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ANNO 1999

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Papa Giovanni Paolo II
(1978-2005)

segretario di Stato: cardinale Angelo Sodano;

direttore dell'Entità e di Sodalitium Pianum: mons. Pedro López Quintana;

1999

Marzo
Il nuovo comandante della Guardia Svizzera, Pius Segmüller, viene incaricato di creare all'interno del corpo un'unità speciale, il Comitato di Sicurezza, approvato dalla Commissione Pontificia per lo Stato della Città del Vaticano, la cui funzione è coordinare le attività relative alla sicurezza della Santa Sede e del sommo pontefice, nonché prevenire attività criminali dentro il Vaticano.
In realtà il Comitato di Sicurezza è una specie di spionaggio fuori dall'area d'influenza dell'Entità e del Sodalitium Pianum, diretto da mons. Giovanni Danzi, segretario generale del governatorato.

accordo di Schengen

«segue da 1910»
1999, maggio, all'accordo del 1985 tra:
- Belgio,
- Francia,
- Germania,
- Lussemburgo,
- Paesi Bassi,
- Italia (1990),
- Spagna (1991),
- Portogallo (1991),
- Grecia (1992),
- Austria (1995);
- Svezia (1996),
- Finlandia (1996),
- Danimarca (1996),
aderiscono ora,
pur non facendo parte dell'Unione europea,
- Islanda,
- Norvegia;
le regole poste dall'accordo e dalla convenzione vengono integrate nell'ordinamento dell'Unione europea, in seguito ad una modifica del trattato di Amsterdam, in parte all'interno del Titolo IV, in parte all'interno del Titolo VI.

"popolo di Seattle"

1999, novembre, Seattle (Stati Unti) contro la WTO (Organizzazione mondiale per il commercio) si tiene una manifestazione a carattere internazionale; 
le manifestazioni di questo tipo hanno il carattere di "controvertice" cioè vengono tenute in occasione di incontri e riunioni "al vertice" delle maggiori organizzazioni internazionali:
- Banca mondiale,
- Fondo monetario internazionale,
- WTO,
- FAO,
- G-7/G-8,
- NATO
e altre, verso le quali il popolo di Seattle intende manifestare atteggiamenti di proposta critica o di contestazione dichiarata;
«segue 2000»



1999
UNIONE EUROPEA
V LEGISLATURA - (1999-2004)
Stati Membri
Seggi
[dal 1952]
       
01
Belgio      
25
02
Francia      
87
03
Germania      
99
04
Italia      
87
05
Lussemburgo      
6
06
Paesi Bassi      
31
[dal 1973]
     
07
Danimarca      
16
08
Regno Unito      
87
09
Irlanda      
15
[dal 1981]
     
10
Grecia      
25
[dal 1986]
     
11
Portogallo      
25
12
Spagna      
64
[dal 1995]
     
13
Austria      
21
14
Finlandia      
16
15
Svezia      
22
Totale Deputati
626

 

1999
V LEGISLATURA - (1999-2004)
- Deputati Italiani (87) -
[Elezioni: ]
PPE - Gruppo del Partito Popolare Europeo (Democratico-Cristiano) e Democratici Europei
21
Silvio Berlusconi
(1999 -20 giu 2001)
Renato Brunetta
Luigi Cesaro
Raffaele Costa
Marcello Dell'Utri
Enrico Ferri
Francesco Fiori
vicepresidente

Raffaele Fitto
(1999 - 20 giu 2000)

Giuseppe Gargani
Jas Gawronski
Giorgio Lisi
Mario Mantovani
Mario Mauro
Francesco Musotto
Giuseppe Nisticò
Guido Podestà
Amalia Sartori
Umberto Scapagnini

Vittorio Sgarbi
(1999 - 11 giu 2001)

Antonio Tajani
Stefano Zappalà
4
Guido Bodrato
Luigi Cocilovo
Ciriaco De Mita
Franco Marini
2

Rocco Buttiglione
(1999 - 10 giu 2001)

Vitaliano Gemelli
2

Pier Ferdinando Casini
(1999 - 2 lug 2001)

Raffaele Lombardo
1
Michl Ebner
1
Carlo Fatuzzo
1
Clemente Mastella
1
Giuseppe Pisicchio
Totale Membri
33
Gruppo del Partito del Socialismo Europeo [21/4/1993 - 20/7/2004]
15
Massimo Carraro
Giovanni Claudio Fava
Fiorella Ghilardotti
Renzo Imbeni
Vincenzo Lavarra
Pasqualina Napoletano
vicepresidente
Giorgio Napolitano
Elena Ornella Paciotti
Giovanni Pittella
Giorgio Ruffolo
Guido Sacconi
Bruno Trentin
Gianni Vattimo
Walter Veltroni
Walter Veltroni
2
Enrico Boselli
Claudio Martelli
(1999 - 29 ago 2000)
Totale Membri
17
Gruppo del Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori
6

Massimo Cacciari
(1999 - 26 mag 2000)

Paolo Costa
vicepresidente
Antonio Di Pietro
Pietro-Paolo Mennea
(1999 - 3 feb 2002)
Giovanni Procacci
Francesco Rutelli
1
Luciana Sbarbati
0
Marco Formentini
(1999 6 ott - 2004)
[ex Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori]
 
Totale Membri
7
In data 19.12.2001, aderisce al gruppo il deputato Claudio Martelli, proveniente dal Gruppo dei Non iscritti.
Gruppo "Unione per l'Europa delle nazioni"
8
Roberta Angelilli
Sergio Berlato

Gianfranco Fini
(1999 - 10 giu 2001)

Cristiana Muscardini
Nello Musumeci
Mauro Nobilia
tesoriere
Adriana Poli Bortone
Franz Turchi
1
Mariotto Segni
Totale Membri
9
 
GUE-NGL - Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica
4
Fausto Bertinotti
Giuseppe Di Lello Finuoli
Luisa Morgantini
Luigi Vinci
Partito dei Comunisti Italiani

2
Armando Cossutta
Lucio Manisco
Totale Membri
6
 
Gruppo Verde/Alleanza Libera Europea
2
Giorgio Celli
Reinhold Messner
Non Iscritti
1
Roberto Felice Bigliardo
(1999 - 1° ott 2001)
7
Emma Bonino
Marco Cappato
Gianfranco Dell'Alba
Benedetto Della Vedova
Olivier Dupuis
Marco Pannella
Maurizio Turco
5
Umberto Bossi
(1999 - 10 giu 2001)
Mario Borghezio
(1999 - 14 giu 2001)
Marco Formentini
(fino al 5 ott 1999)
[aderisce poi al Gruppo del Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori]
 
Gian Paolo Gobbo
Francesco Enrico Speroni
Totale Membri
13
 
Totale Deputati Italiani
87

Note

 

UNIONE EUROPEA

Commissione

 

(1995-15 marzo 1999)
(16 mar -12 set)
(16 set - 31 ott 2004)
 

Relazioni con i Paesi del Mediterraneo, del Medio Oriente, dell'America Latina e dell'Asia[1]

 
Jacques Santer
Presidente
Manuel Marín
Presidente
Romano
Prodi
Presidente
PPE
PSE
ALDE
LUSSEMBURGO
SPAGNA
ITALIA
CSV (Chrëschtlech Sozial Vollekspartei)
PSOE
I Democratici

Commercio e relazioni con l'America settentrionale, l'Australia, la Nuova Zelanda, il Giappone, la Cina e la Corea

Idem

Relazioni esterne
Leon Brittan
Vice presidente
[1]
Chris
Patten
DE
DE
REGNO UNITO
REGNO UNITO
Conservatori
Conservatori
Mercato interno, servizi, dogane e questioni fiscali
Idem
Concorrenza
Mario
Monti
Mario
Monti
Indipendenti
-
ITALIA
ITALIA
Indipendente
Indipendente
Agricoltura e sviluppo rurale
Idem
Agricoltura, sviluppo rurale e pesca

Franz
Fischler

Franz
Fischler

PPE
PPE
AUSTRIA
AUSTRIA
ÖVP
ÖVP
Concorrenza
Idem
Sviluppo e aiuto umanitario

Karel
van Miert

Poul
Nielson
PSE
PSE
BELGIO
DANIMARCA
PS (Parti Socialiste)
SD
(Socialdemokraterne)
Affari economici, finanziari e monetari
Idem
Commercio

Yves-Thibault
de Silguy

Pascal
Lamy
-
PSE
FRANCIA
FRANCIA
Indip.
PS
Occupazione e Affari sociali
Idem

 

Ricerca

Pádraig
Flynn

Philippe
Busquin

UFE
PSE
IRLANDA
BELGIO
Fianna Fáil
PS (Parti Socialiste)
Politica dei consumatori, Pesca e Aiuto umanitario di urgenza
Idem
Sanità e protezione dei consumatori

Emma
Bonino

David
Byrne
ALDE
AEN
ITALIA
IRLANDA
Lista Bonino
Fianna Fáil
Ambiente e
Sicurezza nucleare
Idem
Ambiente

Ritt
Bjerregaard

Margot
Wallström
PSE
PSE
DANIMARCA
SVEZIA
SD
(Socialdemokraterne)
SAP (Sveriges Socialdemokratiska Arbetareparti)
Industria e Tecnologia dell'informazione e delle telecomunicazioni
Idem
Relazioni con il Parlamento, trasporti ed energia
Martin
Bangemann

Loyola
de Palacio

Vice presidente
ELDR
PPE
GERMANIA
SPAGNA
FDP (Freie Demokratische Partei)
PP
Trasporti
Idem
Riforma amministrativa
Neil
Kinnock
Neil
Kinnock
Vice presidente
PSE
PSE
REGNO UNITO
REGNO UNITO
Labour Party
Labour Party
Energia,
Piccole e medie imprese e
Turismo
Idem
Bilancio

Christos
Papoutsis

Michaele
Schreyer
PSE
FEPV
GRECIA
GERMANIA
PASOK
Grünen
Immigrazione, Affari interni e giudiziari, Controllo finanziario e Lotta antifrode
Idem

 

Giustizia e Affari interni

Anita
Gradin

António
Vitorino

PSE
PSE
SVEZIA
PORTOGALLO
SAP (Sveriges Socialdemokratiska Arbetareparti)
PS
Bilancio,
Personale e Amministrazione
Idem
Imprese e società dell'informazione

Erkki
Liikanen

Erkki
Liikanen

PSE
PSE
FINLANDIA
FINLANDIA
SDP (Suomen Sosialidemokraattinen Puolue)
SDP (Suomen Sosialidemokraattinen Puolue)
Politica regionale
Questioni economiche e monetarie

Monika
Wulf-Mathies

Pedro
Solbes
PSE
PSE
GERMANIA
SPAGNA
SPD (Sozialdemokratische Partei Deutschlands)
PSOE
Affari scientifici, Ricerca e
Sviluppo
Idem

 

Istruzione e cultura

Edith
Cresson

Viviane
Reding

PSE
PPE
FRANCIA
LUSSEMBURGO
PS (Parti Socialiste)
CSV (Chrëschtlech Sozial Vollekspartei)
Politica estera e di sicurezza comune e
Relazioni con i Paesi dell'Europa Centrale e dell'Est
Idem
Allargamento

Hans
van den Broek

[3]
Günter
Verheugen
PPE
PSE
PAESI BASSI
GERMANIA
CDA (Christen-Democratisch Appèl)
SPD (Sozialdemokratische Partei Deutschlands)
Relazioni con i Paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico
Idem
Mercato interno, fiscalità e unione doganale

João de Deus
Pinheiro

Frits
Bolkestein
PPE
ALDE
PORTOGALLO
PAESI BASSI
PSD (Partido Social Democrata)
VVD (Volkspartij voor Vrijheid en Democratie)
Relazioni con il Parlamento e con gli Stati membri, cultura e audiovisivo
Idem
Politica regionale

Marcelino
Oreja

Michel
Barnier
PPE
PPE
SPAGNA
FRANCIA
PP (Partido Popular)
UMP (Union pour un mouvement populaire)

Occupazione e
Affari sociali

Anna
Diamantopoulou

PPE
GRECIA
ND (Nea Dimokratia)

Note:
- 1999, 15 marzo, la Commissione è costretta, in anticipo rispetto alla scadenza naturale del proprio mandato, alle dimissioni.
Alcuni membri della Commissione sono infatti travolti da uno scandalo di corruzione; in particolare la francese Edith Cresson, rifiutandosi di dimettersi, costringe l'intera Commissione a una dimissione collettiva.
Lo spagnolo Manuel Marín diviene Primo Commissario ad interim fino al settembre 1999, quando entra in carica la Commissione Prodi.

 


Legenda
PARTITI EUROPEI

- PPE (Partito Popolare Europeo),
- PSE (Partito del Socialismo Europeo),
- ALDE (Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l'Europa) o ALDE Party,
- DE (Gruppo Democratico Europeo) o ED (European Democratic Group),
- UPE (Unione per l'Europa) o UFE (Union for Europe),
- FEPV (Federazione Europea dei Partiti Verdi),
- AEN (Alleanza per l'Europa delle Nazioni).
PARTITI NAZIONALI

- CSV (Chrëschtlech Sozial Vollekspartei) - Lussemburgo;
- PSOE (Partido Socialista Obrero Español);
- ÖVP (Österreichische Volkspartei) - Partito Popolare Austriaco;
- PS (Parti Socialiste) - Partito Socialista, Belgio;
- Fianna Fáil - The Republican Party (tradotto dal gaelico: Soldati del Destino) - Partito Repubblicano, Irlanda;
- SD (Socialdemokraterne) - I Socialdemocratici, Danimarca;
- FDP (Freie Demokratische Partei) - Partito Liberale Democratico, Germania;
- PASOK (Panellinio Sosialistiko Kinima) - Movimento Socialista Panellenico, Grecia;
- SAP (Sveriges Socialdemokratiska Arbetareparti) - Partito Socialdemocratico dei Lavoratori di Svezia;
- SDP (Suomen Sosialidemokraattinen Puolue) - Partito Socialdemocratico Finlandese;
- SPD (Sozialdemokratische Partei Deutschlands) - Partito Socialdemocratico di Germania;
- PS (Parti Socialiste) - Partito Socialista, Francia;
- CDA (Christen-Democratisch Appèl) - Appello Cristiano Democratico, Olanda;
- PSD (Partido Social Democrata) - Partito Socialdemocratico, Portogallo;
- PP (Partido Popular) - Partito Popolare, Spagna;
- ND (Nea Dimokratia) - partito centrodestra, Grecia,
- VVD (Volkspartij voor Vrijheid en Democratie) - Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia, Olanda,
- UMP (Union pour un mouvement populaire) - Unione per un Movimento Popolare, Francia.
 

La Commissione Marín è stata la Commissione Europea in carica ad interim dal 16 marzo 1999 al 12 settembre dello stesso anno, in seguito alle dimissioni collettive della Commissione Santer, giunte prima della scadenza naturale del mandato a causa di accuse di corruzione che erano state rivolte al Commissario Édith Cresson.
La Commissione fu retta da Manuel Marín, vicepresidente della Commissione Santer, che lasciò invariata la sua composizione rispetto all'esecutivo precedente.
Indice [nascondi]
1 Presidente
2 Composizione politica
3 Componenti della Commissione
4 Note
Presidente
Manuel Marin (Spagna Spagna) — Partito del Socialismo Europeo
Composizione politica
Sinistra / Socialisti: 9 membri
Destra / Conservatori: 6 membri
Liberali: 2 membri
Indipendenti: 2 membri
Componenti della Commissione
Legenda: [ ] Sinistra/Socialisti - [ ] Destra/Conservatori - [ ] Liberali - [ ] Verdi - [ ] Indipendenti
Commissario Nazionalità Incarico Competenze Partito europeo Partito nazionale
Manuel Marín Spagna Spagna Presidente ad interim Relazioni con i Paesi del Mediterraneo, del Medio Oriente, dell'America Latina e dell'Asia[1] PSE PSOE
Leon Brittan Regno Unito Regno Unito Vicepresidente Commercio e relazioni con l'America settentrionale, l'Australia, la Nuova Zelanda, il Giappone, la Cina e la Corea[2] DE Conservatori
Mario Monti Italia Italia Commissario Mercato interno, servizi, dogane e questioni fiscali - -
Franz Fischler Austria Austria Commissario Agricoltura e sviluppo rurale PPE ÖVP
Karel van Miert Belgio Belgio Commissario Concorrenza PSE PS
Yves-Thibault de Silguy Francia Francia Commissario Affari economici, finanziari e monetari - -
Pádraig Flynn Irlanda Irlanda Commissario Occupazione e affari sociali UPE Fianna Fáil
Emma Bonino Italia Italia Commissario Politica dei consumatori, pesca e aiuto umanitario di urgenza ELDR Lista Bonino
Ritt Bjerregaard Danimarca Danimarca Commissario Ambiente e sicurezza nucleare PSE SD
Martin Bangemann Germania Germania Commissario Industria e tecnologia dell'Informazione e delle telecomunicazioni ELDR FDP
Neil Kinnock Regno Unito Regno Unito Commissario Trasporti PSE Lab.
Christos Papoutsis Grecia Grecia Commissario Energia, piccole e medie imprese e turismo PSE PASOK
Anita Gradin Svezia Svezia Commissario Immigrazione, affari interni e giudiziari, controllo finanziario e lotta antifrode PSE SAP
Erkki Liikanen Finlandia Finlandia Commissario Bilancio, personale e amministrazione PSE SDP
Monika Wulf-Mathies Germania Germania Commissario Politica regionale PSE SPD
Edith Cresson Francia Francia Commissario Affari scientifici, ricerca e sviluppo PSE PS
Hans van den Broek Paesi Bassi Paesi Bassi Commissario Politica estera e di sicurezza comune e relazioni con i Paesi dell'Europa Centrale e dell'Est[3] PPE CDA
João de Deus Pinheiro Portogallo Portogallo Commissario Relazioni con i Paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico PPE PSD
Marcelino Oreja Spagna Spagna Commissario Relazioni con il Parlamento e con gli Stati membri, cultura e audiovisivo PPE PP
Note
^ Facevano eccezioni le relazioni con il Giappone, la Cina, la Corea, Hong Kong, Macao e Taiwan, gestite dal commissario Brittan.
^ La delega di Brittan era comprendeva anche Hong Kong, Macao e Taiwan.
^ Van den Broek gestiva anche le relazioni con Malta, Cipro, la Turchia, i paesi dell'ex Unione Sovietica e la Mongolia.

 

La Commissione Prodi è stata la Commissione Europea in carica dal 16 settembre 1999 (dopo le dimissioni della precedente Commissione Santer, il cui presidente, Jacques Santer, venne sostituito dal vicepresidente Manuel Marín con l'incarico ad interim di presidente nella Commissione Marín) fino al 31 ottobre 2004, termine naturale del suo mandato; la durata della Commissione è stata in seguito prorogata fino al 21 novembre dello stesso anno, a causa della mancata approvazione, da parte del Parlamento Europeo, della prima lista di commissari proposta dal successore José Manuel Durão Barroso.
Inizialmente composta da venti esponenti, la Commissione si è arricchita, a partire dal 1º maggio 2004, di dieci nuovi membri provenienti dai dieci paesi dell'Europa centrale e orientale accedenti all'Unione Europea in tale data.
Indice [nascondi]
1 Presidente
2 Composizione politica
3 Componenti della Commissione
4 Note
5 Collegamenti esterni
Presidente
Romano Prodi (Italia Italia) — Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori
Già Presidente del Consiglio Italiano e nuovamente capo del governo dal 2006 al 2008 alla testa di coalizioni raggruppanti le forze progressiste (cattolici di centro-sinistra, partiti socialisti e comunisti, verdi, alcuni partiti liberali). In Italia è stato l'unico candidato del centro-sinistra a battere (per due volte) Silvio Berlusconi alle elezioni politiche.
Composizione politica
Partito europeo Numero di commissari
Partito Popolare Europeo (PPE)
6 / 19
Partito del Socialismo Europeo (PSE)
7 / 19
Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa (ALDE)
4 / 19
Federazione Europea dei Partiti Verdi (FEPV)
1 / 19
Componenti della Commissione
Legenda: [ ] Sinistra/Socialisti - [ ] Destra/Conservatori - [ ] Liberali - [ ] Verdi
Commissario Nazionalità Incarico Competenze Partito europeo Partito nazionale
Romano Prodi Italia Italia Presidente ELDR Dem.
Neil Kinnock Regno Unito Regno Unito Vicepresidente Riforma amministrativa PSE Lab.
Loyola de Palacio Spagna Spagna Vicepresidente Relazioni con il Parlamento, trasporti ed energia PPE PP
Pedro Solbes Spagna Spagna Commissario Questioni economiche e monetarie PSE PSOE
Joaquín Almunia[1]
Michel Barnier Francia Francia Commissario Politica regionale PPE UMP
Jacques Barrot[2]
Frits Bolkestein Paesi Bassi Paesi Bassi Commissario Mercato interno, fiscalità e unione doganale ELDR VVD
Philippe Busquin Belgio Belgio Commissario Ricerca PSE PS
Louis Michel[3] ELDR MR
David Byrne Irlanda Irlanda Commissario Sanità e protezione dei consumatori AEN FF
Anna Diamantopoulou Grecia Grecia Commissario Occupazione e affari sociali PPE ND
Stavros Dimas[4]
Franz Fischler Austria Austria Commissario Agricoltura, sviluppo rurale e pesca PPE ÖVP
Pascal Lamy Francia Francia Commissario Commercio PSE PS
Erkki Liikanen Finlandia Finlandia Commissario Imprese e società dell'informazione PSE SDP
Olli Rehn[5] ELDR SK
Mario Monti Italia Italia Commissario Concorrenza - -
Poul Nielson Danimarca Danimarca Commissario Sviluppo e aiuto umanitario PSE SD
Chris Patten Regno Unito Regno Unito Commissario Relazioni esterne DE Cons.
Viviane Reding Lussemburgo Lussemburgo Commissario Istruzione e cultura PPE CSV
Michaele Schreyer Germania Germania Commissario Bilancio FEPV Grünen
Günter Verheugen Germania Germania Commissario Allargamento PSE SPD
António Vitorino Portogallo Portogallo Commissario Giustizia e affari interni PSE PS
Margot Wallström Svezia Svezia Commissario Ambiente PSE SAP
Con l'allargamento del 1º maggio 2004 dell'Unione Europea, la Commissione si arricchì di dieci nuovi commissari provenienti dai nuovi stati membri. Per i pochi mesi rimanenti prima della scadenza del mandato della Commissione, ciascuno dei nuovi commissari andò ad affiancare un commissario già in carica.
Commissario Nazionalità Incarico Competenze Partito europeo Partito nazionale
Péter Balázs Ungheria Ungheria Commissario Politica regionale - -
Joe Borg Malta Malta Commissario Sviluppo e aiuto umanitario PPE NP
Ján Figel Slovacchia Slovacchia Commissario Imprese e società dell'informazione PPE KDH
Dalia Grybauskaite Lituania Lituania Commissario Istruzione e cultura - -
Danuta Hübner Polonia Polonia Commissario Commercio PPE PO
Siim Kallas Estonia Estonia Commissario Questioni economiche e monetarie ELDR ER
Sandra Kalniete Lettonia Lettonia Commissario Agricoltura, sviluppo rurale e pesca - -
Markos Kyprianou Cipro Cipro Commissario Bilancio ELDR DK
Pavel Telicka Rep. Ceca Rep. Ceca Commissario Sanità e protezione dei consumatori - -
Janez Potocnik Slovenia Slovenia Commissario Allargamento ELDR LDS
Note
^ Dopo le dimissioni di Solbes, Almunia gli subentrò il 26 aprile 2004.
^ Dopo le dimissioni di Barnier, Barrot gli subentrò il 1º aprile 2004.
^ Dopo le dimissioni di Busquin, Michel gli subentrò il 18 luglio 2004.
^ Dimas subentrò a Diamantopoulou nel marzo 2004.
^ Rehn subentrò a Liikanen l'11 luglio 2004.

 

 



 

Royaume de Belgique
Konikrijk België
Regioni
Province
Comuni
3
9
596
+ 3 comunità linguistiche
   
Stato federale, dal febbraio 1993, composto da tre regioni:
- Vallonia,
- Fiandre,
- Bruxelles;
[Voluto dalla coalizione al potere, il federalismo trova l'opposizione dei liberali e dei democratici francofoni, che lo considerano un separatismo di fatto a causa della superiorità economica e demografica delle Fiandre.]
Alberto II
Albero genealogico
(? - ?)
figlio di Leopoldo IIIe di ?;
dal 1993
, re del Belgio;
- Primo ministro
Jean-Luc Dehane
(1994 giu - ?)
[cristiano-sociale]
- Ministro dell'interno
?
(? - ?)
- Ministro degli esteri
?
(? - ?)
[governo di coalizione: cristiano-sociali e socialisti]

1999
-





Contee
Comuni
14
275
Eccezioni: Copenaghen e Frederiksberg, sia province che comuni
 
 
Margherita II
Albero genealogico
(?-?)
figlia di Federico IX e diIngrid di Svezia;
dal 1972, regina di Danimarca;
 
1999
-

 

 




Bundesrepublik Deutschland
[Repubblica Federale di Germania (FDR)]
(maggio 1949)*
Lander
kreise e città assimilate
Comuni
16
328
8.514
* esclusa la RDT (5 Lander)
   
 
- Presidente
R. Herzog
(1994 1° lug - 30 giu 1999)
[CDU]
Johannes Rau
(1999 1° lug - 30 giu 2004
[SPD]
XIV Legislatura 1998 26 ott - 17 ott 2002
- Cancelliere
G. Schröder
I
(1998 27 ott - 17 ott 2002)
[SPD]
[SPD (Sozialdemokratische Partei Deutschlands) + Verdi]
Vice-cancelliere
+ Affari Esteri
Joschka Fischer (I Verdi)
(1998 27 ott - 18 ott 2005)
Capo della cancelleria federale
(Senza portafoglio)
Bodo Hombach (SPD)
(1998 27 ott - 31 lug 1999)
-
Interni
Otto Schily (SPD)
(1998 27 ott - 18 ott 2005)
Giustizia
Herta Däubler-Gmelin (SPD)
(1998 27 ott - 17 ott 2002)
Finanze
Oskar Lafontaine
(SPD)
(1998 27 ott - 11 mar 1999)
Werner Müller (Indip.)
(12 mar - 11 apr)
[ad interim]
Hans Eichel (SPD)
(1999 12 apr - 18 ott 2005)
Economia e Tecnologia
Werner Müller (Indip.)
(1998 27 ott - 17 ott 2002)
Alimentazione, Agricoltura e Foreste
Karl-Heinz Funke (SPD)
(1998 27 ott - 12 gen 2001)
Lavoro e Solidarietà sociale
Walter Riester (SPD)
(1998 27 ott - 17 ott 2002)
Difesa
Rudolf Scharping (SPD)
(1998 27 ott - 19 lug 2002)
Famiglia
Christine Bergmann (SPD)
(1998 27 ott - 17 ott 2002)
Sanità
Andrea Fischer (I Verdi)
(1998 27 ott - 12 gen 2001)
Trasporti e Infrastrutture
Franz Müntefering (SPD)
(1998 27 ott - 29 set 1999)
Jürgen Trittin (I Verdi)
(30 set - 16 ott)
[ad interim]

Reinhard Klimmt (SPD)
(1999 17 ott - 16 nov 2000)
Ambiente, Protezione della natura e Sicurezza nucleare
Jürgen Trittin (I Verdi)
(1998 27 ott - 18 ott 2005)
Formazione
Edelgard Bulmahn (SPD)
(1998 27 ott - 18 ott 2005)
Cooperazione economica e Sviluppo
Heidemarie Wieczorek-Zeul (SPD)
(1998 27 ott - 18 ott 2005)
-

1999
dopo pochi mesi di governo, G. Schröder liquida Oskar Lafontaine
(SPD), ex pupillo di W. Brandt e ministro delle Finanze, che si oppone al piano di ridurre le spese tagliando proprio sul welfare, e comincia a perdere precipitosamente consenso, ma ha la fortuna di trovarsi improvvisamente con l'opposizione in crisi;

Novembre
scoppia lo scandalo dei fondi neri alla CDU: H. Kohl ammette di aver utilizzato conti segreti per ricevere contributi nella campagna elettorale del 1991, ma rifiuta di rivelare anche al suo stesso partito i nomi dei finanziatori occulti;
H. Kohl lascia la presidenza della CDU; dopo di lui:
. Kanter, ex ministro della Giustizia, si dimette;
. Wolfgang Schäuble, delfino di H. Kohl, si dimette;
. Wolfgang Huellen, che gestiva le finanze del gruppo CDU-CSU al Bundestag, si suicida;
. Ludwig-Holger Pfahls (CSU), ex sottosegretario alla Difesa, indagato per tangenti per la vendita di carri armati all'Arabia Saudita, fugge all'estero;
ma il partito non viene smantelalto, non si può cancellare un pezzo di storia della nazione;
il Bundestag stabilisce che la CDU-CSU dovrà rimborsare l'equivalente di 41 Mdi di lire e H. Kohl si mette a girare la Germania per raccogliere, tra magnati dei media e industriali simpatizzanti, almeno una parte della somma;




 
Regioni
Nomoj
Comuni
13
54
6.034
-
   
 
- Presidente
Kostas Stephanopoulo
(1995 - ?)
[Primavera politica]
- Primo ministro
Kostas Simitis
(1996 gen - ?)
[PASOK (Movimento socialista panellenico)]
- Ministro dell'Industria
-
[Primavera politica (partito nazionalista dei dissidenti di ND, Antonis Samaras).]

1999
-





Comunità autonome
Province
Comuni
17
50
8.027
-
   
 
don Juan Carlos  
Albero genealogico
(Roma 1938)
figlio di don Juan di Borbone e di Maria Mercedes di Borbone-Napoli;
1969, viene designato dal dittatore F. Franco Bahamonde [el Caudillo] a succedergli "a titolo di re";
- re di Spagna;
[da Novembre 1975]
 
1999
VI Legislatura
 
1996 3 mar - 12 mar 2000
Presidente
del Consiglio
José Maria Aznar López
(1996 3 mar - 12 mar 2000)
I
[PP (Partito popolare), centro-destra]
Difesa
-
Interno
-
Affari Esteri
-
Economia
-
Finanze
-
Lavori pubblici
-
Industria
-
Commercio
-
Istruzione e Scienze
-
Lavoro
-
Informazioni
-
Affari sociali
-
 

1999
-



Regioni
Dipartimenti
Comuni
26
100
36.577
-
   
 
1999
Costituzione del 1958
 
V REPUBBLICA
Presidente della Repubblica
J. Chirac [RPR]
(1995 17 mag - 16 mag 2007)
Presidente del Senato
Christian Poncelet (RPR - UMP)
(1998 2 ott - 1° ott 2008)
Presidente dell'Assemblea Nazionale
Presidente del Congresso
(Senato+Camera)

 
Primo ministro
L. Jospin [RPR]
(1997 4 giu - 6 mag 2002)
[Governo sostenuto dai partiti della "sinistra plurale":
- PS (Partito Socialista)
- PCF (Partito Comunista Francese)
- Verdi
- MRD (Movimento Repubblicano e Cittadino)
- PRS (Partito Radicale di Sinistra).]
Interni
Jean-Pierre Chevénement (MDC)
(1998 30 dic - 29 ago 2000)
Affari Esteri
Hubert Védrine (PS)
(1997 4 giu - 7 mag 2002)
Economia, Finanze e Industria
Dominique Strauss-Kahn (PS)
(1997 4 giu - 2 nov 1999)
Christian Sautter (PS)
(2 nov - 28 mar 2000)
Agricoltura e Pesca
Jean Glavany (PS)
(1998 20 ott - 25 feb 2000)
Pianificazione Territoriale e dello Sviluppo
Dominique Voynet (Verdi)
(1997 4 giu - 9 lug 2001)
Impiego e Solidarietà
Martine Aubry (PS)
(1997 4 giu - 18 ott 2000)
Giustizia
Élisabeth Guigou (PS)
(1997 4 giu - 18 ott 2000)
[Prima donna ad occupare il posto.]
Cultura e Comunicazione
Catherine Trautmann (PS)
(1997 4 giu -)
27 mar 2000)
Educazione Nazionale
Claude Allègre (PS)
(1997 4 giu - 27 mar 2000)
Rapporti con il Parlamento
Daniel Vaillant (PS)
(1997 4 giu - 29 ago 2000)
Funzione Pubblica e Riforma dello Stato
Émile Zuccarelli (PRG)
(1997 4 giu - 27 mar 2000)
Gioventù e Sport
Marie-George Buffet (PCF)
(1997 4 giu - 6 mag 2002)
Ricerca
Roger-Gérard Schwartzenberg (PRG)
(1997 4 giu - 6 mag 2002)
Ministri delegati
Affari Europei
Pierre Moscovici (PS)
(1997 4 giu - 6 mag 2002)
Insegnamento Scolastico
Ségolène Royal (PS)
(1997 4 giu - 27 mar 2000)
Città
Claude Bartolone (PS)
(1998 30 mar - 6 mag 2002)
Cooperazione e Francofonia
Charles Josselin (PS)
(1998 13 feb - 6 mag 2002)
Segretari di Stato
Oltremare
Jean-Jack Queyranne (PS)
(1997 4 giu - 29 ago 2000)
Sanità
Bernard Kouchner (PS)
(1997 4 giu - 7 lug 1999)
Dominique Gillot (PS)
(1999 28 lug - 6 feb 2001)
Casa
Louis Besson (PS)
(1997 4 giu - 27 mar 2001)
Commercio estero
Jacques Dondoux (PRG)
(1997 4 giu - 28 lug 1999)
François Huwart (PRG)
(1999 29 lug - 6 mag 2002)
Bilancio
Christian Sautter (PS)
(1997 4 giu - 2 nov 1999)
Piccole e Medie Imprese, Commercio, Artigianato e Consumo
François Patriat (PS)
(1997 4 giu - 25 feb 2002)
Industria
Christian Pierret (PS)
(1997 4 giu - 25 feb 2002)
Difesa, incaricato degli Ex-combattenti
Jean-Pierre Masseret (PS)
(1997 4 giu - 4 set 2001)
Turismo
Michelle Demessine (PCF)
(1997 4 giu - 23 ott 2001)
Diritti delle Donne e Formazione professionale
Nicole Péry (PS)
(1998 30 mar - 6 mag 2002)
Economia solidale
Guy Hascoët (PS)
(1997 4 giu - 6 mag 2002)

1999
-
 
Corsica [dal 1982 l'isola ha ottenuto una certa autonomia ma le principali organizzazioni separatiste sono messe fuori legge.]
1999
-
Polinesia Francese [territorio d'oltremare]
1999
-
Nuova Caledonia [territorio d'oltremare]
1999
-


Contee
Comuni
Distretti
Municipalità
32
84
49
30
-
     
 
       
1999
-



1999
Regioni
Province
Comuni
20*
95
8.074
* + 5 a statuto speciale
 
Presidente
della Repubblica
Oscar Luigi Scalfaro (Dc)
(1992 28 mag - 15 mag 1999)
C.A. Ciampi (Indip.)
(1999 18 mag - 15 mag 2006)

XIII Legislatura 1996 9 mag - 29 mag 2001

Presidente
della Camera
L. Violante (Pds)
(1996 10 mag - 29 mag 2001)
Presidente
del Senato
N. Mancino (Ppi)
(1996 9 mag - 29 mag 2001)
Presidenti
del Consiglio
M. D'Alema (Ds) I
(1998 ott - 22 dic 1999)
Vice premier + Beni Culturali Sergio Mattarella (Ppi)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Segretario F. Bassanini (Ds)
(1998 ott - 22 dic 1999)
sottosegretari Marco Minniti (Ds)
(1998 ott - 25 apr 2000)
Gianclaudio Bressa (Ppi)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Elena Montecchi (Ds)
(1998 ott - giu 2001)
Interno
R. Russo Jervolino (Ppi)
(1998 ott - dic 1999)
sottosegretari Franco Barberi (Indip., Protezione civile)
(1996 apr - 25 apr 2000)
Alberto La Volpe (Sdi)
(1998 ott - dic 1999)
Diego Masi (Udr)
(1998 ott - 10 mar 1999)
Alberto Maritati (Ds)
(1998 ott - dic 1999)
Giannicola Sinisi (Ppi)
(1998 ott - dic 1999)
Adriana Vigneri (Ds)
(1998 ott - dic 1999)
Affari esteri
L. Dini (Ri)
(1996 apr - giu 2001)
sottosegretari Valentino Martelli (Udr)
(1998 ott - dic 1999)
Umberto Ranieri (Ds)
(1998 ott - giu 2001)
P. Toia (Ppi)
(1996 apr - dic 1999)
Rino Serri (Ds)
(1998 ott - giu 2001)
Difesa
C. Scognamiglio (Udr)
(1998 ott - 22 dic 1999)
sottosegretari Massimo Brutti (Ds)
(1996 apr - dic 1999)
Gianni Rivera (Dem)
(1996 apr - giu 2001)
Fabrizio Abbate (Ppi)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Paolo Guerrini (Pdci)
(1998 ott - 25 apr 2000)
Tesoro, Bilancio e Programmazione economica
C.A. Ciampi  (Indip.)
(1996 apr 96 - 13 mag 1999)
sottosegretari Stefano Cusumano (Udr)
(1998 ott - 26 apr 99)
Natale D'Amico (Ri)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Dino Piero Giarda (Indip.)
(1996 apr - giu 2001)
Roberto Pinza (Ppi)
(1996 apr - 22 dic 99)
L. Pennacchi (Pds)
(1996 apr - 9 lug 1999)
Giorgio Macciotta (Pds)
(1996 apr - 25 apr 2000)
Grazia e Giustizia
O. Diliberto (Pdci)
(1998 ott - 25 apr 2000)
sottosegretari Giuseppe Ayala (Ds)
(1998 ott - 25 apr 2000)
Franco Corleone (FdV)
(1998 ott - 25 apr 2000)
Marianna Li Calzi (Ri)
(1998 ott - 25 apr 2000)
Maretta Scoca (Udr)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Finanze
V. Visco (Ds)
(1996 apr - apr 2000)
sottosegretari Ferdinando De Franciscis (Ppi)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Fausto Vigevani (Ds)
(apr 96 - dic 99)
Lavori pubblici
E. Micheli (Indip., Ppi)
(1998 ott - 22 dic 1999)
sottosegretari Antonio Bargone (Indip.)
(1996 apr - giu 2001)
Gianni Francesco Mattioli (Fdv)
(1996 apr - 25 apr 2000)
Mauro Fabris (Udr)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Politiche Agricole e Forestali
    P. De Castro (Indip., Ulivo)
(1998 ott - 25 apr 2000)
sottosegretari Roberto Borroni (Ds)
(1996 apr - giu 2001)
Nicola Fusillo (Ppi)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Trasporti e Navigazione
T. Treu (Ri)
(1998 ott - 22 dic 1999)
sottosegretari Giordano Angelini (Ds)
(1998 ott - giu 2001)
Luca Danese (Udr)
(1998 ott - gen - giu 2001)
Comunicazioni
S. Cardinale (Udr)
(1998 ott - giu 2001)
sottosegretari Vincenzo Maria Vita (Ds)
(1998 ott - giu 2001)
Michele Lauria (Ppi)
(1998 ott - giu 2001)
Industria, Commercio e Artigianato
P.L. Bersani (Pds-Ds)
(apr 96 - dic 99)
[con delega al Turismo]
sottosegretari Umberto Carpi (Ds)
(apr 96 - dic 99)
Gianfranco Morgando (Ppi)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Lavoro e Previdenza sociale
Antonio Bassolino (Ds)
(1998 ott - 21 giu 99)
sottosegretari Claudio Caron (Pdci)
(1998 ott - 25 apr 2000)
Bianca Maria Fiorillo (Ri)
(1998 ott - 22 dic 1999)

Raffaele Morese (Indip.)
(1998 ott - giu 2001)
Luigi Viviani (Ds)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Commercio Estero
P. Fassino (Ds)
(1998 ott - apr 2000)
sottosegretari Antonello Cabras (Ds)
(apr 96 - dic 99)
Sanità
R. Bindi (Ppi, Ulivo)
(1996 apr - 25 apr 2000)
sottosegretari Monica Bettoni Brandani (Ds)
(1996 apr - 25 apr 2000)
A. Mangiacavallo (Ri)
(1998 ott - 25 apr 2000)
Pubblica Istruzione
L. Berlinguer (Ds)
(1996 apr - 25 apr 2000)
sottosegretari Nadia Masini (Ds)
(1996 apr - 25 apr 2000)
[del. Pubblica istruzione]
Carla Rocchi (FdV)
(1996 apr - 4 ago 2000)
[del. Pubblica istruzione]
Teresio Delfino (Udr)
(1998 ott - 4 ago 99)
Sergio Zoppi (Ppi)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Università e Ricerca Scientifica e Tecnologica
Ortensio Zecchino (Ppi)
(1998 ott - 2 feb 2001)
sottosegretari Luciano Guerzoni (Ds)
(1996 apr - giu 2001)
[del. Univ. e Ricerca scient. e tecn.]
Antonino Cuffaro (Pdci)
(1998 ott - giu 2001)
Beni culturali
G. Melandri (Ds)
(1998 ott - giu 2001)
sottosegretari Giampaolo D'Andrea (Ppi)
(1998 ott - giu 2001)
Agazio Loiero (Udr)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Ambiente
E. Ronchi (Fdv)
(1996 apr - 25 apr 2000)
sottosegretari Valerio Calzolaio (Ds)
(1996 apr - giu 2001)
 Ministri senza portafoglio
Solidarietà sociale
Livia Turco (Ds)
(1996 apr - giu 2001)
Pari opportunità
Laura Balbo (Verdi)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Riforme istituzionali
G. Amato (Indip.)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Funzione pubblica
Angelo Piazza (Sdi)
(1998 ott - 22 dic 1999)
Rapporti col Parlamento
Gian Guido Folloni (Udr)
(1998 ott - 22 dic 1999) 
Politiche comunitarie
E. Letta
(1998 ott - 22 dic 1999)
Affari regionali
  Katia Bellillo (Pdci)
(1998 ott - 25 apr 2000)
 

Repubblica Italiana

Gennaio 

Febbraio


Marzo 

Aprile
-

Maggio

Giugno

Luglio


Agosto
-

Settembre


Ottobre

Novembre
-

Dicembre

Referendum sulla quota proporzionale.
Elezioni regionali in Sardegna
.

???? Attenzione ricaricato nel gennaio 2015 con i dati giugno 2014... forse si è perso qualcosa!!??? (da Gennaio a dicembre)

Processi Andreotti

Collegio di difesa: avv. Franco Coppi, avv. Giulia Bongiorno, avv. Gioacchino Sbacchi.

1999

- Processo di Palermo
Aprile
8
, dodici anni per associazione mafiosa e altri tre per la continuazione aggravata dello stesso reato.
In tutto 15 anni di carcere per il senatore a vita Giulio Andreotti, oltre all'interdizione perpetua dai pubblici uffici: a presentare la richiesta di condanna sono i rappresentanti della pubblica accusa, Guido Lo Forte e Roberto Scarpinato, al termine di una requisitoria durata quasi tre mesi con 23 udienze.
Secondo la procura di Palermo il rapporto di Andreotti con "Cosa nostra" non fu occasionale, egli infatti «strinse uno scellerato patto di potere» con la mafia e nell'arco di quasi un ventennio la sua corrente si è trasformata in una «struttura di servizio» per i boss. Alla mafia sarebbe stata offerta una chiave d'accesso al circuito istituzionale e al sottogoverno, utilizzata dagli uomini d'onore per «soddisfare i propri multiformi e quotidiani interessi». Inoltre «il contributo di Andreotti ha consentito a "Cosa Nostra" di perseguire uno scopo che non avrebbe potuto perseguire con la propria struttura militare».
Insomma quello che si avvia a conclusione è un processo «che mette insieme i frammenti di un'unica storia: un'angosciosa discesa negli inferi della camera della morte della democrazia».

Risponde Andreotti con una nota:
«È molto facile chiedere condanne quando da parte del Pm, con assoluta indifferenza, si ignorano totalmente le prove contrarie, che, fondate su documenti e personaggi di un qualche prestigio, erano state introdotte dalla difesa nel processo e si continuano a considerare certi i fatti di cui la difesa aveva dimostrato l'inesistenza e vere le dichiarazioni di collaboranti di cui era stata dimostrata la falsità».

- Processo di Perugia
Aprile
13
, inizia la requisitoria della procura di Perugia contro Andreotti accusato di omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione, per essere stato il mandante dell'uccisione (affidata a "Cosa nostra" che a sua volta si rivolse alla Banda della Magliana) del giornalista di «Op» Mino Pecorelli, ucciso a Roma il 20 marzo 1979. A fargli da "schermo" fu, secondo i Pm Cannevale e Cardella, l'ex magistrato Claudio Vitalone che diede il mandato ai cugini Nino e Ignazio Salvo. Il loro intervento, ha sostenuto l'accusa, «indusse» don Stefano Bontate e Gaetano Badalamenti [don Tano], ai vertici della Cupola, a far assassinare lo scomodo giornalista (il cui nome risultò negli elenchi della P2), «nell'interesse di Andreotti». Attraverso Giuseppe [Pippo] Calò, raccordo tra "Cosa nostra" e Banda della Magliana, vennero incaricati i killer: il mafioso Michelangelo La Barbera e l'estremista nero Massimo Carminati.

- Processo di Perugia
Aprile
30
, la pubblica accusa chiede l'ergastolo per il senatore a vita Andreotti [avv. Franco Coppi] e gli altri quattro [?] (Vitalone, Gaetano Badalamenti [don Tano], Giuseppe [Pippo] Calò, La Barbera e Carminati) imputati dell'assassinio del giornalista.
Secondo il Pm Cardella sono credibili:
- l'accusa scolpita da Tommaso Buscetta [don Masino];
- l'intreccio di cui parla il pentito, tra l'eliminazione del giornalista e quella del gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa, morti legate alle carte sul "sequestro Moro".
Il movente dell'omicidio infatti sta nei segreti di cui il giornalista era a conoscenza: tutto ruota intorno alle carte - allora inedite - di Moro prigioniero che svelavano retroscena su nomine nelle banche, all'Italcasse, sui rapporti con Caltagirone e Rovelli. Ma c'è anche la vicenda degli "assegni del presidente", inchiesta quest'ultima che Vitalone fino all'ultimo chiese a Pecorelli di non pubblicare.
Tutti buoni motivi perchè Andreotti volesse la morte del giornalista.
«Conclusione ovvia di un'impostazione assurda», commenta l'avv. difensore Franco Coppi.

__________

Pochi mesi dopo il procuratore capo Giancarlo Caselli lascia Palermo per assumere la guida del Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria) e viene sostituito dal vice di Pier Luigi Vigna alla Procura nazionale Antimafia, Pietro Grasso.

___________

- Processo di Perugia
Settembre
24
, nell'area bunker di Capanne (Perugia), dopo quattro giorni di conclave, sette anni di inchiesta e quasi quattro di dibattito, il senatore a vita Giulio Andreotti [non presente in aula] viene assolto dalla Corte d'Assise di Perugia, presidente Giancarlo Orzella, "per non avere commesso il fatto".
Si chiude così il processo per l'omicidio del giornalista Carmine [Mino] Pecorelli, ucciso a Roma il 20 marzo 1979. Assolti anche Claudio Vitalone e gli altri imputati.
Presente in aula, a Rosita, sorella del giornalista ucciso, non resta che piangere… dopo vent'anni.
Il Pubblico Ministero ricorre in appello.

- Processo di Palermo
Ottobre
23
, il presidente della V Sezione penale, Francesco Ingargiola, affiancato dai giudici a latere Antonio Balsamo e Salvatore Barresi, legge la sentenza: «Il Tribunale di Palermo, visto l'art. 530, comma secondo, del Codice di procedura penale, assolve Andreotti Giulio dall'imputazione ascrittagli perché il fatto non sussiste».
[comma secondo: prevede l'assoluzione dell'imputato "anche quando manca, è insufficiente o contradditoria la prova che il fatto sussiste".]
Si chiude così un processo con 250 udienze, 350 testimoni, 27 collaboratori di giustizia e oltre 800mila atti.

Fonti:
-
«Il Sole-24Ore»: Vincenzo Morgante, Roberta Miraglia, Donatella Stasio.

 

 

 




   
Comuni
   
118
     
 
Jean di Borbone-Parma
Albero genealogico
(1921 - ?)
figlio secondogenito del principe Felice di Borbone-Parma e di Charlotte di Nassau-Weilburg, granduchessa di Lussemburgo e duchessa di Nassau;
1964-?, granduca di Lussemburgo;
[dopo l'abdicazione della madre]
- Primo ministro
Jean-Claude Juncker
(1995 - ?)
[cristiano-sociale]
 
[governo di coalizione: democristiani e socialisti]
1999
-

Koninkrijk der Nederlanden
[Regno dei Paesi Bassi]
 
Province
Comuni
 
12
702
-
   
 
Beatrice I
Albero genealogico
(n. 1938)
figlia di Giuliana regina dei Paesi Bassi e del principe consorte Bernardo di Lippe-Biesterfeld;
principessa dei Paesi Bassi, di Orange-Nassau, di Lippe-Biesterfeld;
1961, si laurea in sociologia all'università di Leida;
1966, sposa Claus von Amsberg, diplomatico tedesco;
dal 1980, regina dei Paesi Bassi;
[dopo l'abdicazione della madre]

- Primo ministro
Wim Kok
(1994 ago - ?)
[PVDA]
[accordo di governo tra: PVDA (Partito socialista), VVD (Partito popolare per la libertà e la democrazia) e Democrazia '66;
per la prima volta dal 1917 il CDA (democristiani) non è al potere.]
1999
-

Regioni autonome
Municipalità
Freguesias
2*
305
4.100
* Madera, Azzorre.
   
 
- Presidente
Jorge Sampaio
(1996 - ?)
[PS (Partito socialista)]
- Presidente del consiglio
António Guterres
(1995 - ?)
[PS (Partito socialista)]
 
1999
-



1999
Contee
Distretti
Parishes
Community Councils
59
481
10.000
800*
-
   
* dipendono dai Distretti
 
Elisabetta II
Albero genealogico
(n. 1926)
figlia di Giorgio VI e di Elisabeth Bowes-Lyon [Queen Mum];
1947-52, duchessa di Edimburgo;
1953 (2 giugno) regina di Gran Bretagna e d'Irlanda del Nord, capo del Commonwealth;
Primo ministro,
Primo lord del Tesoro
[Prime Minister, First Lord of the Treasury]
Tony Blair
(1997 2 mag - ?)
[Partito laburista]
Cancelliere dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Gordon Brown
(1997 2 mag - 27 giu 2007)
Segretari di Stato
 
Affari Esteri e Commonwealth
 
Difesa
Affari Interni
 
Giustizia    
Colonie
 
Affari economici
Carburanti
ed Energia
 
Commercio estero
 
Sanità
 
Edilizia
 
 
1999
-

- Primo ministro
-
David Trimble
(1999)
[protestante]
1999
l'Ulster istituisce un governo autonomo: cattolici e protestanti accettano di dividersi il potere.
Il protestante David Trimble (leader degli unionisti moderati) diventa primo ministro;
il processo di pace nell'Irlanda del Nord rimane ancora per mesi incagliato sulla questione del disarmo che non riesce a dirimere lo scontro tra il primo ministro del parlamento irlandese e leader del Partito unionista David Trimble, e il capo del Sinn Fein Gerry Adams;
[Gli unionisti si rifiutano di entrare in una coalizione di governo con la rappresentanza politica dell'IRA prima della ricompleta consegna delle armi da parte di quest'ultima];

Novembre
il Sinn Fein accondiscende a inviare un proprio rappresentante presso la commissione indipendente sul disarmo (istituita con l'accordo del 10 aprile 1997) e gli avversari riprendono in considerazione l'ipotesi di entrare nell'esecutivo;

Dicembre
2
, mentre Londra cede formalmente il governo diretto dell'Ulster, sono attuati gli emendamenti alla costituzione irlandese che cancellano la rivendicazione di sovranità su tutta l'isola da parte dell'Eire ed entrano in vigore nuovi accordi tra le parti in causa. L'evento viene simbolicamente festeggiato con un pranzo tra la regina Elisabetta II e il presidente Mary Mc Aleese;

 
Republik Osterreich
[neutrale da mag 1955]
questione Alto Adige:
– 1° accordo 1969; 2° accordo 1971
-
-
-
-
-
-
-
   
 
- Presidente
Thomas Klestil
(1992 lug - ?)
[ÖVP (Partito popolare)]
- Cancelliere
Franz Vranitzky
(1986 - 1997)
[SPÖ]
- Ministro degli esteri
?
(? - ?)
[]
[governo di coalizione tra SPÖ (Partito socialista) e FPÖ (Partito liberale)]
1999
-

Suomen Tasavalta
Republiken Finland

[Repubblica di Finlandia]
-
-
-
-
-
-
-
   
 
- Presidente
Martti Ahtisaari (1994 feb - ?)
[Partito socialdemocratico]
- Primo ministro
Paavo Lipponen
(1995 apr - ?)
[Partito socialdemocratico]
[governo di coalizione: socialdemocratici, conservatori, liberali svedesi, Alleanza di sinistra e Verdi.]
1999
-

Konungariket Sverige
[Regno di Svezia]
-
-
-
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Carlo XVI Gustavo Albero genealogico
(1946 - ?)
figlio di ? e di ?;
dal 1973, re di Svezia;

- Primo ministro
Göran Persson
(1996 mar - ?)
[Partito socialdemocratico]
[governo monocolore di minoranza]
1999
-




































messaggio 1

 


















 

 



1999
Schweizerische Eidgenossenschaf
Confédération suisse
Confederazione svizzera
[Repubblica federale]
- Presidente
-
- Primo ministro
-
[governo di coalizione: Partito radicale democratico, Partito cristiano-democratico, Partito socialista e Unione democratica di centro]

1999
-




1999
Repubblica d'Islanda
[dal 17 giugno 1944]
Presidente
Olafur Ragnar Grimsson
(1996 giu - ?)
- Primo ministro
David Oddsson
(1995 apr - ?)
[Partito dell'indipendenza (di destra)]
[governo di coalizione di centrodestra con i centristi agrari]
1999
-


1999
Kongeriket Norge
[Regno di Norvegia]
[dal 1905]
Olav V
Albero genealogico

(1903 - ?)
figlio di Haakon VII e di Maud di Gran Bretagna;
1957-
, re di Norvegia;

 
- Primo ministro
Thorbjoern Jagland
(1996 ott - ?)
[Partito laburista]
[governo laburista di minoranza]
1999
-




1999
CSI (Comunità degli stati indipendenti)
1991, dicembre, Minsk, Bielorussia, i presidenti:
- B.N. Eltsin (Russia), 
- Stanislav Šuškevic (Bielorussia)
- Leonid Kravcuk Ucraina)
sottoscrivono l'accordo che dà vita alla CSI (Comunità degli stati indipendenti).
[Le 5 repubbliche dell'Asia centrale aderiscono al progetto;
Alma-Ata, Kazahstan, 11 repubbliche ex sovietiche firmano un accordo che sancisce la dissoluzione dell'URSS: a eccezione delle tre repubbliche baltiche e della Georgia, tutte le repubbliche che facevano parte dell'Unione Sovietica aderiscono alla CSI;
la Russia rileva il seggio dell'URSS in seno al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.]
1999
Federazione di Russia
(capitale: Mosca)
- Presidente del Parlamento
B.N. Eltsin
(1990 giu - ?)
- Segretario generale del Partico comunista
-
- Presidente della federazione
-
- Primo ministro
-
Patriarca di Mosca
-
1999
-


a

Repubblica di Cecenia
(capitale: Groznyj)
[indipendente dal novembre 1991]
- Presidente della repubblica
Aslan Maschadov
(1997 - giu 2000)
- Primo ministro
-

1999
dietro le pressioni degli islamisti, Aslan Maschadov introduce la sharia;

Agosto
incursione in Daghestan condotta da Shamil Basaev e Chattab;

seconda guerra di Cecenia (1999 26 ago - 16 apr 2009)
[Comandante del gruppo delle forze federali nella regione del Caucaso del Nord è il gen. Makarov.]

Settembre
attentati sono perpetrati in Russia;
il Cremlino si prepara a un secondo intervento militare;
scottato dalla cocente sconfitta del 1996, l'esercito russo procede dall'inizio del mese con i bombardamenti;


Ottobre
, l'esercito russo entra in Cecenia; i bombardamenti massicci costringono alla fuga 250.000 civili che in gran parte si rifugiano in Inguscezia;
29, viene bombardata una colonia di profughi;

Novembre
cade Gudermes, la seconda città della Cecenia;

Dicembre
6
, un ultimatum ingiunge agli abitanti di Groznyi di abbandonare la città entro il giorno 11, altrimenti verranno sterminati in quanto terroristi;
viene presa la valle dell'Argun, e sono così interrotte le frontiere con la Georgia.

Schieramenti
- RUSSIA
- Lealisti ceceni
- Repubblica cecena di Ichkeria
- Separatisti caucasici
- Mujaheddin
- ARABIA SAUDITA
Comandanti
Russi:
. Vladimir Putin,
. Gennady Troshev,
. Alexander Baranov,
. Valentin Korabelnikov;

Ceceni (lealisti)
[prima del 2004]:
. Akhmad Kadyrov (†)
. Ramzan Kadyrov
. Ruslan Yamadayev (†)
. Dzhabrail Yamadayev (†)
. Sulim Yamadayev (†)
. Said-Magomed Kakiyev

- Repubblica cecena di Ichkeria:
. Aslan Maskhadov (†)
. Sheikh Abdul Halim (†)
. Ruslan Gelayev (†)
. Shamil Basayev (†)
. Salman Raduyev (†)
. Vakha Arsanov (†)
. Rappani Khalilov
. Arbi Barayev (†)
. Movsar Barayev (†)

- Separatisti caucasici:
. Dokka Umarov,
. Akhmed Yevloyev;

- Mujaheddin:
. Ibn Al-Khattab (†)
. Abu al-Walid (†)
. Abu Hafs al-Urduni (†)
. Muhannad (†)

 

Effettivi
(1999)
dai 50 000 ai 60 000
(1999)
22 000 (secondo stime russe)
Perdite
Militari:
5 000 morti
Civili: 600
durante gli attacchi in territorio russo
Militari:
Almeno 15 000 secondo l'esercito russo
Civili:
25 000–50 000 morti
Fonte Tabella: Wikipedia.
Per farsi un'idea: Arkadij Babcenko, La guerra di un soldato in Cecenia, 2011, Mondadori.






a

 

Repubblica di Ucraina
(capitale: Kijev)
[indipendente dal 16 luglio 1990]
- Presidente della repubblica
Leonid Kucma
(1994 lug - ?)
- Primo ministro
Pavlo Lazarenko
(1996 mag - ?)
[?]
1999
-



Repubblica autonoma che è parte integrante dell'Ucraina
[Con la popolazione in maggioranza russa, era stata legata all'Ucraina nel 1954; repubblica autonoma dal Maggio 1992, dopo aver tentato l'indipendenza, da novembre 1995 ha adottato una nuova costituzione che definisce la Crimea "Repubblica autonoma che è parte integrante dell'Ucraina".]
- Presidente
-
1999
-
a




1999
- Presidente
Aleksander Kwasniewski
(1995 23 dic - 23 dic 2005)
[SLD]
- Primo ministro
Jerzy Buzek
(1997 31 ott - 19 ott 2001)
[SLD)]
[SLD (Alleanza della sinistra democratica, ex comunisti)]
1999
-


1999
Repubblica Ceca
(1993)
[dal 1° Gennaio 1993 la Repubblica Federativa Ceca e Slovacca lascia il posto a due stati distinti.]
- Presidente della repubblica
Václav Havel
(1993 - ?)
[Forum civico]
- Primo ministro
Václav Klaus
(1993 - ?)
[ODS (Partito civico democratico)]
1999
-

1999
Repubblica Slovacca
(1993)
[dal 1° Gennaio 1993 la Repubblica Federativa Ceca e Slovacca lascia il posto a due stati distinti.]
- Presidente della repubblica
Michal Kovac
(1993 feb - ?)
[HZDS]
- Primo ministro
Jozef Moravcik
(1994 mar - ?)
[HZDS]
[HZDS(Movimento per una Slovacchia democratica)]
[governo di coalizione comprendente, oltre all'HZDS, la ZRS e il Partito nazionale slovacco]
1999
-





1999
Repubblica d'Ungheria
(IV Repubblica 1989)
- Presidente della repubblica
Árpad Góncz
(1990 ago - ?)
[Sds (Alleanza dei liberi democratici)]
- Primo ministro
Gyula Horn
(1994 - ?)
[Psu (Partito socialista ungherese)]
a Góncz, che ha il sostegno della coalizione al potere, si oppone il candidato della destra Ferenc Madl.
1999
-




1999
- Presidente della repubblica
Emil Costantinescu
1996 nov - ?)
[Convenzione democratica]
- Primo ministro
Victor Ciorbea
1996 nov - ?)
[Convenzione democratica]
-
-
 
1999
-



1999
Repubblica di Bulgaria
(novembre 1990)
[nuova costituzione dal luglio 1991]

- Presidente
Peter Stojanov
(1996 nov - ?)
[Ufd (Unione forze democratiche)]
- Capo del governo
-
- Dirigente del Psb
Aleksander Lilov
(1990 - ?)
Psb (Partito socialista bulgaro)
[ha sostituito il Pcb che non rivestiva più un ruolo guida]
1999
-

 


Repubblica di Armenia
(capitale: Jerevan)
[indipendente dal 23 agosto 1990]
- Presidente della repubblica
Levon Ter-Petrosjan
(1991 ott - ?)
[Movimento nazionale armeno]
- Primo ministro
Armen Sarkisjan
(1996 nov - ?)
[?]
[dal 1994 il partito Dašnak (socialista e nazionalista), principale partito d'opposizione, il cui presidente era stato espulso nel luglio 1992, è sospeso assieme ad altri sette partiti.]
1999
-


a

«segue da 1998»


Repubblica Socialista Sovietica dell'Azerbaigian
(capitale: Baku)
[indipendente dal 30 agosto 1991]
- Presidente del parlamento
Geidar Alijev
(1993 giu - ?)
[Nuovo Azerbaigian]
- Presidente della repubblica
Geidar Alijev
(1993 giu - ?)
- Primo ministro
-
 
1999
-




[grandi giacimenti di petrolio (fra i più consistenti dell'URSS e del mondo) sulle rive del Caspio, nella penisola di Apšeron e nella zona di Neftecala, e sul fondo del mare]
Nagorno-Karabach [provincia autonoma]: indipendente dal 1991; da maggio 1992 gli armeni hanno conquistato l'intera provincia, poi la città di Agdam ed infine si sono impossessati della regione di Zangelan, assicurandosi il controllo dell'intera area sud-occidentale dell'Azerbaigian causando così la fuga di migliaia di profughi.]
1999
-
Nahicevan [repubblica autonoma, che una porzione di territorio della repubblica armena separa dal resto dell'Azerbaigian]
1999
-
a

 





1999
REPUBBLICA di SLOVENIA
cap. Lubiana
(8 ottobre 1991)
- Presidente
Milan Kucan
(1991 ott - ?)
- Primo ministro
Janez Drnovšek
(1991 ott - ?)

1999
-

a


1999
REPUBBLICA di CROAZIA
cap. Zagabria
(25 giugno 1991)
- Presidente
Franjo Tudjman
(1991 giu - ?)
[HDZ (Unione democratica)]
- Primo ministro
Hrvoje Sarinic
(1992 ago-?)

1999
-



Krajina [da kraj=confine; regione croata, a maggioranza serba]
nel 1990 (dicembre) la regione proclama la propria autonomia;
nel 1991 (aprile) la regione annuncia di voler essere annessa alla Serbia; dall'agosto del 1991 truppe serbe occupano la regione;
nel 1993 (giugno) i serbi della Krajina croata e quelli di Bosnia si dichiarano quasi unanimemente favorevoli all'unificazione;
si crea la Repubblica di Krajina;
nel 1995 (agosto) l'esercito di Zagabria lancia una grande offensiva allo scopo di liberare la Krajina occupata dai serbi indipendentisti nell'estate del 1991, incontrando una debole resistenza; viene firmato un cessate il fuoco; decine di migliaia di serbi abbandonano la regione;
Slavonia [regione croata dove i serbi sono ampiamente minoritari]
nel 1991 (agosto) i serbi della regione proclamano la propria autonomia; (novembre) le truppe federali si impadroniscono di Vukovar;
decine di migliaia di serbi hanno abbandonato la regione;
a


1999
NUOVA REPUBBLICA SOCIALISTA
FEDERATIVA di JUGOSLAVIA

(Serbia e Montenegro, dal 30 maggio 1992)
- Direttore della presidenza collegiale
(a rotazione annuale)
Zoran Lilic
(1993 25 giu - ?)
- Primo ministro
Radoje Kontic
(1992, 29 dic - ?)
-

1999
-

SERBIA - cap. Belgrado
1999
-


Vojvodina (Provincia autonoma) - capol. Novi Sad
[amministrativamente legata alla Serbia dove i serbi rappresentano la metà della popolazione e dove vive una consistente minoranza ungherese] 
nel 1988 (ottobre) si dimettono i dirigenti della regione autonoma dopo che oltre 100.000 persone hanno manifestato nel capoluogo Novi Sad chiedendo l'integrazione della regione nella Serbia;
MONTENEGRO - cap. Podgorica-Titograd
nel 1988 (ottobre), a Podgorica-Titograd, un tentativo di organizzare una manifestazione simile a quella in Vojvodina sfocia in violenti scontri con la polizia;
nel 1990 (dicembre) le elezioni confermano al potere il Partito comunista;
da marzo 1992 il 66% degli elettori ha deciso di rimanere nell'ambito di uno stato federale jugoslavo;

a

1999
REPUBBLICA SERBA di BOSNIA-ERZEGOVINA
cap. Sarajevo
(27 aprile 1992)
- Presidente
Alija Izetbegovic
(1992 apr - ?)
- Primo ministro
Hasan Muratovic
(1996 gen - ?)
- Ministro degli esteri
?
(? - ?)
[dal 20 giugno 1993 i serbi della Bosnia e della Krajina croata si sono dichiarati quasi unanimemente favorevoli all'unificazione.]
1999
-



a


1999
REPUBBLICA del KOSOVO
cap. Pristina
(24 maggio 1992)
- Presidente
Ibrahim Rugova
(1992 - ?)
- Primo ministro
-
[albanesi (90%), la minoranza: serba e montenegrina]
1999
-

a

1999
EX REPUBBLICA JUGOSLAVA di MACEDONIA
cap. Skoplje
(15 settembre 1991)
- Presidente ad interim
Stojan Andov
(1995 - ?)
- Primo ministro
Branko Crvenkovski
(? - ?)
1998
-

a

1999
- Capo dello stato
Sali Berisha
(1992 apr - ?)
[Pda]
- Capo del governo
Aleksander Meksi
(1992 apr - ?)
[Pda]
[Pda (Partito democratico albanese)]
1999
-



1999

CIPRO
(indipendenza: agosto 1960)

[dal 1975 l'isola è di fatto divisa in due formazioni nazionali distinte]
vengono interrotte le trattative in corso tra i due presidenti, con la mediazione del segretario dell'ONU Javier Pérez de Cuéllar, intese a risolvere il problema della coesistenza della comunità greco-cipriota e di quella turco-cipriota.
- giugno 1989, i due presidenti, dopo aver ripreso le trattative interrotte nel 1985, si riuniscono a New York con il segretario dell'ONU Javier Pérez de Cuéllar per tentare di risolvere il problema della coesistenza della comunità greco-cipriota e di quella turco-cipriota;
- febbraio 1990, i due presidenti si riuniscono nuovamente a New York con il segretario dell'ONU Javier Pérez de Cuéllar per tentare di risolvere il problema della coesistenza della comunità greco-cipriota e di quella turco-cipriota… ma nulla viene risolto.
- nel 1992, dopo la Guerra del Golfo Bush tenta di risolvere il problema della coesistenza della comunità greco-cipriota e di quella turco-cipriota, e i negoziati riprendono sotto l'egida dell'ONU che propone di trasformare l'isola in uno stato federale con due zone e due comunità.]

Repubblica turca di Cipro del Nord
(Nord, 30% del territorio)
[dal 1983: riconosciuta da Ankara ma da nessun altro paese; nel maggio 1985 un referendum ha approvato la nuova costituzione.]
- Presidente
Rauf Denktas
(1976 - ?)
- Primo ministro
-
[economicamente sopravvive grazie all'aiuto turco]
1999
-


Repubblica di Cipro
(Sud, 70% del territorio)
- Presidente
Glafkos Clerides
(1993 feb - ?)
[Raggruppamento democratico]
1999
-



1999
Repubblica di Turchia
(dopo il colpo di stato)
[già nella NATO dal 1952, dal 1955 il paese è nel "patto di Baghdad"; dal 1982 esiste una nuova costituzione che ha conferito consistenti poteri al presidente (oltre alla conferma di un altro mandato settennale).]
- Presidente
Suleyman Demirel
(1993 mag - ?)
[DYP (Partito della giusta via)]
- Primo ministro
Necmettin Erbakan
(1996 giu - ?)
[RP (Partito della prosperità)]
1999
-





1999
LEGA ARABA
Il 22 marzo 1945 è nata al Cairo questa lega fondata da Egitto, Libano, Siria, Giordania, Iraq, Arabia Saudita e Yemen;
1953, Libia
1956, Sudan
1958, Tunisia e Marocco
1961, Kuwait
1962, Algeria.
Fa parte anche l'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina), presieduta da Yasir Arafat.
1999
-




1999
[confederazione di sette sceiccati, monarchie assolute: Abu Dhabi, Dubai, Sharja, Ajman, Umm al-Qaiwain, Ras al-Khaimah e Fujayrah.
[dal 1985 sono stati allacciati rapporti diplomatici con l'Unione Sovietica.]
dal 1986 hanno riallacciato i rapporti con Il Cairo interrotti nel 1979 (quando l'Egitto è stato espulso dalla lega in seguto agli accordi con Israele).
Dopo l'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq, una parte consistente delle forze alleate è stata stanziata negli Emirati.]
- Presidente
sceicco Zaid
(? - ?)
[emiro di Abu Dhabi]
- Vicepresidente
sceicco Maktum
(? - ?)
[emiro di Dubai]
[l'aumento del deficit di bilancio provocato dal ribasso dei corsi del petrolio ha costretto il governo a una maggiore pressione fiscale.]
1999
-


1999
Repubblica Libanese
(Seconda repubblica)

[retta collegialmente con un riequilibrio dei poteri favorevole ai musulmani;
durante le libere elezioni libanesi, "Hezbollah" (partito di Dio) e Amal conquistano un successo importante emergendo come il blocco politico con il maggior numero di deputati; il movimento viene quindi considerato come parte integrante del tessuto politico libanese e lo stesso governo di Beirut lo definisce "la resistenza nazionale al sud", esso ha infatti le sue roccaforti nel sud del paese, soprattutto nella valle della Beqaa e nei sobborghi e bassifondi meridionali della capitale;
dall'agosto 1993 l'esercito libanese è entrato nella zona di Tiro, dal 1978 posta sotto il controllo del contingente di pace dell'ONU.]

- Presidente
Émile Lahoud
(1998 ott - ?)
[un generale sostenuto dall'esercito e dai siriani; mandato novennale]
- Capo del governo
Selim al-Hoss
(1998 ott - ?)
[riformista]
- Presidente del parlamento
Amal Nabih Berri
(1992 ott - ?)
[musulmano sciita]
[Parlamento: 128 seggi, equamente ripartiti fra cristiani e musulmani.
Dall'agosto 1993 l'esercito libanese è entrato nella zona di Tiro, posta dal 1978 sotto il controllo del contingente di pace dell'ONU.
Nel 1996 Rafiq al-Hariri, da sempre vicino alle posizioni siriane, ha favorito emittenti radiotelevisive filosiriane, obbligando altre a chiudere; ciò ha creato tensioni sfociate in uno sciopero generale con violenti scontri con le forze dell'ordine per protestare contro la censura e il privilego riservato alle emittenti vicine alla Siria.]
1999
poiché il vero leader della politica del governo sembra essere più il presidente Émile Lahoud che Selim al-Hoss, l'ex primo ministro Rafiq al-Hariri (musulmano sunnita) accusa il presidente di non rispettare l'equilibrio tra le cariche istituzionali decretato nel 1989; la risposta è l'inquisizione per corruzione e frode di diversi uomini dell'ex governo di Rafiq al-Hariri;

Settembre

la visita del segretario di stato statunitense Madeleine Albright segna un importante passo di riavvicinamento tra i due paesi;
viene raggiunto un accordo sull'alleggerimento delle tasse doganali tra Siria e Libano;

Ottobre

vengono facilitate le procedure per l'ingresso dei libanesi negli USA;

Dicembre
24
, nelle montagne a nord-est di Tripoli, una rivolta di islamici sunniti, che durerà sino all'inizio dell'anno, viene repressa dall'esercito libanese;


1999

[dall'aprile 1946 il paese ha conseguito la piena indipendenza; da febbraio 1958 federazione della Siria e dell'Egitto nella Repubblica Araba Unita (RAU).
La guerra arabo-israeliana le è costata la perdita delle alture del Golan. Con la guerra del Kippur, impegnata a fianco dell'Egitto, recupera El-Quneitra.]

- Presidente
gen. Hafez el-Assad
(1980 - ?)
[ala progressista moderata del partito Baath]
- Primo ministro
Mahmud al-Zub
(1987 - ?)
1999
Gennaio
l'assemblea del popolo nomina ancora presidente (suo V mandato) Hafez el-Assad;

Febbraio
un referendum ratifica, con il 99,98% dei voti, la decisione presa dall'assemblea del popolo;
il presidente Hafez el-Assad partecipa ai funerali di re Husayn di Giordania;
Abdullah, successore di re Husayn, viene a Damasco dichiarando di voler mutare le relazioni tra i due paesi, rimaste molto fredde sin dal tempo del trattato di pace tra Giordania e Israele del 1994;
il presidente Hafez el-Assad afferma di approvatre la nomina di E. Barak a primo ministro israeliano;

Luglio

in un viaggio a Mosca condivide con il presidente B.N. Eltsin l'auspicio che tale nomina possa essere utile alla pace globale;
dopo aver manifestato più volte la speranza che si giunga ad un accordo con Israele, ora la diplomazia siriana inizia ad accusare Israele di ritardare deliberatamente le operazioni di ritiro delle sue truppe dalle alture del Golan, sotto occupazione militare dal 1967; insiste perché Israele effettui almeno il ritiro dalla linea che nel giugno 1967 aveva separato le forze armate dei due paesi, per dare alla Siria la l'accesso diretto al lago di Tiberiade;

1999
[come membro fondatore, dal 22 marzo 1945 fa parte della "Lega araba"; dal 1949, dopo l'annessione della Palestina orientale (Cisgiordania) [40.000 kmq di superficie con poco meno di 1 Mne di abitanti], il Regno hashemita del Giordano viene comunemente chiamato Giordania.]
Hussein
(? - ?)
figlio di Talal;
1952-?, re del Regno hashemita del Giordano;

1999
-


1999
Gerusalemme, "internazionalizzata" dall'ONU, è divisa in due settori: la città vecchia (assegnata alla Giordania) e la città nuova (assegnata a Israele); sindaco: Ehud Olmert (1993-?) del Likud.

guerra dei sei giorni (1967): ha consegnato di fatto l'intera Palestina storica a Israele;
guerra del Kippur (1973): alla conferenza di Ginevra del 1974:
- un accordo fra Egitto e Israele ha deciso il ritiro delle truppe israeliane dalle posizioni raggiunte a occidente del canale di Suez e la creazione di un'ampia fascia smilitarizzata a oriente, garantita dalle forze di pace dell'ONU;
- un secondo accordo con la Siria ha impegnato gli israeliani a ritirarsi da el-Quneitra, stabilendo un'analoga fascia smilitarizzata sulle alture del Golan; 
Y. 'Arafat, ex leader di al-Fatah, è dal 1969 a capo dell'OLP (Organizzazione per la liberazione della Palestina) che:
- dal 1964, con il suo "Esercito per la liberazione della Palestina" e finanziata dalla Lega araba, lotta contro Israele,
- dal 1974 è stata riconosciuta dal vertice arabo di Algeri quale unico rappresentante del popolo palestinese, e ammessa all'ONU quale entità politica nazionale, in qualità di "osservatore";
dopo il riavvicinamento israelo-egiziano [accordi di Camp David] l'OLP registra difficoltà diplomatiche nei confronti di taluni stati arabi sostenitori; 
dal 1982 il quartier generale dell'OLP è stato trasferito in Tunisia;
dal 1991 l'OLP appoggia Saddam Hussein nella disastrosa guerra del Golfo compromettendo così le aspirazioni palestinesi volte alla creazione di un proprio stato autonomo nei territori occupati da Israele;
1994, Y. 'Arafat torna in Palestina;
accordi di Wye Plantation (1998) tra Y. 'Arafat e Benjamin Netanyahu con la medizione di Bill Clinton e re Hussein di Giordania;
[Gerusalemme viene formalmente indicata come capitale dello stato.]
- Presidente
Ezer Weizmann
(1993 - ?)
[MAPAL o Labor (Partito laburista)]
- Primo ministro
Benjamin Netanyahu
(1996 mag - 1999)
[Likud*]
Ehud Barak
(1999 lug - ?)
[Labor (Partito laburista)]
- Ministro della difesa
-
- Ministro delle finanze
-
[*alleato con i gruppi di estrema destra]

1999
Febbraio
14
, la corte suprema decreta la possibilità di fare shopping durante il Sabbath nei kibbutz e l'illegalità dell'astensione dal servizio militare degli allievi dei seminari religiosi; fortissima protesta della corrente ortodossa;

Maggio
17
, si aprono le urne dopo le elezioni per la nomina del nuovo parlamento e l'elezione del capo del governo; in campagna elettorale Ehud Barak ha promesso il ritiro delle truppe dalla fascia di sicurezza entro la prima metà del 2000, così da porre fine a 17 anni di conflitto che hanno valso al Libano l'appellativo di "Vietnam israeliano";

Elezioni generali
 
%
seggi

- Yisrael Akhat [Unica Israele]
Alleanza tra:
- Labor (Partito laburista)
di Ehud Barak,
- Sephardi Gesher
dell'ex ministro David Levy,
- Meimad
(ortodossi di sinistra)

23
26
- Likud
diBenjamin Netanyahu;
-
-
- Partito di Unità nazionale
di Benny Begin
[staccatosi dal Likud]
-
-
- Partito moderato di centro
formato da Roni Milo, sindaco di Tel Aviv, Dan Meridor, ex ministro delle finanze e Yitzhak Mordechai, ex ministro della difesa,
[staccatisi dal Likud]
-
-
altri
-
-
Parlamento plurifrazionato.


di fronte alla vittoria di Ehud Barak (56,08%), Benjamin Netanyahu (43,92%) rassegna le dimissioni dai vertici del Likud dove viene sostituito dal ministro degli esteri uscente Ariel Sharon;

Luglio
6
, dopo una lunga opera di mediazione da parte di Ehud Barak per costituire una stabile coalizione, entra in carica il nuovo esecutivo;
immediatamente il nuovo primo ministro Ehud Barak compie un lungo giro di visite ufficiali nei paesi interessati al processo di pace in corso;

Settembre
5
, incontro al vertice tenuto con Y. 'Arafat a Sharm El-Sheik: entrambi i leader firmano un accordo in cui, mantenendo fede al principio "sicurezza in cambio di territorio", si impegnano sin d'ora a non ricorrere più alla violenza e fissano i termini per il raggiungimento di:
- un accordo quadro sullo status dei Territori (febbraio 2000)
- un accordo globale definitivo (settembre 2000);
Tel Aviv procede a scarcerare 200 prigionieri, trasferisce all'ANP il controllo del 7% della Cisgiordania e apre un passaggio tra quest'ultima e Gaza;

Dicembre
15
, dopo tre anni di interruzione riprendono a Washington i negoziati di pace con la Siria; mentre Damasco continua le sue richieste sulla zona strategica delle alture del Golan, Tel Aviv (per la quale queste ultime rappresentano una barriera di protezione fondamentale per per la difesa dei propri confini) non rigetta in linea di princpio l'idea del ritiro ma pone come condizione la riduzione dei mezzi corazzati alla frontiera e l'insediamento di stazioni di monitoraggio sull'area contesa; nessun accordo viene raggiunto;



- Egitto (fascia di Gaza)

1999
Dicembre
8
, XII anniversario dell'intifadah


Hamas «zelo, fervore»
["Harakat Al-Muqawanat Al-Islamiya"]


dichiarato illegale, questo "Movimento di resistenza islamica" che opera nei territori palestinesi occupati da Israele ed è la maggiore fonte propulsiva dell' "intifadah palestinese", si oppone con durezza al processo di pace israelo-palestinese e lotta per scalzare l'OLP quale unico portavoce della causa palestinese;
particolarmente attivo nella Striscia di Gaza cuore della "guerra delle pietre" iniziata nel 1987 svolge sia un'intensa attività sociale, sia una campagna terroristica contro obiettivi civili e militari israeliani per mezzo della sua componente armata, i battaglioni Izz-al Din Qassam;
formalmente autonomi, questi ultimi operano sotto il coordinamento di una direzione generale.


- Giordania (Cisgiordania)
1999
Dicembre
8
, XII anniversario dell'intifadah





OVEST
-
-
-
-

1999

-

 


 

DOMINION OF CANADA
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.
Nel 1791 la provincia è stata separata in due parti:
Basso Canada (francofoni) e Alto Canada (lealisti).
Nel 1841, con l'Act of Union sono stati nominati due primi ministri ma Canada Est e Canada Ovest continuano ad andare ognuna per la sua strada. Il sistema dura ben 25 anni (1842-67).
Nel 1867, 1° luglio, nasce ufficialmente la confederazione: Dominion of Canada.]
Dal 1931, nonostante lo «statuto di Westminster», in pratica il Foreing Office britannico continua a rappresentare il Dominion in quasi tutte le nazioni del mondo e formalmente i canadesi continuano ad essere cittadini britannici, fino all'approvazione della legge sulla cittadinanza nel 1946.
Dal 1° gennaio 1947, in base al Canadian Citizenship Act, i canadesi diventano a pieno titolo cittadini del loro paese.
Governatore generale
-
Primo ministro
Jean Chrétien
II
(1997 giu - nov 2000)
[Partito liberale]
Ministro degli Esteri
-

1999
primavera, viene inviato un vasto contingente militare in Bosnia e in Kosovo; partecipa inoltre con 18 aerei CF-18 ai bombardamenti NATO sulla Jugoslavia;
la crisi kosovara vede inoltre l'arrivo di 5000 profughi evacuati dal Kosovo;

estate, si manifesta il fenomeno dell'immigrazione clandestina manovrata dalla criminalità organizzata;
al largo dell'isola di Vancouver vengono individuati 4 pescherecci carichi di più di 600 passeggeri, tra cui molti minorenni provenienti dalla provincia cinese di Fujian e probabilmente destinati a essere impiegati come manodopera clandestina sul mercato statunitense;

Agosto
3
, dopo il fallimento del progetto di fusione tra i 4 principali istituti di credito nazionali e l'avvio di un processo destinato a trasformare in un'unica compagnia di bandiera la Air Canada e la Canadian Airlines, vede ora la luce la più grande impresa di servizi finanziari a livello nazionale grazie all'acquisto della Canada Trust da parte della Toronto-Dominion Bank;
lo stesso mese è invece costretta a dichiarare bancarotta Eaton, la più popolare catena di vendita al dettaglio del paese;

Settembre
21
, Toronto, si tiene la riunione dei vertici NATO; nella circostanza i ministri della difesa degli Stati Uniti e della Gran Bretagna esprimono le proprie rimostranze per lo scarso impegno finanziario dimostrato dal governo canadese nei confronti del settore militare;
segue un impengo formale da parte del Canada verso il potenziamento dell'apparato bellico;

Ottobre
lo scoppio di violenti disordini a Timor Est (Indonesia) rende necessario l'invio di un contingente per riportare sotto controllo la situazione dell'isola; i militari tornano quindi a essere impiegati in una nuova missione di pace;


Viene creato il territorio Nunavut.

 

QUÉBEC
Primo ministro della provincia
Lucien Bouchard
(1996-2001)
[PQ (Parti Québécois)]
Sindaco di Montréal
-
Arcivescovo di Montréal
-
Arcivescovo di Québec
-

1999
-

 

 


 

 

ONTARIO
-
-

1999

-

 

 


NEW BRUNSWICK
-
-

1999

-

NOVA SCOTIA
-
-

1999

-

MANITOBA [dal 1870]
-
-

1999

-


BRITISH COLUMBIA [dal 1858]
[nel 1866 ha incorporato l'Isola di Vancouver e dal 1871 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1999

-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
[Dal 1873 fa parte della confederazione.]
Primo ministro della provincia
-

1999

-

 

TERRITORIO DELLO YUKON [creato nel 1898]
   
1999
-
ALBERTA [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1999
-
SASKATCHEWAN [creata nel 1905]
Primo ministro della provincia  
1999
-
TERRANOVA
- 1867-1934, rimane Dominion autonomo.
- 1934-mar 1949, torna allo status di colonia dipendendo interamente dalla Gran Bretagna sul piano politico ed economico;
- 1949, 1 ° aprile, diventa la X provincia del Dominion del Canada.
Primo ministro della provincia
-
1999
-
TERRITORIO DEL NUNAVUT [creato nel 1999]
- Nunavut (la "nostra terra").
-
-

1999
Aprile
, viene creato il nuovo territorio di Nunavut (la "nostra terra") nella parte centrale e orientale dei Territori del Nord-Ovest.
Gli Inuit ha ora dunque di fronte l'arduo compito di amministrare la loro terra.

 

[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

 

1999
U.S.A.
(Stati Uniti d'America)
- Presidente
William Jefferson [Bill] Clinton, II
(1993 - 2000)
42°

- Vicepresidente

Al Gore
(1993 - 2000 )

- Segretario di Stato

?
(1989 - ?)
1999
-
FBI (Federal Bureau of Investigation)
[direttore: C.M. Kelley (1973-?)]
1999
-
CIA (Central Intelligence Agency)
1999
-

a






1999
GRANDI ANTILLE
- Presidente del consiglio di stato
Fidel Castro Ruz
(1959 - 2007)
[capo dello stato e primo ministro]
[confermato dalla nuova costituzione in vigore dal 1976, e poi nel 1981;
nel febbraio 1986 viene effettuato un grande rinnovamento del comitato centrale del partito ma il presidente viene confermato nella sua carica;
una nuova riforma costituzionale e in vigore dal 1992.]
Partito unico: Partito comunista cubano.
1999
-
- Presidente
René Préval
(1996 feb - ?)
[movimento Lavalas]
- Primo ministro
Rosny Smarth
(1996 mar - ?)
[economista]
- Ministro degli esteri
-
[]
1999
-

- Presidente della repubblica
Leonel Fernández Reyna
(1996 giu - ?)
[PLD (Partido de la liberación dominicana)]
PRSC (Partido reformista social cristiano)
[di destra]
1999
-
- Primo ministro
Percival Patterson
(1992 mar - ?)
[PNP]
[PNP (Partito nazionale del popolo), socialdemocratico.]
l'inflazione, che ha ormai raggiunto il 25%, determina un rapido deprezzamento della moneta, un fatto che complica il servizio del debito.
1999
-


1999
Estados Unidos Mexicanos
(Stati Uniti del Messico)
[repubblica federale]
- Presidente della repubblica federale
Ernesto Zedillo Ponce de León
(1994 set - ?)
[PRI (Partido Revolucionario Institucional)]
- Ministro dell'interno
-
[dal 1953 è stato concesso il voto alle donne;
la scena politica è dominata da due partiti:
- PRI (Partido Revolucionario Institucional);
- PAN (Partido de Acción Nacional);
una nuova legge elettorale, in vigore dal 1979, permette anche ai partiti di sinistra di partecipare alle elezioni legislative.]
1999
-


1999
Repubblica dell'America centrale
(1921)
- Presidente
-
1999

-



1999
República de Guatemala
[formalmente indipendente dal 1847]
- Presidente
Alvaro Arzú Irigoyen
(1996 gen - ?)
[?]
[nuova costituzione dal 1985]
1999
-


1999
- Presidente
Armando Calderón Sol
(1994 apr - ?)
[ARENA]
[ARENA (Alianza republicana nacionalista), estrema destra.]
1999
-

1999
Honduras
- Presidente
-
-
[dal 1951 il paese è inserito (carta di San Salvador) nella "Organizzazione degli stati dell'America Centrale".]
1999
-
Belize [Honduras Britannico]
[dal 1964 la colonia britannica gode dell'autonomia interna.]
1999
-


1999
- Presidente
Anastasio Somoza [Tachito]
(1967 - ?)
[dal 1937 le forze guerrigliere si oppongono alla dittatura della famiglia Somoza la quale poggia sulla "guardia nacional", una sorta di milizia pretoriana, armata e organizzata dagli Stati Uniti fin dall'insurrezione di A.C. Sandino.]
1999
-

1999
- Presidente della repubblica
D. Oduber Quirós
(1974 - ?)
[riformista]
1999
-


1999
República de Panamá
(indipendente dal 1903)
- Presidente della repubblica
Ernesto Pérez Balladares
(1994 mag - ?)
[Partito democrático revolucionario]
1999
-



1999
- Presidente
Ernesto Samper Pizano
(1994 ago - ?)
[Partido liberal]
Due rimangono i gravi problemi del paese:
- la violenza politica: continuano gli attacchi della guerriglia, in particolare del gruppo M-19 (estremisti populisti), e le violenze degli squadroni della morte;
- il narcotraffico: la lotta contro il narcotraffico si svolge tra molte contraddizioni: viene creato un corpo di guardie speciali.]

1999
-
All'inizio degli anni duemila – secondo i calcoli degli esperti – le Farc (Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia) incassano annualmente una somma tra 200/400 Mni di dollari di cui almeno la metà proveniente dal traffico di droga.
Il resto arriva da rapimenti, estorsioni e una sorta di "tassa" raccolta nelle campagne.]

 


1999
[dal 1973 il paese è entrato nel "patto andino" e dal 1978 nel patto amazzonico.]

- Presidente della repubblica

Rafael Caldera
(1994 feb - ?)
[Convergencia democrática]
[dal 27 giugno scorso sono sospese le garanzie costituzionali: dovrebbero, come promesso dal presidente, essere ripristinate nel luglio 1995]
1999
-

 



1999
República del Ecuador

- Presidente della repubblica

Fabian Alarcón
(1996 - ?)
[sostenuto dai militari]
[il protocollo di Rio de Janeiro non ha delimitato con precisione la linea di confine, nella zona della cordigliera del Cóndor;
dalla conferenza di Rio de Janeiro il paese dipende sempre più dagli Stati Uniti che hanno ottenuto anche la cessione di basi militari.]
1999
-


1999
(Repubblica indipendente dal 1827)

- Presidente della repubblica

gen. F. Morales Bermúdez
(1975 ago - ?)
1999
-


1999

- Presidente della repubblica

gen. H. Banzer Suárez
(1997 ago - ago 2001)

- Primo ministro

Antonio Aranibar
(1994 mar - ?)
[?]
MIR (Movimento della sinistra rivoluzionaria)
1999
-


1999

- Capo dello Stato

Eduardo Frei
(1994 mar - ?)
[Concertazione per la democrazia]

- Comandante delle forze armate

gen. A. Pinochet Ugarte
(fino al 1997)

1999
-


1999
[I conflitti etnico sociali oppongono:
- PPP (People's Progressive Party), maggioranza indiana, marxista;
- PNC (People's National Congress), consistente minoranza nera, socialista, al potere dal 1964
- UF (United Force), minoranza bianca.]

- Presidente della repubblica

Cheddi Jagan
(1992 - ?)
[PPP]

- Primo ministro

-
1999
-


1999
Republiek van Suriname
(indipendente dal 1975)
[Contrasti razziali tra:
- NPK (Alleanza nazionale dei partiti), formazione di maggioranza appoggiata dalla popolazione nera e meticcia;
- PRP (Partito riformista progressista), appoggiato dalla popolazione di origine asiatica;
crescente opposizione, anche armata, dei bush-negroes, i discendenti degli schiavi fuggitivi che accusano le nuove autorità di non rispettare i diritti riconosciutigli dall'amministrazione olandese.]

- Presidente

Ronald Venetiaan
(1991 - ?)
[Nuovo fronte per la democrazia e lo sviluppo
]

- Primo ministro

?
(? - ?)
[il col. Dési Bouterse ha assunto la guida di un consiglio militare incaricato di garantire il passaggio alla democrazia.
La pace di Kourou (Guyane Française) è stata rifiutata dall'esercito. ]
[dal 1990 Stati Uniti e Paesi Bassi hanno sospeso ogni aiuto fino al ritorno della democrazia.]
1999
-



1999
[dal 1946 integrata alla metropoli come dipartimento d'oltremare;
dal 1966 ha assunto una rilevante importanza strategica in seguito alla creazione di un centro spaziale lungo la fascia litoranea tra Kourou e Sinnamary. ]

- Governatore

?
(? - ?)
1999
-


1999

- Presidente

Fernando Henrique Cardoso
(1995 - )
[Partito socialdemocratico]

- Ministro delle finanze

-
1999
-


1999

- Capo dello stato

Juan Carlos Wasmosy
(1993 mag - ?)
[Partido colorado]
[nuova costituzione dal 1992]
1999
-


1999

- Presidente

Carlos Saúl Menem
(1989 lug - ott 1999)
[Partito giustizialista]
Fernando de la Rúa
(1999 - ?)
[Partito giustizialista (peronisti)]
1999
Ottobre
alla fine di dieci anni di presidenza Carlos Saúl Menem lascia dietro di sé:
- un indice di disoccupazione che raggiunge il 15% della popolazione;
- un debito estero di 150 Mdi di dollari con interessi a breve scadenza di circa 25 Mdi di dollari;
- un deficit pubblico di 10 Mdi di dollari.
La vittoria della coppia Fernando de la Rúa - Carlos Álvarez [Chaco] è dovuto molto più al disgusto della popolazione per un decennio di corruzione, frivolezza e "festa menemista" che alla speranza che i due candidati emersi dai settori più conservatori del paese, siano realmente in grado di portare avanti un governo che si definisca di centrosinistra.



Patagonia
1999
-

1999
- Presidente
Julio María Sanguinetti
(1995 - ?)
[Partido colorado]
[il governo è stato costretto a scendere a patti con il Partito blanco per ottenere l'avallo della sua politica economica.]
1999
-





1999
Mongolia
(Unione democratica mongola)
- Presidente
Punsalmaguiin Ochirbat
(1993 giu - ?)
[?]
- Primo ministro
?
(1996 lug - ?)
[Unione democratica]
[in base alla nuova costituzione i seggi del parlamento (Grande Hural) sono ora 76]
1999
-

1999
CINA
Repubblica Popolare Cinese

- Capo dello stato

Jiang Zemin
(1993 - ?)

- Primo ministro

Li Peng
(1987 nov - ?)
[ad interim]
- presidente del PCC
Yang Shangkun
(1988 -?)
- segretario generale del PCC
Jiang Zemin
(1989 giu - ?)
- presidente della commissione militare centrale del governo
Jiang Zemin
(1989 nov - ?)
[Nuova costituzione dal 1982.]
1999
Jiang Zemin compie un viaggio nei paesi dell'Unione Europea e firma un accordo di "paternariato strategico" con la Russia; non cambia la mentalità circa i diritti umani;



TIBET [dal 1962 annesso dalla Cina]
1999
-
Repubblica di Cina
(Repubblica nazionalista)

- Presidente della repubblica

Lee Teng hui
(1988 gen - ?)

- Vicepresidente

-

- Primo ministro

Lee Teng hui
(1988 gen - ?)

- Capo del KMT

Lee Teng hui
(1988 gen - ?)

[Cina nazionalista nell'isola di Taiwan (Formosa): capitale Taipei; dal 1971 esclusa dalle Nazioni Unite e disconosciuta dalla maggioranza dei suoi partner politici e commerciali occidentali.
Dal 1987 è stata abrogata la legge marziale, sostituita da una legge per la sicurezza nazionale che autorizza l'esistenza di partiti politici diversi dal KMT, riconosce il diritto di sciopero e sottrae i civili alla giurisdizione dei tribunali militari.
L'opposizione si è da poco coalizzata in un nuovo partito, il Partito democratico del progresso.
Nel 1988 è stata proclamata un'amnistia dalla quale sono esclusi però i comunisti; nel 1989 si sono svolte le prime elezioni politiche veramente libere.]
KMT (Kuomintang), partito nazionalista al potere.
1999
-

a


1999


Choson
(Repubblica Democratica Popolare di Corea – a Nord)
[con capitale Pyongyang, nell'orbita sovietica.]
- Presidente della repubblica
-
- Capo supremo dell'esercito
Kim Jong Il
(1991 dic - ?)
- Primo ministro
Kang Song San
(1992 dic - ?)
[Kim Jong Il, figlio del defunto Kim Il Sung, continua a non assumere ufficialmente né la direzione del Partito dei lavoratori (partito unico) né quella dello stato.]
1999
-
DAE HAN
(Repubblica di Corea – a Sud)
[con capitale Seoul (sotto l'egida statunitense)]
- Presidente
Kim Young Sam
(1993 - ?)
[PDL (Partito democratico liberale)]
- Primo ministro
Lee Hong-Koo
(1994 dic - ?)
[?]
1999
-

a


1999
Pakistan
(repubblica islamica a prevalenza musulmana)
[dal 1971 solo ex Pakistan occidentale]
- Capo dello stato

Farooa Leghari
sunnita
(1993 nov - ?)
[PPP]

- Primo ministro
Meraj Khalid
(1996 nov - ?)
[ad interim]
[PPP (Partito del Popolo).]
1999
-


Kashmir nord occidentale (capitale Muzaffarabad) [dal 1972]
1999
-

a



1999
Unione Indiana
(repubblica federale a prevalenza indù)
[dal 1950, staccatosi dalla metropoli, il paese si è dato una costituzione repubblicana e federale a regime parlamentare;
lingua ufficiale: hindi; dal 1987 comprende 25 stati.]
- Primo ministro
Deve Gowda
(1996 giu - ?)
[coalizione]
1999
-

Kashmir sudorientale o Jammu e Kashmir (con capitali Srinagar e Jammu) [dal 1972]
1999
-
Sikkim [dal 1975]
1999
-

a


1999
Bangladesh
(Repubblica del Bengala Libero)
[dal 1988 l'Islam è religione di stato]
- Presidente
Shahabuddin Ahmed
(1996 - ?)
[Lega Awami ]
- Primo ministro
Hasina Wazed
(1996 - ?)
[Lega Awami]
1999
-

a



1999
Unione di Myanmar
[ex Birmania, regime militare]
- Presidente
gen. Than Shwe
(1992 apr - ?)
[SLORC]
SLORC (Consiglio per il ripristino della legge e dell'ordine)
[dopo un colpo di stato militare]
[Aung San Suu Kyi (premio Nobel per la pace 1991, dirigente dell'opposizione e figlia dell'eroe dell'indipendenza birmana Aung San) dal 1989 è sempre tenuta segregata in casa dalla giunta militare.]
1999
-

a


1999
Thailandia
Bhumibol Adulyadej Rama IX  
(? - ?);
1946-?, re di Thailandia;

- Primo ministro
Chaovalith Yongchaiyudh
(1996 dic - ?)
[Partito della nuova aspirazione]
[guida un governo di coalizione con il Chart Patthana.]
1999
-



1999
Laos
(Repubblica democratica popolare)
- Presidente
Nouhak Phoumsavanh
(1992 nov - ?)
- Primo ministro
Khamtay Siphandon
(1991 - ?)
- Segretario del PPR
Khamtay Siphandon
(1992 - ?)
[PPR (Partito popolare rivoluzionario) comunista, partito unico al potere dal 1975.].
Dal 1988 il paese sta attuando una prudente politica di privatizzazione e di liberalizzazione economica allo scopo di ottenere aiuti internazionali;
il regime comunista collabora ancora strettamente col Vietnam e nel 1988 ha stipulato un accordo di cooperazione con la Cina;
migliorano anche i rapporti con la Thailandia: i due paesi si sforzano di ridurre gli incidenti di frontiera, di impedire alla resisternza laotiana di rifugiarsi in Thailandia e di agevolare il rimpatrio entro il 1994 delle decine di migliaia di laotiani ancora rifugiati in Thailandia.
Dal 1994 il Ponte dell'Amicizia collega Laos e Thailandia attraverso il Mekong.]
1999
-

a


1999
Cambogia
(monarchia parlamentare)
[dal 1989 l'ex Repubblica Democratica di Kampuchea si è trasformata in questo nuovo stato "neutrale, pacifico e non allineato";
il buddhismo è tornato ad essere religione di stato.]
 
(Phnom Penh 1922 - ?)
figlio del re Norodom Suramarit;
1993-?, re della Cambogia;

- Primo primo ministro
Norodom Ranariddh
(figlio di N. Sihanouk)
(1992 - ?)
- Secondo primo ministro
Hun Sen
(1992 - ?)
 
1999
-


a


1999
- Presidente
gen. Le Duc Anh
(1992 set - ?)
- Primo ministro
Vo Van Kiet
(1991 ago - ?)
- segretario generale del Partito comunista
Do Muoi
(1991 giu - ?)
1999
-





1999
Giappone

Akihito

(Tokyo ? - ?)
figlio di Hirohito;
dal 1989, imperatore del Giappone;
si apre l'era Heisei ("della pace universale");



[Nuova costituzione dal 1° gennaio 1946;
a ricostruzione ormai conclusa, continua (dal 1948) a governare il Partito conservatore al quale si oppongono:
- socialisti (uniti dal 1955 al 1959) che costituiscono lo schieramento egemone dell'opposizione;
- comunisti, con modestissime fortune elettorali;
- buddhisti del komei-to.]
- Primo ministro
Ryutaro Hashimoto
(1996 nov - ?)
[PLD (Partito liberaldemocratico)]
[governo monocolore del PLD con l'appoggio esterno dei socialdemocratici, che dispongono di 15 seggi.]
1999
-


a


1999

Filippine

-
-
l' "Esercito popolare di liberazione" (Huk), duramente represso dalle truppe governative e ridotto a poche sacche di resistenza durante gli anni Cinquanta, riorganizzatosi agli inizi degli anni Sessanta, riprende una forte attività di guerriglia che crea non poche difficoltà al regime di Marcos.
1999
-

a


1999

Indonesia

-
-
1999
-

a





1999
MAROCCO
[indipendente dal 1956, con l'eccezione delle plazas di Ceuta e Melilla, di Ifni e del cosiddetto Sahara spagnolo, ma compresa anche la città di Tangeri.
Nel 1975, dopo lunghe diatribe internazionali, il paese incorpora 180.000 kmq delle regioni settentrionali del Sahara Occidentale (ex Sahara Spagnolo) entrando in contrasto col movimento guerrigliero indipendentista del Fronte Polisario (Fronte Popolare di Liberazione di Sagua el Hamra e Rio de Oro) mentre, nel fronte interno, riesce a tenere sotto controllo i movimenti islamici.]
Hasan o Hassan II
-
(Rabat 1929 - 1999)
figlio di Maometto V [Sidi Muhammad Ibn Yusuf];
1960, nominato dal padre, diventa capo delle forze armate e vice presidente del consiglio;
1961-99, re del Marocco;
in successione al padre;
nel 1962 applica la costituzione parlamentare e una riforma agraria;
nel 1963 è coinvolto nella crisi interna del partito Istiqlal (scissione della destra filomonarchica a lui legata);
nel 1965, implicato nell' "affare Ben Barka" tenta di consolidare l'autorità monarchica appoggiandosi dapprima agli ambienti militari; scioglie il parlamento;
nel 1991 è costretto ad accettare il referendum voluto dall'ONU sul Sahara Occidentale e il cessate il fuoco col Fronte Polisario;

[il parlamento, sciolto nel 1965, è stato ripristinato nel 1975]

1999
-



1999
[legge coranica e potere direttamente al popolo tramite un congresso generale del popolo.]
- Dittatore militare
col. Muammar el-Gheddafi
(1969 - 2011)
(1971 - ?)
[il regime militare, dopo aver nazionalizzato (1971) le riserve petrolifere, ha fatto della Libia uno dei poli di riferimento delle tendenze più radicali del panarabismo ma anche una potenza emergente nello scacchiere africano.
Dalla prima metà degli anni '80 opera il gruppo di opposizione Fronte nazionale per la salvezza della Libia;
dal 1988 il colonnello ha promesso una serie di riforme:
- della giustizia: introduzione dell'habeas corpus e forse abolizione della pena di morte;
- dell'esercito e della polizia: abolizione e, al loro posto, una milizia popolare,
… senza tuttavia precisare le tappe della riforma;
dal 1992 il governo ha avviato un piano di decentralizzazione che prevede una suddivisione amministrativa del paese in circa 1500 comuni "autogestiti".]
1999
-






1999
[dal 1962 indipendente nell'ambito del Commonwealth e repubblica dal 1964;
dal 1967, assieme all'Uganda e alla Tanzania il paese ha dato vita all'EAC (East African Community) organizzazione economica regionale.]
- Presidente
Daniel Arap Moi [di etnia kalenjin] III
(1978 - ?)
[KANU (Kenya African National Union)]
- vicepresidente
-
- Ministro degli Interni
-
[da gennaio 1994 c'è il coprifuoco nella parte occidentale del paese, dove si susseguono i conflitti etnici fra i kikuyu (l'etnia maggioritaria) e i kalenjin (l'etnia del presidente).]
1999
-



1999
Repubblica del Ruanda
[capitale Kigali]
[indipendente dal 1° Luglio 1962; nel 1976 il presidente ha inserito il paese nella progettata organizzazione di cooperazione regionale "Comunità economica dei Grandi Laghi" ora istituita fra i tre paesi.
Dal 1978 vige una nuova costituzione che apre la strada al ritorno dei civili al governo.]
- Presidente
Pasteur Bizimungu
[di origine hutu ma aderente al movimento tutsi]
(1994 lug - ?)
[FPR (Fronte patriottico del Ruanda)]
- Vicepresidente e Ministro della Difesa
Paul Kagamé
[?]
(1994 lug - ?)
[APR (Esercito patriottico ruandese)]
- Primo ministro
Pierre-Célestin Rwigema
[opposizione hutu moderata]
(1995 ago - ?)
[MDR (Movimento democratico repubblicano)]
- Ministro dell'Interno
Alexis Kanyarengwe
[presidente del movimento tutsi]
(1995 ago - ?)
1999
-

1999
[indipendente dal 1° luglio 1962 e repubblica dal 1966, è sotto la direzione del partito unico (vatussi) UPRONA (Unità e progresso nazionale).]
- Presidente
ten. Pierre Buyoya
(1996 lug - ?)
[di etnia tutsi (vatussi)]
[UPRONA]
- Primo ministro
Pascal-Firmin Ndimira
(1996 lug - ?)
[di etnia hutu]
1999
-





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