Papa
Benedetto XV
(1914-22)
- segretario di Stato: card. P.
Gasparri.
1917
Luglio
16, "affare
Gerlach": quando Carlo
Monti riesce ad essere ricevuto di nuovo da Benedetto
XV – dopo quaranta giorni di "interdizione" – il papa
gli spiega che con il suo allontanamento aveva inteso manifestare il suo
malcontento contro il governo italiano perché non aveva impedito
al tribunale militare di non tener conto della ritrattazione dell'avv.
Archita Valente. Aggiunge, sorridendo, che
lo assolve come amico ma come rappresentante del governo italiano lo ritiene
colpevole.
[Il legame tra Benedetto XV e mons. R.
von Gerlach non si incrina durante la guerra e non si incrinerà
neanche dopo. Nel 1919 il papa lo nominerà prelato domestico, un
titolo che onora del privilegio di prestare servizio in Vaticano e di
indossare, cone segno di distinzione, una fascia rossa sulla veste sacerdotale.
La vera aspirazione di monsignore è comunque quella di ritornare
allo stato laico senza rischiare la scomunica che lo isolerebbe e lo metterebbe
in una condizione difficile.
Più tardi il Vaticano gli darà la possibiltà di essere
rimosso dal sacerdozio senza fulminee punizioni.]
24, mons. Eugenio
Pacelli consegna personalmente a Guglielmo
II la nota papale (nota ufficiale del Vaticano finalizzata a trovare
una soluzione negoziata al conflitto) che viene bene accolta; purtroppo,
senza aspettare la risposta di Berlino, come ha consigliato monsignore,
il papa vuole che il suo segretario di Stato trasmetta la stessa nota
ai rappresentanti dell'Intesa;
29, il Reparto crittografico vaticano
dell'Entità decide di
aumentare la sicurezza delle trasmissioni telegrafiche;
"Seconda Internazionale"
«segue da 1916»
1917
Stoccolma, congresso organizzato dalla Commissione socialista
internazionale creata nel 1915.
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I
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«Avanti!»
[organo del Psi]
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1917-18, sebbene censurato, esce con due nuove edizioni a Roma e a Torino;
«segue 1918»
«Le
Journal»
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. direttore politico:
. Charles Humbert (1911-?);
1917
Febbraio
-
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