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Papa
Eugenio IV

(1431-47)

1440, la maggioranza delle gerarchie ecclesiastiche rimaste a Basilea, dopo aver proclamato la tesi della superiorità del concilio sul pontefice, depone Eugenio stesso ed elegge papa Amedeo VIII di Savoia col nome di Felice V.

Felice V
[Antipapa]
(1440-49)

Amedeo VIII di Savoia (Chambéry 1383-Ginevra 1451)
1440
24 giugno, fa il suo ingresso solenne a Basilea;
24 luglio, viene consacrato vescovo e incoronato dal cardinale di Arles, assumendo il nuovo nome;
crea a più riprese diciotto cardinali, cerca di farsi riconoscere dalla cristianità, ma con scarso successo;
soggiorna per un po' di tempo a Basilea, poi a Ginevra, quindi a Losanna.

Concilio Ecumenico
di Basilea-Ferrara-Firenze-Roma
1431-45

1440, Firenze:
- in corso
«segue»

Sovrano Militare Ordine Gerosolimitano di Malta

«segue da 1309»
1440, Rodi, mentre da alcuni anni si accentuano gli attacchi delle armate egiziane e turchesche, l'isola viene ora assalita ma senza esito;
«segue 1444»

ANNO 1440





1440
REGNO di GERMANIA
e ducato d'Austria (Inferiore)
Friedrich III
Albero genealogico
(Innsbruck 1415 - Linz 1493)
figlio di Ernst I [il Ferreo], duca di Stiria, e di Zimburga di Masovia [Piasti];
[appartiene al ramo leopoldino degli Asburgo.]
1424-93, duca di Stiria, Carinzia, Carniola e Tirolo (Federico V);
[succeduto al padre]
1440-93, re di Germania e dei romani (Federico IV);
alla morte del cugino Alberto II riceve dai principi elettori sia la corona sia la tutela di Ladislao [Postumo] erede di tutti i territori posseduti dal ramo albertino degli Asburgo nonché delle corone di Boemia e d'Ungheria;



1452-93, imperatore del Sacro Romano Impero (Federico III);


Ladislaus [il Postumo]
Albero genealogico
(Komarom, Hungary 1440 - Praga 1457)
figlio di Alberto V d'Asburgo [l'Illustre] e di Elisabeth di Boemia;
1440-57, duca d’Austria;
[incoronato IV.1440]




1453-57, re d’Ungheria (László V);
1453-57, re di Boemia;



1440
-


1440
REGNO di POLONIA e REGNO di UNGHERIA
Ladislao III Jagellone II
Albero genealogico

(Cracovia 1424 - Varna 1444)
figlio di Ladislao II Jagellone;
1434-44, re di Polonia;
ancora sotto il tutore Z. Olesnicki, vescovo della capitale di Cracovia, duca di Siewierz e capo della nobiltà cattolica;
1440-44, re d'Ungheria (Ladislao V)


1440
-

1440
granducato di Lituania
Casimiro II
Albero genealogico

(Cracovia 1424 - Grodno 1492)
figlio di Ladislao II Jagellone;
1440-92, granduca di Lituania (Casimiro II);
eletto dalla nobiltà locale, con la sua nomina rende il paese indipendente di fatto dalla corona polacca;



1445-92, re di Polonia (Casimiro IV);


1440
-


1440
Albero genealogico

(Norimberga 1372 - Kadolzburg, Franconia 1440)
figlio di Friedrich V, burgravio di Norimberga e principe dell'impero, e di Elizabeth von Meissen;
[ha notevoli domini personali ereditati sia dal padre sia dal fratello Giovanni.]
1398-1427, burgravio di Norimberga; (Friedrich VI)
1415-40, elettore di Brandeburgo []; (Friedrich I)
nel 1431 comanda le truppe imperiali nella seconda guerra contro gli hussiti;
nel 1437, alla morte di Sigismondo, è senza fortuna candidato all'impero;
1440
designa come successore il suo secondogenito Federico.

Friedrich II di Hohenzollern [Dente di Ferro]
Albero genealogico

(Tangermünde 1413 - Neustadt sull'Aisch 1471)
figlio di Federico I e di Elisabetta di Baviera-Landshut;
1440-70, margravio ed elettore di Brandeburgo;
vero fondatore dello stato del Brandeburgo, divide il governo della marca con il fratello Federico [il Grosso] fino al 1463;

1440
Federico II [il Pacifico o il Placido o il Mansueto]
Albero genealogico

(† 1464)
figlio di Federico I e di Caterina di Brunswick-Wolfenbüttel;
1428-64, duca elettore di Sassonia;




1440
ducato di Baviera
Ludwig VII di Wittelsbach [il Barbuto]
Albero genealogico

(1365/1368-69 - Burghausen 1.5.1447)
figlio di Stefan III e di Taddea Visconti;
1413-43, duca di Baviera-Ingolstadt;
1416, conte di Mortain;


Heinrich XVI di Wittelsbach [il Ricco]
Albero genealogico

(1386 - Landshut 1450)
figlio di Friedrich II, duca di Baviera-Landshut, e di Maddalena Visconti;
1393-1450, duca di Baviera-Landshut;



Albrecht III di Wittelsbach [il Pio]
Albero genealogico

(Munich 1401 - Munich 1460)
figlio di Ernst I di Wittelsbach e di Elisabetta Visconti († 1432):
1438-60, duca di Baviera-Monaco;










1440
IMPERO BIZANTINO
Giovanni VIII Paleologo
Albero genealogico

(n. 1390 - m. 1448)
figlio di Manuele II;
1421-24, coimperatore;
1425-48, imperatore.
1440
tornato a Costantinopoli trova nuove difficoltà nell'opposizione del clero all'unione tra le due chiese stabilita a Ferrara;


1440
Costantinopoli è assediata dai turchi.
Luglio
a Firenze viene proclamata l'unità tra greci e latini;


1440
IMPERO di TREBISONDA
[impero trapesuntino]
Giovanni IV

(? - ?)
figlio di Alessio IV;
1429 (26 apr)- 1458, imperatore di Trebisonda - autokrátor dei romani;


Bailo veneziano
Andrea Soriano
(1438 22 ott -1440)
Vittore Duodo
(1440-41)
1440
-


1440
IMPERO OTTOMANO
 

(1404 - 1451)
figlio di Mehmet I;
1421-44/1456-51, sultano;
1423-27, sottomissione dell'Anatolia;
nel 1439 annette la Serbia all'impero, inaugurando una nuova fase della politica ottomana, consistente nella trasformazione degli stati vassalli in province di un impero assoluto; il suo programma viene però ostacolato dagli ungheresi;



1440
assedio di Costantinopoli;







1440
RUSSIA
Basilio II [il Cieco ]
Albero genealogico
(n. 1415 - m. 1462)
figlio di Basilio I;
1425-62, gran principe di Mosca;
nel 1439 rifiuta di sottoscrivere la riunione della chiesa ortodossa a quella romana approvata dal concilio di Firenze;

 
-
1440
-




1440
REGNO di FRANCIA
Carlo VII [il Vittorioso]
Albero genealogico
(Parigi 1403 - Mehun-sur-Yèvre 1462)
figlio di Carlo VI e di Elisabeth di Baviera-Ingolstadt;
1422-61, re di Francia;
[fino alle vittorie di Giovanna d'Arco il titolo non ha avuto per lui alcun significato]
nel 1429 viene incoronato a Reims;
nel 1435 si arriva alla riconciliazione con il duca di Borgogna Filippo III [il Buono];




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
-
Cancelliere-Guardasigilli
-
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1440
-




1440
ducato d’Angiò
Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1417, succeduto al padre, viene affidato allo zio materno Luigi, cardinale e duca di Bar; sposa in seguito Isabella figlia di Carlo II di Lorena;
1430-80, duca di Bar;
1430, eredita il ducato dallo zio cardinale Luigi;
1431-53, duca di Lorena;
1431, muore il suocero; pur dovendo diventare signore della regione, deve affrontare l'opposizione di Antonio di Vaudémont (appoggiato dal duca di Borgogna) che lo sconfigge e lo prende prigioniero a Bugnéville dove rimane in queste condizioni fino al 1432;
1434, l'imperatore Sigismondo suggella il suo diritto sulla Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
nel 1437, dopo essere stato prigioniero dal 1435 (già una prima volta nel 1431-32) del duca di Borgogna, ottiene la libertà (e il possesso della Lorena) solo grazie ad un enorme riscatto in danaro e in città;
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;




1440
-

a

1440
ducato di Borgogna
Filippo III [il Buono]
Albero genealogico
(Digione 1396 - Bruges 1467)
figlio di Giovanni [Senza paura] e di Margherita di Baviera;
1419-67, duca di Borgogna e conte di Fiandra;
succeduto al padre, assassinato dagli armagnacchi;
nel 1428 acquista la contea di Namur;
nel 1430 eredita dal cugino Filippo di Saint-Pol il Brabante e il Limburgo;
nel 1433 ottiene definitivamente il possesso di Olanda, Zelanda, Hainaut;
1437-38, ribellione di Bruges;




 
-
1440
-





1440
ducato di Savoia
Amedeo VIII [il Pacifico]
Albero genealogico
(Chambéry 1383 - Ginevra 1451)
figlio di Amedeo VII e di Bona di Berry;
1391-1416, conte di Savoia;
si deve a lui la pace di Bicêtre;
nel 1410 Margherita di Joinville gli cede le ragioni che le competono in quanto vedova del conte di Ginevra Oddo di Thoire e di Villars;
nel 1411 viene investito dall'imperatore Sigismondo dei suoi stati, è nominato anche vicario imperiale per la Lombardia e conte palatino;
si deve a lui il trattato di Bruges;
1416-1434, duca di Savoia;
fonda San Domenico in Bourg e un castello in Torino;
nel 1418, alla morte di Lodovico di Savoia-Acaia, acquisisce i domini del Piemonte accresciuti di Fossano, Savigliano, Chieri, Mondovì e tanti altri luoghi;
nel 1419, con il trattato di Chambéry, acquista definitivamente Nizza;
nel 1422, alla morte di Lodovico di Poitiers, eredita il contado di Valenza e di Die; s'impossessa della contea del Valentinois; per quanto riguarda Ginevra, dove anche la Camera imperiale avrebbe delle pretese, finalmente egli riceve da Sigismondo l'investitura; spedisce soccorsi all'imperatore Sigismondo in guerra contro gli hussiti;
nel 1424 assegna al primogenito Ludovico il titolo di principe di Piemonte, già portato dall'estinta linea dei Savoia-Acaia;
nel 1425 entra nella lega di Venezia e Firenze contro i Visconti; spedisce soccorsi al re di Cipro contro i maomettani; fonda Santa Chiara in Vaud;
nel 1427 compra Vercelli dal duca di Milano a patto di lasciare la lega di Venezia e Firenze;
il 2 dicembre 1427, con un trattato vengono stabilite le nozze tra Maria sua figlia e Filippo Maria Visconti;
nel 1432 Villars viene fatto contado;
nel 1439 viene eletto papa col nome di Felice V;
1440
Gennaio
6
, accetta, dopo molte esitazioni, l'elezione a pontefice da parte del concilio di Basilea, assumendo il nome di Felice V;
viene edificato il castello di Nizza;


Ludovico
Albero genealogico
(Ginevra 1413 - Lione 1465)
figlio di Amedeo VIII [il Pacifico] e di Marie di Borgogna-Valois;
1431, alla morte del fratello maggiore Amedeo eredita il titolo di principe di Piemonte;
1434-65, conte di Aosta, Maurienne e Nizza;
1434-65, duca di Savoia;
dopo l'abdicazione del padre;


 
-
1440
-

 



1440
REGNO d'INGHILTERRA
Enrico VI
Albero genealogico

(Windsor 1421 - Londra 1471)
figlio unico di Enrico V e di Caterina di Valois;
1422-61, 1470-71, re d'Inghilterra;
ancora in fasce, poco dopo, alla morte del nonno Carlo VI, viene proclamato anche re di Francia;
sotto la reggenza degli zii Giovanni di Bedford (reggente in Francia) e Humphrey di Gloucester assiste impotente ai disastrosi risultati dell'ultima fase della guerra dei cent'anni;





1440
-


a

1440
REGNO di SCOZIA
Giacomo II
Albero genealogico

(Holyrood 1430 - Roxburgh 1460)
figlio di Giacomo I Stuart e di Joan Beaufort;
1437-60, re di Scozia;
divenuto re a soli 7 anni dopo l'assassinio del padre, si trova in mezzo alle lotte fra fazioni nobiliari dei Douglas-Livingstone e dei Crichton;




1440
-


a



1440
REGNO di PORTOGALLO
Alfonso V [l'Africano]
Albero genealogico
(Sintra, Lisbona 1432 - 1481)
figlio di Edoardo I e di Eleonora di Aragona;
1438-81, re di Portogallo;
1440-48, sotto la reggenza dello zio dom Pedro;



1440
-

1440
REGNO di ARAGONA
Alfonso V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Medina del Campo 1394 – Napoli 27 giu 1458)
figlio di Ferdinando I e di Leonor Urraca di Castiglia-Albuquerque;
1416-58, re di Aragona;
succeduto al padre, tenta il grande disegno di riunificazione di Napoli alla Sicilia;
nel 1421, fattosi adottare dalla regina Giovanna II d'Angiò, si reca a Napoli con la sua corte;
nel 1423, in seguito a contrasti fra Catalogna e Aragona e lotte per la successione al trono di Castiglia, riporta la pace; si trattiene in patria fino al 1432;
nel 1433 ritorna definitivamente in Italia per conquistare prima e costruire poi il nuovo regno;
1435-58, re di Napoli; (Alfonso I)
nel 1435, nel corso della battaglia navale di Ponza, viene fatto prigioniero da Filippo Maria Visconti; quando il destino della monarchia aragonese sembra ormai segnato, egli stipula con il duca di Milano una pace separata impegnandosi a pagare un forte riscatto, a rinunciare alle sue pretese sulla Corsica e sulla Toscana e a combattere Francesco Sforza;



1442-58. re di Sicilia;




1440
-




1440
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
JUAN II
Albero genealogico

(Toro 6 mar 1405 - Valladolid 20 lug 1454)
figlio di Enrico III [il Malaticcio] e di Catherine di Lancaster;
1406-1454, re di Castiglia e di Léon;
[sotto la reggenza dello zio e della madre.]


1440
-

1440
REGNO di NAVARRA
Giovanni II
Albero genealogico

(Medina del Campo 1397 - Barcellona 1479)
figlio di Ferdinando I e di Eleonora di Castiglia;
1415-16, viceré di Sicilia;
1425-79, re di Navarra;
succeduto alla morte di Carlo III [il Nobile], padre di sua moglie Bianca;
nel 1435 partecipa alla spedizione del fratello Alfonso V il Magnanimo per la conquista di Napoli ma viene catturato a Ponza e condotto a Milano dove riconquista la libertà grazie a Filippo Maria Visconti;




1458-79, re d'Aragona;


1440
-
a




1440
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
Tomaso di Campofregoso
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di;
1415 4 lug - 23 nov 1421, doge di Genova;
1436 ? - 24 mar 1437, doge di Genova;
1437 24 mar - 18 dic 1442, doge di Genova;


1440
-


1440
ducato di Milano
Filippo Maria Visconti
Albero genealogico
(Milano 1392 - 1447)
figlio secondogenito di Gian Galeazzo e di Caterina Visconti;
1402-47, conte di Pavia;
1412-47, duca di Milano;
Lotario Rusca rinuncia a Como, mentre Lodi viene tolta a Giovanni da Vignate;
nel 1417 si fa cedere Vercelli dal marchese di Monferrato;
nel 1418, sotto l'accusa di adulterio, fa decapitare la sua prima moglie Beatrice di Tenda;
sottrae Piacenza a Filippo Arcelli;
nel 1420 toglie Cremona a Cabrino Fondulo;
nel 1422 toglie Bergamo e Brescia a Pandolfo Malatesta; quando anche Genova si assoggetta ai Visconti, egli può rientrare da protagonista nel gioco politico dei grandi potentati italiani;
1426-27, lega antiviscontea;
nel 1428, con la prima pace di Ferrara, deve cedere a Venezia Brescia e Bergamo;
sposa la sua seconda moglie Maria di Savoia;
1431-33, lega antiviscontea;
con la seconda pace di Ferrara Filippo Maria Visconti deve cedere a Venezia Brescia e Bergamo;






 
1440
1437-41, lega antiviscontea;


1440
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Francesco Foscari
Albero genealogico
(Venezia 19 giu 1373 – Venezia 1º nov 1457)
primogenito di Nicolò di Giovanni e di Caterina di Giovanni Michiel.
1423-57, doge di Venezia; [65°]


- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1440
Occupato Monzarbano Francesco Sforza si avvicina con l'esercito al fiume Chies (formato dal lago d'Ider, dieci miglia lontano da Brescia) dove incontra Pietro Barbaro uscito dalla città accompagnato da diversi nobili. Dopo i convenevoli si decide l'ordine della guerra.
Sono recuperati tutti luoghi del territorio bresciano e del bergamasco; passato quindi nella Giera d'Adda, Francesco Sforza s'impadronisce di Casal Maggiore, Trevì, Rivolta e Caravaggio; se uniamo a ciò la grave rotta data dai fiorentini all'esercito di Niccolò Piccinino ad Anghiari è logico pensare che il destino del duca di Milano è segnato. Inoltre espugnata la Fortezza di Peschiera, occupati più luoghi nel mantovano viene consegnata dai suoi abitanti al provveditore Venier la città di Ravenna insieme con Ostaccio da Polenta che prima la dominava.
Per ridurre l'indignazione di Francesco Sforza e assicurarlo per quanto concerne lo sposalizio con la figlia del duca di Milano Bianca Visconti e per prova di sincera fede, invia costei prima a Mantova e di qui a Ferrara presso il marchese Niccolò d'Este.
Divulgata la notizia, i provveditori veneziani sospendono ogni azione timorosi che Francesco Sforza abbandoni improvvisamente l'esercito per passare al servizio del suocero, ma così non è. Invitato infatti a Marmirolo per dar corso al trattato di pace con i milanesi, Francesco Sforza passa invece a Venezia dichiarando la sua ferma intenzione di agire solo ed esclusivametne nell'interesse della lega.
A Venezia egli giunge proprio quando si stanno celebrando le nozze del figlio del doge cui partecipano il Barbaro, Pietro Avogadro, Pietro di Lodrone figlio di Paris, e altri nobili bresciani e di città vicine. Si sparge intanto la voce che Niccolò Piccinino, convinto che Francesco Sforza sia stato ucciso, è passato nel bresciano e ha messo in fuga a Chiari 1200 soldati; la sollecita comparsa di Francesco Sforza alla testa del suo esercito rende inevitabile lo scontro che si protrae per tutta la giornata.
Il giorno successivo mentre Francesco Sforza sta battendo con le artiglierie la terra di Martinengo, Niccolò Piccinino va in soccorso di essa con le sue truppe; a questo punto il duca di Milano invia Urbano Rezano Francesco Sforza e comanda a Niccolò Piccinino di portarsi, ottenuto un salvacondotto, nel campo dei veneziani per introdurre il trattato di pace e terminare finalmente la guerra. I preliminari rischiano di venire interrotti dall'operato del marchese di Mantova che si è spinto a devastare il confine dei veneziani, ma per ordine del duca è costretto a ritirarsi.


I beni (di cui alcuni nel vicentino) confiscati ai dal Verme, conti di Sanguinetto, vengono venduti all'incanto.

 

 

1440
Repubblica di Firenze
Cosimo de' Medici [il Vecchio]
Albero genealogico

(Firenze, 27 set 1389 – Careggi, 1º ago 1464)
figlio di Giovanni di Bicci, fondatore del Banco Medici (1397), e di Riccarda [Nannina] de’ Bueri;
1416, sposa Contessina de’ Bardi († 1473), figlia di Alessandro de’ Bardi, conte di Vernio;
1429-64, signore de facto di Firenze;
1439, gonfaloniere di giustizia;



 

 
1440
-


1440
Ancona
Francesco Sforza
Albero genealogico
(San Miniato, Pisa 1401-Milano 1466)
figlio di Muzio Attendolo [Sforza] e della sua compagna Lucia di Torsciano;
1424-26, viceré della Calabria;
1430, condottiero al servizio di Filippo Maria Visconti, in lotta contro Venezia;
morta la sua prima moglie gli viene offerta in sposa da Filippo Maria Visconti la figlia e unica erede Bianca Maria;
1433-66, marchese di Ancona;
gonfaloniere della chiesa per l'Umbria, è ora al servizio del pontefice;
1440
ancora gonfaloniere della chiesa per l'Umbria, ma tornato l'anno precedente al servizio dei veneziani contro Milano, dopo la sconfitta del Piccinino ad Anghiari non vuole varcare l'Adda e penetrare in territoiro visconteo, prodigandosi viceversa perché si arrivi alla pace;





1450-66, duca di Milano;






 
1440
-


1440
REGNO di NAPOLI e REGNO di SICILIA
Alfonso V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Medina del Campo 1394 – Napoli 27 giu 1458)
figlio di Ferdinando I e di Leonor Urraca di Castiglia-Albuquerque;
1416-58, re di Aragona;
1435-58, re di Napoli; (Alfonso I)




1442-58. re di Sicilia;

– vedi sopra –




Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1430-80, duca di Bar;
1431-53, duca di Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;




– vedi sopra –




1440
-
a




Altilio, Gabriele (Caggiano, Salerno 1440 ca-Policastro 1501) umanista italiano, vissuto alla corte di Alfonso duca di Calabria, futuro Alfonso II, fungendo anche da precettore del figlio di questo, Ferrandino; amico di G. Pontano e di altri umanisti, scrisse eleganti poesie latine, tra cui un epitalamio per le nozze di Isabella d'Aragona e Gian Galeazzo Sforza.

Brancati, Giovanni (Policastro, Salerno, 1440ca-Napoli? dopo il 1481) umanista italiano, bibliotecario e cortigiano alla corte Ferrante I di Napoli, forse coinvolto nella congiura antiaragonese di Antonello Petrucci; sostenitore del latino contro il volgare;
Deploratio de morte Paulae suae puellae (1471 ca, una delle sue opere, cse in un manoscritto, in cui piange la morte per naufragio della sua giovane amante).

Calepino o Ambrogio da Calepio (Bergamo 1440ca-1510) monaco agostiniano, lessicografo, umanista italiano;
Dictionum interpretamenta o Dictionarium linguae latinae (1502, dizionario della lingua latina, che è una vera e propria enciclopedia del mondo classico; grazie alla popolarità di quest'opera, i vocabolari latini un tempo venivano chiamati "calepini"; Padova 1772, ripubblicato, con aggiunte, da J. Facciolati).

Colombe, Jean (attivo tra il 1463-64 e 1493-94) miniatore francese, 
1470, è al servizio di Carlotta di Savoia, moglie di Luigi XI di Francia, per la quale esegue Livre des douze périls d'enfer
1482-89, per altri committenti di corte esegue Heures de Louis de Laval (Parigi, Bibl. Nat.) e la Vita Christi di Ludolf di Sassonia per Luigi Bastardo di Borbone e ammiraglio di Francia
1486, è nominato «alluminatore ducale» dal duca Carlo I di Savoia per il quale esegue:
Très riches heures du duc de Berry (lasciate incompiute nel 1416 dai fratelli de Limbourg ed ereditate dai Savoia) e l'Apocalisse, che verso il 1430 Amedeo VIII aveva fatto dipingere da Jean Bapteur e Perronet Lamy (oggi all'Escorial).

Maestro delle Carte da Gioco (sec. XV) incisore tedesco
nome convenzionale dato sulla base della sua opera maggiore a un anonimo incisore attivo nell'alto Reno, a Strasburgo e forse a Magonza
Carte da Gioco (1440)
Storie di Cristo (serie).

Maestro del Codice di san Giorgio (sec. XV) pittore e miniatore italiano,
Codice di san Giorgio (per il cardinale Stefaneschi, alla Bibl. Apostolica Vaticana).

Manrique, Jorge (Paredes de Nava 1440?-Garci-Muñoz 1479) poeta spagnolo
Coplas por la muerte de su padre (1477, Coplas per la morte del padre)
50 liriche comprese nel Cancionero general (1511, di Hernando del Castillo) e nel Cancionero de Sevilla (1535).

Pinzón, Martin Alonso Yáñez (Palos de Moguer, Huelva 1440-La Rábida, Huelva 1493) navigatore spagnolo, fece molta esperienza viaggiando, fin da giovane, lungo le coste atlantiche dell'Africa; 
1492, chiamato da C. Colombo, assume il comando della Pinta; arrivato a Hispaniola e poi a Cuba, si allontana con la Pinta dal resto della spedizione e fino al 6 gennaio 1493 esplora per suo conto varie isole, tra le quali Haiti, nella speranza di trovare l'oro prima degli altri e di ottenere così maggiori riconoscimenti; riunitosi a C. Colombo, che ha disapprovato l'iniziativa, torna in patria ma a causa di una malattia, contratta durante il viaggio, muore poche settimane dopo (31 marzo); suo fratello Vicente Yáñez (m. 1523), che nel primo viaggio di C. Colombo ha il comando della Niña, prosegue i viaggi di esplorazione delle coste del Sudamerica e rileva, prima di P.A. Cabral, la foce del Rio delle Amazzoni.

Ramos de Pareja, Bartolomé o Bartolomé Ramis (Baeza, Jaén 1440 ca-m. dopo il 1491) teorico e compositore spagnolo, allievo di J. de Monte, studiò poi all'università di Salamanca
1472, ca, soggiorna a Firenze per una decina d'anni
1482 è a Bologna
Musica practica (1482, trattato che sconvolge le basi della teoria corrente risalente a Guido d'Arezzo).

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Carta/Stampa

«segue da 1439»
La scoperta risale al 1440 ca a Magonza, in Germania, anche se il primo saggio (Vurbyldung) venne realizzato in Olanda, nei «Donato» che vi si stampavano prima di allora.
I primi libri a stampa non escono da botteghe xilografiche bensì sono opera di specialisti del metallo. Il libro stampato non può quindi essere considerato un perfezionamento della  xilografia.
J. Gutenberg è orefice,
Prokop Waldfoghel di Praga, che sta eseguendo ricerche analoghe a quelle di J. Gutenberg, è orefice.
«segue 1441»

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