Papi
847-855, Leone IV [santo];
[853-855, Papessa Giovanna, Giovanni
VIII]*;
(855, Anastasio [il
Bibliotecario]);
855-858, Benedetto III;
858-867, Niccolò I [santo].
Papessa Giovanna
Fino
all metà del XVII secolo il papato di Giovanna
[Giovanni Anglico] è universalmente
noto e accettato per vero, poi la chiesa cattolica dà inizio
ad uno sforzo concertato per distruggere le imbarazzanti note storiche
riguardanti questo personaggio.
Due le obiezioni principali della chiesa contro la tesi dell'esistenza
di Giovanna:
– I obiezione: l'assenza di qualsiasi
riferimento nei documenti contemporanei;
Risposte:
a) la ricerca storica sul IX secolo si affida a documenti sparsi, incompleti,
contraddittori e dubbi; non ci sono verbali giudiziari, mappe catastali,
resoconti agricoli, o diari di vita quotidiana;
a parte il Liber pontificalis (opera definita dagli studiosi
"propagandistica") non esiste una documentazione continuativa
dei papi del IX secolo: non si trova menzione per esempio del successore
di Giovanna, Benedetto III (non certo bersaglio
di una campagna di demolizione storica); un'antica copia del Liber
pontificalis con la registrazione del papato di Giovanna esiste
tuttora; l'annotazione sulla papessa è, ovviamente, un'interpolazione
più recente goffamente inserita nel corpo principale del testo
[Blondel, lo storico protestante che esaminò
il testo nel 1647 concluse che la "glossa" era stata scritta
nel XIV secolo];
b) lo storico Frederick Spanheim cita oltre
cinquecento manoscritti antichi contenenti tracce del papato di Giovanna,
incluse opere di acclamati autori come Petrarca
e Boccaccio;
c) anche se per la chiesa cattolica Giovanna sarebbe un'invenzione dei
riformatori protestanti ben intenzionati a mettere in mostra la corruzione
papista, la sua storia appare per la prima volta centinaia di anni prima
della nascita di Martin Lutero; la sua
statua si erse tra quelle degli altri papi nella cattedrale di Siena
fino al 1601, quando per ordine di Clemente VIII
subisce una "improvvisa metamorfosi" nel busto di papa Zaccaria;
nel 1276, dopo aver commissionato un'esauriente ricerca sui registri
papali, papa Giovanni XX cambiò
titolo in Giovanni XXI riconoscendo ufficialmente
il regno di Giovanna con il nome di papa Giovanni
VIII.
Altra
prova storica si trova nel ben documentato processo per eresia del 1413
contro Jan Hus; soltanto una delle sue
dichiarazioni rimase incontestata dai 28 cardinali, 4 patriarchi, 30
metropolitani, 206 vescovi e 440 teologi presenti: «Molte volte
i papi sono caduti nel peccato e nell'errore, per esempio quando Giovanna,
che era una donna, fu eletta papa».
II
obiezione: mancanza di un periodo sufficiente perché
il suo papato possa aver avuto luogo.
Due
prove risolutive:
1) Una moneta recante il nome di papa Benedetto
su un lato e dell'imperatore Lotario (†
28 settembre 855) sull'altro dimostra che Benedetto non potrebbe esser
asceso al trono più tardi dell'855;
2) Un decreto scritto il 7 ottobre 855 da papa Benedetto
a conferma dei privilegi del monastero di Corbie, indica che a quel
tempo Benedetto era in possesso del trono.
Risposta: entrambe queste prove diventano ininfluenti se la data
della morte di Leone viene anticipata all'853
anziché all'855: allora il pontificato di Giovanna avrebbe potuto
svolgersi nei due anni precedenti alla salita al trono di Benedetto,
nell'855. È molto probabile quindi che la data della morte di
Leone sia stata spostata dall'853 all'855
per dimostrare che gli succedette immediatamente papa Benedetto
III.
[Donna
Woolfolk Cross, Pope Joan, 1996 – La Papessa, Piemme,
1999]
ISLAM
850,
|
ANNI
850-859 d.C.
CINA
Wu-Tsung
[Dinastia T'ang]
?-?, imperatore della Cina;
854, cedendo ai difensori delle religioni nazionali, persegue
tutte le altre, e in particolare ordina l'immediata chiusura di
5000 monasteri buddisti e riduce i bonzi allo stato laicale;
|
GIAPPONE
|
Fujiwara
«segue
da 840»
857, Yoshifusa, abile consigliere
imperiale, è il primo membro della famiglia nominato Gran Ministro;
l'anno seguente egli riesce a far collocare sul trono l'imperatore
bambino Seiwa, suo nipote, ed egli
assume il titolo di reggente (Sessho);
non solo è irregolare portare un minore sul trono, ma è anche
la prima volta che una carica di responsabilità diretta nel governo
dello stato, quale quella di reggente, viene affidata al di fuori
della famiglia imperiale;
«segue 860»
|
Torna su
|
|