Papa
Benedetto XV
(1914-22)
- segretario di Stato: card. P.
Gasparri.
1918
Febbraio
la scoperta dell' "affare
Jonckx" [vedi Germania] danneggia l'organizzazione SP
e mette in difficoltà il Vaticano;
pregiudicata seriamente l'immagine di neutralità che il Vaticano
ha voluto dare durante le trattative per la pace, il papa ordina al suo
segretario di Stato P.
Gasparri l'interruzione di tutte le attività della SP
[controspionaggio] i cui agenti vengono ora assorbiti dall'Entità
[spionaggio]; da questo momento quindi le operazioni del controspionaggio
dentro il Vaticano vengono dirette ancora dalla SP,
diventata però una divisione minore dell'Entità.
Nello stesso tempo il papa dispone che tutti i giovani sacerdoti che studiano
presso l'Accademia dei Nobili Ecclesiastici, vengano preparati per diventare
diplomatici e, in caso di bisogno, spie.
Tra di loro:
Germania
. Giuseppe Aversa,
. Eugenio Pacelli;
Austria
. Raffaele Scapinelli di Leguigno;
Svizzera
. Francesco Marchetti Selvaggiani;
. Luigi Maglione;
Portogallo
. Giulio Tonti;
Spagna
. Federico Tedeschini.
La copertura diplomatica del Vaticano rimane comunque inadeguata:
- l'Asia è pressoché scoperta;
- l'Africa non viene minimamente considerata;
soprattutto mancano informazioni dai paesi dell'Intesa.
Il Vaticano non ha rappresentanti né a Londra né a Parigi
né a San Pietroburgo e le fonti ufficiose, come l'arcivescovo di
Parigi e l'arcivescovo di Westminster, rappresentano un'alternativa inadeguata
agli occhi degli osservatori più obiettivi.
Il delegato apostolico a Washington non riesce a conquistarsi la fiducia
del card. P.
Gasparri che, per comunicare con Washington, si fida esclusivamente
del card. James Gibbons, arcivescovo di Baltimora
che, ormai 80enne, è troppo anziano per avere l'energia, la capacità
e la voglia di raccogliere e riferire informazioni politiche riservate.
"Seconda Internazionale"
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1918
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I
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«Il
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1918, anche quando [dopo la morte (1917) del fondatore E.
Scarfoglio (separatosi dalla moglie M.
Serao già nel 1904)] i figli vendono il pacchetto di
maggioranza della società editoriale ai siderurgici dell'Ilva,
il quotidiano conserva la sua impronta conservatrice;
gli Scarfoglio tornano in seguito in possesso
della testata;
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«Avanti!»
[organo del Psi]
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1917-18, sebbene censurato, esce con due nuove edizioni a Roma e a Torino;
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