Papa
Benedetto XV
(1914-22)
- segretario di Stato: card. P.
Gasparri.
1917
Giugno
"affare Gerlach":
continua il processo per alto tradimento e spionaggio contro Archita
Valente, Giuseppe Ambrogetti e altri,
coinvolti nelle cospirazioni contro lo Stato italiano;
alla vigilia della sentenza Archita Valente
scrive al presidente del Tribunale e al suo avvocato che vuole essere
di nuovo chiamato a testimoniare perché intende ritrattare le sue
dichiarazioni compromettenti per mons. R.
von Gerlach; il col. Agenore Viganoni,
presidente della corte, respinge la richiesta perché il dibattimento
è stato chiuso e sta per essere emessa la sentenza; una
copia della lettera vola in Vaticano…
23, giorno della sentenza;
vengono portati in aula gli imputati:
. Giuseppe Ambrogetti,
. Francesco Nicolosi Raspagliesi,
. Vitaliano Garcea;
l'avv. Archita Valente è malato;
mons. R.
von Gerlach e Mario Pomarici sono
contumaci;
entra la corte:
. col. Agenore Viganoni, presidente;
. ten.col. Giuseppe Palazzolo,
. ten.col. Raffaele Negri,
. ten.col. Giovanni Baldino,
. magg. Ottavio Boggio,
. cap. Alfredo Ferrari,
. ten, Ovidio Biancarini, segretario.
Le condanne:
. Archita Valente, riconosciuto colpevole
di tradimento, scampa alla fucilazione perché gli sono riconosciute
le attenuanti di non aver provocato gravi danni alle forze armate e di
aver manifestato sintomi di alterazioni psicopatiche: la pena è
commutata nell'ergastolo;
. Giuseppe Ambrogetti, riconosciuto colpevole
di intelligenza col nemico, gli viene riconosciuta l'attenuante di non
aver causato danni alle armi italiane e viene condannato a cinque anni
di carcere;
[ovviamente, grazie ad una "mano invisibile" non trascorrerà
neanche un giorno in carcere];
. Francesco Nicolosi Raspagliesi, riconosciuto
colpevole di intelligenza col nemico, gli viene riconosciuta l'attenuante
di non aver avuto l'intenzione di tradire e viene condannato a tre anni
di carcere;
. Vitaliano Garcea, riconosciuto colpevole
di essersi adoperato "senza intenzione di tradire,
in una propaganda demoralizzatrice e depressiva al fine di diminuire l'efficienza
bellica della nazione", viene condannato a tre anni di carcere;
[Per tutti e quattro le condanne diventeranno definitive in seguito a
una pronuncia della Cassazione il 13 aprile 1918.]
. Mario Pomarici, riconosciuto colpevole
di "essersi messo agli stipendi dei rappresentanti
del centro spionistico svizzero degli Imperi centrali", fornendo
notizie arrecanti gravi danni alla difesa dello Stato, viene condannato
alla pena di morte mediante fucilazione alla schiena;
. mons. R.
von Gerlach, riconosciuto colpevole di tradimento per aver
comunicato notizie militari allo spionaggio nemico e per aver pagato,
per conto del nemico, somme ingenti ai direttori de «La
Vittoria» e de «Il Bastone»
al fine di ottenere la pubblicazione di articoli contrari agli interessi
nazionali, viene condannato alla pena dell'ergastolo.
Dopo qualche ora viene reso noto ai giornali un estratto delle motivazioni
[cinquanta pagine] della sentenza, in cui un tribunale italiano solleva
il Vaticano, Benedetto XV, il segretario
di Stato, il SP e
l'Entità da qualsiasi
responsabilità nell' "affare Gerlach",
ma il coinvolgimento della spia dell'Entità,
Giuseppe Ambrogetti, non aiuta a mantenere
l'immagine di neutralità che il Vaticano vuole dare.
Da Londra, Parigi, Roma e Washington cominciano ad arrivare insinuazioni
sul fatto che il Vaticano simpatizzasse per gli Imperi centrali. R.
von Gerlach si è servito del Vaticano per passare informazioni
a una potenza nemica in tempo di guerra.
[Anni dopo si scoprirà che il Vaticano ha pagato l'avvocato di
mons. R.
von Gerlach per difenderlo davanti al tribunale militare che
lo ha accusato di alto tradimento.]
26, mons. Eugenio
Pacelli si reca a Berlino;
29, viene ricevuto dal kaiser Guglielmo
II nel quartier generale dell'Alto Comando di Bad-Kreuznach; consegna
all'imperatore una lettera di Benedetto XV
in cui il papa esprime il desiderio di raggiungere una pace stabile e
duratura… dopodiché cerca di convincere il kaiser ad accettare
che il Vaticano medi con i paesi dell'Intesa; come risposta, alla fine
della riunione in cui è presente anche il ministro degli esteri
tedesco Von Hertling, riceve solo la promessa
che sarà valutata l'ipotesi di una mediazione pontificia;
30, mons. Eugenio
Pacelli ha un incontro con l'imperatore austroungarico Carlo
I, in visita a Berlino, che si conclude come quello tenuto un giorno
prima con il kaiser;
estate, l'ambasciata francese riesce finalmente ad assicurarsi una fonte
più affidabile in Vaticano, l'ambasciatore anticlericale Camille
Barrère, che è in grado di accedere alla corrispondenza
privata del card. P.
Gasparri e che fornisce a Parigi i passaggi di alcune lettere
e telegrammi tra il cardinale e il nunzio apostolico a Berlino, mons.
Eugenio Pacelli;
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"Seconda Internazionale"
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Stoccolma, congresso organizzato dalla Commissione socialista
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1917-18, sebbene censurato, esce con due nuove edizioni a Roma e a Torino;
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«Le
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. direttore politico:
. Charles Humbert (1911-?);
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