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Papa Pio VI (1775-99) Giovanni Angelo Braschi (Cesena
27 dic 1717-Valence, Drôme 1799) Bibbia 1775, uno
studioso tedesco, J. C. Doderlein, per
la prima volta 'osa' frantumare l'unità di uno dei libri più
celebri della Bibbia, quello del profeta Isaia, considerato
quasi il Dante della poesia ebraica. Quella profezia [che già
tra i manoscritti di Qumran
apparirà su un rotolo unico lungo 7,35 metri, alto 20 centimetri
in 54 colonne, di 29 righe (copia del I sec. a.C. nota con la sigla
1QIs#)], rivela almeno due mani e due inchiostri poetico-teologici differenti.
Nasce, così, la distinzione tra un Primo e un Secondo
Isaia e la partizione del libro nei capitoli 1-39 e 40-66. |
ANNO 1775 Ultima strega condannata al rogo.
– Albrecht, Adam – conte di Neipperg (Vienna 12 (o 8 aprile a Salisburgo) aprile 1775-Parma
1829) militare e diplomatico austriaco, irresistibile tombeur des
femmes;
Torna su[Figlio illegittimo, nato dal rapporto tra Maria Ludovica Hatzfeld Windenberg Werther, contessa di Neipperg, e un nobile ufficiale di Louis XV. Il padre putativo Leopold Joseph è un cinico e pigro diplomatico di antica nobiltà württemburghese, a sua volta figlio illegittimo di Maria Teresa d'Austria.] formatosi nell'esercito austriaco combattendo contro i francesi, è sui campi di battaglia olandesi, italiani e tirolesi diventando presto un pupillo del cancelliere Stadion e poi del principe di Metternich; 1811-13, dopo aver preso parte alle campagne contro la Francia è ambasciatore in Svezia; 1813, riesce a guadagnare alla coalizione antinapoleonica il principe reale J.B. Bernadotte; 1814, gennaio, conclude l'alleanza segreta con il re di Napoli J. Murat; 1821, marito morganatico (è già amante) di Maria Luigia d'Asburgo-Lorena, ex imperatrice dei francesi, amministra per lei il ducato di Parma, Piacenza, Guastalla, facendosi ben volere dai sudditi e stimare generalmente per il suo paternalismo illuminato. – Ampère, André Marie (Polémieux, Lione 1775-Marsiglia 1836) scienziato francese; Teoria dei fenomeni elettrodinamici unicamente dedotta dall'esperienza (1825) Saggio sulla filosofia delle scienze (1843, incompleta e postuma a cura del figlio). – Austen, Jane (Steventon, Hampshire 1775-Winchester 1817) scrittrice inglese. – Blanco Y Crespo, José Maria o José Blanco White (Siviglia 1775-Liverpool 1841) scrittore e predicatore spagnolo di origine irlandese; sacerdote, fuggì in Inghilterra e si convertì all'anglicanesimo per passare poi alla setta degli unitari; Letters from Spain (1822, Lettere dalla Spagna, con lo pseudonimo di Leucadio Doblado) 1972, la sua opera viene rivalutata dallo scrittore J. Goytisolo. – Bonaparte Luciano – principe di Canino (1775-1840) politico còrso; [Fratello di Napoleone. ] 1789, dopo aver studiato in Francia, fa ritorno in Corsica dove diviene uno dei più accaniti giacobini, amico di Buonarroti e di P. Paoli; trasferitosi con la famiglia in Francia, è partigiano di M. Robespierre, poi commissario di guerra presso l'esercito del Reno e in Corsica; 1798, deputato del Consiglio dei Cinquecento; 1799, come presidente del Consiglio dei Cinquecento prepara il colpo di stato del 18 Brumaio che riesce grazie alla sua risoutezza; ministro dell'Interno; 1800, ambasciatore a Madrid, entra presto in contrasto col fratello per il suo matrimonio [secondo] con Alexandrine de Bleschamp, ostacolando le combinazioni matrimoniali progettate da Napoleone; 1806, stabilitosi a Roma, viene creato dal papa principe di Canino; 1815, durante i Cento giorni si riconcilia con il fratello. – Borghese, Camillo Filippo Federico – 6° principe di Sulmona (Roma 1775-Firenze 1832) nobile romano ; [Figlio di Marcantonio III e di Anna Maria Salviati 8ª duchessa di Giuliano; fratello del principe Francesco.] 1798, aderisce alla Repubblica romana sotto la protezione dell'esercito francese; 1799-1800, senatore della Repubblica romana; 1803, sposa Pauline Bonaparte e percorre sotto l'Impero tutta la carriera militare fino al grado di generale; 1805, duca dell'Impero francese; 1806, duca di Guastalla, governatore dei dipartimenti francesi in Italia, tiene corte a Torino; 1814, cede il paese ai coalizzati. senatore della Repubblica romana (1799-1800). – Colletta, Pietro (Napoli 1775-Firenze 1831) politico e storico italiano, collaboratore della «Antologia»; 1796, ufficiale del genio nell'esercito napoletano; 1798, partecipa all'assedio di Capua contro i francesi; 1799, per la sua adesione alla Repubblica partenopea, viene esonerato dai Borbone; 1809-12, intendente della Calabria; 1815, tenente generale; 1820, appoggia la rivoluzione costituzionale napoletana e contribuisce a reprimere il moto separatista in Sicilia; 1821, febbraio, ministro della guerra; 1823, con la seconda restaurazione Borboneca viene arrestato ed esiliato; si reca dapprima a Brünn, in Moravia, e poi in Toscana; 1821, ministro della guerra; prigioniero a Castel Sant'Elmo sotto il controllo del principe di Canosa; consegnato all'Austria viene relegato a Trieste, quindi a Brünn sotto lo Spielberg; 1823, rilasciato perché debole di salute, ripara a Firenze dove si lega d'amicizia con i membti del Circolo Vieusseux; 1831, 14 novembre, sfrattato da un commissario del governo, su pressione di Ferdinando I re di Napoli spaventato dei suoi lavori, muore poco dopo; Storia del reame di Napoli dal 1734 al 1825 (1834, postuma, a cura di G. Capponi). – Courvoisier, Jean Joseph Antoine de (Besançon, Doubs 29 novembre 1775 – Lyon, Rhône 10 settembre 1835) politico francese; [Figlio un professore di diritto all'Università Besançon.] segue il padre durante l'emigrazione ed entra nell'armata del principe di Condé dove guadagna la croce di "chevalier de Saint-Louis"; 1797, serve nel reggimento di Bussy con il grado di primo tenente; partecipa ai vari avvenimenti dando ovunque prova di coraggio e di dedizione; 1790, rimane ferito da un colpo di sciabola nella battaglia di Neuwied; 1800, rimane ferito una seconda volta a Saravalle; 1803, ritorna a Parigi dove diventa avvocato; Dissertation sur le droit naturel (1804) Traité sur les obligations divisibles et indivisibles (1807) 1808, consigliere uditore alla corte imperiale di Besançon; 1815, alla Seconda restaurazione viene nominato avvocato generale presso questa stessa corte imperiale di Besançon; 1816, diviene presidente del collegio elettorale di Baume-les-Dames; 4 ottobre, viene eletto (con 75 voti su 148 votanti) deputato per il collegio del dipartimento del Doubs; 1818, sostenitore attivo e fedele del governo, viene chiamato alle funzioni di procuratore generale presso la corte reale di Lione; 1819, 11 settembre, viene rieletto (con 360 voti su 551 votanti e 696 iscritti); all'apertura dei lavori viene proposto, il secondo, er la presidenza dlella Camera che viene data dal re a ad Auguste Ravez, divenendo così lui uno dei vice presidenti; al momento della discussione dell'Adresse, propone di inserirvi un paragafo a favore dell'inviolabilità della Charte e contro le prediche dei missionari; la sua mozione viene rigettatta (con 136 voti contro 91); si avvicina quindi alla sinistra e fa richiamare all'ordine Clausel de Coussergues, che tratta l'opposizione come una «assemblage de révolutionnaires», combatte, dopo l'attentato di Louvel, la sospensione della libertà individuale e parla contro la legge del doppio voto; 1824, non rieletto, si dedica alle sue funzioni giudiziarie; Discours (1827) 1829, 8 ago-19 mag 1830, la sua nomina a Guardasigilli nel "ministero Polignac" scuote l'opinione pubblica; egli accetta non senza esitazioni; 1830, 19 maggio, dopo l' "adresse des 221" e la decisione preventiva presa dal principe J. de Polignac di resistere ad una nuova Camera pur ostile alla sua politica, dà le dimissioni e, lo stesso giorno, viene nominato ministro di Stato e membro del consiglio privato; dopo le "Trois Glorieuses" lascia la politica; durante il processo ai ministri di Charles X, fa alla Camera una deposizione attenuante, soprattutto per il principe J. de Polignac; 1835, muore a Lyon ritornando da Barèges dove l'aveva condotto il cattivo stato di salute. – Foy, Maximilien-Sébastien (1775-1825) militare francese; entra nell'esercito del Nord; rimane un anno in prigione per aver preso le parti dei girondini; 1799, dopo il 18 Brumaio, disapprovando le ambizioni del Primo Console, si compromette nell' "affare Moreau" e per questo deve raggiungere l'esercito d'Olanda; Louis XVIII lo crea ispettore generale di fanteria a Nantes, dove si trova all'arrivo di Napoleone I dall'isola d'Elba. – Girard, Jean-Baptiste (1775-1815) militare francese; capitano e poi generale nell'esercito d'Italia, partecipa a tutte le campagne del Consolato e dell'Impero. – Hermes, Georg (Dreyerwalde, Vestfalia 1775-Bonn 1831) teologo tedesco, fondatore dell' "hermesianesimo", movimento religioso aperto alle istanze del pensiero moderno, poi contestato dalla scolastica e condannato da Gregorio XVI (1835) come "razionalismo" per aver intaccato il valore oggettivo del dogma; Ricerca sulla verità del cristianesimo (1805) Introduzione alla teologia cristiano-cattolica (1819) Introduzione positiva (1829). – Hexelmans, Rémy-Joseph-Isidore (1775-1852) militare francese; aiutante di campo di Murat, fa con lui le campagne d'Austria, di Prussia e di Polonia, sempe all'avanguardia dell'esercito; Gran Marescaillo di palazzo di Murat, re di Napoli, dimostra il suo valore nelle campagne di Russia e di Francia; creato conte da Louis XVIII, accoglie con entusiasmo la notizia del ritorno di Napoleone I dall'isola d'Elba, da cui ha il comando di una divisione di cavalleria; 1815, dopo Waterloo e l'abdicazione di Napoleone I fugge all'estero. – Lamb, Charles (Londra 1775-Edmonton, Middlesex 1834) saggista, critico e poeta inglese; cresciuto a Londra, nell'ambiente forense, fu educato al Christ's Hospital dove si legò di amicizia con S.T. Coleridge; 1792, entra come contabile alla East India House; la sorella, malata di mente, uccide la madre; 1795-96, dopo una crisi si affievoliscono i disturbi mentali, di cui anch'egli soffre; Tales from Shakespeare (1807, Racconti tratti da Shakespeare; scritti con la sorella) The Adventures of Ulysses (1808, Le avventure di Ulisse) Contemporanei di Shakespeare (1808, scelta commentata) 1818, appare una raccolta dei suoi scritti pubblicati sui giornali liberali e radicali dell'epoca; Essays of Elia (1820-23, Saggi di Elia, prima serie, apparsa sul «London Magazine» e poi raccolti nel 1823) 1825, andato in pensione, continua la sua vita di scapolo badando alla sorella; Album Verses (1830, Versi per album) Essays of Elia (1833, Saggi di Elia, seconda serie, apparsa sul «London Magazine»). – Landor, Walter Savage (Warwick 1775-Firenze 1864) scrittore inglese, di agiata famiglia borghese, un isolato rispetto alle culture del tempo; [Dal 1795 al 1863 ha cambiato non meno di ventotto editori diversi.] Gebir (1798, poema epico) Poems from the Arabic and Persian (1800) [«Printed by H. Sharpe, High Street, Warwick, and sold by Messrs Rivingtons, St Paul's Church Yard», anche se ha sostenuto lui stesso le spese della stampa.] 1815-35, vive in Italia; Imaginary Conversations (1824-54, in 5 voll, Conversazioni immaginarie) The Hellenics (1847, Versi ellenici) 1857, vive in Italia fino alla morte; 1863, dal 1795 ha cambiato non meno di ventotto editori diversi; !864, muore. – Lasalle, Antoine-Charles (Warwick 1775-1809) militare francese; generale, partecipa alle campagne del Reno e della Mosella, e si disitingue nella campagna d'Italia; segue N. Bonaparte in Egitto, ad Austerlitz, in Prussia, Spagna e Austria. È uno dei più audaci condottieri di cavalleria della Rivoluzione e dell'Impero. – Lewis, Matthew Gregory [Monk Lewis] (Londra 1775-oceano Atlantico 1818) scrittore inglese; The Monk (1796, Il monaco, tipico esempio del romanzo nero o gotico iniziato da H. Walpole) Tales of Terror (1799, I racconti del terrore; in versi) Racconti meravigliosi (1801, raccolta di ballate, con la collaborazione di W. Scott). vedi I Patiti del Giallo. –Neipperg, Adam Albrecht von – conte (Vienna 12 (o 8 aprile a Salisburgo) aprile 1775-Parma 22 febbraio 1829) militare e diplomatico austriaco, irresistibile tombeur des femmes; [Figlio illegittimo, nato dal rapporto tra Maria Ludovica Hatzfeld Windenberg Werther, contessa di Neipperg, e un nobile ufficiale di Louis XV. Il padre putativo Leopold Josephè un cinico e pigro diplomatico di antica nobiltà württemburghese, a sua volta figlio illegittimo di Maria Teresa d'Austria.] formatosi nell'esercito austriaco combattendo contro i francesi, è sui campi di battaglia olandesi, italiani e tirolesi diventando presto un pupillo del cancelliere Stadion e poi del principe di Metternich. 1811-13, dopo aver preso parte alle campagne contro la Francia è ambasciatore in Svezia; 1813, riesce a guadagnare alla coalizione antinapoleonica il principe reale J.B. Bernadotte; 1814, gennaio, conclude l'alleanza segreta con il re di Napoli J. Murat; 1821, marito morganatico (è già amante) di Maria Luigia d'Asburgo-Lorena, ex imperatrice dei francesi, amministra per lei il ducato di Parma, Piacenza, Guastalla, facendosi ben volere dai sudditi e stimare generalmente per il suo paternalismo illuminato. – Nicolini, Giovan Battista (Firenze 1789 - 1862) professore, tragediografo e patriota italiano, segretario dell'Accademia fiorentina di Belle Arti; Giovanni da Procida Arnaldo da Brescia Elogi dei grandi italiani Discorso. – Nunziante, Vito (Campagna, Salerno 1775-Torre Annunziata 1836) militare napoletano, 1799, fedelissimo ai Borbone, combatte agli ordini del cardinale Ruffo contro i francesi, organizzando bande partigiane; 1806, è al comando delle truppe Borboneche in Calabria; 1815, nominato governatore delle Calabrie dopo la restaurazione, presiede il processo che si chiude con la condanna a morte di G. Murat; 1819, luogotenente generale; 1830, viene nominato viceré di Sicilia da Ferdinando I; 1831, ministro di stato e comandante delle truppe napoletane. – O'Connel, Daniel (presso Cahirciveen, Kerry 1775-Genova 1847) politico irlandese; 1823, divenuto uno dei più ferventi sostenitori dell'emancipazione cattolica, fonda insieme a R.L. Sheil, la "Catholic Association" che raggruppa in pochi anni quasi tutte le masse cattoliche irlandesi; 1829, ottenuto con il Catholic Relief Bill, il libero accesso per i cattolici alle cariche civili e militari, viene eletto deputato alla Camera dei comuni per la contea di Clare; in parlamento si schiera con i liberali appoggiandone i tentativi per addivenire a una soluzione del problema irlandese, radicalizzandosi nella lotta contro le decime e la rendita fondiaria; 1841, durante il governo conservatore di R. Peel, inizia una campagna per l'abrogazione dell'unione fra Irlanda e Inghilterra fondando la "National Repeal Association" (Associazione nazionale per l'abrogazione); 1843, arrestato in occasione di un comizio, viene liberato dopo alcuni mesi di confino per disposizione della camera dei lords ma non riesce ad impedire che la National Repeal Association sia paralizzata dai dissidi interni fra moderati e rivoluzionari; muore durante un viaggio a Roma. – Poerio, Giuseppe (Belcastro, Catanzaro 1775-Napoli 1843) politico napoletano, avvocato; [Marito di Carolina Fossisergio, genitori di Alessandro (1802-1848) e di Carlo (1803-1867).] 1795, è implicato nella congiura giacobina napoletana; 1799, è tra gli esponenti della Repubblica Napoletana; condannato a morte al ritorno dei Borbone, ha poi la pena commutata nell'ergastolo; 1801, giugno, liberato, ricopre in seguito varie cariche pubbliche sotto G. Bonaparte e G. Murat; 1808, intendente di Capitaneria; 1812, consigliere di stato; 1815, fa parte della reggenza e al ritorno dei Borbone si reca in esilio; 1820-21, deputato del parlamento napoletano durante la rivoluzione; 24 marzo, è uno dei firmatari della protesta contro l'intervento austriaco; relegato a Trieste e a Graz, è poi esule a Firenze, in Francia e in Inghilterra; 1833, ottiene di ritornare a Napoli dove si dedica all'attività forense. – Poppleton, Thomas William (1775-1827) militare inglese; capitano del 53° reggimento di fanteria inglese, di guarnigione a Sant'Elena; primo ufficiale di servizio a Longwood, si affeziona talmente a N. Bonaparte che alla fine della missione chiede di essere mantenuto nelle sue funzioni, ma deve ritornare al suo reggimento. – Porta, Carlo (Milano 1775-1821) poeta italiano. – Quatremère de Quincy, Antoine Chrisostome (Parigi 1775-1849) archeologo, critico d'arte e politico francese; Considerazioni sulle arti del disegno in Francia (1791, con cui si fa sostenitore e promotore del gusto neoclassico) 1791-92, deputato durante la rivoluzione, è poi proscritto nel periodo del terrore; Dizionario storico d'architettura (1792-1825) 1816, ripresa l'attività politica dopo la restaurazione, assume, tra l'altro, la carica di sovrintendente alle belle arti e ai monumenti; Saggio sulla natura, il fine e i mezzi dell'imitazione nelle belle arti (1823) Storia della vita e delle opere di Raffaello (1824) Canova e la sua opera (1834, conosciuto personalmente). – Rosaroll, Giuseppe barone (Napoli 1775-Nauplia 1825) militare e patriota napoletano, di famiglia originaria della Svizzera; [Padre di Cesare (1809-1849).] 1793, entra come cadetto nell'esercito Borboneco; 1798, prende parte alla campagna contro i francesi; 1799, 26 maggio, creato capitano d'artiglieria sotto il governo del gen. Spanò, è tra i difensori della Repubblica Napoletana; dopo la caduta della repubblica ripara a Marsiglia e si arruola nella Legione italiana che combatte a Marengo agli ordini di N. Bonaparte; 1801, settembre, passa nell'esercito della Repubblica Cisalpina con il grado di capitano; 1806, dopo la conquista del Regno di Napoli da parte di francesi è uno dei più stretti collaboratori militari di G. Murat; 1812, viene da questi promosso maresciallo di campo ed ottiene il titolo baronale; 1815, avvenuta la restaurazione Borboneca, continua a prestare servizio come comandante di brigata e poi della 1ª divisione di Messina; Scienza della Scherma (col cap. Scorza;) [Oltre ad altre scritti personali di carattere militare, in questo elogia particolarmente T. Tasso di saper descrivere egregiamente e con precisione i fatti d'arme per cui lo considera un abilissimo schermitore.] 1821, marzo, tenta inutilmente di organizzare un'estrema resistenza contro le truppe austriache inviate a ristabilire il regime assoluto a Napoli; 1823, ancora esule in Spagna, dove combatte per la causa costituzionale sotto il comandnate Mina generale capitano degli eserciti di Catalogna, si reca in Grecia; 1825, 2 dicembre, Nauplia (o Napoli di Romania), muore mentre attende un comando elevato nell'esercito greco. – Schelling, Friedrich Wilhelm Joseph (Leonberg, Württemberg 1775-Bad Ragaz, San Gallo 1854) filosofo tedesco. – Scotti, Giulio Cesare da Caravaggio (1775-1863) frate cappuccino; trasferitosi ancora in giovane età con la famiglia a Galliate, diocesi di Novara, veste l'abito cappuccino; ottenuto il permesso di andare missionario, viene inviato nel Tibet indostano dove, nella vasta regione del Sardhanà (capitale Shardanach), incontra la principessa cattolica regnante Giovanna Begum-Sombre; 1834, 12 settembre, per decreto di Gregorio VI, viene eletto vicario apostolico in Sardhanà col titolo di vescovo d'Ametunta in partibus; morta la principessa, il novello apostolico vede chiusa ogni via alle sue aspirazioni e si dimette; 1836, tornato in patria, si ritira nel convento di Casale Monferrato poi in quello di Alessandria e poi a Novara; 1863, muore. [Errata la data 1850 riportata in un suo ritratto.]. – Stokoe, Jean (1775-1852) medico; 1819, chirurgo a bordo del Conqueror, è chiamato al capezzale di N. Bonaparte. – Teste, François-Antoine (1775-1862) militare francese; ufficiale nell'esercito dei Pirenei Orientali e d'Italia; 1805, è nominato generale; 1812, durante la campagna di Russia si distingue nella battaglia della Moscova; 1813, è fatto prigioniero a Kulm; 1814, torna in patria; durante i Cento giorni è vicino a Napoleone I e partecipa alla battaglia di Waterloo. |
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