– Guido
CORBELLINI
(Ancona, 28 giugno 1890 – Roma, 16 marzo 1976)
[Figlio di Vittore
e di Edvige Griffini,
in una famiglia di origine lombarda.]
ingegnere e uomo politico italiano, esponente della Democrazia
cristiana;
[Da cui la "carrozza Corbellini", così
chiamata perché entrata in servizio durante la sua azione per
la ricostruzione postbellica delle Ferrovie dello Stato.]
1908-13
allievo del Collegio Ghislieri di Pavia;
1913
consegue la laurea in Ingegneria civile nella Scuola di applicazione,
poi Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi
di Roma "La Sapienza", divenendo assistente di Geodesia teoretica
e topografica;
1914-38
ingegnere nel Servizio Materiale e Trazione delle Ferrovie dello Stato;
[Vi segue la sperimentazione sui mezzi di trazione, occupandosi
(fino al 1932) delle prove dinamometriche;
dirige poi le prove nella galleria al vento e nella vasca idrodinamica
del Laboratorio navale di Guidonia che conducono alla determinazione
delle forme ottime per la penetrazione aerodinamica delle locomotive
e dei veicoli (da esse deriva il disegno dell'elettrotreno FS ETR.200,
detentore di un primato mondiale di velocità).]
1920-32
è a capo dell'Ufficio esperimenti dinamometrici;
1936-37
libero docente di costruzioni stradali e ferroviarie nella Facoltà
di Ingegneria dell'Università degli Studi di Bologna, vi tiene
per incarico la cattedra di "Tecnica ed economia dei trasporti";
Sicurezza e regolarità di marcia dei treni (1936, Roma,
Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani; per molti anni testo di riferimento
per i dirigenti ferroviari)
1938
direttore dell'Ufficio Studi Locomotive;
1939
dopo le prove pratiche ad alta velocità sa lui condotte sui primi
elettrotreni a tre casse ETR/200, si riesce ora a stabilire
un primato di velocità oltre 1200 km/h sulle tratte Napoli-Roma
e Bologna-Milano;
1941
è nominato dirigente dell'ufficio di coordinamento delle comunicazioni
dell'Ambasciata italiana di Atene;
[In tale veste è incaricato della ricostruzione
delle ferrovie greche (notevole la ricostruzione del viadotto del Bralos
sull'Atene-Salonicco), del ripristino del canale di Corinto e del ponte
sullo stesso canale e di altre opere idrauliche e impianti industriali.]
1942
capo servizio;
1943
è scelto dal "governo Badoglio" quale direttore del
Compartimento di Napoli delle Ferrovie dello Stato, con l'incarico di
coordinare il ripristino dei trasporti ferroviari in tutta l'Italia
meridionale;
1944-47
è componente del Military railway board of Italy;
1945-49
direttore del Servizio;
[Nell'immediato secondo dopoguerra gli fu affidato, assieme
all'ing. Ernesto Stagni, l'incarico di
studiare un piano di ammodernamento dei trasporti pubblici di Verona
che, in conseguenza dell'orientamento non favorevole alle infrastrutture
di trasporto su ferro, porta alla trasformazione in filovie delle tranvie
extraurbane veronesi e della Verona-Domegliara con chiusura della ferrovia
per Caprino e Garda e delle restanti tranvie.]
1947-50
vice presidente dell' "Associazione elettrotecnica italiana";
31 maggio-maggio 1948, ministro dei Trasporti (IV
"governo De Gasperi")
1948
aprile, eletto senatore (I Legislatura), nelle file della Dc,
nel collegio di Vicenza;
[Vicepresidente e poi presidente della VII commissione
legislativa del Senato (Lavori Pubblici, Trasporti, Marina Mercantile,
Poste e Telegrafi).]
giugno-27 gennaio 1950, ministro dei Trasporti (V
"governo De Gasperi")
[In tale veste riesce a ottenere i finanziamenti per
la ricostruzione delle infrastrutture, degli impianti e dei materiali
rotabili delle Ferrovie dello Stato, conclusa in soli cinque anni contro
i quindici previsti dagli Alleati.]
ancora libero docente di costruzioni stradali e ferroviarie nella Facoltà
di Ingegneria dell'Università degli Studi di Bologna, vi tiene
per incarico la cattedra di "Tecnica ed economia dei trasporti";
presidente dell' "Istituto italiano della saldatura" (dal
1948);
1949-50
vinto il concorso per ordinario, è docente di "Tecnica ed
economia dei trasporti" nel Politecnico di Milano, ricoprendo anche
l'incarico di direttore dell'Istituto di trasporti;
socio del Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani, contribuisce alla
sua ripresa postbellica, ne è anche presidente onorario e collaboratore
del suo organo «Rivista tecnica delle ferrovie italiane»,
poi «Ingegneria ferroviaria», del cui comitato di redazione
è anche componente;
7 novembre-gennaio 1950, ministro "ad interim"
della Marina Mercantile (V "governo
De Gasperi");
1950
presidente (1950-59) dell' ACEA
(Azienda Comunale Elettricità ed Acque) di Roma;
[Durante il suo incarico promuove lo sfruttamento delle
risorse idroelettriche del Tevere.]
1952
presidente dell' "Istituto internazionale delle comunicazioni"
di Genova;
presidente (1952-55) della giunta di coordinamento del Comitato nazionale
per la produttività;
1953
giugno, rieletto senatore (II Legislatura), nelle file della
Dc,
nel collegio di Vicenza;
[Presidente della VII commissione legislativa del Senato
(Lavori Pubblici, Trasporti, Marina Mercantile, Poste e Telegrafi).]
avendo presieduto la "Commissione Governativa per l'indagine e
studi sull'industria meccanica italiana", è ora nominato
presidente del "Gruppo Industrie Elettromeccaniche per Impianti
all'Estero";
1957
presidente (1957-60) della "Confederazione nazionale della municipalizzazione";
1958
giugno, eletto senatore (III Legislatura), nelle file della Dc,
nel collegio di Rho;
[Presidente della VII commissione legislativa del Senato
(Lavori Pubblici, Trasporti).]
1962
febbraio-maggio, ministro senza portafoglio
per il coordinamento della Ricerca scientifica e tecnologica
(IV "governo
Fanfani");
29 maggio - 1° dicembre, ministro delle Poste e delle
Telecomunicazioni (III "governo
Fanfani") (forse dopo la morte di L.
Spallino (24 mag †);
1963
maggio, eletto senatore (IV Legislatura), nelle file della Dc,
nel collegio di Vimercate;
[Membro della commissione Lavori Pubblici.]
giugno-novembre 1963, ministro dei Trasporti e dell'Aviazione
civile (I "governo
Leone");
1964-65
vinto di nuovo il concorso per ordinario, è docente di "Tecnica
ed economia dei trasporti" nel Politecnico di Milano, ricoprendo
anche l'incarico di direttore dell'Istituto di trasporti;
nel Politecnico istituisce il corso di specializzazione in Ingegneria
del traffico ed è direttore del corso di laurea di "Tecnica
del traffico";
1965-70
nel Politecnico di Milano dirige il Corso di perfezionamento per laureati
in Ingegneria dei trasporti;
1976
16 marzo, muore a Roma.
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