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Il Viandante |
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Papa segretario di stato: cardinale Pallavicini; 1771
cardinali: «segue
da 1770» gli allievi del Seminario Romano vengono trasferiti; il papa sta cercando
sponde di sostegno a Parigi e a Vienna per far fronte alle arrogantissime
pressioni di Madrid; |
ANNO 1771
– Apel, Johann August (Lipsia
1771-1816) scrittore tedesco;
Torna suGespensterbuch (1810, Libro dei fantasmi, con Friedrich Laun, raccolta di saghe e di miti nordici; si apre con Der Freischütz (Il franco cacciatore) dal quale sarà tratto il libretto dell'opera omonima di Carl Maria von Weber). – Bernardoni, Giuseppe (Milano 1771-1852) letterato italiano, allievo di G. Parini; 1795, dopo aver lavorato preso un editore, cura l' “edizione Bolzani” delle Odi del maestro (un'altra nel 1814); come funzionario dell'amministrazione francese (e poi austriaca) viene incaricato di occuparsi di questioni letterarie; 1796, si occupa della formazione del Teatro patriottico; Elenco di alcune parole oggidì frequentemente in uso, le quali non sono ne' vocabolari italiani (1812, nel clima di restaurazione puristica della lingua favorita dal governo); 1816, redige la risposta al progetto di V. Monti sul nuovo vocabolario; Poesie dialettali (Bellinzona 1900, in Antologia meneghina, a cura di F. Fontana) . – Bichat, Marie-François-Xavier (Thoirette en Bresse, Giura 1771-Parigi 1802) anatomico e fisiologo, considerato il fondatore della medicina francese dell'Ottocento; Ricerche sulla vita e sulla morte (1800). [Vedi anche p. Fortunato da Brescia.]. – Bignon, Louis Pierre Édouard – barone (La Mailleraye-sur-Seine 3 gennaio 1771 – Parigi 6 gennaio 1841) diplomatico, politico e storico francese. – Blacas d'Aulps, Pierre Louis Jean Casimir de (Avignone 10 gennaio 1771 – Vienna 17 novembre 1839) militare francese; diplomatico e antiquario durante la Restaurazione; [Figlio di un aristocratico provenzale, viene creato prima "conte di Blacas d'Aulps" e poi "duca di Blacas d'Aulps" da Luigi XVIII ed infine Fürst von Blacas d'Aulps (principe di Blacas d'Aulps) dall'imperatore d'Austria.] – Brown, Charles Brockden (Filadelfia 1771-1810) narratore statunitense, anticipatore di E.A. Poe; il primo scrittore statunitense ad esercitare esclusivamente la professione letteraria e ad ottenere fama in Europa; amico del drammaturgo W. Dunlap e del medico E.H. Smith; Alcuin (1798, dialogo utopico in difesa dei diritti delle donne) Wieland, or the transformation (1798, Wieland, ovvero la trasformazione) Arthur Merwin (1799-1800) Ormond, or the secret witness (1799, Ormond, ovvero il testimonio segreto) Edgar Huntly (1799) Clara Howard (1801) Jane Talbot (1801) Vedi I Patiti del Giallo. – Brunswick, Guglielmo Federico duca di (1771-1815) 1806, prende possesso dei suoi stati; 1807, ne viene spogliato con la pace di Tilsit; nemico accanito di Napoleone I, organizza un corpo di franchi tiratori e lotta contro l'imperatore francese in Germania; passa poi in Inghilterra e nel Portogallo; 1814-15, reintegrato nel suo ducato, prende parte alle invasioni di questi anni; 1815, viene ucciso alla battaglia di Quatre-Bras, due giorni prima di Waterloo. – Cadoudal, Georges (Kerléano, Morbihan 1771-Parigi 1804, ghigliottinato) politico francese, monarchico; 1793, monarchico, partecipa all'insurrezione controrivoluzionaria della Vandea; 1795, capo in Bretagna di una delle bande di «chouans», partecipa alla tentata invasione realista di Quiberon; 1799, è l'ultimo a trattare col governo repubblicano; 1800, per sfuggire alla repressione, si rifugia in Inghilterra dove riceve dal conte d'Artois (futuro Carlo X) il grado di tenente generale e il gran cordone di San Luigi; torna poi in Bretagna per preparare un attentato contro N. Bonaparte; 24 dicembre, ha luogo l'esplosione della "macchina infernale" ad opera di uno dei suoi complici; l'autore materiale del colpo muore sul patibolo ed egli fugge di nuovo in Inghilterra dove complotta il rapimento del Primo Console francese; 1803, agosto, sbarcato dagli inglesi in Normandia, si reca a Parigi per per tentare alla vita di Napoleone I. [Qui la cospirazione s'intreccia col drammatico episodio del duca d'Enghien, poiché si pensa che l'occasione attesa sia l'andata in Francia di un principe reale e che questo principe sia appunto il duca d'Enghien, appartenente alla casa Condé. I generali J.-V.-M. Moreau e Ch. Pichegru sono compromessi. La polizia sorveglia i congiurati.]. 1804, dopo sette mesi, riconosciuto per caso in strada viene aarrestato malgrado una resitenza accanita; è condannato a morte e ghigliottinato assieme ad altri 11 compagni. – Chabrol de Crouzol, Christophe de – conte (Riom, Puy-de-Dôme 16 novembre 1771 – castello di Chabanne a Paslières, Puy-de-Dôme 7 ottobre 1836) politico francese; [Nipote di Guillaume-Michel Chabrol (1714-1792), avvocato del re al presidiale di Riom, e terzo figlio del conte di Chabrol (1740-1816), deputato agli Stati generali del 1789.] – Chlopicki, Grzegorz Józef (Kapustyn, Volinia 1771-Cracovia 1854) militare polacco 1792-94, ufficiale dell'esercito polacco; combatte poi agli ordini di Napoleone in Italia e in Spagna 1813, generale dal 1809, comanda una divisione del ricostituito esercito polacco 1830, dopo lo scoppio della rivoluzione polacca contro i russi, finisce con l'accettare la nomina a dittatore (5 dicembre) 1831, 17 gennaio, dimessosi, torna nell'esercito ed è fra i protagonisti della sfortunata battaglia di Grochóv ,conclusasi con la vittoria dei russi Memorie sulle campagne di Napoleone (1849). – Clary, Julie (1771-1844) [Figlia maggiore di un ricco commerciante di Marsiglia; sorella di Désirée e moglie di Giuseppe Bonaparte.] regina di Napoli e di Spagna, accetta di buon grado la perdita del regno; 1844, muore a Firenze. – Corsini, Neri (Roma 1771- Firenze 1845) politico toscano; 1796, incaricato dal governo toscano delle prime trattative con F. Cacault, per la ripresa delle relazioni diplomatiche con la Francia repubblicana, viene inviato in missione a Parigi; 1798-99, dirige la segreteria di stato; durante l'occupazione francese della Toscana rimane in disparte; 1809, dopo l'annessione della Toscana al governo francese è nominato a Parigi membro del consiglio di stato da Napoleone I e fatto conte; 1815, dopo la restaurazione è ministro dell'interno della Toscana, plenipotenziario al congresso di Vienna; [Ottiene la restituzione delle opere d'arte rubate dai francesi e il diritto di reversibilità del ducato di Lucca.] 1821, plenipotenziario al congresso di Lubiana; 1822, plenipotenziario dla congresso di Verona; 1844, caldo difensore dell'indipendenza toscana contro l'invadenza austriaca, dopo la carica di ministro degli interni di Leopoldo II, succede a V. Fossombroni agli esteri e alla presidenza del consiglio. – Costa, Paolo (Ravenna 1771-Bologna 1836) letterato italiano; Laocoonte (1817, poema in terzine) Dell'arte poetica La Divina Commedia di Dante Alighieri [Ricardo Masi, Bologna 1832 - con varianti estratte dal codice bartoliniano ecc. , vol. I - Inferno]. – Custodi, Pietro (Galliate, Novara 1771-Galbiate, Como 1842) pubblicista e politico italiano; 1797, fonda «il Tribuno del Popolo», soppresso al terzo numero per le critiche rivolte al direttorio cisalpino e allo stesso N. Bonaparte; 1798, collaboratore al «Monitore Italiano» di M. Gioia e U. Foscolo, viene in seguito arrestato; 1799-1800, durante la reazione austro-russa rimane a Milano; 1800, riprende la sua battaglia in difesa della democrazia nei 25 numeri dell' «Amico della Libertà Italiana»; 1801-02, segretario generale del ministero di polizia e poi al ministero delle finanze, diventa il più valido collaboratore di G. Prina; 1809, è creato barone da Napoleone I; 1811, consigliere di stato; 1816-17, al crollo del Regno italico non collabora con la reggenza austriaca e trascorre un anno a Roma, chiamato per riordinare le finanze, per poi ritirarsi a vita privata nella sua casa di Galbiate; Scrittori classici italiani di economia politica (1803-16, in 50 voll.) P. Verri (biografia) Storia di Milano (continuazione dell'opera di P. Verri fino al 1792) Nuova biografia italiana (progetto di cui rimane l'immensa raccolta di notizie, autografi, ecc., conservata alla Biblioteca Ambrosiana di Milano). – Digeon, Alexandre Elisabeth Michel – visconte (Parigi 27 giugno 1771 – Bullion nelle Yvelines 2 agosto 1826) militare francese; [Figlio di Jacques-Marie Digeon (1734-1815), direttore della manifattura di tele di Melun poi delle aziende agricole del re, e di Elisabeth Henriette Le Gendre (1750-1785).] – Dundard, Robert Saunders – lord Melville (1771-1851) politico inglese; 1812-27, primo lord dell'Ammiragliato inglese. – Durfort, Amédé-Bertrand-Malo de – duca di Duras (1771-1838) discendente di una delle più nobili famiglie francesi, segue il padre nell'emigrazione; 1800, rientrato in Francia, si tiene da parte durante l'Impero; all'arrivo di Louis XVIII si mette al suo servizio. – Junot, Jean-Andoche – duca d'Abrantès (Bussy-le-Grand, Borgogna 1771-Montbard, Côte-d'Or 1813, suicida) generale francese; [Marito della duchessa Laure Andoche.] 1792, studente di diritto si arruola volontario durante la Rivoluzione; 1793, notato per il suo coraggio durante l'assedio di Tolone, N. Bonaparte lo nomina aiutante di campo in Italia e in Egitto; 1800, tornato in Francia dopo Marengo, è nominato grand'ufficiale della Legion d'onore e generale comandante la piazza di Parigi durante il consolato; 1803, riceve il grado di generale di divisione; 1804, malcontento di non essere stato nominato maresciallo accetta l'incarico di ambasciatore a Lisbona; 1805, lascia senza autorizzazione Lisbona per raggiungere Napoleone Ipoco prima di Austerlitz; è nominato governatore generale di Parma e Piacenza; 1806, governatore di Parigi; 1807, comanda la spedizione contro gli inglesi in Portogallo, occupa Lisbona e Abrantès (la cui conquista gli vale il titolo di duca) e viene nominato governatore del regno; 1808, sconfitto a Vimeiro stipula con Wellington la convenzione di Cintra, che scontenta Napoleone I, ed evacua il paese; 1810-11, al ritorno in Francia cade in semidisgrazia, dalla quale non esce che per combattere senza successo un corpo dell'armata di Massena in Portogallo; 1812, comanda un corpo della Grande Armata in Russia; 1813, la sua scarsa capacità, contrastante col grande coraggio personale, decide Napoleone I a relegarlo al governo delle Province Illiriche; il dolore causatogli da questa decisione, unito alla situazione finanziaria non proprio rosea a causa della sua prodigalità, lo porta alla depressione; recatosi presso il padre per ristabilirsi, si getta da una finestra. – Henin, François-Charles d' (1771-1847) militare francese; 1803, generale, viene catturato dagli inglesi; torna in Francia mentre regna Louis XVIII che lo impiega in diversi incarichi militari e poi lo crea conte. – Maison, Nicolas-Joseph – marchese (Épinay-sur-Seine 19 dicembre 1771 – Parigi 13 febbraio 1840) militare e politico francese. – Marraffino, Giuseppe (Catania 1771- 1850) poeta siciliano, chierico mancato e pedagogo; 1812, dopo aver aderito giovanissimo al movimento giacobino, diviene il poeta ufficiale del partito democratico che è la prosecuzione naturale di quel romanticismo di stampo germanico che penetrerà poco dopo in Italia soprattutto con le Lettere di Jacopo Ortis di Ugo Foscolo facendo proseliti tra gli ipersensibili, i sognatori e gli idealisti; Favole politiche (1812, pubblicate nel 1813, dove interpreta i principi dettati da Vincenzo Gagliani e, soprattutto, da Emanuele Rossi); 1821, trascorso il decennio delle speranze democratiche, sotto la conseguente reazione Borboneca, costruisce altre favole sulla base delle più antiche e generiche massime proverbiali; è l'unico poeta sicilano a trattare il genere romantico, a trovar sfogo autobiografico ad una sua antica vicenda d'amore; Favole romantiche (1821, libriccino posto sotto la protezione di don Gaetano Paternò Castello dei duchi di Carcaci, gli stessi Carcaci che con il duca Mario avevano rappresentato nel 1813 a Catania l'estremo baluardo della conservazione) sposato per calmare i bollenti spiriti, rinnegato dal padre benestante; fallito, vedovo, senza un soldo, con due figli a carico; la figlia diventerà pazza, il figlio lo abbandonerà per seguire una donna; 1850, conclude la sua misera esistenza aiutato dall'elemosina degli amici. – Owen, Robert (Newtown, Montgomeryshire 1771-1858) industriale e riformatore sociale inglese, operaio in un cotonificio in gioventù, direttore a vent'anni di una filanda a Manchester; 1800, comproprietario di uno stabilimento tessile a New Lanark, tenta di trasformarlo in azienda modello attraverso una serie di riforme volte a migliorare le condizioni di vita e di lavoro degli operai; rimasto sempre contrario alla lotta politica e di classe e ai metodi rivoluzionari, ritiene che la rigenerazione della società da lui sostenuta e predicata possa avvenire pacificamente, grazie all'azione delle autorità di governo e alla forza trascinatrice dell'esempio; Un nuovo punto di vista della società (1812-13) Rapporto alla contea di Lanark (1821) 1826-28, fallito l'esperimento della colonia socialista di New Harmony (Stati Uniti), egli ritorna in patria dove ha una parte di primo piano nell'organizzazione del movimento sindacale inglese degli anni Trenta e nello sviluppo del sistema cooperativo; 1833, viene creata la Grand National Consolidated Trades Union, che però si dissolve rapidamente; Il libro del Nuovo Mondo morale (1836-44). – Park, Mungo (Foulshiels, Selkirkshire 1771-Bussa, Nigeria 1805) esploratore scozzese; 1795, medico chirurgo, botanico e viaggiatore, ebbe l'incarico dalla "African Association" di Londra di raggiungere dal Gambia l'inesplorata regione del Niger e di verificare l'opinione dei geografi, secondo la quale il fiume costituiva un braccio occidentale del Nilo; 1795-97, dopo un viaggio pieno di pericoli raggiunge il fiume a Segu dove constata che scorre verso est; ciò lo convince trattarsi piuttosto di un affluente del Congo; Travels in the Interior Districts of Africa (1799, Viaggio nell'interno dell'Africa) 1805-06, in un secondo viaggio, allo scopo di individuarne la foce, ne discende il corso da Bamako alla Nigeria settentrionale, dove muore mentre tenta di superare le rapide del fiume. [Questi due viaggi sono stati riuniti sotto il seguente titolo: Travels in the interior districts of Africa... [eseguiti negli anni 1795, 1796, 1797 e durante una missione successiva nel 1805 ecc.] (Londra 1799, in 4°, con illustrazioni dell'Africa di Major Rennel;1815; nuova edizione London, Murray 1816, 2 tomi in 4°; 1817, 2 tomi in 8° ecc.. Esistono due traduz. in francese del primo viaggio: - una di J. Castéra (Paris Anno VII, 1799, 2 vol. in 8° fig, divenuta molto rara, - l'altra di J.B. Duvoisin (Hamb. et Brunswick 1799, 2 voll. in 8°) e una del secondo viaggio con due aggiunte della narrazione del viaggio di Rob. Adams in Africa nel 1810 (Paris 1820 in 8°) ; Esiste anche una traduzione in tedesco del primo viaggio, di Dan. de Bülow (Hamb. 1799, in 8°) e alcune traduzioni dei due viaggi in olandese (n. 1 Amsterdam 1803, 3 tomi in 8°; n. 2 Dordr. 1817 in 8°). Per le edizioni in italiano: Sonzogno, Milano 1815-1816-1817, n. 2 voll. (XXIII e XXIV), in 8°, Raccolta dei viaggi dopo Cook. ] – Polignac, Armand duca di (1771-1847) politico francese; [Figlio del favorito di Maria Antonietta e fratello del principe Auguste-Jules-Armand-Marie.] segue il padre in esilio; a Londra viene trascinato da Ch. Pichegru nel complotto di G. Cadoudal; condannato a morte, viene graziato da Napoleone I e tenuto in prigione a Vincennes fino al 1813, allorché evade con il fratello minore per andare a raggiungere il conte d'Artois; 1817, siede alla Camera dei pari al posto del padre defunto. – Rapp, Jean (1771-1821) militare alsaziano; serve in un reggimento di cacciatori a cavallo, combattendo sul Reno e sulla Mosella; dopo Austerlitz è promosso generale; 1812, partecipa alla campagna di Russia, sostenendo per un anno a Danzica un memorabile assedio; aderisce alla prima Restaurazione ma poi segue Napoleone Idurante i Cento giorni senza poter impedire che i nemici passino il Reno; sottomessosi a Louis XVIII è da lui creato pari di Francia. – Reynier, Jean-Louis (1771-1814) militare francese; 1794, generale, ha da N. Bonaparte il comando di una divisione nell'esercito d'Oriente; in seguito partecipa a tutta la campagna d'Egitto; è indicato da Menou come il maggior responsabile della sconfitta di Canope per cui è rimandato in Francia dove è ricevuto malissimo dal Primo Console; in seguito alla pubblicazione di un suo libro sulle operazioni in Egitto, è messo da Napoleone I a capo di un esercito in Italia dove rimane fino al 1808; rientrato in Francia vi muore di gotta. – Schwarzenberg, Karl Philip principe di - duca di Krumau (1771-1820) feldmaresciallo e diplomatico austriaco; 1788, combatte contro i turchi e poi contro la Francia; 1799, ufficiale in carriera nell'esercito austriaco, diventa generale; 1805, viene incaricato di una missione in Russia; partecipa alla battaglia di Ulm riuscendo a mettere in salvo alcuni reggimenti di cavalleria; 1808, inviato ambasciatore a Pietroburgo, si sforza di staccare la Russia dalla Francia; 1809, luogotenente maresciallo, protegge la ritirata degli imperiali dopo Hohenlinden e dopo Wagram; 1810, ambasciatore a Parigi, negozia il matrimonio di Napoleone I con Maria Luisa d'Austria offrendo ai sovrani una sontuosa festa che si conclude con l'incendio dell'ambasciata; 1812, partecipa alla campagna di Russia al comando delle truppe austriache a fianco delle truppe francesi; 1813, cerca di portare la pace tra la Russia e la Francia; avvenuta la rottura tra Napoleone I e Francesco I d'Austria, ha il comando delle armate della coalizione; feldmaresciallo e comandante in capo degli eserciti alleati, gli spetta in parte il successo della battaglia di Lipsia; 1814, marcia su Parigi dove obbliga il duca di Ragusa a capitolare; 1815, viene messo alla testa delle armate dell'Alto Reno; presidente del consiglio superiore di guerra a Vienna. – Scott, Walter (Edimburgo 1771-Abbotsford, Scozia 1832) scrittore inglese, padre del "romanzo storico". – Tonduti, Antonio – conte dell'Escarena (Nizza 1771-1856) politico piemontese; impiegato nelle prefetture di Nizza e di Livorno durante il periodo napoleonico; 1814-18, segretario presso il ministero degli interni francese; 1818, tornato in patria è ministro degli esteri di Carlo Alberto; 1831, lavora a razionalizzare e snellire le strutture amministrative dello stato sabaudo, delineando fra l'altro la fisionomia del consiglio di stato; 1833, è tra i maggiori responsabili della dura repressione che colpisce la Giovine Italia negli stati sardi, oltre ad essere coinvolto nelle oscure vicende che portano alla nomina a intendente generale del prelato legittimista romano Tiberio Pacca e alla sua rapida caduta; 1835, è costretto alle dimissioni. |
«segue da 1770» «segue
da 1770» «segue
da 1593» 1771, Richard Arkwright (1732-1792), progettista e costruttore di un telaio idraulico (water frame), impianta a Crompton una filanda con 600 operai, una delle prime imprese tessili a base industriale; |