Leone XIII
(1878-1903)
- segretario di Stato: card. M.
Rampolla del Tindaro;
- segretario degli affari ecclesiastici straordinari: card. F.
Segna;
1900, Stati Uniti: il risultato dell'operazione di disinformazione condotta
dall'arcivescovo John Ireland e il mimetismo
del papa e del suo segretario di Stato che non appoggiano la Spagna permettono
al presidente degli Stati Uniti Th.
Roosevelt,
di muovere il primo passo verso l'instaurazione di relazioni diplomatiche
con la Santa Sede;
Democrazia cristiana:
si acuisce il conflitto tra gli intransigenti (clerico-moderati) e i democratici
cristiani (danno vita ai Fasci democratici cristiani). "Seconda Internazionale" «segue da 1899» 1900
Parigi, al Congresso, nonostante l'espulsione degli anarchici, i rappresentanti
delle associazioni puramente operaie e dei sindacalisti hanno numericamente
ancora la prevalenza.
Ma la tendenza è ormai orientata verso l'organizzazione di partito,
e sono i partiti socialisti che costituiscono il nucleo dell'Internazionale,
anche se il marxismo al quale si richiamano è oggetto di interpretazioni
diverse e, soprattutto, non impedisce la coesistenza di tendenze appartenenti
ad altre tradizioni del socialismo, in primo luogo francesi (blanquisti,
"possibilisti", socialisti indipendenti ecc.).
Al congresso viene ora decisa la costituzione di un ufficio socialista
internazionale e di un comitato esecutivo che
rappresentino l'intera organizzazione negli intervalli fra i congressi.
«segue 1901»
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«L'Opinione»
«segue da 1892»
1900, dicembre, dopo varie interruzioni, cessa definitivamente le pubblicazioni.
«La Nazione»
«segue da 1859»
agli inizi del Novecento la tiratura non supera le 7000 copie nonostante
i legami con l'aristocrazia fondiaria, con alcune società ferroviarie
e con l'alta banca;
«segue 1913»
«Il Secolo»
«segue da 1899»
1900, Milano, pressato sempre più da vicino dall'ascesa del «Corriere
della Sera» rispecchia la disgregazione dei radicali:
- incapaci di darsi una moderna struttura di partito,
- danneggiati dalla presa del socialismo sulla propria antica base operaia,
- lacerati tra ministerialismo e antiministerialismo,
- condizionati da un'ideologia che non sa rinnovarsi a contatto con i
nuovi elementi culturali e dei problemi posti dall'apparizione di forze
politiche nuove come i cattolici o i nazionalisti;
«segue 1909»
«segue da 1898»
1900, la direzione passa a L.
Albertini; gli imprenditori E. De Angeli
e G.B. Pirelli entrano nella proprietà ed
il giornale diventa l'organo dell'opposizione liberal-conservatrice a
G. Giolitti che intanto ha aperto ai socialisti
e tenta il recupero dei cattolici;
«segue 1901»
«Le
Journal»
1900, Parigi, Henri
Letellier, figlio di uno degli acquirenti, assume la gestione del
quotidiano;
«segue 1903»
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