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ANNO 1985

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Papa Giovanni Paolo II
(1978-2005)

Bear Stearns & Co.

«segue da 1978»
1985, New York, il titolo Bear Stearms va in Borsa;
«segue 1993»

Ford Motor Co.

«segue da 1982»
1985-86, i nuovi modelli aerodinamici della Taurus e della Mercury portano nuovamente gli utili a più di 3 miliardi di dollari.
«segue 1990»

IBM World Trade Corporation
[International Business Machine]

«segue da 1947»
1985, dalla metà degli anni '80 in Italia [con IBM Italia] inizia vari programmi di collaborazione con la STET, Pirelli e la FIAT;
promuove, dopo un leggero ritardo nel settore, la vendita di network alla clientela aziendale e ai governi per favorire le comunicazioni on line;
«segue 1996»


Banca d'Italia: 1979-93
- Governatore: Carlo Azeglio Ciampi
- Direttore generale: Lamberto Dini.

Consob (20 gennaio 1984 - 1990)
- Presidente: Franco Piga (Dc).

Capitalizzazione di Borsa: (fine anno) ca 98.000 Mdi di lire.

 

IRI
(Istituto per la Ricostruzione Industriale)

. Presidente: R. Prodi (1982 - 1989)
.

1985

Gennaio
-

Marzo
alla proposta di inchiesta parlamentare presentata a dicembre alla Camera dai deputati radicali (primo firmatario Massimo Teodori), si aggiungono ora anche quelle presentate dai deputati di altri partiti:
- Pci (primo firmatario Luigi Castagnola, parlamentare di Genova),
- Sinistra indipendente (primo firmatario Franco Bassanini, deputato di Milano),
- Msi (primo firmatario Raffaele Valensise, deputato di Reggio Calabria),
quattro proposte, ma tutte partorite dalla minoranza.
6, la Commissione Bilancio della Camera comincia l'esame delle quattro proposte e tutti i gruppi si esprimono a favore dell'inchiesta parlamentare;
il relatore democristiano Nino Carrus (docente di economia dei mercati agricoli presso la facoltà di Agraria dell'Università di Sassari), chiedendo una sospensione di alcuni mesi dell'iniziativa della Camera per non sovrapporsi all'istruttoria giudiziaria appena avviata, delinea un quadro della vicenda che presenta tre aspetti considerevoli:
- l'entità dei fondi neri;
- il lungo arco di tempo in cui sono stati elargiti;
- il coinvolgimento del sistema delle Partecipazioni statali al più alto vertice istituzionale, appunto l'IRI;

Giugno
27
, il comitato di presidenza dell' IRI, nel corso di una seduta per il rinnovo delle massime cariche di alcune società del gruppo, nomina Felice Santonastaso amministratore delegato dell'Italstat… e E. Bernabei presidente;

Luglio
11
, alla prima discussione in aula sui fondi neri, il relatore Nino Carrus (Dc) afferma che ricorrono le condizioni previste dall'art. 82 della Costituzione perché si proceda ad una inchiesta parlamentare. La Camera incarica quindi la Commissione Bilancio di preparare un testo base, indispensabile per un ulteriore passo verso l'inchiesta;

Settembre
25
, alla Commissione Bilancio di Montecitorio i partiti di maggioranza fanno marcia indietro, affermando che l'inchiesta parlamentare sui fondi neri dell'IRI non si deve fare, ed iniziano così il boicottaggio [durerà fino a giugno 1986] per impedire che la proposta della Commissione d'inchiesta venga inserita nell'ordine del giorno dell'aula;

 



Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.




Banche

1985

Mediobanca

. Presidente:
. F. Calabria (Dc) (1979 - 1985)
. Antonio Monti (1985 - 1987)
. Amministratore delegato e Direttore generale: Silvio Salteri (1982 - ?)

1985

Gennaio
15
, G. De Michelis (Psi), ministro del Lavoro, in un intervista al «Manifesto» rivela, in modo apparentemente casuale, l'esistenza di un patto di sindacato fra gli azionisti di Mediobanca che attribuisce ai soci privati, che pure dispongono di una modesta quantità di azioni, il potere di bloccare le deliberazioni sulle quali non concordano;
[Pur con qualche imprecisione – egli ha sostenuto che il patto parasociale risaliva al momento della costituzione di Mediobanca (1946), cosa evidentemente impossibile dal momento che all'atto di costituzione il capitale sociale era ripartito fra le tre Bin (banche di interesse nazionale) – la descrizione dei contenuti del patto parasociale è corretta.
Interrogato sulla vicenda, R. Prodi, presidente dell'IRI dichiara di non essere stato a conoscenza di questo documento che le Bin non avrebbero mai trasmesso all'IRI. Ma se è vera la dichiarazione di G. De Michelis che la fonte di questa informazione era l'ex presidente dell'IRI, Sette, allora l'IRI era informato dell'esistenza del patto. Resta semmai da comprendere perché il presidente uscente non avesse informato R. Prodi di questo pur rilevante aspetto.]
30, C. Darida, ministro delle Partecipazioni statali, comunica al Parlamento il contenuto del patto sociale;
[Esso prevede un patto di sindacato azionario fra le Bin, che dispongono del 56% delle azioni Mediobanca, e un gruppo di privati, che nelll'insieme detengono il 6% circa delle azioni.
Il testo del patto attribuisce alle parti contraenti eguali poteri di decisione nelle materie relative alla nomina dei vertici di Mediobanca.
Il patto risale non al 1946, data di costituzione di Mediobanca, bensì al 1956 con un'ulteriore revisione nel 1958, quando le Bin avevano ceduto una parte delle loro azioni a un gruppo di azionisti privati, fra cui le banche estere, collocando il resto sul mercato.
Richiesto in privato di ricostruire l'origine del patto, E. Cuccia spiegherà che la garanzia di codecisione fra le Bin e gli investitori privati era una condzione indispensabile per convincere questi ultimi ad associarsi ad un'impresa le cui azioni erano di proprietà di banche che erano a loro volta totalmente possedute dallo Stato.]
Dopo le rivelazioni dell'esistenza di questo patto, la privatizzazione di Mediobanca sembra arenarsi del tutto.

Giugno
all'inizio del mese, in un colloquio, E. Cuccia sottopone a R. Prodi una nuova versione del progetto, precisa in tutti i dettagli, sulla quale chiede che l'IRI acquisisca il consenso del governo per poi lasciare all'IRI, alle Bin e a Mediobanca la responsabilità della realizzazione delle necessarie intese.
Di questo nuovo progetto sono ora investite direttamente le Bin per rispondere alla obiezione del ministro C. Darida secondo cui le proposte di eventuali cessioni di azioni Mediobanca debbano provenire all'IRI e al governo dai titolari di quelle azioni, cioè dalle tre Banche di Interesse Nazionale.

Dopo qualche settimana R. Prodi comunica ad E. Cuccia la sua totale contrarietà al progetto in quanto esso non si discosta "che per pochi punti rispetto alla proposta precedente".
Quanto alle Bin, le loro posiizoni di divaricano:
- Banco di Roma, solidamente infeudato alla Dc, esprime la sua totale contrarietà;
- Credito Italiano, l'amm.re delegato, Lucio Rondelli, si esprime a favore del progetto;
- Comit: si crea una spaccatura al suo interno fra Franco Cingano, che è favorevole e Braggiotti, l'altro amm.re delegato, che si dichiara contrario.
Anche in seno al vertice dell'IRI vi sono delle divisioni: a fronte della totale contrarietà di R. Prodi si registra una posizione favorevole dei membri del Comitato esecutivo. R. Prodi, peraltro, ritiene di essere in una posizione di forza, anche per il sostegno che gli viene dato dal suo partito, la Dc.

In questi mesi R. Prodi valuta che è venuto il momento di chiudere definitivamente la partita con E. Cuccia.
Poiché nell'assemblea di Mediobanca che si dovrebbe tenere a fine ottobre scadranno vari consiglieri, fra cui E. Cuccia, egli chiede alle Bin di non riproporne il nome per la nomina in Consiglio.
Questa decisione provoca un durissimo scontro in seno al Comitato esecutivo dell'IRI nel quale R. Prodi viene messo in minoranza. Ciò nonostante, R. Prodi non cede e chiede al ministro delle Partecipazioni statali un'interpretazione autentica di una circolare ministeriale del 1981 che regola la questione dei limiti di età dei consiglieri degli enti a partecipazione statale e delle loro controllate.
Il minsitro C. Darida, ovviamente, risponde dando ragione a R. Prodi. Ma è del tutto evidente che la questione ha natura politica. La posta in gioco è la possibilità di mettere le mani su Mediobanca.
Gli azionisti privati, con in testa l'avv. G. Agnelli, comprendono il significato della battaglia e si rifiutano di accettare l'imposizione dell'IRI.

Ottobre
per la prima volta nella sua storia, mancando l'accordo fra gli azionisti, non è possibile tenere l'Assemblea di Mediobanca nella data prescelta. Bisogna mandare deserta l'Assemblea e attendere la seconda convocazione, fissata per il nese successivo.

Novembre
?
, si tiene, in seconda convocazione, l'Assemblea di Mediobanca; R. Prodi ha ottenuto, grazie alla posizione del ministro C. Darida, che le Bin espungano il nome di E. Cuccia dalla lista dei candidati al Consiglio espressi dalle tre Banche di Interesse Nazionale.
Al momento dell'Assemblea scopre tuttavia che il rappresentante di Lazard, Jean Guyot, si è ritirato lasciando il suo posto a E. Cuccia che torna nel CdA come espressione dei soci privati.
È evidente che la guerra non è finita e che si sta giocando una partita essenziale per stabilire il confine fra pubblico e privato nell'economia italiana.

27, R. Prodi dichiara in Parlamento che il possesso azionario delle Bin non può discostarsi significativamente dal 50%.
Ma soprattutto – sostiene in questa circostanza e ribadirà in una successiva audizione presso la Commissione bilancio della Camera – "leggermente al di sopra o leggermente al di sotto del 50% al gruppo IRI deve essere attribuita la sostanziale responsabilità della gestione di Mediobanca".

«segue 1986»

Gruppo Sanpaolo

«segue da 1984»
Presidente:
. Gianni Zandano, (1983-98)
Direttore generale:
a) . Carlo Gay, (1980-85),
b) . Zefferino Franco, (1985-91).
Luglio, già in possesso di meno dello 0,7% del Crediop (Consorzio di credito per le opere pubbliche), ne compra il 29,7% dall'Ina e dall'Inps (tra gli azionisti originari);
[nel secondo dopoguerra il Crediop era interventuto soprattutto a finanziare le autostrade, mentre a metà degli anni Sessanta aveva allargato il raggio d'azione con le attività di credito agevolato all'industria, cresciute progressivamente fino a diventarne la parte preponderante; ora è il secondo istituto nazionale per finanziamenti a medio e lungo termine, preceduto soltanto dall'IMI, e ha un consistente patrimonio.]
pochi mesi dopo la quota del gruppo supera il 35% grazie all'apporto della sua "Sezione autonoma opere pubbliche";
«segue 1986»

IMI
(Istituto mobiliare italiano) 

Presidente: ? (?-?).

«segue da 1983»
1985, cede la sua partecipazione nel Nuovo Banco Ambrosiano;
negli anni '80 amplia la sua presenza fuori Italia con la costituzione sia di aziende di credito in Germania e, fra l'altro, in Lussemburgo, sia di società di intermediazione di valori mobiliari negli Usa, in Francia e Gran Bretagna;
«segue 1986»

Monte dei Paschi

«segue da 1983»
1985, le azioni della banca vengono quotate alla borsa di Milano e di Firenze;
«segue 1988»

Nuovo Banco Ambrosiano

«segue da 1984»
- Presidente: Giovanni Bazoli,
- Direttore generale: Pierdomenico Gallo.
1985
aumento di capitale: i warrant vengono esercitati pressoché integralmente dai vecchi azionisti, che iniziano così a beneficiare del progresso successivo del titolo;
«segue 1986»

Banca Popolare di Vicenza

- Presidente: avv. Romolo Todescato, (1983-85)
- vicepresidente: ?,
- Consiglieri:
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
- Collegio Sindacale:
. ?,
. ?,
. ?,

Direttore generale: Carlo Pavesi (1983-87)

Incorpora la Banca Popolare di Lonigo.
Ottobre
21
, muore l'avv. Romolo Todescato. Al suo posto viene eletto come presidente Giuseppe Nardini.

Cassa di Risparmi e Depositi di Prato

«segue da 1984»
- Presidente: Silvano Bambagioni, (1971-87)
- Direttore generale: Arturo Prospero, (1978-87)
("Banchiere dell'anno" 1983, dal «Mondo»);
1985, La cassa occupa ca 870 dipendenti e il suo presidente si occupa anche della "Venerabile Arciconfraternita della Misericordia" e scrive su «Progress», bimestrale di Costume, Cultura, Economia e Finanza pubblicato dalla cassa sin da novembre 1975;
collaboratori illustri alla rivista: Antonino Zichichi ("L'uomo e la scienza") e, dal 1983, G. Andreotti ("Finestrina sul mondo");
Nel corso dell'anno ca duemila investitori acquistano le quote di risparmio emesse dalla banca per 57 Mdi di lire;
Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.
«segue 1986»


Carimmo
(Cassa di Risparmio molisana-Monte Orsini)

«segue da 1984»
-
Presidente:Nicola Eny Di Lisa, di Roccavivara (Campobasso), dal 1975;
1985, l'inchiesta del 1982 ha lasciato dei dubbi in Banca d'Italia.
Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.
«segue 1986»

Carical
(Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania)

«segue da 1984»
1985
- Presidente: Francesco Del Monte, (Dc)
[legato all'andreottiano Carmelo Pujia.]
[proclamato "Banchiere dell'anno" 1985 dal «Mondo», dopo di lui Luigi Arcuti, presidente dell'Imi, e Lamberto Dini, direttore generale della Banca d'Italia]
- Vice presidente: Luigi [Gino] Bloise (Psi);
- Direttore generale: Francesco Sapio;
Del comitato di gestione fanno parte:
- Antonio Gentile (Psi, craxiano),
- Francesco Samengo (Dc, legato al deputato Carmelo Pujia),
- Mario Mancini (Dc, della Lucania).
Settembre
il presidente della banca Francesco Del Monte viene spedito a Roma a fare il vicepresidente della Bnl e al suo posto viene insediato: Francesco Sapio; direttore generale viene nominato invece Alvaro Iannuzzi, funzionario della Bnl, fratello dell'ex segretario della Dc di Cosenza, legatissimo a Riccardo Misasi;

l'alto commissario antimafia, il prefetto Riccardo Boccia, dispone un'indagine diretta ad accertare quanti e quali finanziamenti siano stati approvati dalla Carical (protetta a Piazza del Gesù da Riccardo Misasi, nonostante sia soltanto il capo della segreteria politica della Dc, l'assistente di C. De Mita, qundi con nessuna voce in capitolo sugli organigrammi di alcuna banca) e quanti ne abbiano beneficiato;

Ottobre
24
, dopo la notizia comparsa su «Repubblica», il nuovo presidente Francesco Sapio dichiara la sua totale disponibilità a collaborare con il prefetto;
26, una nuova notizia pubblicata su «Repubblica» rivela che presso la sede dell'istituto, in via Telesio a Cosenza, la Guardia di Finanza ha sequestrato tutte le pratiche riguardanti i finanziamenti concessi a sei personaggi in odore di mafia della provincia di Reggio Calabria;
Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.
«segue 1986»




Rendimenti 1982-85
(Al netto dell'inflazione - Fonte Banca d'Italia)

Tipi di investimento

%
"sotto il materasso"
- 28,1
Immobili
- 26,4
Depositi bancari e postali
+ 1,4
Bot
+ 11,0
Cct
+ 16,4
Borsa
+ 98,9
Struttura del mercato azionario:
- il 70% del capitale della Borsa italiana è rappresentato da soli 8 grandi gruppi industriali e finanziari;
- solo il 20-25% delle operazioni in titoli passano per Piazza Affari, il resto è tutto in mano alle banche, alle finanziarie e ad altri centri d'intermediazione non abituati a lavorare sotto i riflettori;
- i grandi scambi di azioni, quelli decisivi per le società quotate, non avvengono mai attraverso la Borsa.
     

Michele Sindona

1985

[segue]

 


Fonti:
- Claudio Castellacci, Mani pulite, 1977,
- Lombard, Soldi truccati - Feltrinelli 1980, I ed.,
- Gianluigi Nuzzi, Vaticano SpA, chiarelettere 2009, I ed...





Lombardfin

1985

Uscito di scena Dionisio G. Csopey, la società acquista, per conto di alcuni clienti, azioni della Paf (Partecipazioni finanziarie) del gruppo Varasi; controlla tra l'altro la Intermarine [cacciamine] e capitalizza a Piazza affari 83 Mdi di lire;

Luglio
Paolo Mario Leati, in proprio come Lombardfin, e per conto di:
- Mario Schimberni [sarà arrestato per corruzione nel 1993, accusa poi prescritta] che attraverso Iniziativa Meta guida Montedison (Gemina),
- Francesco Micheli di Finarte,
- …e altri,
scala la Bi-invest di Carlo Bonomi, assicurandosi il 37% a un prezzo di ca 300 Mdi; l'operazione è subito osteggiata da Mediobanca di Enrico Cuccia;
[Il finanziere Francesco Micheli, dirigente Montedison ai tempi di E. Cefis, compera un bel pacco di azioni della società Bi-Invest, controllata da Carlo Bonomi e attraverso la quale Carlo Bonomi partecipa alla Gemina, quindi alla Montedison e al Gruppo Rizzoli; in breve tempo Francesco Micheli s'impossessa di un numero di azioni sufficiente per spodestare Carlo Bonomi: tante voci ma non si sa niente di sicuro;
con le azioni in mano Francesco Micheli si reca da Mario Schimberni e gliele offre; la manovra di Francesco Micheli spodesta uno degli azionisti che fanno parte del sindacato di controllo di Montedison (uno dei controllori dello stesso Mario Schimberni insediato da quegli azionisti alla presidenza di Montedison); Mario Schimberni, senza avvertire nessuno, né gli azionisti, né G. Agnelli né gli altri, compera le azioni ma le offre alla stessa Gemina, pronto a disfarsene;
Carlo Bonomi reagisce con operazioni di borsa e con denunce alla magistratura, Mario Schimberni risponde con altre denunce: si profila un lungo conflitto nei tribunali; 
alla fine Carlo Bonomi, visto che i soci di Gemina non gli mostrano solidarietà concreta, accetta una proposta di accordo: vende le azioni che gli restano della Bi-Invest mantenendo solo un paio di società da essa controllate, la SAFFA e la Postal Market, torna a Londra, deciso di dedicarsi alla finanza internazionale ed esce di scena.]
In seguito ad un contenzioso giudiziario che vede da una parte Carlo Bonomi e dall'altra Montedison, i due gruppi si accordano per uno scambio di partecipazioni azionarie che prima conduce Iniziativa Meta a tenersi il 37% di Bi-invest, poi porta alla fusione tra le due società; per ripicca Gemina esce da Montedison;
[Carlo Bonomi, per limitare i danni della scalata alla sua Bi-invest, ha usato come arma segreta proprio il dr Dionisio G. Csopey, il quale non solo l'ha letteralmente salvato dal disastro ma l'ha condotto ad un affare meraviglioso.
Grazie a ciò, forse, Eurocambi del dr Dionisio G. Csopey trasferirà la propria sede in largo del Nazareno 3, in uno splendido attico del palazzo rimasto a Carlo Bonomi.]

- Gianni Varasi (43enne, futuro vicepresidente di Montedison) (possiede lo 0,25% di Montedison , acquistato nel 1979) rileva una parte della quota di Gemina che lascia Montedison dopo il blitz di Mario Schimberni. Mentre sta ancora terminando di finanziare tale operazione, riceve pressioni sia da Mediobanca sia da Montedison) affinché si schieri a favore dell'una o dell'altra parte; a Enrico Cuccia risponde picche…
poi interverrà Raul Gardini.

Agosto
mentre la Consob ispeziona la sede di Milano di Lombardfin per verificare la regolarità dell'operazione Bi-invest, negli Stati Uniti proseguono le indagini della Sec sull' "abbuffata di insider trading" [risale al 1981, in Italia non è ancora reato]:
Edgard Miles Bronfman, Giuseppe B. Tomé, Paolo Mario Leati della Lombardfin.
Milton B. Pollack, giudice anziano del Distretto meridionale di New York, chiede ora al governo italiano d'interrogare per rogatoria lo staff della Lombardfin. Tra i testi, nella lista, ci sono anche Paolo Mario Leati (47enne) e il dr Dionisio G. Csopey (36enne) ancora consigliere di amministrazione e direttore dell'ufficio di Roma della società (che non aveva però avuto nulla a che fare con la compravendita di azioni St. Joe Minerals Corporation).

Settembre
4
, Dionisio G. Csopey si reca a New York per deporre sotto giuramento davanti alla Sec: la sua testimonianza viene ritenuta "accurata e credibile" dallo stesso giudice Milton B. Pollack.

Ottobre
alla fine del mese, Paolo Mario Leati, sentito per rogatoria da un pretore milanese, passa da testimone a imputato;

Dicembre
al secondo distretto di New York si tiene la causa civile;




Enel

Consiglio di Amministrazione (1981-86)
(8 consiglieri + presidente)

Presidente: Corbellini (Dc), designato da Prodi
Vicepresidente: Inghilesi (Psi), designato da De Michelis
Consigliere: Bitetto (Psi), designato da Craxi
Consigliere: Lizzeri (Psi), designato da Donat Cattin
Consigliere: Fittipaldi (Psi), designato da Antonio Gava
Consigliere: Maschiella (Pci), designato da ?
Consigliere: Faletti (Pri), designato da Gunnella
Consigliere: Caffarena (Pli), designato da Altissimo
Consigliere: Averardi (Psdi), designato da Longo




Ferrovie dello Stato

Consiglio di Amministrazione (15.XI.1985-88)
(? + presidente)

Presidente: Lodovico [Vico] Ligato (Dc)
[giornalista, ex capo servizio alla «Gazzetta del Sud» di Messina, poi consigliere nella neonata assemblea calabrese nell'estate del 1970, quindi assessore regionale agli Enti locali, assessore al Bilancio, ai Trasporti e ancora agli Enti locali nel 1975, deputato nel 1979 e nel 1983]
Vicepresidente:
Consigliere: Gaspare Russo (Dc)
Consigliere: Alfredo Li Vecchi (Dc)
Consigliere: Pietro Merli Brandini (Dc)
Consigliere: Giovanni D'Ippolito (Dc)
Consigliere: Antonio Caldoro (Psi)
Consigliere: Ruggero Ravenna (Psi)
Consigliere: Giulio Caporali (Pci)
Consigliere: Fabio Ciuffini (Pci)
Consigliere: Guido Mazzuolo (Psdi)
Consigliere:Francesco Baffigi (Pli)
Consigliere: Bruno Trezza (Pri)

Direttore generale: Giovanni Coletti (Psi)
Revisori: Rocco Trave (Psi) (pugliese, segretario particolare del ministro Claudio Signorile (Psi) );
[sarà arrestato per tangenti in piena campagna elettorale nel 1987]


Vincenzo Cultrera


Marzo
27 , il finanziere Vincenzo Cultrera scappa.
In pochi anni sono entrati nel suo patrimonio:
- 7 alberghi costruiti da Angelo Rizzoli senior ad Ischia;
- il Grand Hotel di Rimini;
- l'albergo dell'Amarcord di Federico Fellini;
- un paio di villaggi turistici tra cui l'Hotel villaggio santa Teresa, e qualche centro commerciale.
Alla fine del gioco ca 400 piazzisti di "certificati immobiliari" hanno rastrellato 160 Mdi di lire da quasi 6000 risparmiatori; tra questi ultimi, per qualche decina di miliardi, la Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino (il Cottolengo).

Maggio
mentre si cerca inutilmente il finanziere, si sparge la voce che si trovi in Kenya, o a bordo del suo panfilo ancorato alle isole Vergini…
«processo»





Luciano Sgarlata


«segue da 1984»

1985

Aprile 
intervistato da Guido Gentili del «Corriere della Sera», Luciano Sgarlata dichiara di non agire come Vincenzo Cultrera, ad esempio: tutte le sue attviità sono tipiche, non fa nemmeno il porta-a-porta, perché la Otc ( Overseas Trade Center) fa consulenza nei propri uffici.
Afferma di lavorare dal 1978 e che nessun cliente e nessun venditore si può lamentare.
«segue 1986»





Ifp
(Istituto Finanziario Piemontese)

«segue da 1983»

1985

Milano, i fratelli torinesi Massimo e Cesare Canavesio che con la Finanziaria Assicurativa possiedono, dal 1983, il 40% della Norditalia Assicurazioni, oltre a ad altre società immobiliari, scalano ora la Sem (Società Esercizio Molini);


«segue 1986»




1985

Milano, rimasta esclusa da tutti gli appalti per aver smesso dal 1982 di distribuire mazzette, la grande impresa di costruzioni facente capo a Luciano Rodi fallisce.
Luciano Rodi, accusato di bancarotta fraudolenta dal giudice Luisa Ponti per un buco di 70 Mdi di lire, rivela cifre e nomi dei politici e dei funzionari corrotti.
Tra questi ultimi anche uno dei provveditori alle Opere pubbliche della Lombardia, pagato anche da De Mico della Codemi Spa.
[Mentre la Icomec gli ha versato mazzette per cinquanta milioni di lire e per duecentomila dollari… nel suo conto presso la Banca Popolare Svizzera gli inquirenti troveranno ca 11 Mni di dollari.]

«segue 1986»

Fonti:
Giampaolo Pansa, Il Malloppo, Rizzoli 1989.


«segue da 1984»

 

1985

 

 

«segue 1986»

Fonti: Varie



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Tasso d'inflazione: 8,62%.

Confindustria: presidente Luigi Lucchini.

Gennaio


Febbraio

Marzo
27, il finanziere Vincenzo Cultrera scappa.

Aprile
R. Prodi, nella sua strada di risanamento dell'IRI, si accinge a vendere la Sme, il gruppo alimentare, all'ing. C. De Benedetti; tale vendita non piace però a B. Craxi e diversi politici entrano in campo per rivendicare la strategia del gruppo [strategici i biscotti?] e la vendita viene per il momento bloccata;
per rilevare la società nasce sin d'ora una battaglia senza esclusione di colpi tra:
- Buitoni dell'ing. C. De Benedetti,
- cordata: Fininvest, Barilla e Ferrero
[passerà in mani private solo nel 1993]



Maggio

Giugno

Luglio
ENI:
F. Reviglio si trova in imbarazzo: in un giorno la lira scivola del 18% contro il dollaro, causa un acquisto di dollari ordinato dal direttore finanziario Mario Gabrielli che non riceve in tempo un messaggio della Banca d'Italia di rinviare l'operazione (in una riunione europea è in programma la svalutazione della lira);

Agosto
l'ing. C. De Benedetti entra nell'Amef (finanziaria della Mondadori) con una quota del 16,55%.

Settembre

Ottobre

Novembre

Dicembre
ENI: registra un utile netto di quasi 800 miliardi, ma per l'errore di luglio Mario Gabrielli è costretto a lasciare l'ente nazionale idrocarburi; il 49% della SAIPEM, perforazioni e servizi, è intanto collocato in Borsa; 
l'americana Citibank compra dall'IRI la Banca Centrale Sud (anche se questa ha solo 46 sportelli è la prima operazione in cui una banca straniera compra interamente una banca italiana);

Luxottica

«segue da 1961»
negli anni '80 apre le prime filiali all'estero;
«segue 1990»

Parmalat

«segue da 1984»
1985, continua l'espansione del gruppo con due nuovi stabilimenti nel Mezzogiorno, sfruttando gli aiuti per le terre terremotate: uno dei due a Nusco [patria del dc C. De Mita, suo grande amico];
«segue 1986»




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