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Papa
Pio VI (1775-99) «Amicizia cristiana» 1779-80,
nasce a Torino fondata dall'ex gesuita N.J.A.
Diessbach, con l'intento di combattere le idee illuministiche,
il razionalismo e il giansenismo. |
ANNO 1779
– Balcombe, William (1779-1929)
commerciante inglese;
Torna su[Padre di Elisabeth [Betzy] la minore delle sue due figlie. A sant'Elena socio in affari del banchiere Cole.] 1807, si stabilisce a Sant'Elena come sovrintendente delle vendite pubbliche per conto della Compagnia delle Indie; è anche fornitore della casa di N. Bonaparte, al quale serve da intermediario clandestino con le banche europee, depositarie di fondi dell'ex imperatore; 1818, marzo, sospettato dalle autorità inglesi, è costretto a lasciare l'isola; ritornato in Inghilterra è poi nominato dal governo tesoriere delle colonie del Nuovo Galles del Sud (Australia). – Benzone, Vittore (Venezia 1779-1822) letterato e poeta italiano, studioso di Dante; Alla tomba di Werther (due sonetti) Nella (1820, poemetto foscoliano-byroniano) Epistola al Pindemonte. – Bernard, Simon – barone (Dole 28 aprile 1779 - Parigi 5 novembre 1839) militare e politico francese; 1799, educato alla École polytechnique, si diploma al 2° posto ed entra nell'esercito nel corpo degli ingegneri; 1800, è già capitano; 1809, promosso maggiore, ha la direzione dei lavori ad Anversa, dove Napoleone I lo nota e lo nomina suo aiutante di campo (1809-12); 1813, è promosso colonnello; rimane ferito dopo la ritirata nella battaglia di Lipsia; si distingue nella difesa delal città assediata di Torgau contro gli alleati; 1814, durante la prima restaurazione si unisce ai Borbone ed è promosso generale di brigata da Louis XVIII e creato cavaliere di Saint Louis; addetto dal ministro della Guerra Clarke al lavoro topografico, gli viene affidata dal re la direzione del Genio della piazzaforte di Rochefort ma è anche fatto mettere sotto la sorveglianza della polizia; 1815, dopo il ritorno di Napoleone I dall'isola d'Elba, riorganizza l'imperatore e partecipa alla battaglia di Waterloo; bandito dopo la seconda restaurazione, rifiuta un'offerta di lavoro dello zar Alessandro I di Russia ed emigra negli Stati Uniti dove rimane per quindici anni; 1816, 16 novembre, diventa assistente ingegnere con il grado e la retribuzione di un generale di brigata degli ingegneri; è nominato nel Consiglio di amministrazione, insieme al magg. Joseph G. Totten; i due compiono un lungo tour della costa orientale; 1821, i due fanno un rapporto dettagliato delle loro scoperte e raccomandazioni al Congresso; [Questo rapporto divenne la base per tutte le fortificazioni costiere americane costruite prima della Guerra civile americana. I forti costruiti come risultato delle raccomandazioni di questo rapporto sono comunemente indicati come fortificazioni del terzo sistema. Durante la sua permanenza in America, è membro del prestigioso Columbian Institute per la promozione delle arti e delle scienze, che annovera tra i suoi membri i presidenti Andrew Jackson e John Quincy Adams e molti uomini importanti, tra cui noti rappresentanti degli ambienti militare, governativo, medicina e altre professioni. Progetta una serie di forti per l'esercito, in particolare Fort Monroe e Fort Wool in Virginia, Fort Adams a Newport, RI, Fort Morgan in Alabama, e intorno a New York , e fa una grande opera di ingegneria civile collegata al Canale di Chesapeake e Ohio e alla diga del Delaware.] 1830, tornato in Francia dopo la "rivoluzione di luglio", è nominato tenente da Luigi Filippo I di Francia e membro del Comitato generale delle fortificazioni di Parigi; 1831, 10 luglio, si dimette dall'esercito; 1834, viene fatto pari di Francia; 10-18 novembre, ministro della Guerra nell'effimero "governo Maret"; 1836, 6 set-31 mar 1839, ministro della Guerra nel "governo de Molé"; 1839, 5 novembre, muore a Parigi. – Berzelius, Jöns Jacob (Väversunda, Linköping 1779- Stoccolma 1848) chimico svedese, uno dei più famosi della prima metà del XIX secolo; contribuì allo sviluppo della teoria atomica, benché avversasse tenacemente l'ipotesi di A. Avogadro, la quale rimase perciò a lungo trascurata dai chimici europei; [Diviene importante misurare i pesi relativi di atomi diversi, per trovare quelli che vengono detti pesi atomici degli elementi. Ma i minuscoli atomi in se stessi sono irrimediabilmente fuori della portata delle tecniche di determinazione del peso del sec. XIX. Tuttavia pesando la quantità di ogni elemento ottenuta per analisi da un composto e osservandone il comportamento chimico, si riesce a calcolare i pesi relativi degli atomi: è proprio lui il primo a perseguire sistematicamente questo obiettivo; egli introduce l'attuale sistema di scrittura delle formule dei composti e fonda un sistema mineralogico basato sulla composizione chimica dei minerali; analista abilissimo, scopre diversi elementi chimici, tra i quali il cerio, il selenio e il silicio.] 1828, pubblica un elenco di pesi atomici basato su due standard; uno assegna all'ossigeno il peso atomico arbitrario 100; l'altro pone il peso atomico dell'idrogeno a 1. [Il suo sistema non ha subito fortuna e bisognerà aspettare i nuovi metodi presentati da S. Cannizzaro al Congresso internazionale di chimica di Karlsruhe del 1860. Nel 1850, il chimico belga Jean Servais Stas pone arbitrariamente il peso atomico dell'ossigeno pari esattamente a 16, in modo che il peso atomico dell'idrogeno, l'elemento più leggero noto, sia approssimativamente pari a 1 (1,0080, per l'esattezza); Nel 1904 il chimico americano Theodore William Richards determinerà con metodi puramente chimici i pesi atomici con una precisione mai ottenuta prima, riceverà il premio Nobel nel 1914; in base alle successive scoperte sulla costituzione fisica degli atomi i suoi valori saranno via via ritoccati raggiungendo una precisione ancora maggiore.] – Cernicef, Alexandre principe (1779-1857) diplomatico e generale russo; 1811, inviato in missione presso Napoleone I; [Si dice sia riuscito a procurarsi, per tradimento, i piani segreti della spedizione francese in Russia.] distintosi nella campagna di Francia, segue lo zar Alessandro I al congresso di Vienna; 1828, ministro della guerra; creato principe da Nicola I, è chiamato alla presidenza del consiglio dei ministri dove rimane fino al 1852. – Chartrand, Jean-Hyacinthe (1779-1816) militare francese; generale, fervente partigiano di N. Bonaparte, viene fucilato nei fossati della cittadella di Lilla al ritorno di Napoleone I dall'Elba per aver provocato l'insurrezione nel Mezzogiorno. – Fleury de Chaboulon, Pierre-Alexandre-Edouard (1779-1835) funzionario francese; 1815, impiegato alle finanze, raggiunge a Lione Napoleone I che torna dall'isola d'Elba e ne diventa segretario; al ritorno di Louis XVIII è costretto a lasciare la Francia; 1820, fa ritorno in patria; 1834, si fa eleggere deputato alla Camera e muore poco dopo. – Galt, John (Irvine, Ayrshire 1779-Greenock 1839) scrittore scozzese; The Ayrshire Legatees (1820, Gli ereditieri dell'Ayrshire) Annals of the Parish (1821, Gli annali della parrocchia) The Entail (1823, Il lascito). – Clermont-Tonnerre, Aimé-Marie-Gaspard de – duca di Clermont-Tonnerre (Parigi 27 novembre 1779 – château di Glisolles 8 gennaio 1865) militare e politica francese; [Figlio di Gaspard de Clermont-Tonnerre e di Louise Bernard de Boulainvilliers. Conbiuge: sposa a Glisolles, l'8 maggio 1811, Charlotte de Carvoisin (1791-1874), che gli darà cinque figli: . Gaspard Louis Aimé (1812-1889), 6° duca poi marchese di Clermont-Tonnerre, sindaco di Glisolles, che sposa nel 1834 Antoinette de Clermont-Montoison (1814-1847); coppia con figli (il duca Philibert de Clermont-Tonnerre vende il castello di famiglia); presidnete della "Société libre d'agriculture, sciences, arts et belles-lettres" dell'Eure nel 1876 ; . Jules Antoine Aimé (1813-1849), che sposa nel 1842à Amélie de Crillon (1814-1847); . Gaspard Paulin Charles André (1816-1849), che sposa nel 1845 Sophie Guignard de Saint-Priest (1828-1883), coppia con figli; . Aynard Antoine François (1827-1884), che sposa nel 1856 Louise de La Tour du Pin (1836-1915), coppia con figli; . Gabrielle Julie (1820-1839), che sposa nel 1838 Ernest de Lubersac.] 1799, entra all'École polytechnique, all'école de Châlons poi a quella di Metz e in sorte nell'artiglieria; 1802, è nominato aggiunto del professore di fortificazioni alla scuola di Metz; 1803, diviene chef d'études all'École polytechnique; 1805, aiutante di campo del gen. Mathieu Dumas; 1806, serve sotto Masséna in Italia; 1806, 25 luglio, diveine capitano di artiglieria leggera della Guardia napoletana e, divenuto capo squadrone, segue Joseph Bonaparte in Spagna, come aiutante di campo; 1808, 8 giugno, promosso colonnello, partecipa alle campagne di Spagna fino al 1814; 1814, 6 luglio, al momento della prima Restaurazione, entra al servizio di Louis XVIII, come tenente dei moschettieri grigi, poi colonnello dei granatieri a cavallo della Guardia reale; 1815, maresciallo di campo alla vigilia dei Cento giorni, segue poi Louis XVIII a Gand; 17 agosto, viene creato duca e diviene pari di Francia; 31 agosto, viene promosso grande ufficiale della Légion d'honneur; 8 settembre, alla seconda Restaurazione è nominato comandante della 1ª brigata della 1ª divisione di cavalleria della Guardia; vota la morte del mar.llo M. Ney e fa parte degli ultra-realisti (o ultras); 1821, dic-3 ago 1824, ministro della Marina e delle Colonie nel "governo Villèle"; invia Hyacinthe de Bougainville a compiere una spedizione attorno al mondo (1824-26) a bordo del "Thétis" et dell' "Espérance"; 1822, gennaio, diviene tenente-generale; 1824, 4 ago-4 gen 1828, ministro della Guerra; 1827, organizza la "spedizione di Algeri" (che avrà luogo nel 1830); 1830, all'arrivo di Louis-Philippe I, rifiuta di prestare giuramento al nuovo regime; si ritira dalla vita pubblica; 1852, si batte affinché il treno Parigi-Cherbourg passi attraverso il dipartimento dell'Eure; 1865, 8 gennaio, muore nel castello di Glisolles. – Jomini, Antoine-Henri barone (Payerne, Vaud 1779-Parigi 1869) teorico militare svizzero, di famiglia originaria dell'Italia; agente di cambio a Parigi, intraprende la carriera militare dapprima nell'esercito svizzero diventando generale e poi in quello francese ove serve al seguito di A. Massena diventando aiutante di campo di M. Ney; a Jena è al fianco di N. Bonaparte ma poco dopo, per un malinteso con M. Ney, egli dà le dimissioni offrendo i suoi servigi ad Alessandro I; Trattato delle grandi operazioni militari di Federico II (1805, ampliato nel 1816) Napoleone I riesce a riconquistarlo con l'offerta del grado di generale nella Grande Armata; 1813, contribuisce alla vittoria di Bautzen sulle truppe russe e prussiane; rifiutatagli la carriera di generale di divisione e dopo un secondo malinteso con L.-A. Berthier, il barone lascia per sempre i francesi per passare dalla parte del nemico russo; approfitta infatti dell'armistizio di Plesswitz per raggiungere il quartier generale degli alleati a Praga, dove offre i suoi servigi all'imperatore di Russia; questi lo nomina suo aiutante di campo col grado di generale di divisione; 1814-1815, durante le campagne di questi anni aiuta gli alleati coi suoi consigli di arte militare; Principi della strategia (1818) Storia critica delle campagne della Rivoluzione (1819-24, in XV volumi) Vita politica e militare di Napoleone (1827) Compendio dell'arte della guerra (1837). – Lamb, William – visconte Melbourne (Londra 1779-Melbourne House, Derbyshire 1848) politico britannico, laureatosi in legge; 1806, è eletto alla camera dei comuni e milita nei whigs; 1827-28, segretario di stato per l'Irlanda nel gabinetto Canning; 1830-34, ministro degli interni con lord E. Grey; 1834, succeduto a quest'ultimo come primo ministro, deve dare le dimissioni solo dopo quattro mesi per contrasti sorti all'interno del gabinetto sulla questione irlandese; 1835-41, sta ancora al governo pressoché ininterrottamente, anche se la sua figura passa in secondo piano di fronte alle più forti personalità del suo gabinetto, in particolare al ministro degli esteri lord Palmerston; ha un ruolo importante nell'iniziazione della regina Vittoria agli affari pubblici, guidandola e consigliandola da vicino nei primi tre anni del suo regno. – Maitland, Frederick Lewis (1779-1839) militare inglese; ammiraglio, si segnala nelle operazioni contro le batterie costiere francesi durante le prime campagne antinapoleoniche; 1812, sbarca in Spagna cooperando alla lotta per la sua liberazione; comanda il Bellerofonte quando si consegna a lui Napoleone I che egli stesso scorta poi sul Northumberland a Sant'Elena. – Miloradovic, Michele Andreievic conte (1779-1825) generale russo; 1799, maggior generale, segue A.V. Sovorov in Italia; 1805, promosso tenente generale; 1806, viene inviato contro i turchi che sconfigge a Bucarest; 1812, partecipa alla campagna del 1812; 1813, … e alle campagne dell'anno; 1819, governatore di Pietroburgo; 1825, viene ucciso da una pistolettata durante l'insurrezione scoppiata a seguito della successione al trono dopo la morte di Alessandro I. – Moore, Thomas (Dublino 1779-Devizes, Wilts 1852) poeta e musicista irlandese, amico di G. Byron; Irish Melodies (1807-34, Melodie irlandesi) Lalla Rookh (1817, poema orientaleggiante) Byron (1830, biografia tratta dai Diari avuti dallo stesso G. Byron, e dopo aver distrutto la loro parte più scabrosa. – Mustafà IV (1779-1808) sultano turco; 1807, succede a Selim III; abolisce tutte le riforme del predecessore e riprende le ostilità contro la Russia; 1808, viene rovesciato da una cospirazione di palazzo che proclama Mahmud II, il quale lo fa mettere a morte. – Oehlenschläger, Adam Gottlob (Frederiksberg, Copenaghen 1779-Copenaghen 1850) scrittore danese, figlio dell'organista della chiesa di Frederiksberg, divenne amministratore di quel castello reale; abbandonata presto la scuola per il teatro, riprese poi a studiare alla facoltà di legge e si occupò soprattutto di letteratura e di poesia; fu osteggiato da J. Baggesen; 1802, frequentatore di casa Rahbek, centro della vita culturale di Copenaghen, vi conosce H. Steffens che, di ritorno dalla Germania, gli apporta la rivelazione del romanticismo tedesco; Poesie (1803, aprono l'era romantica in Danimarca) - I corni d'oro (poema) - Commedia di mezza estate - Aladino - Il viaggio a Langeland Poesie (1805) Divenuto celebre, intraprende a spese dello stato un lungo viaggio all'estero visitando la Germania, la Francia, la Svizzera, l'Italia (a Roma frequenta il celebre Thorvaldsen) avendo l'occasione di incontrare molti romantici tedeschi; Il viaggio di Thor (1807) Baldur il buono (1807) Hakon Jarl il potente (1807) 1809, novembre, dopo un viaggio in Germania, ritorna a Copenaghen dove riceve la cattedra di estetica all'università; Axel e Valborg (1810) Helga (1814) Hroars Saga (1817) Gli dei del nord (1819) Hrolf Krage (1828) 1829, viene incoronato re dei poeti nordici nella cattedrale di Lund da E. Tegnér. – Oken, Lorenz (Bohlbach, Baden 1779-Zurigo 1851) naturalista tedesco, professore a Gottinga, Jena e Monaco, fu l'animatore dei primi congressi dei medici e dei naturalisti e il più tipico rappresentante dei cosiddetti "filosofi della natura"; fondò e diresse per molti anni un periodico di scienze naturali «Isis»; Trattato di filosofia della natura (1809-11) 1819, è costretto a lasciare l'insegnamento e quindi Jena a causa del suo impegno politico in senso democratico; Storia generale della natura (1833-41, in 13 voll.). – Pepe, Gabriele (Civitacampomarano, Campobasso 1779-1849) patriota e scrittore italiano, cugino di V. Cuoco; 1797, arruolatosi nell'esercito Borboneco, aderisce subito dopo alle idee dei "patrioti"; 1799, combatte in difesa della Repubblica Napoletana, restando seriamente ferito; arrestato e condannato a morte al ritorno dei Borbone, ha la pena commutata in quella dell'esilio; a Marsiglia entra nella Legione italica del generale G. Lechi; 1800, prende parte alla campagna di Napoleone in Italia; 1803, torna a Napoli; 1806, combatte negli eserciti napoleonici agli ordini di Giuseppe Bonaparte e di G. Murat; 1815, rimane nelle milizie Borboneche; 1820-21, durante la rivoluzione costituzionale viene eletto deputato al parlamento e combatte contro il corpo di spedizione austriaco inviato a restaurare il regime assoluto a Napoli; 1823, relegato in Moravia, ottiene il permesso di dimorare a Firenze dove allaccia strette relazioni culturali con il gruppo dell' «Antologia» del quale è assiduo collaboratore; 1826, febbraio, si batte in duello con A. de La Martine (segretario della legazione francese in Toscana, che nell'Ultimo canto del pellegrinaggio di Aroldo ha scritto che l'Italia è "terra dei morti"); 1836, settembre, ritorna in patria; 1848, ancora eletto deputato al parlamento napoletano, viene nominato generale della guardia nazionale; arrestato dopo i fatti del 15 maggio, viene presto rimesso in libertà; 1849, maggio, quando ormai la libertà a Napoli è ridotta a un simulacro, si ritira nel paese natale. – Perticari, Giulio (Savignano sul Rubicone, Forlì 1779-San Costanzo, Pesaro 1822) letterato italiano, laureatosi in legge a Roma, visse quasi sempre a Pesaro dove ricoprì varie cariche pubbliche e patrocinò un cenacolo di classicisti; 1812, sposa la figlia di V. Monti, Costanza e le sue nozze vengono celebrate dai poeti del tempo con la raccolta degli Inni agli Dei Consenti; 1818, fonda a Roma il periodico «Giornale arcadico» in polemica con i romantici; Degli scrittori del trecento e de' loro imitatori (1818) Dell'amor patrio di Dante e del suo libro intorno al volgare eloquio (1820, inserito dal suocero in Proposta di alcune correzioni ed aggiunte al Vocabolario della Crusca nel 1826) 1821, viene attaccato da G. Biamonti in Lettere di Panfilo a Polifilo; 1822, muore per una malattia al fegato mentre è ospite del cugino Francesco Cassi il quale accredita la voce calunniosa che sia stata la moglie a ucciderlo col veleno; 1825, viene attaccato da N. Tommaseo in Perticari confutato da Dante; 1834, viene attaccato da G. Galvani in Sulla verità delle dottrine perticariane nel fatto storico della lingua: dubbi. – Reboul, Marie-Anne-Élisabeth o Élise de Flotte (Smyrne, Turchia 1779 ca – Parigi 25 marzo 1815) dama d'onore della regina Désirée Clary moglie del re di Svezia Carlo XIII; 1795, sposa Paul-Fulcrand de Flotte (1770-1800). – Savigny, Friedrich Carl von (Francoforte sul Meno 1779-Berlino 1861) giurista tedesco, esponente della "scuola storica del diritto"; intraprese la carriera accademica all'università di Marburgo occupando in seguito la cattedra di diritto romano a Landshut; 1810, passa all'istituenda università di Berlino; Sulla vocazione del nostro tempo per la legislazione e la scienza del diritto (1814) [Minerva, Verona 1857] Storia del diritto romano nel medioevo (1815-31) Sistema del diritto romano attuale (1840-49) 1842-48, ministro per la riforma legislativa in Prussia Le obbligazioni (1851-53). – Schneider, Antoine Virgile (Sarreguemines, Moselle 22 marzo 1779 - Parigi 11 luglio 1847) militare e politico francese; [Figlio di un medico. È il cugino di Adolphe Schneider e Eugène Schneider, che sviluppa le opere in ferro a Le Creusot.] 1799, (Anno VII) si laurea al Politecnico; è nominato soprannumerario in ingegneria; è tenente durante la campagna polacca; 1809, capitano durante la guerra civile spagnola; partecipa agli assedi di Saragozza (1808-1809); 1811, partecipa all'assedio di Figueres; 23 febbraio, viene creato cavaliere dell'Impero; diviene aiuto del gen. Clarke; 1813, dopo una missione nelle isole ioniche, viene assediato a Danzica con Jean Rapp; 1814, prigioniero di guerra, torna in Francia; 1815, è nominato colonnello; durante i Cento giorni è capo di S.M. di Jean Rapp, che comanda il 5 ° corpo, assegnato per coprire il Reno; durante la seconda restaurazione deve lasciare il servizio attivo; 1819, viene richiamato in servizio; 1823, prende parte alla campagna di Spagna e in particolare all'assedio di Pamplona come colonnello del 20° Luce; 1825, 22 maggio, viene promosso maresciallo di campo; 1828, dirige le operazioni della spedizione in Morea; comandante delle truppe d'occupazione al posto del mar.llo Nicolas Joseph Maison riceve, al momento del suo richiamo, una spada d'onore del Governo greco; 1831, 12 agosto, è promosso tenente generale; 1832, 20 novembre, viene nominato capo di S.M. presso il Dipartimento della Guerra; 1834, 21 giugno, viene eletto deputato come 6° membro dal collegio elettorale della Mosella (Sarreguemines); 1837, 2 marzo, viene rieletto deputato come 6° membro dal collegio elettorale della Mosella (Sarreguemines); siede nella maggioranza ma vota contro la legge di disgiunzione e fa parte della coalizione contro il "governo Molé"; vota per il finanziamento del duca di Nemours, il censimento, ecc. 1839, 12 mag - 1º mar 1840, ministro della Guerra nel "II governo Soult"; 8 giugno, riottiene la fiducia dei suoi elettori; durante il suo mandato al governo, migliora la vita degli ufficiali e riorganizza lo S.M., ecc. 1840, 28 novembre 1840, riceve il comando delle truppe della divisione fuori Parigi; 17 luglio, le sue truppe collaborano all'opera delle fortificazioni della capitale; 1842, diviene presidente della fanteria; 9 luglio, viene rieletto deputato; 1846, 1° agosto, viene rieletto deputato; vota contro il "risarcimento Pritchard" e contro la "proposta Remusat"; 1847, 11 luglio, muore a Parigi. – Vieusseux, Giovan Pietro (Oneglia 1779-Firenze 1863) letterato italiano di origine svizzera; [banchiere ginevrino legato ai nomi più influenti dell'aristocrazia toscana come il barone B. Ricasoli e G. Capponi.] editore e uomo di cultura di sentimenti liberali, amico di molti scrittori (G. Leopardi, P. Colletta, P. Giordani, G. Capponi, V. Gioberti ecc.); 1812, dà vita a Firenze a un Gabinetto scientifico e letterario centro di iniziative culturali e ritrovo di importanti personalità; 1820, stabilitosi definitivamente a Firenze, acquista il palazzo Buondelmonti; 1821-33, pubblica “L'Antologia»; 1827, pubblica il «Giornale agrario toscano»; 1841, fonda «L'Archivio storico italiano». [Oggi il Gabinetto Vieusseux è un ente morale: promuove convegni e seminari, cura alcune pubblicazioni ed è dotato di una biblioteca che possiede una pregevole raccolta di giornali ottocenteschi, italiani e stranieri.] – Wallin, Johan Olof (Stora Tuna, Dalecarlia 1779-Uppsala 1839) poeta svedese; 1818, pastore a Stoccolma; 1837, arcivescovo di di Uppsala, è celebre predicatore e letterato di formazione umanistica; Libro dei salmi (1819), adattamento del veccho Salterio svedese del 1695 al gusto e alla psicologia dell'Ottocento; Angelo della morte (1834, postumo, ode ispirata al colera del 1834). |
La rivoluzione industriale «segue
da 1776» Bank of the Manhattan Company 1779, Aaron
Burr (in seguito vice presidente degli Stati Uniti) fonda questa
banca; |