– Angelo
Raffaele JERVOLINO
(Napoli, 2 settembre 1890 – Roma, 10 marzo 1985)
uomo politico italiano;
[Nato da famiglia poverissima, sposa Maria
De Unterrichter.
È il padre di Rosa
[Rosetta] Jervolino.]
laureato in Giurisprudenza presso l'Università di Napoli e diplomato
presso la stessa Università per la carriera Diplomatica e Consolare;
esercita l'avvocatura presso la Corte Suprema di Cassazione, il Consiglio
di Stato, la Corte dei Conti e la Sacra Romana Rota;
è inoltre docente di Diritto per dieci anni all'Istituto Superiore
di Lettere e Scienze Santa Chiara e componente del Consiglio Superiore
Forense;
1908
entra nell'Azione Cattolica napoletana;
1914
delegato al Congresso della FUCI di Bologna, pronuncia
una relazione su "La libertà di insegnamento", tema
che da questo momento sarà al centro del suo interesse e che
costituirà, dietro suggerimento di Giuseppe
Toniolo, figura vicina ai giovani universitari cattolici, il
nucleo principale della sua tesi di laurea in giurisprudenza;
in questa occasione viene notato da padre Agostino
Gemelli, che sta progettando l'istituzione di un'università
cattolica;
1919
aderisce all'appello di don Luigi Sturzo
per la nascita del Partito Popolare ed è quindi
fra i padri fondatori del partito;
1922
ricordandosi del suo lavoro, padre Agostino Gemelli
gli consegna la prima medaglia d'oro dell'Università Cattolica
appena fondata;
milita nel Partito Popolare (fino al suo scioglimento
nel 1926), tuttavia predilige l'attività di apostolato laico
che svolge attraverso l'Azione Cattolica;
diventa presidente diocesano per la GIAC (Gioventù
Cattolica) di Napoli, quindi consigliere nazionale;
1926
milita nella Democrazia Cristiana nel periodo duro
e difficile dello scioglimento dell'organizzazione da parte del partito
fascista, nell'epoca nella quale i giovani cattolici sono particolarmente
seguiti dal minutante della Segreteria di Stato Giovanni
Battista Montini [futuro Paolo VI];
1928-34
presidente generale (per tre bienni dal 1928 al 1934) della GIAC
(Gioventù Cattolica);
1942
antifascista convinto, membro del CLN in rappresentanza della Dc,
partecipa da protagonista ai giorni duri e difficili della nascita del
sistema democratico ed segretario politico della Dc
per l'Italia meridionale;
[Fino alla presa di Roma, giorno nel quale lui e Migliori
(segretario per l'Italia settentrionale) si dimetteranno per consegnare
il partito nelle mani di A.
De Gasperi.]
1944
aprile-giugno, sottosegretario di Stato al Ministero
della Pubblica Istruzione (II "governo
Badoglio") a Salerno;
giugno-novembre, sottosegretario di Stato al Ministero
delle Comunicazioni (I "governo
Bonomi");
1946
giugno, viene eletto con larghissimo suffragio all'Assemblea
Costituente ed entra a farvi parte assieme alla moglie Maria
De Unterrichter, sorella di Guido
De Unterrichter;
luglio-gennaio 1947, sottosegretario di Stato al Ministero
delle Comunicazioni (II "governo
De Gasperi");
Sub Commissario al Comune nel periodo immediatamente successivo alle
Quattro giornate di Napoli, negli anni successivi, è stato due
volte eletto al Consiglio Comunale di Napoli.
1947
sottosegretario di Stato al Ministero delle Comunicazioni:
febbraio-maggio (III "governo
De Gasperi"),
maggio-maggio 1948 (IV "governo
De Gasperi").
1948
maggio, eletto deputato nella I Legislatura
nel collegio di Napoli-Caserta;
maggio-gennaio 1950, ministro delle Poste e Telecomunicazioni
(V "governo
De Gasperi);
1950
è, tra l'altro, relatore della Legge
10/8/1950, n. 646 istitutiva della Cassa
per il Mezzogiorno, all'interno di un impegno continuo per le zone
del Sud;
1951
è nominato Ambasciatore straordinario dell'Italia in Brasile;
1953
giugno, eletto deputato nella II Legislatura
eletto nel collegio di Napoli-Caserta.
1958
giugno, eletto senatore nella III Legislatura
nel collegio di Nola;
1959
febbraio-febbraio 1960, ministro della Marina Mercantile
(II "governo
Segni");
1960
ministro della Marina Mercantile:
marzo-luglio, ("governo
Tambroni");
luglio-febbraio 1962, (III "governo
Fanfani");
1962
febbraio-maggio 1963, ministro della Sanità
(IV "governo
Fanfani");
1963
maggio, eletto senatore nella IV Legislatura
nel collegio di Nola;
giugno-novembre, ministro della Sanità
(I "governo
Leone");
dicembre-giugno 1964, ministro dei Trasporti
(I "governo
Moro");
1964
luglio-gennaio 1966, ministro dei Trasporti
(II "governo
Moro");
12 dicembre, gli è conferita la Medaglia d'oro al merito
della sanità pubblica dal Presidente della Repubblica;
[Il giorno 7 dicembre A.
Segni (Dc) si dimette per malattia; subentra (già
ad agosto) C.
Merzagora (Dc), come pres.te supplente; il giorno 21
dicembre viene eletto G.
Saragat (Psi).]
1968
giugno, decide di non ripresentarsi alle elezioni politiche per
la V Legislatura.
15 giugno, è nominato Cavaliere di Gran Croce Ordine al
Merito della Repubblica Italiana;
Da questo momento si dedica ai suoi studi.
1975
27 dicembre, muore la moglie;
1985
10 marzo, muore a Roma.
Torna
su
|