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ANNO 1985

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Papa Giovanni Paolo II
(1978-2005)

segretario di Stato: cardinale Agostino Casaroli;

direttore dell'Entità e di Sodalitium Pianum: mons. Luigi Poggi;

ONU
Organizzazione delle nazioni unite

1985, New York,
segretario generale:
- 1981-91, Javier Perez de Cuellar.

accordo di Schengen

1985, 14 giugno, Schengen, Lussemburgo, i rappresentanti di alcuni stati membri dell'Unione europea (Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi) firmano questo accordo al fine di sopprimere i controlli alle frontiere comuni e di favorire la libera circolazione delle persone, sia cittadini degli stati firmatari, sia di altri stati membri  dell'Unione europea o di stati estranei all'Unione;
«segue 1990»

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1985
UNIONE EUROPEA
II LEGISLATURA - (1984-1989)
Stati Membri
Seggi
[dal 1952]
       
01
Belgio      
24
02
Francia      
81
03
Germania      
81
04
Italia      
81
05
Lussemburgo      
6
06
Paesi Bassi      
25
[dal 1973]
       
07
Danimarca      
16
08
Regno Unito      
81
09
Irlanda      
15
[dal 1981]
       
10
Grecia      
24
Totale Deputati
434

 

UNIONE EUROPEA
Commissione Santer (1995 al 15 marzo 1999,
Jean-Claude
Juncker
Presidente
PPE
LUSSEMBURGO
Partito Popolare Cristiano Sociale
Alto rappr. Affari Esteri
-
-
Federica
Mogherini
Vice presidente

Frans
Timmermans

1° Vice presidente
Kristalina
Georgieva
Vice presidente
PSE
PSE
PPE
ITALIA
PAESI BASSI
BULGARIA
Partito Democratico
Partito del Lavoro
Cittadini per lo Sviluppo Europeo della Bulgaria
Agenda Digitale
Energia
Euro e dialogo sociale
5

Andus
Ansip

Maroš Šefcovic

Valdis
Dombrovskis

ALDEu
PSE
PPE
ESTONIA
SLOVACCHIA
LETTONIA
Partito Riformatore Estone
Direzione - Socialdemocrazia
Unità
Occupazione, Crescita, Competitività
Economia digitale e Società
Politiche di allargamento

Jyrki
Katainen

Günther
Oettinger

Johannes
Hahn

PPE
PPE
PPE
FINLANDIA
GERMANIA
AUSTRIA
Coalizione Nazionale
Unione Cristiano-Democratica di Germania
Partito Popolare Austriaco
Commercio
Cooperazione internazionale
Azione per il clima
Cecilia
Malmstrom
Neven
Mimica

Miguel
Arias Canete

ALDEu
PSE
PPE
SVEZIA
CROAZIA
SPAGNA
Partito Popolare Liberale
Partito Socialdemocratico di Croazia
Partito Popolare
Affari marittimi e pesca
Alimenti e salute
Affari interni e cittadinanza

Karmenu
Vella

Vytenis
Andriukaitis

Dimitris
Avramopoulos

PSE
PSE
PPE
MALTA
LITUANIA
GRECIA
Partito Laburista
Partito Socialdemocratico di Lituania
Nuova Democrazia
Occupazione, Affari sociali e mobilità
Affari economici
e finanziari
Aiuti umanitari

Marianne
Thyssen

Pierre
Moscovici

Christos
Stylianides

PPE
PSE
PPE
BELGIO
FRANCIA
CIPRO
Cristiano-Democratici e Fiamminghi
Partito Socialista
Raggruppamento Democratico
Agricoltura
Stabilità
e Servizi finanziari
Trasporti

Phil
Hogan

Jonathan
Hill
Violeta
Bulc
PPE
Conservatori e Riformisti Europei
ALDEu
IRLANDA
REGNO UNITO
SLOVENIA
Fine Gael
Partito Conservatore
Partito di Miro Cerar
Mercatointerno, Industria, Imprenditoria
Giustizia, Consumatori e Uuguaglianza di genere
Educazione, Cultura, Sport

Elzbieta
Bienkowska

Vera
Jourova

Tibor
Navracsics

PPE
ALDEu
PPE
POLONIA
REP. CECA
UNGHERIA
Piattaforma Civica
ANO 2011
Fidesz

Legenda:
- PPE (Partito Popolare Europeo),
- PSE (Partito del Socialismo Europeo)
- ALDEu (Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa)


Con Commissione Delors si indicano le tre commissioni europee presiedute consecutivamente da Jacques Delors tra il 6 gennaio 1985 e il 6 gennaio 1995.
Le commissioni presiedute da Delors realizzarono alcune riforme molto importanti, che lasciarono un segno profondo sulla storia dell'integrazione europea. In particolare, fu in questo periodo che venne firmato il Trattato di Maastricht e venne istituita l'Unione Europea. Inoltre, le commissioni Delors portarono a termine la creazione di un mercato Unico Europeo, riformarono la politica agricola comune, gestirono l'elaborazione dell'Atto unico europeo, gestirono l'ingresso di cinque nuovi stati membri e diedero avvio al processo di creazione dell'euro.
Le commissioni Delors operarono in un periodo particolarmente delicato della storia europea, segnato dalla fine della guerra fredda e dalla riunificazione tedesca.
Le tre commissioni succedutesi tra 1985 e 1995 vengono talvolta ricordate come "Commissione Delors" anche grazie all'influenza che il loro presidente esercitò sulla loro attività e sullo sviluppo dell'integrazione europea. Delors è stato infatti uno dei presidenti più carismatici ed incisivi nella storia della commissione europea[1].

La Commissione Delors I è stata la Commissione Europea in carica dal gennaio 1985 al 1989. I membri spagnoli e portoghesi entrarono a farvi parte solo quando i loro stati entrarono nella Comunità Europea il 1º gennaio 1986.
Indice [nascondi]
1 Presidente
2 Composizione politica
3 Componenti della Commissione
4 Attività svolta
5 Note
Presidente[modifica | modifica wikitesto]
Jacques Delors (Francia Francia) — Partito del Socialismo Europeo
Nel periodo precedente alla nomina della commissione, i governi francese e tedesco avevano raggiunto un accordo politico per nominare alla presidenza della commissione Claude Cheysson, uno dei due commissari europei indicati dalla Francia e ministro degli esteri uscente. Il governo britannico guidato da Margaret Thatcher pose tuttavia un veto nei confronti di Cheysson, per cui alla presidenza della commissione venne designato Jacques Delors, l'altro commissario europeo indicato dal governo francese.
Composizione politica[modifica | modifica wikitesto]
Sinistra / Socialisti (PSE): 6 membri
Destra / Conservatori (PPE, UPE e DE): 9 membri
Liberali (ELDR e ADE): 2 membri
Indipendenti: -
Componenti della Commissione[modifica | modifica wikitesto]
Legenda: [ ] Sinistra/Socialisti - [ ] Centro-Destra/Conservatori - [ ] Liberali - [ ] Verdi
Commissario Nazionalità Incarico Competenze Partito nazionale Gruppo/Partito europeo
Jacques Delors Francia Francia Presidente PS Socialisti
Frans Andriessen Paesi Bassi Paesi Bassi Vicepresidente
Agricoltura
Pesca
CDA Partito Popolare Europeo
Henning Christophersen Danimarca Danimarca Vicepresidente
Bilancio e Controllo Finanziario
Personale e Amministrazione
Venstre Liberali, democratici e riformatori
Arthur Cockfield Regno Unito Regno Unito Vicepresidente
Mercato Interno
Diritto Tributario e Dogane
Conservative Democratici
Manuel Marin Spagna Spagna Vicepresidente
Affari Sociali e Occupazione
Istruzione
PSOE Socialisti
Karl-Heinz Narjes bandiera Germania Ovest Commissario
Industria
Tecnologia dell'Informazione
Scienza e Ricerca
CDU Partito Popolare Europeo
Lorenzo Natali Italia Italia Vicepresidente
Cooperazione e Sviluppo
Allargamento
DC Partito Popolare Europeo
Claude Cheysson Francia Francia Commissario
Politica Mediterranea
Relazioni con l'America Latina
PS Socialisti
Willy De Clercq Belgio Belgio Commissario
Relazioni Esterne
Commercio
VLD Liberali, democratici e riformatori
Stanley Clinton Davis Regno Unito Regno Unito Commissario
Ambiente
Tutela dei Consumatori
Trasporti
Labour Socialisti
Antonio Cardoso e Cunha Portogallo Portogallo Commissario Pesca PSD Liberali, democratici e riformatori
Abel Matutes Spagna Spagna Commissario Credito, Investimenti, Strumenti Finanziari e Piccole e Medie Aziende AP Democratici
Nicolas Mosar Lussemburgo Lussemburgo Commissario Energia CSV Partito Popolare Europeo
Alois Pfeiffer
poi Peter Schmidhuber[1] Germania Ovest Germania Ovest Commissario Affari Economici CSU Partito Popolare Europeo
Carlo Ripa di Meana Italia Italia Commissario
Riforme Istituzionali
Politica dell'Informazione
Cultura e Turismo
PSI Socialisti
Peter Sutherland Irlanda Irlanda Commissario
Concorrenza
Affari Sociali e Istruzione[2]
Relazioni con il Parlamento[3]
Fine Gael Partito Popolare Europeo
Grigoris Varfis Grecia Grecia Commissario
Relazioni con il Parlamento
Politiche Regionali
PASOK Socialisti
Attività svolta[modifica | modifica wikitesto]
L'attività svolta dalla Commissione Delors I prese le mosse principalmente dal "libro bianco per il mercato interno", che pubblicò nel 1985 e che individuava 279 provvedimenti legislativi necessari per completare il mercato interno e fissava un calendario dettagliato per la sua realizzazione[4]. L'attività della Comunità Economica Europea nel periodo successivo ruotò sostanzialmente attorno all'Atto unico europeo firmato nel febbraio 1986, che conteneva una serie di misure che rafforzarono ed approfondirono l'integrazione europea, aprendo la strada agli ulteriori cambiamenti avvenuti nei primi anni Novanta.
L'Atto unico introdusse una serie di importanti novità in vari settori, compresi quello istituzionale e relativo all'integrazione politica. In particolare, venne rafforzato il Parlamento europeo, soprattutto grazie all'introduzione della "procedura di cooperazione" tra Parlamento e Consiglio. Tuttavia l'Atto unico non prevedeva alcuna svolta federalista nel percorso di integrazione e ribadiva invece la preferenza per il metodo funzionalista.
L'Atto unico fu importante perché conteneva gran parte delle misure necessarie per l'istituzione del mercato unico europeo, poi messe in atto dalla Commissione. Fu accelerata l'armonizzazione fiscale e venne istituita una commissione di studio sull'unione monetaria, presieduta dallo stesso Jacques Delors.
L'Atto unico istituzionalizzò inoltre una serie di politiche comunitarie rimaste fino a quel momento informali, come la politica regionale, la politica ambientale e la politica di ricerca. Furono riformate alcune parti della politica di bilancio e della politica agricola comune e venne ufficialmente riconosciuto il Fondo europeo di sviluppo regionale. Fu fatto inoltre un primo tentativo per definire una politica di sicurezza comune.
La Commissione Delors I gestì anche l'allargamento della Comunità alla Spagna e al Portogallo, che avvenne Il 1º gennaio 1986.
Note[modifica | modifica wikitesto]
^ Pfeiffer morì il 1º agosto 1987. Schmidhuber gli subentrò il 22 settembre 1987.
^ Dal 6 gennaio 1985 al 1º gennaio 1986.
^ Dal 1º gennaio 1986 al 6 gennaio 1989.
^ L'Atto unico europeo Europa.eu





1985
Schweizerische Eidgenossenschaf
Confédération suisse
Confederazione svizzera
[Repubblica federale]
- Presidente
-
- Primo ministro
-
[governo di coalizione: Partito radicale democratico, Partito cristiano-democratico, Partito socialista e Unione democratica di centro]

1985
-


1985
Fürstentum Liechtenstein
[Monarchia costituzionale]
Francesco Giuseppe II
Albero genealogico
(1906 - 1989)
figlio di
1938-89
, principe di Liechtenstein;



 
- Primo ministro
Hans Brunhart
(1978 - ?)
[VU (Unione patriottica)]
[la VU (Unione patriottica) ha la maggioranza in parlamento]
1985
-


1985
Republik Osterreich
[neutrale da mag 1955]
questione Alto Adige:
– 1° accordo 1969; 2° accordo 1971
- Presidente
Rudolf Kirchschläger
(1974 - 1986)
- Cancelliere
Fred Sinowatz
(1983 - 1986)
[SPÖ]
- Ministro degli esteri
?
(? - ?)
[]
[governo di coalizione tra SPÖ (Partito socialista) e FPÖ (Partito liberale)]
1985
-


1985
Bundesrepublik Deutschland
[Repubblica Federale di Germania (FDR)]
(maggio 1949)
Presidente
Richard von Weizsäcker (1984 - 1994)
[CDU]
X Legislatura 1983 29 mar - 18 feb 1987
Cancelliere
H. Kohl
II
(1983 30 mar - 11 mar 1987)
[CDU]
[Coalizione "giallo-nera" composta da:
- CDU (Christlich Demokratische Union Deutschlands - Unione cristiano-democratica),
- CSU (Christlich-Soziale Union - Unione cristiano-sociale),
- FDP (Freie Demokratische Partei - Partito liberaldemocratico).]
Vice-cancelliere
+ Affari esteri
Hans-Dietrich Genscher (FDP)
(1982 4 ott - 17 mag 1992)
Capo della Cancelleria federale
(Senza portafoglio)
Wolfgang Schäuble (CDU)
(1984 15 nov - 21 apr 1989)
Interni
Friedrich Zimmermann (CSU)
(1982 4 ott - 11 mar 1987)
Giustizia
Hans A. Engelhard (FDP)
(1982 4 ott - 18 gen 1991)
Finanze
Gerhard Stoltenberg (CDU)
(1982 4 ott - 11 mar 1987)
Economia
Martin Bangemann (FDP)
(1984 28 giu - 9 dic 1988)
Agricoltura e Foreste
Ignaz Kiechle (CSU)
(1983 30 mar - 21 gen 1993)
Rapporti con la Germania Est
Heinrich Windelen (CDU)
(1983 30 mar - 11 mar 1987)
Lavoro e Solidarietà sociale
Norbert Blüm (CDU)
(1982 4 ott - 25 ott 1998)
Difesa
Manfred Wörner (CDU)
(1982 4 ott - 18 mag 1988)
Famiglia, Gioventù e Sanità
Heiner Geißler (CDU)
(1983 30 mar - 26 set 1985)
Rita Süssmuth (CDU)
(1985 27 set - 11 mar 1987)
Trasporti
Werner Dollinger (CSU)
(1982 4 ott - 11 mar 1987)
Poste e Telecomunicazioni
Christian Schwarz-Schilling (CDU)
(1982 4 ott - 17 dic 1992)
Trasporto e Urbanizzazione
Oscar Schneider (CSU)
(1983 30 mar - 11 mar 1987)
Ricerca e Tecnologia
Heinz Riesenhuber (CDU)
(1982 4 ott - 21 gen 1993)
Formazione e Scienze
Dorothee Wilms (CDU)
(1982 4 ott - 11 mar 1987)
Cooperazione economica e Sviluppo
Jürgen Warnke (CSU)
(1982 4 ott - 11 mar 1987)
1985
-

1985
Royaume de Belgique
Konikrijk België

Baldovino I

Albero genealogico

(1930 - 1993)
figlio di Leopoldo III e di Astrid di Svezia;
1951-93, re dei Belgi;


 
- Primo ministro
Wilfried Martens
(1979 - ott 1987)
[cristiano-sociali fiamminghi]
- Ministro dell'interno
Charles-Ferdinand Nothomb
(? - ?)
[governo di coalizione: cristiano-sociali e liberali]

1985
dopo la strage dello stadio Heysel di Bruxelles, dove prima dell'incontro di calcio Liverpool-Juventus 39 tifosi italiani muoiono nel corso di incidenti provocati dai tifosi inglesi, viene messo sotto accusa il ministro dell'interno Charles-Ferdinand Nothomb e si sfiora la crisi di governo; re Baldovino respinge le dimissioni di Wilfried Martens ma convoca elezioni anticipate;

Ottobre
elezioni anticipate:

 
Elezioni politiche anticipate
 
%
seggi
+/-
- Cristiano-sociali
[Wilfried Martens ]
-
69
-
- Socialisti
-
67
-
- Liberali
-
46
-
-altri
-
30
-
   
212
 
-
 


Dopo le azioni terroristiche contro obiettivi NATO da parte delle CCC (Cellule comuniste combattenti) viene decisa l'installazione di 48 missili Cruise.




1985
Koninkrijk der Nederlanden
[Regno dei Paesi Bassi]

Beatrice I

Albero genealogico

(n. 1938)
figlia di Giuliana regina dei Paesi Bassi e del principe consorte Bernardo di Lippe-Biesterfeld;
principessa dei Paesi Bassi, di Orange-Nassau, di Lippe-Biesterfeld;
1961, si laurea in sociologia all'università di Leida;
1966, sposa Claus von Amsberg, diplomatico tedesco;
dal 1980, regina dei Paesi Bassi;
[dopo l'abdicazione della madre]


 
Primo ministro
Ruud Lubbers
(1982 - mag 1994)
[CDA]
[governo di centrodestra: CDA (democristiani) e VVD (liberali)]
1985
arriva in visita papa Giovanni Paolo II; alle manifestazioni in suo onore non partecipano gli ebrei, per protestare contro l'atteggiamento della Chiesa negli anni della persecuzione nazista;
la decisione del governo di accettare l'installazione in territorio olandese di 48 missili Cruise nell'ambito del programma di difesa della NATO è accompagnata da grandi manifestazioni di protesta;



1985
Grousherzogden Lezebuurg
Grand-Duché de Luxemburg
- dal 1919 il paese ha una costituzione democratica e la vita parlamentare è dominata dal Partito cristiano-sociale;
- dal 1948 ha rinunciato alla neutralità,
- dal 1951 fa parte della CECA,
- dal 1954 fa parte della UEO,
- dal 1957 fa parte della CEE che ha sede proprio in Lussemburgo.

Giovanni di Borbone-Parma

Albero genealogico

(1921 - ?)
figlio secondogenito del principe Felice di Borbone-Parma e di Charlotte di Nassau-Weilburg, granduchessa di Lussemburgo e duchessa di Nassau;
1964-?, granduca di Lussemburgo;
[dopo l'abdicazione della madre]


 
- Primo ministro
Jacques Santer
(1984 - 1994)
[]
[governo di coalizione: democristiani e socialisti]
1985
serie di attentati terroristici rivendicati da un gruppo ecologista;


1985
Kongeriget Danmark
[Regno di Danimarca]
Margherita II
Albero genealogico

(? - ?)
figlia di Federico IX e di Ingrid di Svezia;
dal 1972, regina di Danimarca;

 
Primo ministro
Poul Schlüter
(1982 - gen 1993)
[Partito conservatore]
[governo di coalizione di centrodestra: conservatori, liberali, cristiano-popolari e democratici di centro]
1985
-


1985
Repubblica d'Islanda
[dal 17 giugno 1944]
Presidente
Vigdís Finnbogadóttir
(1980 giu - giu 1996)
- Primo ministro
Steingrímur Hermannsson
(1983 - giu 1987)
[Partito progressista (riformisti)]
[governo di centrodestra]
1985
-


1985
Kongeriket Norge
[Regno di Norvegia]
[dal 1905]
Olav V
Albero genealogico

(1903 - ?)
figlio di Haakon VII e di Maud di Gran Bretagna;
1957-
, re di Norvegia;

 
- Primo ministro
Kare Willoch
(1981 - 1986)
[Partito conservatore]
[governo di coalizione: Partito conservatore, Partito di centro e Partito cristiano-popolare]
1985
si svolgono le elezioni per il rinnovo del parlamento (Storting):

 
Elezioni politiche
 
%
seggi
+/- (*)
- Partito laburista
[Gro Harlem Brundtland ]
40,8
70
-
- Partito conservatore
[Kare Willoch]
30,0
50
-
- Partito cristiano-popolare
[?]
-
16
-
- Partito del centro
[?]
-
12
-
- Partito socialista di sinistra
[Erik Solheim]
-
6
-
- Partito del progresso
[Carl I. Hagen]
3,2
3
-
- altri
-
8
-
   
165
 
* -
 



1985
Konungariket Sverige
[Regno di Svezia]
Carlo XVI Gustavo
Albero genealogico

(1946 - ?)
figlio di ? e di ?;
dal 1973, re di Svezia;


 
Primo ministro
Sven Olof Palme
(1982 - feb 1986)
[Partito socialdemocratico]
[governo di minoranza con l'appoggio dei comunisti]
1985
si svolgono le elezioni per il rinnovo dei 349 seggi del parlamento (Riksdag):

 
Elezioni politiche
 
%
seggi
+/- (*)
- Partito socialdemocratico
[Ingvar Carlsson]
-
159
-
- Partito conservatore
-
76
-
- Partito liberale
-
51
-
- Partito di centro
-
43
-
- Partito comunista
-
19
-
   
349
 
- [manca 1 seggio ?]
 


1985
Suomen Tasavalta
Republiken Finland
[Repubblica di Finlandia]
[dal 1961 aderisce all'EFTA; dal 1973 accordo di cooperazione con il Comecon.]
Presidente
Mauno Koivisto
(1982 - gen 1994)
[Partito socialdemocratico]
Primo ministro
Kalevi Sorsa
(1982 - mar 1991)
[Partito socialdemocratico]
Ministro dell'interno
-
Ministro degli esteri
-
[governo quadripartito di centrosinistra]
1985
-




1985
Repubblica Popolare Federativa
di Jugoslavia

[Federativna Narodna Republika Jugoslavija]
(dal 29 Novembre 1945)
- Direttore della presidenza collegiale
(a rotazione annuale)
?
(?-?)
- Lega dei comunisti jugoslavi [partito unico];

dal 1977 è in vigore il trattato di Osimo (firmato nel 1975);
[i rapporti con l'Italia si sono fatti più cordiali]
nel 1980 è morto Tito (Josip Broz);

6 REPUBBLICHE POPOLARI
SLOVENIA - cap. Lubiana

1985
-

CROAZIA - cap. Zagabria

1985
-dal 1981 arresti di attivisti nazionalisti;

SERBIA - cap. Belgrado

1985
lo scrittore Danko Popovic pubblica Il libro di Milutin: un feuilleton che affronta per primo una serie di grandi argomenti tabù: le repressioni titoiste contro i liberi contadini, certi aspetti nascosti della guerra partigiana e, soprattutto, le stragi commesse dagli ustascia croati contro i serbi durante la seconda guerra mondiale.
In un anno quattrocentomila copie!
Mentre Belgrado è diventata la città più libera del paese, si scoperchia un pentolone…

Vojvodina (Provincia autonoma) - capol. Novi Sad
[amministrativamente legata alla Serbia dove i serbi rappresentano la metà della popolazione e dove vive una consistente minoranza ungherese] 
1985
-
Kosovo (Provincia autonoma) - capol. Pristina
[amministrativamente legata alla Serbia con la maggior parte dei suoi abitanti albanesi (90%) e la minoranza serba e montenegrina] 
1985
nel 1981 chiede lo status di repubblica federata (anche se non mancano le tendenze secessioniste); l'agitazione viene repressa con numerosi arresti; da allora molti abitanti serbi e montenegrini abbandonano la regione;
BOSNIA-ERZEGOVINA - cap. Sarajevo

1985
dal 1981 arresti di attivisti nazionalisti;

MONTENEGRO - cap. Podgorica-Titograd

1985
-

MACEDONIA - cap. Skoplje

1985
dal 1981 arresti di attivisti nazionalisti;

a

1985
- Presidente
Ramiz Alia
(1982 - ?)
[numero due del regime]
- Primo segretario del Partito del lavoro
Enver Hoxha
(1954 - 1985)
Ramiz Alia
(1985 - ?)
[dal 1980 ha interrotto ogni rapporto ufficiale cino-albanese.]
1985
alla morte di Enver Hoxha prende il suo posto Ramiz Alia;



1985
- Presidente
K. Karamanlis
(1980 - 1985)
[ND (Nuova democrazia)]
Christos Sartzetakis
(1985 - 1990)
[PASOK]
- Primo ministro
Andreas Papandreu
(1981 - 1989)
[PASOK (Movimento socialista panellenico)]
[nel luglio 1974 è caduto il regime dei colonnelli]
1985
K. Karamanlis non ottiene un secondo mandato a causa dell'opposizione socialista; al suo posto il parlamento elegge il giudice socialista Christos Sartzetakis (noto per aver condotto nel 1963 con spirito di indipendenza le indagini sull'assassinio del sindacalista e deputato di sinistra Gregorios Lambrakis);

Giugno
le elezioni anticipate confermano la maggioranza assoluta del PASOK la cui politica di austerità porta tuttavia ad un malcontento generale;



1985

CIPRO
(indipendenza: agosto 1960)

[dal 1975 l'isola è di fatto divisa in due formazioni nazionali distinte]
vengono interrotte le trattative in corso tra i due presidenti, con la mediazione del segretario dell'ONU Javier Pérez de Cuéllar, intese a risolvere il problema della coesistenza della comunità greco-cipriota e di quella turco-cipriota;
elezioni nelle due parti dell'isola:

Repubblica turca di Cipro del Nord
(Nord, 30% del territorio)
[dal 1983: riconosciuta da Ankara ma da nessun altro paese]
- Presidente
Rauf Denktas
(1975 - ?)
1985
Maggio
un referendum approva la nuova costituzione;

Giugno
9
, Rauf Denktas viene confermato con il 70% dei voti;

Repubblica di Cipro
(Sud, 70% del territorio)
- Presidente
Spyros Kyprianou
(1977 - 1988)
1985
Dicembre
8
, il rinnovo del parlamento vede un buon successo personale del presidente il cui Partito democratico (di centro) ottiene 16 seggi mentre l'opposizione (in cui la destra di Raggruppamento democratico conquista 19 seggi) non raggiunge la maggioranza di due terzi necessaria per minacciare il potere del presidente;


1985
Repubblica di Turchia
(dopo il colpo di stato)
[già nella NATO dal 1952, dal 1955 il paese è nel "patto di Baghdad"; dal 1982 esiste una nuova costituzione che ha conferito consistenti poteri al presidente (oltre alla conferma di un altro mandato settennale).]
- Presidente
gen. Kenan Evren
(1980 - 1989)
- Primo ministro
Turgut Özal
(1983 - 1989)
[ANAP]
1985
-







1985
U.R.S.S.
(Unione delle repubbliche sovietiche: Russia, Ucraina, Bielorussia e Transcaucasia)
1° segretario
del Comitato centrale del PCUS
K.U. Cernenko
(1984 - mar 1985)
M.S. Gorbaciov
(1985 mar - 1991)
[Il PCUS (Partito comunista dell'Unione Sovietica), partito unico, ha un ruolo dirigente.]
presidente
del Consiglio
dei Soviet
- Andrej Gromyko
(1985 - 1988)
vicepresidente
-
capo del governo
-
MVD, [ex NKVD]
[Ministero per gli affari interni]
Ministro
-
KGB
(Komitet Gosudarstvennoi Bezopasnosti – Comitato per la sicurezza dello stato)
Ministro
-
 
RUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Mosca)
Patriarca di Mosca
-
1985
muore K.U. Cernenko, al potere dal 1984, e viene sostituito dal riformista Michail Gorbačëv che porterà il paese ad una svolta storica.



Repubblica della Ceceno-Inguscezia

[ricostituita nel 1957 come repubblica autonoma all'interno della Repubblica Russa]

1985
-

BIELORUSSIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(Beloruskaja SSR - capitale: Minsk)

presidente della repubblica
-
1985
-
UCRAINA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
(capitale: Kijev)
presidente della repubblica
-
1985
-
TRANSCAUCASIA
(Repubblica Socialista Federativa Sovietica)
Azerbaigian
(Repubblica federativa - capitale: Baku)
presidente della repubblica
-
1985
-
- Nagorno-Karabah (provincia autonoma)
- Nahicevan (repubblica autonoma)
Repubblica Socialista Georgiana
(Repubblica federativa - capitale: Tbilisi)
presidente della repubblica
Noé Jordania
(1918 - ?)
1985
-
- Adzaristan (repubblica autonoma)
- Abhasia (repubblica autonoma)
- Ossezia Meridionale (provincia autonoma)
Repubblica autonoma di Armenia
(Repubblica socialista - capitale: Jerevan)
presidente della repubblica
-

1985
-

a


1985
Repubblica Socialista Sovietica
di Estonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1985
-
 
1985
Repubblica Socialista Sovietica
di Lettonia
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1985
-
 
1985
Repubblica Socialista Sovietica
di Lituania
Presidente
?
(? - ?)
Primo Ministro
?
(? - ?)
1985
-

1985
Repubblica Democratica Tedesca
(DDR)
– dal 13 agosto 1961 esiste il "muro di Berlino" –
[cadrà nel 1989]
[dal 1973 il paese è stato ammesso, come del resto la FDR, l'altra Germania, all'ONU]
- Presidente del consiglio di stato
E. Honecker
(1976 - 1989)
- Primo Ministro
W. Stoph
(1976 1° nov - 7 nov 1989)
- Segretario della SED
E. Honecker
(1971 - 1989)
[SED (Sozialistische Einheitspartei Deutschlands - Partito socialista unificato)]

1985
già da ora sono permesse le visite all'Ovest, ma i cittadini in uscita dal Paese possono portare con sé solo 15 marchi occidentali;
[La maggior parte di loro torna – come dirà lo scrittore I. Schulze, ora 23enne – perché pochi soldi significa poche possibilità, certo non quella di rifarsi una vita.
Il servizio di leva obbligatorio dura 18 mesi [anche se per essere al top bisognerebbe farne 36], ma si può scegliere il cosiddetto servizio sostitutivo: soldati costruttori, senza armi ma con la vanga in spalla, una specie di genio civile… solo che, se prendi questa strada, puoi scordarti l'università!
[A meno che uno non si iscriva a uno degli istituti gestiti dalla Chiesa, dove si può arrivare alla maturità e poi all'università iscrivendosi a Teologia. Un modo come un altro per tarpare le ali ai giovani talenti.]
La rete di spionaggio dei cittadini raggiunge il 2% della popolazione, ciò significa che, nel migliore dei casi, una persona su cinquanta che si conosce è al soldo dei servizi segreti della Stasi.
In generale, avere un bell'appartamento o la macchina non dipende certo dalla professione, gli affitti sono pressoché sempre pagati dallo Stato, il problemaè piuttosto ottenere l'appartamento.
Lo stesso è per la macchina: all'Est costa molto cara, ma la difficoltà maggiore non è pagarla, è riceverla.]


 

1985
Governo polacco
in esilio a Londra
Presidente
Edward Raczynski
(1979 8 apr - 8 apr 1986)
Primo ministro
Kazimierz Sabbat
(1976 5 ago - 8 apr 1986)
 
 
1985
Presidente del Consiglio di Stato
H. Jablonski
(1972 - 1985)
gen. W. Jaruzelski
(1985 nov - 19 lug 1989)
Primo ministro
gen. W. Jaruzelski
(1981 11 feb - 6 nov 1985)
Zbigniew Messner
(1985 6 nov - 27 set 1988)
Primo segretario del Poup
gen. W. Jaruzelski
(1981 18 ott - 29 lug 1989)
Poup (Partito operaio unificato polacco)
[PZPR (Polska Zjednoczona Partia Robotnicza)]
(1948 15 dic - 29 gen 1990)

1985
Novembre
W. Jaruzelski assume la carica di capo dello stato, lasciando la guida del governo a Zbigniew Messner (1985-88);

 


1985
REPUBBLICA di CECOSLOVACCHIA
[Praga, nel Gennaio 1979 viene pubblicato il manifesto del dissenso cecoslovacco «Charta 77», a favore dei diritti civili.]
Presidente della repubblica
Gustav Husák
(1975 - ?)
Primo ministro
Lubomir Štrougal
(1970 - 1988)
- Primo segretario del Pcc (Partito comunista cecoslovacco)
Gustav Husák
(1968 - 1987)
- l'ordinamento regionale è stato soppresso -
 
1985
-



1985
[La costituzione adottata nel 1949 viene modificata nel 1972.]
Presidente della repubblica
?
(? - ?)
Primo Ministro
György Lázár
(1975 - ?)
Primo segretario dell'UASP (Partito socialista del lavoro ungherese) il nuovo Partito comunista.
János Kádár
(1957 - 1988)
 
1985
economicamente l'Ungheria è il paese più solido del blocco orientale;



1985
- Presidente della repubblica
N. Ceausescu
(1974 - 1989)
- Segretario del Pcr
N. Ceausescu
(1965 - 1989)
Pcr (Partito comunista rumeno)
1985
-


1985
REPUBBLICA POPOLARE di BULGARIA
(30 dicembre 1947)
[Nel 1971 viene adottata una nuova costituzione di tipo socialista che tiene conto delle trasformazioni economiche e sociali verificatesi dalla fine della guerra.]
Presidente del consiglio di stato
Todor Christov Zivkov
(1971 - 1989)
segretario generale del Partito comunista bulgaro
Todor Christov Zivkov
(1954 - 1989)
1985
- 





République Française
1985
Costituzione del 1958
 
V REPUBBLICA
Presidente della Repubblica
F.-M. Mitterand
(1981 21 mag - 17 mag 1995)
Presidente del Senato
Alain Poher (UCDP - UC)
(1968 3 ott - 2 ott 1992)
Presidente dell'Assemblea Nazionale
Presidente del Congresso
(Senato+Camera)

 
Primo ministro
Laurent Fabius
(1984 17 lug - 20 mar 1986)
Interni
Pierre Joxe
(PS)
(1984 19 lug - 20 mar 1986)
Esteri
Roland Dumas
(1984 7 dic - 20 mar 1986)
Colonie
Regioni liberate
 
Difesa
Guerra
Marina
Aviazione
Economia e Finanze
Pierre Bérégovoy
(PS)
(1984 19 lug - 20 mar 1986)
Agricoltura
Commercio
e Industria
Lavori Pubblici
Lavoro
Giustizia
Robert Badinter
(1981 23 giu - 19 feb 1986)
[Presenta la legge sull'abolizione della pena dii morte in Francia.]
Educazione Nazionale
Riforme

* [22 mag 1981 - 10mag 1988] Periodo qualificato di "Prima coabitazione", terminandosi con la rielezione del presidente uscente.

1985
-
Corsica [dal 1982 l'isola ha ottenuto una certa autonomia ma le principali organizzazioni separatiste sono messe fuori legge.]
1985
-
Polinesia Francese [territorio d'oltremare]
1985
mentre sono in corso esperimenti nucleari, due agenti francesi affondano con una bomba nel porto di Auckland (Nuova Zelanda) - uccidendo una persona - il battello dell'organizzazione ecologista Greenpeace, il Raimbow Warrior, in procinto di salpare per la Polinesia Francese per ostacolare un progettato esperimento nucleare: scoppia una grave crisi con la Nuova Zelanda;






1985
Elisabetta II
Albero genealogico
(n. 1926)
figlia di Giorgio VI e di Elisabeth Bowes-Lyon [Queen Mum];
1947-52, duchessa di Edimburgo;
1953 (2 giugno) regina di Gran Bretagna e d'Irlanda del Nord, capo del Commonwealth;
Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
M. Thatcher
conservatore
(1979 4 mag - 28 nov 1990)
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Nigel Lawson
(1983 11 giu - 26 ott 1989) (dimessosi)
Segretari di Stato
Affari Esteri e Commonwealth
 
Difesa
Affari Interni
 
Giustizia  
Colonie
 
Affari economici
Carburanti
ed Energia
 
Commercio estero
 
Sanità
 
Edilizia
 
[dal novembre del 1974 l'IRA è fuori legge nell'Irlanda del Nord, nella Repubblica d'Irlanda e in Gran Bretagna]
1985
un accordo con l'Eire assegna a Dublino un ruolo ufficiale nella gestione degli affari dell'Ulster;
1985
-

1985
-



a





1985
- Presidente
gen. Antonio dos Santos Ramalho Eanes
(1975 apr - 1985)
[PRD (Partito rinnovatore democratico)]
- Presidente del consiglio
M. Soares
(1983 - 1985)
[PS (Partito socialista)]
Aníbal Cavaco Silva
(1985 - 1995)
[PSD (Partito socialdemocratico)]
 

1985
alle elezioni anticipate vince il PSD (Partito socialdemocratico) che porta la governo Aníbal Cavaco Silva;


1985
don Juan Carlos
Albero genealogico

(Roma 1938)
figlio di don Juan di Borbone e di Maria Mercedes di Borbone-Napoli;
1969, viene designato dal dittatore F. Franco Bahamonde [el Caudillo] a succedergli "a titolo di re";
- re di Spagna;
[da Novembre 1975]

 
 
II Legislatura
Primo ministro
Felipe González Márquez
I
(1982 2 dic - 22 giu 1986)
[PSOE (Partito socialista operaio spagnolo)]
Difesa
Narcis Serra
(1983 - 1993)
Interno
   
Affari Esteri
   
Economia
Carlos Solchaga
(1983 - 1993)
[PSOE]
Finanze
   
Lavori pubblici
   
Industria
   
Commercio
   
Cultura
Javier Solana Madariaga
(1983 - 86)
[PSOE]
Lavoro
   
Informazioni
   
 

1985
persiste il problema del terrorismo basco condotto dai separatisti dell'Eta, che registra ora una recrudescenza (oltre 40 morti) quando falliscono i negoziati con i partiti della regione;
emergono organizzazioni di lotta al terrorismo, veri e propri "squadroni della morte", tra cui spiccano i GAL (Gruppi antiterrorismo di liberazione), responsabili di numerosi omicidi;



1985
Repubblica Italiana
Presidente
della Repubblica
Alessandro [Sandro] Pertini (Psi)
(1978 9 lug - 29 giu 1985, dim.)
Francesco Cossiga (Dc)
(1985 3 lug - 28 apr 1992)
IX Legislatura 1983 12 lug - 1 lug 1987
Presidente
della Camera
L. Jotti (Pci)
(1979 20 giu - 22 apr 1992)
Presidente
del Senato
F. Cossiga (Dc)
(1983 12 lug - 24 giu 1985)
A. Fanfani (Dc)
(1985 9 lug - 17 apr 1987)
Presidente
del Consiglio
B. Craxi (Psi)
(1983 4 ago - 1º ago 1986) I
Vice-presidente A. Forlani (Dc)
(1983 4 ago - 17 apr 1987)
Segretario G. Amato (Psi)
(1983 4 ago - 17 apr 1987)
Sottosegretari Pasquale Lamorte (Dc)
(1983 4 ago - 17 apr 1987)
[Interventi nel Mezzogiorno]
Nicola Trotta (Psi)
(1983 6 apr - 17 apr 1987)
[Interventi nel Mezzogiorno]
Interno
O.L. Scalfaro (Dc)
(1983 4 ago - 28 lug 1987)
Sottosegretari R. Costa (Pli)
(1983 4 ago - 17 apr 1987)
P. Barsacchi (Psi)
(1983 4 ago - 4 ott 1986)
Adriano Ciaffi (Dc)
(1983 4 ago - 28 lug 1987)
Marino Corder (Dc)
(1980 14 gen - 1º ago 1986)
Affari Esteri 
G. Andreotti (Dc) 
(1983 4 ago - lug 1989)
Sottosegretari Susanna Agnelli (Pri)
(1983 4 ago - 17 apr 1987)
Bruno Corti (Psdi)
(1981 28 giu - 17 apr 1987)
Marino Fioret (Dc)
(1981 28 giu - 17 apr 1987)
Mario Raffaelli (Psi)
(1983 4 ago - 17 apr 1987)
F. Forte (Psi)
(1983 4 ago - 17 apr 1987)
[Fame nel mondo]
Difesa
G. Spadolini (Pri)
(1983 4 ago - 17 apr 1987)
Sottosegretari Bartolomeo Ciccardini (Dc)
(1981 28 giu - 1º ago 1986)
Tommaso Bisagno (Dc)
(1983 4 ago - 28 lug 1987)
Vittorio Olcese (Pri)
(1983 4 ago - 17 apr 1987)
Silvano Signori (Psi)
(1983 4 ago - 17 apr 1987)
Marina mercantile
G. Carta (Dc)
(1983 4 ago - 1º ago 1986)
Sottosegretari Giuseppe Cerami (Dc)
(1983 4 ago - 1º ago 1986)
Silvano Costi (Psdi)
(1984 2 ago - 1º ago 1986)
Tesoro
G. Goria (Dc)
(1982 1° dic - 28 lug 1987)
Sottosegretari Carlo Fracanzani (Dc)
(1980 4 apr - 28 lug 1987)
Eugenio Tarabini (Dc)
(1984 6 apr - 28 lug 1987)
Giovanni Nonne (Psi)
(1983 4 ago - 1º ago 1986)
Gianni Ravaglia (Pri)
(1983 4 ago - 17 apr 1987)
Finanze
B. Visentini (Pri)
(1983 4 ago - 17 apr 1987)
Sottosegretari Franco Bortolani (Dc)
(1983 4 ago - 28 lug 1987)
Giuseppe Caroli (Dc)
(1982 1° dic - 1º ago 1986)
Domenico Raffaello Lombardi (Dc)
(1983 4 ago - 1º ago 1986)
Domenico Susi (Psi)
(1983 4 ago - 17 apr 1987)
Bilancio e Programmazione Economica
P.L. Romita (Psdi)
(1984 30 lug - 17 apr 1987)
Sottosegretari Alberto Aiardi (Dc)
(1982 1° dic - 28 lug 1987)
Alberto Ciampaglia (Psdi)
(1984 2 ago - 17 apr 1987)
Partecipazioni statali
C. Darida (Dc)
(1983 4 ago - 28 lug 1987)
Sottosegretari Delio Meoli (Psi)
(1983 4 ago - 17 apr 1987)
Delio Giacometti (Dc)
(1981 28 giu - 1º ago 1986)
Commercio estero
N. Capria (Psi)
(1981 28 giu - 1º ago 1986)
Sottosegretari G. Prandini (Dc)
(1983 4 ago - 1º ago 1986)
Francesco Vittorio Mazzola (Dc)
(1983 4 ago - 1º ago 1986)
Agricoltura e foreste
F.M Pandolfi (Dc)
(1983 4 ago - 13 apr 1988)
Sottosegretari Giulio Santarelli (Psi)
(1983 4 ago - 17 apr 1987)
Giuseppe Zurlo (Dc)
(1983 4 ago - 1º ago 1986)
Industria, Commercio e Artigianato
R. Altissimo (Pli)
(1983 4 ago - 1º ago 1986)
Sottosegretari Bruno Orsini (Dc)
(1983 4 ago - 1º ago 1986)
Nicola Sanese (Dc)
(1983 4 ago - 1º ago 1986)
Sisinio Zito (Psi)
(1983 4 ago - 1º ago 1986)
Lavori Pubblici
F. Nicolazzi (Psdi)
(1980 18 ott - 17 apr 1987)
Sottosegretari Gaetano Gorgoni (Pri)
(1983 4 ago - 17 apr 1987)
Mario Tassone (Dc)
(1983 4 ago - 28 lug 1987)
Trasporti
C. Signorile (Psi)
(1983 4 ago - 17 apr 1987)
Sottosegretari Niccolò Grassi Bertazzi (Dc)
(1982 1° dic - 17 apr 1987)
Savino Melillo (Pli)
(1983 4 ago - 1º ago 1986)
Giuseppe Santonastaso (Dc)
(1983 4 ago - 28 lug 1987)
Lavoro e Previdenza sociale
G. De Michelis (Psi)
(1983 4 ago - 17 apr 1987)
Sottosegretari Andrea Borruso (Dc)
(1983 4 ago - 28 lug 1987)
Conti Persini (Psdi)
(1983 4 ago - 17 apr 1987)
Pino Leccisi (Dc)
(1982 1° dic - 1º ago 1986)
Grazia e Giustizia
M. Martinazzoli (Dc)
(1983 4 ago - 1º ago 1986)
Sottosegretari Luciano Bausi (Dc)
(1983 4 ago - 28 lug 1987)
Antonio Carpino (Psi)
(1983 4 ago - 1º ago 1986)
Dante Cioce (Psdi)
(1983 4 ago - 17 apr 1987)
Pubblica Istruzione
F. Falcucci (Dc)
(1982 1° dic - 28 lug 1987)
Sottosegretari Giuseppe Fassino (Pli)
(1981 28 giu - 17 apr 1987)
Domenico Amalfitano (Dc)
(1983 4 ago - 28 lug 1987)
Mario Dal Castello (Dc)
(1983 4 ago - 28 lug 1987)
Fabio Maravalle (Psi)
(1983 4 ago - 1º ago 1986)
Poste e Telecomunicazioni
A. Gava (Dc)
(1983 4 ago - 28 lug 1987)
Sottosegretari Giuseppe Avellone (Dc)
(1983 4 ago - 28 lug 1987)
Giorgio Bogi (Pri)
(1983 4 ago - 17 apr 1987)
Giuseppe Reina (Psi)
(1983 4 ago - 1º ago 1986)
Sanità
C. Degan (Dc)
(1983 4 ago - 1º ago 1986)
Sottosegretari Paola Cavigliasso (Dc)
(1983 4 ago - 17 apr 1987)
Francesco De Lorenzo (Pli)
(1983 4 ago - 1º ago 1986)
Carlo Romei (Dc)
(1983 4 ago - 1º ago 1986)
Turismo e spettacolo
L. Lagorio (Psi)
(1983 4 ago - 1º ago 1986)
Sottosegretari Luciano Faraguti (Dc)
(1983 4 ago - 28 lug 1987)
Beni Culturali e Ambientali
P.A. Gullotti (Dc)
(1983 4 ago - 28 lug 1987)
Sottosegretari G. Galasso (Pri)
(1983 4 ago - 1º ago 1986)
Ministri senza portafoglio
Interventi straordinari per il Mezzogiorno
S. De Vito (Dc)
(1983 4 ago - 28 lug 1987)
Affari regionali
C.M. Vizzini (Psdi)
(1984 30 lug - 17 apr 1987)
Funzione pubblica
R. Gaspari (Dc)
(1983 4 ago - 17 apr 1987)
Rapporti col Parlamento
O. Mammì (Pri)
(1983 4 ago - 17 apr 1987)
Coordinamento iniziative per la Ricerca scientifica e tecnologica
L. Granelli (Dc)
(1983 4 ago - 28 lug 1987)
Ecologia
A. Biondi  (Pli)
(1983 4 ago - 31 lug 1985)
Valerio Zanone (Pli)
(1985 31 lug - 1º ago 1986)
Coordinamento
Protezione civile
G. Zamberletti (Dc)
(1984 26 mar - 17 apr 1987)
Coordinamento Politiche comunitarie
F. Forte (Psi)
(1983 4 ago - 9 mag 1985), dim.
L. Fortuna (Psi)
(1985 9 mag - † 5 dic 85)
 
 

Repubblica Italiana

Elezioni nelle Regioni a statuto ordinario

1985
Gennaio
17
, Venezia, la Corte d'Assise d'Appello condanna i terroristi neri che parteciparono all'agguato del febbraio 1981.
[Morirono il brigadiere Luigi Maronese e il neoappuntato Enea Codotto.]

Febbraio

Marzo
17
, Padova, un ordigno incendiario viene piazzato sotto l'auto del dirigente della Digos, Domenico Salomone.
28, Treviso, un ordigno inesploso viene rinvenuto all'interno del Tribunale. La rivendicazione a nome delle Br non viene ritenuta credibile dagli investigatori.

Aprile
26
, Venezia, il G.I. Felice Casson riapre l'inchiesta sulla "strage di Peteano" e ordina l'arresto di:
. gen. Dino Mingarelli, generale dei Carabineiri in congedo,
. col. Antonio Chirico, già capo dell'ufficio Oaio della Legione Carabinieri di Udine.

Maggio
12
, nelle Regioni a statuto ordinario si svolgono le elezioni.
Elezioni amministrative:
Lega Lombarda: ottiene il 3% dei voti in Lombardia conquistando così i primi seggi comunali a Varese e a Gallarate;

Giugno
9-10
, Referendum sul provvedimento per i tagli della Scala Mobile: i decreti sono confermati, CGIL e Pci sono sconfitti;

Luglio
20
, Venezia, otto brigatisti accusati del sequestro e dell'omicidio (maggio 1981) di Giuseppe Taliercio vengono condannati all'ergastolo.
Quarantanove dei 114 imputati sono invece assolti.

Agosto

Settembre

Ottobre
7
, un comando del Flp (Fronte di liberazione della Palestina) blocca la nave da crociera italiana Achille Lauro appena salpata da Alessandria d'Egitto; i quattro uomini prendono in ostaggio centinaia di passeggeri, chiedendo in cambio la liberazione di alcuni palestinesi detenuti in Israele: minacciano in caso non venissero ascoltati di far saltare in aria la nave;
Arafat (da Tunisi, dove si è rifugiato dopo la disfatta di Beirut) invia a Porto Said un gruppo di mediatori e anche Abu Abbas con il compito di convincere il commando alla resa, ma gli eventi prendono una brutta piega; sulla nave viene ucciso a sangue freddo un anziano cittadino americano handicappato, Leon Klinghoffer, di origini ebraiche: il suo corpo viene gettato in mare;
8, i quattro si arrendono e lasciano la nave con l'accordo di essere riportati a Tunisi; Abu Abba, a bordo della motovedetta egiziana, dà istruzione ai suoi uomini, con un megafono, per la resa;
intervengono intanto dei caccia americani che spingono gli egiziani ad atterrare a Sigonella in Sicilia; qui dirottati, i sequestratori accompagnati da Abu Abbas vengono protetti dai carabinieri; tra Reagan e Craxi la linea diventa bollente ma il premier italiano si rifiuta di consegnarli alle truppe speciali americane; dovranno aspettare 18 anni per mettere le mani su Abu Abbas che riesce a ripartire involandosi per i Balcani e il Medio Oriente;
con gli accordi di Oslo del 1993, Abu Abbas sarà amnistiato e qualche anno dopo approderà a Baghdad; morirà nel 2004 "in sordina";
nella crisi dell'Achille Lauro e di Sigonella Craxi scuote la tradizionale sudditanza italiana agli indirizzi della politica americana.

Novembre

Dicembre
falliscono i lavori della prima commissione bicamerale per le riforme istituzionali, iniziati nel 1983.

Referendum sulla scala mobile.

Proprio perché "Gladio" dal 1983 è una struttura che opera quasi esclusivamente nell'ambito della raccolta d'informazioni, vengono ora creati i cosiddetti Cas (Centri di addestramento speciale), ognuno dei quali specificamente adibito alla raccolta informazioni in un determinato ambito operativo. Pertanto si occuperanno:
- "vecchio " centro Ariete, di antiterrorsimo,
- centro Libra (Brescia), di criminine organizzato,
- centro Pleiadi (Asti), di crimine organizzato e sicurezza industriale.

 

Alto Adige, sparite le sigle italiane, sulla scena fa il suo esordio l' Ans/Na (Aktionsfront Nationaler Sozialisten/National Aktivisten - Fronte d'azione nazionalsocialista-Attivisti nazionali) un partito che inneggia alla costituzione di un agrande Germania nazionalsocialista.
Il virus scorre ancora nelle vene di molti irredentisti!
Quattro ordigni vengono collocati da mani ignote su alcuni luoghi simbolo della politica sudtirolese:
- Palazzo della Provincia,
- commissariato di Governo,
- sede povinciale della Democrazia cristiana,
- abitazione di Silvius Magnago.
1985
PARTITI
Riferimento: Elezioni politiche 1983
Seggi
Camera Senato
Dc (Democrazia cristiana)

- Segretario:
. C. De Mita (28.02.1984 - 30.06.1986)
- Capo del gruppo parlamentare: ? (?-?)


Pli (Partito liberale italiano)    
- Segretario: V. Zanone (1976-85)
-
Pri (Partito repubblicano italiano)
-
Pr (Partito radicale)
-
-
Svp (Südtiroler Volkspartei - Part. popolare sudtirolese)
-
Totale
Pci (Partito comunista italiano)

- Presidente: L. Longo (1973-?)
- Segretario: E. Berlinguer (1973-?)





Psi (Partito socialista italiano)


Psdi (Partito socialista democratico italiano)
-
Totale
Msi (Movimento sociale italiano)

-

Democrazia nazionale    

-

Totale
Totale Seggi
Note:


 

a


PUGLIA

1985

Marzo
21
, Filippo Messina ("uomo d'onore" e contrabbandiere di tabacchi e trafficante di eroina del gruppo di Pino Savoca) si incontra a San Marino con:
. Onofrio Albano (fratello di Matteo Albano);
. Antonio Simone (zio di Matteo Albano), appartenente alla stessa organizzazione denunciata nel 1982 e di cui faevano parte Waridel, Musullulu, La Mattina, Denz;
. Gerado Cuomo, altro pregiudicato napoletano;
22
, Barletta, viene arrestato Matteo Albano di Andria, per detenzione di un chilogrammo di eroina;
[Da intercettazioni telefoniche è risultato che la sostanza sequestrata faceva parte di un quantitativo complessivo di 50 chilogrammi che Filippo Messina doveva fornire ai pugliesi.]

Zurigo, vengono arrestati i pugliesi Giovanni Moschetta e Franco Imbroscia, provenienti da Bangkok e trovati in possesso di circa due chili di eroina.



CALABRIA ('ndrangheta o mafia calabrese)

1985

Unico deputato repubblicano, da giugno 1983, della Calabria: Francesco Nucara (Pri);

Reggio Calabria, in piazza Italia, tra il municipio e la coprefettura di Reggio, viene ucciso Andrea Caridi, della cosca Caridi di Catafòrio, ex membro della direzione provinciale del Pri;

Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.






 
1985
CANADA
(Indipendente, come stato sovrano, dal 1931)
- Presidente

- Primo ministro federale

John Turner
(Partito Liberale)
I
(1984 - 1985)
Brian Mulroney
(Partito conservatore)
I (1985 - 1989)

 

1985
le elezioni assegnano al PC (Partito conservatore), di Brian Mulroney, 211 seggi su 285 (la maggioranza più ampia nella storia del paese) e solo 40 seggi al PL (Partito liberale);

Nel Québec i separatisti del PQ (Parti Québécois) di Renè Lévesque vengono superati dai federalisti del PLQ (Parti libéral Québécois) di Robert Bourassa.

OVEST
-
-
-
-

1985

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Dal 1° gennaio 1947, in base al Canadian Citizenship Act, i canadesi diventano a pieno titolo cittadini del loro paese.
Governatore generale
Jeanne-Mathilde Sauvé
(1984 - 1989)
Primo ministro
Martin Brian Mulroney
I
(1984 - 1989)
[conservatore]
Ministro degli Esteri
-

1985
Gennaio
-

Il primo ministro Martin Brian Mulroney decide un aumento del contingente NATO canadese e lancia il progetto del North Warning System un nuovo sistema di radar che dovrebbe sostituire l'ormai obsoleta DEW Line contro la minaccia dei missili da crociera sovietici.
Si tratta di un investimento importante in termini finanziari ed estremamente vantaggioso per il Canada, dato che questa volta gli Stati Uniti, pur sopportando la maggior parte dei csoti, hanno accettato di porre gli impianti sotto il pieno controllo canadese.
[La nuova linea dovrebbe venire operativa nel 1994. Nel frattempo però il collasso dell'Unione Sovietica induce gli americani a ridimensionare drasticamente il progetto.]

Marzo
Québec, nel primo incontro ufficiale tra Martin Brian Mulroney e R.W. Reagan viene raggiunta la decisione circa il North Warning System; per la prima volta in molto anni i leader dei due paesi – dopo le difficoltà dei tempi di Diefenbaker, Pearson e Trudeau – sembrano trovarsi in vera sintonia.
C'è però ancora una questione delicata che danni periodicamente si ripresenta, quella della sovranità sulle acque dell'Artico, che il Canada rivendica a parole, ma che gli Stati Uniti nei fatti sono riluttanti a riconoscere.

Giugno
gli Stati Uniti decidono di inviare un'unità della loro Guardia Costiera, la Polar Sea, sulla stessa rotta della Manhattan, il che provoca in Canada un fiero dibattito politico;
[In effetti gli americani hanno informato Ottawa delle loro intenzioni e dopo alcune consultazioni hanno accettato di accogliere dei funzionari canadesi a bordo della nave. Essi hanno però nel contempo assolutamente rifiutato di riconoscere il principio che il permesso canadese sia necessario per intraprendere il viaggio.
Quando la notizia viene a conoscenza della stampa vi sono vibratissime proteste e il governo viene accusato di avere de facto svenduto una parte importante del territorio canadese, con la conseguenza che Martin Brian Mulroney è costretto a prendere una posizione ufficiale; il governo canadese riasserisce quindi le proprie posizioni.

Settembre
il governo canadese decreta formalmente che l'intiero Artico ricade sotto la sua giurisdizione; le trattative proseguono per alcuni anni;

Forte del rapporto finale di una Royal Commission costituita da Pierre E. Trudeau nel 1982 per investigare sull'ipotesi di una unione economica con gli Stati Uniti, Martin Brian Mulroney annuncia l'inizio di negoziati con l' "amministrazione Reagan".
In un discorso al Parlamento si impegna solennemente sul fatto che l'eventuale accordo non lederà la sovranità del paese e non modificherà in alcun modo la sua politica sociale e la sua identità culturale.

 

QUÉBEC
Primo ministro della provincia
Renè Lévesque
(1976 nov - 1985)
[PQ]
Robert Bourassa
(1985 - 1994)
[PLQ (Parti libéral du Québec)]
Sindaco di Montréal
-
Arcivescovo di Montréal
Paul-Émile Léger
(? - ?)
Arcivescovo di Québec
-

1985
-

Nuovo leader del PQ (Parti Québécois) diventa Pierre-Marc Johnson (1985-1987) nonché primo ministro (1985).

?
?
, si svolgono le elezioni provinciali;

Elezioni provinciali
 
%
seggi
. Robert Bourassa
[PLQ (Parti libéral du Québec) o Quebec Liberal Party]
55.99
99
. Renè Lévesque
[PQ (Parti Québécois) - Partito quebecchese]
38.69
26
. ?
[ - ]
-
?
Totale seggi
 
122
- [La somma non è corretta!]

Dopo il ritorno al potere dei liberali di Robert Bourassa iniziano subito incontri informali e riservati tra il govenno federale e quelli delle province.


Montréal, il regista Paul Tana, in collaborazione con lo storico Bruno Ramirez come sceneggiatore, produce il film Caffè Italia (1985) che ricostruisce aspetti importanti della vita dei quebecchesi di origine italiana.

 

 

ONTARIO
-
-

1985

-

 

 


NEW BRUNSWICK
-
-

1985

-

NOVA SCOTIA
-
-

1985

-

MANITOBA [dal 1870]
-
-

1985

-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1985

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1985

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1985
-
ALBERTA [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1985
-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1985
-
TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934-mar 1949, torna allo status di colonia dipendendo interamente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico;
- 1949, 1 ° aprile, diventa la X provincia del Dominion del Canada.
Primo ministro della provincia
-
1985
-
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 


1985
U.S.A.
(Stati Uniti d'America)
- Presidente
R.W. Reagan
(1981 - 1988)
- 40° -

- Vicepresidente

G.H.W. Bush
(1981 - ?)

- Segretario di Stato

?
(1981 - ?)
[Partito repubblicano]
1985
-


FBI
(Federal Bureau of Investigation)
- Direttore: C.M. Kelley (1973-?)
1985
-
CIA
(Central Intelligence Agency)
- Agenzia centrale d'informazione -
- Direttore: . William J. Casey (1981 gen-gen 1987)
1985
-





1985
GRANDI ANTILLE
- Presidente del consiglio di stato
Fidel Castro Ruz
(1959 - 2007)
[capo dello stato e primo ministro]
Partito unico: Partito comunista cubano.
[confermato dalla nuova costituzione in vigore dal 1976, e poi nel 1981]
1985
-
République d'Haïti
- Dittatore
Jean-Claude Duvalier [Baby Doc]
(1971 - 1986)
[regime terroristico]
1985
nonostante di idee liberali, assorbite anche durante gli studi negli Stati Uniti, non riesce a introdurre riforme democratiche a causa dell'estrema crisi economica perdurante nel Paese; governa comunque con gli stessi metodi del padre, avvalendosi del suo esercito privato i tontons macoutes (spauracchi) del terrore superstizioso mantenuto con il ricorso al vudu;
un referendum introduce la presidenza a vita con il 99,98% dei voti;

- Presidente della repubblica
Salvador Jorge Blanco
(1982 - 1986)
[PRD]
PRD (Partido revolucionario dominicano)
[di sinistra]
1985
altre manifestazioni e proteste provocano 4 morti;
- Primo ministro
Edward Seaga II
(1983 - feb 1989)
[JLP]
[JLP (Partito laburista della Jamaica), conservatore.]
1985
-


1985
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Miguel de la Madrid
(1982 - 1988)
[PRI (Partido Revolucionario Institucional)]
- Ministro dell'interno
?
(? - ?)
[dal 1953 è stato concesso il voto alle donne;
la scena politica è dominata da due partiti:
- PRI (Partido Revolucionario Institucional);
- PAN (Partido de Acción Nacional);
una nuova legge elettorale, in vigore dal 1979, permette anche ai partiti di sinistra di partecipare alle elezioni legislative.]

1985
un gravissimo terremoto colpisce Città del Messico: il bilancio è di 20.000 morti, 300.000 senza tetto e danni valutati a oltre 4 miliardi di dollari;




1985
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1985

-



1985
Guatemala
[formalmente indipendente dal 1847]
- Presidente
gen. Oscar Humberto Mejía Victores
(1983 - 1985)
[estrema destra]
Mario Vinicio Cerezo Arevalo
(1985 - 1990)
[PDCG]
1985
entra in vigore la nuova costituzione;

Novembre-Dicembre
alle elezioni presidenziali la vittoria spetta a Mario Vinicio Cerezo Arevalo, candidato del PDCG (Partido democracia cristiana guatemalteca), riformista;


1985
- Presidente
José Napoleón Duarte
(1984 - mag 1989)
[PDC]
PDC (Partido Democráta Cristiano)
1985
il presidente, la cui posizione è ulteriomente consoldata dalla vittoria del PDC nelle elezioni legislative appena svolte, avvia colloqui di pace con la guerriglia, peraltro con scarso esito;

1985
Honduras
- Presidente
-
-
[dal 1951 il paese è inserito (carta di San Salvador) nella "Organizzazione degli stati dell'America Centrale".]
1985
-
Belize [Honduras Britannico]
[dal 1964 la colonia britannica gode dell'autonomia interna.]
1985
l'indipendenza, rivendicata dal People's United Party, partito di governo, è ritardata dalle rivendicazioni annessionistiche che sul paese avanzano il Guatemala e il Messico;


1985
- Presidente
Anastasio Somoza [Tachito]
(1967 - ?)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza la quale poggia sulla "guardia nacional", una sorta di milizia pretoriana, armata e organizzata dagli Stati Uniti fin dall'insurrezione di A.C. Sandino.]
1985
l'opposizione è rappresentata da una coalizione di partiti clandestini e dal Fronte di liberazione nazionale sandinista, che conduce la lotta armata;

1985
- Presidente della repubblica
D. Oduber Quirós
(1974 - ?)
[riformista]
1985
la vita politica finora non ha conosciuto né violente pressioni dei militari né gravi traumi sociali grazie a uno sviluppo del reddito nazionale a livelli proporzionalmente più elevati che in altri paesi dell'America centrale;

1985
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
Jorge Illueca
(1984 - 1985)
Nicolás Ardito Barletta
(mag)
Arturo Delvalle
(1985 mag - 1988)
[dal giugno 1983 il potere reale continua ad essere esercitato dalle forze armate, sotto il comando di Manuel Antonio Noriega Morena.]
1985
Maggio
6
, le elezioni si svolgono tra numerose irregolarità e tra le proteste dell'opposizione viene dichiarato presidente il candidato vicino all'esercito, Nicolás Ardito Barletta;
cresce intanto il potere di Manuel Antonio Noriega Morena che viene ripetutamente accusato di essere implicato nel narcotraffico internazionale;
il neo presidente, su pressione di quest'ultimo, si dimette lasciando il posto al vicepresidente Arturo Delvalle;
l'opposizione al ruolo politico di Manuel Antonio Noriega Morena cresce non solo all'interno ma anche all'estero;


 


1985
- Presidente
Belisario Betancur Cuartas
(1982 - 1986)
[conservatore]
[dopo l'accordo di pace, nel 1984 il FARC (Fuerzas armadas revolucionarias de Colombia) ha fondato un suo partito, UP (Unión patriótica), la guerriglia invece continua ancora ad opera di altri gruppi, in particolare quello noto come M-19 (estremisti populisti).]
1985
Bogotà, il gruppo M-19 (estremisti populisti) occupa il palazzo di giustizia prendendo in ostaggio centinaia di persone: il successivo assalto da parte delle forze governative si conclude con non meno di 90 morti di cui 11 giudici;

1985
[dal 1973 il paese è entrato nel "patto andino" e dal 1978 nel patto amazzonico.]

- Presidente della repubblica

Jaime Lusinchi
(1983 - 1988)
[AD]
[AD (Acción democrática) ha conquistato anche la maggioranza in parlamento.]
1985
-


1985
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

León Febres Cordero
(1984 - 1988)
[PSC (Partido social cristiano) (destra)]
[il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari.]
1985
il nuovo presidente continua la politica di austerità del suo predecessore provocando contestazoni anche violente (7 morti nel corso dell'anno);



1985
(Repubblica indipendente dal 1827)

- Presidente della repubblica

gen. F. Morales Bermúdez
(1975 ago - ?)
1985
-


1985

- Presidente della repubblica

Siles Zuazo
(1982 - 1985)
[coalizione di sinistra]
Víctor Paz Estenssoro
(1985 - 1989)
[MNR]
1985
nuove elezioni presidenziali vedono nuovamente una situazione di parità tra:
. Hugo Bánzer Suárez di ADN (Azione democratica nazionalista), di estrema destra;
. Víctor Paz Estenssoro del MNR (Movimento nazionalista rivoluzionario);
alla fine quest'ultimo viene eletto presidente;

1985

- Capo dello Stato

gen. A. Pinochet Ugarte
(1974 giu - mar 1990)
[una nuova costituzione fissa al 1989 il ritorno a un governo civile]
1985
attentati e dimostrazioni di piazza: l'esercito uccide 14 manifestanti;

1985
[I conflitti etnico sociali oppongono:
- PPP (People's Progressive Party), maggioranza indiana, marxista;
- PNC (People's National Congress), consistente minoranza nera, socialista, al potere dal 1964
- UF (United Force), minoranza bianca.]

- Presidente della repubblica

Forbes Burnham
(? - † 1985)
[PNC]
Desmond Hoyte
(1985 - 1992)
[PNC]

- Primo ministro

-
Hamilton Green
(1985 - 1992)
[PNC]
[PNC (People's National Congress), al potere dal 1964.]
1985
il FMI (Fondo monetario internazionale) sospende ogni forma di assistenza per il mancato pagamento del debito da parte del paese;

Dicembre
il partito ottiene il 78% dei voti e 42 dei 53 seggi elettivi dell'assemblea nazionale in elezioni politiche denunciate come irregolari dall'opposizione.

 



1985
Republiek van Suriname
(indipendente dal 1975)
[Contrasti razziali tra:
- NPK (Alleanza nazionale dei partiti), formazione di maggioranza appoggiata dalla popolazione nera e meticcia;
- PRP (Partito riformista progressista), appoggiato dalla popolazione di origine asiatica;
crescente opposizione, anche armata, dei bush-negroes, i discendenti degli schiavi fuggitivi che accusano le nuove autorità di non rispettare i diritti riconosciutigli dall'amministrazione olandese.]

- Presidente

-

- Capo dell'esercito

col. Dési Bouterse
(1980 - 1988)
1985
-



1985
[dal 1946 integrata alla metropoli come dipartimento d'oltremare;
dal 1966 ha assunto una rilevante importanza strategica in seguito alla creazione di un centro spaziale lungo la fascia litoranea tra Kourou e Sinnamary. ]

- Governatore

?
(? - ?)
1985
-


1985

- Presidente

gen. João Baptista de Figuereido
(1978 - 1985)
[PDS (Partito democratico sociale)]
Tancredo Neves
(† 1985)
[PMDB]
José Sarney
(1985 - ?)
[PMDB]
[il neo presidente si è impegnato a proseguire il processo di democratizzazione che dovrà sfociare in un governo civile.]
1985
le elezioni presidenziali vedono la vittoria di Tancredo Neves, il candidato dell'opposizione raggruppata nel PMDB (Partito del movimento democratico brasiliano);
Tancredo Neves (il primo presidente non militare dopo 21 anni) muore pochi giorni dopo l'elezione e il suo posto viene assunto, in base alla costituzione, dal vicepresidente José Sarney;
viene introdotto il sistema elettorale diretto, da tempo insistentemente richiesto dalle forze di opposizione;


1985

- Capo dello stato

gen. Alfredo Stroessner Mattiauda
(1954 - 1989)
[Partido colorado]
[nominato presidente a vita con la nuova costituzione del 1978, pur perseguendo la repressione dei partiti d'opposizione, i privilegi per i ceti più ricchi ed enormi spese militari, si impegna in importanti riforme rivolte alle classi povere rurali, nella diffusione dei servizi pubblici e nella stabilizzazione dell'economia.]
1985
Domingo Laino, leader del PLRA (Partido liberal radical auténtico), nel 1982 è stato costretto a rifugiarsi all'estero;


1985

- Presidente

Raúl Alfonsin
(1983 - 1989)
[UCR (Unión Civica Radical)]
[continua il suo lavoro la commissione d'inchiesta sui desaparecidos: dal 1976 al 1983, le tre giunte militari hanno fatto "sparire" forse 30.000 oppositori.]
1985
inizia il processo ai nove generali membri delle tre giunte militari che si sono succedute al potere dal 1976 al 1983: si conclude con quattro assoluzioni e cinque condanne, tra cui quelle all'ergastolo per il gen. J.R. Videla e l'ammiraglio Massera (suscita tuttavia proteste la decisione di processare solo i vertici militari e non tutti i responsabili);



Patagonia
1985
-

1985
- Presidente
Julio María Sanguinetti
(1985 - 1989)
[Partido colorado]
1985
Montevideo,

 


 
1985
Mongolia
(Repubblica popolare)
- Capo dello stato e Segretario del PRPM
Jambyn Batmönh
(1985 - 1990)
[dal 1921 la vita politica è dominata dal partito unico comunista, il PRPM (Partito rivoluzionario del popolo)]
1985
-

1985
CINA
Repubblica Popolare Cinese

- Capo dello stato

Li Xiannan
(1982 - 1993

- Primo ministro

Hu Yaobang
(1981 - 1987)

- presidente del PCC
Hu Yaobang
(1981 - 1987)
- segretario generale del PCC
Hu Yaobang
(1980 - 1987)
- presidente della commissione militare centrale del governo
Deng Xiaoping
(1981 - 1989)
[dal 1977 Deng Xiaoping ha avviato un moderno socialismo, indirizzato verso lo sviluppo economico;
nel 1982 ha lanciato la sua politica di "rivoluzione, svecchiamento, intellettualizzazione, professionalizzazione" del partito.]
Nuova costituzione dal 1982.

1985
-



TIBET [dal 1962 annesso dalla Cina]
1985
-
Repubblica di Cina
(Repubblica nazionalista)

- Presidente della repubblica

Chiang Ching-kuo
(figlio di Chiang Kai-shek)
(1975 - 1987)

- Vicepresidente

Lee Teng-hui
(1984 - 1987)

- Primo ministro

Chiang Ching-kuo
(1972 - 1987)

- Capo del KMT

Chiang Ching-kuo
(1975 - 1987)

[Cina nazionalista nell'isola di Taiwan (Formosa): capitale Taipei; dal 1971 esclusa dalle Nazioni Unite e disconosciuta dalla maggioranza dei suoi partner politici e commerciali occidentali.]
KMT (Kuomintang), partito nazionalista al potere.
1985
-

a


1985


Choson
(Repubblica Democratica Popolare di Corea – a Nord)
[con capitale Pyongyang, nell'orbita sovietica.]
- Presidente della repubblica
Kim Il Sung
(1972 - lug 1994)
[dal 1948 segretario del Partito dei lavoratori (partito unico).]
Il suo potere è praticamente assoluto;
"successore" designato, ufficialmente dal 1984, suo figlio Kim Jong Il;
1985
-
DAE HAN
(Repubblica di Corea – a Sud)
[con capitale Seoul (sotto l'egida statunitense)]
- Presidente
gen. Chun Doo Hwan
(1979 dic - 1987)
[dopo il colpo di stato]
[PDG (Partito della democrazia e della giustizia)]
[dal 1972 è in vigore la legge marziale; ogni forma di opposizione viene repressa.]
1985
per combattere il potere del partito del presidente, nasce il PDNC (Partito democratico della nuova Corea) che alle elezioni ottiene il 30% dei voti, anche se resta confermata la superiorità del PDG;

a


1985
Pakistan
(repubblica islamica a prevalenza musulmana)
[dal 1971 solo ex Pakistan occidentale]
- Capo del governo e capo dello stato
gen. MohammedZia ul-Haq
(1977 - 1988)
1985
il nuovo presidente continua la progressiva islamizzazione del paese;
le elezioni si svolgono su base non partitica e vengono boicottate dall'opposizione;
viene abrogata la legge marziale;
Kashmir nord occidentale (capitale Muzaffarabad) [dal 1972]
1985
-

a



1985
Unione Indiana
(repubblica federale a prevalenza indù)
- Primo ministro
Rajiv Gandhi
(1984 nov - 1989)
[Nuovo congresso]
dal 1950, staccatosi dalla metropoli, il paese si è dato una costituzione repubblicana e federale a regime parlamentare;
lingua ufficiale: hindi;
dal 1969 il Partito del Congresso è diviso in due tronconi:
- Vecchio Congresso, capeggiato dall'ex vice primo ministro M. Desai;
- Nuovo congresso, capeggiato da Rajiv Gandhi.
1985
Gennaio
Rajiv Gandhi è riconfermato, dopo che alle elezioni il Partito del Congresso ha conquistato 403 seggi;
Kashmir sudorientale o Jammu e Kashmir (con capitali Srinagar e Jammu) [dal 1972]
1985
-
Sikkim [dal 1975]
1985
-

a


1985
Bangladesh
(Repubblica del Bengala Libero)
- Presidente della repubblica e primo ministro
Hossain Mohammad Ershad
(1982 - 1989)
[Jana Dal]
[in seguito a colpo di stato]
1985
le elezioni legislative vengono rinviate;

a



1985
Repubblica di Birmania
[regime militare]
- Presidente
gen. Ne Win
(1962 - 1988)
[Partito del programma socialista birmano (partito unico).]
nel paese sono attivi diversi movimenti di guerriglia tra cui quello del Partito comunista (filocinese) e dei separatisti (attivi soprattutto nel Karen e nello Shan, al confine con la Thailandia), ora uniti nel Fronte democratico nazionale;
dal 1982 il Partito comunista, che nel 1980 aveva dichiarato una tregua, ha ripreso la lotta armata;
1985
-


a


1985
Thailandia
Bhumibol Adulyadej Rama IX
-
(? - ?)
1946-?, re di Thailandia;


- Primo ministro
gen. Prem Tinsulanonda
(1980 - 1988)
[dopo un colpo di stato (costituzione abolita)]
1985
riesce a superare un tentativo di colpo di stato;


1985
Laos
(Repubblica democratica popolare)
- Presidente
principe Souphanouvong
(1975 - 1986)
- Primo ministro
Kaysone Phomvihane
(1975 - 1991)
- Segretario del PPR
Kaysone Phomvihane
(1955 - 1991)
[PPR (Partito popolare rivoluzionario) comunista, partito unico al potere].
Negli anni Ottanta il paese, alle prese con azioni di guerriglia condotte da gruppi con base in Cina, si appoggia al Vietnam, con cui nel 1977 ha firmato un trattato di amicizia, le cui truppe (circa 50.000 uomini) stazionano nel paese;
rimangono tesi invece i rapporti con la Thailandia, con cui esistono dispute confinarie.
1985
-

a


1985
Repubblica Democratica di Kampuchea
(Cambogia - repubblica socialista)
- Capo del governo filovietnamita
Chan Si
(1979 - 1985)
Hun Sen
(1985 - 1989)
[riconosciuto dall'Unione Sovietica.]
- capo del governo in esilio
N. Sihanouk
(1982 - 1987)
[comprendente anche i khmer rossi, rappresentati da Khieu Samphan, e il Fronte di liberazione nazionale dell'ex primo ministro Son Sann, è sostenuto dalla Cina (che rifornisce i movimenti di guerriglia) e riconosciuto dall'ONU.]
1985
continua intanto all'interno la lotta armata contro l'esercito vietnamita;
al governo arriva ora Hun Sen;

a


1985
- Primo ministro
Pham Van Dong
(1976 lug - 1987)
- segretario generale del Partito comunista
Le Duan
(1976 lug - 1986)
[di fatto il potere è nelle sue mani]
1985
la presenza militare in Cambogia deteriora i rapporti con la Cina - numerosi scontri armati di confine; mentre si fanno più stretti i rapporti con l'Unione Sovietica, quelli con gli Stati Uniti restano tesi sulla questione del rimpatrio dei corpi dei caduti e della sorte di numerosi soldati americani dispersi nel paese e forse ancora vivi;
Pham Van Dong denuncia i mali del paese, indicandone la causa nella diffusione dell'indisciplina e nell'incompetenza;

a

 





1985
Giappone

Hirohito

(Tokyo 1901 - 1989)
figlio di Yoshihito;
1921-26, reggente;
1926-45, imperatore del Giappone;
[dal 1.1.1946 ha rinunciato alle proprie prerogative divine pur di salvare l'istituto monarchico.]



[Nuova costituzione dal 1° gennaio 1946;
a ricostruzione ormai conclusa, continua (dal 1948) a governare il Partito conservatore al quale si oppongono:
- socialisti (uniti dal 1955 al 1959) che costituiscono lo schieramento egemone dell'opposizione;
- comunisti, con modestissime fortune elettorali;
- buddhisti del komei-to.]
- Primo ministro
Yasuhiro Nakasone
(1982 - 1987)
[PLD (Partito liberaldemocratico)]

1985
-

a


1985

Filippine

-
-
l' "Esercito popolare di liberazione" (Huk), duramente represso dalle truppe governative e ridotto a poche sacche di resistenza durante gli anni Cinquanta, riorganizzatosi agli inizi degli anni Sessanta, riprende una forte attività di guerriglia che crea non poche difficoltà al regime di Marcos.
1985
-

a


1985

Indonesia

-
-
1985
-

a





1985
MAROCCO
[[indipendente dal 1956, con l'eccezione delle plazas di Ceuta e Melilla, di Ifni e del cosiddetto Sahara spagnolo, ma compresa anche la città di Tangeri.
Nel 1975, dopo lunghe diatribe internazionali, il paese incorpora 180.000 kmq delle regioni settentrionali del Sahara Occidentale (ex Sahara Spagnolo) entrando in contrasto col movimento guerrigliero indipendentista del Fronte Polisario (Fronte Popolare di Liberazione di Sagua el Hamra e Rio de Oro) mentre, nel fronte interno, riesce a tenere sotto controllo i movimenti islamici.]
Hasan o Hassan II
-

(Rabat 1929 - 1999)
figlio di Maometto V [Sidi Muhammad Ibn Yusuf];
1960, nominato dal padre, diventa capo delle forze armate e vice presidente del consiglio;
1961-99, re del Marocco;
in successione al padre;
nel 1962 applica la costituzione parlamentare e una riforma agraria;
nel 1963 è coinvolto nella crisi interna del partito Istiqlal (scissione della destra filomonarchica a lui legata);
nel 1965, implicato nell' "affare Ben Barka" tenta di consolidare l'autorità monarchica appoggiandosi dapprima agli ambienti militari; scioglie il parlamento;

[il parlamento, sciolto nel 1965, è stato ripristinato nel 1975]

1985
-

 
1985
[legge coranica e potere direttamente al popolo tramite un congresso generale del popolo.]
- Dittatore militare
col. Muammar el-Gheddafi
(1969 - 2011)
(1971 - ?)
[il regime militare, dopo aver nazionalizzato (1971) le riserve petrolifere, ha fatto della Libia uno dei poli di riferimento delle tendenze più radicali del panarabismo ma anche una potenza emergente nello scacchiere africano.
Dalla prima metà degli anni '80 opera il gruppo di opposizione Fronte nazionale per la salvezza della Libia ; ]

1985
-




 
1985
[dal 1962 indipendente nell'ambito del Commonwealth e repubblica dal 1964;
dal 1967, assieme all'Uganda e alla Tanzania il paese ha dato vita all'EAC (East African Community) organizzazione economica regionale.]
- Presidente
Daniel Arap Moi [di etnia kalenjin]
(1978 - ?)
[KANU]
- vicepresidente
-
- Ministro degli Interni
-
KANU (Kenya African National Union), partito unico.
1985
-


1985
Repubblica del Ruanda
[capitale Kigali]
[indipendente dal 1° Luglio 1962; nel 1976 il presidente ha inserito il paese nella progettata organizzazione di cooperazione regionale "Comunità economica dei Grandi Laghi" ora istituita fra i tre paesi.
Dal 1978 vige una nuova costituzione che apre la strada al ritorno dei civili al governo.]
- Presidente e primo ministro
gen. Juvénal Habyarimana
(1973 lug - ?)
[dal 1975 è stato istituito un partito unico, il Movimento rivoluzionario nazionale per lo sviluppo.]
1985
-

1985
[indipendente dal 1° luglio 1962 e repubblica dal 1966, è sotto la direzione del partito unico (vatussi) UPRONA (Unità e progresso nazionale).]
- Dittatore
col. Jean-Baptiste Bagaza
(1976 - 1987)
[di etnia tutsi (vatussi)]
[salito al potere nel 1976 con un colpo di stato, pur appartenendo all'etnia tutsi (vatussi) che rappresenta appena il 15% della popolazione, il dittatore esercita un'egemonia assoluta sulla maggioranza hutu esclusa dall'esercito e dall'amministrazione;
avvia anche una politica di scontro con la Chiesa cattolica (che ha molti adepti tra gli hutu) arrestando ed espellendo diversi sacerdoti.]
1985
-




 
1985
LEGA ARABA
Il 22 marzo 1945 è nata al Cairo questa lega fondata da Egitto, Libano, Siria, Giordania, Iraq, Arabia Saudita e Yemen;
1953, Libia
1956, Sudan
1958, Tunisia e Marocco
1961, Kuwait
1962, Algeria.
Fa parte anche l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina), presieduta da Yasir Arafat.
1985
-






1985

[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".
Dal 1975 è in atto la guerra civile tra cristiani e musulmani;
cristiani e musulmani (appoggiati questi ultimi dai drusi e dai palestinesi presenti in massa nei campi profughi) sono organizzati in varie milizie, dalla Falange di Pierre Gemayel (cristiani maroniti) al Partito socialista progressista di Walid Joumblatt (drusi) al gruppo Amal (musulmani);
la capitale Beirut è divisa dalla "linea verde" in due parti:
- Beirut Ovest (musulmana),
- Beirut Est (cristiana).
Permane una tensione ai confini con Israele a causa dell'azione dei guerriglieri palestinesi e le conseguenti incursioni di rappresaglia israeliana.
In questa fase sembra prevalere lo schieramento anticristiano:
- siriani, drusi, musulmani sciiti guidati da Nabih Berri, leader di Amal, e
- musulmani sunniti guidati da Rashid Karamé.
Dal 1982 opera "Hezbollah" (partito di Dio), il maggior movimento fondamentalista sciita del Libano, su diretto influsso dell'IRAN che finanzia la sua attività nonché l'addestramento e l'armamento dei suoi adepti inquadrati nella sua ala militare, la "Resistenza islamica";
vengono concordati diversi cessate il fuoco ma i combattimenti continuano.]

- Presidente
Amin Gemayel
(1982 set - ?)
[?]
- Primo ministro
Rashid Karamé
(1984 - 1987)
[sunnita]
1985
un accordo per il disarmo delle milizie e per la fine della guerra civile viene concluso dai drusi, da Amal e dalle Forze libanesi (il ramo militare della Falange) di Samir Geagea; anche questo accordo fallisce, rifiutato da parte dei cristiani, dai sunniti e dagli sciiti estremisti di Hezbollah (filoiraniani);

Giugno
Shimon Peres riesce a ottenere il ritiro delle truppe israeliane dal Libano.
Tuttavia Israele mantiene consiglieri militari nell'esercito del Libano meridionale, costituito essenzialmente da cristiani, su una zona cuscinetto di dieci miglia lungo il confine e, a questo punto, può ancora interferire negli affari interni libanesi anche se ha perso l'occasione di influire direttamente sull'assetto del regime libanese.

1985

[dall'aprile 1946 il paese ha conseguito la piena indipendenza; da febbraio 1958 federazione della Siria e dell'Egitto nella Repubblica Araba Unita (RAU).
La guerra arabo-israeliana le è costata la perdita delle alture del Golan. Con la guerra del Kippur, impegnata a fianco dell'Egitto, recupera El-Quneitra.]

- Presidente
gen. Hafez el-Assad
(1980 - ?)
[ala progressista moderata del partito Baath]
- Primo ministro e presidente della repubblica
Abdel Rauf Kassem
(1980 -1987)
1985
-

1985
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba"; dal 1949, dopo l'annessione della Palestina orientale (Cisgiordania) [40.000 kmq di superficie con poco meno di 1 Mne di abitanti], il Regno hashemita del Giordano viene comunemente chiamato Giordania.]
Hussein
(? - ?)
figlio di Talal;
1952-?, re del Regno hashemita del Giordano;

1985
-


1985
Gerusalemme, "internazionalizzata" dall'ONU, è divisa in due settori: la città vecchia (assegnata alla Giordania) e la città nuova (assegnata a Israele);

guerra dei sei giorni (1967): ha consegnato di fatto l'intera Palestina storica a Israele;
guerra del Kippur (1973): alla conferenza di Ginevra del 1974:
- un accordo fra Egitto e Israele ha deciso il ritiro delle truppe israeliane dalle posizioni raggiunte a occidente del canale di Suez e la creazione di un'ampia fascia smilitarizzata a oriente, garantita dalle forze di pace dell'ONU;
- un secondo accordo con la Siria ha impegnato gli israeliani a ritirarsi da el-Quneitra, stabilendo un'analoga fascia smilitarizzata sulle alture del Golan; 
Y. 'Arafat, ex leader di al-Fatah, è dal 1969 a capo dell'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina) che:
- dal 1964, con il suo "Esercito per la liberazione della Palestina" e finanziata dalla Lega araba, lotta contro Israele,
- dal 1974 è stata riconosciuta dal vertice arabo di Algeri quale unico rappresentante del popolo palestinese, e ammessa all'ONU quale entità politica nazionale, in qualità di "osservatore";
dopo il riavvicinamento israelo-egiziano [accordi di Camp David] l'OLP registra difficoltà diplomatiche nei confronti di taluni stati arabi sostenitori; 
dal 1982 il quartier generale dell'OLP è stato trasferito in Tunisia;

[Gerusalemme viene formalmente indicata come capitale dello stato.]
- Presidente
Chaim Herzog
(1983 - 1993)
- Primo ministro
Shimon Peres
(1984 - 1986)
[MAPAL]
MAPAL (Partito laburista)
1985
Febbraio
re Husayn e Y. 'Arafat concordano su un'iniziativa di pace palestinese-giordana, basata sullo scambio di territori (l'iniziativa franerà l'anno dopo);

Giugno

Shimon Peres riesce a ottenere il ritiro delle truppe israeliane dal Libano.
Tuttavia Israele mantiene consiglieri militari nell'esercito del Libano meridionale, costituito essenzialmente da cristiani, su una zona cuscinetto di dieci miglia lungo il confine e, a questo punto, può ancora interferire negli affari interni libanesi anche se ha perso l'occasione di influire direttamente sull'assetto del regime libanese.


Ottobre
un raid aereo israeliano tenta di annientare Y. 'Arafat e il suo quartier generale a Tunisi;
l'OLP sopravvive come organizzazione e Y. 'Arafat persegue un'offensiva diplomatica facendo la spola tra le capitali del mondo disposte a riceverlo, anche se i governi occidentali si mantengono guardinghi e gli Stat Uniti continuano a sostenere il rifiuto di Israele a trattare con l'OLP.
Ambedue i paesi sperano ancora di poter risolvere il problema palestinese con un accordo con la Giordania che porrebbe i palestinesi dei territori occupati sotto il controllo di una sorta di condominio giordano-israeliano.

- Egitto (fascia di Gaza)
1985
-
- Giordania (Cisgiordania)
1985
-


1985
Regno Arabo Saudita
[dal 27 set 1932]
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".]
Fahd ibn 'Abd al-Aziz
Albero genealogico
(ar-Riyadh 1922 - ?)
figlio di 'Abd al-Aziz III discendente della dinastia wahhabita dei Banu Sa'ud;
1975-80, designato principe ereditario, promuove il secondo piano quinquennale di sviluppo saudita, impegnandosi in prima persona per l'industrializzazione del paese;
1981, suggerisce un piano di pace per la Palestina che prevede, accanto al riconoscimento di Israele, il ritiro di quest'ultimo da Gerusalemme e dai territori occupati;
1982-?, re dell'Arabia Saudita;
appena nominato re, riafferma con forza il suo ruolo diprotettore e custode dei luoghi santi dell'Islam, applicando in maniera alquanto rigida la legge coranica, pur favorendo la "modernizzazione" del processo educativo del popolo;
acerrimo avversario del khomeinismo sciita, impone il numero chiuso ai pellegrini alla Mecca; negli anni '80 sostiene con armi e denaro Saddam Hussein e offre più volte la sua mediazione per risolvere i conflitti arabo-israeliani e libanese;
1985
-

1985
[sceiccato indipendente dal 16 giugno 1961;
la nuova costituzione (1963) prevede la formazione di un'assemblea nazionale con elezioni su base individuale (i partiti sono messi al bando).
Nel 1963 si sono svolte le prime elezioni, su base individuale (i partiti sono messi al bando), per la formazione dell'assemblea nazionale.]
Jaber al-Ahmed al-Sabah

(? - ?)
cugino di Sabah al-Salim al-Sabah;
1977-?, sceicco del Kuwait;



1985
la popolazione è composta per più della metà da stranieri;

1985
Bahrein
[Monarchia assoluta indipendente dal 1972.]
?  
(?-?)
?-?, emiro del Bahrein;
1985
-

1985
Qatar
[Monarchia assoluta indipendente dal 1972.]
?  
(?-?)
?-?, emiro del Qatar;
1985
-

1985
EMIRATI ARABI UNITI
[capitale: Abu Dhabi]
[confederazione di sette sceiccati, monarchie assolute: Abu Dhabi, Dubai, Sharja, Ajman, Umm al-Qaiwain, Ras al-Khaimah e Fujayrah, noti anche come Stati della Tregua (Trucial States)]
- Presidente
sceicco Šayh Zayd
(? - ?)
[emiro di Abu Dhabi]
- Vicepresidente
sceicco Maktum
(? - ?)
[emiro di Dubai]
Il conflitto Iran-Iraq (1980-88) minaccia la navigazione con attacchi di navi e la disseminazione di mine.
1985
Novembre
vengono allacciati rapporti diplomatici con l'Unione Sovietica;
nell'emirato di Dubai (che cerca di orientare l'attività verso il settore non petrolifero) viene aperta la zona franca di Jebel Ali;
 
- Abu Dhabi
?  
(?-?)
?-?, emiro di Abu Dhabi;
1985
-
- Dubai
?  
(?-?)
?-?, emiro di Dubai;
1985
-
- Sharja
?  
(?-?)
?-?, emiro di Sharja;
1985
-
- Ajman
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ajman;
1985
-
- Umm al-Qaiwain
?  
(?-?)
?-?, emiro di Umm al-Qaiwain;
1985
-
- Ras al-Khaimah [dal 1972]
?  
(?-?)
?-?, emiro di Ras al-Khaimah;
1985
-
- Fujayrah
?  
(?-?)
?-?, emiro di Fujayrah;
1985
-


1985
Repubblica Araba dello Yemen
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba".
C'è da risolvere il problema del rapporto tra il nuovo governo di San'a, sostanzialmente conservatore e filoccidentale, e il regime comunista della neocostituita Repubblica Democratica Popolare dello Yemen;
col patrocinio della Lega araba viene concluso un accordo di riunificazione per tappe tra i due stati, rimasto tuttavia sulla carta.
Nel 1981 ha presentato un progetto di costituzione che prevede uno Yemen unito… proseguono le trattative. ]
- Presidente
Abdullah Saleh-
(? - ?)
[CPG (Congresso generale del popolo), partito unico.]

1985
il presidente riceve un altro mandato quinquennale;



1985
Repubblica Democratica Popolare dello Yemen
(già Yemen Meridionale, Asia occidentale)
[dal 1967 ha raggiunto la totale indipendenza dalla Federazione degli Emirati Arabi del Sud;
dal 1970 ha una costituzione ispirata a principi progressisti e si è accostata all'URSS non nascondendo la propria aspirazione ad unificare tutto lo Yemen.
Nel 1981 ha presentato un progetto di costituzione che prevede uno Yemen unito… proseguono le trattative.]
- Presidente
Ali Nasser Muhammad
(? - ?)
- Primo ministro
Haider Abu Bakr al Attas
(1985 - ?)
[PSY (Partito socialista), partito unico]

1985
-


1985
[dal 1972 il trattato di assistenza irano-omanita, con cui la casa regnante ha sostituito alla protezione britannica quella iraniana, è stato sancito dalla cessione di Hormuz all'Iran;
apertura dei rapporti diplomatici con la Repubblica Democratica Popolare dello Yemen (1977) e con la Repubblica Popolare Cinese (1978); patto di difesa stipulato con gli Stati Uniti (1980).]
Qabus ibn Said
-
(? - ?)
figlio del sultanoTaymoor;
1970-?, sultano di Oman;



1985
-







1985
[nel 1958, alla guida del movimento clandestino degli "ufficiali liberi", 'Abd al-Karim Kassem ha rovesciato con un colpo di stato la monarchia hascemita di re Faysal instaurando la repubblica; nel 1963 un nuovo colpo di stato militare è promosso dal partito baath iracheno.]
- Presidente del Consiglio del Comando della rivoluzione
1985
guerra Iraq-Iran (1980-88): il massacrante stallo della guerra si protrae dal 1982 al 1987.
La "guerra delle città", con missili e bombe, viene continuata sporadicamente e ad un prezzo elevato.
Gli iraniani alternano attacchi di ondate umane con assalti su scala minore in vari punti della frontiera per demolire il morale iracheno, ma in questo momento il morale delle truppe irachene è molto più elevato perché difendono il proprio territorio.

Saddam Hussein comincia gli esperimenti con le armi chimiche; molti i paesi e le industrie straniere che lo aiutano, Italia csa;

Kurdistan (iracheno)
[le multinazionali del petrolio e in particolare l'Iraq Petroleum Corporation (anglo-franco-olandese-americana) operano nei giacimenti della zona di Kirkuk.]
1985
circa 3 milioni di curdi conducono una dura lotta per l'indipendenza guidata dall'UPK (Unione patriottica del Kurdistan) di Jalal Talibani e dal PDK (Partito democratico del Kurdistan) di Massud Barzani;
Baghdad concorda con la Turchia un piano d'azione comune contro la ribellione curda;
falliscono le trattative con l'UPK e i combattimenti riprendono con rinnovata violenza;



1985
[la nuova costituzione assegna la direzione del paese a una guida spirituale (il faqih), cioè allo stesso Ruhollah Khomeini mentre il potere esecutivo spetta a un presidente.]
- Capo e guardiano supremo della nazione
imám Ruhollah Khomeini
(1979 - giu 1989)
[religioso sciita]
- Presidente
ayatollah Ali Khamenei
(1981 ott - 1989)
[PRI]
- Primo ministro
Hossein Moussavi
(1981 ott - ?)
[PRI]
PRI (Partito della repubblica islamica, khomeinista)
1985
guerra Iraq-Iran (1980-88): [vedi Iraq]

il primo ministro Hossein Moussavi è riconfermato;
un consiglio di esperti designa alla successione di Ruhollah Khomeini nel ruolo di "guida della rivoluzione" l'ayatollah Hossein Ali Montazeri;
il nuovo regime islamico adotta una linea durissima contro l'opposizione
[secondo un rapporto dell'ONU una serie di esecuzioni di massa ha provocato non meno di 7000 morti nel 1979-85];








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