Leone XIII
(1878-1903)
Francescani
«segue
da 1874»
1880, Roma, esce il testo latino, con la versione italiana a fronte
della Leggenda dei Tre compagni, pubblicata dall'Ammoni;
«segue 1882»
archivi
Vaticani
1880, per volontà del pontefice, il Vaticano apre agli
studiosi di tutto il mondo l'archivio Segreto [la Biblioteca
Apostolica è già aperta agli studiosi da più
di mezzo millennio].
Qui dentro è racchiusa la storia dell'umanità.
1881, già un anno dopo l'apertura, alcune nazioni creano
in Roma i propri Istituti storici per sVIscerare a fondo i depositi
del più importante archivio del mondo. L'archivio risale ai tempi
apostolici, quando i papi decisero di conservare i propri atti scritti
nell'apposito Scrinium Sanctae Romanae Ecclesiae, che li seguì
nelle loro successive residenze. Purtroppo, i documenti più antichi
andarono dispersi: per la fragilità materiale del papiro, in
casuali incendi, nei trasferimenti ma, soprattutto, nei rivolgimenti
politici. Le maggiori dispersioni, infatti, coincisero con:
- 1084, i saccheggi di Roberto il Guiscardo,
- 1527, il "sacco di Roma" compiuto dai Lanzichenecchi,
- 1810, le razzie napoleoniche.
Centinaia di carri trasportarono a Parigi documenti d'inestimabile valore,
che in parte finirono sulle bancarelle dei mercati per incartare frutta,
ortaggi e pesci. Caduto Napoleone, furono
restituiti fra il 1815 e il 1817 all'archivio Vaticano molti fondi,
spesso malconci o incompleti.
Dopo tante traversie, rimangono pochi documenti anteriori al 1198, anno
dal quale s'iniziano le serie regolari delle raccolte cioè a
partire dal pontificato di Innocenzo III,
Lotario dei conti di Segni, che fu papa
dal 1198 al 1216.
Lo scarso materiale superstite fornisce un'idea del tesoro distrutto
dalle violenze umane:
- il Liber Diurnus Romanorum Pontificum, che è una cronologia
quasi quotidiana,
- due raccolte di lettere di Leone Magno
(440-461) e di Gregorio Magno (590-604),
- alcune lettere di papa Giovanni VIII
(872-882) in copie del secolo XI con scrittura beneventana;
- un diploma, manoscritto in oro su membrana purpurea, con la firma
dell' imperatore Ottone I, del 962;
- le lettere di fuoco dirette all'imperatore Enrico
IV da papa Gregorio VII nel 1077.
vi sono, in armadi speciali:
- il Concordato originale di Worms fra papa Callisto
II e l'imperatore Enrico V che,
nel 1122, chiuse le lotte per le investiture;
- un sigillo di Federico Barbarossa (1164)
e un altro di Enrico VI del 1195.
Pur con le dispersioni accennate, le raccolte documentarie dal 1198
in poi comprendono pergamene, incunaboli, registri, atti, libri, bolle
papali, ma anche sigilli, sacchetti di monete d'oro e d'argento, medaglie,
oggetti preziosi e suppellettili. Fondatore ufficiale dell'archivio
è considerato Paolo
V nel 1612. |
Cardinali
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Ordine dei vescovi
-
Luigi Oreglia di Santo Stefano
(dic 1873 – † dic 1913, decano)
-
Lucido Maria Parocchi (giu
1877 – † gen 1903)
Ordine dei preti
-
Miecyslaw Lédochowski (mar
1875 – † lug 1902)
- Luigi di Canossa (mar 1877 – † mar 1900)
–
Newman, John Henry
(1879 - † 1890)
Ordine dei diaconi
-
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– Buonaiuti,
Ernesto (Roma 1880/81 - Roma 20 aprile 1946) ecclesiastico
e storico italiano;
[Uno dei capi del "Modernismo"
italiano che, specialmente dopo la prima guerra mondiale, apparve quasi
impersonato in lui.]
– Cohen, Morris Raphael (Minsk
1880-New York 1947) filosofo statunitense, di origine ebrea, "naturalismo",
professore al City College di New York
Ragione e natura, saggio sul significato del metodo scientifico
(1931)
Legge e ordine sociale, saggi di filosofia legale (1933)
Introduzione alla logica e al metodo scientifico (1934, con E.
Nagel)
Prefazione alla logica (1944)
La fede
di un liberale (1946)
Il significato della storia umana (1948)
Il viaggio di un sognatore (1949, autobiografia)
Studi di filosofia e scienza (1949)
Il pensiero americano: uno sguardo critico (1954).
– De
Stefano, Antonino (Vita, Trapani 4 agosto 1880 –
Palermo 5 dicembre 1964) ecclesiastico e scrittore italiano; " Modernismo".
[Unico maschio di quattro figli di Giuseppe
e di Giuseppa Perricone.]
– Dibelius,
Friedrich Karl Otto (Berlino 15 maggio 1880 – Berlino
31 gennaio 1967) teologo protestante tedesco.
– Geiger, Moritz (Francoforte 1880-Seal
Harbour 1938) filosofo tedesco, allievo di W.
Wundt e E. Husserl,
emigrato negli USA nel 1933 per sfuggire alle persecuzioni naziste;
Il significato filosofico della teoria della relatività (1921)
L'inconscio e la realtà psichica (1921)
Assiomatica sistematica della geometria euclidea (1924)
Approcci all'estetica (1928).
–
Keyserling, Hermann
- conte (Könno, Estonia 1880-Innsbruck 1946) filosofo tedesco, uno dei
maggiori rappresentanti della filosofia tedesca non accademica;
Reisetagebuch eines Philosophen (1919, Diario di viaggio di un
filosofo)
[Raggiunge le centomila copie.]
1920, fonda a Darmstadt la "Scuola
della saggezza";
Presagi di un mondo nuovo (1926)
Analisi spettrale dell'Europa (1928)
La rivoluzione mondiale e la responsabilità dello spirito (1934)
viaggio attraverso il tempo (1948, postumo)
1948, si ricostituisce a Wiesbaden la "Società keyserlingiana per
la libera filosofia" con lo stesso programma della scuola precedente.
– Preysing
Lichtenegg Moos, Konrad von (Moosburg an der Isar,
Baviera 30 agosto 1880 – Berlino, 21 dicembre 1950) cardinale e vescovo
cattolico tedesco.
– Schuster,
Alfredo Ildefonso (Roma, 18 gennaio 1880 – Venegono
Inferiore, 30 agosto 1954) cardinale e arcivescovo cattolico italiano.
– Sellars,
Roy Wood (EgmondVille , Ontario 1880-Ann Arbor, Michigan
1973) filosofo statunitense,;
[Padre di Wilfrid
(1912-1989).]
Naturalismo evolutivo (1921)
Principi e problemi della filosofia (1926)
La maggiore età della religione (1928).
– Spengler,
Oswald (Blankenburg am Harz, Magdeburgo 29 maggio 1880
– Monaco di Baviera 8 maggio 1936) filosofo, storico e scrittore tedesco.
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Gesuiti
«segue da 1879»
[preposito generale: p. ? (?-?)]
1880
dalla Villa Les Alleux, (20 km ca da Laval (Francia centro-occidentale),
vengono regolarmente espulsi come nemici della libertà.
Di essi (nei sei anni successivi), 19 gesuiti partono per la Cina, il
Brasile, l'Honduras, il Mangalore, segno evidente di un certo fervore.
I gesuiti romani (fra cui il giovane p. Pietro
Tacchi Venturi) della cui situazione morale il padre provinciale
sembra più preoccupato, tornano in Italia [scelta vincente] dove
VIvono in piccole comunità, erette alla meglio.
I 111 gesuiti veneti dispersi (un po' meno dei romani e napoletani),
fra accoglienze ora trionfali ora umilianti, raggiungono Le Havre e
di lì arrivano a Valenza da dove finiscono nella certosa Ara
Christi. VI rimangono poco per la strettezza del luogo e perché
il buon esito dei romani, sistemati ormai pacificamente vicino a Roma,
nonostante il clamore suscitato dalla circolare del guardasigilli Tommaso
Villa, contraria ai gesuiti e al loro ritorno, persuade i superiori
al ritorno degli scolastici e Portoré in Croazia.
Intanto, a poco a poco, alla chetichella, i gesuiti veneti ritornano
nelle città e nelle loro case abbandonate e riprendono le loro
attività.
I membri sono 10.521.
«segue 1881»
Fondamentalismo protestante americano
1880, al congresso biblico di Niagara, in seno al protestantesimo americano
nascono due correnti:
- modernista o liberale
- fondamentalista
allo studio storico-critico della Bibbia, quest'ultima oppone
la dottrina della divina ispirazione letterale delle Scritture e della
loro assoluta inerranza;
«segue 1910»
Fondamentalismo
islamico
La comparsa, alla fine del XVIII secolo di movimenti di risveglio religioso
(wahhabita, il
più importante) poi proseguita con le correnti riformistiche di fine
'800 (culminate nelle opere di pensatori come l'indiano Jamal
al-Din al-Afgani (1838-97) e del suo discepolo, l'egiziano Muhammad
Abduh (1849-1905) sono l'origine dell' «islamismo radicale»;
da queste correnti nascono due tronconi:
- il primo, facente capo alla Salafiyah ("del ritorno ai
padri"), si estende dall'Egitto fino all'area del Maghreb
- il secondo, molto più radicale, è l'antesignano dei movimenti fondamentalisti
islamici
«segue 1929»
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