimenti a Coburgo vengono trasferiti (dal 1919) al "Coburger Landesstiftung".
Una soluzione simile viene adottata anche a Gotha, ma tali beni saranno espropriati dalle autorità sovietiche dopo il 1945.
Dopo il 1919, la famiglia ottiene il diritto di mantenere per sé il castello di Callenberg ed altre proprietà (come quelle in Austria) ed il diritto di vivere alla Fortezza di Coburgo e ricevere una compensazione finanziaria per la perdita dei suoi possedimenti.
Alcuni possedimenti in Turingia saranno restituiti alla famiglia ducale nel 1925 con la compensazione di 37.200.000 marchi come indennizzo per le perdite subite. Il governo gli restituirà anche 10.000 ettari di terre e foreste oltre al castello di Callenberg a Coburgo dove ha preso stabilmente residenza con la sua famiglia.
Sentitosi doppiamente tradito, dalla Gran Bretagna che l'aveva esiliato e dalla Germania che l'ha deposto, terrorizzato dagli operai delle sue stesse fabbriche che, nelle sue condizioni di sovrano deposto, lo minacciano ora personalmente e disgustato dai socialisti che hanno deposto il kaiser Wilhelm II, cerca qualcuno in cui poter avere di nuovo fede e che lo difenda dall'avanzata bolscevica. Si avvicina così a movimenti politici e paramilitari di destra.
Supporterà moralmente e finanziariamente Hermann Ehrhardt ed il Putsch di Kapp.
Sino al 1922, sarà a capo del "Preußenbund". [1922, avvicinatosi pian piano ad Adolf Hitler, lo incontra ora per la prima volta in occasione del secondo "Deutscher Tag" che si tiene proprio nella città di Coburgo.
1923, entra a far parte del gruppo "Bund Wiking" e poi del "Stahlhelm, Bund der Frontsoldaten".
1931, partecipa alla marcia delle SA (Sturmabteilung) a Braunschweig.
1932, aderisce al NSDAP (Nationalsozialistische deutsche Arbeiterpartei - Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori), come il cugino Giosea di Waldeck e Pyrmont, ed entra a far parte delle SA giungendo al rango di Obergruppenführer;
Si adopera perché il Partito Popolare Nazionale Tedesco si associ al NSDAP tramite la creazione del fronte di Harzburg a Bad Harzburg.
1933, quando il NSDAP vince le elezioni in Germania, egli dà l'ordine di issare sul suo castello della fortezza di Coburgo la bandiera nazista. La città di Coburgo è inoltre la prima città tedesca ad eleggere un sindaco appartenente al NSDAP.
1933-45, è presidente della Croce Rossa Tedesca;
1937-45, fa parte del Reichstag come deputato.

Ducato di Anhalt
Joachim Ernst
(Dessau 11 gen 1901 - Buchenwald 18 feb 1947)
Albero genealogico
figlio di Eduard e della p.ssa Luise Charlotte von Saxe-Altenburg;
1918 13 set-12 nov, duca di Anhalt;
[Il ducato comprende le terre degli antichi ducati di Anhalt-Dessau-Köthen-Bernburg]
1918
Novembre
12
, lo zio, il principe  Aribert di Anhalt, abdica in suo nome.

PRINCIPATI

Principato di Schwarzburg

Günther Victor
(Rudolstadt 21 ago 1852 - Sondershausen 16 apr 1925)

Albero genealogico
figlio di Adolf di Schwarzburg-Rudolstadt (1801-1875) e della p.ssa Matilde di Schönburg-Waldenburg (1826-1914);
1875, 1° luglio, alla morte del padre diviene principe ereditario di Schwarzburg-Rudolstadt;
1890, 19 gennaio, a seguito della morte del suo primo cugino, Giorgio, che lo aveva soppiantato nel ruolo di principe, egli può succedergli al trono come principe di Schwarzburg-Rudolstadt;
1890 19 gen-28 mar 1909, principe di Schwarzburg-Rudolstadt;
[a seguito della morte del suo primo cugino, Giorgio, che lo aveva soppiantato nel ruolo di principe.]
1890, si fidanza con la p.ssa Luisa Carlotta di Sassonia-Altenburg;
1891, l'accordo matrimoniale viene sciolto;
- 1891, Rudolstadt 9 dicembre, sposa la p.ssa Anna Luisa di Schönburg-Waldenburg (1871-1951)
[matrimonio senza eredi.]
1906, 20 aprile, con la morte del principe Leopoldo di Schwarzburg-Sondershausen, egli diviene erede di un altro principato della famiglia di Schwarzburg.
1909, 28 marzo, la morte del principe Karl Günther di Schwarzburg-Sondershausen consente l'unione dei due principati di Schwarzburg sotto il suo controllo in unione personale.
[È la prima volta in cui i principati vengono riuniti dal XVI secolo, quando le linee di Sondershausen e Rudolstadt erano state formate. A seguito della successione a Sondershausen, egli lascia il nome di Rudolstadt per assumere il titolo di principe di Schwarzburg.
[È quindi ultimo principe sovrano di Schwarzburg-Rudolstadt e di Schwarzburg-Sondershausen.]
1909 28 mar-22 nov 1918, principe di Schwarzburg
1918
Novembre
22
, abdica.
Ottiene dal nuovo governo repubblicano tedesco il permesso di mantenere di sua proprietà 22.600 ettari di terreni, la sua collezione di monete antiche conservata a Rudolstadt e la sua collezione di armi custodita presso l'arsenale del Castello di Schwarzenburg. Ottiene inoltre una pensione annua a vita di 150.000 marchi ed il diritto di utilizzare il Castello di Schwarzenbug oltre la tenuta di caccia di Rathsfeld, oltre a godere dei diritti di caccia e pesca nella Foresta Nera che la sua famiglia aveva ottenuto da tempi immemorabili.

 

Principato di Waldeck-Pyrmont
Friedrich Adolf
(Arolsen 20 gen 1865 - Arolsen 26 mag 1946)
Albero genealogico

figlio di Georg Viktor e della p.ssa Helene di Nassau;
1893 12 mag-13 nov 1918, principe di Waldeck-Pyrmont;
- 1895, 9 agosto, sposa la p.ssa Bathildis zu Schaumburg-Lippe (Ratiboritz 21 mag 1873 - Arolsen 6 apr 1962), cugina di II grado;
1918
Novembre
13
, sebbene egli abbia chiare le mutate condizioni del mondo attorno a lui, è il solo principe in Germania a non aver firmato la propria abdicazione, ma ad essere stato estromesso dal governo con la forza.
Le sue condizioni dopo abbandono del trono, ad ogni modo, non sono peggiori di quelle di altri principi di Germania: egli ottiene l'usufrutto del palazzo di Bad Arolsen nonché il possesso della vicina foresta e della residenza di Hunighausen dal 1920.

 

Principato di Reuss-Greiz (linea maggiore)
Heinrich XXIV
(Greiz 20 mar 1878 - Greiz 14 ott1927)
Albero genealogico

figlio di Heinrich XXII e della p.ssa Ida zu Schaumburg-Lippe;
1902 19 apr-11 nov 1918, principe di Reuss-Greiz;
[A causa della propria instabilità fisica e psichica, dovuta ad un incidente accadutogli in gioventù, ottiene il trono ma manterrà la reggenza con il principe Heinrich XIV di Reuss-Gera (suo parente) fino al 1908, e poi con Heinrich XXVII di Reuss-Gera fino all'11 novembre 1918.]
1918
Novembre
11
, deve rinunciare ai propri domini, abdicando.

 

Principato di Reuss-Gera (linea minore)

Heinrich XXVII
(Gera 10 nov 1858 - Schleiz 21 nov 1928)

Albero genealogico

figlio di Heinrich XIV e della duchessa Agnes von Württemberg [scrittrice Angela Hohenstein];
1908 - 11 nov 1918, principe reggente di Reuss-Greiz;
1913 29 mar-11 nov 1918, principe di Reuss-Gera;
1918
Novembre
11
, deve rinunciare ai propri domini, abdicando.

 

 

Principato di Schaumburg-Lippe
Adolf II
(Stadthagen 23 feb 1883 - Zumpango 26 marzo 1936)
Albero genealogico

figlio di Georg e della p.ssa Marie Anne zu Saxe-Altenburg;
1911 29 apr-15 nov 1918, principe di Schaumburg-Lippe;
1918
Novembre
15
, abdica e si ritira nella sua residenza di Villa Shaumburg presso Höllriegelskreuth (Pullach im Isartal) anche se trascorrerà lunghi periodi anche a Brioni (Italia).
Il principato diviene il "Libero Stato di Schaumburg-Lippe".

 

Principato di Lippe
Leopold IV
(Oberkassel 30 mag 1871 - Detmold 30 dic 1949)
Albero genealogico

figlio di Ernesto Casimiro [Ernesto II], conte di Lippe-Biesterfeld, e della c.ssa Karoline von Wartensleben;
- 1901, 16 agosto, sposa Berta d'Assia-Philippsthal-Barchfeld (1874–1919);
1904 26 set-25 ott 1905, reggente di Lippe;
[nominato successore del padre, governa come reggente]
1905 25 ott-12 nov 1918, principe di Lippe;
1916, cede il titolo di principe di Lippe-Biesterfeld al nipote, il conte Bernardo;
1918
Novembre
12
, abdica.

 

Città Libere e Anseatiche
[Freie und Hansestadt]
Dal 1871 componenti autonome dell'Impero Tedesco.
Lubecca
 
Brema
 
Amburgo

a





1918
Novembre
REGNO di POLONIA
(Regno del Congresso)
[capitale Varsavia]
 
Consiglio di Reggenza
[Rada Regencyjna]
. Aleksander Kakowski
. Zdzislaw Lubomirski
. Józef Ostrowski
(1917 15 ott - 14 nov 1918)
Capo di Stato
J. Pilsudski
(1918 14 nov - 11 dic 1922)
Presidente dei ministri
Józef Swiezynski
(1918 23 ott - 3 nov)
Wladyslaw Wróblewski
(3-7 nov)
Ignacy Daszynski
(7-12 nov)
Ignacy Daszynski
(14-17 nov)
Jedrzej Moraczewski
(18 nov - 16 gen 1919)
     
-

1918
Novembre
10
, occupata Varsavia, J. Pilsudski forma un governo di unione nazionale presieduto da I.J. Paderewski;





1918
Novembre
REPUBBLICA di CECOSLOVACCHIA
Presidente della Repubblica
-
-
1918
Novembre

-





1918
Novembre
REGNO dei SERBI, CROATI e SLOVENI
Pietro I Karagjorgjevic
Albero genealogico

(1844 - 1921)
figlio di Alessandro, principe di Serbia;
1858, dopo la deposizione del padre, passa gran parte della sua vita all'estero ricevendo una buona educazione militare nella Scuola di Saint-Cyr in Francia;
sposa Zorka († ?), figlia del principe Nicola di Montenegro.
1903-18, re di Serbia;
1918-21, re dei serbi-croati-sloveni;
[dal 1914 è reggente il figlio Alessandro]
[1918, unificazione di serbi, croati, sloveni, macedoni, montenegrini; regno privo del litorale dalmata (rimasto all'Italia in seguito al trattato di pace) e della Carinzia (rimasta all'Austria).]
1918
Novembre

-

Alessandro I Karagjorgjevic
Albero genealogico

(1888 - ottobre 1934)
figlio di Pietro I e di Zorka di Montenegro;
1914-18, reggente del regno Serbia nel periodo della prima guerra mondiale;
1918
Novembre

-

1921-29, re dei serbi-croati-sloveni;
1929-34, re di Jugoslavia;

presidente
del consiglio
N. Pašic
(1912 12 set - 1° dic 1918)
ministro
degli interni
Stojan Protic
(? - ?)
ministro
degli esteri
-
ministro
della pubblica istruzione
Ljuba Jovanovic
(? - ?)

1918
Novembre
6-9
, a Ginevra quindi N. Pašic si incontra con i rappresentanti dell'opposizione serba, del Consiglio nazionale di Zagabria e del Comitato degli emigrati; dopo qualche discussione è proclamata la formazione a partire da oggi del nuovo stato serbo-croato-sloveno e si crea un ministero comune per la Serbia e i paesi dipendenti dal Consiglio nazionale di Zagabria;

13, Convenzione militare di Belgrado: su iniziativa di L.-F.-M.-F. Franchet d’Esperey, viene siglata con il governo rivoluzionario ungherese;
i serbi non possono, tuttavia, sfidare l’Italia anche perché tengono sotto occupazione molti altri territori, per cui hanno bisogno della benevolenza alleata e quindi anche italiana;
[Del resto la convenzione riconosce ai serbi il diritto di occupare la Bosnia e le aree della Croazia orientale che segnano il limite occidentale dei loro obiettivi di guerra formulati da Pašic già a fine del 1914]
[Louis Félix Marie François Franchet d’Esperey (1856-1942).
Nato nell’Algeria allora francese, nominato generale di divisione nel 1912, il gen. Lyautey gli affidò il comando militare del Marocco. Durante il difficile periodo iniziale del Protettorato a lui si deve buona parte della pacificazione e riordino del Paese. Richiamato in Francia, nel 1913 ha il comando del I Corpo d’armata a Lilla. Allo scoppio della Prima guerra mondiale dà buona prova come comandante e come risultato salì rapidamente di grado nel corso della guerra. Nel 1918 comanda l’Armata francese dell’oriente, protagonista dello sfondamento del fronte di Salonicco, le sue unità entrano in Serbia da dove proseguono l’avanzata verso l’Ungheria e la Croazia. Nel 1919, a guerra ormai finita, egli dirige operazioni contro la Repubblica ungherese dei Soviet. Viene nominato Maresciallo di Francia il 19 febbraio 1921.]


27, una commissione del Consiglio nazionale di Zagabria si reca a Belgrado per trattare la questione dell'unione;
30, dopo tre giorni di negoziati viene redatto un indirizzo del Consiglio al principe reggente.
L'indirizzo ricorda la decisione del Consiglio di proclamare l'unione dello stato dei serbi, croati e sloveni col Regno di Serbia e col Montenegro in un unico complesso statale sotto il re Pietro, nel cui nome il principe reggente eserciterebbe il potere regio.





SLOVENIA
1918
Novembre

entra a far parte del regno con un proprio governo locale;
REGNO del MONTENEGRO
Nicola I Petrovich Njegosh
Albero genealogico

(Njegoš, Montenegro 1841 - Antibes, Francia 1921)
1860-1918, principe del Montenegro;
1910-18, re del Montenegro (Nicola I)
[primo e ultimo sovrano di uno stato indipendente dal 1878, con uno sbocco sull'Adriatico: Antivari, e dal 1905 con una costituzione]
1918
Novembre
24/26
, l'assemblea nazionale di Podgorica lo dichiara decaduto e proclama l'unione del Montenegro alla Serbia;

1918
Novembre
24/26
, l'assemblea nazionale di Podgorica dichiara decaduto re Nicola I e proclama l'unione del Montenegro alla Serbia.

[Il Montenegro ha un'antichissima tradizione di indipendenza e le elezioni all'assemblea di Podgorica sono avvenute durante l'occupazione militare serba, consentita e incoraggiata dai francesi dopo lo sfacelo della Bulgaria e dell'Austria-Ungheria e dopo che la polizia serba aveva arrestato o esiliato tutti coloro che si erano dichiarati contrari all'unione con la Serbia. Il diplomatico britannico conte De Salis ha riferito in tal senso al suo governo ma nessun gli ha prestato ascolto.]

Molto delicata è la questione del Montenegro, Stato sovrano occupato dall’Austria nel 1916, viene ora occupato dai Serbi in ottemperanza alle clausole d’armistizio di Belgrado.




1918
Novembre
Albania
Guglielmo di Wied
Albero genealogico
-

1918
Novembre
5
, viene occupata Scutari.
Gli italiani si insediano in quasi tutta l'Albania autonoma, ma Scutari viene occupata da un presidio interalleato, mentre i francesi e i serbi occupano le regioni albanesi già attribuite alla Serbia e al Montenegro.

Alla fine del primo conflitto mondiale torna indipendente.

Non appena terminate le ostilità i serbi cominciano subito a voler affermare le loro pretese sull'Albania settentrionale. Il gen. Franchet d'Esperey, comandante in capo delle truppe alleate in Macedonia, li autorizza a occupare una linea strategica intesa a preservarli contro possibili attacchi albanesi, detta appunto "linea Franchet d'Esperey".
Il pericolo di tali attacchi è poco probabile, essendo l'Albania senza esercito, ma la predetta linea dà alla Serbia metà dell'Albania settentrionale – quale era stata delimitata nel 1913 –, regione abitata in grande maggioranza da albanesi (musulmani o cattolici) ostilissimi ai serbi.
I serbi giungono pertanto alla linea predetta, malgrado le proteste degli albanesi e trattano i territori occupati come paese di conquista.




1918
Novembre
Regno di GRECIA

Alessandro I

Albero genealogico
(Tatoi, Atene 1893 - Atene 1920)
secondogenito di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1917-20, re di Grecia;
[ dal 14 giugno 1917, per volere delle potenze dell'Intesa.]
1918
Novembre

-
 
Primo ministro
E. Venizelos
(1917 giu - nov 1920)

1918
Novembre

-
al governo E. Venizelos ha assunto poteri dittatoriali;
la Grecia è schierata a fianco dell'Intesa nella prima guerra mondiale;



1918
Novembre
IMPERO OTTOMANO
Mehmet VI o Muhammad VI
Albero genealogico
Mehmet Vahdettin o Mehmet Vahideddin
(Istanbul, 14 gen 1861 – Sanremo, 16 mag 1926)
figlio di 'Abd-ul-Mejid I e della sua sposa armena Tirimüjgan;
1918-22, XXXVI sultano; [ultimo]
[succeduto al fratello Mehmet V, a causa del suicidio dell'erede al trono Yusuf Izzetin.]
1918
Novembre

-

Gran Vizir
Izzet Pascià
(1918 ott - ?)
ministro della Guerra
-
ministro della Marina
Rauff Bey
(1918 ott - ?)
ministro dell'Interno
-
ministro
delle Finanze
-

1918
Novembre
9
, giunge a Costantinopoli il generale inglese sir Henry Wilson (da non confondersi con l'omonimo capo di S.M.) comandante del XII corpo d'Armata in Macedonia, inviatovi dal gen. Franchet d'Esperey come suo rappresentante in Turchia. Gli viene affidato il comando delle truppe alleate destinate ad occupare la città, la Turchia europea e le rive asiatiche degli Stretti; esse comprendono:
- una divisione britannica,
- una divisione francese,
- un reggimento italiano,
- un piccolo reparto greco,
e altre unità minori di polizia, carabinieri, ecc.

10
, le flotte alleate comandate dall'amm. Calthorpe passano i Dardanelli, giungono a Costantinopoli e gettano l'ancora dinanzi al palazzo del sultano a Dolma Bagscè.

In seguito l'occupazione si estendead altre località anche in Asia Minore, e a Konia si insedia un battaglione italiano.
Poche settimane dopo il gen. Milne sposta il Comando a Costantinopoli.

La prima guerra mondiale si è risolta in un completo disastro per l'impero ottomano: le forze britanniche hanno occupato Baghdad e Gerusalemme e gran parte dell'impero deve essere diviso tra gli alleati europei.

La situazione in Turchia è delle più paradossali.
Costantinopoli continua a restare la capitale dell'Impero ottomano e la residenza del sultano che vi tiene il suo solito Selamlik ogni venerdì, e vi rimane un presidio turco.
Ma vi sono anche truppe britanniche, francesi, italiane e greche. Gli Alleati hanno diritto in base alla convenzione di armistizio di occupare tutti i punti strategici del paese «qualora le cose divenissero minacciose per la loro sicurezza», e all'art. 24 della convenzione è specificato che «in caso di disordini nei vilayet armeni (quelli dell'Anatolia orientale e la regione di Adana) gli Alleati si riservano il diritto di occuparne una parte».
Da quando precede sembra che Costantinopoli, la Tracia orientale e l'Anatolia, abitate da popolazioni in grande maggioranza turche, vengano lasciate alla Turchia anche se le potenze alleate vi stabiliscono delle "sfere d'influenza" e possano in regime di armistizio occuparne varie parti, e che solo le province arabe ne siano distaccate.

"giovani turchi": «segue da 1914»
1918, la sconfitta nella prima guerra mondiale determina la dissoluzione del partito, la cui eredità viene raccolta da Kemal Ataturk.



La fine di quattro secoli di dominio turco in Medio Oriente è improvvisa e definitiva.

Armenia
(Zona turca)
1918
Novembre

prima guerra mondiale
(1915-18):
gli armeni sono vittime di uno sterminio organizzato
[F. Werfel, I quaranta giorni del mussa Daghi]; secondo alcuni calcoli si hanno 1.900.000 morti, e i superstiti si disperdono nell'esilio, soprattutto negli Stati Uniti ("diaspora armena");





1918
Novembre
RUSSIA
Governo controrivoluzionario
Presidente del consiglio
-
comandante supremo della Russia
A.V. Kolcak
(1918 18 nov - 7 feb 1920)
 
-
comandante supremo dell'Armata Bianca;
A.V. Kolcak
(1918 18 nov - 4 gen 1920)
Ministro degli Esteri
S.D. Sazonov
(1918 - 1919)
Partito operaio socialdemocratico russo
1918
dal 1903 si è diviso due frazioni:
- bolscevica (maggioritaria)
- menscevica (minoranza):
P.B. Aksel'rod, J. Martov, G.V. Plechanov.
con la "domenica di sangue" si sono accentuate le divergenze tra bolscevichi e menscevichi;
La rivoluzione russa 1918
Guerra civile: 1918 mag - feb 1922.
Durante la guerra civile il patriarca Tikhon cerca di mantenere la piena neutralità della Chiesa.
Terrore Rosso: 1918 ago - feb 1922.

1918
Novembre
6
, Roman Malinovskij, tornato in Russia il mese precedente, viene ora giudicato da un tribunale rivluzionario e fucilato nei giardini del Cremlino;

***

COSACCHI
1918, schieratisi con l'Armata rossa sin dalla vigilia della I guerra mondiale, ora che con decreto sono equiparati al resto della popolazione e quindi vedono soppressi i loro privilegi, passano in parte alle forze controrivoluzionarie, unendosi agli eserciti dei generali A.I. Denikin e P.N. Vrangel'.
Con la sconfitta dei bianchi, circa 30.000 cosacchi lasciano l'Unione sovietica; i loro reggimenti vengono sciolti dal governo sovietico (saranno ricostituiti solo nel 1936).



GEORGIA
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1918
Novembre

sciolta la repubblica transcaucasica si forma un governo georgiano indipendente che si allea alla Germania in funzione antibolscevica, diventando un focolaio della reazione bianca;
presidente della repubblica è Noé Jordania (1868-1953) [Gornalista, scrittore, politico; inizialmente marxista, nel 1903 accettò la fusione fra i partiti socialdemocratici russo e georgiano ma iniziò subito a polemizzare con Lenin; è vissuto in esilio fino al 1917; una volta, dovendo rientrare velocemente in Georgia, da Parigi attraverso l'Italia, volendo trovare un passaggio in nave fino al Mar Nero, chiamò la redazione dell'«Avanti!» per chiedere aiuto. Un giornalista lo aiutò, si chiamava Benito Mussolini.]
introduce il suffragio universale (voto anche per le donne), proibisce il lavoro infantile e vara un'ambiziosa riforma agraria;

 

BIELORUSSIA o RUSSIA BIANCA
[Repubblica Indipendente dal gennaio 1918]
Capitale: Minsk
 

1918
Novembre

viene proclamata la Repubblica Indipendente di Bielorussia;

 



UCRAINA
[Repubblica Democratica Indipendente da novembre 1917]
Capitale: Kijev
Ukrayins'ka Tsentral'na rada (o Tsentralna Rada).
[Consiglio pan-ucraino (sovietico) che unisce i deputati di soldati, lavoratori e contadini e alcuni membri di organizzazioni politiche, pubbliche, culturali e professionali della Repubblica popolare ucraina.]
Etamano dell'Ucraina
P. Skoropadsky
(1918 29 apr - 14 dic 1918)
1918, 29 aprile, in collaborazione con le forze di occupazione tedesche, un colpo di stato rovescia la "Repubblica popolare ucraina"
1918
Novembre
intanto, dopo aver formato il Direttorato dell'Ucraina, V. Vynnycenko partecipa attivamente all'organizzazione di una rivolta contro P. Skoropadsky;
dopo il rilascio, anche S. Petliura partecipa alla rivolta;
11, firma dell'armistizio e fine della I guerra mondiale;
P. Skoropadsky viene rimosso dal potere in una rivolta guidata dal socialdemocratico S. Petliura che ha provocato il ritiro delle forze tedesche da Kiev;
la rivolta ripristina nominalmente la Repubblica popolare ucraina, ma il potere viene conferito al Direttorato dell'Ucraina, un governo provvisorio di cinque direttori presieduto da V. Vynnycenko;
il crollo degli imperi centrali aggrava la situazione interna e i difficili rapporti politici tra gli stessi autonomisti, che esautorano P. Skoropadsky e affidano il potere all'autonomista S. Petliura;
Repubblica dell'Ucraina Occidentale
Capitale: Leopoli
Galizia ex austriaca
1918
Novembre

intanto nella Galizia ex austriaca, su pressione di elementi favorevoli al passato regime, viene fondata la Repubblica dell'Ucraina Occidentale con capitale Leopoli i cui territori vengono uniti con lo stato ucraino di S. Petliura;
Repubblica Sovietica dell'Ucraina
[da gennaio 1918]
Capitale: Harkov
proclamata dai bolscevichi, ha armato un esercito popolare che ben presto riconquista parte del paese;
1918
Novembre

-
AZERBAIGIAN
[Repubblica democratica indipendente dal 28 maggio 1918]
Capitale: Baku
 
1918
Novembre

-
ARMENIA
Capitale: Jerevan
nella zona russa si ricostituisce una repubblica armena indipendente;
1918
Novembre

-

 

1918
Novembre
REGNO di ROMANIA

Ferdinando I

Albero genealogico

(Sigmaringen, Prussia 1865 - Sinaia, Valacchia 1927)
figlio di Leopoldo (1835-1905) principe di Hohenzollern-Sigmaringen [fratello di Carlo I] designato (1870) alla corona di Spagna e di Antonia di Portogallo;
1889, viene adottato dallo zio, re Carlo I, e proclamato erede al trono;
1913, comandante dell'esercito romeno nella guerra balcanica;
1914-27, re di Romania;
1918
Novembre

Presidente
del consiglio

Ion Bratianu
(1914 nov - nov 1919)

1918
Novembre
6
, Marghiloman deve dimettersi e il re affida la presidenza del consiglio al gen. Coanda;
inizia intanto l'avanzata oltre il Danubio delle truppe francesi sotto il gen. Berthelot, già capo della missione militare francese in Romania;
10, alla vigilia dell'armistizio fra l'Intesa e la Germania, viene ordinata la mobilitazione generale in Romania e viene inviato un ultimatum al mar.llo von Mackensen perché evacui il territorio romeno;
12, le truppe francesi sgombrano Bucarest dai tedeschi;
16, sono stabiliti rapporti regolari fra il gen. Berthelot e il governo di Iasi;

Intanto, in seguito alla battaglia di Vittorio Veneto e lo sfacelo della monarchia absburgica, i sudditi in Transilvania cominciano a reclamare di essere annessi alla Romania.


BESSARABIA [provincia autonoma dal 3 novembre 1917]
Ha una popolazione di 2.500.000 abitanti di cui la maggioranza (due terzi o poco più) romeni, il resto composto di piccoli russi (ucraini) e altri elementi etnici vari.
È stata annessa alla Russia parte nel 1812 e parte nel 1878, ma malgrado i tentativi del governo di Pietroburgo di russificarla non c'è riuscito. Il 3 novembre 1917 si è resa autonoma.
1918
Novembre

si è dichiarata repubblica indipendente il 6 febbraio 1918;


1918
Novembre
REGNO di BULGARIA

Boris III

Albero genealogico

(Sofia 1894 - 28 ago 1943)
figlio di Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Saalfeld-Koháry e di Maria Luisa di Borbone-Parma;
1918, 3 ottobre, il padre abdica a suo favore;
1918-43, zar dei bulgari;
1918
Novembre

deve subire la "dittatura verde" del partito contadino di A. Stambolijski;

Presidente del consiglio
Malinoff
(1918 giu - ?)

1918
Novembre

-





1918
Novembre
III Repubblica
Presidente della Repubblica
R. Poincaré
(1913 18 feb - 18 feb 1920)
Presidente del Senato
Antonin Dubost
(1906 16 feb - 14 gen 1920)
Presidente della Camera
-
Presidente dell'Assemblea nazionale
(Senato+Camera)
-
-
Presidente del Consiglio
G. Clemenceau
II
(1917 16 nov - 18 gen 1920)
Interni
Jules Pams
(1917 16 nov - 20 gen 1920)
Affari Esteri
S.-J-M. Pichon
(1917 16 nov - 20 gen 1920)
Colonie
-
Regioni liberate
A. Lebrun
(1917 16 nov - 20 gen 1920)
Guerra
-
Marina
-
Finanze
Louis-Lucien Klotz
(12 set - 20 gen 1920)
Commercio
e Industria
-
Lavori Pubblici
-
Lavoro
-
Giustizia
Louis Nail
(1917 16 nov - 20 gen 1920)
Pubblica Istruzione
e dei Culti
-
-

1918
Novembre

-
1918-40, la politica francese del "governo indiretto" e dei "territori d'Oltremare", politica che favorisce una "élite" tribale e intellettuale, impedendo, però, lo sviluppo di una vera e propria borghesia, ha il parziale effetto di limitare l'evoluzione di movimenti politici di liberazione nazionale nelle colonie francesi in Africa.
[Hosea Jaffe, AFRICA, Movimenti e lotte di liberazione, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1978.]

 



1918
Novembre
REGNO dei PAESI BASSI

Guglielmina

Albero genealogico

(l'Aia 1880 - castello di Het Loo, presso Apeldoorn 1962)
figlia di Guglielmo III re d'Olanda e della sua seconda moglie Emma di Waldeck-Pyrmont;
1890-1948, regina dei Paesi Bassi;
[dal 31 agosto 1898 ha assunto ufficialmente il potere]
1918
Novembre

-

Primo ministro
C. Van der Linden
(1913 - 1918)
-

1918
Novembre
le parole d'ordine rivoluzionarie di P.J. Troelstra provocano una violenta reazione antisocialista;



1918
Novembre
REGNO del BELGIO

Alberto I

Albero genealogico

(1875 - 1934)
figlio di Filippo di Fiandra e di Maria di Hohenzollern-Sigmaringen;
1909-34, re dei belgi;
1918
Novembre

-

1918
Novembre

-



1918
Novembre
Granducato di Lussemburgo

Maria Adelaide di Nassau-Weilburg

Albero genealogico

(† 1924)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1912-19, duchessa di Nassau;
1912-19, granduchessa di Lussemburgo;
1918
Novembre

-

1918
Novembre

-





1918
Novembre
REGNO UNITO
di
GRAN BRETAGNA e IRLANDA
Giorgio V
Albero genealogico

(Marlborough House, London 3.6.1865 - Sandringham, Norfolk 20.1.1936)
secondo figlio di Edoardo VII e di Alessandra di Danimarca;
1877-92, presta servizio nella marina militare;
1892, diventa erede presuntivo al trono per la morte del fratello maggiore Alberto Vittorio;
1893, sposa la p.ssa Mary von Teck (1867-1953)
1901-10, principe di Galles;
1910-36, re di Gran Bretagna e Irlanda, imperatore delle Indie;
succeduto alla morte del padre;
1918
Novembre

-

Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
D. Lloyd George
liberale-nazionale
coalizione di governo
(1916 7 dic - 23 ott 1922)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
A. Bonar Law
(1916 10 dic - 10 gen 1919)
Segretari di Stato
Affari Esteri e Commonwealth
A. Balfour
(1916 10 dic – 23 ott 1919)
Guerra
-
Munizioni
W.L.S. Churchill
(1917 lug - 10 gen 1919)
Affari Interni
-
Giustizia
-
Colonie
-
Commercio
-

1918
Novembre
11
, Armistizio.


Lord luogotenente d'Irlanda
John French
visconte di Ypres e di High Lake
(1918 9 mag - 27 apr 1921)

1918
Novembre

-

 



1918
Novembre
REGNO di DANIMARCA
Cristiano X
Albero genealogico

(Charlottenlund 1870 - Copenaghen 1947)
figlio di Federico VIII e di Luisa di Svezia;
1912-47, re di Danimarca;
continua a favorire l'evoluzione democratica del paese;
1918
Novembre

-

1919-44, re d'Islanda;

1918
Novembre

dal 1915 il paese ha una nuova costituzione che istituisce, fra l'altro, il nuovo sistema bicamerale ed estende il diritto di voto alle donne;

ISLANDA

1918
Novembre

-


1918
Novembre
REGNO DI NORVEGIA
[dal 1905]
Haakon VII
Albero genealogico

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57
, re di Norvegia;
1918
Novembre

-

Primo ministro
1918
Novembre
prima guerra mondiale (1914-1918): si mantiene neutrale;


1918
Novembre
REGNO di SVEZIA
Gustavo V
Albero genealogico

(Stoccolma, castello di Drottningholm 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950)
figlio di Oscar II e di Sofia di Nassau;
1907-50, re di Svezia;
osserva correttamente le regole del sistema parlamentare;
1918
Novembre

-

1918
Novembre

-


1918
Novembre
FINLANDIA
Governo provvisorio
1918
Novembre

sull'esempio russo si costituiscono i soviet di operai; il governo provvisorio ricorre allora all'aiuto della Germania e organizza un'armata sotto la guida del gen. C.G.E. von Mannerheim che riesce a stroncare ogni tentativo rivoluzionario;




1918
Novembre
Presidente
Sidónio Pais
(1917 dic - dic 1918 †)

1918
Novembre

I guerra mondiale: il paese è a fianco degli Alleati;

 



1918
Novembre
REGNO di SPAGNA
-
-
Alfonso XIII di Borbone
Albero genealogico

(Madrid 1886 - Roma 1941)
figlio postumo di Alfonso XII e di Maria Cristina d'Absburgo-Lorena;
1886-1931, re di Spagna;
1918
Novembre

-

Primo Ministro
Antonio Maura Montaner
(1918 22 mar - 8 nov)
Manuel García Prieto
(9 nov - 4 dic 1918)
Interni
-
-
Economia
-
-
-
-

1918
Novembre

governa appoggiandosi alle "giunte" militari, all'alto clero e ai grandi proprietari fondiari e incoraggiando, spesso, una politica repressiva;

[Durante la guerra Francia e Inghilterra hanno fatto notevoli sforzi per far uscire il paese dalla neutralità e hanno profuso, specialmente a mezzo della massoneria (assai diffusa tra gli intellettuali spagnoli) somme immense a scopo di corruzione: così è stata fatta la fortuna e creata la posizione dei personaggi che si trovano ora a capo della "democrazia" spagnola.
Finita la guerra, ed esauritosi quindi il rivolo d'oro che si riversava sulla penisola, si devono chiudere molti stabilimenti; si delinea così la crisi economica, ingigantendo la disoccupazione.
Come sempre, lo stato cerca di sovvenzionare le industrie e di proteggerle artificialmente. Catalogna a Paesi Baschi, che finora sono vissuti di protezione sfruttando l'intera penisola, si proclamano sacrificati e si convincono che nel separatismo stia la loro salvezza, poiché diventerebbero sempre più floridi se non avessero una palla di ferro al piede, il peso della Spagna.
Nel dopoguerra si assiste quindi al fenomeno del separatismo:
- catalano, alimentato dalla Francia che da sempre vorrebbe far della regione un protettorato francese;
- basco, alimentato dall'Inghilterra che vedrebbe di buon occhio una repubblica basca completamente sotto il suo dominio economico.
[Emilio Canevari, La guerra italiana, Tosi Editore Roma.]

***

Isole Canarie:
-





1918
Novembre
REGNO d'ITALIA
Vittorio Emanuele III
Albero genealogico

(Napoli 1869 - Alessandria d'Egitto 1947)
figlio di Umberto I e di Margherita di Savoia;
1878-1900, principe di Piemonte;
1896, Roma 24 ott: sposa la p.ssa Elena del Montenegro (1873-1952);
1900-46, re d'Italia;
1911-13, guerra italo-turca;
1918
Novembre

-


1936-43, imperatore d'Etiopia
1939-43, re d'Albania;

 

PARLAMENTO
XXIV Legislatura
(1913 27 nov - 29 set 1919)
Presidente del Senato
G. Manfredi
emiliano
(1913 27 nov - † 6 nov 1918)
A. Bonasi
emiliano
(1918 18 nov - 29 set 1919)
Presidente della Camera
G. Marcora
lombardo
(1913 27 nov - 29 set 1919)
 
Presidente
del Consiglio
V.E. Orlando
siciliano
(1917 29 ott - 23 giu 1919)
Interno
Sottosegretari G. Bonicelli
lombardo
(1917 1° nov - 4 gen 1919)
R. Gallenga Stuart
laziale
(1917 29 ott - 23 giu 1919)
[Propaganda all'estero e per la Stampa]
Esteri
S. Sonnino
toscano
(1914 5 nov - 23 giu 1919)
Sottosegretario L. Borsarelli
marchese di Rifreddo
piemontese
(1914 21 mar - 23 giu 1919)
Guerra
ten.gen. V. Zuppelli
istriano
(1918 21 mar - 17 gen 1919)
Sottosegretario P. Meomartini
campano
(1918 29 mar - 18 gen 1919)
Armi e Munizioni
ten.gen. V. Zuppelli
istriano
(1918 15 mag - 23 giu 1919)
Sottosegretario P. Bignami
lombardo
(1917 14 ott - 18 mag 1919)
Armi e Trasporti
[D.Lten. n. 1318 del 13.09.1918]
G. Villa
lombardo
(29 ott - 24 nov)
 
Sottosegretario  
Marina
A. Del Bono
emiliano
(1917 17 lug - 23 giu 1919)
Sottosegretario A. Teso
veneto
(1917 29 ott - 23 giu 1919)
Colonie
G. Colosimo
calabrese
(1916 19 giu - 22 giu 1919)
Sottosegretario conte P. Foscari
veneto
(1916 22 giu- 22 giu 1919)
Tesoro
F.S. Nitti
lucano
(1917 29 ott - 17 gen 1919)
Sottosegretari A. Visocchi
campano
(1917 29 ott - 18 gen 1919)
Finanze
F. Meda
lombardo
(1916 giu - 23 giu 1919)
Sottosegretario G. Indri
veneto
(1917 31 mar - 23 giu 1919)
Agricoltura
G. Miliani
marchigiano
(1917 29 ott - 17 gen 1919)
Sottosegretario D. Valenzani
laziale
(1917 29 ott - 18 gen 1919)
Industria, Commercio e Lavoro
A. Ciuffelli
umbro
(1917 29 ott - 23 giu 1919)
Sottosegretario E. Morpurgo
friulano
(1916 18 giu - 18 gen 1919)
Lavori Pubblici
L. Dari
abruzzese
(1917 29 ott - 31 dic 1918)
Sottosegretario R. De Vito
toscano
(1916 18 giu - 23 giu 1919)
Grazia, Giustizia e Culti
E. Sacchi
lombardo
(1916 giu - 17 gen 1919)
Sottosegretario R. Pasqualino Vassallo
siciliano
(1916 18 giu - 23 giu 1919)
Istruzione Pubblica
A. Berenini
emiliano
(1917 29 ott - 23 giu 1919)
Sottosegretario A. Roth
sardo
(1916 18 giu - 23 giu 1919)
Poste e Telegrafi
L. Fera
calabrese
(1916 18 giu - 23 giu 1919)
Sottosegretario C. Rossi
di Montelera

piemontese
(1916 18 giu - 23 giu 1919)
Trasporti marittimi e ferroviari
G. Villa
lombardo
(1918 15 mag - 17 gen 1919)
Sottosegretario   A. Battaglieri
piemontese
(1918 18 nov - 18 gen 1919)
Assistenza militare e Pensioni di guerra
[D.Lten. n. 1812 del 01.11.1917]
L. Bissolati
lombardo
(1917 1° nov - 31 dic 1918)
Sottosegretario M. Cermenati
lombardo
(1917 1° nov - 18 gen 1919)
Approvvigionamenti e consumi alimentari
[Ministero costituito in sostituzione del Commissariato con R.D. 22 maggio 1918, n. 700.]

S. Crespi
lombardo
(1918 22 mag - 18 giu 1919)

Sottosegretario F. Nunziante
marchese di San Ferdinando
campano
(1918 22 mag - 18 giu 1919)
Ministri senza portafoglio
-
L. Bissolati
lombardo
(1917 29 ott - 17 gen 1919)
Commissariati
commissari
Alto commissariato G. Girardini
friulano
(1918 11 ago - 17 gen 1919)
Alto commissariato aggiunto S. Segrè Sartorio
friulano
(1918 4 gen - 23 giu 1919)

Ernesto Pietriboni
(1918 11 ago - 23 giu 1919)

Comm. gen. per l'assistenza civile propaganda interna
[D.Lgtn. n. 130 del 10.02.1918]

U. Comandini
romagnolo
(1918 10 feb - 1° apr 1919)

Comm. gen. per le armi e munizioni
[D.Lgtn. n. 1318 del 13.09.1918]

C. Nava
lombardo
(1918 15 set - 14 dic 1918)

Comm. gen. per l'aeronautica
[D.Lgtn. n. 1813 del 01.11.1918]
Eugenio Chiesa
(1918 1 nov - 14 dic 1918)

1918
Novembre
3
,
l'Austria firma l'armistizio a Villa Giusti, presso Padova.
I bersaglieri sbarcano a Trieste e i soldati entrano a Trento.
VENETO, lo stesso giorno il vescovo di Concordia e Portogruaro, mons. Francesco Isola, rimasto nella sua diocesi durante l'invasione nemica, riceve la visita di un Ufficiale che si dice incaricato di perquisire il Vescovado. Mentre tutto viene messo sottosopra, un gruppo di giovinastri accompagnati dagli arditi d'un battaglione del 1° Granatieri irrompe furiosamente nelle stanze e con fucili spianati e con bastoni in aria minacciano di morte lui e il suo segretario mons. Isaia Isola chiamandoli «affamatori del popolo» e «austriacanti» aggiungendo che il vescovo aveva benedetto le armi austriache e le acque del Piave.
Cacciati a calci e spintoni fuori del palazzo i due vengono parecchie volte gettati a terra sulla pubblica piazza, fatti oggetto di insulti ed altro finché vengono lasciati nel cortile di una casa in cui risede un maggiore e lasciati per ben due ore ad aspettare
Alle 8 pomeridiane, mediante intercessione provvidenziale del cappellano militare don Celso Costantini, sono accompagnati a S. Giovanni di Casarsa.
[Le accuse contro i due sacerdoti saranno formalizzate dal prefetto di Venezia il giorno 14 successivo.]

4, finisce la I Guerra mondiale sul fronte italiano;
6, TOSCANA, il procuratore del re di Firenze riferisce:
«Le ulteriori indagini praticate sull'opera di propaganda del clero in questa città e in specie sull'opera personale spiegata dal Cardinale Arcivescovo non mi inducono a modificare quanto ebbi già a riferire. Il clero infattii, salvo rare eccezioni […] non ha spiegata larga ed efficace opera di propaganda il che si rileva dalla mancata offerta della sua collaborazione […] e dalla astensione da qualunque manifestazione tangibile di propaganda patriottica con conferenze, funzioni religiose e via dicendo.
Sua Eminenza il Cardinale Arcivescvo non ha, a quanto risulta […] promossa una azione più intensa del clero a favore della resistenza interna e della mobilitazione civile. Egli in più di tre anni di guerra ha visitati gli ospedali militari rarissime volte […]; ha inoltre manifestata riluttanza ad esporre la bandiera nazionale in occasione dei più grandi avvenimenti, tanto da determinare manifestazioni ostili per le quali è occorso l'intervento della Forza Pubblica, fino al punto che il Questore il 13 febbraio u.s. pregava il prefetto di Firenze di far notare a Sua Eminenza che una repressione avrebbe portato ad arresti e denunce di dimostranti i quali al dibattimento avrebbero potuto provare (sono le parole del Questore) la di lui mancanza di patriottismo
».
Anche se non risultano ulteriori elementi atti a verificare l'effettiva consistenza delle accuse mosse al cardinale arcivescovo, una parziale conferma di quanto riferito dal magistrato fiorentino è però data dal fatto che gli unici quattro sacerdoti toscani sottoposti a procedimento penale in questi mesi provenivano tutti dalla diocesi di Firenze. Uno solo, comunque, dei quattro imputati è stato effettivamente condannato.]
11, viene firmato l'armistizio con la Germania.
il siciliano don L. Sturzo progetta la costituzione di un partito cattolico aconfessionale e politicamente autonomo.
14, VENETO, il prefetto di Venezia riassume in un rapporto le accuse mosse contro il vescovo di Concordia e Portogruaro, mons, Francesco Isola e del suo segretaro mons. Isaia Isola.
«[…] il Vescovo in cento modi avrebbe dimostrato la sua tendenza a parteggiare per l'invasore, citandosi in prova, fra l'altro, i frequenti viaggi che egli faceva per visitare i supremi comandanti delle armate austriache, presso i quali trovava sempre le più deferenti accoglienze.
A me fece impressione specialmente un'accusa gravissima che basterebbe da sola a condannare mons. Isola […].
Si celebravano in chiesa le funzioni del Natale ultimo […]; il Vescovo salì al pergamo e predicò, non con parole, sia pure velate, da cui il suo gregge avesse potuto trarre conforto e speranza, ma iniziando il suo sermone col dire che "quest'anno le funzioni del Natale sono rese più solenni per la presenza del valoroso esercito austriaco" […].
Per questo precedente; per la circostanza che la voce popolare accusava il Vescovo di celare nel suo palazzo abbdndanti provviste di commestibili; per il fatto che il nipote, suo segretario, professante apertamente sentimenti antinazionali, s'ingegnava di far proseliti per la causa dell'invasore, non è da meravigliarsi che appena entrati i nostri in Portogruaro l'ira popolare sia traboccata e sia avvenuto l'assalto del palazzo vescovile
».
L'episodio ha ovviamente vasta eco sulla stampa italiana e numerosi sono gli attacchi contro «il vescovo rinnegato», mentre i giornali cattolici, soprattutto «L'Avvenire d'Italia» e l' «Osservatore Romano», ne prendono le difese.
Oltre al vescovo, anche mons. Isaia Isola cerca di scagionarsi dalle accuse presentando due memoriali nei quali ribadisce il suo patriottismo, manifestato con l'aiuto prestato ad un generale ed a vari militari italiani durante l'occupazione austriaca e sostiene che i contatti da lui avuti colle autorità austriache sono stati dovuti esclusivamente alla sua preoccupazione di provvedere all'incolumità e al rifornimento alimentare della popolazione.
[Queste notizie sono confermate anche dal secondo segretario del vescovo, il tenente don Marcello Gardin, combattente decorato che nel 1917-18 è rimasto a fianco di mons. Isaia Isola mantenendosi in contatto col Servizio informazioni italiano.]
Riguardo alla predica del Natale 1917, il vescovo ne fornisce una versione leggermente diversa:
«Quest'anno la solennità del Natale ha un carattere di straordinaria importanza. Abbiamo qui i poveri profughi del Piave […] che hanno ritrovato ospitalità cordiale e amorosa in mezzo a noi; assistono alla sacra funzione il signor Sindaco con l'Amministrazione comunale al completo, ed è pure qui presente col suo Stato Maggiore e con una larga rappresentanza delle sue truppe il Condottiero del valoroso esercito austro-ungarico».
Il vescovo però esibisce nel contempo, un po' imprudentemente, la copia di una sua circolare inviata al clero nel dicembre che sarebbe poi servita a concretare il capo d'accusa contro di lui.
Su richiesta del comando austriaco il vescovo si era rivolto ai sacerdoti invitandoli «a dare l'esempio di piena e perfetta ottemperanza alle disposizioni emanate dai Comandi militari, sia riguardo alla consegna immediata delle armi da fuoco sia alla uccisione dei colombi, sia infine riguardo al non ricettare o a mettere immeditamente a disposizione dei Comandi militari le persone appartenenti all'esercito italiano che eventualmente ospitassero in casa.
Debbo avvertire inoltre che il primo caso di contravvenzione avrebbe conseguenze terribili: per i contravventori la fucilazione, e per tutto il clero della docesi l'internamento in massa. Spero perciò che nessuno dei miei sacerdoti avrà la temerità di esporre sé stesso e tutti i colleghi a conseguenze deplorevoli
».
[Nonostante questa difesa, il procuratore generale di Venezia nel dicembre successivo proporrà al ministro di Grazia e Giustizia il sequestro della mensa vescovile «per misura di repressione » ed esternerà il proprio convincimento che «la permanenza nella sede vescovile di Portogruaro di mons. Isola è divenuta insostenibile».]


 

E. Forcella - A. Monticone, Plotone di Esecuzione, I processi della prima guerra mondiale, Editori Laterza 1998.

 





 

OVEST
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-

1918
Novembre

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Governatore generale
Victor C.W. Cavendish
duca di Devonshire
(1916 - 1921)
Primo ministro
Robert L. Borden
(1917 - 1920)
[unionista]

1918
Novembre
11
, il Corpo d'armata canadese (cinque Div.ni) termina la guerra in Europa nella cittadina di Mons (Belgio): il corpo di spedizione ha lasciato sul campo 60.661 morti.
In questi quattro anni di guerra, alla fama conquistata dall'esercito canadese come simbolo della giovane nazione si è aggiunta quella ottenuta da lcuni singoli eroi che hanno incarnato il mito del "cavaliere del nord": in tutte le scuole del Canada vengono narrate le gesta degli aviatori canadesi che hanno combattuto nel Royal Flying Corps britannico.
Il più conosciuto di loro è Billy Bishop (1894-1956) che vanta ben 72 vittorie.

 


QUÉBEC
Vescovo di Montréal
-

1918
Novembre

-

Alla fine della I Guerra mondiale (1914-18) non solo le maggiori città ma anche molte piccole cittadine hanno ormai quartieri ben definiti le "Little Italies", che funzionano come centri residenziali e commerciali della comunità di origine italiana.
Il "Mile End" di Montréal e il "St. John's Ward" di Toronto rappresentano gli esempi più noti.


 

 

ONTARIO
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1918
Novembre

-

 


NEW BRUNSWICK
-
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1918
Novembre

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NOVA SCOTIA
-
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1918
Novembre

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MANITOBA [dal 1870]
-
-

1918
Novembre

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NORTHWEST (territori) [dal 1870]
-
-

1918
Novembre

-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1918
Novembre

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1918
Novembre

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1918
Novembre

-
ALBERTA [creata nel 1905]
   
1918
Novembre

-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
   
1918
Novembre

-

 

TERRANOVA
Primo Ministro
William F. Lloyd
(1918 - 1919)

1918
Novembre

-

 


UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
Th.W. Wilson [28°]
(1913 4 mar - 4 mar 1921)
[Pd]
Vicepresidente
-
Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
-
Ministro del Tesoro
-
Ministro della Guerra
-
Presidente della Corte Suprema
E.D. White Jr
(1910 19 dic - 19 mag 1921)

1918
proibizionismo di guerra (1917-19);

Novembre
la Germania si rivolge a Th.W. Wilson per concludere un armistizio sulla base dei "quattordici punti" e delle loro successive integrazioni, ma gli Alleati sono disposti ad accettare i "quattordici punti" soltanto con esplicite riserve sul problema delle riparazioni di guerra e delle libertà di navigazione, e insisterebbero per ulteriori modifiche se gli Stati Uniti non minacciano di concludere una pace separata;

rappresentanti statunitensi firmano l'armistizio che conclude la prima guerra mondiale;
[Il giorno dell'armistizio l' AEF (American Expedition Force) conta oltre 2 milioni di uomini.
Le perdite americane nel conflitto ammontano a 109.000 uomini:
- 48.000 uccisi in combattimento,
- 2.900 dispersi,
- 59.000 morti a causa di malattie.
Sono perdite pesanti in relazione al tempo in cui gli Stati Uniti hanno partecipato alla guerra e al numero dei soldati impegnati, ma appaiono meno gravi se raffrontate con quelle subite da altri paesi belligeranti:
- Russia: 1.700.000 morti,
- Germania: 1.800.000,
- Francia: 1.385.000,
- Gran Bretagna: 947.000.
Per questo, e per il tardivo intervento degli Stati Uniti, gli Alleati non accetteranno mai la pretesa americana di "aver vnto la guerra".
Tuttavia gli americani hanno dato agli Alleati proprio quel margine indispensabile per la vittoria.
Nel marxo 1918 le truppe tedesche sul fronte occidentale erano numericamente superiori a qelle alleate di 300.000 unità; ma a novembre, grazie al contributo americano, gli alleati godevano di una decisiva preponderazna, valutata in 600.000 uomini.
Anche se le truppe degli Stati Uniti non avevano esperienza, il loro arrivo in numero praticamente illimitato ha avuto un notevole peso psicologico sul morale dei combattenti: ha rincuorato gli Alleati e convinto i tedeschi che la guerra era ormai perduta.]

Hammer contro Dagenhart: esaminando il caso, la Corte Suprema dichiara incostituzionale il Keating-Owen Child Labor Act (1916) sul lavoro minorile in quanto il Congresso non può usare i propri poteri in materia di commercio fra gli stati dell'Unione per regolamentare le condizioni di lavoro a livello locale.

"Bureau of Investigation":
-

[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1918
Novembre

-

 

[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1918
Novembre

-

 

[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-

1918
Novembre

-

 

[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

 




[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
-

1918
Novembre

-

[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
-

1918
Novembre

-



[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
-

1918
Novembre

-

 

 

 






[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
-
-

1918
Novembre

-


[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
-

1918
Novembre

-

 





[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

 





[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-

1918
Novembre

-

 

[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
-

1918
Novembre

-


[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
-

1918
Novembre

-


[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
-
-

1918
Novembre

-



[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

 


[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

 


[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
-
-

1918
Novembre

-


[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
-
Governatore
-
-

1918
Novembre

-



[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
-

1918
Novembre

-

 

 




[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
-
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

 


[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
-
-

1918
Novembre

-


[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1918
Novembre

-


[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1918
Novembre

-


[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1918
Novembre

-

 

 


[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

 

 


[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

 

 


[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

 

 


[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1918
Novembre

-

 


[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1918
Novembre

-

 


[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

 


[-] Territorio delle HAWAII [dal 7 luglio 1898] - cap. Honolulu
 
Governatore
-
-

1918
Novembre

-


[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1918
Novembre

-


[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

 


[-] Territorio dell'ALASKA [dal 1912] - cap. Juneau
[1867, 9 aprile, il senato ratifica l'atto d'acquisto del territorio dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
18 ottobre [Alaska day], avviene il passaggio di sovranità;
1884, diviene un distretto dell'Oregon;
1898, viene scoperto l'oro: questo fatto provoca una vera e propria invasione di cercatori d'oro; altro oro viene poi scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska è utilizzata come base di partenza per i cercatori.]
Governatore
-
-

1918
Novembre

-

 


[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1918
Novembre

-


a



1918
Novembre
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
?
(?-?)
[nella costituzione è inserito l' "emendamento Platt" che dà diritto agli Stati Uniti di intervenire negli affari interni del paese e di installarvi proprie basi per usi militari e commerciali: dal 1903 esiste la base militare di Guantánamo]
1918
Novembre

sotto l'impulso dei capitali nordamericani la capacità produttiva dell'economia cubana si accresce notevolmente, ma lo sviluppo monocolturale della canna da zucchero e del tabacco modifica di poco il basso tenore di vita della popolazione contadina e scoraggia ogni iniziativa in altri settori; di conseguenza l'espansione del capitalismo riduce per l'isola la possibilità di sostenere la schiacciante concorrenza dei colossi economici statunitensi e le rende difficile sottrarsi in qualche maniera al loro controllo finanziario e alla loro preponderanza commerciale, mentre ad ogni livello della vita pubblica si diffonde la corruzione, favorita dall'eccezionale periodo di prosperità (la cosiddetta "danza dei milioni") che accompagna la prima guerra mondiale;
Haiti
-
?
(?-?)
occupazione militare diretta statunitense (1916-39)
1918
Novembre

-
- Presidente della repubblica
?
(?-?)
1918
Novembre

dal 1916 truppe americane occupano Santo Domingo imponendovi un regime militare;
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1918
Novembre

-



1918
Novembre
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
V. Carranza
(1917 mar - 1920)
- Ministro della guerra
-

1918
Novembre

continua, da parte del presidente, il periodo di "normalizzazione" con metodi non sempre teneri;



1918
Novembre
- Capo del governo
-
(formalmente indipendente dal 1847)

1918
Novembre

-



1918
Novembre
Honduras
-
?
(? - ?)
1918
Novembre

totale dipendenza dagli Stati Uniti, interessati a mantenere sotto proprio controllo le ricche piantagioni di banane, unica risorsa economica del paese;
continuano (dal 1911 al 1933) gli interventi delle truppe americane per salvaguardare gli interessi yankee;

1918
Novembre
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1918
Novembre

guerra con il Guatemala;
la conclusione di questo conflitto che vede intervenire gli Stati Uniti, con ruolo di mediazione, segna l'ingresso del paese nell'area di influenza della grande potenza americana;
da questo momento si succederanno governi militari: rari, e in genere effimeri, i governi regolarmente eletti;

1918
Novembre
- Presidente
?
(? - ?)
1918
Novembre

[rimane in vigore il trattato Bryan-Chamorro con gli Stati Uniti]

1918
Novembre
- Presidente della repubblica
F. Tinoco Granados
(1917 - 1919)
[dittatore]
1918
Novembre

-

1918
Novembre
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1918
Novembre

-






1918
Novembre
- Presidente  
1918
Novembre

perdurano le controversie con gli Stati Uniti;

1918
Novembre

- Presidente della repubblica

J.V. Gómez
(1908 - 1935)
[dal 1903 fino al 1938 decine di migliaia di oppositori vengono incarcerati o esiliati.]

1918
Novembre

prima guerra mondiale (1915-18): neutrale;



1918
Novembre
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

?
(?-?)

1918
Novembre

si alternano dittature conservatrici (J.J. Flores, G. García Moreno) e di dittature liberali (V. Rocafuerte, E. Alfaro) e da crescenti ingerenze dell'esercito, formato all'origine da elementi venezuelani;



1918
Novembre

- Presidente della repubblica

Pierola
(1895 - 1919)
[del partito "democratico" ("rivoluzione democratica")]
(Repubblica indipendente dal 1827)
1918
Novembre

-


1918
Novembre

- Presidente della repubblica

?
(?-?)

1918
Novembre

privata di ogni sbocco al mare dopo la guerra del Pacifico, si fa sempre più accentuata la dipendenza economico-politica dall'Inghilterra e poi dagli Stati Uniti, principali importatori di stagno.


1918
Novembre

- Presidente della repubblica

?
(1891 - ?)

1918
Novembre

fine della repubblica presidenziale e restaurazione del predomino oligarchico (1891-1925);
opera dal 1912 il Partido obrero proletario (poi comunista) di E. Recabarren;


1918
Novembre
dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica

- Governatore

?
(? - ?)
1918
Novembre

-
Suriname (olandese)

- Governatore

?
(? - ?)
1918
Novembre

-
Guyane Française
[già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852,
di un bagno penale (fino al 1945)]

- Governatore

?
(? - ?)
1918
Novembre

-


1918
Novembre

- Presidente della repubblica

?
(? - ?)

1918
Novembre

-



1918
Novembre

- Presidente della repubblica

gen. B. Ferreira
(1904 - ?)
[partito degli azules]

1918
Novembre

-



1918
Novembre

- Presidente della repubblica

H. Irigoyen I
(1916 ott - ott 1922)
[Unión civica radical]

1918
Novembre

-

 




1918
Novembre
- Presidente della repubblica
-
1918
Novembre

prima guerra mondiale: il paese combatte a fianco degli Stati Uniti (1917-18);





1918
Novembre
CINA
(Repubblica dal 1911)

presidente

Yüan Shih-k'ai
(1912 - ?)

1918
Novembre

Nanchino, è in corso una guerra civile tra i capi militari, detti anche "signori della guerra";

a

1918
Novembre
DAE HAN
(Corea)

1918
Novembre

lo stato coreano ha cessato di esistere come entità autonoma nel 1910 essendo stato annesso dal Giappone;
la dominazione di Tokyo è improntata a uno spietato regime poliziesco;

a






1918
Novembre
(periodo Taisho: 1912-26)
Giappone

Yoshihito

(? - 1926)
1912-26, imperatore del Giappone;
1918
Novembre

-

1918
Novembre

I Guerra Mondiale (1914-18): dopo aver dichiarato guerra alla Germania, il governo giapponese ha imposto alla Cina "Ventun richieste", pretendendo altre concessioni e anche particolari privilegi per le attività giapponesi in Cina aggravando però il risentimento antigiapponese dei cinesi e l'antagonismo con le potenze occidentali.
La diminuzione delle esportazioni dei paesi occidentali verso i mercati asiatici durante la guerra ha favorito notevolmente lo sviluppo dell'industria nipponica, ma la tendenza inflazionistica non è servita a migliorare il tenore di vita della maggior parte degli abitanti.
La popolazione femminile di un villaggio di pescatori di Toyama si ribella contro l'alto prezzo del riso; quando il movimento si diffonde in tutto il paese (i cosiddetti "moti del riso"), l'esercito interviene per mettere fine all'agitazione.

Kuomintang
KMT
(Partito nazionale del popolo)

1918
Novembre

Tokyo, dal 1905 opera la T'ung Meng Hui (Lega dei rivoluzionari) ispirata ai "tre principi del popolo" formulati da Sun Yat-sen:
- indipendenza nazionale
- democrazia parlamentare
- socialismo agrario;

a





1918
Novembre
[colonia spagnola dal 1900, con capitale Villa Cisneros già protettorato dal 1884.]
-
-
1918
Novembre

-


1918
Novembre
Marocco
[dal 1912 è un protettorato della Francia che ha riconosciuto alla Spagna una zona di sua spettanza (Rif, Ifni, Tarfaya) e lasciato sul trono l'ex sultano Mulay 'Abd al-Hafiz]
1918
Novembre

-

1918
Novembre
Algeria
[dal 1848 parte integrante del territorio nazionale francese, organizzata in tre dipartimenti d'oltremare;
dal 1880 continua la colonizzazione francese attraverso una forte immigrazione dalla Francia e una sistematico esproprio delle terre appartenenti ai proprietari musulmani; i costanti tentativi di assimilare gli arabi-berberi alla cultura francese finiranno col risveglio nazionale algerino.]
-
?
(?-?)
1918
agitazione nazionalista dell'emiro Khaled, nipote di 'Abd el-Kader († Damasco 1883);

1918
Novembre
Tunisia
[con il trattato del Bardo del 1881, perfezionato nel 1883 con il trattato della Marsa, la Francia è riuscita a imporvi il suo protettorato.
Il bey conserva formalmente le sue prerogative.]
- Bey  
1918
Novembre

-


1918
Novembre
LIBIA
[nome romano riesumato durante il conflitto per indicare le due regioni della Tripolitania e della Cirenaica]
- dal 1913 l'Italia esercita la sua sovranità sulla Libia -

TRIPOLITANIA
(1912-34)
Governatore
Tripoli
gen. Garioni
(1918 ago - ago 1919)
1918
Novembre

-

CIRENAICA
Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1918
Novembre

-

1923-48, è costretto all'esilio;
1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia(Idris I);

Governatore
Bengasi
gen. Garioni
(1918 ago - ago 1919)
reggente
gen. Moccagatta
(1915 lug - ?)
1918
Novembre

continua la fiera resistenza opposta dalle tribù mobilitate dalla Senussiya [confraternita religiosa dei Senussi dotata di una propria organizzazione politico-militare], forte soprattutto in Cirenaica;


1918
Novembre
EGITTO
[protettorato britannico dal 1914]
Fu'ad I  
(Il Cairo 1868 - 1936)
figlio del khedivè Isma'il;
1917-1922, sultano d'Egitto;
succede al fratello maggiore Husayn Kamil († 1917);
1918
Novembre

-

1922-1936, re d'Egitto;
- Alto Commissario
sir Reginald Wingate
(1914 - ?)
- Primo Ministro
Rušdi Pascià
(? - 1919)
1918
Novembre

L'Alto Commissario permette la formazione di una commissione, guidata dal consigliere giudiziario britannico, che esamini la riforma legislativa e lo statuto politico dell'Egitto del dopoguerra.
Tale commissione giunge alla conclusione che l'Egitto dovrebbe avere una legislatura bicamerale, ove la Camera Alta sarebbe la più importante. Questa comprenderebbe ministri egiziani, consiglieri britannici e rappresentanti delle comunità straniere eletti da elettori specifici.
L'opinione del consiglere giudiziario è che, siccome gli interessi finanziari dell'Egitto sono in gran parte in mano straniera, gli egiziani non hanno alcun diritto di aver voce in capitolo nella legislatura.
Tali proposte, quando trapelano in questo stesso mese di novembre, provocano la classe dirigente del nazionalismo egiziano. Questa è pienamente cosciente che la dottrina wilsoniana dell'autodeterminazione per le popolazioni affrancate dal dominio turco è stata appoggiata dagli Alleati.
Gli arabi d'Arabia, che gli egiziani considerano (a buon diritto) più arretrati di loro, si stannno preparando a loro volta a inviare un delegato alla conferenza di pace di Parigi.

Due giorni dopo l'armistizio, Zaglul Pascià (o Sa'd Zaghlul) in persona si presenta alla residenza del rappresentante del governo britannico a capo di una delegazione (wafd, in arabo; termine che in seguito servirà ad indicare i sostenitori di Zaglul Pascià (o Sa'd Zaghlul)) per comunicare che il popolo egiziano vuole l'indipendenza totale e chiedere di sottoporre a Londra il loro caso.
Anche se Zaglul Pascià (o Sa'd Zaghlul) è stato tenuto lontano dal governo per volere di sir Reginald Wingate, egli è senza dubbio il leader del nazionalismo egiziano.
Il ministro degli Esteri britannico, A. Balfour, ansioso di partecipare alla conferenza di pace di Parigi, rifiuta bruscamente di riceverlo, e quando Rušdi Pascià, primo ministro, propone che questi ritorni a Londra prima di ripetere il rifiuto, dice in un dispaccio a sir Reginald Wingate che, mentre il governo britannico «desidera agire in base al principio sempre seguito, che conferisce agli egiziani parte sempre crescente nel governo della nazione… Come ben sapete, non è ancora stato raggiunto lo stadio in cui sarebbe possibile l'autogoverno».
La Gran Bretagna non ha alcuna intenzione di abbandonare le sue responsabilità nel mantenimento dell'ordine e del buon governo in Egitto «e di salvaguardare i diritti e gli interessi della popolazione sia indigena che straniera della nazione».



Gli ex studenti del Gordon College si organizzano in un Graduates' Club, cioè un Circolo con evidenti obiettivi politici, in cui trovano terreno favorevole le manifestazioni di tenore nazionalista e quindi di opposizione alla presenza dell'Inghilterra.

1918
Novembre
Sudan
[dalla convenzione del 18 gennaio 1899, il paese è stato costituito in "condominio" anglo-egiziano, di fatto in possedimento britannico]
   
1918
Novembre

-


1918
Novembre
Mauritania
[protettorato francese su su Trarza dal 1858.]
-
-
1918
Novembre

-


1918
Novembre
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896.]
   
1918
Novembre

-


1918
Novembre
Africa Occidentale Francese
(AOF – 1895-1958)

[possedimenti retti, dal 1895, da un governatore generale, dipendente dal ministero delle colonie, in forma accentuatamente centralizzata]

- Governatore generale
?
(? -?)
Senegal [sotto controllo francese dal 1817, sottomesso e pacificato dal 1865.] cap. Dakar.
1918
Novembre

-
Senegal-Niger [ex Territorio del Senegambia-Niger a sua volta ex Sudan francese]
1918
Novembre

-
Guinea Francese [protettorato francese dal 1889, è sorta la città di Conakry nel 1890; colonia francese dal 1891;
con l'acquisizione dell'isola di Los nel 1904 ha assunto il suo assetto territoriale definitivo;]
1918
Novembre

-
Costa d'Avorio [colonia francese dal 1893.]
1918
Novembre

-
Dahomey [annesso dal 1899 ma, completamente, dal 1916]
1918
Novembre

-

1918
Novembre
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1918
Novembre

-

1918
Novembre
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
-
-
1918
Novembre

-


1918
Novembre
Costa d'Oro
[colonia della corona britannica dal 1874, mentre continua la resistenza degli ashanti dell'interno;
la Aborigines' Rights Protection Society (Società per la protezione dei diritti degli aborigeni), esercita ancora una influenza considerevole nel paese in materia di legislazione terriera e forestale (Forest Lands Bill del 1911).]
- Governatore
-
1918
Novembre

-


1918
Novembre
Togo
[protettorato tedesco dal 1884, confermato dalla conferenza di Berlino nel 1885.] cap. Lomé
[dal 1904 la capitale è dotata di un porto e collegata con l'interno da tre linee ferroviarie;
1914, allo scoppio della prima guerra mondiale è stato occupato dai franco britannici;]
- Comandante
?
(?-?)

1918
Novembre

-

 



1918
Novembre
comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1918
Novembre

-

Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1918
Novembre

-



1918
Novembre
Camerun
[protettorato franco-britannico, dopo il primo conflitto mondiale]
Njoya
-
(? - ?) c
1883-1933, re dei bantu;

1918
Novembre

-

1918
Novembre
Africa Equatoriale Francese
(1910-1958)
1910, la Francia crea questa nuova unità amministrativa che, pur mantenendo a Brazzaville la sede del governatore generale, è divisa in quattro ripartizioni:
Medio Congo [ex Congo Francese]
-
1918
Novembre

da novembre 1911 la Francia ha ceduto al Camerun tedesco il corridoio del Sanga (sarà restituito al Medio Congo nel 1919);

Gabon [già assorbito dal Congo Francese nel 1888 e ora separato]
-
1918
Novembre

-
Ubangi Sciari (Oubangui-Chari) [ex Impero Centrafricano, diventato colonia francese dal 1905]
-
1918
Novembre

-
Ciad [pur annesso dalla Francia, la resistenza all'interno continuerà fino al 1917]
-
1918
Novembre

-




1918
Novembre
Congo Belga
[colonia dello stato belga dal 1908]
(capitale: Lépoldville)
[il territorio dello Zaire, già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda:
- nel 1880 è stato posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;
- 1885-1908, sotto la sovranità (esercitata a titolo personale) di Leopoldo II re del Belgio.]
Governatore
-
1918
Novembre

-
Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1918
Novembre

dal 1906 il Comité Spécial du Katanga ha finito in pratica col rappresentare gli interessi monopolistici di grandi società private europee e in particolare della Bécéka (ferrovie) e della Union Minière che ha ricevuto una concessione di ben 20.000 kmq per lo sfruttamento del rame (prima colata nel 1911) e un'altra concessione di 14.000 kmq per lo stagno.
Nel 1917 la Union Minière ha aperto un'altra grande miniera a Likasi (nella zona dell'attuale Jadotville).



1918
Novembre
Eritrea
[colonia italiana dal 1° gennaio 1890, con il fiume Mareb come confine con l'Etiopia.]
-
-
1918
Novembre

-



1918
Novembre
Impero di Etiopia
Zauditu
(? - ?)
1917-28, imperatrice di Etiopia;
succeduta a Ligg Iyasu;
1918
Novembre

-



1918
Novembre
SOMALIA
Muhammad ibn 'Abd Allah o "Mad Mullah" [per gli inglesi] († 1920) capo religioso;
1900, conduce la resistenza somala nel nord;
Somalia Francese [colonia francese dal 1896]
il porto di Gibuti (1888) è collegato per ferrovia alla capitale etiopica Addis Abeba (1897-1917);
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1918
Novembre

-
Somalia Britannica [protettorato inglese dal 1884]
1918
Novembre

-
Somalia Meridionale Italiana [protettorato italiano dal 1889, ma sotto la piena responsabilità del governo italiano dal 1905, dopo il riscatto del Benadir]
1918
Novembre

-

1918
Novembre
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894]
-
-
1918
Novembre

formalmente diviso in quattro regni federati, è uno dei possedimenti più prosperi della Gran Bretagna in Africa;
dal 1902 le sono stati uniti amministrativamente entrambi i possedimenti, il litorale keniota (protettorato inglese dal 1895) e l'interno (dipendenza del protettorato dal 1902);

Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
-
-

1918
Novembre

una Residence Native Ordinance vieta agli africani di «occupare abusivamente» terre appartenenti ai "bianchi" ed estende il sistema di recinzione delle abitazioni indigene e delle "locations" (campi cintati per i lavoratori a basso salario).

 



1918
Novembre
Africa Orientale Tedesca
(Deutsch-Ost-Afrika)
Ruanda-Urundi
-
-
1918
Novembre

le incessanti lotte dei baHutu, contro il predominio della minoranza tutsi (watutsi o vatussi) (la stirpe dei sovrani mwami) favoriscono l'instaurazione del dominio coloniale tedesco sul Burundi, che con il contiguo regno del Ruanda viene costituito in territorio del Ruanda-Urundi.
Tanganica [protettorato tedesco già dal 1884/85 e formalmente colonia tedesca dal 1890, dal 1891 il territorio è passato sotto la diretta sovranità della Germania]
-
-
1918
Novembre

l'efficiente rete di comunicazioni (ferrovie Tanga-Moshi e Dar-es-Salaam-Tabora-Kigoma) permettono alle truppe del generale P. von Lettow-Vorbeck di tenere testa alle forze inglesi (comandate dal generale J. Smuts e appoggiate da contingenti belgi e portoghesi) fino alla fine del primo conflitto mondiale (novembre 1918);
dopo la guerra il territorio è posto sotto amministrazione fiduciaria inglese col nome di Tanganica.

1918
Novembre
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica.]
-
-
1918
Novembre

-


1918
Novembre
Africa del Sud-Ovest
[protettorato tedesco dal 1884]
-
-
1918
Novembre

-

1918
Novembre
Angola
- Governatore
?
(? - ?)

1918
Novembre

-


1918
Novembre
Rhodesia
1918
Novembre

ribattezzato Rhodesia dal 1895 in onore di Cecil J. Rhodes;
dal 1890 la British South Africa Chartered Co., società fondata da Cecil J. Rhodes, ha ottenuto da re LoBenguella la concessione esclusiva di sfruttamento venticinquennale del territorio del protettorato sui maTabele;
Rhodesia del Nord-Ovest [protettorato dal 1899]
-
-
1918
Novembre

-

Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911]
-
-
1918
Novembre

-


1918
Novembre
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907]
-
-
1918
Novembre

sin dall'inizio del secolo fermenti antibritannici sono già sorti e ora si diffondono a causa dell'indiscriminata diffusione delle piantagioni coloniali a scapito delle colture alimentari per il fabbisogno della popolazione (in costante aumento);
gli inglesi devono far fronte ad una sollevazione popolare guidata dal pastore protestante nero John Chilembwe;
[vedi 1944]


1918
Novembre
Mozambico
-
-
1918
Novembre

il Portogallo ha completato già nel 1891 la conquista delle regioni interne ma solo nel 1915 è riuscito a pacificarle;


1918
Novembre
Madagascar
(Imérina)
[annesso alla Francia dal 1896]
1918
Novembre

nel processo riguardante i circa trecento arrestati il dicembre scorso e facenti parte della setta segreta V.V.S., otto dei quarantuno incriminati (tra cui il pastore protestante Ravelojaona) sono condannati ai lavori forzatia vita, e altri tredici a pene varianti tra i 15 e i 20 anni di lavori forzati; altri duecento indiziati sono relegati poco dopo nell'isola di Nosy-Lava.
Questa drastica repressione segna in pratica la fine del V.V.S..




1918
Novembre
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910]
[dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress), formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è stata abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;]
- Primo ministro
L. Botha
(1910 - 27 ago 1919)
[L. Botha, leader della resistenza boera assieme a J.C. Smuts, entrambi fondatori del Partito afrikaner]

1918
Novembre

alla fine della prima guerra mondiale il governo ottiene dalla Lega delle Nazioni in amministrazione fiduciaria l'ex colonia tedesca dell'Africa del Sud-Ovest riuscendo, con una serie di decisioni unilaterali ad annettersi il territorio;

 


 



1918
Novembre
 
1918
Novembre

prima guerra mondiale
(1915-18):



[Peter Mansfield, A History of the Middle East, 1991.]

1918
Novembre
ARABIA
Husayn ibn 'Ali
(Costantinopoli 1856 ca - Amman 1931)
figlio di 'Ali della dinastia degli Hashemiti;
[Hashimiti: una dinastia di sceriffi della Mecca che regnarono sulla Mecca quasi ininterrottamente dal sec. X al 1924; capostipite fu Hashim ibn 'Abd Manaf, antenato di Maometto.]
1909, subentrato al padre come Šharif (sceriffo) della Mecca, imposta una politica d'indipendenza nei confronti dei sultani ottomani di cui gli Hashemiti sono vassalli;
1917-23, re del Higiaz;
1918
Novembre

-

1918
Novembre

-
'Abd al-'Aziz o ibn Sa'ud
Albero genealogico

(Riyadh 1887-Taif 1953)
discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1891, la dinastia viene scalzata dalla capitale Riyadh a opera dei rivali Banu Rashid del Gebel Shammar;
1902-13, ristabilisce con una serie di campagne l'unità del Neged, intraprendendo dopo il crollo dell'impero ottomano l'unificazione della penisola arabica;
1913-26, sultano del Nagd e delle sue colonie;
[riconosciuto dalla Gran Bretagna]
1914-18, prima guerra mondiale: pur avendo stipulato un accordo di alleanza con la Gran Bretagna (1915), si mantiene neutrale dedicandosi al consolidamento interno dello stato, da lui organizzato sulla base di colonie agricolo-militari di contadini soldati legati al sovrano da un patto ("fratelli fedeli");
1918
Novembre

approfitta dei contrasti anglo-francesi nel Vicino Oriente per sviluppare una tempestiva politica di annessioni;


1919, si annette il Gebel Shammar;
1924, si annette la Mecca;
1925, si annette Gidda;
1926, re del Higiaz;
1927-32, re del Higiaz, Neged;
1932-53, re dell'Arabia Saudita;

1918
Novembre

-


1918
Novembre
Yemen
(imamato)
   
? 
1918
Novembre

-



1918
Novembre
Iraq
[da maggio 1916 (accordo Sykes-Picot), la Gran Bretagna si è aggiudicata nominalmente l'Iraq]
- Alto Commissario
sir Percy Cox
(? - ?)
1918
Novembre

-



Kurdistan (iracheno)
1918
Novembre

-



1918
Novembre
Persia
 
dal 1907 Gran Bretagna e Russia hanno firmato un accordo che divide la il territorio persiano in due zone d'influenza: la parte sudorientale riservata alla Gran Bretagna e la parte settentrionale riservata alla Russia, lasciando al governo persiano solo limitati poteri nella parte centrale del paese;
proprio in questa zona vengono scoperti ingenti giacimenti petroliferi, per sfruttare i quali viene costituita la Anglo-Persian Oil Company che ha iniziato la propria attività su scala industriale negli anni immediatamente precedenti la prima guerra mondiale;
dal 1908 è stata abrogata a la costituzione;
Ahmad Mirza
 (Tabriz 21 gen 1898 - Neuilly-sur-Seine 21 feb 1930)
figlio di Muhammad 'Ali, della dinastia Qagiar;
1909 16 lug-31 ott 1925, scià di Persia;
salito al trono undicenne sotto la reggenza di Našir al-Mulk;
1909
Dicembre

1912, il reggente Našir al-Mulk attua un colpo di stato;
1918
Novembre

-
- Primo ministro
Našir al-Mulk
(? - ?)
1918
Novembre

prima guerra mondiale (1915-18): ufficialmente la Persia rimane neutrale anche se non può sottrarsi alle pesanti interferenze di Turchia, Germania, Gran Bretagna e Russia;

 





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«Il Mattino»

«segue da 1891»
1918, anche quando [dopo la morte (1917) del fondatore E. Scarfoglio (separatosi dalla moglie M. Serao già nel 1904)] i figli vendono il pacchetto di maggioranza della società editoriale ai siderurgici dell'Ilva, il quotidiano conserva la sua impronta conservatrice;
gli Scarfoglio tornano in seguito in possesso della testata;
«segue 1928»


«Avanti!»
[organo del Psi]

«segue da 1914»
1917-18, sebbene censurato, esce con due nuove edizioni a Roma e a Torino;
«segue 1920»