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Papa
Pio VI (1775-99) "giuseppinismo" «segue
da 1780» |
ANNO 1781
– Arnim, Ludwig Achim von (Berlino
1781-Wiepersdorf Dahme 1831) scrittore tedesco;
Torna su 1804, fonda a Heidelberg con C.M. Brentano il «Zeitung für Einsiedler» (Giornale per eremiti) cui collaborano Görres, i Grimm, Runge; Des Knaben Wunderhorn (1806-08, Cornucopia del fanciullo, raccolta di canti popolari tedeschi) Armut, Reichtum, Schuld und Busse der Gräfin Dolores (1810, Povertà, ricchezza, colpa e penitenza della contessa Dolores) 1811, sposa la scrittrice Bettina, sorella di C.M. Brentano; Isabella von Aegypten (1812, Isabella d'Egitto, racconto, anticipazione del surrealismo) Die Kronenwächter (1817-56, I custodi della corona, romanzo incompiuto) Der tolle Invalide vom Fort Ratonneau (1818, L'invalido pazzo del forte di Ratonneau). – Beauharnais, Emilie-Louise de - contessa di Lavallette (1781-1855); [Moglie di A.-M. Chamans - conte di Lavallette, fece di tutto per salvare il marito.] – Beauharnais, Eugène de - duca di Leuchtenberg, principe di Eichstadt (Parigi 1781 – Monaco di Baviera 1824); [Figlio di Alexandre e di Josephine Tascher de la Pagerie e fratello di Hortense. ] 1796, dopo che il padre è rimasto vittima del Terrore, viene adottato, assieme alla sorella Hortense, da N. Bonaparte che ha sposato sua madre Joséphine; 1796-97, campagna d'Italia; 1798-99, campagna d'Egitto; 1802, promosso colonnello; 1804, promosso generale, a soli ventitré anni; 1805, 7 giugno, nominato viceré d'Italia, dopo il rifiuto di Giuseppe Bonaparte (fratello di N. Bonaparte), si dedica soprattutto a riorganizzare l'amministrazione e a creare un'armata; riesce a formare corpi di truppe che arrivano fino a 80.000 uomini che poi si distiguono nelle campagne d'Austria, di Spagna e di Russia; finita la campagna di Russia, dove ha comandato i resti degli eserciti napoleonici, torna in Italia per organizzare la difesa del regno; 1806, sposa Augusta Amalia di Baviera figlia dell'elettore Massimiliano I; 1814, aprile, dopo la caduta di Napoleone I e dopo aver contrastato invano gli austriaci sul Mincio, scoppia a Milano una rivolta contro il suo governo che gli fa lasciare l'Italia per sempre; [Infatti, pur essendo riuscito a fondere nella sua corte milanese la vecchia e la nuova nobiltà lombarda, non diventò mai popolare.] stabilitosi a Monaco di Baviera, ottiene dal Congresso di Vienna una rendita annua, gravante sul bilancio delle Due Sicilie, e il titolo di duca di Leuchtenberg e principe di Eichstadt. – Bello, Andrés (Caracas 1781-Santiago del Cile 1865) scrittore venezuelano, traduttore dell'Orlando innamorato e di Voltaire, V. Hugo e G. Byron; Filosofia del giudizio Allocuzione alla poesia (1823). – Bolzano, Bernhard (Praga 1781-1848) matematico, metafisico e filosofo della religione; [Da cui: Teorema di Bolzano e Teorema di Bolzano-Weierstrass; vedi Edmund Husserl (1859-1938).] [Figlio di un mercante dii opere d'arte italiano, emigrato a Praga negli anni Sessanta, e della tedesca Cecilia Maurer. Uno dei due figli, su dodici, che raggiunsero l'età adulta.] 1796, entra alla facoltà di Filosofia dell'università di Praga dove per quattro anni segue i corsi di filosofia e di matematica; 1800, autunno, comincia i sui studi teologici che durano tre anni; benché cattolico ortodosso il suo amore per il rigore e la razionalità non si accorda con l'insegnamento teologico come sperava; 1804, viene pubblicata la sua tesi di dottorato in geometria; avendo proseguito i suoi studi teologici, decide, dopo una lunga riflessione, di accettare un incarico accademico di teologia anziché di matematica; 1805, 5 aprile, ottiene il dottorato; 7 aprile, viene ordinato sacerdote; 19 aprile, gli viene offerta la nuovissima cattedra di teologia all'Università di Praga; Beyträge zu einer begründeteren Darstellung der Mathematik (1810) 1816 e 1817, pubblica due suoi articoli; [Sarà il matematico Hankel a citare per la prima volta l'articolo del 1816 nel suo saggio Grenze (Limite) apparso nell'Allgemeine Encyklopädie di Ersch e Grüber nel 1871.] 1819, troppo liberale, non risulta adatto all'incarico e, dopo un lungo processo, viene sollevato dall'incarico per eresia, messo sotto sorveglianza della polizia e diffidato dal pubblicare libri o altri scritti; malato di tubercolosi, trascorre la maggior parte del suo tempo a curarsi e a scrivere nella residenza dei suoi amici Anna e Joseph Hoffmann, nel sud della Boemia; superato questo episodio traumatico si dedica a due ambiziosi progetti: la stesura degli Wissenschaftslehre sulla logica e dei Grössenlehre, sulla matematica; Athanasia o prove per l'immortalità dell'anima (1827; non ha nulla di originale e si rifà soprattutto a G.W. Leibniz) Manuale di scienza della religione (1834) 1835, dopo la morte di Francesco I (imperatore d'Austria) le sanzioni nei suoi confronti vengono gradualmente tolte ma egli non prende più parte alla vita politica limitandosi ad osservare la rivoluzione del 1848; Dello stato migliore (1837, pubblicata nel 1932) Dottrina della scienza (1837, opera notevole) 1848, muore. Paradossi dell'infinito (postumo 1851; costituiscono un precedente dell'opera di Georg Cantor (1845-1918)). – Borghesi, Bartolomeo (Savignano sul Rubicone, Forlì 1781-San Marino 1860) numismatico ed epigrafista italiano, "maestro"di Theodor Mommsen; Nuovi fasti consolari capitolini (1818, dedicato a Carlo Alberto) Osservazioni numismatiche (pubblicate periodicamente in una rivista) Fasti epigrafici. – Bourgoin, Marie-Thérèse (1781-1833) attrice francese; 1799, debutta al teatro francese; viene ricevuta da N. Bonaparte che la fa entrare nella famosa tournée della Comédie française a Erfurt; incantato dalle sue grazie, lo zar Alessandro la fa recitare per un anno e mezzo nel teatro di Pietroburgo. – Chamisso, Louis-Charles Adelaïde de o Adalbert von Chamisso (castello di Boncourt, Champagne 1781-Berlino 1838) scrittore e scienziato tedesco, traduttore in tedesco con Franz von Gaudy dei Lieder del poeta democratico Pierre-Jean de Béranger; Faust (1803, primo tentativo in lingua tedesca) 1803-06, redige il «Musenalmanach» (Almanacco delle Muse) con Varnhagen von Ense; Peter Schlemihls wundersame Geshichte (1814, Storia meravigliosa di Peter Schlemihls) Memerkungen und Ansichten auf einer Entdeckungsreise (1821, Osservazioni e considerazioni durante un viaggio di scoperta, ripubblicate nel 1836) Der Better und sein Hund (1829, Il mendicante e il suo cane) Die Verbannten (1831, Gli esiliati) 1832-35, redige il «Deutsches Musenalmanach» (Almanacco tedesco delle muse» con G. Schwab; Die alte Waschfrau (1833, La vecchia lavandaia) Der Ausgewanderte Pole (1834, Il polacco emigrato) Reise um die Welt (1836, Viaggio intorno al mondo; pubblicato assieme alle Osservazioni… del 1821). – Destutt, Alexandre-César-Charles-Victor – marchese di Tracy (Parigi 9 settembre 1781 – Paray-le-Frésil, Allier 13 marzo 1864) politico francese; [Figlio del filosofo «idéologue» Antoine Destutt de Tracy. Coniuge: nel 1816 sposa Mary Sarah Newton (1788-1850), ostessa di uno degli ultimi salotti letterari dell'epoca e protettrice del pittore Théodore Chassériau. Figlia unica:Marie-Élisabeth.] 1797, viene promosso dopo aver compiutio i suoi studi all' École Polytechnique; entra quindi nella carriera militare partecipando alle campagne napoleoniche, in particolare come aiutante di campo del gen. Horace Sébastiani; 1822, vicino alla sinistra, di cui La Fayette è il principale rappresentante, viene eletto deputato nell'arrondissement di Montluçon; 1824, non viene eletto; 1826, eletto deputato a Moulins, siede – senza discontinuità fino al 1848 – come deputato dell'Allier (fino al 1837), poi come rappresentante dell'Orne, eletto nell'arrondissement di L'Aigle; 1830, sotto la monarchia di luglio si mostra come oppositore moderato; il suo nome è legato a varie campagne abolizioniste: 17 agosto, presenta una proposta di legge tendente ad abolire la pena di morte, poi partecipa attivamente alle lotte per l'abolizione dello schiavismo; 1834, dicembre, fa parte dei fondatori della "Société française pour l'abolition de l'esclavage" di cui diviene presidente succedendo a Victor de Broglie (1785-1870); prende posizione contro l'eredità della paria e contro la conquista dell'Algeria; 1848, viene eletto deputato all'Assemblea costituente dove siede tra i conservatori; 20 dicembre-30 ottobre 1849, ministro della Marina e delle Colonie nel I e II governo di O. Barrot; 1849, 30 ottobre, la caduta del governo interrompe la sua carriera ministeriale ma viene rieletto deputato all'Assemblea nazionale; 1851, dopo il colpo di Stato si rifiuta di partecipare al nuovo regime e rinuncia all'azione politica; 1864, 13 marzo, muore a Paray-le-Frésil (Allier). [Erede alla morte del padre del dominio di famiglia nell'Allier, à Paray-le-Frésil, egli lascia in questa regione il ricordo dei suoi lavori di bonifica delle terre ingrate della Sologne borbonese.] – Diabelli, Anton (Mattsee, Salisburgo 1781-Vienna 1858) pianista, compositore ed editore austriaco; principale editore di Schubert, nel 1824 rilevò la casa editrice «Cappi» dandole il suo nome; fornì a Beethoven il tema per le famose 33 variazioni per pianoforte op. 120, da lui stesso pubblicate in un'antologia. – Gautier, Jean-Élie (Bordeaux 6 ottobre 1781 – Parigi 30 gennaio 1858) politico francese; [Figlio di Jean-Élie Gautier, armatore e presidente della Camera di commercio di Bordeaux, e di Marie-Émilie Laffon de Ladebat (figlia di Jacques-Alexandre Laffon de Ladebat), ricca famiglia protestante bordolese. Sua sorella sposa Bernard-Auguste Journu. Egli è il suocero del barone Victor Travot.] ventenne, terminati gli studi, entra nell'azienda del padre; 1824, a più riprese (fino al 1847) diviene membro del Consiglio generale della Gironda; 25 febbraio, viene eletto deputato (con 161 voti su 243 votanti e 275 iscritti contro 58 a Dufour-Dubessau) per il 2° arrondissement elettorale della Gironda (Bordeaux) e siede tra la maggioraanza realista e ministeriale; [Prende parte ai dibattiti sulle questioni economico-finanziarie ed è parecchie volte relatore del bilancio.] 1827, 17 novembre, viene rieletto deputato (con 134 voti su 217 votanti contro 78 voti a de Peyronnet) per lo stesso collegio elettorale; [Si batte contro la legge sulla stampa e si schiera da ora con l'opposizione liberale.] 1829, è il relatore dell' "adresse des 221" diretto contro il "governo Polignac" ed è lui a darne lettura a Charles X; 1830, 23 giugno, rieletto deputato (con 137 voti su 245 votanti contro 107 voti ad Alexandre de Lur-Saluces) per lo stesso collegio elettorale, contribuisce all'insediamento della "monarchia di Luglio"; 1831, 5 luglio, alle elezioni generali non viene rieletto deputato; 1832, 11 ottobre, come ricompensa per il suo appoggio, Louis-Philippe I lo nomina pari di Francia; [Alla Camera alta si fa notare per la sua competenza in materia finanziaria e commerciale.] lo stesso anno diviene membro del Consiglio superiore del commercio e dell'industria; 1833, è nominato sotto-governatore della Banca di Francia al posto di Louis Charles Thibon; [Egli propone l'emissione dei tagli di 250 e 100 franchi, ma solo quest'ultima sarà messa in atto a partire dal 1847.] 1839, 1° apr-12 mag, ministro delle Finanze nel governo provvisorio dopo la caduta del "II governo Molé"; diviene in seguito presidente della commissione degli invalidi della marina; Des banques et des institutions de crédit en Amérique et en Europe (1839) 1848, dopo la rivoluzione, si vede ritirare tutte le sue funzioni, eccetto quella di sotto-governtore della Banca di Francia; sotto la II repubblica si tiene in disparte dalla vita politica; De l'ordre, des causes qui le troublent et des moyens d'y remédier (1851) 1852, 26 gennaio, viene nominato senatore del II Impero; 1853, rientra nel Consiglio superiore del commercio e dell'industria; diviene inoltre membro del concistoro di Parigi, presidente del Consiglio centrale delle Chiese riformate e commendatore della Legion d'onore; 1858, 30 gennaio, muore a Parigi. – Girod de l'Ain, Louis Gaspard Amédée – barone (Gex, Ain 18 ottobre 1781 – Parigi 27 dicembre 1847) politico francese; [Figlio del barone Jean-Louis Girod de l'Ain (1753-1839) e di Louise Claudine Armande Fabry. Senza figli.] – Göschel, Karl Friedrich (1781-1861) filosofo; hegelismo Aforismi sul non sapere e sull'assoluto sapere (1829, opera elogiata dallo stesso G.W.F. Hegel) Sulle prove dell'immortalità dell'anima alla luce della filosofia speculativa (1835). – Krause, Karl Christian Friedrich (Eisenberg 1781-Monaco 1832) filosofo tedesco, compagno di J.G. Fichte e F.W.J. Schelling e seguace di E. Kant; Lezioni sul sistema della filosofia (1828) Lezioni sulle verità fondamentali della scienza (1829). – Laënnec, René-Théophile-Hyacinthe (Quimper, Bretagna 1781-Kerlouanec, Finistère 1826) anatomopatologo e clinico francese, inventore dello stetoscopio, di cui fabbricò i primi modelli e con il quale identificò e classificò le principali malattie polmonari, pleuriche, bronchiali e cardiache; confermò inoltre l'unicità della tubercolosi nelle sue varie forme anatomiche 70 anni prima della scoperta, da parte di R. Koch, del batterio responsabile; completando gli studi già avviati da G. Morgagni, individuò il quadro clinico della cirrosi epatica, detta anche cirrosi di Morgagni-Laënnec. – Molé, Louis-Mathieu – conte (Parigi 24 gennaio 1781 – Épinay-Champlâtreux 23 novembre 1855) politico francese. [Figlio di Édouard François Mathieu Molé, consigliere al Parlamento di Parigi morto durante la Rivoluzione, e di Marie-Louise de Lamoignon.] – Pinelli, Bartolomeo (Roma 1781-1835) disegnatore e incisore italiano, compì i primi studi a Bologna; 1799, torna a Roma, dove frequenta l'accademia e soprattutto la scuola di F. Giani che diffonde le dottrine neoclassiche; lavora inoltre come disegnatore di figure per i paesaggi di F. Kaiserman; la frequentazione dell'ambiente dei vedutisti stranieri lo porta alla copia dal vero dei monumenti e delle rovine; Cinquanta costumi pittoreschi (1809, raccolta di incisioni, ripubblicata più volte con aggiunte fino al 1828) Vero discendente romano (1820, Roma, Mus. di Roma) Illustrazioni per: Eneide (1811) Istoria romana (1816) Meo Patacca (1823) Divina Commedia (1825-26) Gerusalemme liberata (1827) Orlando furioso (1829) Don Chisciotte (1833) Storie di Muzio Scevola, di Attilio Regolo, di Orazio Coclite, di Virginia (1833-34), dove si rifà ai canoni neoclassici. – Plana, Giovanni Antonio Amedeo (Voghera 1781-Torino 1864) astronomo e matematico italiano, compì gli studi in Svizzera e in Francia, allievo di G.L. Lagrange, A.-M. Legendre e P.-S- de Laplace; 1811, già insegnante di matematica alla scuola di artiglieria di Alessandria, diviene docente di astronomia nell'università di Torino; 1813, direttore dell'Osservatorio; 1821, misura l'estensione di un arco di parallelo attraverso le Alpi. – Poisson, Simeon-Denis (Pithiviers, Loiret 21 giu 1781 - Parigi 25 apr 1840) matematico e fisico francese, compì gli studi all'Ecole Polytechnique di Parigi e venne poi ammesso all'Accadémie des Sciences; sostenitore di Luigi Filippo divenne pari di Francia; Ricerche sulla probabilità dei giudizi (1837, dove appare la cosiddetta "legge dei grandi numeri", già delineata da J. Bernoulli). – Stamford Raffles, sir Thomas (1781-1826) governatore di Giava, fondò Singapore. – Stephenson, George (Wylam 1781-Chesterfield 1848) ingegnere inglese, padre di Robert (1803-1859); di povera famiglia e analfabeta fino all'età di 18 anni, entrò a lavorare giovanissimo in miniera; 1812, grazie alla sua abilità in meccanica, ottiene la nomina a capo macchinista nelle miniere di Kilingworth; 1814, nella sua fabbrica appena fondata, la Robert Stephenson e C., fa funzionare la sua prima locomotiva a vapore (The Blutcher); 1815, inventa una lampada di sicurezza per minatori; nella prima metà degli anni Venti è impegnato nella realizzazione della linea ferroviaria collegante il giacimento carbonifero di Darlington al porto fluviale di Stockton-on-Tees: è la prima linea ferroviaria a servizio pubblico del mondo che usa la trazione mediante la locomotiva a vapore e costruita per il trasporto sia delle merci sia dei passeggeri; 1825, 27 settembre, con la Locomotion avviene il viaggio inaugurale con un treno passeggeri da Stockton a Darlington alla velocità media di 25 km all'ora; intanto ha aperto a Newcastle un'officina per la costruzione di locomotive; è incaricato della realizzazione della linea ferroviaria Liverpool-Manchester, e, con la collaborazione del figlio Robert, costruisce una locomotiva con caldaia multitubolare di Seguin (The Rocket, Il razzo) 1829, quest'ultima vince la famosa gara di Rainhill, fra una carrozza a cavalli e una locomotiva (36 km/h), per la scelta della macchina da usarsi su questo percorso (aperto nel 1830); egli avrà sempre un peso determinante nello sviluppo dei trasporti in patria e all'estero. |
La rivoluzione industriale «segue
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Compagnia
Unita delle Indie Orientali 1780-84, la guerra tra Olanda e Inghilterra affretta la rovina della compagnia; «segue
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