Leone
XIII
(1878-1903)
Standard
Oil of California
1879, viene costituita questa compagnia petrolifera statunitense all'interno
del gigantesco gruppo creato da John
Davidson Rockefeller (una
quarantina di società distribuite in quasi tutti gli stati degli USA);
«segue 1911»
Standard Oil of Indiana
1879, viene costituita questa compagnia petrolifera statunitense all'interno
del gigantesco gruppo creato da John
Davidson Rockefeller (una quarantina di società distribuite
in quasi tutti gli stati degli USA);
«segue 1911»
Mobil
Oil
«segue da 1866»
1879, la Vacuum Oil, passata sotto
il controllo di John
Davidson Rockefeller, costituisce numerosi filiali
estere e incorpora alcune imprese americane del settore (tra cui la
Lubrite Refining e la White
Star Refining)
«segue 1931»
Siemens
«segue da 1847»
1879 produce la prima locomotiva elettrica e negli anni successivi estende
la gamma delle produzioni elettrotecniche;
«segue 1938»
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1874-96
Periodo di depressione nell'economia mondiale
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«segue da 1878»
Banca Nazionale del Regno
d'Italia
1879,
Banca
Nazionale Toscana
1879,
Banca Toscana di
Credito
1879,
Banca
Romana
1879,
Banco
di Sicilia
1879, settembre, è autorizzato a emettere biglietti al
posto delle fedi di credito;
Banco
di Napoli
1879,
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Altre Banche
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«segue
da 1878»
Presidente:
. conte gr. cr.
Gustavo Ponza di San Martino, senatore del Regno,
Cons. di Stato, dal 1856.
Segretario generale:
. cav. avv. Francesco Garelli,
dal 1853.
1879,
Societa
Generale del Credito mobiliare italiano
1879,
Banca
Toscana di Anticipazione e Sconto
1879,
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Casse di Risparmio
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«segue
da 1878» Cassa
di Risparmio di Venezia
1879,
Cassa
di Risparmio di Vicenza
1879 , Cassa di Risparmio di Milano
1879,
Monte dei Paschi (Cassa
di Risparmio)
1879,
«segue 1879»
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Banche Popolari
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1879
Banca Popolare di Vicenza
- Presidente:
Emanuele Lodi,
- vicepresidente: conte Guido Piovene
Porto Godi,
- Consiglieri:
. Girolamo Burato, (tipografo)
. Antonio Zerbato,
. Angelo Balestra, (orefice)
. Girolamo Chinotto,
. Pietro Meneghini,
. Filippo Dalla Pozza, (in difficoltà
finanziarie)
- Comitato dei censori:
. Ludovico Zuccani,
. Girolamo Lupieri,
. Scipione Panzoni.
Direttore: Francesco
Pischiutta (1868-79)
Febbraio
all'assemblea ordinaria dei soci risulta una situazione societaria
di assoluta tranquillità… forse una calma eccessiva (la
bonaccia prima del temporale), è infatti impossibile che
all'interno del Consiglio di amministrazione si ignori la situazione
finanziaria sempre più pericolante
di uno dei consiglieri
della Banca, quel Filippo Dalla Pozza
che proprio nella stessa assemblea viene nominato per la terza
volta amministratore.
Marzo
3, il foglio democratico progressista «Il Paese»
dà per primo l'annuncio della sentenza di fallimento di
Filippo Dalla Pozza (la Banca si
trova esposta verso il consigliere per una cifra che si aggira
tra le 50 e le 100.000 lire);
4, riprende la notizia anche
«Il Giornale
di Vicenza»;
la corsa agli sportelli della Banca dura alcuni giorni, almeno
fino a quando il Consiglio di amministrazione non convoca un'assemblea
straordinaria dei soci da tenersi al Teatro Olimpico (prevedendo
un grande concorso di gente), annuncia le proprie dimissioni e
quelle del comitato dei censori;
nel complesso i ritiri di depositi raggiungono una cifra comunque
elevata, circa 1.500.000 lire, che si concentra in pochi giorni
ponendo quindi la Banca in una seria situazione
di illiquidità,
comunque superata senza mai chiudere i battenti ed onorando sempre
la firma.
[La Banca riesce a far fronte alle richieste dei depositanti ricorrendo
semplicemente alle partitie attive
di più facile mobilizzazione
(oltre al fondo cassa, ad esempio, ai conti correnti attivi) e
interrompendo il flusso dei crediti. I titoli in portafoglio che
assommano alla rispettabile cifra di 1.800.000 lire, non vengono
toccati; il massimo dell' "eccezionalità" si
ha con la richiesta (probabilmente nei giorni più caldi),
che dovrà rimanere segreta, di Luigi
Luzzatti alla Banca Popolare
di Milano
per un risconto di 200.000 lire.]
23, assemblea straordinaria;
Aprile
6, nel corso di riunioni private per il ricambio del
Consiglio di amministrazione, per la carica di presidente si fa
il nome
di Bortolo Clementi, presidente
del Comizio agrario e pedina nelle mani del suocero Alessandro
Rossi, e successivamente quello del cav. Giovanni
Fabrello, appaltatore dell'esattoria municipale (sarà
dichiarato fallito nel 1891);
i "suggerimenti dei soci" per formare la nuova lista
sono raccolti nella sede del Comizio agrario, al banco Orefice
e al negozio Cattelani.
Nel frattempo anche il gruppo che detiene il controllo della Banca
si mette in moto per formare una lista di nuovi amministratori.
Ed esce il nuovo Consiglio di amministrazione:
- Presidente:
Emanuele Lodi,
[riconfermato]
- vicepresidente: conte Guido Piovene
Porto Godi, [riconfermato]
- Consiglieri:
. Girolamo Burato, (tipografo)
. Antonio Zerbato,
. Angelo Balestra, (orefice)
. Girolamo Chinotto,
. ?,
. ?,
- Comitato dei censori:
. Ludovico Zuccani,
. Girolamo Lupieri,
. Scipione Panzoni.
Direttore: ?
(1879-?)
[L'ex direttore Francesco Pischiutta
(1868-79), non solo viene accusato di complicità avendo
avallato i crediti di Dalla Pozza, ma contro si lui si sporge
denuncia per truffa e, nonostante la corte d'appello di Venezia
dia il nuovnon luogo a procedere, si decide comunque
di liquidarlo.]
Si dà vita a un comitato che elabori delle
modifiche statutarie; ne fanno parte:
. Fedele Lampertico,
. Luigi Luzzatti,
. Paolo Lioy,
. Bortolo Clementi,
. ? Tretti,
. Giacomo Calvi.
Il lavoro è veloce e in meno di un anno il nuovo statuto
ottiene l'autorizzazione regia ed entra in vigore.
Storie collegate:
La lite insorta tra Vincenzo Creazzo
e la Società
anonima setificio Creazzo, il suo successivo fallimento
e l'inizio di un lungo contenzioso con la Banca che durerà
quasi vent'anni relativamente ad alcune cambiali mai onorate,
hanno come unica conseguenza la mancata rielezione a vicepresidente
del Creazzo, che rimane tranquillamente
nel Consiglio di amminstrazione della Banca fino a quando l'affaire
Dalla Pozza, nel quale è peraltro
in qualche maniera coinvolto, non ne determina la mancata rielezione.
Succursali
- Arzignano (marzo 1873)
- Thiene (marzo 1873),
- Asiago (1876)
«segue
1880»
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–
Beveridge, William Henry
-
Lord Beveridge (Rangpur, Bengala
1879-Oxford 1963) economista inglese, con un persistente interesse nella
sfera economica del problema della "disoccupazione";
1909, fa parte della commissione che pubblica il "Rapporto
della minoranza";
1919-37, direttore della London School of Economics;
Unemployment (1931, Disoccupazione)
1942, autore del "Rapporto Beveridge";
[275 mila copie
vendute fino al 1954; un record nell'ambito
dei documenti governativi.]
1944, deputato liberale, poi sconfitto, come indipendente;
Disoccupazione: un problema dell'industria (1909)
Assicurazioni sociali e servizi connessi (1942, noto come "Rapporto
Beveridge")
Piena occupazione in una società libera (1944, in cui dà la definizione
di "pieno impiego" corrispondente a un livello di disoccupazione
del 3%, punto di riferimento per la successiva politica governativa;
con in appendice Gli aspetti quantitativi del problema del pieno
impiego in Gran Bretagna di N.
Kaldor)
L'India li ha chiamati (1947, biografia del padre)
Potere e influenza (1953, autobiografico).
– Hawtrey, sir Ralph George (Londra
1879-1975) economista inglese;
1904-45, funzionario del ministero del tesoro britannico;
1946-52, professore presso l'Istituto reale per gli Affari
internazionali;
Moneta e credito (1919)
Il gold standard in teoria e in pratica (1919)
L'arte
di gestire la banca centrale (1937)
Capitale e occupazione (1937)
Il tasso ufficiale
di sconto attraverso un secolo (1938)
La bilancia dei pagamenti e il tenore
di vita (1950)
Controversie sulla politica salariale (1955)
La sterlina all'interno e all'estero (1961)
Reddito e moneta (1967).
–
Heckscher, Eli (Stoccolma
1879-1952) economista svedese, da cui il "principio di
Heckscher-Ohlin", formulato nel 1919, secondo il quale ogni paese
si specializza nella produzione e nell'esportazione delle merci che
richiedono le risorse
di cui tale paese è maggiormente dotato;
Mercantilismo (1931).
– Jähne,
Friedrich (Neuss, Reno-Vestfalia 24 ottobre 1879
– Monaco di Baviera 21 dicembre 1965) ingegnere e imprenditore tedesco.
– Manzolini,
Ettore – conte di Campoleone (29 luglio 1879-?)
industriale italiano.
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Italia
Giugno
viene approvata la legge sulle costruzioni ferroviarie che
amplierà la rete di oltre 6.000 km con un onere per lo Stato di 1.260.000
lire.
Novembre
l'abolizione dell'imposta sul macinato fa cadere per la
seconda volta il governo;
Terni
1879, Cassian Bon acquista l'ex
fonderia Lucowich;
i primi azionisti sono Vincenzo Stefano Breda
(ex deputato di simpatie garibaldine) e la Società
Veneta di costruzioni;
«segue 1884»
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