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Papa 1440, la maggioranza delle gerarchie ecclesiastiche rimaste a Basilea, dopo aver proclamato la tesi della superiorità del concilio sul pontefice, depone Eugenio stesso ed elegge papa Amedeo VIII di Savoia col nome di Felice V. Felice
V Amedeo VIII di Savoia
(Chambéry 1383-Ginevra 1451) Concilio
Ecumenico 1440, Firenze: Sovrano Militare Ordine Gerosolimitano di Malta
«segue da 1309» |
ANNO 1440
– Altilio, Gabriele (Caggiano,
Salerno 1440 ca-Policastro 1501) umanista italiano, vissuto alla corte
di Alfonso duca di Calabria, futuro Alfonso
II, fungendo anche da precettore del figlio di questo, Ferrandino;
amico di G. Pontano
e di altri umanisti, scrisse eleganti poesie latine, tra cui un epitalamio
per le nozze di Isabella d'Aragona e Gian
Galeazzo Sforza.
Torna su– Brancati, Giovanni (Policastro, Salerno, 1440ca-Napoli? dopo il 1481) umanista italiano, bibliotecario e cortigiano alla corte Ferrante I di Napoli, forse coinvolto nella congiura antiaragonese di Antonello Petrucci; sostenitore del latino contro il volgare; Deploratio de morte Paulae suae puellae (1471 ca, una delle sue opere, cse in un manoscritto, in cui piange la morte per naufragio della sua giovane amante). – Calepino o Ambrogio da Calepio (Bergamo 1440ca-1510) monaco agostiniano, lessicografo, umanista italiano; Dictionum interpretamenta o Dictionarium linguae latinae (1502, dizionario della lingua latina, che è una vera e propria enciclopedia del mondo classico; grazie alla popolarità di quest'opera, i vocabolari latini un tempo venivano chiamati "calepini"; Padova 1772, ripubblicato, con aggiunte, da J. Facciolati). – Colombe, Jean (attivo tra il 1463-64 e 1493-94) miniatore francese, 1470, è al servizio di Carlotta di Savoia, moglie di Luigi XI di Francia, per la quale esegue Livre des douze périls d'enfer 1482-89, per altri committenti di corte esegue Heures de Louis de Laval (Parigi, Bibl. Nat.) e la Vita Christi di Ludolf di Sassonia per Luigi Bastardo di Borbone e ammiraglio di Francia 1486, è nominato «alluminatore ducale» dal duca Carlo I di Savoia per il quale esegue: Très riches heures du duc de Berry (lasciate incompiute nel 1416 dai fratelli de Limbourg ed ereditate dai Savoia) e l'Apocalisse, che verso il 1430 Amedeo VIII aveva fatto dipingere da Jean Bapteur e Perronet Lamy (oggi all'Escorial). – Maestro delle Carte da Gioco (sec. XV) incisore tedesco nome convenzionale dato sulla base della sua opera maggiore a un anonimo incisore attivo nell'alto Reno, a Strasburgo e forse a Magonza Carte da Gioco (1440) Storie di Cristo (serie). – Maestro del Codice di san Giorgio (sec. XV) pittore e miniatore italiano, Codice di san Giorgio (per il cardinale Stefaneschi, alla Bibl. Apostolica Vaticana). – Manrique, Jorge (Paredes de Nava 1440?-Garci-Muñoz 1479) poeta spagnolo Coplas por la muerte de su padre (1477, Coplas per la morte del padre) 50 liriche comprese nel Cancionero general (1511, di Hernando del Castillo) e nel Cancionero de Sevilla (1535). – Pinzón, Martin Alonso Yáñez (Palos de Moguer, Huelva 1440-La Rábida, Huelva 1493) navigatore spagnolo, fece molta esperienza viaggiando, fin da giovane, lungo le coste atlantiche dell'Africa; 1492, chiamato da C. Colombo, assume il comando della Pinta; arrivato a Hispaniola e poi a Cuba, si allontana con la Pinta dal resto della spedizione e fino al 6 gennaio 1493 esplora per suo conto varie isole, tra le quali Haiti, nella speranza di trovare l'oro prima degli altri e di ottenere così maggiori riconoscimenti; riunitosi a C. Colombo, che ha disapprovato l'iniziativa, torna in patria ma a causa di una malattia, contratta durante il viaggio, muore poche settimane dopo (31 marzo); suo fratello Vicente Yáñez (m. 1523), che nel primo viaggio di C. Colombo ha il comando della Niña, prosegue i viaggi di esplorazione delle coste del Sudamerica e rileva, prima di P.A. Cabral, la foce del Rio delle Amazzoni. – Ramos de Pareja, Bartolomé o Bartolomé Ramis (Baeza, Jaén 1440 ca-m. dopo il 1491) teorico e compositore spagnolo, allievo di J. de Monte, studiò poi all'università di Salamanca 1472, ca, soggiorna a Firenze per una decina d'anni 1482 è a Bologna Musica practica (1482, trattato che sconvolge le basi della teoria corrente risalente a Guido d'Arezzo). |
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