Papa
Pio IX
(1846-78)
Gray
and Burton
1869, nasce questa società statunitense specializzata nella produzione
di apparecchiature telefoniche, controllata dalla ATT
(American Telephone and Telegraph);
«segue 1872»
Domecq
«segue da 1866»
1869, già sono iniziati i tempi difficili per il vino di Jerez, ma i
Domecq non sono toccati dalla crisi anche
perché ormai hanno già accumulato una fortuna, ora devono solo investirla
in terreni edificabili, terreni agricoli e società di servizi ; essi
investono nelle ferrovie e nelle navi da trasporto, sempre però tenendo
presente il commercio dei vini e la loro necessità di essere trasportati;
intanto il governo inaugura un sistema politico-sociale chiamato in
spagnolo "caciquismo", una sorta di "paternalismo":
i "potenti" proteggono i più "deboli" e chiedono
in cambio fedeltà alle loro regole;
i nostri "VIgnaioli", avendo conservato la cittadinanza francese,
non partecipano al voto ma riescono nella loro posizione ad influenzare
l'amministrazione di Jerez; nonostante il calo delle esportazioni, continuano
a comperare nuove terre, sempre "albarizas"; anche in Andalusia
accade però quel fenomeno tipico delle terre coloniali:
- una maggior estensione di terreno corrisponde ad un minor prezzo del
prodotto ricavato;
- la manodopera dipende da un lavoro stagionale e resta disoccupata
tutto il resto dell'anno;
- quando lavora percepisce un salario minimo, poco superiore al prezzo
di un kg di pane.
«segue 1874»
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Tassa
sul macinato
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1869,
pressoché abolita ormai in tutti gli stati italiani all'epoca
della riunificazione, viene reintrodotta dal Regno d'Italia la
tassa sul macinato, allo scopo di far fronte al disavanzo
di bilancio causato dalla guerra del 1866;
il debitore
di diritto verso l'erario è il mugnaio, al quale il
contribuente paga la tassa in rapporto alla qualità e al peso
del cereale, all'uscita della farina dal mulino; trasformatasi,
attraverso il meccanismo della rivalsa, in un'imposta di consumo
estremamente gravosa per le classi popolari (il prelievo, riferito
al consumo medio alimentare
di una famiglia, equivale a 10 giorni
di salario operaio) la tassa sul macinato provoca nelle campagne,
specie in Emilia, moti di rivolta repressi sanguinosamente;
secondo i dati ufficiali si parla di 257 morti e più di mille
feriti;
alLeviata in diverse riprese a partire dal 1879
con esenzione dei cereali più poveri e riduzione delle tariffe,
la tassa viene abolita nel 1884;
nel decennio 1872-81 ha dato un gettito medio annuo pari al 6,5%
delle entrate complessive dello stato.
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«segue da 1868»
Banca Nazionale d'Italia
1869, gennaio, viene emessa la banconota da 1 lira;
Banca
Nazionale Toscana
1869, settembre, stampa il nuovo biglietto da 100 lire;
Banca Toscana di Credito
1869,
1869,
Banco
di Sicilia
1869,
Banco
di Napoli
1869,
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Altre Banche
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«segue
da 1868»
- Presidente:
. conte gr. cr.
Gustavo Ponza di San Martino, senatore del Regno,
Cons. di Stato, dal 1856.
Segretario:
. cav. avv. Francesco Garelli,
dal 1853.
1869,
Societa Generale del
Credito mobiliare italiano
1869,
«segue
1870»
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Casse
di Risparmio
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«segue
da 1868» Cassa
di Risparmio di Venezia
1869,
Cassa
di Risparmio di Vicenza
1869 , Cassa di Risparmio di Milano
1869,
Monte dei Paschi (Cassa
di Risparmio)
1869, la legge sul credito ne incentiva l'attività a favore
dell'agricoltura;
«segue 1870»
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Banche
Popolari
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1869
Banca
Popolare di Vicenza
- Presidente: conte
Angelo Valmarana, [cognato del Lampertico]
[non accetta]
- vicepresidente: Emanuele Lodi,
(notaio, mette a disposizione della banca il suo studio notarile
in piazza delle Biade)
- Consiglieri:
. Paolo Lioy,
. Antonio Zerbato,
. Girolamo Burato,
. Carlo Bonora,
. Pietro Meneghini,
. Vincenzo Creazzo,
- Comitato dei censori:
. Girolamo Chinotto,
. Girolamo Lupieri,
. Scipione Panzoni.
Direttore: Francesco
Pischiutta (1868-79)
Febbraio
il Consiglio comunale
di Vicenza approva
a pieni voti la proposta della Popolare
di assumere a tutte sue
spese il servizio di cassa di risparmio, impegnandosi a ridurre
la cifra minima dei depositi a 50 centesimi e a corrispodere il
5% di interesse a iniziare dalla lira. Per fronteggiare però
il moltiplicato servizio di cassa e
di contabilità, per
il quale dovrà assumere nuovo personale stipendiato, la
Popolare chiede e ottiene dal Comune per il triennio 1869-1871,
un premio di L. 6.000, suddiviso in tre annualità e VIncolato
al solo onere
di corrispondere l'interesse del 5% sui depositi.
Qualche mese dopo la presidenza della Popolare fa istanza di essere
esentata da quest'impegno pur potendo ancora per il momento accordare
questo medesimo tasso sui depositi non superiori a 200 lire. Il
Consiglio comunale, consentendo che la misurra degli interessi
dipenda dalle condizioni di mercato finanziario e che del resto
gli statuti della Banca e della Cassa di Risparmio "equamente
sanzionano la variabilità degli interessi", approva
di affidarne la determinazione "al prudente arbitrio"
della Direzione della Banca.
Fino al 1876, prima dell'insediamento delle casse
di risparmio
postali volute da Quintino Sella,
la Banca Popolare
di Vicenza sarà
l'unico istituto bancario a raccogliere in provincia depositi
a risparmio.
[Prima del suo avvento l'unica forma di finanziamento istituzionale
di cui potevano beneficiare i vicentini, se si escludono i banchieri
privati (cambiavalute) era il Monte
di pietà che si limitava ad anticipazioni su
pegno. Benché rari gli ebrei a Vicenza detengono il monopolio
dell' "aureo mercato" tramite le famiglie Bassani,
Milla e Orefice…
ma gli affari sono molto scarsi se non insignificanti.]
28, Emanuele
Lodi viene eletto presidente con 65 voti su 91 votanti;
Aprile
11, il cav. Paolo
Lioy è nominato vicepresidente con 20 voti su
37 votanti e ricoprirà questo ufficio fino al 1872.
Agosto
15, con decreto reale la banca è autorizzata
a modificare l'art. 9 dello statuto stabilendo che ciascun azionista
possa acquistare fino a 50 azioni;
Alla fine dell'anno il numero dei soci arriva
a 729 (80 donne).
Tra questi, 25 dei 40 consiglieri comunali:
- Sindaco
. nob. Luigi Piovene Porto Godi;
- Assessori
. Bortolo Clementi,
. Gaetano Valmarana,
. Sebastiano Anti,
- Consiglieri
. Antonio Aldighieri,
. Francesco Formenton,
. Domenico Meschinelli,
. Francesco Rossi,
. Giacomo Calvi, (tra i più
importanti commercianti locali, consigliere e poi presidente della
Camera di commercio negli anni 1873-80)
. Giuseppe Bertolini,
. Giorgio Trissino,
. Paolo Lioy,
. Giovanni Bertolini,
. Angelo Valmarana,
. Bortolo Verona,
. Giuseppe Mosconi,
. Michele Fabrello, (ex garibaldino,
presidente della Camera di commercio negli anni 1850-53 e ancora
1864-72, commerciante
di legname e seghe a Vicenza e proprietario
di una cartiera a Caltrano; cesserà ogni attività
di produzione e commercio nel 1872 cancellando il nome della ditta
dai registri mercantili)
. Vincenzo Canton,
. Giuseppe Romanelli,
. Girolamo Vaccari, (con il
figlio Andrea, tra i maggiori industriali
vicentini)
. Valentino Bragadin,
. Jacopo Cabianca,
. Nicolò Cibile,
. Antonio Sandri,
. Fedele Lampertico.
Tra i soci anche:
. Giuseppe Roi, proprietario
di una fiorente tessitura meccanica di tele
di lino aperta nel
1857 dove lavoravano intorno al 1866 circa 110 operai in prevalenza
donne, destinato a diventare uno dei maggiori capitani d'industria
vicentini)
Molti sono pure i Comuni del vicentino che risultano
tra gli azionisti della banca:
. Comune
di Vicenza, (aderisce acquistando 10 azioni, il massimo
consentito da statuto);
lo seguono i Comuni di Crosara, Campiglia, AltaVilla, Sandrigo,
Vallonara, Agugliaro, Isola di Malo, Montecchio Precalcino, Arzignano,
Creazzo.
«segue
»
«segue
1870»
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– Bowley, sir Arthur Lyon
(1869-1957) statistico ed economista americano, i cui contributi principali
riguardano la contabilità del reddito nazionale nonché i salari e il
reddito;
1907-13, professore
di matematica ed economia presso l'University
College
di Reading;
1919-36, professore
di statistica presso l'Università di Londra;
1940-44, direttore dell'Istituto di Statistica dell'Università di
Oxford;
Mathematical Groundwork for Economists (1924)
Wages and Income in the U.K. since 1860 (1937)
Three Studies on the National Income (1938, con
J. Stamp).
– Targetti,
ing. Raimondo (Firenze 8 novembre 1869 – Milano
15 giugno 1942) imprenditore e politico italiano.
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Italia
Governo:
- Finanze:
Gennaio
l'imposta sul macinato provoca dimostrazioni e scioperi nel Nord
Italia;
Giugno
di fronte a una richiesta di risarcimento danni avanzata
dal proprietario dell'isola disabitata di Montecristo, un cittadino
inglese vittima di un saccheggio da parte di volontari garibaldini,
il Governo italiano acquista l'isola per 100.000 lire;
[i volontari, abitualmente residenti a Londra, erano arrivati in Italia
per arruolarsi nella spedizione dei Mille nell'estate del 1860; raggiunta
e saccheggiata l'isola, per ripartire si erano anche impadroniti di
un vaporetto inglese]
Novembre
con l'inaugurazione del canale di Suez, iniziano anche i
colloqui per l'acquisto della baia di Assab da parte della genovese
Rubattino,
che agisce d'intesa con il Governo italiano;
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