Papa
Benedetto XV
(1914-22)
- segretario di Stato: card. P.
Gasparri.
1917
Febbraio
il Vaticano mette in allerta i servizi segreti italiani sul degrado della
situazione sociale nella Russia dello zar Nicola
II;
il Dipartimento di Pubblica Sicurezza è la sezione italiana addetta
alla vigilanza delle attività e del personale del Vaticano. Cesare
Bertini, funzionario di polizia responsabile del Commissariato
di Borgo, il quartiere romano dove si trova la Santa Sede, ha schierato
un gran numero di agenti segreti lungo tutto il perimetro del Vaticano
e presso i principali punti di accesso per prendere nota dei diplomatici,
giornalisti e autorità della Curia romana che entrano ed escono;
i principali informatori nella Santa Sede appartengono al cosiddetto "Vaticanetto",
costituito da personalità che hanno ricoperto importanti cariche
nella Curia romana durante il pontificato di Pio
X, il gruppo che si opponeva a Benedetto
XV che li ha poi estromessi dal potere (sono guidati dall'ex segretario
di Stato R.
Merry del Val, dal sottosegretario di Stato mons. Nicola
Canali, dai ciambellani papali mons. Carlo
Caccia Dominioni e mons. Arborio Mella di
Sant'Elia); diversi rapporti vengono manipolati e filtrati dal
"Vaticanetto" e consegnati ai servizi segreti italiani, tutte
notizie false che servono a screditare Benedetto
XV, i suoi servizi segreti e il suo corpo diplomatico;
altre informazioni, considerate dagli italiani false hanno invece un fondo
di verità, come l'invito di re Alfonso XIII
al papa a trasferire il Vaticano in Spagna, in risposta alla posizione
ostile del governo italiano;
«segue»
"Seconda Internazionale"
«segue da 1916»
1917
Stoccolma, congresso organizzato dalla Commissione socialista
internazionale creata nel 1915.
«segue 1918»
Sionismo
«segue da 1916»
1917
Febbraio
Inghilterra, il primo ministro D. Lloyd George, amico intimo di C.P. Scott,
editore gentile sionista del «Manchester Guardian», viene
facilmente convertito alla causa, al pari di altri membri del suo gabinetto:
. A. Balfour,
ministro degli esteri,
. lord Milner, ex console imperiale in Africa,
è un vasto gruppo di funzionari del Ministero degli Esteri e consiglieri
governativi, compreso sir Mark Sykes.
Costoro sono non ebrei che intravedono enormi vantaggi in una Palestina
ebraica quale parte integrante dell'impero.
Ma a sostegno delle loro convinzioni imperiali vi è il romantico
richiamo di un ritorno degli ebrei a Sion, che, basato sul cristianesimo
dell'Antico Testamento, fa parte dell'educazione vittoriana.
[Il sionismo ha una duplice attrattiva anche per W.L.S.
Churchill, che ora non fa parte del governo, ma che vi farà
ritorno.]
Il governo britannico ha già mutato la propria posizione nei confronti
dell'accordo Sykes-Picot, che include il controllo
internazionale della palestina.
«La Gran Bretagna può prendersi cura
dei luoghi santi meglio di chiunque altro» dice il primo
ministro a C.P. Scott, e una Palestina francese
«non è neanche da pensarsi».
È strano, ma date le circostanze nemmeno sorpenderente, che l'unico
ebreo del gabinetto, sir Edward Montague,
segretario di stato in India, debba rivelarsi il più aspro oppositore
della "dichiarazione Balfour". Egli
appartiene all'aristocrazia anglo-ebraica altamente assimilata, che teme
in linea di massima gli effetti del nazionalismo ebraico sulla propria
posizione. Egli ha equivalenti in altre nazioni:
. Henry Morgentau Sr, ex ambasciatore
statunitense in Turchia, ad esempio, è un convinto antisionista.
Ciononostante il gabinetto britannico è convinto che la comunità
ebraica mondiale sia favorevole al sionismo in modo schiacciante, e dà
mandato alla Gran Bretagna di sostenerne la causa.
[Peter Mansfield, A History of the Middle
East, 1991.]
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I
GUERRA MONDIALE
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«Avanti!»
[organo del Psi]
«segue da 1914»
1917-18, sebbene censurato, esce con due nuove edizioni a Roma e a Torino;
«segue 1918»
«Le
Journal»
«segue da gen 1917»
. direttore politico:
. Charles Humbert (1911-?);
1917
Febbraio
-
«segue mar 1917»
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