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Il Viandante |
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ANNO 1862 |
STORIA e POLITICA | RELIGIONE e FILOSOFIA | ARTE | ||
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Papa
Pio IX 1862 |
–
Gunkel, Hermann (Springe
1862-Halle 1932) storico delle religioni e biblista tedesco, uno dei
fondatori ed il più grande maestro della "scuola della storia
delle forme"
Torna suCreazione e caos all'origine e alla fine dei tempi (1895) La Genesi tradotta e commentata (1901) La letteratura israelitica antica (1906) Introduzione ai Salmi (1933, opera postuma terminata da J. Begrich). – Külpe, Oswald (Kandava 1862-Monaco 1915) psicologo e filosofo tedesco, "realismo" Principi di psicologia (1893) Lineamenti della psicoanalisi fondata su basi sperimentali (1893) Introduzione alla filosofia (1895) Teoria della conoscenza e scienze naturali (1910) Psicologia e medicina (1912) La realizzazione (in 3 voll.: I nel 1912, II e III nel 1920 a cura di Augusto Messer; è evidente l'influsso della prima fase (realistica) del pensiero di Husserl). – Narendranath Datta o vive kananda (Calcutta 1862-1902) asceta e pensatore indiano; colto e profondamente influenzato dalla religione di Ramakrishna, dopo la morte di questi divenne anch'egli sannyasin (cioè monaco che rinuncia alla vita del mondo e persino al proprio nome e alla propria casta) e si ritirò per alcuni anni nella solitudine dell'Himalaia mutando il suo nome originario; 1892, si reca nell'India meridionale e da qui viene inviato, quale rappresentante dell'induismo al "Parliament od Religions di Chicago" ove le sue idee ottengono un grande successo tanto da consentirgli di fondare, negli Stati Uniti, diversi gruppi di cultori del "vedanta"; tornato in patria, insieme ad alcuni discepoli americani fonda due monasteri per i monaci della Ramakrishna Mission, l'associazione religiosa a carattere filantropico da lui creata con lo scopo di promuovere un rinnovamento dell'induismo, ispirandosi largamente anche agli ideali della carità cristiana. – Westermarck, Edvard Alexander (Helsinki 20 novembre 1862 – Tenhola o Lapinlahti 3 settembre 1939) filosofo e antropologo finlandese; docente di sociologia all'università di Londra e di filosofia morale all'università di Helsinki; Storia del matrimonio (1891) [Vi dimostra l'inconsistenza delle teoria di J.J. Bachofen, Morgan e altri ed in seguito accettata da Karl Marx e Friedrich Engels, secondo la quale all'inizio vi sarebbe stata la promiscuità illimitata, indi la famiglia consanguinea, il matrimonio di gruppo, il matriarcato, il patriarcato e infine la monogamia da cui provennero le credenze religiose. Secondo i suoi studi infatti non si è trovato un solo popolo che abbia avuto come base la promiscuità sessuale, né che il matriarcato e il patriarcato siano stati in tale rapporto cronologico tra loro da potersi dire che il secondo si sia sviluppato dal primo, né viceversa, mentre la «monogamia è lo stato naturale della famiglia e come tale è riconosciuta dalle popolazioni primitive; ed è più diffusa della poligamia». R. Bocassino, La religione dei primitivi. A. Gemelli, L'origine della famiglia, Milano 1921.] Origine e sviluppo delle idee morali (1906) Rituale e fede in Marocco (1926, dopo ricerche sul campo in Marocco) Relatività etica (1932). |
«segue
da 1861» |