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ANNO 1918
APRILE
STORIA e POLITICA RELIGIONE e FILOSOFIA ARTE Bancarella Libri usati
Cosa Nostra
SCIENZE ECONOMIA LETTERE e TEATRO CINEMA
Papa
Benedetto XV

(1914-22)

- segretario di Stato: card. P. Gasparri.

1918
Aprile

-

"Seconda Internazionale"

«segue da 1917»
1918
dal 1915 opera la Commissione socialista internazionale.
«segue 1919»

 



I GUERRA MONDIALE

L'Unione Sovietica si adegua al calendario gregoriano.





1918
Aprile

Schweizerische Eidgenossenschaf
Confédération suisse
Confederazione svizzera
[Repubblica federale]
- Presidente
-
- Primo ministro
-
-

1918
Aprile

Politica in materia di immigrazione:
[I fase: 1917 ca - ott 1925]
prima legge sulla polizia degli stranieri.

Quinta tappa dell'organizzazione del movimento operaio: sciopero generale represso dall'esercito.

[Jean Ziegler, Una Svizzera al di sopra di ogni sospetto, Arnoldo Mondadori Editore Milano 1976]


1918
Aprile
Impero d'Austria
-
Karl I
Albero genealogico

(Persenburg, Austria Inferiore 17 ago 1887 - Quinta do Monte, Madera 1º apr 1922)
figlio dell'arciduca Ottone d'Absburgo-Lorena e di Maria Giuseppa di Sassonia;
- 1911, 21 ottobre, castello di Schwarzau: sposa la p.ssa Zita di Borbone-Parma (Capezzano Pianore, Camaiore, Lucca 9 mag 1892 - Zizers, Svizzera 14 mar 1989);
1914, alla morte dello zio, l'arciduca Francesco Ferdinando assassinato a Sarajevo, diventa erede della corona absburgica;
1916 21 nov-3 apr 1919, imperatore d'Austria;
1916 21 nov-3 apr 1919, re apostolico d'Ungheria (Karl IV);
1918
Aprile

-

Ministro degli Affari Esteri
Ottokar Czernin
conte von und zu Chudenitz
(1916 22 dic - 14 apr)
barone Stephan Burián von Rajecz
(16 apr - 24 ott 1918)
Ministro delle Finanze
István Burián
barone di Rajecz
(1916 22 dic - 7 set 1918)
Nunzio apostolico
[ambasciatore]
card. Teodoro Valfrè di Bonzo
(1916 - 1919)
[arcivescovo titolare di Trebisonda]
1918 – prima guerra mondiale.
Aprile

-
-
AUSTRIA [Cisleitania]
- Primo Ministro
Ernst Seidler von Feuchtenegg
(1917 23 giu - 25 lug 1918)
-

1918
Aprile

-

 

Istria
1918
Aprile

-
Dalmazia
1918
Aprile

-

[Joze Pirjevec, Serbi, Croati, Sloveni - Storia di tre nazioni, Universale Paperbacks, Il Mulino, Bologna 1995]
Cattaro
1918
Aprile

-
 
BUCOVINA [appartiene all'Austria]
1918
Aprile

-
La situazione è meno complicata rispetto alla Transilvania poiché il governo austriaco, meno intransigente di quello ungherese, non favorisce alcuna nazionalità a discapito di un'altra.
UNGHERIA
Cancelliere
conte István Tisza
Partito nazionale del lavoro
(1913 10 giu - 15 giu 1917)
Ministro della Difesa
-
Ministro degli Interni
-
1918
Aprile

-
TRANSILVANIA [appartiene all'Ungheria]
1918
Aprile

-
Abitata da una popolazione in parte romena, la regione è per la Romania una terra irredenta. Non ci sono agitazioni manifeste, ma il problema resta e gli abitanti romeni sono molto scontenti del regime magiaro che cerca di magiarizzarli.
Fiume [detta "il Corpus separatum" - esclusa dalla Croazia-Slavonia]
1918
Aprile

-
BOSNIA-ERZEGOVINA
[dal 1878 amministrata dall'Austria-Ungheria e da questa poi annessa il 7 ottobre 1908]
Governatore
-
1918
Aprile

-




 

1918
Aprile
Deutsches Kaiserreich
[Impero Tedesco: 1871-1918]
Wilhelm II
Albero genealogico

(Potsdam 27 gen 1859 - Doorn, Utrecht 4 giu 1941)
primogenito dell'imperatore Friedrich III e della principessa inglese Victoria di Sassonia-Coburgo-Gotha, e affetto da una paralisi parziale al braccio sinistro;
- 1881, 27 febbraio, sposa Augusta Vittoria di Schleswig-Holstein-Sonderburg-Augustenburg (Sommerfeld 22 ott 1858 - Doorn 11 apr 1921);
1888 15 giu-9 nov 1918, imperatore di Germania e re di Prussia;
1918
Aprile

-

-
Presidente
del Bundesrat
(consiglio federale)
Georg von Hertling
(1917 1° nov - 30 set 1918)
Presidente
del Reichstag
-
-
Cancelliere del Reich
[Reichskanzler]
Georg von Hertling
(1917 25 ott - 4 ott 1918)

Vicecancelliere
[]
Friedrich von Payer
FVP
(1917 9 nov - 10 nov 1918)
Segretari di Stato  
Affari Esteri [Außenstaatssekretäre]
Richard von Kühlmann
Indipendente
(1917 6 ago - 9 lug 1918)
Interni
[Innenministerium]
Max Wallraf
Indipendente
(de jure FVP)
(1917 25 ott - 9 nov 1918)
Ufficio alimentare del Reich
[Reichsernährungsamt
dal 22 mag 1916]
Wilhelm von Waldow
Partito Conservatore
(1917 6 ago - 9 nov 1918)
Ufficio economico del Reich
[Reichswirtschaftsamt
dal 23 ottobre 1917]
barone
H.K. von Stein zu Nord- und Ostheim
Indipendente
(1917 20 nov - 8 nov 1918)
Giustizia
[Reichsjustizamt]
Paul von Krause
Indipendente
(1917 7 ago - 13 feb 1919)
Marina
[Kaiserliche Marine]
Eduard von Capelle
Indipendente
(1916 15 mar - 28 ago 1918)
Guerra
 
Lavori Pubblici
[Preußische Ministerium für Handel, Gewerbe und öffentliche Arbeiten]
Paul Justin von Breitenbach
(1906 11 mag - 13 nov 1918)
Poste
[Reichspostamt]
Otto Rudlin
Indipendente
(1917 8 ago - 13 feb 1919)
Ufficio del Tesoro
[Reichsschatzamt]
conte Siegfried von Roedern
Indipendente
(1916 22 mag - 9 nov 1918)
Colonie
Wilhelm Solf
Partito Liberale
(1911 20 dic - 13 dic 1918)

1918 – I Guerra Mondiale:

Germania e Austria-Ungheria
contro
Francia, Gran Bretagna, Russia, Giappone, Italia e Stati Uniti

1918
Aprile
-





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REGNI

Regno di Prussia

Wilhelm II
(Potsdam 27 gen 1859 - Doorn, Utrecht 4 giu 1941)

Albero genealogico

[vedi sopra]

Regno di Baviera

Ludwig III
(München 7 gen 1845 - Sárvár 18 ott 1921)

figlio di Luitpold di Wittelsbach e dell'arciduchessa Augusta di Austria-Toscana;
- 1868, 20 febbraio, sposa Maria Teresa Enrichetta d'Austria-Este (Brno 2 lug 1849 - Chiemgau, 3 feb 1919);
1912, 12 dicembre, alla morte di suo padre, reggente di Otto I, gli subentra nell'incarico;
1913 5 nov-13 nov 1918, re di Baviera;
1918
Aprile

-

Regno di Sassonia

Friedrich August III
(Dresden 25 mag 1865 - Castello di Sibyllenort 18 feb 1932)

Albero genealogico

figlio di Georg I e di Maria Anna Ferdinanda di Braganza;
1891, 21 novembre, sposa la p.ssa Luisa d'Asburgo-Lorena (Salisburgo, 2 dic 1870 - Ixelles 23 mar 1947);
1904 15 ott-13 nov 1918, re di Sassonia;
1918
Aprile

-

Regno di Württemberg

Wilhelm II
(Stuttgart 25 feb 1848 - Schloss Bebenhausen, Tubinga 2 ott 1921)

Albero genealogico

figlio di Friedrich Karl August e della p.ssa Katharine von Württemberg;
- 1877, 15 febbraio, sposa la p.ssa Marie zu Waldeck und Pyrmont (Bad Arolsen 23 mag 1857 - Stoccarda 30 apr 1882);
- 1886, 8 aprile, sposa la p.ssa Carlotta di Schaumburg-Lippe (Schloss Ratiborschitz 10 ott 1864 - Bebenhausen 16 lug 1946);
1891 6 ott-30 nov 1918, re di Württemberg;
1918
Aprile

-

GRANDUCATI

Granducato di Baden

Friedrich II
(Karlsruhe 9 lug 1857 - Badenweiler 8 ago 1928)
Albero genealogico
figlio di Federico I di Baden e di Luise Marie Elisabeth di Prussia;
1885, 20 settembre, sposa la p.ssa Hilda von Nassau (Wiesbaden 5 nov 1864 - Badenweiler 8 feb 1952);
1907 28 set-22 nov 1918, granduca di Baden;
1918
Aprile

-

Granducato d'Assia e del Reno
[Großherzogtum Hessen und bei Rhein]

Ernst Ludwig
(Darmstadt 25 nov 1868 - Langen 9 ott 1937)
Albero genealogico
figlio di Luigi IV d'Assia-Darmstadt e di Alice di Gran Bretagna;
1892 13 mar-9 nov 1918, granduca d'Assia e del Reno;
- 1894, 9 aprile, sposa la p.ssa Vittoria Melita di Sassonia-Coburgo-Gotha (Attard, Malta 25 nov 1876 - Amorbach 2 mar 1936), sua cugina; (divorzio 21 dicembre 1901);
1905, 2 febbraio, sposa la p.ssa Eleonora di Solms-Hohensolms-Lich (Lich 17 set 1871 - Ostenda 16 nov 1937);
1918
Aprile

-
Granducato di Meclemburgo-Schwerin
Friedrich Franz IV
(Palermo 9 apr 1882 - Flensburg 17 nov 1945)
Albero genealogico
figlio di Friedrich Franz III e di Anastasija Michajlovna di Russia;
1897 10 apr-14 nov 1918, granduca di Meclemburgo-Schwerin;
[succeduto al padre sotto la tutela di suo zio, il duca Giovanni Alberto di Meclemburgo-Schwerin, fino al raggiungimento della maggiore età.]
1918, 23 febbraio, in attesa del ritorno di Carlo Michele dalla Russia, diviene reggente anche del granducato di Meclemburgo-Strelitz;
1918
Aprile

-
Granducato di Sassonia-Weimar-Eisenach
Wilhelm Ernst
(Weimar 10 giugno 1876 – Henryków 24 aprile 1923)
Albero genealogico
figlio di Karl August e di Pauline von Sachsen-Weimar-Eisenach;
1901 5 gen-9 nov 1918, granduca di Sassonia-Weimar-Eisenach;
1918
Aprile

-
Granducato di Meclemburgo-Strelitz
In attesa del ritorno di Carlo Michele dalla Russia,   Friedrich Franz IV granduca di Meclemburgo-Schwerin, diviene reggente anche del granducato di Meclemburgo-Strelitz e rimane in tale posizione sino alla fine delle monarchie tedesche nel 1918, quando è il governo del granducato a votare per la fine della reggenza.
A questo punto, Friedrich Franz IV riceve comunicazione dello stesso Carlo Michele della sua rinuncia al trono che però giungerà in Germania solo nel 1919, dopo l'abolizione della monarchia e la fondazione del Libero Stato di Meclemburgo-Strelitz.
1918
Aprile

-
Granducato di Oldenburg
Friedrich August II
(Oldenburg 16 nov 1852 - Rastede 24 feb 1931)
Albero genealogico
figlio di Peter II e di Elisabeth Pauline di Sassonia-Altenburg;
- 1878, 18 febbraio, sposa Elisabetta Anna di Prussia (Potsdam 8 feb 1857 - Fulda 28 agosto 1895);
1896, 24 ottobre, sposa Elisabetta di Meclemburgo-Schwerin (Schwerin 10 ago 1869 - Castello di Schaumburg 3 set 1955);
1900 13 giu-11 nov 1918, granduca di Oldenburg;
1918
Aprile

-

DUCATI

Ducato di Brunswick
Ernst August III
(Penzing, Austria 17 nov 1887 - Pattensen, Bassa Sassonia 30 gen 1953)
Albero genealogico
figlio di Ernst August II e di Thyra di Danimarca;
1913, 24 maggio, sposa Vittoria Luisa di Prussia (Potsdam 13 set 1892 - Hannover 11 dic 1980), settima figlia, e l'unica femmina, dell'imperatore Wilhelm II;
1913, 27 ottobre, il duca di Cumberland Ernst August II rinuncia formalmente alle sue pretese sul ducato di Brunswick in favore del figlio sopravvissuto. Il giorno seguente, il Consiglio federale decide di consentire al principe Ernst August di Cumberland di diventare il duca regnante di Brunswick;
1913 1° nov-8 nov 1918, duca di Brunswick;
1918
Aprile

-
Ducato di Sassonia-Altenburg
Ernst II
(Altenburg 31 ago 1871 - Trockenborn-Wolfersdorf 22 mar 1955)
Albero genealogico
figlio di Maurizio e della p.ssa Augusta di Sassonia-Meiningen (Meiningen 6 ago 1843 - 11 nov 1919);
-1898, 17 febbraio, sposa la p.ssa Adelheid zu Schaumburg-Lippe (Ratiboritz, Boemia 22 set 1875 - Ballenstedt, Germania Est 27 gen 1971) [divorzio 17 gennaio 1920];
1908 7 feb-13 nov 1918, duca di Sassonia-Altenburg;
1918
Aprile

-

Ducato di Sassonia-Meiningen

Bernardo III
(Meiningen 1º apr 1851 - Meiningen 16 gen 1928)

Albero genealogico

figlio del duca Georg II e di Charlotte von Preußen;
- 1878, 18 febbraio, sposa la p.ssa Charlotte von Preußen (Potsdam 24 lug 1860 - Baden-Baden 1º ott 1919);
1914 25 giu-10 nov 1918, duca di Sassonia-Meiningen;
1918
Aprile

-

Ducato di Sassonia-Coburgo-Gotha

Carlo Edoardo
(Claremont House 19 lug 1884 - Coburgo 6 mar 1954)

Albero genealogico

figlio di Leopoldo, 8° figlio della regina Vittoria, (Londra 7 apr 1853 - Windsor 28 mar 1884, emofilia) e di Elena di Waldeck e Pyrmont;
1884 19 lug-28 mar 1919, duca d'Albany;
1900 30 lug-14 nov 1918, duca di Sassonia-Coburgo-Gotha;
[Data la sua giovanissima età, viene costituito un consiglio di reggenza presieduto dal principe Ernesto II di Hohenlohe-Langenburg.]
1918
Aprile

-

Ducato di Anhalt
Federico II
(Dessau 19 ago 1856 - Castello di Ballenstedt 21 apr 1918)
Albero genealogico
figlio di Federico I e di Antoinette di Sassonia-Altenburg;
- 1889, 2 luglio, sposa la p.ssa   Marie voni Baden (Baden 26 lug 1865 - Baden-Baden 29 nov 1939);
1904 24 gen-21 apr 1918, duca di Anhalt;
[Il ducato comprende le terre degli antichi ducati di Anhalt-Dessau-Köthen-Bernburg]
1918
Aprile
21
, muore.
Edoardo
(Dessau 18 apr 1861 - Berchtesgaden 13 set 1918)
Albero genealogico
figlio di Federico I e di Antoinette di Sassonia-Altenburg;
- 1895, 6 febbraio, sposa la p.ssa Luise Charlotte von Sassonia-Altenburg (Altenburg 11 ago 1874 - Altenburg 14 apr 1953);
1918 21 apr-13 set, duca di Anhalt;
[Il ducato comprende le terre degli antichi ducati di Anhalt-Dessau-Köthen-Bernburg]
1918
Aprile

-

PRINCIPATI

Principato di Schwarzburg-Rudolstadt

Günther Victor
(Rudolstadt 21 ago 1852 - Sondershausen 16 apr 1925)

Albero genealogico
figlio di Adolf di Schwarzburg-Rudolstadt (1801-1875) e della p.ssa Matilde di Schönburg-Waldenburg (1826-1914);
1875, 1° luglio, alla morte del padre diviene principe ereditario di Schwarzburg-Rudolstadt;
1890, 19 gennaio, a seguito della morte del suo primo cugino, Giorgio, che lo aveva soppiantato nel ruolo di principe, egli può succedergli al trono come principe di Schwarzburg-Rudolstadt;
1890 19 gen-28 mar 1909, principe di Schwarzburg-Rudolstadt;
[a seguito della morte del suo primo cugino, Giorgio, che lo aveva soppiantato nel ruolo di principe.]
1890, si fidanza con la p.ssa Luisa Carlotta di Sassonia-Altenburg;
1891, l'accordo matrimoniale viene sciolto;
1891, Rudolstadt 9 dicembre, sposa la p.ssa Anna Luisa di Schönburg-Waldenburg (1871-1951)
[matrimonio senza eredi.]
1906, 20 aprile, con la morte del principe Leopoldo di Schwarzburg-Sondershausen, egli diviene erede di un altro principato della famiglia di Schwarzburg.
1909, 28 marzo, la morte del principe Karl Günther di Schwarzburg-Sondershausen consente l'unione dei due principati di Schwarzburg sotto il suo controllo in unione personale.
[È la prima volta in cui i principati vengono riuniti dal XVI secolo, quando le linee di Sondershausen e Rudolstadt erano state formate. A seguito della successione a Sondershausen, egli lascia il nome di Rudolstadt per assumere il titolo di principe di Schwarzburg.
[È quindi ultimo principe sovrano di Schwarzburg-Rudolstadt e di Schwarzburg-Sondershausen.]
1909 28 mar-22 nov 1918, principe di Schwarzburg
1918
Aprile

-

 

Principato di Waldeck-Pyrmont
Federico Adolfo
(Arolsen 20 gen 1865 - Arolsen 26 mag 1946)
Albero genealogico

figlio di Georg Victor e della p.ssa Elena di Nassau;
1893 12 mag-13 nov 1918, principe di Waldeck-Pyrmont;
1895, 9 agosto, sposa la p.ssa Bathildis zu Schaumburg-Lippe (Ratiboritz 21 mag 1873 - Arolsen 6 apr 1962), cugina di II grado;
1918
Aprile

-

Principato di Reuss-Greiz (linea maggiore)
Enrico XXIV
(Greiz 20 mar 1878 - Greiz 14 ott1927)
Albero genealogico

figlio di Heinrich XXII e di Ida di Schaumburg-Lippe;
1902 19 apr-11 nov 1918, principe di Reuss-Greiz;
[A causa della propria instabilità fisica e psichica, dovuta ad un incidente accadutogli in gioventù, ottiene il trono ma manterrà la reggenza con il principe Enrico XIV di Reuss-Gera (suo parente) fino al 1908, e poi con Enrico XXVII di Reuss-Gera fino all'11 novembre 1918.]
1918
Aprile

-

 

Principato di Reuss-Gera (linea minore)

Enrico XXVII
(Gera 10 nov 1858 - Schleiz 21 nov 1928)

Albero genealogico

figlio di Enrico XIV e della duchessa Agnes von Württemberg [scrittrice Angela Hohenstein];
1908 - 11 nov 1918, principe reggente di Reuss-Greiz;
1913 29 mar-11 nov 1918, principe di Reuss-Gera;
1918
Aprile

-

 

 

Principato di Schaumburg-Lippe
Adolfo II
(Stadthagen 23 feb 1883 - Zumpango 26 marzo 1936)
Albero genealogico
figlio di Giorgio e della p.ssa Maria Anna di Sassonia-Altenburg;
1911 29 apr-15 nov 1918, principe di Schaumburg-Lippe;
1918
Aprile

-
Principato di Lippe
Leopoldo IV
(Oberkassel 30 mag 1871 - Detmold 30 dic 1949)
Albero genealogico
figlio di Ernesto Casimiro [Ernesto II], conte di Lippe-Biesterfeld, e della c.ssa Karoline von Wartensleben;
- 1901, 16 agosto, sposa Berta d'Assia-Philippsthal-Barchfeld (1874–1919);
1904 26 set-25 ott 1905, reggente di Lippe;
[nominato successore del padre, governa come reggente]
1905 25 ott-12 nov 1918, principe di Lippe;
1916, cede il titolo di principe di Lippe-Biesterfeld al nipote, il conte Bernardo;
1918
Aprile

-
Città Libere e Anseatiche
[Freie und Hansestadt]
Dal 1871 componenti autonome dell'Impero Tedesco.
Lubecca
 
Brema
 
Amburgo

a



1918
Aprile
REGNO di POLONIA
(Regno del Congresso)
[capitale Varsavia]
 
Consiglio di Reggenza
[Rada Regencyjna]
. Aleksander Kakowski
. Zdzislaw Lubomirski
. Józef Ostrowski
(1917 15 ott - 14 nov 1918)
Presidente dei ministri
Antoni Ponikowski
(1917 27 feb - 4 apr)
Jan Kanty Steczkowski
(4 apr - 2 ott 1918)
     
-

1918
Aprile

-



1918
Aprile
REPUBBLICA di CECOSLOVACCHIA
Presidente della Repubblica
-
-
1918
Aprile

T.G. Masaryk, riconosciuto ormai come leader del movimento dell'indipendenza ceca e slovacca, ha esercitato una considerevole influenza sul presidente degli Stati Uniti Th.W. Wilson contribuendo ad orientare le sue opinioni sulla realtà politica del dopoguerra;






1918
Aprile
REGNO dei SERBI, CROATI e SLOVENI
Pietro I Karagjorgjevic
Albero genealogico

(1844 - 1921)
figlio di Alessandro, principe di Serbia;
1858, dopo la deposizione del padre, passa gran parte della sua vita all'estero ricevendo una buona educazione militare nella Scuola di Saint-Cyr in Francia;
sposa Zorka († ?), figlia del principe Nicola di Montenegro.
1903-18, re di Serbia;
1918-21, re dei serbi-croati-sloveni;
[dal 1914 è reggente il figlio Alessandro]
[1918, unificazione di serbi, croati, sloveni, macedoni, montenegrini; regno privo del litorale dalmata (rimasto all'Italia in seguito al trattato di pace) e della Carinzia (rimasta all'Austria).]
1918
Aprile

-

Alessandro I Karagjorgjevic
Albero genealogico

(1888 - ottobre 1934)
figlio di Pietro I e di Zorka di Montenegro;
1914-18, reggente del regno Serbia nel periodo della prima guerra mondiale;
1918
Aprile

-

1921-29, re dei serbi-croati-sloveni;
1929-34, re di Jugoslavia;

presidente
del consiglio
N. Pašic
(1912 12 set - 1° dic 1918)
ministro
degli interni
Stojan Protic
(? - ?)
ministro
degli esteri
-
ministro
della pubblica istruzione
Ljuba Jovanovic
(? - ?)
1918
Aprile

-


SLOVENIA
1918
Aprile

entra a far parte del regno con un proprio governo locale;
REGNO del MONTENEGRO
Nicola I Petrovich Njegosh
Albero genealogico

(Njegoš, Montenegro 1841 - Antibes, Francia 1921)
1860-1918, principe del Montenegro;
1910-18, re del Montenegro (Nicola I)
[primo e ultimo sovrano di uno stato indipendente dal 1878, con uno sbocco sull'Adriatico: Antivari, e dal 1905 con una costituzione]
1918
Aprile

-

1918
Aprile

-
prima guerra mondiale (1914-18): l'occupazione austriaca del Montenegro lo ha costretto a riparare prima in Italia e poi in Francia;




1918
Aprile
Albania
Guglielmo di Wied
Albero genealogico
-

1918
Aprile

-




1918
Aprile
Regno di GRECIA

Alessandro I

Albero genealogico
(Tatoi, Atene 1893 - Atene 1920)
secondogenito di Costantino I re di Grecia e di Sofia di Hohenzollern;
1917-20, re di Grecia;
[ dal 14 giugno 1917, per volere delle potenze dell'Intesa.]
1918
Aprile

-
 
Primo ministro
E. Venizelos
(1917 giu - nov 1920)

1918
Aprile

-
al governo E. Venizelos ha assunto poteri dittatoriali;
la Grecia è schierata a fianco dell'Intesa nella prima guerra mondiale;



1918
Aprile
IMPERO OTTOMANO
Mehmet V o Muhammad V
Albero genealogico
(Istanbul, 2 nov 1844 – Istanbul, 3 lug 1918)
figlio di 'Abd-ul-Mejid I e della sua sposa armena Tirimüjgan;
1909-18, XXXV sultano;
il suo ruolo è comunque privo di potere effettivo: le decisioni vengono in realtà prese da vari membri del governo ottomano;
durante la prima guerra mondiale, dai cosiddetti "Tre Pascià", Ismail Enver, Mehmed Talat e Ahmed Djemal.
prima guerra mondiale (1915-18): vi ha partecipato a fianco degli imperi centrali,
1918
Aprile

-
 
Gran Vizir
Talaat Pascià
(1916 feb - ott 1918)
ministro della Guerra
Ismail Enver Pascià
(? - ott 1918)
ministro della Marina
Ahmed Djemal o Gemal o Gamal Pascià
(? - ott 1918)
ministro dell'Interno
Mehmed Talat o Talaat o Tal'at (unico civile)
(? - ott 1918)
ministro
delle Finanze
Gawid Pascià (di origine ebraica)
(? - ott 1918)

1918
Aprile

-



Armenia
(Zona turca)
1918
Aprile

-
prima guerra mondiale
(1915-18):
gli armeni sono vittime di uno sterminio organizzato
[F. Werfel, I quaranta giorni del mussa Daghi]; secondo alcuni calcoli si hanno 1.900.000 morti, e i superstiti si disperdono nell'esilio, soprattutto negli Stati Uniti ("diaspora armena");





1918
Aprile
RUSSIA
Governo controrivoluzionario
Presidente del consiglio
A.V. Kolcak
(1918 - 1919)
Ministro degli Esteri
S.D. Sazonov
(1918 - 1919)
Partito operaio socialdemocratico russo
1918
dal 1903 si è diviso due frazioni:
- bolscevica (maggioritaria)
- menscevica (minoranza):
P.B. Aksel'rod, J. Martov, G.V. Plechanov.
con la "domenica di sangue" si sono accentuate le divergenze tra bolscevichi e menscevichi;

1918

La rivoluzione russa 1918


Aprile
4
, cambiamenti nella legislazione sovietica attuati con decreto: è stabilita la formazione di un corpo di commissari politici, i politikom, con il compito specifico di rappresentare il Partito e la dottrina all'interno del nuovo esercito.
In realtà ne diventano i capi.
8, cambiamenti nella legislazione sovietica attuati con decreto: si creano delle regioni militari suddivise in circondari e distretti; questo provvedimento, oltre all'aspetto puramente militare, tende ad un obiettivo di centralizzazione politica, cosicché la suddivizione territoriale delle regioni militari viene a trovarsi in contraddizione con i confini delle repubbliche, definiti dalla nuova federazione voluta dai dirigenti bolscevichi. Contemporaneamente il governo ordina di procedere al censimento e al reclutamento degli ufficiali per mobilitazione.
L'idea di arruolare nell'Armata Rossa gli ex ufficiali zaristi è di Trockij, influenzato forse da alcuni suoi consiglieri militari. Lenin non è molto d'accordo ed allora alla fine si giunge, all'interno del Partito, ad una decisione: gli ex ufficiali saranno reclutati non come "capi", ma in qualità di specialisti [da cui spet] per formare dei quadri proletari al cento per cento.
Il gen. A.I. Denikin assume il comando dell'Armata bianca nel Caucaso.
23, a Mosca viene installata un'ambasciata tedesca che fa capo al conte Wilhelm Mirbach;

***

COSACCHI
1918, schieratisi con l'Armata rossa sin dalla vigilia della I guerra mondiale, ora che con decreto sono equiparati al resto della popolazione e quindi vedono soppressi i loro privilegi, passano in parte alle forze controrivoluzionarie, unendosi agli eserciti dei generali A.I. Denikin e P.N. Vrangel'.
Con la sconfitta dei bianchi, circa 30.000 cosacchi lasciano l'Unione sovietica; i loro reggimenti vengono sciolti dal governo sovietico (saranno ricostituiti solo nel 1936).



GEORGIA
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1918
Aprile

sciolta la repubblica transcaucasica si forma un governo georgiano indipendente che si allea alla Germania in funzione antibolscevica, diventando un focolaio della reazione bianca;
presidente della repubblica è Noé Jordania (1868-1953) [Gornalista, scrittore, politico; inizialmente marxista, nel 1903 accettò la fusione fra i partiti socialdemocratici russo e georgiano ma iniziò subito a polemizzare con Lenin; è vissuto in esilio fino al 1917; una volta, dovendo rientrare velocemente in Georgia, da Parigi attraverso l'Italia, volendo trovare un passaggio in nave fino al Mar Nero, chiamò la redazione dell'«Avanti!» per chiedere aiuto. Un giornalista lo aiutò, si chiamava Benito Mussolini.]
introduce il suffragio universale (voto anche per le donne), proibisce il lavoro infantile e vara un'ambiziosa riforma agraria;

 

BIELORUSSIA o RUSSIA BIANCA
[Repubblica Indipendente dal gennaio 1918]
Capitale: Minsk
 

1918
Aprile

-

 

UCRAINA
[Repubblica Democratica Indipendente da novembre 1917]
Capitale: Kijev
Ukrayins'ka Tsentral'na rada (o Tsentralna Rada).
[Consiglio pan-ucraino (sovietico) che unisce i deputati di soldati, lavoratori e contadini e alcuni membri di organizzazioni politiche, pubbliche, culturali e professionali della Repubblica popolare ucraina.]
capo del governo
etmano P. Skoropadsky
(1917 nov - 29 apr 1918)
Etamano dell'Ucraina
P. Skoropadsky
(1918 29 apr - nov 1918)
Aprile
29
, in collaborazione con le forze di occupazione tedesche, un colpo di stato rovescia la "Repubblica popolare ucraina" e P. Skoropadsky diventa Etamano dell'Ucraina;
[Il colpo di stato è stato sanzionato dall'esercito imperiale tedesco, che nella primavera del 1918 ha occupato Kiev e altre parti dell'Ucraina.
La Repubblica ucraina è intenzionata a respingere un'invasione dell'Armata Rossa bolscevica. In cambio, il governo repubblicano ha promesso scorte alimentari, che saranno espropriate ai contadini. Lo stato maggiore tedesco sarà insoddisfatto dell'inefficienza e dell'incompetenza del governo repubblicano, che ripetutamente non riuscirà a consegnare i rifornimenti in tempo.]

L'etmano P. Skoropadsky viene accusato da altri nazionalisti ucraini di essere un collaboratore tedesco sostenuto da ricchi proprietari terrieri. È anche considerato troppo filo-russo e dittatoriale.
[Tra le altre cose, egli forma un gabinetto principalmente di lingua russa, zaristi e slavofili. Allo stesso tempo, impegna l'Ucraina nella federazione con un impero russo restaurato.
Nonostante queste critiche, in contrasto con la precedente Rada, al suo governo sarà riconosciuto il merito di aver creato un'efficace organizzazione amministrativa, stabilito relazioni diplomatiche con molti paesi, concluso un trattato di pace con la Russia sovietica e costruito molte scuole e università, inclusa l' Accademia Nazionale di Scienze dell'Ucraina.]

dopo il colpo di stato S. Petliura viene arrestato dalla nuova amministrazione e passa quattro mesi a Bila Tserkva mentre V. Vynnycenko lascia Kiev;


Repubblica Sovietica dell'Ucraina
[da gennaio 1918]
Capitale: Harkov
proclamata dai bolscevichi, ha armato un esercito popolare che ben presto riconquista parte del paese;
1918
Aprile

-
AZERBAIGIAN
Capitale: Baku
 
1918
Aprile

-
ARMENIA
Capitale: Jerevan
 
1918
Aprile

-

 

1918
Aprile
REGNO di ROMANIA

Ferdinando I

Albero genealogico

(Sigmaringen, Prussia 1865 - Sinaia, Valacchia 1927)
figlio di Leopoldo (1835-1905) principe di Hohenzollern-Sigmaringen [fratello di Carlo I] designato (1870) alla corona di Spagna e di Antonia di Portogallo;
1889, viene adottato dallo zio, re Carlo I, e proclamato erede al trono;
1913, comandante dell'esercito romeno nella guerra balcanica;
1914-27, re di Romania;
1918
Aprile

Presidente
del consiglio

Ion Bratianu
(1914 nov - nov 1919)

1918
Aprile

-



BESSARABIA [provincia autonoma dal 3 novembre 1917]
Ha una popolazione di 2.500.000 abitanti di cui la maggioranza (due terzi o poco più) romeni, il resto composto di piccoli russi (ucraini) e altri elementi etnici vari.
È stata annessa alla Russia parte nel 1812 e parte nel 1878, ma malgrado i tentativi del governo di Pietroburgo di russificarla non c'è riuscito. Il 3 novembre 1917 si è resa autonoma.
1918
si è dichiarata repubblica indipendente il 6 febbraio;

Aprile
9
, un consiglio nazionale di Bessarabia riunitosi a Chisinau (Kiscinioff) delibera l'annessione alla Romania.
[Tale annessione non viene riconosciuta dalla Russia sovietica ma rimane effettiva anche dopo la fine della guerra.]


1918
Aprile
REGNO di BULGARIA

Ferdinando

Albero genealogico

(Vienna 1861 - Coburgo 1948)
figlio di Augusto di Sassonia-Coburgo-Koháry († 1881) e di Clementina d'Orléans;
1887-1908, principe di Bulgaria;
1908-18, zar dei bulgari;
I guerra mondiale (1915-18): è schierato a fianco degli imperi centrali e così in autunno è coinvolto nella sconfitta finale;
1918
Aprile

-

Presidente del consiglio
Vasil Radoslavov
(1913 - giu 1918)
1918
Aprile

I guerra mondiale (1915-18)
continuano le operazioni (iniziate a novembre 1916, ce ne saranno ancora fino al settembre 1918), per lo più attacchi degli Alleati senza successi speciali, ma con notevoli perdite e le posizioni relative non variano che di poco;
Dopo la rivoluzione bolscevica le due brigate russe devono essere scartate perché vi sono tentativi di "fraternizzazione" col nemico; invece i serbi vengono rafforzati dall'arrivo di alcune miglaia di disertori di razza serba dell'esercito austro-ungarico arresisi ai russi;






1918
Aprile
III Repubblica
Presidente della Repubblica
R. Poincaré
(1913 18 feb - 18 feb 1920)
Presidente del Senato
Antonin Dubost
(1906 16 feb - 14 gen 1920)
Presidente della Camera
-
Presidente dell'Assemblea nazionale
(Senato+Camera)
-
-
Presidente del Consiglio
G. Clemenceau
II
(1917 16 nov - 18 gen 1920)
Interni
Jules Pams
(1917 16 nov - 20 gen 1920)
Affari Esteri
S.-J-M. Pichon
(1917 16 nov - 20 gen 1920)
Colonie
-
Regioni liberate
A. Lebrun
(1917 16 nov - 20 gen 1920)
Guerra
-
Marina
-
Finanze
Louis-Lucien Klotz
(12 set - 20 gen 1920)
Commercio
e Industria
-
Lavori Pubblici
-
Lavoro
-
Giustizia
Louis Nail
(1917 16 nov - 20 gen 1920)
Pubblica Istruzione
e dei Culti
-
-

1918
Aprile

-
1918-40, la politica francese del "governo indiretto" e dei "territori d'Oltremare", politica che favorisce una "élite" tribale e intellettuale, impedendo, però, lo sviluppo di una vera e propria borghesia, ha il parziale effetto di limitare l'evoluzione di movimenti politici di liberazione nazionale nelle colonie francesi in Africa.
[Hosea Jaffe, AFRICA, Movimenti e lotte di liberazione, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1978.]

 



1918
Aprile
REGNO dei PAESI BASSI

Guglielmina

Albero genealogico

(l'Aia 1880 - castello di Het Loo, presso Apeldoorn 1962)
figlia di Guglielmo III re d'Olanda e della sua seconda moglie Emma di Waldeck-Pyrmont;
1890-1948, regina dei Paesi Bassi;
[dal 31 agosto 1898 ha assunto ufficialmente il potere]
1918
Aprile

-

Primo ministro
C. Van der Linden
(1913 - 1918)
-

1918
Aprile

il governo, dopo essere riuscito a conservare la neutralità del paese durante la prima guerra mondiale ed aver istituito il suffragio universale maschile l'anno precedente lo estende ora anche alle donne;
il sistema elettivo proporzionale accentua la molteplicità dei partiti che ora sono 17;



1918
Aprile
REGNO del BELGIO

Alberto I

Albero genealogico

(1875 - 1934)
figlio di Filippo di Fiandra e di Maria di Hohenzollern-Sigmaringen;
1909-34, re dei belgi;

1918
Aprile

-



1918
Aprile
Granducato di Lussemburgo

Maria Adelaide di Nassau-Weilburg

Albero genealogico

(† 1924)
figlia di Guglielmo IV e di Maria Anna di Portogallo;
1912-19, duchessa di Nassau;
1912-19, granduchessa di Lussemburgo;
1918
Aprile

-

1918
Aprile

-





1918
Aprile
REGNO UNITO
di
GRAN BRETAGNA e IRLANDA
Giorgio V
Albero genealogico

(Marlborough House, London 3.6.1865 - Sandringham, Norfolk 20.1.1936)
secondo figlio di Edoardo VII e di Alessandra di Danimarca;
1877-92, presta servizio nella marina militare;
1892, diventa erede presuntivo al trono per la morte del fratello maggiore Alberto Vittorio;
1893, sposa la p.ssa Mary von Teck (1867-1953)
1901-10, principe di Galles;
1910-36, re di Gran Bretagna e Irlanda, imperatore delle Indie;
succeduto alla morte del padre;
1918
Aprile

-

Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
D. Lloyd George
liberale-nazionale
coalizione di governo
(1916 7 dic - 23 ott 1922)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
A. Bonar Law
(1916 10 dic - 10 gen 1919)
Segretari di Stato
Affari Esteri e Commonwealth
A. Balfour
(1916 10 dic – 23 ott 1919)
Guerra
-
Munizioni
W.L.S. Churchill
(1917 lug - 10 gen 1919)
Affari Interni
-
Giustizia
-
Colonie
-
Commercio
-

1918
Aprile

-


Lord luogotenente d'Irlanda
Ivor Guest
1° visconte Wimborne
(1915 17 feb - 9 mag 1918)

1918
Aprile

-

 



1918
Aprile
REGNO di DANIMARCA
Cristiano X
Albero genealogico

(Charlottenlund 1870 - Copenaghen 1947)
figlio di Federico VIII e di Luisa di Svezia;
1912-47, re di Danimarca;
continua a favorire l'evoluzione democratica del paese;
1918
Aprile

-

1919-44, re d'Islanda;

1918
Aprile

dal 1915 il paese ha una nuova costituzione che istituisce, fra l'altro, il nuovo sistema bicamerale ed estende il diritto di voto alle donne;

ISLANDA

1918
Aprile

-


1918
Aprile
REGNO DI NORVEGIA
[dal 1905]
Haakon VII
Albero genealogico

principe Carlo (? - ?)
figlio di Federico VIII re di Danimarca e di Luisa di Svezia;
1905-57
, re di Norvegia;
1918
Aprile

-

Primo ministro
1918
Aprile

-
prima guerra mondiale (1914-1918): si mantiene neutrale;


1918
Aprile
REGNO di SVEZIA
Gustavo V
Albero genealogico

(Stoccolma, castello di Drottningholm 16 giugno 1858 – Stoccolma, 29 ottobre 1950)
figlio di Oscar II e di Sofia di Nassau;
1907-50, re di Svezia;
osserva correttamente le regole del sistema parlamentare;
1918
Aprile

-

1918
Aprile

-


1918
Aprile
FINLANDIA
Governo provvisorio
1918
Aprile

sull'esempio russo si costituiscono i soviet di operai; il governo provvisorio ricorre allora all'aiuto della Germania e organizza un'armata sotto la guida del gen. C.G.E. von Mannerheim che riesce a stroncare ogni tentativo rivoluzionario;




1918
Aprile
Presidente
Sidónio Pais
(1917 dic - dic 1918 †)

1918
Aprile

I guerra mondiale: il paese è a fianco degli Alleati;

 



1918
Aprile
REGNO di SPAGNA
-
-
Alfonso XIII di Borbone
Albero genealogico

(Madrid 1886 - Roma 1941)
figlio postumo di Alfonso XII e di Maria Cristina d'Absburgo-Lorena;
1886-1931, re di Spagna;
1918
Aprile

-

Primo Ministro
Antonio Maura Montaner
(1918 22 mar - 8 nov 1918)
Interni
-
-
Economia
-
-
-
-

1918
Aprile

governa appoggiandosi alle "giunte" militari, all'alto clero e ai grandi proprietari fondiari e incoraggiando, spesso, una politica repressiva;

[Durante la guerra Francia e Inghilterra hanno fatto notevoli sforzi per far uscire il paese dalla neutralità e hanno profuso, specialmente a mezzo della massoneria (assai diffusa tra gli intellettuali spagnoli) somme immense a scopo di corruzione: così è stata fatta la fortuna e creata la posizione dei personaggi che si trovano ora a capo della "democrazia" spagnola.
Finita la guerra, ed esauritosi quindi il rivolo d'oro che si riversava sulla penisola, si devono chiudere molti stabilimenti; si delinea così la crisi economica, ingigantendo la disoccupazione.
Come sempre, lo stato cerca di sovvenzionare le industrie e di proteggerle artificialmente. Catalogna a Paesi Baschi, che finora sono vissuti di protezione sfruttando l'intera penisola, si proclamano sacrificati e si convincono che nel separatismo stia la loro salvezza, poiché diventerebbero sempre più floridi se non avessero una palla di ferro al piede, il peso della Spagna.
Nel dopoguerra si assiste quindi al fenomeno del separatismo:
- catalano, alimentato dalla Francia che da sempre vorrebbe far della regione un protettorato francese;
- basco, alimentato dall'Inghilterra che vedrebbe di buon occhio una repubblica basca completamente sotto il suo dominio economico.
[Emilio Canevari, La guerra italiana, Tosi Editore Roma.]

***

Isole Canarie:
-





1918
Aprile
REGNO d'ITALIA
Vittorio Emanuele III
Albero genealogico

(Napoli 1869 - Alessandria d'Egitto 1947)
figlio di Umberto I e di Margherita di Savoia;
1878-1900, principe di Piemonte;
1896, Roma 24 ott: sposa la p.ssa Elena del Montenegro (1873-1952);
1900-46, re d'Italia;
1911-13, guerra italo-turca;
1918
Aprile

-


1936-43, imperatore d'Etiopia
1939-43, re d'Albania;

 

PARLAMENTO
XXIV Legislatura
(1913 27 nov - 29 set 1919)
Presidente del Senato
G. Manfredi
emiliano
(1913 27 nov - † 6 nov 1918)
Presidente della Camera
G. Marcora
lombardo
(1913 27 nov - 29 set 1919)
 
Presidente
del Consiglio
V.E. Orlando
siciliano
(1917 29 ott - 23 giu 1919)
Interno
Sottosegretari S. Crespi
lombardo
(1917 29 ott - 22 mag 1918)
+ Comm.
G. Bonicelli
lombardo
(1917 1° nov - 4 gen 1919)
R. Gallenga Stuart
laziale
(1917 29 ott - 23 giu 1919)
[Propaganda all'estero e per la Stampa]
Esteri
S. Sonnino
toscano
(1914 5 nov - 23 giu 1919)
Sottosegretario L. Borsarelli
marchese di Rifreddo
piemontese
(1914 21 mar - 23 giu 1919)
Guerra
ten.gen. V. Zuppelli
istriano
(1918 21 mar - 17 gen 1919)
Sottosegretario P. Meomartini
campano
(1918 29 mar - 18 gen 1919)
Armi e Munizioni
gen. A. Dallolio
romagnolo
(1915 giu- 14 mag 1918)
Sottosegretari P. Bignami
lombardo
(1917 14 ott - 18 mag 1919)
A. Battaglieri
piemontese
(1917 29 ott - 22 mag 1918)
Marina
A. Del Bono
emiliano
(1917 17 lug - 23 giu 1919)
Sottosegretario A. Teso
veneto
(1917 29 ott - 23 giu 1919)
Colonie
G. Colosimo
calabrese
(1916 19 giu - 22 giu 1919)
Sottosegretario conte P. Foscari
veneto
(1916 22 giu- 22 giu 1919)
Tesoro
F.S. Nitti
lucano
(1917 29 ott - 17 gen 1919)
Sottosegretario A. Visocchi
campano
(1917 29 ott - 18 gen 1919)
Finanze
F. Meda
lombardo
(1916 giu - 23 giu 1919)
Sottosegretario G. Indri
veneto
(1917 31 mar - 23 giu 1919)
Agricoltura
G. Miliani
marchigiano
(1917 29 ott - 17 gen 1919)
Sottosegretario D. Valenzani
laziale
(1917 29 ott - 18 gen 1919)
Industria, Commercio e Lavoro
A. Ciuffelli
umbro
(1917 29 ott - 23 giu 1919)
Sottosegretario E. Morpurgo
friulano
(1916 18 giu - 18 gen 1919)
Lavori Pubblici
L. Dari
abruzzese
(1917 29 ott - 31 dic 1918)
Sottosegretario R. De Vito
toscano
(1916 18 giu - 23 giu 1919)
Grazia, Giustizia e Culti
E. Sacchi
lombardo
(1916 giu - 17 gen 1919)
Sottosegretario R. Pasqualino Vassallo
siciliano
(1916 18 giu - 23 giu 1919)
Istruzione Pubblica
A. Berenini
emiliano
(1917 29 ott - 23 giu 1919)
Sottosegretario A. Roth
sardo
(1916 18 giu - 23 giu 1919)
Poste e Telegrafi
L. Fera
calabrese
(1916 18 giu - 23 giu 1919)
Sottosegretario C. Rossi
di Montelera

piemontese
(1916 18 giu - 23 giu 1919)
Trasporti marittimi e ferroviari
R. Bianchi
piemontese
(1917 15 giu - 14 mag 1918)
Sottosegretario G. Reggio
ligure
(1917 20 giu - 22 mag 1918)
Assistenza militare e Pensioni di guerra
[D.Lten. n. 1812 del 01.11.1917]
L. Bissolati
lombardo
(1917 1° nov - 31 dic 1918)
Sottosegretario M. Cermenati
lombardo
(1917 1° nov - 18 gen 1919)
Ministri senza portafoglio
-
L. Bissolati
lombardo
(1917 29 ott - 17 gen 1919)
Commissariati
commissari
Comm. gen. per gli approvvigionamenti e consumi
[D.Lten. n. 76 del 16.01.1917]
S. Crespi
lombardo
(1917 29 ott - 22 mag 1918)
Alto commissariato L. Luzzatti
veneto
(1917 22 nov - 2 lug 1918)
Alto commissariato aggiunto S. Segrè Sartorio
friulano
(1918 4 gen - 23 giu 1919)
Comm. gen. per l'assistenza civile propaganda interna
[D.Lgtn. n. 130 del 10.02.1918]

U. Comandini
romagnolo
(1918 10 feb - 1° apr 1919)

Comm. gen. per le costruzioni navali della marina mercantile
[Istituito il 6 marzo 1918]
S. Orlando
ligure
(1918 6 mar - 3 ott 1918)

1918
Aprile
2
, anche il ministro dell'Industria del Commercio invia una lettera al ministro di Grazia e Giustizia E. Sacchi insistendo sulla necessità di intensificare «specie a mezzo dei parroci», la propaganda per la mobilitazione civile nei piccoli centri.
4, in una lettera indirizzata alla presidenza del Consiglio, il presidente del comitato di Pavia dell'associazione studentesca "Giovane Italia" scrive:
«Come presidente dell'associazione studentesca Giovane Italia e come italiano sento il dovere di denunciare l'infame opera di disfattismo compiuta dal sacerdote Olimpo Massa, parroco di Fontanetto Po, a mezzo di un opuscolo Strenna del Parroco del 1918 edito a Vicenza. Questa strenna, secondo quanto è detto nella prefazione, venne letta dai cappellani militari ai soldati nelle ore di riposo».
[Della questione si interessa subito il Servizio informazioni presso il Comando supremo dal momento che l'opuscolo è stato inviato anche ad un militare in zona di guerra; pertanto il Tribunale di Vicenza apre un procedimento penale contro il sacerdote per l'accusa di disfattismo ma la causa si trascinerà per parecchi mesi fino a quando non sarà dichiarata estinta per amnistia dopo la conclusione delle ostilità.]
5, MARCHE e UMBRIA: il procuratore generale di Ancona – relazione per il 3° quadrimestre 1917 – nota soltanto un eccessivo entusiasmo nella diffusione della nota pontificia per la pace che «forse non traduceva fedelmente lo stesso concetto informatore del documento».
8, il ministro di Grazia e Giustizia E. Sacchi indirizza a tutti i vescovi d'Italia, per il tramite dei procuratori generali, una circolare nella quale si invita l'episcopato ad agire sul clero perché questo faccia opera di persuasione e di incitamento alla resistenza presso il popolo:
«Nella dura prova che la nostra Patria sostiene è necessario più che mai rinsaldare la resistenza della popolazione civile, per l'immediato riflesso che ne deriva sullo spirito dell'esercito, chiamato ora ai supremi cimenti. All'uopo di particolare efficacia ritengo l'opera che il Clero può esercitare nel contatto quotidiano col popolo […].
Occorre pertanto che anche il Clero intensifichi la sua cooperazione, specie nei comuni rurali presso le famiglie dei soldati, per fortificare lo spirito di resisterza e di sacrificio e diffondere il convincimento che dall'esito felice della nostra guerra nazionale dipendono la salvezza e la fortuna della Patria cui è indissolubilmente legato il benessere morale e materiale dei singoli cittadini […].
Sono sicuro che basterà avere accennato alla necessità ed urgenza di promuovere il valido concorso di tutti perché la S.V. Ill.ma e Rev.ma vorrà esortare il Clero dipendente a spiegare, con vivo sentimento di assistenza persuasiva, sia da solo, sia in unione alle altre Autorità locali, opera larga ed efficace di propaganda nell'interesse della patria»
.
Unitamente al testo della circolare – poi ampiamente diffuso sulla stampa cattolica e non – E. Sacchi invia ai procuratori generali una lettera nella quale, in via riservata, commenta l'iniziativa presa con apprezzamenti non certo benevoli circa l'azione politica esplicata dal clero sinora:
«Di fronte agli innumerevoli esempi di lealtà e patriottismo che il clero ha dato non sono mancati quelli, anche numerosi, di fredda indifferenza ed altri peggiori di stolta avversione alle sacre ragioni della Patria. Così in taluni luoghi, da parte di elementi del clero non si è avuto, quando non è occorso di peggio, quella efficace morale collaborazione, cui la Nazione in guerra ha bisogno; e nella somma di sforzi è mancata, specie fra le classi minute e rurali, quella elevazione di coscienze e di spiriti cui il clero avrebbe potuto efficacemente concorrere.
Nell'ora intanto che si attraversa, in cui le sorti dell'Italia e della libertà sono alla decisione estrema, nessun atto ed azione possono essere permessi che non siano per la Patria, ed ogni assenza non può né deve essere ulteriormente tollerata.
Il Paese ha bisogno che tutti i suoi figli concorrano a salvarlo, ed il clero in tutti i suoi componenti deve dare la completa sua opera attiva e fervorosa per sostenere gli animi alla resistenza e alla lotta […].
È necessario perciò che gli Ordinari Diocesani rivolgano agli interessi della Patria, con maggiore sentimento e calore, le loro direttive al clero dipendente e si facciano apertamente e sinceramente eccitatori di opere e di propaganda patriottica presso tutto il clero basso […]. Da questa opera, che sarà seguita con attenzione vigile, il Governo si attende anche da parte del clero la prova vera e migliore del suo reale attaccamento al Paese e del suo fervido patriottismo […]

9, LIGURIA, ha inizio, presso il Tribunale di Finalborgo (Savona) il processo contro mons. Cambiaso, vescovo di Albenga, e il suo segretario don Lazzaro Damonte imputato perché ha controfirmato la pastorale.
Tra i testimoni d'accusa, oltre al prof. F.M. Zandrino, intervengono il sottoprefetto di Albenga (il quale però precisa che la pastorale non gli era stata preventivamente inviata come negli anni precedenti), il segretario genovese dell "Opere federate per l'assistenza e la preparazione nazionale" e due alti ufficiali della riserva.
I testimoni a discarico sono invece rappresentati da un vero e proprio stuolo di personalità laiche ed ecclesiastiche della zona.
Il pubblico ministero presenta la propria requisitoria nella quale afferma che nella pastorale si ravvisa «il reato di propaganda contro la guerra col cercare di diminuire la resistenza del Paese, oggi più che mai necessaria» e, dopo aver confrontato la lettera con quelle «veramente patriottiche» dei vescovi di Pisa, Genova, Udine e Savona, richiede l'assoluzione del segretario per insufficienza di prove e la condanna del vescovo a 2 anni e 4 mesi di reclusione.
Il tribunale accoglie però le tesi difensive e dopo due giorni di dibattimento, assolve don Lazzaro Damonte per insussistenza di reato e mons. Cambiaso per insufficienza di prove; ordina però il sequestro delle copie della pastorale.
Ovviamente contrastanti sono le reazioni di fronte all'esito del processo.
L'assoluzione di mons. Cambiaso non attenua tuttavia i sospetti delle pubbliche autorità nei suoi confronti.
13, LIGURIA, in relazione al fatto di Albenga, la "lega antitedesca di Oneglia" – notizia pubblicata da «L'Italia» – prende l'iniziativa di inviare a tutti i deputati copia della pastorale pubblicata da mons. Cambiaso.
LIGURIA, lo stesso giorno una lettera indirizzata a mons. Cambiaso, vescovo di Albenga – viene intercettata dall'ufficio censura di Genova.
In essa don Primiano Barberi, parroco di S. Nicola di Tremiti, scrive: «La prego voglia spedirmi copia della sua elettissima pastorale. Ho vivissimo desiderio di leggerla giacché sono persuaso che sia un documento assai pregevole, pienamente conforme a quanto ha detto ed operato il S. Padre; e che perciò abbia suscitato l'ira infernale dei nemici della patria, sedicenti patrioti.
Mi rallegro con l'Eccellenza vostra Rev.ma del grande onore che le è stato fatto, e godo tanto che Ella sia stato degno di patire disprezzo e persecuzione per amore di Gesù, della sua Chiesa e della Verità
»
Nel commento accluso il censore sottolinea che, se anche mons. Cambiaso è stato assolto, tuttavia la sua azione è stata pur sempre contraria agli ideali della patria e che dunque «non si ritiene conveniente che giungano voti di plauso e di ammirazione per un opera che non potrà certo ritenersi di incitamento alla resistenza interna del paese e produttiva di fermi e nobili propositi, e che vengano chiamati "nemici della patria e sedicenti patriot[t]i" coloro che a tale opera dissentirono e cercarono di combatterla per le vie legali».
[Sarà trasmessa al ministero il 5 maggio successivo proponendone il sequestro.]
14, VENETO, in risposta all'appello indirizzato dal ministro E. Sacchi ai vescovi italiani, l'ordinario vicentino mons. Ridolfi, dopo aver dato assicurazioni circa il proprio impegno teso a cooperare «alla salvezza della patria», ritorna su due punti dolenti costituiti dalla «persecuzione» contro il clero e dal precario stato d'animo delle popolazioni e delle truppe:
«Io vorrei però che l'opera del clero fosse apprezzata, non solamente quando la nazione è chiamata ai supremi cimenti, ma in ogni tempo. E mi permetto perciò di notare che, se l'azione del clero è ostacolata talvolta, o sinistramente interpretata, se non del tutto travisata a suo danno, con la tolleranza e, Dio non voglia, con l'appoggio magari delle stesse autorità, non è possibile che essa riesca efficace quanto potrebbe e dovrebbe allora quando le medesime Autorità la invocano per i più urgenti bisgoni della patria.
Ed ai fini della resistenza, mi sento in dovere anche di far presente al Governo di vigilare sulle reali condizioni dello spirito dei soldati. Per diretta conoscenza […] io devo far notare che in troppi reparti i soldati si dicono stanchi e non nascondono che non hanno affatto intenzione di resistere. Con profonda tristezza si è sentito perfino aggiungere che questa volta non getteranno le armi ma ritorneranno in paese col fucile carico per compiere le proprie vendette.
Eccellenza! Non ho alcun interesse di alterare la verità; ho l'animo grandemente preoccupato per quella che potrebbe essere la sorte della mia diocesi e della nazione. Per questo io azzardo anche la preghiera: veda il Governo se non sia possibile risparmiare alla Patria più tristi giorni; veda se opportune trattative possano condurre a risultati soddisfacenti prima dell'attacco
».

Il gen. A. Diaz si premura di richiedere lumi alla presidenza del Consiglio circa l'opportunità d prendere provvedimenti contro mons. Ridolfi. Alla sua lettera V.E. Orlando risponde affermando che la natura «del tutto riservata e confidenziale» della comunicazione di mons. Ridolfi non consente all'autorità di procedere contro di lui; è però certo che la presa di posizione del prelato vicentino deve essere trapelata aldifuori degli ambienti ministeriali e del Comando supremo…

18, il Comando supremo, guidato da A. Diaz, riferendo a V.E. Orlando circa alcune disfunzioni che agiscono negativamente sullo spirito delle truppe e delle popolazioni, richiede un'azione in favore dei sacerdoti residenti nella zona di guerra, anche in considerazione del fatto che prorpio questi, molto più delle autorità civili e militari, sono in maggiore contatto colle popolazioni:
«A questo proposito rappresento a V.E. che motli sacerdoti delle zone limitrofe a quelle delle operazioni o delle immediate retrovie verserebbero in condizioni economiche degne di speciale attenzione giacché, per il concorrere di alcune cause di indole militare, hanno perduto i loro benefici indiretti spesso notevoli, oltre che si sono trovati nella necessità di ospitare dei confratelli profughi delle terre invase».
Lo stesso giorno il vescovo di Vicenza, mons. Ridolfi, indirizza al clero e al popolo della diocesi una lettera «moderatamente patriottica» – poi pubblicata nel supplemento del «Bollettino Ecclesiastico della Diocesi di Vicenza» nel maggio 1918 – ma i suoi spiriti bellicosi sono tutt'altro che sopiti.
20, il vescovo di Rieti, mons. Sinoli, deplora la campagna calunniosa contro il clero e il pontefice condotta «da una stampa che non conosce lealtà ed onestà di sorta» ed aggiunge: «L'E.V. è troppo saggia per non comprendere che ciò, lungi dal rinsaldare lo spirito di resistenza e di sacrificio, oggi più che mai necessari, indispone, se non aliena, la parte, dirò così, più sana della nazione».
21, viene costituita in Italia una legione cecoslovacca, composta di prigionieri disposti volontariamente a battersi per il loro paese, e si avvia la formazione di una legione romena e di una polacca, i volontari jugoslavi rimangono organzzati soltanto in "squadre di avvicinamento" che – composte di cechi, romeni, polacchi e jugoslavi – affiancano l'opera della propaganda italiana fra l'esercito avversario e del servizio informazioni.
[Alla formazione di una legione jugoslava è decisamente avverso il ministro degl Esteri S. Sonnino.]
22, VENETO, "processo Vigolo", Tribunale di Bassano sede di Vicenza: don Giuseppe Vigolo viene condannato a 45 giorni di reclusione e L. 200 di multa.
[Al dibattimento è risultato che don Giuseppe Vigolo, in un giorno imprecisato del novembre precedente, si era recato a bere un bicchiere di vino in un'osteria di Bassano e che qui, conversando con il cantoniere ferroviario Luigi Mazzola, aveva espresso dubbi circa la resistenza italiana con queste parole: «L'Italia l'è bella e andà, non ghe xe altro, i Austriaci i vien a riprenderci il Veneto che era suo».
Secondo il testimone, poi, don Giuseppe Vigolo non aveva esplicitamente detto che gli austriaci avrebbero fatto bene a riprendersi il Veneto, ma aveva affermato che i nostri soldati non sarebbero stati capaci di resistere all'invasione e che quindi gli austriaci avrebbero ripreso il Veneto che era loro appartenuto;
a tali accuse i carabinieri aggiungevano che il sacerdote aveva compiuto propaganda austriacante tra i contadini della zona e prospettavano addirittura la possibilità che egli potesse essere stato l'autore del lancio di alcuni razzi di segnalazione al nemico avvenuti nel marzo 1918.
Il tribunale però non ha ritenuto di dover prestare fede a questi ultimi sospetti e, sulla sola base della conversazione tenuta nell'osteria, nella quale è stato ravvisato un reato di disfattismo aggravato dalla qualità di sacerdote dell'imputato, si è deciso deciso per la condanna del sacerdote.]
Ritenendo la condanna troppo mite, il procuratore generale presenta ricorso contro la sentenza.

23, TOSCANA, il procuratore generale di Firenze – relazione mensile sulle violazioni del "decreto Sacchi" – segnala che nonostante l'attenta sorveglianza dei carabinieri e le immediate denunce all'autorità giudiziaria, parecchi sacerdoti persistono nell'esprimere pubbliche dichiarazioni contrarie alla guerra «massonica»; tali episodi sono particolarmente frequenti nella diocesi di Arezzo e vengono attribuiti a preti che «evidentemente rispecchiano le note tendenze del capo di quella diocesi».
Tra i denunciati:
. don Pietro Catelani, per una predica tenuta nella chiesa della Pieve di Castel San Niccolò durante la quale egli avrebbe affermato:
«Le leggi votate dai Governi mancanti di religone non sono che trama di tela che ai grandi è consentito lacerare a loro agio e che sopprimono i piccoli.
La guerra, questo immane flagello, non sarebbe scoppiata se vi fosse stata tra i popoli religione e fratellanza. Chi dice che la guerra l'abbiano voluta il Papa, i preti ed i clericali mentisce: siete stati voi a volerla
– accennando con queste ultime parole all'uditorio. La Francia, mi si permetta di dirlo, si è trovata in mezzo alla rivoluzione ed in mezzo al sangue, e le sue province sono state invase da quando discacciò ed abolì la religione».
. don Riccardo Del Pia, aretino, il 27 marzo «a due signore che si andavano da lui a confessare nella chiesa di San Francesco e che, a confessione finita, l'avevano pregato di una orazione per i loro parenti che si trovavano al fronte, ebbe a rispondere che questi combattenti sarebbero forse tornati, ma non con la vittoria».
. don Sebastiano Bacherini, guardiano del convento di Barbalana nel comune di Anghiari, accusato di aver dato ospitaltià ai disertori e di aver compiuto nella campagna circostante «una propaganda deprimente lo spirito pubblico e contraria agli interessi della guerra».
LOMBARDIA, lo stesso giorno, nel loro rapporto al procuratore del re di Cremona i carabinieri della stazione di Soresina (Cremona) in relazione al parroco di Azzanello (Cremona), don Emilio Bassi, scrivono che «[…] la domenica delle Palme o la domenica precedente il sacerdote Bassi, durante la predica […] alla presenza di un centinaio di uditori, la maggior parte donne e vecchi, ad un certo punto esclamò: "La vittoria sarà dell'Austria e della Germania perché loro sono più fedeli ed amanti di Dio, noi invece, che non lo siamo, perderemo".
Dette frasi le quali vennero diffuse e commentate sfavorevolmente in pubblico, offesero il sentimento patriottico di qualche vero italiano
».
[Durante il dibattimento del 9 luglio successivo risulterà chiaramente che l'accusa è stata costruita a bella posta dai carabineiri di Soresina per colpire un sacerdote evidentemente "scomodo".]
25, LIGURIA, una lettera indirizzata a mons. Cambiaso, vescovo di Albenga – viene intercettata dall'ufficio censura di Genova.
In essa l'avv. Luigi Foppiani, procuratore del re d Genova a riposo, chiede al prelato la restituzione di un suo articolo non approvato dal vescovo stesso affermando: «E lascio ad altri l'onore di prendere con maggior fortuna le difese del vescovo di Albenga, convinto, come sono io, che per mancanza di prudenza e convenienza nello scrivere gli hanno fatto del danno e del male»; a margine il funzionario ha annotato: «Non ritenendo convenienti le lodi tributate al Cambiaso per l'opera di propaganda, di indubbio carattere pacifista, da lui esercitata nella propria diocesi, si segnala la corrispondenza con proposta di sequestro».
[Sarà trasmessa al ministero il 5 maggio successivo proponendone il sequestro.]
28, PIEMONTE, nel rapporto del procuratore generale di Casale Monferrato si segnalano nel distretto alcuni processi celebrati all'inizio dell'anno:
. don Umberto Guarnieri, condannato in appello a 2 mesi di detenzione;
. don Alessandro De Tomasi, rinviato a giudizio,
. don Ruggero Lovazzaro, prosciolto in istruttoria.
[L'unico episodio di rilievo riscontrato nella regione, ma che avrà una certa risonanza al di fuori del Piemonte è quello riguardante l'opuscolo di intonazione pacifista pubblicato dal parroco di Fontanetto Po (Novara).]
Lo stesso giorno il vescovo di Sabina, card. De Lai, in una lettera indirizzata al barone Monti, direttore del "Fondo per il culto", dopo aver dato assicurazioni circa l'opera patriottica del proprio clero afferma: «Debbo però per lealtà aggiungere che un non piccolo intralcio all'azione benefica del clero viene dalle voci calunniose e dalle accuse indegne e spesso contraddittorie sparse ad arte fra il popolo da giornali, da foglietti volanti e da tristi sobillatori che rappresentano il clero, i Vescovi e il Papa ora quali autori, ora quali sabotatori, ora come nemici della patria e somministratori di denari ai tedeschi. Cose talora persino ridicole, ma che trovano sempre dei creduli e nuocciono, come io stesso dovei constatare in più paesi […].
Ora, se si vuole che l'azione del clero raggiunga con più efficacia il suo effetto, è necessario che la deplorevole ed ormai lunga campagna contro il medesimo abbia termine
».
30, il ministro degli Interni dirama una circolare a tutti i prefetti del regno nella quale, facendo riferimento al documento del Guardasigilli ai vescovi, si afferma:
«Ma certamente più efficace sarebbe la loro azione se ad essa si unisse quella delle locali autorità civili, massime incitando i sacerdoti a parlare ai fedeli in occasione di solennità e funzioni religiose in cui si riflettono anche le vicende della guerra.
Occorre pertanto che le SS.LL. interessino in tal senso le dipendenti autorità della provincia
».
[Pochi funzionari rispondono alla circolare ed in modo estremamente generico.]
VENETO, lo stesso giorno il vescovo di Vicenza, mons. Ridolfi, indirizza una lettera al presidente del Consiglio ed al ministro di Grazia e Giustizia.
Nel documento, controfirmatao «per identità di ragioni» anche dal vescovo di Verona, mons. Bacilieri, il vescovo di Vicenza stigmatizza con parole durissime la campagna anticlericale che nella prima fase della guerra si è rivolta contro il clero con denunce, internamenti ed arresti; citando i casi dei sacerdoti di Grancona, Cesuna, Camporovere, Canove, Caldogno, Rosà, Santo Stefano di Volpino, Fongara, Staro e Valli dei Signori, il vescovo afferma che la giustizia si è resa complice del «Don Rodrigo di paese» e che «la guerra all'italiano ha fatto dimenticare quella al nemico».
Le sue critiche si appuntano poi contro l'ormai famigerato "decreto Sacchi" il quale, a suo parere, si presta ad ogni genere di arbitrio:
«In una guerra cotanto lunga e luttuosa, anche se fossimo tanti Giobbe, a ciascuno può essere sfuggita una frase di sfiducia, atta a deprimere lo spirito degli altri e sufficiente (dato il Decreto come è scritto e come viene applicato) a farci condannare alla reclusione qualora uno zelante (diciamolo così) volesse denunciare ed un altro insistesse per la condanna. Data la sua ampiezza il Decreto finisce però come le grida del Manzoni, non per mettere al dovere i furfanti, ma per dar noie ai galantuomini.
E difatti anche in questo secondo periodo della guerra sono a un dipresso i medesimi gli accusatori e gli accusati e la giustizia è rigorosa appena contro i deboli e contro i preti
».
Il prelato porta un esempio:
. don Giuseppe Vigolo, di Bassano, nel mese di marzo è stato arrestato e successivamente condannato a 45 giorni di reclusione sotto l'unico addebito di avere, nel novembre 1917, «espresso dubbi ed apprensioni circa la resistenza del nostro esercito»; e ciò nonostante che egli fosse restato al suo posto durante l'offensiva austriaca a compiere il proprio ministero sacerdotale, mentre i giudici del tribunale si erano allontanati dalla loro sede. In defintiva, sono le parole del vescovo, «il giudice che è scappato ha condannato il prete che è restato!».
Il vescovo di Vicenza conclude la sua lettera esaltando l'eroismo dei propri sacerdoti in confronto al comportamento non sempre esemplare dei funzionari statali, e chiedendo che si ponga un freno alla ondata delle denunce:
«Eccellenze, ho 700 preti, 200 sotto le armi, 500 in cura d'anime. Dei 200 sacerdoti soldati alcuni sono morti […], altri sono stati feriti, alcuni decorati, altri encomiati: nessuno ha mai mancato al suo dovere, nessuno […].
I 500 preti in cura d'anime sono tutti al loro posto dal principio della guerra, nessuno l'ha lasciato. Vi stanno senza soprassoldo, senza indennità di guerra, senza che uno solo si sia arricchito per la guerra, o che uno solo abba frodato un centesimo all'erario. Hanno le case piene zeppe di soldati e di ufficiali: talvolta i vetri infranti, i tetti sforacchiati, le soffitte puntellate. Eppure non uno è fuggito, non uno m'ha chiesto trasloco, non uno.
Eccellenze, può il governo dire lo stesso dei suoi funzionari? Eppure contro questi intemerati cittadini […] esempio di quella che è resistenza vera, fatta di opere e di sacrifici, si ordisce tutta una trama di delazioni e denunce da parte di coloro i quali […] non pensano che a sfogare lo spirito partigiano sotto la comoda maschera dello zelo per la Patria. Ed è singolare che a ciò si prestino i decreti luogotenenziali ed i magistrati dei tribunali!.
Vi sarebbe a dir vero un rimedio: far una società contro la società delle spie, e denunciare le spie. Assicuro che se anche i soli tavolini dei caffè, ove ogni giorno convengono gli eroi delle denunce, avessero a ripetere ciò che hanno sentito, vi sarebbe materia non per dei mesi ma per dei secoli di reclusione […].
Mi permetto dunque con ogni istanza di invitarvi a considerare la necessità di un riforma del D.L. tale da togliere radicalmente i gravissimi inconvenienti a cui sinora ha dato luogo, e che sono tali da scuotere quella fiducia che ogni onesto cittadino deve avere nei pubblici poteri. Perché se è giusto che vengano puniti i traditori della patria […] non è però equo che una parola di momentanea apprensione o di titubanza possa essere da qualche malintenzionato prospettata e fatta punire come delitto […]
Eccellenze, con libertà di cittadino e con franchezza di Vescovo ho espresso il mio voto. Accoglietelo Voi, on. Presidente del Consiglio, a cui sono commessi i supremi interessi della Nazione, e Voi, on. Guardasigilli, che siete il ministro di quella che non è giustizia se non è imparziale
».
Per dare maggior peso alla propria protesta mons. Ridolfi comunica il testo della sua lettera anche alla stampa cattolica.]

 

TOSCANA, è significativo notare che dalle relazioni sulle violazioni del "decreto Sacchi" inviate al ministero dal procuratore generale di Firenze, risulta chiaramente che i colpiti dai rigori della legge sono nella maggior parte sacerdoti: tra il dicembre 1917 e l'aprile 1918 sono state 8 le denunce segnalate.]

LAZIO, il prefetto di Roma – relazione del 3 quadrimestre 1917 – si limita a segnalare che il clero della capitale, dietro l'impulso del cardinale vicario, ha celebrato numerose funzioni religiose per la resistenza e la vittoria.

Tra la fine di aprile e i primi di maggio circa una settantina di vescovi fanno pervenire direttamente al ministro di Grazia e Giustizia E. Sacchi lettere nelle quali in complesso si manifesta una piena adesione alla richiesta di dare maggiore impulso alla propaganda patriottica tra il clero; in talune di esse si riscontrano attestazioni di patriottismo con accenni affini a quelli propri della tematica nazionalista.
[Tra queste quelle di mons. Lavitrano, vescovo di Cava e Sarno, mons. Maggio, vescovo di Ascoli Piceno, mons. Del Sordo, vescovo di Alife e mons. Delrio, vescovo di Gerace.]
In questo generale clima di adesione alle direttive del governo non mancano però alcune vibrate proteste contro il persistente atteggiamento di sospetto e di «persecuzione» nei confronti del clero che in alcuni luoghi trova l'appoggio delle pubbliche autorità.



 

E. Forcella - A. Monticone, Plotone di Esecuzione, I processi della prima guerra mondiale, Editori Laterza 1998.

 





 

OVEST
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1918
Aprile

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DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Governatore generale
Victor C.W. Cavendish
duca di Devonshire
(1916 - 1921)
Primo ministro
Robert L. Borden
(1917 - 1920)
[unionista]

1918
Aprile

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QUÉBEC
Vescovo di Montréal
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1918
Aprile

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Alla fine della I Guerra mondiale (1914-18) non solo le maggiori città ma anche molte piccole cittadine hanno ormai quartieri ben definiti le "Little Italies", che funzionano come centri residenziali e commerciali della comunità di origine italiana.
Il "Mile End" di Montréal e il "St. John's Ward" di Toronto rappresentano gli esempi più noti.


 

 

ONTARIO
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1918
Aprile

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NEW BRUNSWICK
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1918
Aprile

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NOVA SCOTIA
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MANITOBA [dal 1870]
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1918
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NORTHWEST (territori) [dal 1870]
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1918
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BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
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1918
Aprile

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ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
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1918
Aprile

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TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1918
Aprile

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ALBERTA [creata nel 1905]
   
1918
Aprile

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SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
   
1918
Aprile

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TERRANOVA
Primo Ministro
William F. Lloyd
(1918 - 1919)

1918
Aprile

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UNIONE degli STATI UNITI d'AMERICA
Presidente degli Stati Uniti
Th.W. Wilson [28°]
(1913 4 mar - 4 mar 1921)
[Pd]
Vicepresidente
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Segretario di Stato
[Ministro degli Esteri]
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Ministro del Tesoro
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Ministro della Guerra
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Presidente della Corte Suprema
E.D. White Jr
(1910 19 dic - 19 mag 1921)

1918
proibizionismo di guerra (1917-19);

Aprile
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"Bureau of Investigation":
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[Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 




[01] DELAWARE [dal 7 dicembre 1787] - cap. Dover
[Primo stato a ratificare la Costituzione degli Stati Uniti d'America.
Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
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1918
Aprile

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[02] PENNSYLVANIA [dal 12 dicembre 1787] - cap. Harrisburg
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
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1918
Aprile

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[03] NEW JERSEY [dal 18 dicembre 1787] - cap. Trenton
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
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1918
Aprile

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[04] - [04] GEORGIA [dal 2 gennaio 1788] - cap. Atlanta
[Già ammesso nell'Unione nel 1780 ma ratificato solo il 2 gennaio 1788.
Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870.]
Governatore
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1918
Aprile

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[05] CONNECTICUT [dal 4 gennaio 1788] - cap. Hartford
Governatore
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1918
Aprile

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[06] MASSACHUSETTS [dal 6 febbraio 1788] - cap. Boston
Governatore
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1918
Aprile

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[07] MARYLAND [dal 28 aprile 1788] - cap. Annapolis
Governatore
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1918
Aprile

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[08] - [01] SOUTH CAROLINA [dal 23 maggio 1788] - cap. Columbia
Governatore
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1918
Aprile

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[09] NEW HAMPSHIRE [dal21 giugno 1788] - cap. Concord
Governatore
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1918
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[10] - [08] VIRGINIA [dal 26 giugno 1788]- cap. Richmond
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
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1918
Aprile

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[11] NEW YORK [dal 26 luglio 1788] - cap. Albany
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
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1918
Aprile

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[12] - [09] NORTH CAROLINA [dal 21 novembre 1789] - cap. Raleigh
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
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1918
Aprile

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[13] RHODE ISLAND [dal 29 maggio 1790] - cap. Providence
Governatore
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1918
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[14] VERMONT [dal 4 marzo 1791] - cap. Montpelier
Governatore
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1918
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[15] KENTUCKY [dal 1° giugno 1792] - cap. Frankfort
Governatore
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[16] - [10] TENNESSEE [dal 1° giugno 1796] - cap. Nashville
[Riammesso all'Unione dall'aprile 1866.]
Governatore
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1918
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[17] OHIO [dal 1° marzo 1803] - cap. Columbus
Governatore
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[18] - [05] LOUISIANA [dal 30 aprile 1812] - cap. Baton Rouge
- 1819, Trattato Adams-Onís: stabilisce il confine con il MESSICO spagnolo: va dal fiume Sabine, nel TEXAS orientale, fino al 42° parallelo (futuro confine settentrionale della CALIFORNIA) e da quel punto, verso ovest, fino al Pacifico.
Governatore
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[19] INDIANA [dal 11 dicembre 1816] - cap. Indianapolis
Governatore
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[20] - [06] MISSISSIPPI [dal 10 dicembre 1817] cap. Jackson
[Riammesso al Congresso il 30 marzo 1870]
Governatore
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[21] ILLINOIS [dal 3 dicembre 1818] - cap. Springfield
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Governatore
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[22] ALABAMA [dal 14 dicembre 1819] - cap. Montgomery
[Dal 18 ottobre 1867 sotto la sovranità degli Stati Uniti.]
Governatore
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1918
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[23] MAINE [dal 15 marzo 1820] - cap. Augusta
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Governatore
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[24] MISSOURI [dal 10 agosto 1821] - cap. Jefferson City
Governatore
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[25] - [11] ARKANSAS [dal 15 giugno 1836] - cap. Little Rock
Governatore
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[26] MICHIGAN [dal 26 gennaio 1837] - cap. Lansing
Governatore
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-


[27] - [03] FLORIDA [dal 3 marzo 1845] - cap. Tallahassee
Tra il 1810 al 1813 gli Stati Uniti hanno inglobato la maggior parte della Florida occidentale, la scia costiera che corre da New Orleans a Mobile, ma una buona parte della colonia, unitamente a tutta la Florida orientale, cioè la penisola, resta ancora sotto il dominio spagnolo.
Nel 1819, con il Trattato Adams-Onís è stata completamente ceduta agli Stati Uniti dalla Spagna.
Nel 1868 è rientrata a far parte dell'Unione.]
Governatore
-
-

1918
Aprile

-


[28] - [07] TEXAS [dal 29 dicembre 1845] - cap. Austin
Governatore
-
-

1918
Aprile

-


[29] IOWA [dal 28 dicembre 1846] - cap. Des Moines
Governatore
-
-

1918
Aprile

-

[30] WISCONSIN [dal 29 maggio 1848] - cap. Madison
Governatore
-
-

1918
Aprile

-

[31] CALIFORNIA [dal 9 settembre 1850] - cap. Sacramento
Governatore
-

1918
Aprile

-

 

 


[32] MINNESOTA [dall'11 maggio 1858] cap. Saint Paul
Governatore
-
-

1918
Aprile

-

 

 


[33] OREGON [dal 14 febbraio 1859] - cap. Salem
- 1845, alla fine dell'anno i 5000 coloni americani dell'Oregon organizzano un governo provvisorio e chiedono la fine del regime di occupazione comune e l'esclusiva giurisdizione americana.
- 1848, diventa territorio autonomo.
Governatore
-
-

1918
Aprile

-

[34] KANSAS [dal 28 gennaio 1861] - cap. Topeka
Governatore
-
-

1918
Aprile

-

 

 


[35] WEST VIRGINIA [dal 19 giugno 1863] - cap. Charleston
Governatore
-
-

1918
Aprile

-

 

 


[36] NEVADA [dal 31 ottobre 1864] - cap. Carson City
[Il 2 marzo 1861 il suo territorio era stato separato da quello dell'UTAH.]
Governatore
-

1918
Aprile

-

 


[37] NEBRASKA [dal 1° marzo 1867] - cap. Lincoln
Governatore
-
-

1918
Aprile

-

[38] COLORADO [dal 1° agosto 1876] - cap. Denver
[Territorio autonomo dal 28 febbraio 1861.]
Governatore
-

1918
Aprile

-

 


[39] NORTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Bismarck
Governatore
-
-

1918
Aprile

-

[40] SOUTH DAKOTA [dal 2 novembre 1889] - cap. Pierre
Governatore
-
-

1918
Aprile

-

[41] MONTANA [dall'8 novembre 1889] - cap. Helena
[cap.li: fino al 1865 Bannack, fino al 1875 Virginia City.]
Governatore
-
-

1918
Aprile

-

[42] WASHINGTON [dall'11 novembre 1889] - cap. Olympia
Governatore
-
-

1918
Aprile

-

[43] IDAHO [dal 3 luglio 1890] - cap. Boise
[Territorio autonomo dal 24 marzo 1863 con cap. Boise.
Inizialmente, fino al 7 dicembre 1864, la capitale era Lexinton.]
Governatore
-
-

1918
Aprile

-

[44] WYOMING [dal 10 luglio 1890] - cap. Cheyenne
Governatore
-
-

1918
Aprile

-

[45] UTAH [dal 4 gennaio 1896] - cap. Salt Lake City
[Territoro annesso nel 1850.
Dal 2 marzo 1861 si è staccato il Territorio del NEVADA.]
Governatore
-
-

1918
Aprile

-

 


[-] Territorio delle HAWAII [dal 7 luglio 1898] - cap. Honolulu
 
Governatore
-
-

1918
Aprile

-


[46] OKLAHOMA [dal 16 novembre 1907] - cap. Oklahoma City
[Territorio autonomo dal 2 maggio 1890.
Con l'annessione di questo nuovo stato gli indiani sono stati espropriati del loro territorio di riserva "permanente". ]
Governatore
-
-

1918
Aprile

-


[47] NEW MEXICO [dal 6 gennaio 1912] - cap. Santa Fe
[Territorio autonomo dal 1846.]
Governatore
-
-

1918
Aprile

-

 


[-] Territorio dell'ALASKA [dal 1912] - cap. Juneau
[1867, 9 aprile, il senato ratifica l'atto d'acquisto del territorio dalla Russia per 7,2 Mni di dollari;
18 ottobre [Alaska day], avviene il passaggio di sovranità;
1884, diviene un distretto dell'Oregon;
1898, viene scoperto l'oro: questo fatto provoca una vera e propria invasione di cercatori d'oro; altro oro viene poi scoperto nel vicino Klondike, territorio canadese, e l'Alaska è utilizzata come base di partenza per i cercatori.]
Governatore
-
-

1918
Aprile

-

 


[48] ARIZONA [dal 14 febbraio 1912] - cap. Phoenix
[Territorio autonomo dal 1863, ma fino al 1886 non ci fu pace con gli Indiani.]
Governatore
-
-

1918
Aprile

-


a



1918
Aprile
GRANDI ANTILLE
- Presidente della repubblica
?
(?-?)
[nella costituzione è inserito l' "emendamento Platt" che dà diritto agli Stati Uniti di intervenire negli affari interni del paese e di installarvi proprie basi per usi militari e commerciali: dal 1903 esiste la base militare di Guantánamo]
1918
Aprile

sotto l'impulso dei capitali nordamericani la capacità produttiva dell'economia cubana si accresce notevolmente, ma lo sviluppo monocolturale della canna da zucchero e del tabacco modifica di poco il basso tenore di vita della popolazione contadina e scoraggia ogni iniziativa in altri settori; di conseguenza l'espansione del capitalismo riduce per l'isola la possibilità di sostenere la schiacciante concorrenza dei colossi economici statunitensi e le rende difficile sottrarsi in qualche maniera al loro controllo finanziario e alla loro preponderanza commerciale, mentre ad ogni livello della vita pubblica si diffonde la corruzione, favorita dall'eccezionale periodo di prosperità (la cosiddetta "danza dei milioni") che accompagna la prima guerra mondiale;
Haiti
-
?
(?-?)
occupazione militare diretta statunitense (1916-39)
1918
Aprile

-
- Presidente della repubblica
?
(?-?)
1918
Aprile

dal 1916 truppe americane occupano Santo Domingo imponendovi un regime militare;
- Governatore
?
(?-?)
[colonia britannica dal 1866]
1918
Aprile

-



1918
Aprile
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
V. Carranza
(1917 mar - 1920)
- Ministro della guerra
-

1918
Aprile

continua, da parte del presidente, il periodo di "normalizzazione" con metodi non sempre teneri;



1918
Aprile
- Capo del governo
-
(formalmente indipendente dal 1847)

1918
Aprile

-



1918
Aprile
Honduras
-
?
(? - ?)
1918
Aprile

totale dipendenza dagli Stati Uniti, interessati a mantenere sotto proprio controllo le ricche piantagioni di banane, unica risorsa economica del paese;
continuano (dal 1911 al 1933) gli interventi delle truppe americane per salvaguardare gli interessi yankee;

1918
Aprile
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1918
Aprile

guerra con il Guatemala;
la conclusione di questo conflitto che vede intervenire gli Stati Uniti, con ruolo di mediazione, segna l'ingresso del paese nell'area di influenza della grande potenza americana;
da questo momento si succederanno governi militari: rari, e in genere effimeri, i governi regolarmente eletti;

1918
Aprile
- Presidente
?
(? - ?)
1918
Aprile

[rimane in vigore il trattato Bryan-Chamorro con gli Stati Uniti]

1918
Aprile
- Presidente della repubblica
F. Tinoco Granados
(1917 - 1919)
[dittatore]
1918
Aprile

-

1918
Aprile
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
?
(1903 - ?)
1918
Aprile

-






1918
Aprile
- Presidente  
1918
Aprile

perdurano le controversie con gli Stati Uniti;

1918
Aprile

- Presidente della repubblica

J.V. Gómez
(1908 - 1935)
[dal 1903 fino al 1938 decine di migliaia di oppositori vengono incarcerati o esiliati.]

1918
Aprile

prima guerra mondiale (1915-18): neutrale;



1918
Aprile
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

?
(?-?)

1918
Aprile

si alternano dittature conservatrici (J.J. Flores, G. García Moreno) e di dittature liberali (V. Rocafuerte, E. Alfaro) e da crescenti ingerenze dell'esercito, formato all'origine da elementi venezuelani;



1918
Aprile

- Presidente della repubblica

Pierola
(1895 - 1919)
[del partito "democratico" ("rivoluzione democratica")]
(Repubblica indipendente dal 1827)
1918
Aprile

-


1918
Aprile

- Presidente della repubblica

?
(?-?)

1918
Aprile

privata di ogni sbocco al mare dopo la guerra del Pacifico, si fa sempre più accentuata la dipendenza economico-politica dall'Inghilterra e poi dagli Stati Uniti, principali importatori di stagno.


1918
Aprile

- Presidente della repubblica

?
(1891 - ?)

1918
Aprile

fine della repubblica presidenziale e restaurazione del predomino oligarchico (1891-1925);
opera dal 1912 il Partido obrero proletario (poi comunista) di E. Recabarren;


1918
Aprile
dal 1816 divise nelle tre colonie:
Guyana Britannica

- Governatore

?
(? - ?)
1918
Aprile

-
Suriname (olandese)

- Governatore

?
(? - ?)
1918
Aprile

-
Guyane Française
[già sede di una colonia penitenziaria e poi, dal 1852,
di un bagno penale (fino al 1945)]

- Governatore

?
(? - ?)
1918
Aprile

-


1918
Aprile

- Presidente della repubblica

?
(? - ?)

1918
Aprile

-



1918
Aprile

- Presidente della repubblica

gen. B. Ferreira
(1904 - ?)
[partito degli azules]

1918
Aprile

-



1918
Aprile

- Presidente della repubblica

H. Irigoyen I
(1916 ott - ott 1922)
[Unión civica radical]

1918
Aprile

-

 




1918
Aprile
- Presidente della repubblica
-
1918
Aprile

prima guerra mondiale: il paese combatte a fianco degli Stati Uniti (1917-18);





1918
Aprile
CINA
(Repubblica dal 1911)

presidente

Yüan Shih-k'ai
(1912 - ?)

1918
Aprile

Nanchino, è in corso una guerra civile tra i capi militari, detti anche "signori della guerra";

a

1918
Aprile
DAE HAN
(Corea)

1918
Aprile

lo stato coreano ha cessato di esistere come entità autonoma nel 1910 essendo stato annesso dal Giappone;
la dominazione di Tokyo è improntata a uno spietato regime poliziesco;

a






1918
Aprile
(periodo Taisho: 1912-26)
Giappone

Yoshihito

(? - 1926)
1912-26, imperatore del Giappone;
1918
Aprile

-

1918
Aprile

I Guerra Mondiale (1914-18): dopo aver dichiarato guerra alla Germania, il governo giapponese ha imposto alla Cina "Ventun richieste", pretendendo altre concessioni e anche particolari privilegi per le attività giapponesi in Cina aggravando però il risentimento antigiapponese dei cinesi e l'antagonismo con le potenze occidentali.
La diminuzione delle esportazioni dei paesi occidentali verso i mercati asiatici durante la guerra ha favorito notevolmente lo sviluppo dell'industria nipponica, ma la tendenza inflazionistica non è servita a migliorare il tenore di vita della maggior parte degli abitanti.
La popolazione femminile di un villaggio di pescatori di Toyama si ribella contro l'alto prezzo del riso; quando il movimento si diffonde in tutto il paese (i cosiddetti "moti del riso"), l'esercito interviene per mettere fine all'agitazione.

Kuomintang
KMT
(Partito nazionale del popolo)

1918
Aprile

Tokyo, dal 1905 opera la T'ung Meng Hui (Lega dei rivoluzionari) ispirata ai "tre principi del popolo" formulati da Sun Yat-sen:
- indipendenza nazionale
- democrazia parlamentare
- socialismo agrario;

a





1918
Aprile
[colonia spagnola dal 1900, con capitale Villa Cisneros già protettorato dal 1884.]
-
-
1918
Aprile

-


1918
Aprile
Marocco
[dal 1912 è un protettorato della Francia che ha riconosciuto alla Spagna una zona di sua spettanza (Rif, Ifni, Tarfaya) e lasciato sul trono l'ex sultano Mulay 'Abd al-Hafiz]
1918
Aprile

-

1918
Aprile
Algeria
[dal 1848 parte integrante del territorio nazionale francese, organizzata in tre dipartimenti d'oltremare;
dal 1880 continua la colonizzazione francese attraverso una forte immigrazione dalla Francia e una sistematico esproprio delle terre appartenenti ai proprietari musulmani; i costanti tentativi di assimilare gli arabi-berberi alla cultura francese finiranno col risveglio nazionale algerino.]
-
?
(?-?)
1918
Aprile

-

agitazione nazionalista dell'emiro Khaled, nipote di 'Abd el-Kader († Damasco 1883);

1918
Aprile
Tunisia
[con il trattato del Bardo del 1881, perfezionato nel 1883 con il trattato della Marsa, la Francia è riuscita a imporvi il suo protettorato.
Il bey conserva formalmente le sue prerogative.]
- Bey  
1918
Aprile

-


1918
Aprile
LIBIA
[nome romano riesumato durante il conflitto per indicare le due regioni della Tripolitania e della Cirenaica]
- dal 1913 l'Italia esercita la sua sovranità sulla Libia -

TRIPOLITANIA
(1912-34)
Governatore
Tripoli
gen. Giovanni Ameglio
(1915 lug - ago 1918)
1918
Aprile

-

CIRENAICA
Muhammad Idris al-Mahdi al-Sanusi

(Giarabub 1890 - Il Cairo 1983)
1917-22, capo della confraternita dei Senussi;
1918
Aprile

-

1923-48, è costretto all'esilio;
1948, emiro di Cirenaica;
1950-69, re di Libia(Idris I);

Governatore
Bengasi
gen. Giovanni Ameglio
(1913 ott - ago 1918)
reggente
gen. Moccagatta
(1915 lug - ?)
1918
Aprile

continua la fiera resistenza opposta dalle tribù mobilitate dalla Senussiya [confraternita religiosa dei Senussi dotata di una propria organizzazione politico-militare], forte soprattutto in Cirenaica;


1918
Aprile
EGITTO
[protettorato britannico dal 1914]
Fu'ad I  
(Il Cairo 1868 - 1936)
figlio del khedivè Isma'il;
1917-1922, sultano d'Egitto;
succede al fratello maggiore Husayn Kamil († 1917);
1918
Aprile

-

1922-1936, re d'Egitto;
- Alto Commissario
sir Reginald Wingate
(1914 - ?)
- Primo Ministro
Rušdi Pascià
(? - 1919)
1918
Aprile

-

1918
Aprile
Sudan
[dalla convenzione del 18 gennaio 1899, il paese è stato costituito in "condominio" anglo-egiziano, di fatto in possedimento britannico]
   
1918
Aprile

-


1918
Aprile
Mauritania
[protettorato francese su su Trarza dal 1858.]
-
-
1918
Aprile

-


1918
Aprile
Guinea-Bissau
[colonia autonoma portoghese dal 1879, i suoi confini (rettilinei e artificiosi di evidente origine coloniale) con l'Africa Occidentale Francese sono stati regolati nel 1896.]
   
1918
Aprile

-


1918
Aprile
Africa Occidentale Francese
(AOF – 1895-1958)

[possedimenti retti, dal 1895, da un governatore generale, dipendente dal ministero delle colonie, in forma accentuatamente centralizzata]

- Governatore generale
?
(? -?)
Senegal [sotto controllo francese dal 1817, sottomesso e pacificato dal 1865.] cap. Dakar.
1918
Aprile

-
Senegal-Niger [ex Territorio del Senegambia-Niger a sua volta ex Sudan francese]
1918
Aprile

-
Guinea Francese [protettorato francese dal 1889, è sorta la città di Conakry nel 1890; colonia francese dal 1891;
con l'acquisizione dell'isola di Los nel 1904 ha assunto il suo assetto territoriale definitivo;]
1918
Aprile

-
Costa d'Avorio [colonia francese dal 1893.]
1918
Aprile

-
Dahomey [annesso dal 1899 ma, completamente, dal 1916]
1918
Aprile

-

1918
Aprile
Sierra Leone
[colonia inglese dal 1808.]
- Governatore
?
(?-?)
1918
Aprile

-

1918
Aprile
[ex Monrovia, è una repubblica indipendente dal 1847, con una costituzione modellata su quella statunitense ma con il predominio dell'elemento nero-americano su quello autoctono;
nel 1857 al paese si è unita l'ex colonia formatasi a capo delle Palme nel 1833.]
-
-
1918
Aprile
subisce un bombardamento tedesco;
alla fine della guerra diventa una dipendenza economica degli Stati Uniti che si assicurano importanti concessioni per lo sfruttamento delle piantagioni di caucciù attraverso la società Firestone;


1918
Aprile
Costa d'Oro
[colonia della corona britannica dal 1874, mentre continua la resistenza degli ashanti dell'interno;
la Aborigines' Rights Protection Society (Società per la protezione dei diritti degli aborigeni), esercita ancora una influenza considerevole nel paese in materia di legislazione terriera e forestale (Forest Lands Bill del 1911).]
- Governatore
-
1918
Aprile

-


1918
Aprile
Togo
[protettorato tedesco dal 1884, confermato dalla conferenza di Berlino nel 1885.] cap. Lomé
[dal 1904 la capitale è dotata di un porto e collegata con l'interno da tre linee ferroviarie;
1914, allo scoppio della prima guerra mondiale è stato occupato dai franco britannici;]
- Comandante
?
(?-?)

1918
Aprile

-

 



1918
Aprile
comprende i due ex protettorati britannici;
all'unità amministrativa della federazione non corrisponde tuttavia una reale integrazione etnico-culturale del paese;
Nigeria settentrionale [territori haussa, riuniti dal 1900]
-
-
1918
Aprile

-

Nigeria Meridionale [territori degli Oil Rivers (dal 1849), di Lagos (dal 1861) e Benin (dal 1897), riuniti dal 1906]
-
-
1918
Aprile

-



1918
Aprile
Camerun
[protettorato franco-britannico, dopo il primo conflitto mondiale]
Njoya
-
(? - ?) c
1883-1933, re dei bantu;

1918
Aprile

-

1918
Aprile
Africa Equatoriale Francese
(1910-1958)
1910, la Francia crea questa nuova unità amministrativa che, pur mantenendo a Brazzaville la sede del governatore generale, è divisa in quattro ripartizioni:
Medio Congo [ex Congo Francese]
-
1918
Aprile

da novembre 1911 la Francia ha ceduto al Camerun tedesco il corridoio del Sanga (sarà restituito al Medio Congo nel 1919);

Gabon [già assorbito dal Congo Francese nel 1888 e ora separato]
-
1918
Aprile

-
Ubangi Sciari (Oubangui-Chari) [ex Impero Centrafricano, diventato colonia francese dal 1905]
-
1918
Aprile

-
Ciad [pur annesso dalla Francia, la resistenza all'interno continuerà fino al 1917]
-
1918
Aprile

-




1918
Aprile
Congo Belga
[colonia dello stato belga dal 1908]
(capitale: Lépoldville)
[il territorio dello Zaire, già sede (ancor prima dell'arrivo dei portoghesi) di importanti regni autoctoni quali quello del Congo, di Kuba, Luba, Lunda:
- nel 1880 è stato posto sotto il controllo dell'Associazione internazionale per il Congo, promossa da Leopoldo II re del Belgio;
- 1885-1908, sotto la sovranità (esercitata a titolo personale) di Leopoldo II re del Belgio.]
Governatore
-
1918
Aprile

-
Katanga [regione sudorientale, annessa militarmente dai belgi nel 1891 sotto l'egida della Compagnie du Katanga istituita da re Leopoldo II.]
1918
Aprile

dal 1906 il Comité Spécial du Katanga ha finito in pratica col rappresentare gli interessi monopolistici di grandi società private europee e in particolare della Bécéka (ferrovie) e della Union Minière che ha ricevuto una concessione di ben 20.000 kmq per lo sfruttamento del rame (prima colata nel 1911) e un'altra concessione di 14.000 kmq per lo stagno.
Nel 1917 la Union Minière ha aperto un'altra grande miniera a Likasi (nella zona dell'attuale Jadotville).



1918
Aprile
Eritrea
[colonia italiana dal 1° gennaio 1890, con il fiume Mareb come confine con l'Etiopia.]
-
-
1918
Aprile

-



1918
Aprile
Impero di Etiopia
Zauditu
(? - ?)
1917-28, imperatrice di Etiopia;
succeduta a Ligg Iyasu;
1918
Aprile

-



1918
Aprile
SOMALIA
Muhammad ibn 'Abd Allah o "Mad Mullah" [per gli inglesi] († 1920) capo religioso;
1900, conduce la resistenza somala nel nord;
Somalia Francese [colonia francese dal 1896]
il porto di Gibuti (1888) è collegato per ferrovia alla capitale etiopica Addis Abeba (1897-1917);
[situata in territorio dancalo e non propriamente somalo]
1918
Aprile

-
Somalia Britannica [protettorato inglese dal 1884]
1918
Aprile

-
Somalia Meridionale Italiana [protettorato italiano dal 1889, ma sotto la piena responsabilità del governo italiano dal 1905, dopo il riscatto del Benadir]
1918
Aprile

-

1918
Aprile
Africa Orientale Britannica
(IBEAImperial British East Africa)
Uganda [protettorato britannico dal 1894]
-
-
1918
Aprile

formalmente diviso in quattro regni federati, è uno dei possedimenti più prosperi della Gran Bretagna in Africa;
dal 1902 le sono stati uniti amministrativamente entrambi i possedimenti, il litorale keniota (protettorato inglese dal 1895) e l'interno (dipendenza del protettorato dal 1902);

Kenya [nome ufficiale solo dal 1920]
-
-

1918
Aprile

una Residence Native Ordinance vieta agli africani di «occupare abusivamente» terre appartenenti ai "bianchi" ed estende il sistema di recinzione delle abitazioni indigene e delle "locations" (campi cintati per i lavoratori a basso salario).

 



1918
Aprile
Africa Orientale Tedesca
(Deutsch-Ost-Afrika)
Ruanda-Urundi
-
-
1918
Aprile

le incessanti lotte dei baHutu, contro il predominio della minoranza tutsi (watutsi o vatussi) (la stirpe dei sovrani mwami) favoriscono l'instaurazione del dominio coloniale tedesco sul Burundi, che con il contiguo regno del Ruanda viene costituito in territorio del Ruanda-Urundi.
Tanganica [protettorato tedesco già dal 1884/85 e formalmente colonia tedesca dal 1890, dal 1891 il territorio è passato sotto la diretta sovranità della Germania]
-
-
1918
Aprile

l'efficiente rete di comunicazioni (ferrovie Tanga-Moshi e Dar-es-Salaam-Tabora-Kigoma) permettono alle truppe del generale P. von Lettow-Vorbeck di tenere testa alle forze inglesi (comandate dal generale J. Smuts e appoggiate da contingenti belgi e portoghesi) fino alla fine del primo conflitto mondiale (novembre 1918);
dopo la guerra il territorio è posto sotto amministrazione fiduciaria inglese col nome di Tanganica.

1918
Aprile
[protettorato (assieme all'isola di Pemba) dal 1890 e colonia dal 1913 della corona britannica.]
-
-
1918
Aprile

-


1918
Aprile
Africa del Sud-Ovest
[protettorato tedesco dal 1884]
-
-
1918
Aprile

-

1918
Aprile
Angola
- Governatore
?
(? - ?)

1918
Aprile

-


1918
Aprile
Rhodesia
1918
Aprile

ribattezzato Rhodesia dal 1895 in onore di Cecil J. Rhodes;
dal 1890 la British South Africa Chartered Co., società fondata da Cecil J. Rhodes, ha ottenuto da re LoBenguella la concessione esclusiva di sfruttamento venticinquennale del territorio del protettorato sui maTabele;
Rhodesia del Nord-Ovest [protettorato dal 1899]
-
-
1918
Aprile

-

Rhodesia del Sud [protettorato dal 1911]
-
-
1918
Aprile

-


1918
Aprile
[l'ex territorio Malawi, protettorato britannico dal 1891, che aveva assunto formalmente il nome British Central Africa
nel 1893, ha assunto questo nuovo nome nel 1907]
-
-
1918
Aprile

sin dall'inizio del secolo fermenti antibritannici sono già sorti e ora si diffondono a causa dell'indiscriminata diffusione delle piantagioni coloniali a scapito delle colture alimentari per il fabbisogno della popolazione (in costante aumento);
gli inglesi devono far fronte ad una sollevazione popolare guidata dal pastore protestante nero John Chilembwe;
[vedi 1944]


1918
Aprile
Mozambico
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-
1918
Aprile

il Portogallo ha completato già nel 1891 la conquista delle regioni interne ma solo nel 1915 è riuscito a pacificarle;


1918
Aprile
Madagascar
(Imérina)
[annesso alla Francia dal 1896]
1918
Aprile

nel processo riguardante i circa trecento arrestati il dicembre scorso e facenti parte della setta segreta V.V.S., otto dei quarantuno incriminati (tra cui il pastore protestante Ravelojaona) sono condannati ai lavori forzatia vita, e altri tredici a pene varianti tra i 15 e i 20 anni di lavori forzati; altri duecento indiziati sono relegati poco dopo nell'isola di Nosy-Lava.
Questa drastica repressione segna in pratica la fine del V.V.S..




1918
Aprile
Unione Sudafricana
[dominion britannico a struttura federativa dal 1910]
[dal 1912 si è costituito il SANNC (South African Native National Congress), formazione politica nera;
dal 1913 è in vigore il Native Land Act che consente al primo ministro di coinvolgere l'elemento boero nella prima guerra mondiale a fianco dell'Inghilterra;
dal 1914 è stata abolita l'imposta discriminatoria nei confronti degli indiani del Natal;]
- Primo ministro
L. Botha
(1910 - 27 ago 1919)
[L. Botha, leader della resistenza boera assieme a J.C. Smuts, entrambi fondatori del Partito afrikaner]

1918
Aprile

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1918
Aprile
 
1918
Aprile

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[Peter Mansfield, A History of the Middle East, 1991.]

1918
Aprile
ARABIA
Husayn ibn 'Ali
(Costantinopoli 1856 ca - Amman 1931)
figlio di 'Ali della dinastia degli Hashemiti;
[Hashimiti: una dinastia di sceriffi della Mecca che regnarono sulla Mecca quasi ininterrottamente dal sec. X al 1924; capostipite fu Hashim ibn 'Abd Manaf, antenato di Maometto.]
1909, subentrato al padre come Šharif (sceriffo) della Mecca, imposta una politica d'indipendenza nei confronti dei sultani ottomani di cui gli Hashemiti sono vassalli;
1917-23, re del Higiaz;
1918
Aprile

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1918
Aprile

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'Abd al-'Aziz o ibn Sa'ud
Albero genealogico

(Riyadh 1887-Taif 1953)
discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1891, la dinastia viene scalzata dalla capitale Riyadh a opera dei rivali Banu Rashid del Gebel Shammar;
1902-13, ristabilisce con una serie di campagne l'unità del Neged, intraprendendo dopo il crollo dell'impero ottomano l'unificazione della penisola arabica;
1913-26, sultano del Nagd e delle sue colonie;
[riconosciuto dalla Gran Bretagna]
1914-18, prima guerra mondiale: pur avendo stipulato un accordo di alleanza con la Gran Bretagna (1915), si mantiene neutrale dedicandosi al consolidamento interno dello stato, da lui organizzato sulla base di colonie agricolo-militari di contadini soldati legati al sovrano da un patto ("fratelli fedeli");
1918
Aprile

approfitta dei contrasti anglo-francesi nel Vicino Oriente per sviluppare una tempestiva politica di annessioni;


1919, si annette il Gebel Shammar;
1924, si annette la Mecca;
1925, si annette Gidda;
1926, re del Higiaz;
1927-32, re del Higiaz, Neged;
1932-53, re dell'Arabia Saudita;

1918
Aprile

-


1918
Aprile
Yemen
(imamato)
   
? 
1918
Aprile

-



1918
Aprile
Iraq
[da maggio 1916 (accordo Sykes-Picot), la Gran Bretagna si è aggiudicata nominalmente l'Iraq]
- Alto Commissario
sir Percy Cox
(? - ?)
1918
Aprile

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Kurdistan (iracheno)
1918
Aprile

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1918
Aprile
Persia
 
dal 1907 Gran Bretagna e Russia hanno firmato un accordo che divide la il territorio persiano in due zone d'influenza: la parte sudorientale riservata alla Gran Bretagna e la parte settentrionale riservata alla Russia, lasciando al governo persiano solo limitati poteri nella parte centrale del paese;
proprio in questa zona vengono scoperti ingenti giacimenti petroliferi, per sfruttare i quali viene costituita la Anglo-Persian Oil Company che ha iniziato la propria attività su scala industriale negli anni immediatamente precedenti la prima guerra mondiale;
dal 1908 è stata abrogata a la costituzione;
Ahmad Mirza
 (Tabriz 21 gen 1898 - Neuilly-sur-Seine 21 feb 1930)
figlio di Muhammad 'Ali, della dinastia Qagiar;
1909 16 lug-31 ott 1925, scià di Persia;
salito al trono undicenne sotto la reggenza di Našir al-Mulk;
1909
Dicembre

1912, il reggente Našir al-Mulk attua un colpo di stato;
1918
Aprile

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- Primo ministro
Našir al-Mulk
(? - ?)
1918
Aprile

prima guerra mondiale (1915-18): ufficialmente la Persia rimane neutrale anche se non può sottrarsi alle pesanti interferenze di Turchia, Germania, Gran Bretagna e Russia;

 





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«Il Mattino»

«segue da 1891»
1918, anche quando [dopo la morte (1917) del fondatore E. Scarfoglio (separatosi dalla moglie M. Serao già nel 1904)] i figli vendono il pacchetto di maggioranza della società editoriale ai siderurgici dell'Ilva, il quotidiano conserva la sua impronta conservatrice;
gli Scarfoglio tornano in seguito in possesso della testata;
«segue 1928»


«Avanti!»
[organo del Psi]

«segue da 1914»
1917-18, sebbene censurato, esce con due nuove edizioni a Roma e a Torino;
«segue 1920»