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ANNO 1950

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Papa Pio XII
(1939-58)

ANNO GIUBILARE
[Anno Santo]

1950
Gennaio
Sin dai primi del mese il dott. L. Gedda prepara la «Crociata del Grande Ritorno» (dei comunisti).
[Culminerà il giorno di Pasqua, ma mancando completamente al suo obiettivo.]
7, «La Civiltà Cattolica»: p. Mondrone, Da un episodio a un movimento: la Crociata della Bontà;
11, l'on. A. De Gasperi (Dc) rassegna le dimissioni;
15, «L'Osservatore Romano» attacca l'attività della "Church of Christ" nel Lazio;

Febbraio
14
, varo del "VI governo De Gasperi";

Marzo
12
, beatificazione del ven. Domenico Savio;
18, la S. Sede approva gli statuti della Conferenza Episcopale austriaca;
19, beatificazione della ven. Paola Elisabetta Cerioli, fondatrice delle "Suore della Sacra Famiglia";
22, Roma, benedizione e apertura al culto della cappella (opera di Piacentini) dedicata alla Eterna Sapienza, costruita nel recinto della Città Universitaria e ad essa regalata da Pio XII;

Aprile
26
, una giornalista scopre la presenza di una misteriosa immagine leonardesca su una parete dello studio del prof. Nicola Pende;
[il professore afferma che la testa del Cristo vi è apparsa misteriosamente.]
lo stesso giorno Pio XII dichiara sant'Alfonso Maria de' Liguori "patrono dei confessori e dei maestri di teologia morale";

Maggio
, la CISL (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori) sostituisce la L.C.G.I.L.;
18, canonizzazione di:
. beata Bartolomea Capitanio,
. beata Vincenza Gerosa,
fondatrici delle "Suore di Maria Bambina";
27, Roma, assemblea dei presidenti diocesani dell'ACI (Azione Cattolica Italiana).
Importante discorso di Pio XII sull'ACI e l'azione politica.
Lo stesso giorno:
udienza del papa ai componenti la Squadra Nazionale Italiana, in partenza per i Campionati Mondiali di Calcio di Rio de Janeiro.
Esce Il cielo e la terra di Carlo Coccioli.

Giugno
11
, canonizzazione del beato Vincenzo Maria Strambi, vescovo di Macerata e Tolentino;
15, Milano, rappresentata alla Scala la novità di don Lorenzo Perosi: Il Nazzareno.
16, condanna all'Indice de La Pelle di Curzio Malaparte;
24, Piazza San Pietro, canonizzazione della beata Maria Goretti;

Luglio
20
, «L'Osservatore Romano» pubblica il decreto dell'Indice contro La Via di Bruno Ughi (1948, 1949), marito di Maria Miani, la protagoniosta delle apparizioni di Voltago;


Agosto
2
, presso Castel Gandolfo muore il card. Luigi Lavitrano;
5, «La Civiltà Cattolica»: articolo di p. Messineo: «Libertà religiosa e libertà di coscienza»;
. p. Lener, «I precedenti legislativi e storici dell'art. 7 della Costituzione»;
12, emana l'enciclica Humani generis su taluni errori teologici (evoluzionismo,  storicismo, esistenzialismo) e la bolla Magnificentissimus Deus che definisce l'assunzione della Vergine Maria.
19, «La Civiltà Cattolica»: articolo di p. Lener: «L'interpretazione dottrinale dell'art. 7 della Costituzione»);

Settembre
8
, un "breve" pontificio (pubblicato il 26 nov da «L'Osservatore Romano») nomina santa Francesca Cabrini "patrona degli emigranti";
XXIV Settimana Sociale: «?»;
16, «La Civiltà Cattolica»: articolo di p. Lener: «L'interpretazione dottrinale dell'art. 7 della Costituzione»);

Ottobre
, beatificazione della ven. Maria De Matteis (laziale) fondatrice delle "Adoratrici del Preziosissimo Sangue";
22, pellegrinaggio dei Comuni e delle Province d'Italia, promosso dai Comitati Civici: oltre 20.000 amministratori comunali giungono a Roma per l'Anno Santo;


Novembre
, piazza San Pietro, proclamazione del dogma dell'Assunzione;
4, «La Civiltà Cattolica»: articolo di p. Messineo: «La tolleranza e il suo fondamento morale»;
18, «La Civiltà Cattolica»: articolo di p. Lener: «L'interpretazione dottrinale dell'art. 7 della Costituzione»);
21, con la costituzione apostolica Sponsa Christi il papa riforma le suore di clausura;
24, accordo ACEC-AGIS;

Dicembre
1
-25
, l'ACI (Azione Cattolica Italiana) chiama a raccolta tutta la Nazione per una serie di discorsi intonati al "Gran Ritorno" pronunciati da p. Lombardi alla radio ecc.;
5, «La Civiltà Cattolica»: articolo di p. Messineo: «Tolleranza e intolleranza»);
13, circa 400 tra deputati e senatori italiani sono ricevuti in udienza dal papa dopo aver fatto collettivamente le visite giubilari.

Sicilia, mentre tra lo Stato e i potentati siciliani si è stabilito il patto informale del silenzio per quanto riguarda la mafia e i mafiosi, l'arcivescovo di Palermo Ernesto Ruffini, il più "atlantico" e anticomunista tra i cardinali, ritiene a tal punto preziosa la mafia da negarne addirittura l'esistenza, Secondo la sua dottrina la mafia è stata inventata dalla perversa fantasia dei diffamatori della Sicilia Suo nipote Attilio Ruffini, futuro ministro della repubblica… sicuramente lo confermerà.

Salesiani

«segue da 1897»
1950, sul modello dei terz'ordini, si costituiscono i primi gruppi di cooperatori salesiani, laici impegnati ad affiancare le opere della congregazione;
«segue 1952»

chassidismo
[da chasîd, plurale chasîdîm, pio]

«segue da 1800»
scomparsi per la rivoluzione sovietica e poi per l'olocausto nazista i centri originari, questo movimento mistico dell'ebraismo ha le sue maggiori comunità, con le antiche dinastie di zaddîqîm, negli Stati Uniti e in Israele; in Europa ha nuclei a Londra, Bruxelles, in Svizzera, a Milano, per lo più nella forma del chassidismo Chabad (sigla formata dalle iniziali ebraiche delle parole "sapeinza", "scienza" e "conoscenza": le tre supreme sefirôth o emanazioni divine secondo il fondatore Chabad, rabbi Shneur Zalman di Liadi). Il chassidimo Chabad ha sviluppato in modo originale, sia l'aspetto speculativo sia l'azione pratica, educativa, sociale, mentre pensatori come M. Buber e A.J. Heschel sono considerati gli esponenti di un neo chassidismo che ha esercitato influenza anche fuori dell'ebraismo, per la suggestione del suo ricco patrimonio letterario, religioso e artistico.




Cardinali

Ordine dei vescovi
- Francesco Marchetti Selvaggiani (1871 - giu 1930 - † gen 1951)

Ordine dei preti
- Alessio Ascalesi (1872 - dic 1916 - † mag 1952)
- M. von Faulhaber (1869 - mar 1921 - † giu 1952)
- Dionisio Dougherty (1865 - mar 1921 - † mag 1951)
- Giovanni Battista Nasalli Rocca di Corneliano (1903 - mag 1923 - † mar 1952)
- Alessandro Verde (1865 - dic 1925 - † mar 1958)
- Ernesto (Giuseppe) van Roey (1874 - giu 1927 - † ago 1961)
- Pietro Segura y Saenz (1880 - dic 1927 - † apr 1957)
- Alfredo Ildefonso Schuster (1880 - lug 1929 - † ago 1954) (beatificato mag 1996)
- Emanuele Goncalves Cerejeira (1888 - dic 1929 - † ago 1977)
- Luigi Lavitrano (1874 - dic 1929 - † ago 1950)
- Achille Liénart (1884 - giu 1930 - † feb 1973)
- Pietro Fumasoni Biondi (1872 - mar 1933 - † lug 1960)
- Federico Tedeschini (1873 - mar 1933 - † nov 1959)
- Maurilio Fossati (1876 - mar 1933 - † mar 1965)
- Elia Dalla Costa (venerabile) (1872 - mar 1933 - † dic 1961)
- Teodoro Innitzer (1875 - mar 1933 - † ott 1955)
- Ignace Gabriel Tappouni (1879 - dic 1935 - † gen 1968)
- Giacomo Copello (1880 - dic 1935 - † feb 1967)
- Eugenio Tisserant (1884 - giu 1936 - † feb 1972)
- G. Piazza (1884 - dic 1937 - † nov 1957)
- G. Pizzardo (1877 - dic 1937 - † ago 1970)
- Pierre Gerlier (1880 - dic 1937 - † gen 1965)
- Gregorio Pietro XV Agagianian (1895 - feb 1946 - † mag 1971)
- Benedetto Aloisi Masella (1826 - feb 1946 - † set 1970)
- C. Micara (1879 - feb 1946 - † mar 1965)
- Adam Stefan Sapieha (1867 - feb 1946 - † lug 1951)
- Edoardo Mooney (1882 - feb 1946 - † ott 1958)
- Giulio Saliège (1870 - feb 1946 - † nov 1956)
- James Mc Guigan (1894 - feb 1946 - † apr 1974)
- Samuel Stritch (1887 - feb 1946 - † mag 1958)
- Clemente Roques (1880 - feb 1946 - † set 1964)
- Giovanni De Jong (1885 - feb 1946 - † 8 set 1955)
- Carlos De Vasconcellos Motta (1890 - feb 1946 - † set 1982)
- Norman Gilroy (1896 - feb 1946 - † ott 1977)
- Francis Spellman (1889 - feb 1946 - † dic 1967)
- José Rodriguez (? - feb 1946 - † dic 1958)
- Clemente De Gouveia (1889 - feb 1946 - † feb 1962)
- Jaime De Barros Camara (1894 - feb 1946 - † feb 1971)
- Enrique Pla y Deniel (1876 - feb 1946 - † lug 1968)
- Emanuele Arteaga y Betancourt (1879 - feb 1946 - † mar 1963)
- Joseph Frings (1887 - feb 1946 - † dic 1978)
- Gualberto Guevara (1882 - feb 1946 - † nov 1954)
- Bernard Griffin (1899 - feb 1946 - † ago 1956)
- Jozsef Mindszenty (venerabile) (1892 - feb 1946 - † mag 1975)
- Ernesto Ruffini (1888 - feb 1946 - † giu 1967)
- Konrad von Preysing (1880 - feb 1946 - † dic 1950)
- Antonio Caggiano (1889 - feb 1946 - † ott 1978)
- Tomaso Tien Ken Sin (1890 - feb 1946 - † lug 1967)
- Giuseppe Bruno (1875 - feb 1946 - † nov 1954)

Ordine dei diaconi
- N. Canali (1874 - dic 1935 - † ago 1961)
- Domenico Jorio (1867 - dic 1935 - † ott 1954)
- Massimo Massimi (1877 - dic 1935 - † mar 1954)
- Giovanni Mercati (1866 - giu 1936 - † ago 1957)

 

«segue da 1947»
1950
Giugno
16
, riceve il riconoscimento definitivo dalla Santa Sede.
[L'istituto viene anche definito:
- Nuovo Ordine dei Templari,
- Massoneria Bianca,
- Quinta Colonna di Dio,
- Nuova Falange,
- OAS Spagnola,
- Mafia del Vangelo,
in quanto infiltratosi nei pilastri del regime spagnolo: Chiesa, Esercito, Capitale.]

Conta già 200 "residenze", comprese le nuove d'Italia, Germania e Inghilterra.

Le riunioni di fine settimana si tengono a turno in una delle case, o per maggiore discrezione, nella finca – villa di campagna, spesso isolata – di qualche alto personaggio.
Si tratta di esercizi spirituali molto particolari, legati ad interessi terreni e transeunti. Una delle finche più frequentate è quella del latifondista Alvaro Domecq, dove è ospite non insolito il torero Luis Dominguin. È naturale che su tanto mistero si speculi.
Il popolo pensa all'Opus Dei come a una banda «di contrabbandieri d'oppio» legati da precisi impegni di omertà. Ritiene che nei corsi si insegnino la violenza e la corruzione.
Si arriva a sostenere che ai generali, quelli che contano (tutti no, costerebbero troppo caro: sono 1028), sono offerte 200.000 pesetas per associarsi all'Ordine.
Il popolo lo odia perché intravede la sete del potere al di là della facciata della modestia. Le massime di Camino che si riferiscono alla povertà «disprezza i beni di questo mondo…» non ingannano nessuno. Se ne sono accorti anche i gesuiti, divenuti i più feroci nemici dell'Opus Dei. Si vedono strappare il monopolio della istruzione, la preferenza e i favori di cui godevano presso l'alto clero. Sono stati essi a definirlo Massonera Bianca.
Ma i rapporti con la Chiesa non sono così semplici.
Dopo l'attuale riconoscimento (1950) il Vaticano non prenderà pubblicamente posizione nei riguardi dell'Ordine.
«segue 1952»

[Maria Adele Teodori, Spagna in ginocchio, Edizioni di Comunità 1963;
+ altri. ]


1950

Sovrano Militare Ordine Gerosolimitano di Malta

«segue da 1949»
sede: Roma, via Condotti;
Gran maestro: don Ludovico Chigi Albani della Rovere (1931-14.11.1951).

Come gli altri ordini, neppure l'Ordine di Malta è mai stato approvato, né dal fascismo prima (nonostante i legami del gran maestro con alti personaggi del regime, Mussolini lo aveva invitato a costruire un lebbrosario a Tselaclacla in Abissinia, risparmiandogli di rasentare il ridicolo rivendicando l'isola di Malta come da molti auspicato) né ora dal governo italiano che ha deciso di fondare un Ordine al merito della repubblica, proibendo ai cittadini l'uso di tutti gli altri che non abbiano l'approvazione del capo dello Stato.

Altri membri:
. marchese Luigi Rangoni, 80enne, cancelliere;

. conte Cattaneo di Sedrano, segretario della cancelleria;

. balì conte Ferdinando Thun Hohenstein (nipote dell'ex gran maestro Thun Hohenstein), discendente di una delle più grandi famiglie d'Austria, membro del sovrano consiglio; abita nel castello di Povo (Trento)
[per la bega del grano argentino ha inoltrato un ricorso segreto alla congregazione dei religiosi];

. duca Caffarelli, decano dei balì gran croce d'onore e di devozione;

. marchese Alberto Teodoli, vice decano, senatore della Repubblica;

. marchese Dragonetti de Torres, ministro plenipotenziario;

. conte AntonioHercolani Fava Simonetti, 66enne, diventato professo una volta vedovo;

. conte Conestabile della Staffa, 88enne, assessore delegato alle opere di assistenza civile;

. avvocato Gazzoni, legale dell'Ordine;
[spedito in Argentina riesce a risolvere l'affare el grano]

. marchese Pallavicini, 41enne, cavaliere di giustizia, maestro di cerimonie.

- Gran priorato di Roma:
unica carica di balì del gran priorato di Roma è quella di San Sebastiano del Palatino, costituita e dichiarata ereditaria da Urbano VIII;
. card. N. Canali (1948-?) pur essendo gran priore dell'Ordine di Malta è anche gran maestro dell'Ordine del Santo Sepolcro;
[è rivale di mons. G.B. Montini]
Giugno
6
, nella chiesa di Santa Maria del priorato sull'Aventino, il cappellano conventuale dell'associazine ungherese all'estero, mons. Gyula Magyari, pronuncia i voti solenni;
[i cappellani conventuali raramente fanno i voti di professione. Da parte loro, infatti, i tre voti sembrano puramente surrogatori, in quanto, come sacerdoti, hanno già gli stessi obblighi. Ma questo supplemento, che in certo modo li trasferisce dal clero secolare al clero regolare, dà loro il diritto di essere investiti di una commenda, Si può immaginare come l'Ordine non cerchi affatto di incoraggiare un tale genere di vocazioni.]
La messa viene celebrata dal curato, mons. Peretti, arcivescovo titolare di Leontopoli. Sono presenti:
- il gran maestro (è seduto nel coro, sotto il suo baldacchino, accanto al Vangelo; porta un mantello nero a larghi paramenti grigi, con il collare d'oro; sotto il mantello la sopravveste grigia con la grande croce ricamata di bianco, che gli copre il petto; accanto a lui sono appese la bandiera dell'Ordine e quelle delle Venerabili Lingue).
Attorno a lui:
- i membri del sovrano consiglio (occupano i banchi coperti di drappi rossi. Anch'essi portano il mantello nero, l'abito da cerimonia, con la croce di lana bianca sulla spalla. Sul braccio sinistro hanno la larga stola gialla ornata degli strumenti della passione, e, dall'apertura del mantello, si possono riconoscere le tuniche gialle dei balì, e quelle rosso papavero dei commendatori).
Su banchi delle navate gli altri dignitari:
- i cavalieri di giustizia (con paramenti bianchi);
- i cavalieri d'onore e di devozione (con paramenti neri orlati d'oro);
- i cavalieri magistrali, (con semplici paramenti neri);
- dame d'onore e di devozione (con una piccola croce appuntata sul petto).
Alla fine della cerimonia arriva, in una busta sigillata, una lettera proveniente dalla Santa Sede che notifica che, per decreto della sacra congregazione, sua eccellenza reverendissima Ilario Alcini, vecovo titolare di Dionisopoli, visitatore dei seminari d'Itala, è nominato "visitatore apostolico ad inquirendum et referendum, sulle questioni sollevate da sua eccellenza Ferdinando Thun Hohenstein, balì professo del sovrano militare Ordine gerosolimitano di Malta.
Luglio
il cardinal N. Canali scrive al gran maestro che il santo padre, protettore dell'Ordine di Malta, ha appena saputo con sommo dolore che il ministro dell'Ordine di Malta a Parigi, il barone Yves Marie Marsaudon (che ha sostituito il conte di Pierredon messo a riposo) è un massone [già era successo in passato con il cardinale Giovanni Verdier († apr 1940), arcivescovo di Parigi e così pure per il celebre card. M. Rampolla del Tindaro († dic 1913) . Comunque sia, è stato fatto gran croce magistrale in gremio religionis, su domanda del suo predecessore; e nominato ministro, su raccomandazione del nunzio di Parigi, mons Roncalli: la responsabilità dell'Ordine è coperta.]
Il gran ministero, che ha appena subito un'inchiesta, deve quindi a sua volta condurne una, ma la faccenda è delicata in quanto il gran magistero è obbligato :
- verso il nunzio, per il suo prezioso contributo alla conclusione dell'affare argentino;
- verso il conte di Pierredon (fatto conte da Leone XIII) per i suoi prolungati servigi, prima a Bucarest, poi a Parigi;
- verso lo stesso barone Marsaudon per i suoi meritati sforzi di ottenere il riconoscimento ufficiale dell'Ordine da parte del governo francese.
Il gran maestro designa mons. Rossi Stockalper, canonico di Santa Maria Maggiore e cappellano professo dell'Ordine, il quale (nella condizione di amico sia del gran maestro che del card. N. Canali) parte per Parigi in qualità di "visitatore magistrale". Qui il padre Berteloot gli conferma l'esattezza della notizia: il barone Marsaudon, ministro di Malta, non solo è massone ma è pure 33° grado della massoneria e membro a vita del Consiglio della Grande Loggia del rito scozzese. Si rivolge quindi all'arcivescovo mons. Feltin, appena rientrato da Lourdes, e tramite questi al suo vicario generale mons. Bohan il quale, documenti alla mano, gli dimostra appunto che il barone Marsaudon appartiene alla massoneria. Per scarico di coscienza si rivolge infine al nunzio mons. Roncalli, arcivescovo titolare di Mesembria, che lo indirizza cortesemente verso il segretario della nunziatura mons. Bruno Heim, di origine svizzera, cameriere segreto sovrannumerario.
Dopo un concitato colloquio, mons. Bruno Heim
rassicura mons. Rossi Stockalper che, grazie al barone Marsaudon , l'Ordine di Malta sarà riconosciuto ufficialmente dalla repubblica francese.
Quando l'ambasciatore Auriti, che si occupa dell'ufficio degli affari esteri, inviato dal gran maestro in Francia ritorna riferendo il contrario, e cioè che il governo francese non intende assolutamente riconoscere l'Ordine di Malta le cose precipitano.
Alla fine, il barone Marsaudon presenta le sue dimissioni che vengono accettate dal sovrano consiglio e riceve il titolo nuovo di "ministro emerito". Il conte de Billy, il quale non ha relazioni che con la massoneria del petrolio, prende il suo posto.
Il cardinale Canali, che non gradisce l'ambasciatore di Francia presso la Santa Sede, fa insabbiare la candidatura del fratello, il marchese d'Ormesson.
Mons. Bruno Heim viene richiamato, ammmonito solennemente, e spedito a Vienna. Il padre Berteloot viene proposto per la croce al merito, e mons. Bahon nominato cappellano dell'associazione francese.
Intanto, dopo aver lasciato il palazzo magisteriale, Ferdinando Thun Hohenstein torna ben presto a minacciare l'Ordine, grazie al gesuita Castellani, direttore della congregazione mariana dei nobili, e anima nera del card. N. Canali. Questo padre gli dà la presidenza dell'opera di Nazareth, istituto tecnico per ragazzi poveri, che dipende da quella congregazione e che occupa gli annessi del gran priorato dell'Aventino. Il card. N. Canali, per mostrargli che non lo abbandona, fa rientrare nella scatola il padre Castellani per far uscirre il padre Larraona a pregare il gran magistero di non compiere "nessun atto che possa obbligare, in modo permanente sua eccellenza fra' Ferdinando Thun Hohenstein, autore di un ricorso alla sacra congregazione dei religiosi.
Agosto
Il cardinale Luigi Lavitrano, morto ad aquas, viene sostituito dal card. C. Micara, vice decano del sacro collegio cardinalizio (per aver questo posto di prefetto ha dovuto vendere l'anima al card. N. Canali);
Settembre
il card. N. Canali fa sapere al gran maestro che desidera far parte del sacro consiglio. Dice che è un suo diritto e che lo rivendica. Il gran maestro gli risponde che i gran priori non hanno quel diritto che lui reclama. Alla fine accetta un compromesso e permette al cardinale di assistere a tutti consigli, ma come semplice ascoltatore.
Ottobre
25
, il progetto di legge sulle decorazioni viene discusso al senato, in primo esame; il senatore comunista Terracini legge un documento, tendente a provare che l'Ordine si dedica al traffico di decorazioni [Vedi Gran priorato di Podolia]. L'effetto è disastroso anche perché il paragrafo in favore dell'Ordine di Malta è minacciato.
In un bel salone di palazzo Madama, il conte Cattaneo di Sedrano, trova il senatore Cingolani, ex ministro e cavaliere magistrale, e il senatore Cerica, gran croce magistrale ed ex generale della milizia fqascista (che il 25 luglio 1943 aveva arrestato Mussolini) i quali gli mostrano delle fotocopie di una lettera e di un allegato, scritti a macchina e intestati al gran magistero, firmati Hercolani Fava Simonetti.
[Le lettere (datate 1945) erano state indirizzate a un donato che partiva per l'Argentina: Hercolani gli comunicava il consenso del gran maestro al suo progetto di reclutare una ventina di cavalieri; e nell'allegato elencava gli obblighi finanziari, religiosi e morali che i candidati dovevano soddisfare. In effetti il corrispondente di Hercolani, creato subito donato di prima classe dallo stesso gran maestro, si era dimostrato soltanto un avventuriero ed ora, che sta scontando una condanna per truffa, viene radiato dall'Ordine.]
I l conte Cattaneo di Sedrano, visto lo stupore dei due senatori, rinfaccia loro di conoscere poco l'Ordine, visto che nel passato, in Palestina, i cavalieri di S. Giovanni, prima di essere ammessi, pagavano quello che ancora si chiama "diritto di passaggio", destinato al trasporto dei pellegrini sulle loro galee, e che poiché sono dieci secoli che l'Ordine fa pagare quelli che vogliono entrare, è troppo tardi per indignarsi.
[Le somme variano da un paese all'altro. Per esempio, per la croce di cavaliere magistrale si devono pagare:
- Argentina, 5.000 pesos;
- Stati Uniti, 1.000 dollari;
- Spagna, 2.000 pesetas;
- Francia, 30.000 franchi;
- Italia 50.000 lire.]
D'altra parte il gran magistero mantiene, da solo, venti opere di beneficienza in Italia, senza contare quelle dei tre grandi priorati italiani, e le opere militari che dirige l'associazione italiana, per conto del Ministero della Difesa. Quanto alle associazioni straniere hanno in tutto il mondo un centinaio di opere, che vanno dal Giappone, a un padiglione dell'ospedale Saint Louis di Parigi, dall'Uganda, all'ospedale Saint-Jean e Saint-Elizabeth di Londra e, in Irlanda, il Saint John Ambulance Corps.
I l conte Cattaneo di Sedrano, debitamente informato, dichiara allora al senatore Terracini che se parlerà ancora di questa lettera, lui parlerà del destinatario.
[Il giorno in cui la legge viene votata, il senatore Terracini è assente.]
Intanto il giovane Orsini viene nominato dal cardinale Canali luogotenente del Santo Sepolcro e principe assistente al soglio del papa.
[Da anni, il capo degli Orsini, per ragioni personali, non faceva più valere il suo diritto al soglio pontificio, e il papa, per altre ragioni, non trasferiva questo diritto né sui figli di questo principe, né sul ramo cadetto, che ne avrebbero fatto un grasso affare.]
Dicembre
quando il prof. Rossi, amministratore generale dei beni, pensa di far riconoscere l'Ordine negli Stati Uniti, come società di beneficienza, per il vantaggio fiscale che ne potrebbero ricevere alcuni investimenti, e per questo consulta un importante giurista americano che dichiara la cosa possibile, il cardinale Francis Spellman manda subito una lettera furibonda per dichiarare il progetto insensato, irrealizzabile e pericoloso per l'associazione.

- Gran priorato d'Austria: balì Adamovich de Csepin, cavaliere professo; a volte sostituito dal barone Gudenus, 27enne, cavaliere di giustizia;

- Gran priorato di Boemia: duca Raimondo del Balzo, commendatore professo, cameriere di cappa e spada di Pio XII, alto magistrato della Repubblica Italiana, capo di una delle sette più grandi famiglie del regno di Napoli, e 11° duca di Presenzano (malvisto da Canali);
[discendente dai signori di Baux, in Provenza, che avevano seguito a Napoli Carlo d'Angiò.]

- Gran priorato della Lombardia e Veneto:
agli inizi di giugno viene nominato rappresentante del gran priorato Angelo de Mojana; giovane giurista e avvocato, già candidato ai voti semplici;

- Gran priorato di Napoli e Sicilia: balì marchese Taccone di Sitizano, 81enne;

- Gran priorato di Podolia: sta prosperando felicemente vendendo croci di Malta (ovviamente, tra le centinaia di falsi ordini cavallereschi, tra cui un Ordine sovrano e militare di Santa Rita, si distinguono le decorazioni conferite dalla Santa Sede, dal Santo Sepolcro e dall'Ordine di Malta), le più ricercate, in virtù dell'apparente attributo di nobiltà.
[Fu inventato da un italiano, sedicente erede di un principe polacco, Cartly, di cui ostentava il nome, sconosciuto a tutti i registri nobiliari e a cui attribuiva la fondazione di questo gran priorato, al tempo dello zar Paolo I. In realtà i commendatori ereditari, creati dallo zar gran maestro, non avevano lasciato che dodici discendenti, riuniti a Parigi nel gran priorato russo di Malta, sotto la protezione del granduca Andrea. Questi degni gentiluomini, in quanto ortodossi, restavano estranei al gran magistero di Roma e si votavano al "culto delle memorie" senza farne commercio.
Anche quando il principe polacco Janusz fondò il gran priorato di Ostrogh, all'inizio del XVII secolo, non conferì a nessuno il diritto di creare dignitari, prerogativa questa del gran maestro.]
Il principe Chigi, gran maestro di Malta, non ha mai finora presentato querela contro il falso principe Cartly, falso gran priore di Podolia. Ma la situazione sta maturando e il gran priore di Podolia suscita delle invidie. È appena nato un gran priore della Santa Trinità di Villanuova, presto seguito da un gran priore di Borgogna. Per impedire che tutta l'Italia porti la croce ottogonale, il cardinale Canali interviene personalmente: tira fuori un donato, che si fa nominar balì gran croce dal principe Cartly, lo denuncia per truffa e lo obbliga a chiudere bottega. Ottenuta questa sentenza basta una visita della polizia per terminare la breve carriera del gran priore della Santa Trinità di Villanuova, e un colpo di telefono della cancelleria per annullare il gran priorato di Borgogna.

Associazioni dei cavalieri di Malta

- Associazione americana dei cavalieri di Malta: presidente master MacDonald; "grande protettore" nonché "consigliere spirituale" [gran protector and spiritual advisor] cardinale Francis Spellman (1889-1967);

Associazione francese: presidente conte di Rohan-Chabot, duca di Ravèse;
[non si vedono più i nomi che avevano illustrato le tre lingue di Provenza, di Francia e di Alvernia, né i Villeneuve (88 cavalieri), i Sabran (43 cavalieri), i Forbin (32 cavalieri in un solo secolo).]
Il conte di Rohan-Chabot, duca di Ravèse, non potendo partecipare, deve dimettersi; nominato presidente onorario, viene sostituito dal principe Guy de Polignac, il quale si mette in viaggio assieme ai cavalieri magistrali duca di Decazes e Morriere-Bernadotte.

Associazione ungherese: presidente (ormai solo nominalmente) il venerabile arciduca Giuseppe.

Associazione polacca: presidente principe Czartoryski.

Associazione renano westfaliana:presidente barone Twickel;

Associazione della Slesia: presidente principe di Hatzfeldt; presidente onorario principe Federico di Hohenzollern-Sigmaringen;
[dopo l'occupazione russa, l'associazione era ripiegata a Monaco.]

[Entrambe le associazioni tedesche vanno orgogliose della loro prova, detta di Germania: di fronte ai sedici quarti per cento anni (adottata dalla maggior parte delle associazioni) impallidiscono gli otto quarti per cento anni della prova di Francia e i quattro quarti per cento anni della prova d'Italia. Inoltre sono ancora più rigorosi in quanto bazzicavano i cavalieri teutonici usciti dall'Ordine di S. Giovanni e i cavalieri protestanti di Malta, quelli cioè del baliato di Brandemburgo. Sette commende di questo baliato, distaccatesi al momento della Riforma, erano nominalmente sopravvissute presso alcuni nobili di alto lignaggio, come quelle del gran priorato russo ortodosso di Parigi.
Benché il gran magistero di Roma non sia in relazione né con i primi, né con gli altri, le considera tuttavia legittime (è la sua piccola "Chiesa scismatica"), perché non hanno mai avuto discontinuità, mentre invece il gran priorato protestante d'Inghilterra, dove l'Ordine era stato soppresso da Enrico VIII, data dalla regina Vittoria.]


[Roger Peyrefitte, Cavalieri di Malta, 1957]
«segue 1951»




Bencivenga, Ermanno (Reggio Calabria 1950) saggista italiano, laureato in filosofia all'Università statale di Milano; docente di filosofia all'università di California, Irvine; insegna all'università di Bologna;
Una logica nei termini singolari (1980)
Il primo libro della logica (1984)
I delitti della logica (1988)
Giochiamo con la filosofia (1990)
La filosofia in trentadue favole (1991)
La libertà: un dialogo (1991)
Oltre la tolleranza (1992)
Filosofia: istruzioni per l'uso (1995)
Giocare per forza. Critica della società del divertimento (1995)
Platone amico mio (1997)
Tre dialoghi: un invito alla filosofia politica (1998)
Manifesto per un mondo senza lavoro (1999)
Panni sporchi (2000)
La rivoluzione copernica di Kant (2000)
Filosofia: nuove istruzioni per l'uso (2000)
I passi falsi della scienza (2001)
Teoria del linguaggio e della mente (2001).

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«segue da 1947»
1950
Giugno
16
, riceve un riconoscimento provvisorio - decretum laudis - dalla Santa Sede;
«segue 1951»

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