Papa
Benedetto XV
(1914-22)
- segretario di Stato: card. P.
Gasparri.
1916
Agosto
2, Taranto, la corazzata
Leonardo da Vinci salta
in aria alla fonda nel Mare Piccolo. Altra catastrofe: 249 militari uccisi.
[vedi Italia]
Polizia e servizi italiani capiscono che l'avv. Archita
Valente ha fatto il doppio gioco.
[Da questo momento sparisce: forse eliminato dagli italiani come traditore,
o liquidato dagli stessi tedeschi (in un campo di detenzione in Boemia?)
per non lasciare in vita un testimone scomodo.] L’intelligence
della Marina militare cambia politica e passa al contrattacco, impossessandosi
della cassaforte dei servizi austro-tedeschi a Zurigo. Le carte sull’affondamento
della Leonardo da Vinci
arrivano nelle mani del futuro diplomatico fascista P.
Aloisi.
[I fratelli Nello e Carlo
Rosselli sospetteranno che abbia tenuto per sé la vera storia
dell’affondamento della corazzata – realizzato con la complicità
di alti gradi della Regia Marina, contrari (come il Vaticano) alla guerra
contro l’Austria?]
11, l'aviazione austriaca
bombarda Venezia;
14, l'avv. Antonio
Celletti scrive una lunga lettera-denuncia al ministro dell'Interno
V.E. Orlando
ribadendo le accuse contro Archita Valente
ma il bersaglio è soprattutto Giacomo Vigliani:
"Mi risulta che il commendator Vigliani frequentava
un tempo casa Valente e da questi era considerato intimo di famiglia…
Nel maggio scorso Valente, pedinato da alcuni miei incaricati, parecchie
volte entrò al Ministero dell'Interno verso le 10,30 e ne uscì
verso mezzogiorno".
Il momento scelto dall'avv. Antonio Celletti
per gettar fango sui rapporti tra Giacomo Vigliani
e Archita Valente si accavalla con l'affondamento
della corazzata Leonardo da Vinci.
La tragica beffa è per ora un segreto, ma spionaggio e controspionaggio
si stanno preparando alla resa dei conti. La concidenza è inquietante:
Vigliani-Vincenzi;
Vigliani Valente.
Due smacchi clamorosi.
Anche se la censura non fa trapelare nulla, la posizione del capo della
polizia è in bilico.
[Da questa situazione deriverà la nascita dell'Uci
(Ufficio centrale investigazioni).]
25, l’Italia
occupa e confisca Palazzo Venezia, sede dell’ambasciata austriaca, dichiarando
guerra anche alla Germania.
La situazione politica precipita: ma mentre il socialista Leonida
Bissolati insulta i cattolici accusandoli di collaborazionismo,
di fronte alle vibranti proteste del papa il governo guidato da P.
Boselli – al culmine della crisi diplomatica con l’Oltretevere
– decide di rivelare segreti militari alla Santa Sede». Pazzesco,
ma molto “italiano”: «A Gerlach, uomo dei tedeschi, viene inviato
un dossier segretissimo che rivela i feroci contrasti, sulla conduzione
della guerra, tra il capo di S.M. L.
Cadorna e una parte del governo».
Alla fine del mese Giacomo Vigliani è
in grado di far decollare l'Uci (Ufficio centrale investigazioni)
in cui concentra tutta l'attività d'indagine nel campo degli affari
riservati e del controspionaggio. Ottiene dal ministro dell'Interno V.E.
Orlando l'autorizzazione a metterla in funzione in segreto,
senza aspettare che il decreto istitutivo percorra l'iter burocratico:
ci vorrà più di un anno.
[Nei corridoi di palazzo Braschi corre già la voce che a capo sia
stato messo Giovanni Gasti, vice di
Giacomo Vigliani.]
«segue»
"Seconda Internazionale"
«segue da 1915»
1916
Kienthal, congresso organizzato dalla Commissione socialista internazionale
creata nel 1915.
«segue 1917»
|
I
GUERRA MONDIALE
|
«Le
Journal»
«segue da lug 1916»
. direttore politico:
. Charles Humbert (1911-?);
1916
Agosto
-
«segue set 1916»
«La Concordia»
1916
Agosto
29, il quotidiano fondato e diretto dall'avv. T.
Palamenghi Crispi, figlio del noto statista, sospende le pubblicazioni,
motivando la decisione con un editoriale che denuncia l'inasprimento del
regime di censura "durante il quale è
vano sperare che un giornale nuovo possa affermarsi e conquistare il gran
pubblico".
Sospettato di neutralismo, figura nella lista dei giornali, stilata dagli
"Affari riservati" – tra i quali:
- «La Vittoria» quotidiano filotedesco
(chiuso a maggio);
- «Il Bastone» settimanale satirico
ultraclericale;
- ecc. –
che hanno ricevuto grosse somme di denaro dai nemici austro-ungarici e
tedeschi e più precisamente tramite mons. R.
von Gerlach. |