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ANNO 1903 |
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Leone XIII - segretario di Stato: card. M.
Rampolla del Tindaro; 1903 «segue da 1902» 1903 ?, Basilea, 6° Congresso Sionista, il governo britannico fa una tiepida offerta del territorio dell'Uganda, che Th. Herzl accetta con riluttanza di prendere in considerazione, ma tale offerta viene rifiutata dal Congresso. Nel suo discorso di apertura, Th. Herzl descrive in modo dettagliato gli sforzi del movimento per assicurare una Carta: questi tentativi si sono rivelati via via più disperati a mano a mano che la situazione degli ebrei – in particolare dopo il pogrom di Kishinev – peggiora. Questo fa sorgere diverse soluzioni temporanee come quella del progetto "El Arish", negoziato con gli uomini di stato britannici J. Chamberlain e lord Landsdowne. In seguito al crollo di questo schema, i britannici offrono quindi a Th. Herzl la possibilità di un insediamento autonomo ebraico nell'Africa dell'Est (proposta comunemente nota come "Progetto Uganda"). Disappunto tra i coloni inglesi antisemiti. Th. Herzl riunisce il Congresso per considerare seriamente il piano, anche se lui stima che non possa sostituire la Palestina come Madre Patria. Nell'acceso dibattito che segue, Max Nordau – il più stretto confidente di Th. Herzl – afferma che l'Uganda sarebbe una soluzione temporanea. Nonostante l'opposizione sia considerevole e, nonostante i Sionisti Russi lascino la sala, i delegati si pronunciano a favore – con 295 voti favorevoli, 178 contrari e 98 astensioni – della spedizione di un comitato nell'Africa dell'Est per esaminare la possibilità dell'insediamento ebraico. Tra gli altri argomenti discussi al Congresso, si ha il rapporto di Franz Oppenheimer sulla possibilità di insediamenti cooperativi nel territorio, un programma che influenzerà la creazione di vari stanziamenti pochi anni dopo. Questo è l'ultimo Congresso di Th. Herzl, che morirà l'anno seguente. «segue 1914» Ottavo Congresso
- l'Aia, 1907 I Sionisti politici esigono che venga garantita una carta prima di iniziare un vero lavoro in Palestina, mentre i pratici sostengono che, senza un insediamento effettivo si hanno ben poche speranze di ottenere il riconoscimento legale da una o piu' delle Grandi Potenze. Alla fine, il movimento sostiene una serie di sforzi concreti e fonda in Palestina una filiale della OSM, guidata da Arthur Rippin*. In ogni modo, l'adozione del Sionismo sintetico, una sintesi delle due posizioni , diventa la richiesta generale (CLARION CALL) di diversi delegati; il loro portavoce e' Chaim Weizmann*. Nono Congresso - Amburgo, 1909 Decimo Congresso - Basilea, 1911 Undicesimo Congresso - Vienna, 1913 Dodicesimo Congresso - Carlsbad (Karlovy Vary), 1921 Il Congresso discute le attivita' e l'organizzazione del Keren HaYesod, fondato l'anno precedente alla Conferenza di Londra, con lo scopo di raccogliere fondi tra le Comunita' Ebraiche della Diaspora per la costruzione della Palestina. Un altro argomento affrontato dal Congresso e' la questione delle relazione arabo-sioniste. Il problema era diventato scottante in seguito ai disordini arabi a Gerusalemme (1920) e Jaffa (1921): il Congresso approva una risoluzione in cui afferma che il Sionismo auspica " di vivere con gli arabi in modo armonico e tra il reciproco rispetto " , ed incita l'Esecutivo a raggiungere "un'intesa sincera con il popolo arabo". Il Congresso riflette ora la crescita del contrasto all'interno del movimento sionistico, tra chi sostiene il partito e chi desidera la divisione territoriale. L'Esecutivo si riunisce ora a Londra e Gerusalemme.
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Protocolli dei Savi Anziani di Sion 1903, in Russia, lo stesso anno del progrom di Kišinev, appare questo
libello antisemitico. «L'Unione» «segue da 1902» «Avanti!» «segue da 1896» «segue da 1900»
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