Papa
Benedetto XV
(1914-22)
- segretario di Stato: card. P.
Gasparri.
1917
Marzo
7, "affare
Gerlach": alla Camera il deputato Giuffrida
De Felice legge il testo dell'atto di accusa per alto tradimento
contro mons. R.
von Gerlach e i suoi presunti complici facendo scoppiare una
bagarre;
i giornali danno grande risalto, «Il Messaggero» titola "Scandalo
Gerlach";
un documento della potente massoneria accusa il Vaticano di aver dato
protezione a mons R.
von Gerlach "uno dei maggiori responsabili"
della organizzazione di spionaggio implicata negli atti di sabotaggio
contro le corazzate italiane Brin
e Leonardo; si parla dell'
"inconcepibile acquiescenza del governo italiano
che ha facilitato la fuga al monsignore e ha poi impedito che l'opinione
pubblica venisse a cognizione dell'infame avvenimento".
8, l'avv. Guido
Aroca, difensore dell'imputato Vitaliano
Garcea, annuncia al presidente del tribunale militare la sua rinuncia
alla difesa per protesta contro il "traviamento
dell'opinione pubblica" prodotto dalle dichiarazioni del deputato
Giuffrida De Felice e dal documento del "movimento
massonico e anticlericale" che "tenta
di colpire il Vaticano attraverso le figure degli imputati".
Carlo I si offre come mediatore per negoziare la resa dell'Austria
con le potenze dell'Intesa;
un altro tentativo per raggiungere la pace viene compiuto dall'Entità
attraverso due suoi agenti, il conte Werner de Mérode
(appartenente ad una delle famiglie più antiche di Francia nonché
servitore da diversi anni dello spionaggio pontificio) e sua moglie Paulina;
«segue»
"Seconda Internazionale"
«segue da 1916»
1917
Stoccolma, congresso organizzato dalla Commissione socialista
internazionale creata nel 1915.
«segue 1918»
Sionismo
«segue da 1916»
1917
Marzo
Inghilterra, il primo ministro D. Lloyd George, amico intimo di C.P. Scott,
editore gentile sionista del «Manchester Guardian», viene
facilmente convertito alla causa, al pari di altri membri del suo gabinetto:
. A. Balfour,
ministro degli esteri,
. lord Milner, ex console imperiale in Africa,
è un vasto gruppo di funzionari del Ministero degli Esteri e consiglieri
governativi, compreso sir Mark Sykes.
Costoro sono non ebrei che intravedono enormi vantaggi in una Palestina
ebraica quale parte integrante dell'impero.
Ma a sostegno delle loro convinzioni imperiali vi è il romantico
richiamo di un ritorno degli ebrei a Sion, che, basato sul cristianesimo
dell'Antico Testamento, fa parte dell'educazione vittoriana.
[Il sionismo ha una duplice attrattiva anche per W.L.S.
Churchill, che ora non fa parte del governo, ma che vi farà
ritorno.]
Il governo britannico ha già mutato la propria posizione nei confronti
dell'accordo Sykes-Picot, che include il controllo
internazionale della palestina.
«La Gran Bretagna può prendersi cura
dei luoghi santi meglio di chiunque altro» dice il primo
ministro a C.P. Scott, e una Palestina francese
«non è neanche da pensarsi».
È strano, ma date le circostanze nemmeno sorpenderente, che l'unico
ebreo del gabinetto, sir Edward Montague,
segretario di stato in India, debba rivelarsi il più aspro oppositore
della "dichiarazione Balfour". Egli
appartiene all'aristocrazia anglo-ebraica altamente assimilata, che teme
in linea di massima gli effetti del nazionalismo ebraico sulla propria
posizione. Egli ha equivalenti in altre nazioni:
. Henry Morgentau Sr, ex ambasciatore
statunitense in Turchia, ad esempio, è un convinto antisionista.
Ciononostante il gabinetto britannico è convinto che la comunità
ebraica mondiale sia favorevole al sionismo in modo schiacciante, e dà
mandato alla Gran Bretagna di sostenerne la causa.
[Peter Mansfield, A History of the Middle
East, 1991.]
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I
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«Avanti!»
[organo del Psi]
«segue da 1914»
1917-18, sebbene censurato, esce con due nuove edizioni a Roma e a Torino;
«segue 1918»
«Le
Journal»
«segue da feb 1917»
. direttore politico:
. Charles Humbert (1911-?);
1917
Marzo
-
«segue apr 1917»
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