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Papa
Pio VII (1800-23) 1811
«segue da 1798» «segue da 1805» |
ANNO 1811
– Bazaine,
François-Achille (Versailles
1811-Madrid 1888) militare francese;
Torna su1863, comandante del corpo di spedizione francese in Messico, dove all'insaputa di Massimiliano d'Asburgo, allaccia rapporti con alcuni dei capi ribelli; 1867, è richiamato in Francia da Napoleone III; 1870, nella guerra franco-prussiana ha il comando supremo dell'esercito del Reno, ma contribuisce alla sconfitta francese; 1873, condannato a morte dal consiglio di guerra, la pena gli viene commutata in vent'anni di carcere; 1874, riesce ad evadere e ripara in Spagna. – Beecher Stowe, Harriet (Litchfield, Connecticut 1811-Hartford, Connecticut 1896) scrittrice statunitense; Uncle Tom's Cabin (1851-52, La capanna dello zio Tom, romanzo uscito a puntate su un settimanale di Washington; 1852, 20 marzo, uscita del libro in due volumi) [Sei mesi dopo l'uscita del libro se ne vendono centomila copie a un dollaro e mezzo l'una (edizione in due volumi) e prima di Natale un'edizione economica in volume unico a 37½ cents raggiunge le duecentomila. Siccome nel 1852 nessuna legge protegge in Gran Bretagna i libri americani, ne escono nel corso dell'anno circa quaranta edizioni inglesi diverse, a un prezzo variabile tra i sei pence e i quindici scellini. Il più fortunato dei plagiari inglesi sembra sia stato Routledge: sovente gli capita di spedire ai librai fino a diecimila copie il giorno e vende in tutto cinquecentomila copie sul totale di un milione e mezzo stampate in Inghilterra. Nello stesso 1852 viene tradotto in francese, italiano, danese, olandese, tedesco, ungherese, polacco, svedese; più tardi si aggiungono traduzioni in almeno trenta lingue. È il primo libro americano a suscitare entusiasmo anche in Inghilterra. Ovviamente esso si è retto sul crescendo della propaganda abolizionistica. In Italia se ne stampano in contemporanea almeno tre edizioni con titoli differenti: Il tugurio dello zio Tom (Firenze, Mariani), La capanna dello zio Tom (Torino, Fontana) e La capanna dello zio Tomaso (Milano, Borroni e Scotti).] Agnes of Sorrento (1862, romanzo storico ambientato in Italia) Old Town Folks (1869, Gente all'antica). – Belinskij, Vissarion Grigorevic (Suomenlinna, Helsinki 1811- Pietroburgo 1848, distrutto dalla fame e dalla miseria) saggista e critico russo, segnò l'inizio dell'egemonia culturale della nuova «intelligencija» borghese (raznocincy); [Figlio di genitori rozzi e incolti, viene espulso anche dall'università di Mosca per «scarse attitudini e poca diligenza»; a salvarlo da una situazione di miseria sono N.V. Stankevic e i suoi amici del "circolo Stankevic". È il continuatore, con il polacco Senkovskij, dell'opera di N.A. Polevoj.] Meditazioni letterarie (1834, pubblicate su «Il telescopio» di Nadezdin) [Nella stessa rivista viene pubblicata la celebre lettera di Ciàdajev che è una sfida, un segno di risveglio, che rompe il ghiaccio dopo il 14 dicembre 1825. Per questo fatto la rivista viene subito soppressa, il censore pensionato, il readattore mandato in esilio.] 1836-39, direttore dell' «Osservatore moscovita», di proprietà di M.A. Bakunin; L'anniversario di Borodino (1839, articolo) 1840, collabora a «Gli annali patrii» o «Gli annali patriottici» di Pietrogrado dei quali s'impossessa l'anno seguente dominando per sei anni la letteratura quotidiana; Menzel, critico di Goethe (1840, articolo) Saggio sulla letteratura russa del 1846 (1846) 1847, collabora a «Il contemporaneo»; Che disgrazia l'ingegno! (1847, articolo) Lettera a Gogol' (un vero e proprio manifesto ideologico; B. è il primo ad apprezzare il genio di N.V. Gogol' di cui sostiene tutta l'opera fino a Anime morte; all'apparizione di Brani scelti della corrispondenza di amici, si dissocia dalle sue posizioni). – Blanc, Louis (Madrid 1811-Cannes 1882) politico francese, piccolo di statura; 1839-42, redattore capo della «Revue du progrès»; L'organizzazione del lavoro (1840) Storia di dieci anni 1830-40 (1841) 1841-48, editore della «Revue indépendante» con P. Leroux e G. Sand; Storia della Rivoluzione francese (1847-62) 1848, dopo la fallita insurrezione parigina, ripara in Inghilterra; 1849-51, qui pubblica la rivista «Le Nouveau Monde»; 1870, ritornato in Francia, avversa la Comune di Parigi del 1871 e svolge attività parlamentare sostenendo le posizioni democratico-borghesi del "partito radicale". – Blanche, August Theodor (Stoccolma 1811-68) scrittore svedese; Lo zio ricco (1845) Il trovatello (1847) Scene di vita (1863-65). – Bonazzi, Luigi (Perugia 1811-1879) attore e critico italiano; dopo aver lasciato la cattedra di professore di retorica ad Ascoli Piceno, entrò nella compagnia di Alamanno Morelli e poi in quella di Gustavo Modena; lasciò vari scritti pubblicati sul «Cosmorama pittorico» (1850-1856) Gustavo Modena e l'arte sua (1865). – Bright, John (Rochdale, Lancashire 1811-Londra 1889) politico inglese; 1843, membro liberale del parlamento; 1854, si oppone alla partecipazione alla guerra di Crimea,voluta da H.G. Palmerston; 1882, condanna l'occupazione inglese dell'Egitto; 1868-70, presidente del «Board of Trade» nel gabinetto Gladstone, poi membro del consiglio privato della corona. – Bunsen, Robert Wilhelm von (Gottinga 1811-Heidelberg 1899) chimico e fisico tedesco, da cui il "becco di Bunsen" (bruciatore di combustibile gassoso); [becco di Bunsen: bruciatore di combustibile gassoso, tuttora usato nei laboratori chimici e per alcune lavorazioni di tipo artigianale (oreficeria ecc.), produce una fiamma ben controllabile, la cui temperatura può raggiungere i 1500°C. ] fu tra i primi, assieme al suo collaboratore G.R. Kirchhoff, a impiegare l'analisi chimica spettrale delle radiazioni luminose, con la quale individuò il manganese, lo stronzio, il cesio e il rubidio. – Camerini, Eugenio Salomone (Ancona 1811-Milano 1875) letterato italiano; allievo di B. Puoti, collabora a diversi periodici tra cui il «Crepuscolo» di C. Tenca; a Milano dirige per l'editore Daelli la "Biblioteca rara" e per l'editore Sonzogno la "Biblioteca classica economica"; Profili letterari (1870) I precursori del Goldoni (1872) nuovi profili letterari (1875-76). – Cialdini, Enrico (Castelvetro, Modena 1811-Livorno 1892) militare italiano. – Cordova, Filippo (Aidone, Enna 1º maggio 1811 – Firenze, 16 settembre 1868) patriota e politico italiano. – Demorny, Charles Auguste Louis Joseph – detto conte di Morny, divenuto poi duca di Morny (Saint-Maurice, Suisse 17 settembre 1811 – Parigi 10 marzo 1865) finanziere e politico francese; [Figlio naturale della regina d'Olanda, Hortense de Beauharnais e del conte di Flahaut, è il nipote (di nonno) naturale di Talleyrand e il fratellastro di Napoléon III.] – Erba, Carlo (Vigevano 1811-Milano 1880) industriale italiano; 1853, fonda a Milano l'omonima casa farmaceutica; 1971, la principale in Italia, a capo di numerose filiali in tutto il mondo, passa sotto il controllo della Montedison. – Erben, Karel Jaromir (Miletin 1811-Praga 1870) poeta ceco, archivista della città di Praga, compilatore di numerose raccolte di favole e leggende, curò (1862-64) la trascrizione di oltre duemila canti popolari cechi; La ghIRLANDA (1853, volume di brevicomponimenti lirici, in gran parte ballate). – Falloux, Frédéric-Alfred-Pierre – conte (Angers, Maine-et-Loire 7 maggio 1811 – 6 gennaio 1886) politico francese; [Suo padre fu nobilitato da Charles X re di Francia.] – Ferrari, Giuseppe (Milano 1811-Roma 1876) scrittore e politico italiano, collaboratore dal 1833 delle principali riviste culturali milanesi; La mente di G.D. Romagnosi (1835) Opere di vico (1835-37, curatore, da cui il saggio Le opere di G.B. vico) 1838, esule volontario in Francia; De religiosis Campanellae opinionibus (1840) Dell'errore (1840, in francese) 1842, già insegnante all'università di Strasburgo, viene destituito per le reazioni suscitate negli ambienti clericali dai suoi corsi, accusati di diffondere teorie comuniste; Saggio sul principio e i limiti della filosofia della storia (1843, in francese) 1848, dopo le cinque giornate del marzo, rientra a Milano; contrario alla fusione tra Lombardia e Piemonte sostiene con l'amico C. Cattaneo e in opposizione a G. Mazzini un programma democratico e repubblicano-federalista nel quale l'obiettivo della libertà è anteposto a quello dell'indipendenza; tornato a Parigi condivide gli orientamenti antiautoritari di P.-J. Proudhon e sviluppa le sue posizioni politiche in senso socialista; 1851, tenta di dar vita a un partito-democratico-sociale con lo scopo di realizzare una completa libertà, radicali riforme sociali («legge agraria») nel quadro di un'Italia repubblicana e federalista; La federazione repubblicana (1851) La filosofia della rivoluzione (1851) L'Italia dopo il colpo di stato del 2 dicembre 1851 (1852) Storia della rivoluzione d'Italia (1858, in francese) Storia della ragion di stato (1860, in francese) 1860, rientrato definitivamente in Italia, siede in parlamento sui banchi della sinistra (ma sostanzialmente isolato) continuando a difendere il suo "federalismo". – Fortoul, Hippolyte Nicolas Honoré Fortoul (Digne 13 agosto 1811 – Bad Ems, Germania 7 luglio 1856) letterato, storico e politico francese. – Galois, Évariste (Bourg-laReine, Parigi 25 ott 1811 - Parigi 31 mag 1832) matematico francese, fervente repubblicano aderì agli «Amici del popolo», morì in duello per motivi d'onore (secondo la tradizione), in realtà (nuovi annali dei matematici) assassinato il 31 maggio 1832 in un "duello per motivi d'onore" provocato da spie della polizia segreta di Luigi Filippo. [La notte prima di morire egli raccolse in un manoscritto i principali risultati scientifici delle proprie ricerche sulla risolubilità delle equazioni per radicali, corredandoli di una lettera indirizzata all'amico A. Chevalier nella quale chiedeva il giudizio di K.G. Jacobi e di K.F. Gauss più che altro sull'importanza delle sue teorie; A. Chevalier fece pubblicare la lettera ma i suoi lavori vennero pubblicati sul «Journal» di J. LiouVille solo nel 1846, trovando pure allora difficoltà di affermazione.] – Gautier, Théophile (Tarbes, Pirenei 1811-Neuilly 1872) scrittore francese, giornalista alla «Presse» e poi alla «France Littéraire»; Les Jeune-France (1833, Gioventù francese) Albertus ou l'âme et le peché (1833, Alberto o l'anima e il peccato, poema) Mademoiselle de Maupin (1835, Signorina di Maupin, con la cui prefazione diventa il precursore dell'«arte pura») La comédie de la mort (1838, La commedia della morte, poema) Poesies (1839, Poesie) Les grotesques (1844, I grotteschi, profili dei più originali scrittori del '600 già apparsi su «France Littéraire») Poesies complètes (1845, Poesie complete) voyage en Espagne (1845, viaggio in Spagna) Le roi Candaule (1847, Il re Candaule, romanzo) Emaux et camées (1852, Smalti e cammei) voyage en Italie (1852,viaggio in Italia) Costantinople (1854, Costantinopoli) Le arti in Europa (1856-58) Storia dell'arte drammatica in Francia negli ultimi venticinque anni (1858) Le roman de la momie (1858, Il romanzo della mummia) Le capitain Fracasse (1863, Il capitano Fracassa, romanzo). – Gutzkow, Karl Ferdinand (Berlino 1811-Sachsenhausen 1878) scrittore tedesco, esponente di rilievo degli scrittori della «Junges Deutschland» (Giovane Germania); 1831, collabora al «Literaturblatt» di W. Menzel; 1837-48, redattore del «Telegraph für Deutschland» ad Amburgo; Uriel Acosta (1846, tragedia, spietata requisitoria contro l'ortodossia e le manipolazioni di potere clericali) Das Urbild des Tartüffe (1844, Il prototipo del Tartufo) Wally, die Zweiflerin (1835, Wally, la dubitatrice; viene condannato a quattro mesi di carcere) Die Ritter vom Geist (1850-51, in 9 voll. I cavalieri dello spirito, romanzo). – Hesse, Ludwig Otto (Königsberg 1811-Monaco di Baviera 1874) matematico tedesco, allievo di K.G. Jacobi a Heidelberg, da cui l'hessiano (determinante hessiano) di una funzione di n variabili. – Ketteler, Wilhelm Emmanuel Freiherr von (Harkotten, Vestfalia 1811-Burghausen, Baviera 1877) ecclesiastico tedesco; 1844, ordinato prete; 1850, vescovo di Magonza; di fronte ai problemi suscitati dalla rivoluzione industriale organizza gli artigiani in associazioni religioso-professionali (dalle quali deriverà il sindacalismo cattolico tedesco), propone il corporativismo come mezzo per rinVIgorire le condizioni economiche dei lavoratori e infine auspica un rinnovamento politico che eVIti i limiti insiti nel liberismo e nel collettivismo: può quindi essere considerato un ispiratore del partito cattolico di centro; 1869, istituisce il congresso cattolico di Düsseldorf e la conferenza di Fulda; 1848-49, deputato al parlamento di Francoforte; La questione operaia e il cristianesimo (1864) Liberalismo, socialismo e cristianesimo (1871) 1871-72, deputato al Reichstag conduce una lunga battaglia per l'autonomia della chiesa tedesca nei confronti dello stato e partecipa attivamente al Kulturkampf; al concilio vaticano I si oppone, per ragioni di opportunità, alla proclamazione dell'infallibilità papale e torna in Germania privo del voto, accettandone tuttavia le conclusioni; I cattolici nell' ? (1873). – Le Verrier, Urbain-Jean-Joseph (Saint Lô 1811-Parigi 1877) astronomo francese, postulò l'esistenza di un nuovo pianeta, di cui calcolò la posizione approssimativa; J.G. Galle, astronomo all'osservatorio di Berlino, nel 1846 individuò effettivamente (a soli 52' dalla posizione indicata da Le verrier) un nuovo pianeta che fu chiamato Nettuno; tale scoperta gli fruttò oltre a onorificenze e riconoscimenti in Francia e in tutto il mondo occidentale, la cattedra di meccanica celeste all'università di Parigi e, alla morte di Arago, la direzione dell'osservatorio di Parigi che tenne quasi ininterrottamente fino alla morte. – Magalhaes, Domingos José Gonçalves de (Rio de Janeiro 1811-Roma 1882) scrittore brasiliano, importante per aver aperto le lettere brasiliane a influssi esterni non più solo portoghesi; Suspiros poéticos e Saudades (1836, Sospiri poetici e Rimpianti) 1836, fonda la rivista «Niterói» punto di riferimento di una scuola poetica il cui rappresentante originale fu Manuel de Araújo Pôrto-Alegre; A Confederação dos Tamoios (1856, La confederazione dei tamoio). – Matteucci, Carlo (Forlì 1811-Ardenza, Livorno 1868) fisiologo, fisico, chimico e politico italiano; 1828, si laurea in fisica a Bologna, soggiornando poi per un breve periodo a Parigi dove incontra J. Arago ed E. Becquerel; dimostra, indipendentemente da M. Faraday, le leggi sull'elettrolisi; conclusosi con un dissesto un periodo dedicato all'attività industriale, deve accettare la direzione della farmacia e del laboratorio dell'ospedale di Ravenna; 1844, fonda con R. Piria il «Nuovo Cimento», uno dei più importanti periodici scientifici italiani; 1848, è commissario civile del corpo dei volontari toscani che combatte a Curtatone e Montanara; 1851, riprende l'attività scientifica quando, su proposta di A. von Humboldt, il granduca di Toscana gli offre la cattedra di fisica dell'università di Pisa; 1860, è nominato senatore; 1862, direttore dei telegrafi e ministro della pubblica istruzione nel primo gabinetto Rattazzi. – McCosh, James (Carskeoch, Ayrshire 1811-Princeton 1894) filosofo inglese, Vivamente interessato alla teoria evoluzionistica di Ch.R. Darwin le cui tesi cercò di conciliare con i principi dell'ortodossia religiosa; 1834, dopo gli studi a Glasgow e a Edimburgo viene ordinato sacerdote ed è pastore della chiesa scozzese; 1850, è nominato professore di logica e metafisica al Queen College di Belfast; Il metodo del governo divino, fisico e morale (1850) Le intuizioni della mente studiate induttivamente (1860) Esame della filosofia di J.S. Mill (1866) Cristianità e positivismo (1871) Psicologia delle capacità cognitive (1886). 1868, si trasferisce in America dove è preside dell'università di Princeton fino al 1888. – Mezzanotte, Raffaele (Chieti 12 febbraio 1811 – Chieti 22 ottobre 1879) politico italiano. – Morny, Charles-Auguste duca di (Parigi 1811-1865) politico francese; [Figlio naturale del generale de Flahaut e di Ortensia Beauharnais che nel 1803 ha sposato Luigi Bonapartere d'Olanda; era quindi fratellastro del futuro imperatore Napoleone III.] 1842-48, deputato del Puy-de-Dôme alla camera; 1849, maggio, eletto all'assemblea legislativa della seconda repubblica, diventa uno dei più attivi membri del cosiddetto "partito dell'Eliseo"; 1851, 2 dicembre, ha una parte di primo piano nella preparazione del colpo di stato; 1852, gennaio, si dimette; tra i fondatori del Crédit mobilier, rappresenta quasi un simbolo del legame esistente tra mondo economico e mondo politico, durante il secondo impero; 1854, è presidente del corpo legislativo, carica che conserva fino alla morte. – Napoleone II (Parigi 1811-Schönbrunn, Vienna 1832) imperatore designato dei francesi (1815), unico figlio ed erede, col titolo di "re di Roma", di Napoleone I e Maria Luigia d'Austria 1814, dopo il crollo dell'impero napoleonico viene condotto dalla madre a Vienna; 1815, 23 giugno, allorché Napoleone I, sconfitto a Waterloo, è costretto ad abdicare per la seconda volta, viene riconosciuto dalle Camere dei cento giorni imperatore dei francesi, ma non regnerà mai; educato alla corte austriaca, lontano da ogni ricordo paterno e da qualsiasi partecipazione alla vita politica, gli viene conferito il titolo di "duca di Reichstadt"; 1830, luglio, dopo la rivoluzione il suo nome viene utilizzato dal cancelliere austriaco principe di Metternich per agitare la minaccia di un movimento bonapartista contro Luigi Filippo d'Orleans e premere in tal modo sul sovrano francese perché rinunci alla politica del "non intervento"; 1832, la morte per tisi e il culto per le memorie paterne praticato negli ultimi anni, creano intorno a lui una leggenda di stampo romantico, che trova la sua migliore espressione nel dramma L'Aiglon di E. Rostand. – Ravizza, Giuseppe (Novara 1811-Livorno 1885) inventore italiano, affrontò tra i primi il problema della scrittura a macchina; 1885, brevetta un modello di macchina per scrivere a 32 tasti che chiama "cembalo scrivano" e al quale continua ad apportare miglioramenti negli anni successivi realizzando numerosi altri prototipi; egli non riesce però a organizzare la produzione su scala industriale; pur non essendo la prima macchina per scrivere funzionante, introduce in quest'ambito importanti Novità, quale, per esempio, la disposizione a cerchio dei martelletti, in seguito universalmente adottata. – Sarmiento, Domingo Faustino (San Juan 1811-Asunción 1888) politico e scrittore argentino, costretto ventenne all'esilio in Cile durante la dittatura di J.M. Rosas; 1836, rientra in patria; 1841, deve emigrare di nuovo vive ndo per molto tempo di umili lavori prima di approdare al giornalismo; dalle pagine del cileno «El Mercurio» sostiene una lunga polemica con il venezuelano A. Bello, prendendo le mosse dalla questione linguistica (Sarmiento rivendica l'autonomia dal castigliano delle parlate dell'America spagnola) e giungendo ad una discussione globale sulla miseria dei popoli e sul significato della Civiltà; Mi difensa (1843, La mia difesa) Facundo o civilización y barbarie (1845, Facundo o Civiltà e barbarie; VI rappresenta attraverso le vicende di un caudillo realmente esiatito (Juan Facundo Quiroga, detto Tigre de los Llanos, morto assassinato nel 1835) i mali secolari dell'Argentina e proponendone i rimedi) viajes (1845-47, viaggi) Recuerdos de provincia (1850, Ricordi di provincia) 1851, entra nell'esercito di J.J. de Urquiza; inimicatosi anche costui, divenuto intanto presidente argentino, deve di nuovo prendere la via dell'esilio; 1855, può finalmente tornare in patria; 1868-74, tiene egli stesso la presidenza della repubblica per poi lasciare la carica a N. Avellaneda e ritirarsi in Paraguay. – Singer, Isaac Merrit (Pittstown, New York 1811-Torquay, Inghilterra 1875) inventore statunitense; 1846, E. Howe (1819-1867) brevetta una macchina per cucire, la prima ad avere un certo successo commerciale; 1851, Singer, dopo aver modificato il precedente brevetto in vari punti (movimento dell'ago a cruna (dritto) ecc.) brevetta il suo modello e, abilissimo propagandista, ottiene un enorme successo grazie anche all'introduzione del pagamento rateale; Howe gli fa causa (perché ha usato l'ago a cruna senza autorizzazione) e la vince; a sua volta E. Howe viene accusato da Singer per i suoi nuovi modelli; 1854, la causa, durata fino ad ora, costituisce la base per la legislazione statunitense in tema di brevetti industriali; l'accordo, anche con altri costruttori, viene trovato (su proposta di Singer) attraverso la messa in comune del know-how e un diritto fisso da versare a E. Howe per ogni macchina costruita, primo esempio di messa in comune di know-how industriale. – Thackeray, William Makepeace (Alipur, Calcutta 1811-Londra 1863) scrittore inglese. |
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da 1798» 1811, Napoli, viene aperta una scuola di ingegneria sotto l'influenza della cultura napoleonica delle scuole francesi di "Ponts et Chaussee". «segue
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